Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Scar Garrett VS Kathleen

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Scar Garrett
view post Posted on 16/6/2010, 11:32






Scontro ufficiale

Utenti: Scar Garrett VS Caitlin

Durata: X Post di presentazione e 4 di combattimento. 1 Finale dopo la valutazione del giudice.

Giudice: Random

Energie : Gialla VS Bianca

Clan: Sorya VS Toryu

Limite tempo: 7 Giorni, possibilità di chiedere proroghe

Premio in palio: 50 gold.

Primo Post: Scar Garrett

PK: OFF

Condizioni di Vittoria:
~ Resa Avversaria
~ Perdita dei Sensi per esaurimento mana
~ Fine Concordata del Duello
~ Vittoria per mancata risposta dopo 8 giorni, o dopo oltre la data stabilita tramite richiesta di proroga

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Ambientazione: Una locanda di cui darò una migliore descrizione nel primo post. Si svolge tutto la notte, una fredda notte invernale.

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Scar Garrett
view post Posted on 16/6/2010, 12:25






Freddo, un freddo pungente, quasi fastidioso; penetrava il grosso frac di Scar, entrando a contatto con la sua fredda carne priva di vita. Sbuffò il vampiro, permettendo al suo alito di creare una piccola nuvoletta di vapore che si liberò nell’ aria, scomparendo piano piano. Faceva davvero freddo. Il cielo era nuvoloso, di un grigio plumbeo che dava malinconia, l’ ora, ormai tarda, non aiutava a donare al luogo un aspetto maggiormente allegro. Probabilmente avrebbe nevicato quella notte, no, impossibile, sarebbe stato troppo bello, avrebbe piovuto, come se non lo stesse già facendo. Scar accennò un piccolo sorriso, sapeva che non c’ era niente da ridere, ma lo faceva lo stesso. La natura limitrofa a lui, spoglia e morta, indicava l’ arrivo del freddo inverno. Non vi era più nessun segno della verde estate, solo il marrone dell’ autunno. L’ accidia prese il cuore del guerriero, insoddisfatto, annoiato, seguiva la fangosa strada sterrata, sperando che qualcosa cambiasse, che tornasse la gioiosa stagione.
Dopo il suo arrivo tra i Sorya si era come fossilizzato, non aveva ancora avuto modo di mostrare le sue doti, le sue abilità a nessuno. Si era limitato a leggere e studiare libri su libri, soprattutto di retorica, la sua disciplina preferita, e poi, come tutti sanno, cosa si può fare durante l’ uggioso inverno se non starsene davanti al caldo caminetto a riposare? Le guerre e i combattimenti, fin dall’ antichità erano condotti dalla primavera fino all’ autunno, poi venivano interrotte fino all’ anno successivo. Scar si cacciò le mani in tasca, premendole contro le pareti di stoffa delle stesse in cerca di calore che non trovò. Rassegnato e rattristato allo stesso tempo continuò la salita su quel colle che stava scalando senza accorgersene, camminando senza premura, dando calci svogliati a qualche sassolino che si parava sul suo cammino. Dopo l’ ennesimo tornante del sentiero la vide. Stagliata contro l’ orizzonte, solitaria, rude e spaventosa, la Bettola. Di pietra grigia e assi di legno marrone chiaro, a due piani più sottotetto, imponente. Dal camino usciva un fumo denso ora bianco ora grigio che si mescolava e nascondeva nelle nubi. Affianco vi era un albero, le radici piantate nel terreno, i rami che tendevano al cielo. Una sensazione di calore, di compagnia, di affetto prese il cuore del vampiro, riempiendolo di speranza. Mai aveva provato quelle stesse emozioni per secoli. Accellerò il passo, voleva entrare, far vedere che c’ era anche lui, che anche lui poteva mischiarsi con persone ‘’ normali ‘’ come si definivano, che non era un meschino, un impuro come era stato tante volte chiamato. Passo dopo passo, respiro dopo respiro arrivò, si fermò innanzi alla porta di legno, allungò il braccio destro, e la spinse lentamente. I cardini cigolarono, sapeva di avere tutti gli occhi su di lui, in fin dei conti era l’ estraneo appena arrivato, ma non era imbarazzato, quello no, era spaventato. Come avrebbero reagito vedendo le sue iridi rosse? E i lunghi canini? Poggiò il piede sul pavimento di assi della locanda e si guardò intorno con fare di bambino. Una testa di cervo impagliata lo osservava con occhio spento, un odore misto tra marcio e alcool gli riempiva le narici, la luce non era molto forte e nasceva tutta dal caminetto che si trovava al centro del locale. Richiuse la porta dietro di lui con fare calmo, si tolse il frac rimanendo in maglietta a maniche corte e si avvicinò al bancone. Il caldo del caminetto lo stava coccolando dolcemente, si sentiva già meglio. Le dita, rinchiuse nei loro guantini di lana nera, iniziavano a percepire l’ amorevole caldo. Si sedette su una delle tante sedie vuote davanti al bancone ed ordinò all’ oste una bistecca di cinghiale con voce ferma. Sapeva che tutti lo stavano osservando, ma non se ne preoccupava, doveva mostrare sicurezza, sicuramente non sarebbe più stato il loro oggetto di interesse. Appena il piatto gli fu fatto scivolare davanti al naso, il profumo della pietanza lo riempì di gioia, la bocca iniziò a salivare maggiormente. Prese coltello e forchetta ed iniziò a tagliare e mangiare a piccoli bocconi la bistecca per godersela maggiormente. Percepì che non era più il principale interesse dei presenti che erano tornati alle loro precedenti occupazioni. Felice del fatto, dimenticandosi della malinconia che lo aveva preso qualche istante prima, si abbandonò al suo pranzo.


CITAZIONE
Note: Post di presentazione, niente di che, a te la penna :)



Edited by Scar Garrett - 17/6/2010, 12:49
 
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Caitlin
view post Posted on 17/6/2010, 11:37






_________________________________________________________________________________La Bettola___

Kathleen si spolverò il grembiule di panno e si stiracchiò portando le braccia in alto. Odiava stare in mezzo alla gente, troppi suoni e troppi odori si confondevano tra di loro. Più gente c'era e meno lei vedeva. L'odore dell'alcol si mescolava con quello delle pietanze e del sudore. Fuori faceva freddo, troppo freddo, ma lì dentro si stava bene. Aveva trovato quella locanda per caso mentre vagabondava in quella che un tempo fu la capitale dell'Eden, era un posto fuori città e probabilmente, molto più sicuro proprio per quello.
Aveva deciso di fermarvisi fino all'indomani in modo da continuare il viaggio di giorno... Non che per lei facesse molta differenza ma il suo maestro le aveva insegnato a riposarsi col buio e viaggiare col sole per motivi di sicurezza... Sbuffò, non voleva ricordarsi di lui ma Lui era sempre lì... Non ne poteva davvero più, le sarebbe piaciuto poter cancellare i suoi ricordi e ricominciare da capo.
Qualcun'altro era entrato nella locanda destando l'interesse dei presenti, l'oste le disse di portargli il piatto con la sua ordinazione -con se non aveva denaro perciò il vecchio proprietario della taverna, commosso dalla giovane cieca in cerca di riparo, aveva acconsentito a farla restare in cambio di un aiuto ai tavoli.
L'uomo le parve contento di avere quel piatto davanti, non poteva vederlo ma poteva quasi sentirlo, come se quella gioia fosse una cosa tangibile e non un'emozione astratta... Si stupì di quanto a volte basti poco a far felice qulcuno, dimentica del fatto che un tempo era così anche per lei.
Tornò al bancone dove l'oste le consegnò un boccale di birra, da quel che aveva capito, era usanza della casa offrirne uno ai clienti ma qualcosa non le tornava: in genere era il proprietario stesso o suo figlio a portare il boccale al tavolo, come segno di cortesia; invece stavolta l'avevano affidato a lei quel compito, quasi quell'uomo facesse loro paura. Gli si avvicinò nuovamente e posò il boccale davanti all'uomo.

"Questo lo offre la casa."



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"Le serve altro?"




CITAZIONE
Condizioni fisiche: Buone
Condizioni psicologiche: Buone.
Energia: 100%
Tecniche & Abilità attive: Sesto senso (passiva):
SPOILER (click to view)
Cieca dalla nascita, il suo udito, il suo tatto e il suo olfatto, si sono accresciuti fino a creare una specie di “seconda vista” che si basa sulla percezione combinata che questi sensi hanno del mondo esterno. A questo modo, può percepire sia il punto in cui si trova e i movimenti del suo avversario quasi come lo vedesse, dandole la possibilità di capire con un anticipo di poco meno di un secondo il tipo d’attacco usato (non può prevederlo, solo capire se l’offesa è di tipo magico o fisico) anche se, ovviamente, con delle limitazioni. Il livello di sviluppo dei suoi sensi, la rende infatti più impressionabile dalle aure angeliche e demoniache e vulnerabile agli attacchi che influiscono sulla psiche. Un attacco psionico di livello basso, avrà su di lei un effetto pari ad una tecnica di livello medio, uno medio sarà uguale ad alto e così via discorrendo.

L'Importanza di Sapersi Difendere (sottolineo la parte passiva)
SPOILER (click to view)
Tutti, indistintamente, cercano protezione da ciò che può ferirli. Se poi si è così fragili da doversi nascondere dietro una maschera di serenità, il bisogno di sentirsi protetti diventa opprimente...
Questo bisogno così forte di sentirsi al sicuro ha reso Kathleen capace di richiamare in modo praticamente istantaneo, senza doversi concentrare su nulla se non sul tipo d'attacco che le viene rivolto contro, gli incantesimi atti a difenderla e in caso di necessità, con un quantitativo delle sue energie pari a basso, potrà avvolgersi in un flebile bozzolo energetico in grado di proteggerla da qualsiasi attacco fisico.
In alternativa, con una spesa di energia media, il bozzolo si ispessirà e la proteggerà da attacchi che la magia ha reso più forti. Attacchi di livello basso verranno parati mentre i livelli superiori abbassati di potenza.


Equipaggiamento: Katana(dietro il bancone) - Shuriken(x10) - Pugnali Gemelli(x2)

Statistiche:
ReC: 225 AeV: 150 PeRf: 125 PeRm: 200 CaeM: 175

Consumi: I: -48% A: -24% M: -12% B: -6%

Note: ~ Anche questo non è niente di che, giusto un post di presentazione. Ho messo Kathy a fare la cameriera giusto per fare un po' di fan service :wow:

 
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Scar Garrett
view post Posted on 22/6/2010, 11:01






La bistecca era davvero succulenta e saporita, quando la tagliava fuoriusciva un rigoletto di sangue che indicava che era cotta al punto giusto. Sopra aveva un filo di pepe e sale che la rendeva davvero gustosa. L’ attenzione per il piatto lo aveva distratto da tutto ciò che gli stava accadendo intorno, dall’ ubriaco che si era addormentato con la faccia nel suo piatto, alla cameriera che lo aveva servito, uno spettacolo della natura. Fortunatamente tornò dal guerriero una seconda volta. Si fermò innanzi al bancone e, piegando leggermente la schiena, porse a Scar un boccale di birra.

<< Questo lo offre la casa, le serve altro? >>

Le parole fecero trasalire dal suo stato di trance dovuto al cibo il guerriero. Lentamente, senza muovere la testa, alzò gli occhi, squadrando la giovane dal basso verso l’ alto. Fianchi magri, tronco slanciato, seno sodo, faccia amichevole con un bel sorriso piantato sopra. Naso leggermente all’ insù. Ed ecco il momento in cui tutti gli uomini capiscono la vera natura del vampiro, il momento in cui gli sguardi si intrecciano. Scar piantò entrambi gli occhi color rosso scarlatto negli occhi nocciola della giovane. Niente, nemmeno un sussulto, nemmeno un moto di sorpresa. Notevole. Arricciò le labbra, era stupito, allungò la mano fino al boccale, lo piegò di lato e lo spostò dinnanzi alla donna per scrutarne la figura attraverso di esso. Una ragazza magnifica. I vecchi desideri assopiti del guerriero si svegliarono d’ un tratto. Era da secoli che non si sentiva così, così, così vivo. Doveva impressionarla, divertirla, averla. Ma non come una sgualdrina, come una fidanzata, la desiderava seriamente. Il volto, acquisì un colore più roseo, non sapeva più come comportarsi, anzi, non lo aveva mai saputo. Era sempre stato un guerriero, un mercenario, un barbaro, dedito alle rapine, massacri e stupri. Non aveva mai letto un libro sui corteggiamenti e sulle femmine, era un pesce fuor d’ acqua. Sicuramente la sua retorica lo avrebbe aiutato. Pensò ai vecchi savi, cosa avrebbero fatto loro? Niente, non gli passava niente per la testa. Che fosse questo l’ amore? Intorpidisce l’ animo e il corpo?

<< Grazie ma, ahimè, non posso bere alcolici, mi fanno male alla salute. Sai cosa mi fa bene invece? Vedere una bella donna come te >>


I complimenti sono sempre ben accetti dalle donne, questo lo sapeva. Come continuare? Non ne aveva una minima idea. Che fece? Allungò la mano verso il giovane volto di lei, la voleva accarezzare. Prima le spostò i capelli che aveva sulla guancia destra, poi le sfiorò il volto. Caldo e liscio, antitetico alle sue mani fredde e ruvide. Vita e morte si sarebbero potuti dire. E se avesse sbagliato? E se le avesse dato fastidio quell’ azione così avventata? Magari non le piaceva affatto che uno sconosciuto le toccasse il volto senza che lei lo conoscesse. Umiliato dai suoi stessi pensieri il vampiro abbassò lo sguardo sul bancone di legno, ritraendo la mano con velocità come se avesse toccato una spina o fosse stato punto.

<< Scusa, sono stato maleducato, ma tu non sai da quanto tempo non ho a che fare con un’ esemplare dell’ altro sesso >>

Il suo rammarico era vero, si sentiva un lombrico, ne avesse avuta la possibilità sarebbe scappato lontano o, addirittura, avrebbe cercato di cambiare la storia, tornando indietro e comportandosi meglio. Sperava che la donna non si fosse infuriata, ma, se lo avesse fatto l’ avrebbe capita. Avesse ricevuto uno schiaffo, non avrebbe reagito, ma se la cosa fosse degenerata e lei avesse cercato addirittura di ferirlo, allora si sarebbe difeso. Non con odio, ma con spirito di sopravvivenza. Come se non fosse accaduto niente ricominciò a mangiare, tagliando tutta la carne che aveva nel piatto, in modo che non avesse bisogno di tenere entrambe le posate. La mano sinistra, con fare ladresco, si intrufolò nella tasca dei pantaloni dove era tenuta Fede. Avrebbe preferito che non accadesse niente, ma non si sa mai, le strade della vita sono infinite. Meglio prevenire che curare. Ricominciò a portarsi la forchetta piena di cibo alla bocca.



SPOILER (click to view)
Buona continuazione ad entrambi =) spero ci divertiremo :rulez:
 
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view post Posted on 5/7/2010, 10:19
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Chiudo per mancata risposta di Caitlin. Scar vince il duello a tavolino.
 
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