Sürgün-zemat

Ampia distesa rocciosa costellata da piccole catene montuose irregolari, il Sürgün-zemat è situato nella punta meridionale dell’Akeran e costituisce uno dei più impervi territori di tutto il continente. Nei tempi antichi era stato la sede di alcune città libere che si erano inizialmente sviluppate ai bordi delle profonde spaccature del terreno ai piedi delle montagne. Questa regione, il cui nome nella lingua dei nani significa “Terre dell’esilio", è stata resa tale dalla cupidigia e curiosità irrefrenabile di Maegon prima e abitanti delle città libere poi. I loro scavi li hanno portati ad aprire involontariamente un passaggio per Baathos, il regno dei demoni e della loro oscura progenie. Questi sono sciamati nelle loro città invadendole una dopo l’altra, lasciando intatte solamente poche roccaforti. In seguito a questi eventi, dilagati ben oltre i confini delle città libere, gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie città diventando raminghi, zingari, viaggiatori o piccole comunità all’aria aperta.
Attualmente l’intero territorio è dominio quasi completamente esclusivo della progenie dei demoni e delle creature contaminate dalla loro corruzione: caratterizzato da montagne con rocce affilate dal vento fino ad essere taglienti come rasoi e attraversato indistintamente da profonde spaccature e crepacci nei quali le temperature subiscono variazioni estreme passando dai fiumi di magma incandescente ad abissi di ghiaccio. Sia la fauna che i pochi folli abitanti che si possono trovare nelle insenature più riparate hanno dovuto inevitabilmente scendere a patti con gli influssi di Baathos che, come un veleno, appestava l’aria, il terreno e ogni cosa che su di esso cercava di crescere. L’intera regione, troppo pericolosa per anche solo tentare lo sviluppo di un nuovo insediamento, è stata completamente abbandonata sia dal Sultanato, il quale non ha più nessun interesse a ricolonizzare la zona, che dalle ricche città libere per le quali non vi è nessun reale sbocco economico.