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Il Sultanato

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Andre_03
view post Posted on 3/9/2010, 13:33




« il Sultanato »
rinati dalle ceneri
riuniti nella gloria



Il Sultanato è senza dubbio uno dei poteri più estesi di Theras, sia territorialmente che politicamente. Fondato in tempi relativamente recenti da un condottiero di nome Jahrir Gakhoor (la cui leggendaria epopea ha liberato il popolo nanico da un destino di vagabondaggio e schiavitù nel corso della cosiddetta Riunificazione), questo impero copre gran parte dei territori dell'Akeran e si profila come il più potente della regione meridionale.
La capitale di questo immenso Paese è Qashra, il gioiello dell'Akeran; una città rinomata per la sua ricchezza, stravaganza ed esoticità. Chi l'ha visitata sostiene che fra le sue strade si possano sentire i profumi di ogni regione di Theras, che i suoi abitanti indossino più oro che vestiti, che interi giardini crescano e pendano dai tetti delle abitazioni e che fra i suoi vicoli non si sia mai scorto un uomo malato o un criminale. Tutto ciò è merito della perizia dei nani, che non solo hanno fondato e reggono il Sultanato, ma ne costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione.
L'impero è pacifico e non ha mire espansionistiche; il suo territorio è mite e le campagne fertili, soprattutto grazie a complessi sistemi di irrigazione e innovazioni agricole; il commercio è prospero e i suoi bazar sono famosi in tutto il mondo.
Nonostante i nani siano concilianti nei confronti di quasi tutte le razze e popoli, provano una forte antipatia nei confronti delle altre città libere dell'Akeran, soprattutto in ragione della loro abitudine nel fare uso di schiavi. Basti pensare che gli schiavi che vengono portati nel Sultanato vengono immediatamente liberati dalla loro condizione e posti al servizio e sotto la protezione di T'al, come adepti nelle moschee più importanti. Ciò ha reso aspri i rapporti del Sultanato con il resto del meridione, segnando un confine netto fra i territori controllati dai nani e il resto dell'Akeran.
L'indole spirituale di Taanach è riuscita tuttavia a infiltrarsi fra le mura del Sultanato, rendendo i nani un popolo superstizioso e tradizionalista. La gente bassa è scaramantica e si fa fregio di una lista pressoché infinita di proverbi e modi di dire, uno più strano dell'altro. Molto più che questo, si dice che abbiano costumi alieni: alcuni raccontano di non poter essere entrati nei templi poiché indossavano le calzature sbagliate, di non aver potuto ordinare da bere in una locanda per il colore dei loro capelli, o di essere stati insultati per aver salutato tendendo la mano.



Edited by Ray~ - 16/2/2016, 13:55
 
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