Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Ribellione

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~Duel
view post Posted on 19/8/2011, 17:15




Un Conflitto per un Destino migliore.
I - Istruzioni e volontà.

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Muori e diventi un demone. Allora cosa può essere giusto?
Splendi con orgoglio, fiore dei mali,
E cresci davanti ai cancelli dell'inferno, il mio inferno


« Hai fallito…. »

Il ragazzo non osava neanche alzare lo sguardo sulla sfera incandescente, spirito dell’Occhio. Il sottofondo di mare infranto delle spiagge del sesto inferno non lo tranquillizzava più, non cullava i suoi sensi ma, al contrario, era ora fonte di terribile disagio. Gli ricordava la sua sconfitta, la delusione e l’incertezza del futuro. Aveva vinto lo scontro con Rain, suo vecchio compagno, ma non era stato scelto dal sovrano per entrare nella squadra dei… meritevoli.

« Avevi un unico compito, prendere l’Asgradel e portarlo a me… Avevi l’occasione giusta, probabilmente unica nel suo genere… E hai fallito. Hai sbagliato, hai deluso le mie aspettative… le nostre aspettative…. »

Drakar decise di guardare il suo interlocutore: se doveva subire una ramanzina del genere allora tanto valeva affrontare la vista dell'incorporea presenza. Il globo era attraversato da riflessi cremisi e lingue di fiamma si distaccavano dalla sua superficie: sembrava un sole in miniatura. Era la prima volta che lo vedeva in questo stato: la sua furia doveva essere incredibile. Eppure aveva fatto del suo meglio. Trovare l’Asgradel rientrava anche nei suoi interessi, dopotutto… Era l’unico modo per rivedere lei, persa nelle pieghe dello spazio e del tempo, prigioniera dell'Occhio stesso.


« Vattene… Devo stare da solo, a riflettere… Torna solo quando ti chiamerò io…. »


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Lui, che era il sovrano del sesto inferno, si sentiva uno schiavo, un misero servo del potere che sin dalla sua nascita ne aveva condizionato la vita. Certo, l’aveva condotto alla gloria e a un grado superiore a quello di semplice essere umano, ma aveva anche portato anche infinite disgrazie a lui e quelli che gli stavano attorno. Il suo maestro, la sua amata… Com’era possibile? Come poteva un dono così grande essere fonte di così tanti mali? Era forse colpa sua?

In effetti era stato lui a lasciare che gli Ennòn aprissero il portale, quella notte di molti anni prima… Era stato lui a permettere loro di sacrificare i suoi cari, di rinchiudere la dolce Elena nel Sesto Inferno. E aveva persino perso l’occasione di ottenere l’Asgradel, l’unico mezzo per rivedere i suoi cari, esaudendo il desiderio dei suoi predecessori, i precedenti portatori: liberare l’Occhio dalla sua prigione. Aveva avuto la sua occasione e l’aveva perduta e, ora, era in attesa di ordini. Poteva anche essere il portatore ma in quel momento non era nient’altro che una pedina, una misera pedina. Non era giusto… Non lo era affatto.

Doveva reagire, in qualche modo. Le cose dovevano cambiare. Doveva ribellarsi al volere del fato, del suo indiscusso padrone. Prese il Registro, abbandonato sulla scrivania della sua stanza, e lo sfoglio velocemente. Se ben aveva compreso il volere del Primo sarebbe riuscito a trovare le sue istruzioni e, probabilmente, erano nascoste lì, da qualche parte. Quella era l’unica eredità materiale dei Portatori, l’unico lascito non controllato dall’Occhio. Ma non trovò nulla. Accarezzò la copertina di cuoio del manoscritto, riflettendo, e gli venne un’idea. Prese uno dei suoi pugnali dal mobile vicino e squartò la pelle che rilegava l'opera. Come previsto da questa fuoriuscì un foglietto ripiegato, una pagina strappata dal vecchio diario. L’illusionista subito la aprì e sorrise. Aveva ragione e, finalmente, aveva ottenuto una vera risposta.


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L’Occhio non è che uno strumento, un mero mezzo, per raggiungere i nostri scopi. Ricordate, miei discendenti, per quale ragione ho cercato questa entità, per quale motivo l’ho richiamata dalla dimensione del nulla e le ho dato una forma: conoscenza e potere. Questi i doni della mia creazione. Ma, ahimè, notevoli sono anche i pesi, gli svantaggi. L’essere che si annida nella vostra testa, nel vostro cuore, ne controlla gli influssi, decide per voi e vi comanda. Senza volerlo ho legato tutti noi a un terribile destino di servitù. Ma le cose cambieranno. Un giorno, forse, uno di voi scoprirà questo messaggio, nascosto nel Registro stesso, e prenderà la decisione più avventata e saggia della sua vita.

Esiste un modo, figli miei, per essere nuovamente liberi senza dover rinunciare a tutto. Ma le condizioni perché ciò avvenga sono assai rare, impossibili da ricreare secondo il nostro volere. Dovrà essere l’Occhio stesso a costruire la strada della propria rovina. Prego tutti voi affinché, quando ciò accadrà, spezziate la lunga catena di schiavitù che lega i Portatori. Non so quanto ci vorrà, né a quale dei futuri eletti si presenterà quest’occasione, ma ascoltate, tutti voi, per non sbagliare. Prima o poi l’Occhio permetterà, involontariamente, a uno di voi di entrare nel suo regno. Naturalmente non intendo i vostri Inferni personali, le varie dimensioni concesse a ognuno di noi. No, mi riferisco al sole attorno al quale questi gravitano incessantemente.

Entrare in quel luogo sarà come penetrare all’interno dell’Occhio stesso. Vi troverete inganni e illusioni ma, allo stesso tempo, potrete ritrovare ciò che avete perduto. Sarà infatti questo il requisito per entrare nella gabbia dello spirito: questo dovrà avervi sottratto qualcosa a voi caro, il più caro di tutti. Usate la chiave e pensate intensamente a ciò che vi è stato sottratto e sarete dentro. Starà poi a voi, una volta all'interno, sbarazzarvi del nostro padrone. Ma non dubitate: ne avete il potere, è stato lui a concedervelo.

Possano queste parole condurvi a un destino migliore del mio e possa la luce di un nuovo sole illuminare i vostri Inferni. Andate e conquistate il vostro Paradiso.

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Il primo… Doveva essergli grato. Dopo secoli e secoli gli offriva la soluzione ai suoi problemi. Non aveva niente da perdere perché gli era già stato tolto tutto. Tutto ciò che aveva era un’occasione che non aveva intenzione di sprecare.

Era arrivato il momento, dopo tanto tempo, di agire secondo il suo volere… Il volere di tutti i Portatori, passati e futuri. Era arrivato il momento di ribellarsi.


CITAZIONE
Ecco, diciamo, l'introduzione alla rivoluzione interiore del mio personaggio. Si tratta di una breve serie di scene, in teoria due compresa questa, ma la seconda dovrebbe essere più corposa... Ma in fondo che ve ne frega? Dopotutto è una scena privata. :8D:



Edited by ~Duel - 22/8/2011, 15:37
 
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