Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

T H E - C O L L A P S E, The real Natural Evolution

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Andre_03
view post Posted on 7/6/2010, 18:26




T H E - C O L L A P S E

Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente,
ma quella più reattiva ai cambiamenti.

~ Charles R. Darwin

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____________________ _________ ___ _ ___ _________ ____________________

Li sentiva accapigliarsi nel ponte superiore.
E non poteva certo dire che la cosa gli facesse piacere. Anzi, accelerò il passo perché i rumori si erano fatti sempre più forti -qualcuno doveva aver sfondato una paratia- e in qualità di Capitano della nave era suo dovere farli smettere.
Con la forza, se necessario.

« Cazzo. » bofonchiò
« Se quei fottuti novellini di merda mi rovinano la nave... »

Non era ben chiaro a chi si stesse rivolgendo, né quali vane minacce portasse con sé.
Ma Tavros figlio di Thravos, nella sua furiosa camminata (perché un nano non corre, cammina veloce) in direzione dell'Arena stava letteralmente andando su tutte le furie. Da quando la notizia della scomparsa di Ravén e Focalor si era sparsa a macchia d'olio per i corridoi e le sale della Fat Whore, quelle situazioni si erano susseguite con sempre maggiore frequenza. Fino a quel giorno, in cui sembrava voler venire giù persino il cielo tante erano le botte che si stavano dando quegli altri lassù.
Tirò un sorso di birra dalla bisaccia per calmare i bollenti spiriti, però ottenne l'effetto contrario.
Con un ulteriore coefficiente di alcool in corpo si sentì ancora più incazzato di prima e pronto a spaccare il mondo in due, se una volta giunto di sopra avesse trovato le cose in disordine. Non gli piaceva che quella feccia di merda girasse liberamente sulla sua nave, tanto meno gradiva che fosse permesso a qualcuno di toccare qualcosa.

« ...pensavate davvero di potermi battere? »

Quando il nano si affacciò finalmente sull'Arena, lo spettacolo cui dovette assistere fu a dir poco agghiacciante.
C'erano cadaveri ovunque, ma soprattutto era tutto sporco di sangue. Sudicio, fradicio e madido di un rosso vischioso che rovinava la tappezzeria della sala. In più, ecco decine e decine di quelle mezzeseghe che il Goryo aveva liberamente accolto tra le sue braccia, pronte a insozzare e martoriare ulteriormente il suo capolavoro.

« Al Clan Goryo serve un nuovo Comandante, lo sappiamo tutti! »
a parlare era un coglioncello dai capelli ritti e biondi, pieno di anelli alle orecchie e al naso « Al Goryo servo io!!! »

Non si accorse, l'idiota, dello scatto di Tavros (sorpresa! un nano sa anche scattare sulla breve distanza).
Fu il suo ultimo momento di vana-gloria, quello: il piccone del Capitano gli passò la testa da parte a parte per spuntare oltre la bocca partendo dalla nuca. Uno schizzo di sangue che -a malincuore- l'orbo carpentiere dovette aggiungere agli altri. Avrebbe mandato qualcuno a pulire, dopo.

« Al massimo avresti potuto servire ai tavoli dell'osteria, stronzo. »

Nemmeno ne era troppo sicuro, comunque.
Estrasse il suo piccon-martello dal cranio del tizio senza aggiungere altro e nel silenzio più totale -rotto soltanto dal viscido sgusciare dell'arma fuori dalla nuca dell'altro.

« Allora, bastardelli. » non era decisamente di buon umore
« Si può sapere che cazzo vi siete messi in testa? »

La folla di reclute lì riunita lo guardava attonita.
Qualcuno deglutì, altri sembravano pronti a saltargli al collo. Sapeva di non potercela fare da solo, lì in mezzo e senza l'aiuto di un gerarca dei pochi rimasti. Ma ciononostante la sua esperienza da guerriero gli fece mantenere il sangue freddo, ed un piglio severo incrollabile gli brillava nell'occhio buono, con cui scrutò uno per uno i presenti.

« Ditelo con parole vostre, mi raccomando. »

Ironia nanica: la peggiore arma per sedare una potenziale guerra civile.



SPOILER (click to view)
QM POINT_
Eccoci qua.
Sono passati diversi giorni da quando Ravén e Focalor sono spariti. La notizia della loro scomparsa ha fatto il giro della nave e oramai sarebbe strano non sapere che il Clan Goryo è privo di una guida. Con Shivian che non ha ancora manifestato esplicitamente la volontà di prendere le redini della Triade, Xain latitante e gli altri membri della gerarchia pronti (forse?) a scannarsi tra loro come anche gli altri affiliati del Clan, la situazione può dirsi drastica.
Siete tutti radunati nell'Arena della nave -chi per un motivo, chi per un altro: il tafferuglio può avervi attirati qui, oppure potete esserci venuti di vostra spontanea volontà per combattere in una Natural Selection veramente naturale. La legge del più forte, d'altronde, è uno dei fondamenti del Clan stesso.
Specifiche varie_
-Tavros ha ucciso dei PnG che, come tanti altri che sono presenti nella sala, sono da considerare "membri del Clan Goryo" a tutti gli effetti;
-La scheda di Tavros figlio di Thravos è disponibile qui;
-Se attaccate Tavros (sciagura a voi! sciagura a voi! se lo farete :v: ), non siate comunque autoconclusivi. Lo gestirò io come PnG/QM in game;
-Vi ricordo che la giocata è aperta a tutti coloro che hanno completato l'arrivo -e solo a loro.

Avete 5 giorni per postare le reazioni dei vostri PG, dopodiché andrò avanti. Non sono richiesti poemi epici, ma soltanto bei post di ruolo alla vostra maniera. 8D
Buon divertimento a tutti! Per domande, dubbi o chiarimenti vi rimando al thread in bacheca. Niente OT in ruolo, please.


Edited by Andre_03 - 7/6/2010, 20:04
 
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Oni°
view post Posted on 7/6/2010, 20:07




La situazione nel clan in quel periodo non era certo delle migliori: due dei tre membri della triade erano spariti, lo sapevano tutti all'interno della Fat Whore pure dei novellini come lui. Questo certamente in un clan dove domina l'anarchia avrebbe condotto a spargimenti di sangue per il potere, per quei due posti vacanti della triade; e così fù.
Erano pochi giorni che Malal era giunto al clan doveva ancora ambientarsi bene, ma quel giorno che si conoscesse o meno la nave era impossibile non ritrovarsi nella mischia, da ogni dove della nave si sentivano urla, botte, e ogni altro genere di diavoleria che poteva saltare per la testa a dei fanatici anarchici assetati di potere.
Quando tutto iniziò si trovava nel suo alloggio

che cazzo sta succedendo


il suo primo pensiero fù quello di un duello, ma la cosa stava andando per le lunghe; preso dalla curiosità decise di scoprire da cosa era provocato tutto quel casino. Ancora malconcio dal duello con il guardiano della nave, un nano, si incamminò affidandosi al suo udito per cercare di orientarsi. e non si sbagliò. Dopo svariati minuti di ricerca si ritrovò nell'arena, ma non si sarebbe aspettato di trovarsi di fronte a una scena raccapricciante come quella: corpi ovunque, sangue, arti mutilati se non fosse stato per l'abitudine a scene come quelle si sarebbe sicuramente sentito male.
E' pur vero che il suo vero obiettivo era quello di conquistare il potere, ma in quella situazione e nelle condizioni in cui versava sarebbe sicuramente stato fatto a pezzi pure lui.
Rimase a osservare la scena in preda alla curiosità, ma fù distratto da un ombra, molto bassa quanto veloce. Tutto si consumo nel giro di pochi istanti, la bassa figura si stava dirigendo nella direzione di un giovane borioso dai capelli biondi, della testa dio questo rimase ben poco; il nano, o meglio la bassa figura indistinta, aveva sfondato il cranio del giovane con la sua enorme arma facendo schizzare sangue misto a cervella ovunque.
Il resto degli spettatori rimasero immobili, qualcuno pronto all'azione altri intimoriti, d'altronde una scena del genere non fa piacere a nessuno.
Non sapendo come reagire, rimase pure lui immobile, nella sua posizione a osservare il nano, poteva succedere di tutto ma certamente avrebbe cercato di evitare ulteriori spargimenti di sangue.

CITAZIONE
questa volta penso di essere riuscito a rispettare i tempi verbali, spero :v:

 
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~Duel
view post Posted on 7/6/2010, 20:42




La grande Rivoluzione nel clan Goryo.
I - Come evitare una guerra civile.

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Non andava bene. Per niente. Drakar aveva sempre pensato che il Goryo fosse un clan un po’ instabile, ma mai avrebbe immaginato che si sarebbe arrivati a questo. Pochi giorni dopo la scomparsa di due membri della triade i membri semplici avevano ben pensato di organizzare una loro personale selezione per decidere il nuovo capo. Tutti si erano tuffati nell’arena, pronti ad ammazzarsi a vicenda o semplicemente ad assistere alla carneficina, alla morte altrui, come gli antichi romani che nei loro circhi guardavano gladiatori ammazzarsi tra di loro. Non c’era più alcuna idea di unità, di fratellanza. Certo, quello non era mai stato un clan pacifico, ma aveva sempre accettato chiunque al suo interno. Ora tutti sembravano aver dimenticato le sue regole.

C’era poi il fatto che Shivian, l’ultimo membro della triade rimasto, non si fosse ancora espresso riguardo a tutto ciò. Era lui quello a cui spettava la decisione, non uno di quei dementi che si era buttato nella mischia. Ora spettava ai guardiani e ai membri della gerarchia, come lui, ristabilire l’ordine e rimettere tutti al proprio posto. Mentre avanzava tra la folla, dirigendosi al centro dello stanzone, Tavros apparve all’improvviso, trapassando il cranio di colui che, fino a quel momento, sembrava essere in vantaggio. Con il suo solito fare aggressivo, cominciò a sbraitare contro la folla.


« Allora, bastardelli. Si può sapere che cazzo vi siete messi in testa? »


L’inizio non era certo dei migliori per calmare una folla di potenziali assassini, ma l’illusionista sperava che il nano, grazie alla sua importanza, riuscisse in un modo o nell’altro in quell’impresa. Sperò tuttavia che il guardiano non si azzardasse ad aggiungere qualcosa che potesse far inferocire la folla ancora di più. La speranza si ruppe pochi attimi dopo.


« Ditelo con parole vostre, mi raccomando. »


Drakar scosse la testa: era meglio evitare l’ironia in una situazione del genere ma il guardiano, burbero di natura e probabilmente preda degli effetti di qualche alcolico, come suo solito, difficilmente sarebbe arrivato a pensare cose simili. Sentì le persone attorno a lui agitarsi, iniziare a mormorare tra loro interrompendo il glaciale silenzio che si era creato dopo l’arrivo del nano. Era il momento di agire, o difficilmente se la sarebbe cavata con poco. Non aveva con se il tridente o la katana, si era portato dietro solo i fedeli coltelli da lancio, nascosti all’interno della giacca. Ma sarebbero certamente bastati in caso di attacchi: le sue vere armi erano i suoi incanti e gli inganni con cui poteva confondere la mente.

Con passo deciso, scostando i membri del clan che lo dividevano dalla piazzola centrale senza tanti complimenti, arrivò allo spazio vuoto. Qui si portò velocemente verso il nano, mostrando chiaramente di non avere intenzioni offensive, dopodiché volse lo sguardo verso la folla: c’erano tantissime persone, tutte visibilmente fuori controllo. Inoltre attorno c’erano molti cadaveri, immersi nel loro stesso sangue. Uno spettacolo a dir poco macabro che tuttavia non impressionò il giovane, abituato a simili scene.


« Non sono in questo clan da molto, perciò molti di voi non mi conosceranno. Il mio nome è Drakar Roth e, come gerarca, vi ordino di disperdervi immediatamente. Il quadrato avrà anche perso due dei suoi membri più importanti, ma gli altri sono ancora qui, pronti a scegliere il più giusto successore e vi posso assicurare che rischiare la vita inutilmente qua dentro non migliorerà certamente le vostre posizioni. »


Non erano parole che avrebbe pronunciato normalmente, ma era ciò che gli sembrava più giusto da dire per rispettare i suoi obblighi di sottoufficiale. Sperava nella comparsa dei suoi colleghi per sostenere le sue parole, in modo da conferir loro più forza. Si rivolse poi al nano sottovoce, in modo da essere sentito esclusivamente da lui.


« Hai idea di dove si trovi Shivian? »



CITAZIONE
Ecco il primo post di questa giocata ^^
Drakar si schiera con tavros e cerca di adempiere ai suoi compiti rivolgendosi alla folla. E vi assicuro che per lui è problematico parlare in questo modo :v:

 
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S c a r e c r o w
view post Posted on 7/6/2010, 21:10




Legacy Of K a i n
The K i n g Of K i n g s

« Into the Fight I own the right to be the King of kings »


« Al Clan Goryo serve un nuovo Comandante, lo sappiamo tutti! »

Montato. Come tutti in quella nave, del resto. Un numero infinito di corpi squartati riempivano il ponte sudicio dell'imbarcazione e strisce di sangue, macchie e fetore di cadaveri contornavano quella che sembrava la crisi del Clan Goryo.
Ovunque Raziel andasse, succedevano catastrofi, era sfortunato.
Non sapeva se potersi avventurare nell'esperienza di poter provare a vincere quella lotta all'ultimo sangue, non si riteneva esperto, non sarebbe stato capace di guidare una simile ciurma e soprattutto, si sarebbe allontanato dalla sua reale missione, ma un posto in gerarchia, avrebbe potuto fargli comodo, si sarebbe potuto muovere più nel profondo e senza dare nell'occhio.
Un simpatico nano arrivò sul ponte, mentre Raziel stava comodamente accovacciato sulla parte più bassa dell'albero maestro, sconsolato mentre osservava la scena.
Il malcapitato al centro dell'arena non si accorse dell'arrivo del nanetto, che con uno scatto e una veloce picconata ne forò da parte a parte il cranio, l'ennesimo fiotto di sangue, l'ennesimo cadavere.
Gran parte del clan assisteva e partecipava a quella lugubre scena di anarchia e il tappetto, capitano, aveva attirato gran parte dell'attenzione della folla su di sé.
Uccidendo quel bastardello mugugnò qualcosa sotto voce, incomprensibile alla distanza dal Mezzo Demone, ma non si fermò, continuò a parlare.

« Allora, bastardelli. Si può sapere che cazzo vi siete messi in testa? Ditelo con parole vostre, mi raccomando. »

Praticamente si stava scavando la fossa, come si sarebbe difeso dall'assalto di una ciurma di quelle dimensioni?
Raziel era dalla sua parte, una capitano di esperienza sulla nave serviva, e quel rozzo mezzo tappo sembrava abbastanza tosto per svolgere quell'ingrato compito.
Silenziosamente, il Mietitore, balzò giù dal ponte, senza compiere il minimo rumore, in mezzo alle file del pubblico.
Spingendo a scansando chiunque fosse davanti a sé, si portò in prima fila mentre fissava il nano.
Era pronto a difenderlo, non avrebbe permesso a nessuno di toccarlo, e poi, qualche anima fresca e succulenta, alla mietitrice non sarebbe dispiaciuta.

« Non sono in questo clan da molto, perciò molti di voi non mi conosceranno. Il mio nome è Drakar Roth e, come gerarca, vi ordino di disperdervi immediatamente. Il quadrato avrà anche perso due dei suoi membri più importanti, ma gli altri sono ancora qui, pronti a scegliere il più giusto successore e vi posso assicurare che rischiare la vita inutilmente qua dentro non migliorerà certamente le vostre posizioni. »

A quanto pareva, qualcuno della Gerarchia era ancora in vita.
Lui sarebbe potuto essere un possibile rivale, ma non valeva la pena riaccendere un simile fuoco.
Raven e Focalor, i due Capi di quella bagnarola, erano spariti.
Raziel non li conosceva, ma dovevano essere veramente bravi per poter tenere sotto controllo una ciurma di simili pazzi egoisti.
Al momento schierarsi con la gerarchia poteva risultare una mossa suicida, ma allo stesso tempo vincente se fosse riuscito a convincere quella gente della sua abilità in combattimento.
Fece qualche passo avanti e si mise al fianco del bellimbusto dal vestiario elegante e dal capello nero, guardando nella sua stessa direzione.
Sperava, con tutto se stesso, di non dover combattere, quel giorno.

¬¬¬



SPOILER (click to view)
¬ Energia: 100%
¬ Condizione Fisica: Ottimale.
¬ Condizione Mentale: Incuriosito.
¬ Passive In Uso :
¬ Le Regole Del Regno Spettrale: Raziel è un Mezzo Demone, la sua vita all'interno del limbo e la fusione con la Mietitrice gli ha portato innumerevoli poteri. Grazie alla sua permanenza in questa dimensione di mezzo, nonostante possa interagire materialmente con tutto l'ambiente circostante, lui non esisterà a livello incorporeo. Non produrrà nessun tipo di rumore, qualsiasi movimento compia, non produrrà odore se non impostogli artificialmente e sarà sempre circondato da quest'aura immateriale ed invisibile. Sfortunatamente, la Soul Reaver, è una parassita, si nutre dell'energia di Raziel depotenziandolo fisicamente, togliendogli 25 punti alla PeRf. Tuttavia, la parziale mancanza del corpo lo rende più agile, veloce e scattante, dandogli un bonus di 50 punti alla AeV.
¬ Proiezione Dello Spirito: Al secondo livello della trasformazione, Raziel, diventerà sempre più appartenente al Regno Spettrale, aumentando le capacità dell'aura invisibile che lo circonda, dandogli la possibilità di muoversi ancora più velocemente, con altri 50 punti alla AeV e garantendogli una perfetta non-interazione con l'ambiente circostante, nulla di quello che lui toccherà involontariamente o per "costrizione" cambierà posizione, se non sarà materialmente lui a volerlo, garantendogli dei movimenti praticamente perfetti.
¬ Attive In Uso : /nd.

200 ¬ 325 ¬ 225 ¬ 150 ¬ 225



Edited by S c a r e c r o w - 8/6/2010, 15:34
 
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view post Posted on 7/6/2010, 21:13
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Su quella dannata nave non si poteva mai dormire in pace. Prima che fosse alba, del rumore, del dannato rumore mi svegliò. Non ero particolarmente di buon umore e quel brusco risveglio peggiorò ancor più la situazione. Il più del rumore era prodotto da scontri. Le lotte erano di uso comune sulla Fat, ma quel giorno erano più numerose e più rumorose del solito. Mi alzai, infuriata e dopo essermi vestita velocemente e aver preparato l'equipaggiamento, uscii da quella stanza, da molto chiamata alloggio. Pur essendo furiosa, non avevo intenzioni ostili; più che altro, era semplice curiosità per vedere cosa stava succedendo sulla nave. Inoltre, iniziavo a rendermi conto che non potevo essere troppo sfrontata, non vi erano solo stolti sulla nave. Dopo aver attraversato vari corridoi e stanze che ormai erano diventate di passaggio quotidiano, mi diressi verso il luogo più rumoroso di tutti: l'arena. Poco prima che aprii la porta però, il rumore cessò, facendo spazio ad una voce che pensavo di conoscere. Entrando, ne ebbi la conferma. Tavros, il nano bastardo che mi aveva conciata in un modo schifoso al mio arrivo nel clan. Fortunatamente per lui, non ero ancora abbastanza forte da ridurlo in brandelli; decisi dunque che per quel giorno conveniva che restassi buona e seduta, utilizzando come unico mezzo di attacco la parola. In terra, vi era moltissimo sangue e pezzi di carne, confermando ancora una volta la rudezza di quell'anarchico clan.
« Che odore .. magnifico. Si prospetta una giornata di raccolto abbondante questa. »
Risi, diabolicamente. Chiesi ad un elfo che stava in disparte, pauroso, cosa stesse succedendo, e con poche parole, balbettate timorosamente ..
« .. il clan sta andando in rovina .. le gente vuole il loro posto. »
Capii tutto. Era da un po' di tempo che si parlava della probabile scomparsa di due famosi membri Goryo, eppure il giorno precedente a quella carneficina la voce era diventata ancora più popolare e molto la confermavano come vera; e in quel caso avevano ragione. La situazione dunque era che due potenti membri erano scomparsi, quindi tutti volevano il loro posto. Niente di più comune per gli abitanti della nave. Mi limitai a ridere, per poi andare a sedermi nella parte est della stanza. Il nano stava prendendo in mano la situazione con qualche uccisione e a sostenerlo, un uomo il cui nome era Drakar Roth. Sembrava essere un uomo importante sulla nave, eppure non lo avevo mai visto. Parlando con fare solenne, zittì la folla, che amareggiata, osservava cosa i due avessero intenzione di fare. Mi avvicinai cautamente a Drakar, cercando di fermi notare il meno possibile dalla folla e dal nano.
« Mi scusi ..
Esordii, provando il migliore dei miei sorrisi.
.. sono stata incaricata alle "pulizie" ..
Accentuai l'ultima parola.
.. pregherei lei ed il suo collega di sporcare il meno possibile. La ringrazio. »
Un altro sorriso finto, dopodiché tornai al mio posto, per osservare cosa sarebbe accaduto.




Mana: 100%
Stato Fisico: Ottimale.
Stato Psichico: Divertita.


 
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Draiser
view post Posted on 8/6/2010, 15:21





Cos'è tutto questo casino?
Stavo dormendo, chi ha osato svegliarmi?

Mi alzai svogliatamente dal letto, per poi dirigermi sul ponte superiore, il frastuono proveniva da là;
Finalmente si trovò dentro a quella che poteva essere un arena, dopotutto era ancora un novizio e non poteva saperne tutto sul clan, e da subito notò che molta gente era radunata là, gente che possiamo dividere in tre gruppi:
~Alcuni stavano dalla parte di Travos
~Quelli che lo combattevano
~I primi idioti ad essere caduti

Capii finalmente quello che accadeva. Non era un segreto il fatto che due personaggi d'alta gerarchia erano scomparsi dal clan, e a molti fà gola il posto di capitano o di vice.
Un sorrise percorse il viso di Draiser, gli faceva piacere il fatto che Travos si fosse già occupato, in parte, dei primi possibili contendenti al posto vacante. Draiser aspettava il momento giusto per mettersi in gioco, aspettava il momento in cui avrebbe agitò. Aspettava che il nano si fosse stancato, in modo da poterlo finire più facilmente e senza il minimo sforzo.
Vi lascio "lavorare" in pace, se avete bisogno di me, sono in quell'angolo a giocare a carte.

Erano quelle le parole che Draiser disse, era indirizzate alla fazione di Travos.
Si sedette poco distante da dove era entrato, poi prese il suo mazzo di carte da una tasca, ed iniziò a costruire un castello.
Ogni tanto lanciava qualche occhiata ai presenti per controllare cosa facessero.


 
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«S t r a y»
view post Posted on 8/6/2010, 16:26




<< F i O r E l L i N o >>



Aveva aspettato per tanto tempo, fremendo d’eccitazione sopra a quelle vetuste gradinate, lontano dalla folla. Voleva fiondarsi nella mischia dall’alto, come un’acquila che scende in picchiata a germire i teneri pulcini con i suoi rostri di ferro, senza pensare, senza guardare chi avesse colpito.
Ma era rimasto fermo a osservare quella pulsante massa di carne e metallo, combattere, contorcersi e sputare a terra le sue parti più deboli. Due pilastri del clan di cui aveva lontanamente sentito parlare se n’erano andati, ma non gliene importava granchè: il Goryo era rimasto, più agitato, rocambolesco e pazzo che mai.

E finalmente quello per cui il suo sesto senso l’aveva trattenuto a lungo era arrivato, sottoforma di un barbuto nano che aveva perforato il cervello di un poveretto con il suo piccone. Il deus ex machina, il cazzone che sblocca gli eventi: Tavros, il guardiano.
Quanto amava quel nano!

♦ ♦ ♦

Clap!
(applauso)
Clack.
(scalino)
Clap!
(applauso)
Clack.
(scalino)
Clap!
(applauso)
Clack.
(scalino)

Dall’indistinto mormorio della folla emerge un singolo rumore, così sonoro e pulito da sovrastare tutti gli altri e incuriosire, per pochi momenti, quella marmaglia vibrante e sporca di sangue.
Qualcuno sta applaudendo, dalle gradinate, e ad ogni schiocco di palmi posa un piede alla volta sulla successiva lastra di ferro scuro davanti a se, in perfetta sincronia.
Continua a camminare, guardando il nano che, al centro dell’arena, ha appena spappolato il cranio di un biondino clippettato d’argento.
E continua ad applaudire, sorridendo beffardamente, sornione, come uno spettatore che pone i suoi omaggi alla prima donna dopo una vincente esibizione di teatro.
Trionfante, Magnifica, Superba
Esibizione di Stupidità.

»Grazie, Tavros.«
Dice il ragazzo, scendendo gli ultimi gradini con qualche piccolo saltello e fermandosi davanti al varco aperto fra le reclute ansimanti e gocciolanti di sangue, di fronte al nano e al cadavere.
»Non immagini neanche quanto mi renda felice quello che hai fatto...«
Una lingua di liquido color amaranto travolge i piccoli granelli di sabbia dell’arena, nella sua microinondazione, fermandosi ai piedi di uno dei guerrieri ancora in piedi e facendo attraccare qualche piccola barchetta cerebrale, di un grazioso rosa sanguinaccio.
»...hai ucciso Levitz, complimenti! Ti devo un favore, nano, questo stronzetto mi stava proprio sul cazzo...«
Esclama il giovane, puntando un dito verso quel bellissimo fiore biondo dalla corolla rossa che sta allungando i suoi petali verso tutti i presenti, così esuberante anche dopo la morte.
Oh, povero Levitz, tutti i suoi sogni di gloria sparsi sul pavimento!
“Non-mangiare-a-bocca-piena” Levitz, “La-tua-spada-fa-schifo” Levitz, “Le-tue-maschere-fanno-schifo” Levitz, "Sono-più-figo-di-te" Levitz... ora era una bellissima esplosione di sangue e capelli che decorava il pavimento dell’arena, assieme a decine di altri fiorellini rossastri. Non è mai stato più bello di così, quel finocchio.

»Ma...«
Esordisce il ragazzo, puntando l’indice verso l’alto e tornando a guardare il nano, affiancato da quello strano tipo col mantello e gli occhi bitonali, presunto ufficiale e pezzo grosso del clan, alias Drakar Ennon Roth, già conosciuto giù in infermeria... dove probabilmente sarebbero tornati.
»Hai fatto un piccolo errore...«
La mano si arrampica sul volto, coprendosi l’occhio destro e afferrando una manciata di capelli, come in un gesto di sconforto
»La tua stupida ironia ha fatto incazzare questa marmaglia di esaltati.«
Il palmo arriva fino alla nuca, schiacciando la ribelle capigliatura marrone scuro, per afferrare qualcosa di duro e liscio al tatto.
»E sei nella merda fino al collo.«
Conclude l’Armigero, trascinando la maschera d’osso da dietro al collo fino alla sua abituale collocazione con un colpo secco, aggiungendo una nuova faccia ghignante a quella schiera di bamboccioni frementi di lotta, che osserva la scena con le sue orbite vuote dondolando il suo cranio color sabbia.
»A differenza loro, pero’, io sono molto più figo, forte, abbronzato e soprattutto...«
Scatta in quarta il giovane, sganciando la Masnada e collocandosi di fianco al disperato duo, a cui si erano aggiunti altri bizzarri soggetti.
»...so da che parte ci si diverte di più.«
Conclude il Marchiato, puntando lo spadone contro uno di quei pezzi di carne da macello completamente coperto di sangue, in piedi di fronte a lui, mentre sorride da sotto la maschera.

»Allora, che ne dite? Tutti voi pezze da culo contro me e chiunque sia così pazzo da schierarsi assieme a questo nano e ad Occhi Belli, vediamo se riuscite a guadagnarvi il vostro posto in gerarchia sconfiggendo il sottoscritto. Mal che vada, mi avrete fatto divertire... non volevate combattere?«
La Vera Natural Selection cominciava ora.
E non ci sarebbero state nè tregue nè censure.
Solo il Caos Totale.


CITAZIONE
Spero di non essere stato troppo autoconclusivo con Tavros, vecchio ubriacone :v:
In parole povere, fomento la rivolta, e mi schiero coi più forti simpatici.
Abituatevi alle sparate del ragazzo, è fatto così

PS: Occhi Belli=Drakar :8D:

 
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view post Posted on 8/6/2010, 16:46
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Avevo deciso di starmene tranquilla ad aspettare che quei buffoni finissero la loro sceneggiata, ma qualcosa mi incuriosì; qualcuno in verità. Era un uomo, non molto giovane, ma nemmeno vecchio; capelli arancioni e strani segni sul viso che dopo essere entrato nella sala, sedette e iniziò a costruire un castello di carte da gioco. Come una calamita, ne fui subito attratta, dunque mi alzai e con fare lento mi avvinai a lui, senza dare troppo nell'occhio.
« Un giocatore, ecco quello di cui i Goryo hanno bisogno ..
Iniziai a parlargli.
.. le va una partita ? In tutto questo chiasso, l'unica cosa da fare è svagarsi in qualche modo, non trova ? »
Senza nemmeno aspettare la sua risposta, mi sedetti, con un sorriso ammaliatore. Una partita di carte era proprio quello che ci voleva.



Mana: 100%
Stato Fisico: Ottimale.
Stato Psichico: Incuriosita.
Note: Mi avvicino a Draiser. :sisi:


 
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- RasK -
view post Posted on 8/6/2010, 17:56




State zitti.

Sono rannicchiato, tremante, in un anfratto buio di quella stupida e sporca nave. Sono seduto per terra, raggomitolato, abbracciando amorevolmente Eternity.
Nemmeno lei riesce a darmi conforto.
Nemmeno lei riesce a fermare quel nervoso dondolio a cui mi sono abbandonato, né riesce a fermare i lamenti che bisbiglio.
Le mie mani scattano, stringono, accarezzano quella superficie fredda e levigata.

Li odio.
Tutti, dal primo all’ ultimo. Non uno si astiene, non uno la smette. Nessuno cerca quantomeno di continuare in silenzio. Ogni membro del Clan, da un tempo che mi sembra infinito, sta combattendo per sé, per il potere e per la propria vita.
Ma non avrei nulla in contrario in questo: finché non toccano le mie amate, a me non importa niente né di loro, né dei due pezzi grossi scomparsi. Anzi, anzi: quasi fremo, all’ idea di tutti quei funerali che dovrò celebrare tra poco.
Un sacco di lavoro, un sacco di tombe. Un sacco di scampanate.

Solo, maledizione, lo facessero un po’ più in silenzio.
Mi trapanano le orecchie, mi fanno scoppiare il cervello di paura e fastidio: urla, schianti, tonfi. Non un minuto di tranquillità è passato, da quando la notizia si è diffusa.
Li odio, li odio.
Sono profondamente scosso, nervoso. Non lasciano spazio a me, alle mie campane.
E’ come se mi mancasse l’ aria.
Sussurro dolci parole alla piccola Eternity. Parole rassicuranti, parole di conforto. Non voglio che la disturbino, che la soffochino con il loro frastuono.
Non voglio che essa si arrabbi per la mia negligenza.

Mi alzo, scuro in volto.
Avanzo nel buio, barcollando come un ubriaco. Passo mille porte, mille corridoi, mille stanze. Eppure il rumore non diminuisce, non riesco ad evitarlo ed allontanarmene.
Stringo i pugni, contraggo i muscoli come sotto sforzo. C’ è una sola soluzione.
Salgo.
Salgo per mille scale.
Salgo verso l’ origine del frastuono.
Una porta si schiude davanti a me. Una stanza si presenta ai miei occhi, sudicia di sangue e cadaveri, putrida di gente urlante e viva.
Odio i luoghi affollati.

Mi faccio avanti.
Al suono delle mie Bodybells, le persone si fermano e si scostano. Sto bene attento che nessuno osi anche solo sfiorarle.
Non voglio doverli uccidere, o mi toccherebbe pregare per loro. E non se lo meritano, proprio no.
Un piccolo cerchio si è formato attorno ad una manciata di figure, al centro della mischia.
Lentamente, li raggiungo.
Spalanco gli occhi, rosso ed irato, la pelle stirata che crea profonde rughe sul mio viso brutto e sofferente.

A parlare per ultimo è un ragazzo mascherato, con un fisico robusto e slanciato, che impugna una spropositatamente lunga e larga spada. E’ lui che guardo, furente, mentre senza dire una parola faccio risuonare Eternity.
Un forte rintocco, uno solo. Secco, come quell’ ordine che mi sta per esplodere dal petto. Imperioso, come quell’ ordine a cui nessuno deve disobbedire.

State zitti.



CITAZIONE
Salve a tutti ^^
Preciso che il rintocco è puramente scenico, non ha nulla di speciale. E' solo un tentativo di riportare l' ordine nella sala :sisi:

 
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Draiser
view post Posted on 8/6/2010, 18:28






Il castello era completo, e con un soffio torno a essere quello che era in principio, un comunissimo insieme di carte, come fanno tutti gli essere viventi. Questo tornò alle sue origini

Ok facciamo un gioco, sì?

Poco prima si era avvicinata una ragazza, era poco più giovane di Draiser, poteva essere un passatempo divertente, o almeno era un distrazione migliore, lo avrebbe allontanato dalla noia che lo circondava: le persone lì presenti non lo divertivono affatto.

Scegli una carte, sì?

Si mise a mescolare il mazzo, nel mentre guardava la ragazza negli occhi, ogni tanto si scostava la frangia dal volto. Poi ad un tratto si fermò, prese 5 carte e le pose davanti alla ragazza, coperte.

...o hai paura di conoscere il tuo destino?

Appoggiò le carte a terra, diede uno sguardo a Travos: presto avrebbe eliminato quella mela marcia dal cesto della frutta;
Fece un sorriso, passò la punta della lingua delicatamente fra le sue labbra, poi scrocchiandosi le dita delle mani attese la scelta della ragazza.




 
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Orphen`
view post Posted on 8/6/2010, 18:29




Parlato; Pensato; Parlato Belial; Parlato J

Camminava ormai da parecchi minuti sul ponte della nave, immerso nei suoi pensieri mentre le iridi azzurrine scandagliavano ogni singolo e inutile particolare di quel mostruoso e obeso mezzo.
Un rumore di grida, urli e schiamazzi d'ogni sorta richiamarono l'attenzione di Ion, il quale, vedendo che sul ponte stranamente non vi era anima viva, scese sotto coperta.
Da un ubriacone appoggiato contro il muro seppe quello che, evidentemente, aveva fomentato tutto quel trambusto: i boss del clan erano spariti della circolazione, lasciando un buco enorme nelle difese, più che nell'organizzazione, del Goryo.
Shivian, al contrario, non si era ancora espresso in merito e i ranghi inferiori non vedevano l'ora di scannarsi per eleggere il loro nuovo Re, chi li avrebbe dominati con il pugno di ferro e condotti alla vittoria.
Passò un lungo e oscuro corridoio fino ad arrivare di fronte ad una porta spalancata da cui trapelava una fioca luce e delle ombre si agitavano come la fiamma di una candela mossa dal vento.
Ion si affacciò lentamente, quanto bastava per adocchiare ciò che stava accadendo all'interno di quella cabina adoperata per l'occasione come arena.
Arrivò appena in tempo per vedere Tavros trapassare il cranio di un povero idiota che sbraitava più di tutti, quindi il rapido intervento di due figure di cui non riuscì nemmeno a capire le frasi. Ovviamente erano in due fazioni opposte: uno agitava la folla a battersi mentre l'altro cercava di sedarla.
Era così evidente che quello che agitava la folla, fosse un semplice membro mentre l'altro uno dei capi e quindi fosse deciso a mantenere la sua posizione, più che legittimo in fondo, quale nobile vorrebbe vedersi soffiare da sotto il naso la sua comoda poltrona?
Già, ma da che parte schierarsi?
Ion non aveva molta scelta: i rivoluzionari o i boss del clan.
Aveva sentito parlare di questo tipo di eventi, li chiamano Natural Selection, la selezione naturale, lo trovava un nome un po' bizzarro, tuttavia ora aveva compreso cosa significava: la Natural Selection, nel Goryo, era giudice, giuria e boia.

Io dico di allearci con il tizio figo, quello abbronzato.
Concordo! Concordo! Ha sempre avuto buon occhio signore per gli affari! E tu scansafatiche, buttati nella mischia e aiuta quel tizio!
Sta zitto J, non voglio certo schierarmi contro quel dannatissimo nano..

J, un altro demone unitosi al gruppo di Ion; un tempo, quando anche Belial possedeva un corpo, lui lo serviva fedelmente e ora che si era reincarnato nella spada e ora stressava Ion con i suoi inutili monologhi da demone.
Proprio la lama violacea e l'elsa, avvolta da un turbinante groviglio di tessuto oro e lilla, tintinnava sugli schinieri color avorio del ragazzo mentre questo si muoveva.
I passi cadenzati da questo fastidioso rumore avvertirono i membri del clan più vicini a Ion della sua presenza, questi, in tutta risposta, si voltarono rapidamente per osservarlo e subito dopo tornarono a guardare i tre al centro dell'arena.
Si fece largo tra la gente fino ad arrivare al limitare dell'arena stessa, i bordi delineati da sangue misto residui di cervello e lì in mezzo c'erano loro, chi aizza la folla e chi tenta di sedarla: il bene e il male, il bianco e il nero, chi dei due fossero l'uno e chi l'altro era tutto da vedere.
Uno strano individuo, la faccia deturpata dalle rughe e una campana nella mano, la fece tintinnare per riportare l'ordine nella sala.
A quel suono nessuno proferì più parola, tutti a guardarlo, tutti lo temevano tranne Ion, non perché fosse più coraggioso o spavaldo, semplicemente non aveva la benché minima idea di che diavolo fosse quel tizio, ma sembrava essere un altro capo come il Drakar, così aveva detto di chiamarsi, che si era posto a difesa di Tavros, qualcun altro che non voleva lasciare il posto.
Non avrebbe mai dato la soddisfazione a Belial di avere ragione, ma in quell'occasione si sarebbe tranquillamente alleato con il ragazzo con la maschera color avorio e il fisico possente, non l'ideale comune ad accomunarli, o meglio, lo condivideva solo in parte, bensì l'enorme spada che portava con sé.


SPOILER (click to view)
Note: Niente di particolare, Ion si fa largo tra la folla per essere in prima fila a vedere lo spettacolo, non prende ufficialmente nessuna fazione, ma è propenso per allearsi con Rohan. :sisi:

J è la spada viola dopo l'incanto. :sisi:
 
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Oni°
view post Posted on 8/6/2010, 20:15




La famigerata Natural Selection, l'evento che faceva proprio al caso suo. Ma nel momento meno opportuno!
Dopo il duello con il nano non si era ancora ripreso completamente, sarebbe solamente riuscito a peggiorare le cose e in particolare le sue ferite.
Le cose però iniziavano a farsi interessanti, diversi membri del clan si erano uniti alle fila del nano, anche se non condividendo appieno la sua idea di sedare la 'selezione'; le cose cominciavano a farsi interessanti.
Lentamente portò una mano alla sua amata spada, tenendosi pronto all'evenienza, di buttarsi nella mischia pure lui.

-non servirà a nulla tanto, ci penseranno loro meglio non sporcarsi le mani-


E questo rispecchiava proprio la realtà, anche se era nuovo nel clan e non conoscesse i suoi membri, ma dall'aspetto e dalla loro sicurezza i 'compagni' del nano sapevano sicuramente quello che facevano. sarebbero bastati, abbondantemente!
Poche persone oramai erano rimaste in disparte dalla rissa, lui tra questi.
Decise di mantenere questa distanza.
Da quando era arrivato non aveva fatto altro che rimanere appoggiato con le spalle sui muri delle gradinate a osservare, sarebbe potuto essere utile conoscere un minimo i propri avversari se li avrebbe dovuti affrontare in futuro, se fossero sopravvissuti naturalmente.

SPOILER (click to view)
Energia: 100%
Stato fisico: non ottimale, ma ok!
Stato psicologico: distaccato, ma interessato alla natural selection

-Pensato-


CITAZIONE
Oramai rimango sulle mie, se posso, non posso rimangiarmi quanto detto.
Ne ho prese già assai all'arrivo :sconfitt:

 
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S c a r e c r o w
view post Posted on 8/6/2010, 23:50




Legacy Of K a i n
The K i n g Of K i n g s

« Into the Fight I own the right to be the King of kings »


Natural Selection.
L'evento che quella gabbia di matti usava per scegliere chi doveva dominare sugli altri. La legge del più forte, così giustamente funzionava.
C'erano creature di ogni tipo riunite su quel ponte, una lotta all'ultimo sangue dentro la stessa ciurma, un f o t t u t o ammutinamento.
Raziel, si era schierato ufficialmente, l'anarchia su quella nave avrebbe fatto regnare il chaos e, da che mondo è mondo, i membri della gerarchia erano i migliori guerrieri del clan.
Più pazzi, più paurosi, più infernali; il Mietitore, si riteneva abbastanza terrificante per poter entrare a far parte di quel gruppo di pazzi scatenati pronti a sterminare i loro sottoposti solo per poter conservare il potere.
Lui, in realtà, non era un cazzo di nessuno su quella nave, ma schierarsi con il più forte, aveva sempre reso di più. L'aveva fatto in passato, l'ha fatto anche ora.
Tavros, Drakar e Raziel, questi gli unici tre pazzi pronti a difendere quel poco di decenza che rimaneva su quella bagnarola.
No.
Non rimasero solo tre, abbandonati al loro destino, qualche altro matto si schierò con loro.
Un altro spavaldo giovincello si avvicinò a loro, fomentando la ribellione.
Lui voleva combattere, Raziel avrebbe preferito il contrario, ma se non ci fossero state alternative, si sarebbe preso volentieri un'anima per saziare la sua fame.
Il ragazzo sembrava non avere un nome, non si presentò, rivolse solo frasi di guerra, bestemmiando contro il cadavere del povero malcapitato e puntando la spada contro uno dei ribelli.
Raziel ruppe il suo silenzio.

« Signori, qualunque cosa voi facciate, contate su di me. »

Disse, accendendo la Mietitrice e puntando la lama energetica del colore blu intenso verso il pavimento.
La luce bluastra rifletteva su tutto quel sangue sparso per i pavimenti, creando una luce piuttosto fastidiosa.
La legge del più forte? Raziel l'aveva applicata alla lettera. Quattro contro cento, sarebbe stata una vera Natural Selection.


¬¬¬


QUOTE
Direi che è abbastanza evidente che mi schiero dalla parte della gerarchia (Tavros&Co.), ma lo era già dal primo post. Le motivazioni sono perchè Raziel li ritiene più forti ed è convinto che possano fare a fettine chiunque li attacchi. :v:

SPOILER (click to view)
¬ Energia: 100%
¬ Condizione Fisica: Ottimale.
¬ Condizione Mentale: Incuriosito.
¬ Passive In Uso :
¬ Le Regole Del Regno Spettrale: Raziel è un Mezzo Demone, la sua vita all'interno del limbo e la fusione con la Mietitrice gli ha portato innumerevoli poteri. Grazie alla sua permanenza in questa dimensione di mezzo, nonostante possa interagire materialmente con tutto l'ambiente circostante, lui non esisterà a livello incorporeo. Non produrrà nessun tipo di rumore, qualsiasi movimento compia, non produrrà odore se non impostogli artificialmente e sarà sempre circondato da quest'aura immateriale ed invisibile. Sfortunatamente, la Soul Reaver, è una parassita, si nutre dell'energia di Raziel depotenziandolo fisicamente, togliendogli 25 punti alla PeRf. Tuttavia, la parziale mancanza del corpo lo rende più agile, veloce e scattante, dandogli un bonus di 50 punti alla AeV.
¬ Proiezione Dello Spirito: Al secondo livello della trasformazione, Raziel, diventerà sempre più appartenente al Regno Spettrale, aumentando le capacità dell'aura invisibile che lo circonda, dandogli la possibilità di muoversi ancora più velocemente, con altri 50 punti alla AeV e garantendogli una perfetta non-interazione con l'ambiente circostante, nulla di quello che lui toccherà involontariamente o per "costrizione" cambierà posizione, se non sarà materialmente lui a volerlo, garantendogli dei movimenti praticamente perfetti.
¬ Attive In Uso :
¬ Soul Reaver: La Mietitrice. Un'arma spietata, un parassita, un'entità vera e propria con la potenza di un Dio. Questo è il destino a cui è stato condannato Raziel, una convivenza forzata con questa spietata arma. Dopo che l'arma fisica, posseduta da Kein, è stata distrutta, l'anima della spada, è entrata in contatto con il corpo del Mezzo Demone, dandogli la possibilità di evocarla a suo piacimento sia nel Mondo Materiale che in quello Spettrale con un consumo Alto di energie. Questa spada, mirerà ad intaccare sia il corpo che l'anima delle sue vittime, creando, oltre alle normali ferite da taglio anche un danno di tipo Medio ad ogni contatto con l'avversario, che prosciugherà un piccolo pezzo della sua anima, sfamando la morbosa fame della Mietitrice*. Quest'arma, vive in simbiosi con Raziel, e non potrà mai staccarsi dal suo corpo, ma si disattiverà istantaneamente dopo due turni, compreso quello di attivazione e Raziel sarà costretto a pagare ancora una volta un consumo Alto delle sue energie da dare in pasto alla Mietitrice, per poterla riattivare. La Mietitrice fungerà da vera e propria arma quando attiva, esattamente come una qualsiasi spada, ma non potrà mai essere utilizzata per potersi riparare da altre tecniche. L'arma è una lama di energia molto luminosa, di un colore blu intenso all'esterno e di un azzurro molto chiaro all'interno, parte dal palmo degli artigli di Raziel ed è lunga circa novantaquattro centimetri, anche se incorporea, pesa esattamente come una normale spada forgiata in ferro battuto, la spirale energetica seghettata ha un diametro di circa sei centimetri e mezzo. Per i danni inflitti dall'arma, verrà paragonata la PeRf anzichè la PeRm.
*Il "risucchio dell'anima" è un campo puramente GDRristico, in GdROn l'anima del bersaglio non verrà minimamente intaccata, le ferite inferte provocheranno solo danni fisici.

200 ¬ 325 ¬ 225 ¬ 150 ¬ 225


 
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A l t a i r
view post Posted on 10/6/2010, 10:46




'Cause sometimes you feel tired,
feel weak, and when you feel weak, you feel like you wanna just give up.
But you gotta search within you, you gotta find that inner strength
and just pull that shit out of you and get that motivation to not give up
and not be a quitter, no matter how bad you wanna just fall flat on your face and collapse.



Rivoluzione.
Quando il rozzo piccone del nano trapassò il cranio dell'improvvisato rivoluzionario, squarciandogli il cervello in un esplosione di sangue e pezzi di materia grigia, l'uomo non provò alcuna emozione. Semplicemente, sin da quando lo aveva visto atteggiarsi a futuro comandante aveva capito che quel momento, prima o poi, sarebbe giunto. Forse se Tavros non lo avesse anticipato, ci avrebbe pensato lui stesso.
Ormai erano già diversi giorni - forse settimane - che quella storia andava avanti, sempre uguale ma con protagonisti diversi, i quali finivano puntualmente fatti a pezzi dal loro successore, fino a quando anch'esso non sarebbe stato ucciso a sua volta, in un continuo alternarsi di follia, morte e distruzione.
La figura coperta da bianchi veli se ne stava in disparte, sulla sommita delle tribune costruite tutt'attorno all'arena dove il massacro stava per cominciare. Faticava a credere che il Goryo potesse essere caduto tanto in basso, faticava a realizzare che Raven e Focalor fossero misteriosamente scomparsi - di Shivian invece non si sapeva nulla - facendo così piombare nella più totale e violenta anarchia l'intero clan. Ormai ci si ammazzava per ogni piccolezza, ormai quelli che un tempo erano stati compagni si uccidevano senza pietà per scalare la ripida strada che - credevano - li avrebbe portati alla vetta del clan. Si era creato un vuoto di potere e qualsiasi idiota ora poteva ambire al controllo della Fat Whore.
Altair in qualità di sottoufficiale avrebbe potuto unirsi a quella bolgia per tentare di reclamare il posto di comandante: questo se solo gli fosse interessato qualcosa di trovarsi a capo di quelle bestie. No, decisamente non avrebbe fatto per lui.
Era arrivato nell'arena seguendo le urla e gli schiamazzi, un attimo dopo Tavros, il burbero guardiano che sembrava deciso a riportare l'ordine in quella follia. Con lui, al centro dell'arena, si schierarono altri membri del clan - tra i quali riconobbe due suoi colleghi, il folle frate campanaro e l'illusionista Drakar. Dinnanzi a loro vi era un'intera folla di ostili. Avevano fegato quei ragazzi, senza alcun dubbio.



Immaginando che a breve la sua presenza si sarebbe fatta indispensabile, l'Assassino con un gesto naturalissimo della mano, estrasse con furtività la lama a scatto dal guanto, pronto a colpire chiunque avesse cercato di attaccarlo.
Per il momento però, la situazione sembrava perfettamente sotto controllo, il nano era riuscito a trovare degli alleati e questo forse avrebbe scoraggiato i membri più esaltati dall'attaccare.
Non si mosse e non disse nulla, appoggiato con la schiena contro una colonna, ben in disparte dal centro dei tafferugli, ma da una buona postazione sopraelevata così da avere il tutto sotto controllo, Altair, incuriosito, attese che qualcosa accadesse.

«Focalor, Raven, che fine avete fatto?»

Mormorò, sottovoce a sè stesso, arrabbiato con loro e frustrato per il modo in cui stavano andando le cose.

 
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view post Posted on 13/6/2010, 17:26
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Ogni minuto la folla nell'arena aumentava. Soldati, ladri e personaggi di ogni genere e tipo si stavano riunendo in quella grande sala, solo perché volevano un posto in gerarchia, volevano sembrare forti. Molti però, evidentemente impauriti, si stavano schierando con Tavros, come dei cani da guardia. Ma al momento tutto quello non mi interessava per niente; la mia attenzione era infatti rivolta verso un uomo, un cartomante a quanto pareva. Con fare enigmatico, disse di voler provare un gioco; mischiò le carte e dal mazzo ne estrasse cinque, che mise poi sul ripiano ove poco prima costruiva castelli di carte.
« Bene, prendo questa .. »
Dissi, senza pensarci un secondo. Era la numero tre. La scoprii e sorrisi.
« Uno scheletro. Cosa potrà mai significare, giovane uomo ? »
Quasi dovevo chiudermi la bocca per non ridere. Un teschio ..
Quale conincidenza.


Mana: 100%
Stato Fisico: Ottimale.
Stato Psichico: Divertita.
Note:

 
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