| Mors Et Vita Duello Conflixere Mirando La serata è finita... Il mezzo ci ha congedati, domani mattina si riparte...
Mentre gli altri si preparano - chi nelle tende, altri all'addiaccio - per la notte, il demone non ha sonno. La notte è il suo regno, e ha voglia di visitarlo ancora. Lascia tutte le sue cose in un angolo, sicuro che nessuno le importunerà. Prende la forma demoniaca con soddisfazione, mentre un brivido di piacere gli percorre la spina dorsale. Si allontana dalla luce delle torce e dei falò immergendosi nel nero, facendo aleggiare la mente dimenticando temporaneamente il contingente. Vaga nella rassegna senza fretta, dai secoli antichi fino alle profondità delle possibilità del futuro, in svolte anacronistiche senza alcuna connessione logica apparente, in balzi che nulla conoscono del rapporto causa-effetto, in una volontaria omissione di schemi di ragionamento. Perché? Beh, è chiaro... troppi dati sono stati inseriti in una volta sola, in troppo poche ore. E il rischio è di tralasciare dettagli importanti, presi dal momento. Il demone frena la fretta, tira le briglie della bestia per farla rallentare, per essere poi in grado di analizzare tutto in maniera ancora più razionale e precisa. Il tempo che intercorre, non viene nemmeno calcolato. Non interessa. Secondi? Minuti? Ore? Solo alcuni animali del bosco potrebbero esserne testimoni. Ma non lo saranno. Infine la calma torna a regnare placando ogni istinto disordinato. Incontaminata, ora la mente inizia a lavorare seriamente, mentre il corpo ancora vaga per il sottobosco.
Il castello raso al suolo... Squall Leonhart... Le due cose non sono direttamente collegate, ma il tipo pare aver visto il responsabile. Ma possiamo fidarci di questo tale?
Il quesito resta irrisolto ancora qualche minuto, ma poi il demone conclude
Io non posso dire nulla dell'affidabilità di quell'uomo... Ma se si fida Ray, non posso che affidarmi al suo giudizio... Poi, Bank che cerca il suicidio a tutti i costi... e non ci riesce. Paradossale...
Ma d'altra parte, forse il mezzodemone aveva bisogno di tentare, aveva necessità di combattere, a prescindere dal risultato. Non sarebbe importato l'esito della sfida, ciò che contava era il tentativo, e la volontà di vincere, ad ogni costo. Alla fin fine, un modello da imitare, nonostante i modi non sempre molto ortodossi...
Poi la discussione... Le domande su Asgradel, su Ray, sui Mercenari... e la parte demoniaca del Mezzo che si rivela, un mezzo-fratello
Mezzo-fratello... soffermandosi a riflettere sul suo capo, al demone non possono non tornare immediatamente in mente i gesti del primo incontro, e la memorabile serata in cui è entrato a far parte del clan.
Ed ora, ci muoviamo verso ovest... Andiamo verso un personaggio potentissimo e ignoto, totalmente allo sbaraglio... Mi piace!
Con questi pensieri in mente continua a camminare pacato. Poche ore precedono l'alba, e si rende conto che avrà bisogno di qualche ora di sonno per poter reggere un viaggio diurno. Senza curarsi troppo di ciò che lo circonda, sicuro che in questa notte nessuna creatura oserà disturbare il suo breve sonno, si siede con la schiena appoggiata ad un albero storto, nato deforme, che gli consente una posizione comoda. Chiude gli occhi incrociando le braccia sul petto, lasciando che i rumori attorno a lui lo cullino in un riposo senza sogni.
...
E' la luce, a risvegliarlo. Poche ore sono trascorse e il sole sta per sorgere. Il demone apre repente le palpebre per poi tornare a socchiuderle proteggendosi dalla luce. Riprende forma umana con un sospiro di noia rassegnata per poi alzarsi facendo scrocchiare una buona quantità di ossa.
Sarà meglio che torni all'accampamento... fra poco si parte
Torna a muoversi dunque verso nord, mentre alla sua destra il sole fa capolino a salutare un nuovo mattino. Quando giunge infine a scorgere le tende, nota che alcuni già sono in piedi, sembrano fuori posto, senza uno scopo o una meta se non l'attesa del risveglio del capo. Il Mezzo infatti dorme ancora, almeno a quanto pare. Con lo stomaco che già si lamenta e borbotta, il demone si dirige immediatamente vicino al fuoco, di cui rimangono solo alcune braci spente, per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, fosser'anche solo gli avanzi freddi della cena.
Indi torna a prendere le sue cose, che aveva depositate la sera precendente, ritrovando ovviamente tutto al suo posto. Si prepara con tutta calma, prendendosi tutto il tempo necessario. Poi con un sospiro torna ad osservare gli altri, sapendo che alla loro partenza non manca più molto.
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