Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Conflitto di INTERESSI, Christine Chad VS Verel

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view post Posted on 9/9/2011, 13:33





La Torre Desolata ebbe un sussulto; tutta l’ energia del frammento di artefatto sembrò scuotersi da un lungo torpore. Lo poteva sentire, si, non poteva certo sbagliarsi: folle bramosia e desiderio di impossessarsene. Ma questa volta c’ era qualcosa di diverso, una leggera sfumatura che subito non riuscì ad interpretare; poi la folgorante intuizione: erano in due. Quanto le piaceva sentirsi al centro dell’ attenzione, vedere il sangue sparso per lei. Se avesse avuto degli occhi, certamente sarebbero brillati nell’ oscurità accecante.
Quindi si rimise in tacita e calma attesa. Sarebbero arrivati prima o poi, e quindi sarebbero stati problemi per tutti, soprattutto quando sarebbe stata riunita. Nessuno la poteva possedere, nessuno la poteva limitare. Lei era una divoratrice di menti e corpi, e il suo nuovo proprietario lo avrebbe scoperto a sue spese. Nel freddo acciaio parve stesse comparendo una leggera increspatura, solo l’ aborto di un ghigno mortifero.




Amdir, sovrano delle Terre Occidentali, stava attendendo il ritorno dei suoi messaggeri. Sapeva le volontà del re delle Terre Orientali e, certamente, avrebbe fatto di tutto pur di evitare che il Mitico Artefatto cadesse nelle sue mani. Tutti nel suo regno erano a conoscenza della follia di Arvedui, per questo avrebbe combattuto sfruttando tutte le sue possibilità. Avrebbe indetto un duello. Il vincitore sarebbe stato colui che avrebbe preso parte alla spedizione. Sospirò rumorosamente, crucciato da suoi vecchi fantasmi mentre affondava profondamente nel suo trono. Finalmente i suoi uomini ritornarono. << Abbiamo selezionato due dei migliori combattenti in circolazione e recapitato loro tutte le informazioni necessarie. A breve inizieranno a combattere nell’ Arena sottostante >>. Amdir li congedò con un rapido cenno di mano. Il suo volto era sfatto dai lunghi anni di vita, logorato dalle profonde rughe e ricoperto da una lunga barba bianca. Le lunghe dita nodose strinsero veementemente i braccioli, i bicipiti si contrassero mentre si alzava in piedi. Era vecchio, molto vecchio; più di quanto potesse mai ammettere. E questo lo spaventava.
Affacciatosi alla finestra socchiuse gli occhi grigi in due sottilissime fessure, abbagliato com’ era dalla luce del sole. Sotto il suo sguardo poteva scorgere i due contendenti a quella folle impresa. Tutt’ intorno a loro si trovava un piazzale di forma ovale in terra battuta. Le dimensioni non erano molto rilevanti, circa sei metri per quattro. << Benvenuti, prodi. Vi ho convocato qui per una missione pericolosa e, allo stesso tempo, molto urgente. Soltanto il vincitore potrà avere notizie riguardo, quindi, combattete. Mostratemi quanto volete >>
E, dette le ultime parole, mosse in modo scomposto la mano, quasi ad incitarli a dare il massimo di loro.




CITAZIONE
Note: ed eccoci all' inizio della giocata. So che il mio post non è dei migliori, ma non voglio darvi troppe informazioni. Ognuno dei due viene a conoscenza del torneo indetto da Amdir da un messaggero. Questo è descrivibile nel modo che più vi aggrada. Il messaggero, tuttavia, non vi rivela assolutamente niente sui motivi se non che al vincitore sarà data una possibilità unica.

- Primo post di combattimento a Christine.
- 4 giorni di tempo, nessuna proroga. Ogni ritardo causerà una penalità di 0.25 sulla sportività.- Potrete usare pergamene/artefatti/armi comprate entro l' inizio del duello vero e proprio.
- Il duello durerà 1 post di presentazione e 3 di combattimento.

Fatevi tanto male :wow:

 
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Christine Chad
view post Posted on 13/9/2011, 00:34




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V’è tempo per ogni cosa e per un pirata mediamente depresso non c’è posto migliore di una briosa locanda per passare una serata a sperare nella fine non eccessivamente malinconica di un periodo passato alla ricerca dell’inutile memoria che accompagnava la vecchia Ahinoe. Nel tardo pomeriggio, dopo una discussione alla quale non era solita con alcuni mercanti del luogo e la milizia locale riguardo ad uno strano caso di irascibilità della ragazza nei confronti di tali uomini che a quanto pare non era da ricondurre al tasso di alcool nel corpo della giovane, si era rifugiata come suo solito nella locanda di turno pronta a farsi offrire da bere: quello che non si aspettava, era di venire chiamata poco prima d’entrare. Un uomo, probabilmente straniero visto gli abiti che differivano da quelli abituali degli abitanti del luogo, le stava cortesemente chiedendo di ascoltarlo.
« Tsk, va bene. Ti ascolterò, ma solo se mi offri da bere, eheh. Su, entriamo. »
Non che fosse particolarmente interessata alle parole dell’uomo, ma almeno avrebbe ricavato una bevuta o due, e poi, non è detto che non avesse niente di interessante da dirle. L’aria del locale non era certamente il massimo per quel tipo di uomo: ubbidisce agli ordini senza replicare a causa dell’indole, ma più che abituale per Ahinoe. Seduti ad un tavolo libero e ordinato da bere - da vedere la sua faccia per l’ordine di Ahinoe: oltre un azumbre di una bevanda alcolica distillata locale.
«L-lei è Ahinoe Solis, milady? Ho qualcosa importante da riferirle.»
Sostanzialmente, sarebbe stato meglio parlare prima: Un Ahinoe così euforica per ovvie ragioni non è gestibile. Di solito riesce a controllare molto meglio di una qualsiasi persona il proprio limite: evidentemente aveva già deciso di ubriacarsi.
« Complimenti. » Prese fiato. « A me piacciono i complimenti. Fanne tanti o non ti ascolto »
Il messaggero non si scosse molto: forse era già stato avvisato oppure era abituato a sopportare certe cose.
« Ehmm, si, signora. Ecco, immagino che non abbia voglia di starmi a sentire, ma io non ho tempo, ne ho ancora pagato quel che ha..ehmm, bevuto… o mi ascolta un attimo, o tornerò in un secondo momento. Cioè quando l’oste si accorgerà del conto non saldato. Senza rancore, milady »
Toccato il tasto giusto, probabilmente era abituato a quel tipo di signori. Non amano pagare, e per chi come Ahinoe, non ha nemmeno grande disponibilità di denaro senza approfittarsi del denaro altrui. Alle parole dell’uomo si calmò.
« Ok. Come vuoi. » Un sorrisetto si nascose sul volto dell’uomo.
« Lo sapevo ah. Il mio signore, Amdir, re dei territori occidentali abbiamo selezionato i due migliori… »
« La migliore. Ma lo prendo per un.. complimento »
«Ok. Due buoni combattenti fra cui la migliore. È meglio così? Re Amdir permetterà ad uno di voi due di prendere parte ad un’importante spedizione, forse fondamentale. Anche il re Arvedui pensa a qualcosa di simile e non vogliamo essere da meno. Per questo ci serve uno di voi due. »
Ahinoe fissò il volto deciso dell’uomo che le sedeva davanti e che a differenza di lei non aveva ancora bevuto.
« Posso? » Afferrò il suo bicchiere e ne infilò il contenuto in bocca, come ne avesse bisogno.
« …sono più lucida se bevo. Si, più lucida. Sai, mi hai stuzzicato. Accetto, ma chiariscimi una cosa. Hai detto che solo uno prenderà parte alla spedizione, ma, anche se ovviamente sarò io, come deciderete chi dei due dovrà..? »
« Un duello. Se mi fa il piacere di accompagnarmi, l’accompagnerò nel luogo dove si terrà »
Capita la situazione, non aveva più motivo di doversi controllare e sembrò quasi subire l’effetto di tutto quell’alcool. Cadde a terra.
« Beh, lo prendo per un si. »

Come di solito accade in questi casi, Ahinoe si svegliò in posto diverso da quello che immaginava, ma sicuramente migliore. Quell’uomo la doveva aver portata in una piccola stanzetta con un'unica porta che probabilmente conduceva al luogo della sfida. Varcata la soglia e attraversato un piccolo corridoio, si ritrovò in una piccola arena con davanti un uomo. L’avversario, senza dubbio.
« Ahinoe Solis, prego. Lady e signora dei pirati. Credo tu sia stato informato quanto me delle modalità.
Sei pronto? Ahah! »

Mi sento… osservata? Passerà.

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Energia Residua 100%
········ ···················· ········
ReC 225 AeV 225 PeRf 325 PeRm 150 CaeM 225
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Immenso 36% Alto 18% Medio 9% Basso 5%

≈ Stato Fisico
- Ottimo -
≈ Stato psicologico
Parzialmente divertita
≈ Abilità passive
III - Lotta per ciò in cui credi - Con il 10% delle energie non sverrà
IV - La forza supera il numero - Maggior forza
V - Subire senza lamentarsi - Minor sanguinazione ed ossa più resistenti

≈ Abilità Attive
Nessuna //
≈ Sintesi&Note
Sbronza. Sarà irritante. Pace :v: Niente da dire.




Edited by Christine Chad - 13/9/2011, 09:12
 
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Verel
view post Posted on 13/9/2011, 21:29




dgrayman343100
" Vi prego, "
Esordì, muovendo un passo avanti.



" Scansatevi. "
Era un pomeriggio polveroso in quel deserto di rocce e morte che era il Midgard, un pomeriggio come tanti, ma che nessuno aveva mai occasione di vedere. Quel territorio inospitale e tortuoso, infatti, non vedeva molti visitatori, anzi, quasi nessuno. Gli unici che potevano dire il contrario erano tutti coloro che preferivano un luogo aspro ed intriso di morte alla puzza della galera di qualche città del mondo civilizzato -quello umano. Ladruncoli della peggior specie, orchi, goblin e tutte le mostruosità che la fantasia può partorire erano presenti lì.
Ed una di queste stava proprio nella via di Verel.
Erano pochi, solo quattro, tutti perfettamente umani, tutti perfettamente fuorilegge. E ancora, tutti che gli puntavano le armi contro. Il ragazzo s'era messo in viaggio per la prossima avventura, una competizione sembrava. Sella sul cavallo e via, verso l'ignoto. Cosa avrebbe mai potuto fare altrimenti, oltre a crogiolarsi in un passato che non riusciva più ad afferrare come un tempo?
Preferiva combattere che essere tormentato.
Uno dei ladruncoli si avvicinò, con un sorriso spavaldo spalmato in faccia ed un paio di occhi da pazzoide, sbarrati verso Verel, con la pupilla così grande che al ragazzo parve di potersi buttar dentro. " Che cazzo hai detto, uh? Stronzetto!" e quello tirò un affondo, verso la gola di Verel. Ma era lento. Abbastanza che il ragazzo pensò che avrebbe potuto sbadigliare prima di schivare il colpo. Fece solamente un piccolo passetto di lato, e la lama sibilò nelle sue orecchie, ferendo solo l'aria.
Fu ancora il più veloce. Scartò il braccio di quello e gli piantò la nocca in mezzo agli occhi, spedendolo al tappeto.
Gli altri tre sembrarono spaventati. Forse perché quella mezza cartuccia drogata era il loro "boss". Verel sfoderò Narada.
I suoi occhi si riflessero in quelli degli altri, freddi e senza emozione. Non erano più gli stessi di prima, quando il suo cuore non era ancora stato spezzato -letteralmente- da un coltello. Insieme al suo cuore, un'altra parte di lui era stato infranta?
Che cosa gli rimaneva, dopo essere tornato vivo?
................................................................................
" Due sovrani. Un torneo.
Morte...?
"
Quell'uomo, quel boy-scout che gli stava di fronte, rimase interdetto dalla risposta di Verel. Eppure, era sicuro che quello che aveva di fronte era la persona che cercava, un guerriero forte e valoroso per il suo sovrano. Aveva informazioni. Come poteva rifiutare? Poggiò il boccale sul traballante tavolo di legno. Diede uno sguardo quasi di panico al locale attorno, una piccola taverna, quindi continuò, anche se evidentemente impacciato: " No, no, lei deve avermi frainteso... questo non è un duello all'ultimo sangue. Però... si... se vincerà, le verrà data una opportunità unica! "
Verel lo squadrò di nuovo. Non sembrava particolarmente... normale. Vestiva come un uomo di regioni lontane, forse il Midgard. Le truffe erano tante e sempre numerose.
Eppure, Verel non volle continuare oltre quella discussione, incurante che fosse una truffa o meno. Aveva ancora molte domande sul nuovo sé, e non riusciva a dargli risposta. Forse, pensava, un altro viaggio, l'ennesimo viaggio,
gli avrebbe dato tutto ciò che cercava
in un modo o nell'altro.

" Ho mai detto che rifiuto? "

............................................................................................

Gli altri banditi non furono un problema.
Due o tre colpi ben assestati ed erano a terra, rannicchiati per terra a contorcersi per le contusioni subite. Ne lasciò uno in piedi, ormai con la evidente consapevolezza che non poteva fare nulla oltre che assicurarsi dell'incolumità dei compari. Chissà che qualche bestia non li sbrani mentre sono in questo stato, aveva pensato il ragazzo mentre risparmiava l'ultimo cristo dalla sconfitta.
Avevano detto di lui che era forte. Ma sapeva che si sbagliavano. Dovevano sbagliarsi. Perché se lui era forte, allora persone come i gerarchi del Toryu, la banda dei Bravi, ed ogni altra ombra che si annidava nel clan erano dei veri e propri mostri, irraggiungibili, inscalfibili nella loro onnipotenza.
Non ci sarebbe stato alcun modo di ribellarsi, se questa era la verità. E non poteva accettarlo.
La sua mente si spostò a mesi addietro, dove VanRubren faceva piovere decine e decine di draghi argentei, che, fauci aperte, divoravano qualsiasi cosa, senza lasciare nulla che fosse vivo, neanche l'innocenza di Verel.
La sensazione essere tra le catene di quei mostri, sulla scacchiera di qualcuno, fece incazzare il giovane, che ancora più freddo e distaccato rimontò sul cavallo, proseguendo per la sua strada.
Figuriamoci se quei poveri ladruncoli erano la trappola in cui era stato mandato.

Ed infatti, procedeva in una piccola arena circolare, pronto per uno scontro.
Sarebbe stato abbastanza forte?
Era già lì quando la sua avversaria fece il suo ingresso. Già, avversaria: una donna, o meglio, una fanciulla. Verel la guardò trascinarsi fino a lui. Aveva il volto decisamente colorito e la sua andatura non sembrava delle più stabili. Forse non sarebbe poi stata un gran prova, per lui.
Ma non volle sottovalutarla.

« Ahinoe Solis, prego. Lady e signora dei pirati. Credo tu sia stato informato quanto me delle modalità.
Sei pronto? Ahah! »


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Nel cuore, un sussulto.
tump.
tump.


BLACKRAT . PIRATA . MORTE
La voce gli morì in gola. Tossì violentemente, percosso da spasmi violenti e da una fitta al cuore che lo stringeva come il morso di una serpe. Gli occhi sbarrati, aperti sul passato, una scena che non lo avrebbe mai lasciato: il momento in cui morì. Uno degli spasmi lo colpì così violentemente che quasi non perdeva d'equilibrio, come sotto shock, dovette costringersi in ginocchio. Era ancora uno di quegli attacchi violentissimi che lo coglievano ormai sempre più di frequente, come ad annunciare qualcosa che Verel non riusciva mai a cogliere. Qualcosa che andava ben oltre la sua comprensione, ma che lo terrificava.
Eppure, si costrinse alla realtà ancora una volta, riguadagnando la lucidità persa, rimettendosi in piedi dignitosamente.
Si costrinse, anche se parte di lui non voleva ciò.

" Lady... " sputò fuori quel che riusciva a ripescare dalla sua voce ancora incastrata in gola. " ...il mio nome è Verel. "
Si rese conto allora che sarebbe potuto succedere tutto, in quell'incontro. Forse avrebbe perso il controllo di nuovo. Non lo sapeva. E forse, non voleva saperlo mai.
Parlò ancora, questa volta con la voce riguadagnata, con lo spettro di una serietà schiacciante, spaventosa.
" Vi prego, "
Esordì, muovendo un passo avanti.
" Scansatevi. "

Energia: 100% Slot tecnica utilizzati: 0/2
Condizioni: Ottimali.
ReC: 225 AeV: 125 PeRf: 250 PeRm: 250 CaeM: 175

Abilità Passive
● Anche l'errato può fare del giusto: Verel è schermato da una difesa di livello passivo che lo protegge da qualsiasi influenza psionica a lui rivolta, in modo che non venga mai condizionato da nulla, in modo che il suo combattimento non si interrompa mai per colpa di qualche catena. (Abilità personale)

● Cuore di carta: le pagine ingiallite, usurate e stropicciate del quaderno sono il suo cuore, l'inchiostro che le attraversa è il suo sangue e le emozioni che racconta sono la sua anima. Si potrebbe dire che un libro non sia troppo diverso da un sentimento, quasi un'incarnazione di emozioni. Verel ha scritto tutto ciò che si sentiva in cuore sul diario, che ora è diventato il suo tesoro ma anche il suo specchio, dove poter osservare quanto si è cambiati e cosa si è diventati. Ma è anche una lente per guardare gli altri. Fintanto che Verel possiede il diario, sarà in grado di percepire le emozioni di chi gli sta intorno, scalfendo la superficie degli animi altrui, verso il loro cuore di carta.
Riassunto azioni: Qualsiasi scontro secondario e/o crisi strane all'interno del post sono puramente interpretative e non vanno ad influenzare la condizione di Verel. Detto questo, auguro un buon match al mio avversario, divertiamoci. ;D
 
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Christine Chad
view post Posted on 16/9/2011, 22:32




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Ed entrò nell'arena con la mente ancora offuscata dalla bevuta offerta dal messaggero la sera prima. Non ne era sicura, ma ebbe l'impressione che quella volpe l'aveva assecondata perché già a conoscenza di questo suo vizio.
Eppure, mi aveva detto di fermarmi
No… Era papà che non voleva che bevessi
Quel ch’è fatto è fatto, anche se venir fregati da un semplice messaggero era deprimente.
Non era ora di personalizzare l’accaduto né di pensarci sopra: aveva un duello da disputare e per quanto i postumi della sbornia – anche se leggeri – le facessero venir voglia di tornare riposare ormai si era presentata e poteva vedere chiaramente il suo avversario. Un giovane uomo che s’inspessì dopo le parole pronunciate da Ahinoe.
- Wa ahah, giornata con la luna storta, ragazzo? -
Non sembrava preoccuparsi affatto per l’uomo: quello che pensava di fare era nient’altro che ironizzare. Un pretesto per allontanare il tedioso mal di testa che l’assilla in quei casi.
A volte penso di dover smettere. Ma poi rettifica. Uno dei pochi piccoli piaceri che l rimangono.
E almeno non pensa al passato. Al dannatissimo passato
Il ragazzo finalmente sputò fuori il suo nome - ...il mio nome è Verel. – Ma incupì ancor di più il muso provocanto un sorriso sarcastico sul volto di Ahinoe ai terzi più che irritante.
Lei si, almeno
- Ti hanno mangiato la lingua? Wa ahah…
....oppure piantato? Ahah Succede.

Ma non a me. E non succederà MAI.
L’ho giurato
La ragazza stava beatamente sparlando senza alcun senso, indicando l’avversario senza preoccuparsi della reazione che avrebbe potuto avere.
Precisiamo: non poteva preoccuparsi. Quale persona – in quelle condizioni ovviamente – avrebbe riflettuto? Fosse stata lucida, si sarebbe limitata ad un formale saluto e avrebbe pensato a come attaccare, ma adesso non poteva contare che sui riflessi.
A meno che non decida di tornare lucida, ma soffrirebbe, seppur poco, del mal di testa e non ne era intenzionata.
Verel aprì bocca. Ahinoe sguainò la nera spada per istinto. La lama risuonò nell’aria nell’atto di venir puntata contro il ragazzo.
Un caso, ma una lama leggera era quel che le occorreva: facile da brandire e rapida da fendere.
E il ristretto spazio dell’arena giocava parzialmente a suo favore.
- Vi prego, scansatevi – Verel si avvicinò di un passo ma Ahinoe prestò più attenzione al gesto dell’avversario che alle parole. Non le interessavano proprio.
- A malinquore, davvero. Ma questo è un duello non un depresso dibattito Wa haha -
In tutta risposta si girò maliziosamente di lato mantenendo la spada puntata. Appoggiando la mano sinistra sul fianco ripeté il passo in avanti e chiuse gli occhi lasciando alla lama il compito di agire. Lanciò tre fendenti mirando di punta inclinando il bacino verso il basso per poi risalire fendendo in verticale finendo per spostarsi in avanti eseguendo un’altra coppia di fendenti.
Un solo attimo intercorreva fra colpo e colpo così unendone l’efficacia.
Un'altra cosa di cui preoccuparti?

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Energia Residua 91%
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ReC 225 AeV 225 PeRf 325 PeRm 150 CaeM 225
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Immenso 36% Alto 18% Medio 9% Basso 5%

≈ Stato Fisico
- Ottimo -
≈ Stato psicologico
- Isteria euforica. ...più o meno. -
≈ Equipaggiamento
•• Sariah, il tesoro - Rinfoderata
•• Blackbeard Sword, il malvagio - Sguainata

≈ Abilità passive
•• III - Lotta per ciò in cui credi - Con il 10% delle energie non sverrà
•• IV - La forza supera il numero - Maggior forza
•• V - Subire senza lamentarsi - Minor sanguinazione ed ossa più resistenti

≈ Abilità Attive
[Slot 1] •• V La frenesia impedisce una degna risposta - Vengono sferrati in pochi attimi alcuni rapidi fendentii [6/8 colpi]
[Slot 2] •• None
≈ Sintesi&Note
La spada l'ho acquistata prima dell'inizio del combattimento. Cioè di questo post :v: Uhmm, niente di rilevante ancora. Accusa leggermente i postumi della sbronza lamentando poca lucidità - un poco di mal di testa, ma è normale... più o meno. Quindi, si presenta come subito a "sfottio" ironizzando sul volto serioso di Verel. Quindi, vista la scusa dello scontro, comincio con una mero combo di attacchi sfruttando l'abilità furia e l'arena di piccole dimensioni. È il mio primo vero duello quindi cercherò di fare del mio meglio, anche se ho ancora poche carte da giocare. L'attacco, come ho spiegato, non è un barbaro accozzare colpi, ma sferrati come nella scherma: mano sinistra sul fianco sinistro. Sono tre fendenti di punta, un fendente trasversale e due in lunghezza. Sempre meglio precisare jah.
Post corto, ma non c'era molto da dire.


 
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Verel
view post Posted on 19/9/2011, 21:12




Questo non sei tu.
Non cammini a testa bassa, non parli con voce gelida. Non sei una statua di pietra, non sei incorruttibile. Perché fingi di esserlo? È impossibile non notare le crepe che attraversano quel tuo volto fatto di carne ed ossa, anche quando credi -no, vorresti che non esistano. Cosa ti ha cambiato? Cosa, nel tuo cuore, si è risvegliato, lasciando libero un nubifragio dentro te? Sai rispondermi?


No.
E Verel chiuse gli occhi appena, ignorando le parole della piratessa, scappando dal suo sguardo, con la paura che improvvisamente possa trasformarsi in quello di ben altri marinai. Zittì così i suoi pensieri, con una semplice negazione, no. Semplicemente, come pensava che solo i codardi avrebbero fatto. Solo quei dannati codardi non avrebbero ascoltato a ciò che la propria coscienza dice, non lui. Non lui, dannazione!
Quello non era lui, e questo lo cambiò ancora di più, lontano da qualsiasi appiglio, qualsiasi memoria del suo essere precedente.
Era si tornato dalla morte, ma come? Con che forza? Non ricordava nulla, soltanto che un qualcosa di enorme si era risvegliato nel suo cuore, una potenza così grande da schiacciarlo, da costringerlo ad assumere la forza -ed anche l'incorruttibilità- della pietra.
Ma era comunque pieno di crepe.

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" Debole. "
Non poté fare altro che essere gelido e senza espressione.
L'alternativa era affondare sé e gli altri nell'odio.
Narada strisciò fuori dalla sua cuccia di cuoio emettendo un sibilo metallico. La spada rifletteva le luci del giorno, bagliori intensi che coprivano l'iscrizione sul suo metallo. Era una iscrizione modesta, di un ragazzo che guarda al futuro con coraggio. Chissà se quello stesso giovane poteva dire lo stesso, ora che i suoi occhi non incontravano altro che il terreno sotto i suoi piedi. Ma a differenza della mano che la stringeva, Narada non aveva perso il suo animo, non teneva affatto segregati i suoi istinti, la sua l u c e. Lucentezza che ne conquistò il metallo in pochissimi attimi, quelli che la piratessa stava impiegando per raggiungerlo dentro quella piccola e squallida arena.
Già... quella arena.
Verel non aveva alcuna voglia di pensare agli intrighi dietro quell'incontro, i capricci dei re.
Per la prima volta, voleva sinceramente usare Narada. Non per uccidere, ma per far aprire gli occhi. Far riconoscere alla sua giovane avversaria che un attacco così semplice non l'avrebbe mai scalfito, duro com'era. Resistente come il granito. E così fu: prima uno, clang. Poi un altro, clang. Ed un altro ancora. Verel riconosceva che i colpi della ragazza erano forti, sicuramente più violenti di quanti ne avesse mai potuti dare lui, eppure non arretrò di un passo. Si limito a frapporre la sua spada a quella della nemica ogni qual volta gli veniva mosso un attacco, una, due, tre, quattro volte e più, ne perse il conto, tanti e veloci com'erano.
Ma all'ultimo, l'ottavo, era ancora illeso. La sua spada ancora brillava, stretta nella sua mano.
E nessuna ferita ancora faceva breccia nel suo cuore.

Un vecchio di nome Gast gli aveva insegnato.
Egli conosceva bene l'attitudine del suo allievo, che allora era appena un ragazzino. Non avrebbe mai fatto del male ad altri, avrebbe usato la sua spada soltanto per difendersi. Eppure, Gast sapeva anche che a volte, un guerriero -come lui definiva il piccolo Verel- deve saper lasciar andare i suoi istinti attraverso il piatto della sua spada, anche se questo significava ferire. "Bisogna avere buon senso, ma ci si può anche divertire" gli diceva sempre, anche se Verel non comprendeva e non approvava mai del tutto.

Se quel vecchio fosse stato ancora vivo, ancora al suo fianco, come un padre premuroso ed un maestro saggio, se avesse ancora voce per raccontargli delle storie e per tirarlo su di morale quando ne aveva gisogno...
Se fosse stato ancora vivo, in quel momento gli avrebbe detto di combattere?
Di rispondere all'attacco della Lady, anche se questa non gli aveva fatto un bel nulla?

"Si."
Gli avrebbe detto.
"Ma continua a credere nei tuoi ideali, sciocco Ver!"
Questo mi avresti detto, dannato vecchio.

" Combattiamo, Ahinoe Solis,
L a d y P i r a t a!
"
Fu un pizzico di entusiasmo, quello che lo mosse. Un piccolo ed abbozzato sorriso, che il ragazzo cercava di nascondere alla sua avversaria, ma con scarso successo, tanto che quasi non rideva. Quei ricordi appena riaffiorati avevano mosso il suo animo, ma comunque dietro di lui lo spettro del nubifragio avanzava, minaccioso.
Ma forse quello non era il tempo di pensarci.
Ora doveva duellare e vincere, e divertirsi.

Ma nonostante ciò, non decise di andarci leggero.
Furono pochi istanti. Uno o due secondi, nei quali Verel aveva appena respinto l'assalto della piratessa. Fece un gesto con la sua sinistra, indicando verso l'alto, e poi muovendo la mano verso il basso, mentre un lampo di risolutezza gli attraversava gli occhi, che ora non avevano paura di alcun pirata. Sembrava scavare nell'animo della ragazza, trovando una euforia distinta, forse data dall'alcol, ma pur sempre euforia. E questo gli fece piacere.
Appena il suo indice passò verso il suolo, Verel si slanciò in un affondo, brandendo una Narada ancora più luminosa e potente di prima, forse perché anche lei si era animata al pensiero di uno scontro. L'attacco mirava al fianco destro della ragazza, ma quella non era la sua unica offensiva.
Giusto un attimo prima aveva lanciato una magia, ed ecco l'incantesimo che si manifestava come cinque brandi di luce, sospesi nel cielo come la spada di Damocle. Ahinoe avrebbe avuto giusto il tempo di vederle prima che ricadessero su di lei, tutte e cinque mirando alla sua spalla e al suo braccio destro, essenziali per permetterle di maneggiare la lama.

No, non avrebbe ucciso nessuno.
Avrebbe soltanto sperato.
Il suo avversario, forse, aveva il potere di sciogliere il ghiaccio?

Chissà, si chiese Verel, con le labbra piegate in un discreto sorriso di sarcasmo.

Energia: 83% Slot tecnica utilizzati: 2/2
Condizioni: ottimali.
ReC: 225 AeV: 125 PeRf: 250 PeRm: 250 CaeM: 175

Abilità Passive
● Anche l'errato può fare del giusto: {Già citata}
● Cuore di carta: {Già citata}
Abilità Attive
● Per i coraggiosi è opportunità: basteranno pochi attimi e la volontà di agire. Anche senza toccare l'incisione, la lama verrà completamente ricoperta dalla luce. Impregnata da questo potere, potrà squarciare qualsiasi oscurità che la circonda, qualsiasi demone, qualsiasi avversario. In questo stato, Narada potrà infliggere un danno medio ad ogni fendente per ben due turni. Contro gli avatar demoniaci questa forza si vedrà duplicata, infliggendo un danno alto, mentre contro gli avatar angelici subirà un calo, infliggendo un danno basso. La tecnica non ha bisogno di nessuna spesa energetica o consumo di slot tecnica per essere attivata, ma potrà essere usata solamente tre volte a giocata. (Pergamena "Arma sacra" incastonata) {Consumo: incastonata/nessuno} {Turno 1/2 Disattivata immediatamente}

● Per i timorosi è sconosciuto: Per i timorosi è sconosciuto: a volte è necessario essere temerari, forse spavaldi. A volte c'è bisogno di sputare in faccia alle avversità, per quanto spaventose possano essere. Semplicemente passando la mano sopra l'incisione della spada, Verel ne innescherà i poteri offensivi: la lama si tingerà di un colore candido e attorno ad essa si formerà un lieve torpore luminoso, segno che è stata attivata correttamente. Da questo momento in poi, spendendo un consumo di energie basso, Verel potrà donare alla spada un potere offensivo della stessa intensità per il prossimo attacco. Spendendo medio invece, l'energia immagazzinata si libererà in una mezzaluna luminosa che viaggerà verso il nemico a grande velocità. (Dominio Incantaspade) {Consumo: basso}

● Schegge di luce: il paladino genera dalle cinque alle dieci schegge di luce, sopra l'avversario, lunghe fino a diversi bracci e simili a grosse stalattiti.
La tecnica non richiede di particolare concentrazione o imposizione delle mani, e le schegge saranno piuttosto veloci nel formarsi.
Una volta formate, queste ricadranno pesantemente verso il basso, molto velocemente.
Purtroppo le schegge non sono molto potenti, anche se attraverseranno facilmente qualsiasi corpo solido, come se non esistesse, incontrando solamente la carne, e provocando ustioni di media entità - nella loro totalità, ma senza lasciar altro tipo di lesione esterna.
Contro i demoni, il danno totale della tecnica è alzato ad alto. Gli angeli invece lo considerano di livello basso.
Le schegge possono essere identificate tramite la forte luce che illuminerà il cielo al momento dell'attivazione della tecnica. (Pergamena Schegge di Luce) {Consumo: medio}
Riassunto azioni: Verel attiva la pergamena incastonata "arma sacra" per parare la tua tecnica "furia", che ha la stessa potenza. Quindi, attiva contemporaneamente la attiva del primo livello "Incantaspade" e "Schegge di luce". La prima tecnica si combina con Arma sacra, ed è diretta verso il fianco destro di Ahinoe (potenza: medio+basso) mentre il secondo attacco ricade dall'alto verso spalla e braccio destro della ragazza, come descritto nel post.
Alla fine di questo stesso turno disattivo arma sacra, in quanto penso che ogni suo ulteriore uso sarebbe per me un abusare dell'incastonatura. Infatti, la potenza originale della pergamena è alto, che ho completamente utilizzato in questo turno. (medio di difesa+medio di attacco)
Sperando di non aver fatto strafalcioni, cedo il turno al mio avversario. ^__^
 
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Christine Chad
view post Posted on 23/9/2011, 19:44




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Aveva inscenato un banalissimo frontale di scherma, come se fosse la cosa più naturale al mondo, ma non calcolando la sua prevedibilità, nonché l’efficacia limitata. A mio dire, cominciare un duello con un affondo di spada è come chiedere di evitare o bloccare il colpo, avvertire dell’attacco sferrato. D’altronde, non puoi chiedere di più a chi accetta un duello la sera prima senza la benché minima intenzione di riposare o quanto meno riflettere su come affrontare un avversario mai visto prima. E pensare, che pur facendosi queste seghe mentali, non riesce ad ammettere che in ogni situazione capiti, la colpa è sua. Da far presente che si pensa ad Ahinoe come una semplice ragazza solo pochi attimi prima di conoscerla.
L’orgoglio uccide talvolta, ma si è costretti ad ammettere che si uccide per esso. E Ahinoe è pure fuggita per non rinunciarci.
E adesso non l’avrebbe lasciato.

Basta!
E dai, non dirmi che dormi ancora.
Non puoi combattere annebbiata, per quanto possa essere inutile e solo una limitazione, possiedi una logica, una ragione. Eri a conoscenza che avresti avuto uno scontro, e sei hai bevuto è colpa tua.

Oppure non vuoi vincere? Non è possibile che non riesca a stare attenta. Potrei adultarti quanto vuoi, ma sentire da te quello che vuoi sentire non è rassicurante. Hai le capacità, quindi datti un mossa.
Pensa ad una rissa, magari cattura la tua attenzione

- S-scusa -
Non poté fare a meno di scusarsi: dimostrare il proprio disappunto è deplorevole e quasi un insulto per l’avversario. Lei, si sarebbe chiaramente allarmata. Non le importava dimostrare all’avversario il suo valore: lo avrebbe capito a duello concluso. Le premeva solamente di perdere per colpa di un suo errore, qualcosa che avrebbe evitato seguendo le parole dll’uomo che l’aveva chiamata.
O si stava solo scusando per la sfrontatezza nei confronti di Verel?
Lui fra decine di persone che la detestavano per i suoi modi?
Impossibile.


Verel parò il colpo senza difficoltà – non che ci volesse molto – Un fascio di luce ad ogni suo colpo. Come combattere contro uno specchio: nessun frontale l’avrebbe mai colpito. Ed infatti arrivò all’ultimo senza aver minimamente intaccato le difese del proprio avversario, limitandosi a raggiungerlo fisicamente.
L’avversario non si fermò: Verel colse l’attimo per sferrare da basso un fendente atto a colpire il fianco di Ahinoe.

Quello a cui non aveva pensato, era la possibilità che Ahinoe si svegliasse per l’attacco e reagisse di conseguenza. Non imbracciava niente nella mano sinistra, mentre la sua spada era bloccata per lo sbilanciamento. Ma non per questo era finita.
La lama dell’avversario non incontrò che l’acciaio della lancia comparsa in mano ad Ahinoe: aveva approfittato del momento per generale un’asta da lancio, ma sfruttandola unicamente per bloccare l’attacco.
Dopo l’incontro fra le armi, spinse la nuova lancia in avanti, atta a mandare in avanti l’avversario e riflettere sul contrattacco.
Sbloccò la nera spada brandita nella mano destra, ruotò e portò all’indietro all’unisono con la gamba destra fendendo l’aria che la minacciò.
Un brivido le percosse la schiena, ed un istante dopo una scarica di cristalli le cadde sul braccio destro, come cercando di renderle impossibile il combattimento.
Strano.
Dai colpi di prima avrebbe dovuto capire l’essenziale inutilità dell’azione. Ahinoe era fuori dal comune, e quel suo giovane corpo non permetteva ai suoi nemici di capire di non aver di fronte una qualunque ragazza, ma colei che aveva comandato un vascello pirata.
Un po’ come avere contro uno di quei grossi bucanieri armati d’asce.
Il cristalli le recisero la cute, intaccando la funzionalità del braccio e strappandole le maniche. Ma non fermarono l’attacco.
- Tsk, dannato. Colpire alle spalle... -
Ad una persona qualunque si sarebbero rotte le ossa o quanto meno provocato un gran dolore. Ad Ahinoe faceva semplicemente male. Strizzò gli occhi e strinse i denti, cercando di portare almeno a termine quell’attacco.
Finì l’azione, facendo sparire la lancia con cui aveva cercato di destabilizzare Verel e fendere di piatto la lama della spada che arse viva verso il costato sinistro dell’avversario.

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Energia Residua 68% (-23%)
········ ···················· ········
ReC 225 AeV 225 PeRf 325 PeRm 150 CaeM 225
········ ···················· ········
Immenso 36% Alto 18% Medio 9% Basso 5%

≈ Stato Fisico
- Danni medi su braccio e spalla destra. -
≈ Stato psicologico
- Ravveduta. Ora è allarmata. -
≈ Equipaggiamento
•• Sariah, il tesoro - Rinfoderata
•• Blackbeard Sword, il malvagio - Sguainata

≈ Abilità passive
•• III - Lotta per ciò in cui credi - Con il 10% delle energie non sverrà
•• IV - La forza supera il numero - Maggior forza
•• V - Subire senza lamentarsi - Minor sanguinazione ed ossa più resistenti

≈ Abilità Attive
[Slot 1] ••« Articolo I - Da lontano è più sicuro - Una potente tecnica del guerriero, che gli permette di sconfiggere anche gli avversari più subdoli. Quelli che si allontanano da lui e gli impediscono di entrare in corpo a corpo con loro, precludendogli di utilizzare le sue tecniche più potenti. In un attimo, infatti, il guerriero evocherà una lancia - dall'aspetto a sua discrezione - volteggiante a mezz'aria accanto a lui. Questa si scaglierà poco dopo contro l'avversario, a grande velocità, nel tentativo di trafiggerlo, avente la potenza di una tecnica di livello basso. Nonostante questa tecnica possa sembrare semplice e poco potente, risulta utilissima contro - ad esempio - i nemici volanti o quelli che fanno in modo di non poter essere raggiunti dal proprio avversario. La potenza della tecnica si basa sulla PeRf dell'utilizzatore - ovvero con quanta forza sarà in grado di scagliare la lancia - e non sulla PeRm. Consumo di energie: Basso
[Slot 2] •• « Articolo VI - Punta sulla velocità, oltre alla forza Dopo una breve concentrazione, per Ahinoe sarà possibile ruotare il suo busto afferrando la propria arma a due mani, e mandare la gamba sinistra avanti per poi sbilanciarsi in avanti e compiere un potente fendente con il piatto dell'arma atto a frantumare le ossa del proprio avversario. Al colpo seguono danni da contusione e danni alle ossa. Il colpo si basa sulla PeRf, ovvero con quanta forza riuscirà a fendere la lama e non la velocità con cui lo farà. Consumo di Energie: Alto
≈ Sintesi&NoteParo il colpo creando una lancia istantanea, e subito dopo la spinge in avanti per cercare di destabilizzare Verel. Sfrutto l'occasione per preparare il colpo che sferrerà di piatto, ma non si accorge dei cristalli che mentre sta per copiere l'azione le compromettono il braccio. Porta a fine l'azione, visto che la passiva del dominio II le permette di non perdere, per ora, il braccio. Sente solo dolore, ma almeno rimane funzionale. Non credo riuscirà a sfruttarlo di nuovo.


 
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Verel
view post Posted on 27/9/2011, 19:38




Avete mai provato a pensare che la vostra vita non sia altro che un lungo sogno, e che alla morte vi risveglierete?
Un sogno, questo, in cui voi siete gli unici che sono veramente in grado di pensare, di provare emozioni, di guardare il mondo attraverso i vostri occhi, mentre tutti gli altri non sono che burattini, pedine orchestrate dal vostro subconscio.
Come possiamo sapere che non è realmente così?
Possiamo continuare ad illuderci che le sofferenze di questa vita siano solo passeggere, che una volta terminata si sia liberi, senza più alcun problema, immortali in un mondo di nuvole e angeli. Un modo come un'altro di crogiolarci nelle bugie che ci danno speranza.
Per Verel, questi pensieri erano soltanto idiozie. Lui, che possedeva gli occhi per vedere dentro i cuori altrui, non aveva dubbi su quanto la realtà fosse vera e collettiva, e non una illusione senza senso. Poteva osservare come tutti gli uomini e le donne che gli passavano attorno sprigionavano le sensazioni e le emozioni più diverse, un calderone senza fondo in cui venivano continuamente gettati colori e sapori, una confusione che solo Verel poteva vedere ed assaporare.

Proprio come in quel momento,
mentre Ahinoe veniva riflessa negli occhi del giovane
e nulla del suo cuore rimaneva coperto.

" S-scusa "
interessi1
" Sciocca Lady... "
io non ti detesto

Il metallo stridii, un urlo acuto che Narada propagava fino ad ogni angolo dell'arena. Sembrava che la spada esclamasse il proprio disappunto in una violenta imprecazione, per quell'attacco che era andato a vuoto, intercettato dalla lancia di Ahinoe che spiazzò anche Verel. Il ragazzo, resosi conto del suo errore di valutazione verso la piratessa, cercò di frapporre distanza con la sua avversaria, ma il pronto contrattacco di lei lo colse in fallo. La Longinus gli impedì di sfuggire alla ragazza. Verel barcollò appena, sull'orlo di un precario equilibrio.
Eppure
per quanto sorpreso poteva essere dalla determinazione di Ahinoe, già ferita al braccio, non era stupido abbastanza da non sapere cosa la piratessa stesse architettando, da non vedere i suoi movimenti, da rimanere inerme contro la potenza che aveva di fronte.
No, avrebbe combattuto come aveva sempre fatto. Non si era mai arreso, neppure nella sconfitta, in una ingenuità che lo contraddistingueva da sempre e che lo metteva in pericolo da sempre. Aveva passato difficoltà ben peggiori di questa.
La luce esplose.

Ogni lembo di pelle del ragazzo si illuminò istantaneamente, disperdendosi successivamente in minuscole particelle, come mille e più lucciole che vorticavano attorno al loro evocatore. Quei fuochi fatui presto divennero un vero e proprio flusso di energia, impenetrabile per chiunque. Come acqua, il un lampo il flusso si frappose tra la lama i Ahinoe e il fianco di Verel, interrompendo l'attacco. Il volto di quella magia era sempre lo stesso, ma per il suo utilizzatore ogni forma che assumeva era una novità che lo lasciava sempre interdetto. Verel non aveva mai controllato quello scudo volontariamente, ma soltanto grazie ad un breve istinto che riusciva ad attraversargli la mente prima di ogni pensiero concreto.
Quella luce non sarebbe stata scalfita.
E da lì emerse Verel.
La mano sinistra attraversò il flusso che lo aveva protetto, fulminea, verso la spada di Ahinoe. Ne avrebbe afferrato la lama, anche se questo sarebbe costato ferirsi -seppur lievemente. Avrebbe afferrato quella spada e le avrebbe mostrato che anche lui era determinato. La avrebbe alzata appena, insieme al braccio. Soltanto pochi centimetri, in un istante d'istinto.
Ed avrebbe contrattaccato.

interessi

" ...sono io a dovermi scusare. "
i o n o n t i d e t e s t o
ma devi soffrire per me,
questo è un duello


Mosse Narada. In quel piccolo spazio che separava Ahinoe e lui, era quasi impensabile di poter maneggiare una spada senza ferire, eppure, furono i piccoli dettagli a permettere che Narada si muovesse agilmente: un piccolo passo indietro di lui, la sua mano che tentava di sollevare la spada di Ahinoe. La luce che, con il boato di poco prima, era riuscita ad aumentare la distanza. Che strano. Erano come due amanti, così difficili da separare, e con un rapporto così intenso.
A quello strano pensiero sorrise appena,
mentre Narada, circoscrivendo una mezzaluna nel vuoto, avrebbe subito dato vita ad una bordata luminosa che avrebbe attraversato tutto il busto della piratessa, dalla spalla sinistra al fianco destro, e l'avrebbe spinta lontano da lui, via, cacciandola da quel duello così infame.

Energia: 55 % Slot tecnica utilizzati: 2/2
Condizioni: ottimali.
ReC: 225 AeV: 125 PeRf: 250 PeRm: 250 CaeM: 175

Abilità Passive
● Anche l'errato può fare del giusto: {Già citata}
● Cuore di carta: {Già citata}
● Facciata: il libricino si presenta attraverso una ruvida e usurata fodera di cuoio, senza parole dorate o ghirigori che gli fanno da titolo. Del resto, non ha bisogno di un nome vero e proprio. Ma per quanto possa sembrare carta straccia, il diario ha una grossa importanza per il suo scrittore, che lo porta ovunque con sé. Non solo come monito a sé stesso, ma per vera protezione: Verel ha impresso ogni lacrima non versata ed ogni furia non sfogata tra quelle pagine, e non lascerebbe mai che fossero viste da altri. Ecco cosa rappresenta la fodera: la protezione del cuoio, che si scalfisce ma non si spezza, che difende la fragile carta che nasconde. Un simbolo da cui deriva un potere vero. Infatti, spronato a non lasciare mai il quadernino, Verel potrà avvantaggiarsi di uno sconto del 5% di energia su tutte le tecniche puramente difensive, permettendogli di erigere solide mura con meno sforzo.
Abilità Attive
● Sorriso di un bugiardo: Verel è in grado di manipolare l'elemento luce. Questo si manifesterà come un tenue bagliore, che al comando di Verel ed ad un costo variabile di energie prenderà una forma più o meno definita per proteggere il caster o i suoi compari. La forma e la potenza della difesa possono essere decisi al momento dell'utilizzo, ma Verel non potrà controllare la luce se non in diretto contatto con essa, e non potrà estrarla da fonti esterne al suo stesso corpo. (Abilità personale) {Consumo: alto -5%}

● Per i timorosi è sconosciuto: Per i timorosi è sconosciuto: a volte è necessario essere temerari, forse spavaldi. A volte c'è bisogno di sputare in faccia alle avversità, per quanto spaventose possano essere. Semplicemente passando la mano sopra l'incisione della spada, Verel ne innescherà i poteri offensivi: la lama si tingerà di un colore candido e attorno ad essa si formerà un lieve torpore luminoso, segno che è stata attivata correttamente. Da questo momento in poi, spendendo un consumo di energie basso, Verel potrà donare alla spada un potere offensivo della stessa intensità per il prossimo attacco. Spendendo medio invece, l'energia immagazzinata si libererà in una mezzaluna luminosa che viaggerà verso il nemico a grande velocità. (Dominio Incantaspade) {Consumo: basso}

Riassunto azioni: Scusa per il pessimo post Christine, ma questi giorni sono un bordello assoluto per me. Mi rifarò nel prossimo turno. Passando alle azioni, vengo sbilanciato dal tuo uso di Longinus, ma questo non mi impedisce di attivare il mio dominio elementale a costo alto per difendermi. Grazie alla passiva "Facciata" tutte le mie abilità puramente difensive sono scontate del 5%. Finita la difesa (istantanea) Verel emerge dalla luce e cerca di afferrare la spada di Ahinoe, tentando di sollevarla insieme al braccio di lei, per permettergli di muovere Narada in un movimento semicircolare che scatenerà una bordata di energia praticamente in faccia alla piratessa. (Potenza media)
 
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Christine Chad
view post Posted on 2/10/2011, 18:23




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Scusarsi di cosa? Con lui, con l’avversario?
Fermi tutti! Qua è stato frainteso qualcosa: Ahinoe non si è assolutamente scusata.
Con nessuno. E non sono permesse obiezioni.
Eppure alcune cose dovevano essere chiare, l’orgoglio della ragazza era fra questi, oltre alla chiara irascibilità. Un modo come un altro per nascondere il rossore che fa da padrone sul volto, oltre che ad indicarne l’imbarazzo. Non che avesse di che imbarazzarsi, ma quando la propria linea di pensiero è distorta, porta a pensare che quello che pensiamo quando riflettiamo su nostre determinate azioni sia esattamente il riflesso dei commenti di chi assiste, quando non è mai così. Mai.
Potrei giurarci, ma non lo faccio. Non si sa mai
Ahinoe cercava di spezzare quella che era una linea di osservazione fra i due: voleva evitare lo sguardo del nemico. Come se servisse a nasconderla.
Digrignò i denti, si era offesa. Qualsiasi cosa pensasse adesso di lei, era bagliata.
- ..sciocca Lady
Come volevasi dimostrare, aveva colto l’espressione. Socchiuse gli occhi e s’arrese all’evidente errore che aveva fatto. Tanto che preferì lasciare che il dolore per il braccio compromesso facesse la sua parte, piuttosto che rapportarsi a Verel.
Altrimenti sarebbe voluto dire che le interessasse.
_____ __ _____
Colpì la luce.
Prima di lasciare che il braccio cadesse, svenisse per lo sforzo, dopo le ferite, ebbe il tempo di colpire nuovamente quella fottuta luce come a cercare un appiglio per comunicare come si fosse innervosita.
- Dannazione… -
Lo guardò in faccia, ardendo più di quanto non sembrasse già, e si ricordò.
- …non mi sono scusata con te. Figurarsi. -
Lasciò perdere per un attimo l’attacco fallito e cercò di rinfoderare la lama. Non si sarebbe dovuta rovinare più di quanto non lo fosse già. Perché, fondamentalmente, le interessava più far valere se stessa, che vincere il duello.
Perdere sarebbe stato una perdita di tempo, ma contro un avversario che crede che si sia scusata, sarebbe un’onta, invero.
Eppure, per sua fortuna, erano ancora nel mezzo del duello, e una spalla ferita non implica il rinunciare. No, anche perché si era davvero annoiata. In pochi attimi, minuti, non avevano che colpito a vuoto, senza mai davvero cercare un duello.
- Non credere. Mi scusavo come me stessa. -
Improvvisava.
- Non è un gioco questo, concorderai -

Il braccio non le sia abbassò, anzi.
Aveva cercato di alzarle il braccio, dopo aver recuperato l’equilibrio. Un illecito modo di sfruttare la luce di poco prima. E l’avrebbe poi colpita? No. Non aveva capito chi fosse Ahinoe.
Se ne sarebbe dovuto accorgere per i colpi: una ragazza esile non poteva sferrarne di così forti. Continuava a non capire. Lasciò fare al dolore la sua parte, ma non di scoprirla.
Tese il braccio e soffocando la forza con cui aveva cercato di alzarla, lo abbassò, rendendo vanio– nonché inutile - lo sforzo, seppure encomiabile. Sperando però di non aver aggravato la ferita, che adesso
E pensare che aveva pure tentato di nascondere il colpo che le aveva diretto in faccia. Più semplicemente, visto lo spostamento di prima, una piccola esplosione della solita – oltretutto fottuta – luce fu diretta sul petto.

- Nghh.... -
Finse – a grandi linee, visto che le bruciava sul serio – un dolore lancinante, così da abbassarsi. Per lei era davvero diventato un gioco, una recita, dove i due attori si sfidano a colpi di battute. E su questo non poteva perdere. Afferrò la seconda spada, sfoderandola, con la mano sinistra.
Si mosse rapidamente verso l’avversario, a testa basa, e tentò una stoccata in alto verso il busto di Verel, per trafiggerlo.
- Il bello del giocare, è che non ti rendi conto di quando sia ora di smetterla. -
Anche adesso.

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Energia Residua 45% (-23%)
········ ···················· ········
ReC 225 AeV 225 PeRf 525 PeRm 150 CaeM 225
········ ···················· ········
Immenso 36% Alto 18% Medio 9% Basso 5%

≈ Stato Fisico
- Danni medi su braccio e spalla destra. Bruciatura media sul petto -
≈ Stato psicologico
- Annoiata. -
≈ Equipaggiamento
•• Sariah, il tesoro - Sguainata
•• Blackbeard Sword, il malvagio - A Terra

≈ Abilità passive
•• III - Lotta per ciò in cui credi - Con il 10% delle energie non sverrà
•• IV - La forza supera il numero - Maggior forza
•• V - Subire senza lamentarsi - Minor sanguinazione ed ossa più resistenti

≈ Abilità Attive
[Slot 1] •• True Arms - Da sempre, è stata al legge del più forte a dominare le vite degli uomini. Questa abilità, come potenziamento del Fog Bound, permette con un consumo alto di potenziare senza il minimo sforzo la propria PeRm di 200 punti senza tempi di concentrazione particolari.
[Slot 2] •• Walk The Plank Ahinoe possiede una forza brutale, ma non si lascia prendere da essa. È un pirata e come i compagni adora bere alcolici, e per questo è sempre in uno stato non molto lucido. Grazie ad un consumo basso di energia riesce, con sinuosi movimenti -per lo più a casaccio- ad aggirare il nemico abbassandosi a pochi passi da lui e sferrare un rapido colpo con la sua arma eseguendo una stoccata, una affondo od una mezzaluna impegnando la propria PeRf. Ma per colpa del fugace veloce movimento non riesce ad impegnare molta forza fisica nell'attacco, che comunque risulta non facile da schivare
≈ Sintesi&Note Ahinoe, invece che lasciare che l'alzi, è lei stessa ad abbassare verel sfruttando un potenziamento di 200 sulla perm che adesso arriva a 525. Visto che ti abbassa, anche il colpo si abbassa e la colpisce al petto. Ahinoe finge di abbassarsi per poi avvicinarsi rapidamente a te e puntare al petto. Il colpo dovrebbe essere basso, ma visto che la perm è doppia, risulta medio. Scusa, credevo fosero 5 giorni, non 4. Mi sono confuso.






 
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Verel
view post Posted on 5/10/2011, 19:50




Non si fermava.
Quel fuoco. Quel calore che gli stringeva il petto. Nella sua intensità, lo soggiogava, rendendolo suo schiavo. Lo costringeva a guardare con occhi non suoi, muoveva il corpo per lui, dandogli in cambio una sola cosa. L'unica cosa che spinge milioni, la sola menzogna in grado di piegare qualsiasi uomo, donna, animale.
Piacere.
Aveva combattuto spesso, si era impadronito di molte vite, ma mai una sola volta quel fuoco lo aveva avvolto tra le sue spire. Preferiva di gran lunga la freddezza e la durezza del ghiaccio, il suo essere trasparente, veritiero. Non la violenza delle fiamme, non il suo accecante bagliore, né il suo insopportabile calore. Verel preferiva di gran lunga stare nella tenebra che avventurarsi nella luce, sperduto. Camminare un sentiero, un passo dopo l'altro, alla cieca, seguendo soltanto le proprie convinzioni. Non obbedire alla schiavitù che la realtà concedeva: quella di un comodo percorso già tracciato da altri, da sciocchi moralismi, leggi costruite su inganni e bugie.
E allora, perché?
Perché sorrideva? Perché nei suoi occhi non c'era altro che quella scintilla di luce? Che errore aveva commesso, questa volta, per essere ingannato così dal crepitante torpore del piacere?
Domande. Come sempre. Domande.

- Non credere. Mi scusavo come me stessa. -
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L'arma di Ahinoe sfregò contro la sua mano. Che stupido che era stato, sopraffatto dalla foga del combattimento, beandosi delle vittorie in quel duello. Ahinoe era forte, più di lui. Aveva avuto modo di saperlo durante il primo assalto della piratessa, si rimproverò. Sulla spada dell'avversaria scese un piccolo rivolo di sangue, che come una crepa cremisi sembrava fratturare il corpo d'acciaio. Verel cercò di stringere i denti e resistere, ma dovette ammettere che era stato stupido. Lasciò la presa, mentre un'altra goccia di quel sangue -il primo versato in quell'incontro- cadeva a terra, tra la polvere dell'arena, in un microscopico cratere rossastro.
- Non è un gioco questo, concorderai -
La colpì. La bordata lucente si fece strada nella pelle di Ahinoe, lasciando dietro di sé una bruciatura, seppur lieve.

Mi dispiace
mi dispiace?
Non si stava forse divertendo?

I pensieri del giovane si accavallavano. No, no, non poteva. Lo negava, con tutto sé stesso, eppure eccolo là, il fuoco. La passione ardente per il sangue, il combattimento, la foga della violenza. Un istinto animalesco che lui non poteva e non voleva permettersi. Quello non era un gioco, esatto? Era un duello. Di violenza. Di morte.
Solo nei giochi ci si diverte.

" Ahinoe. "
E mentre pronunciava quella parola, quel nome, il suo volto era tornato quello di una statua, inespressiva. Perfetta, nella sua solitudine.
Che cosa devo fare, Ahinoe?
Lei sfoderò la seconda spada, pronta a contrattaccare. Quindi, la luce. La fottutissima luce, così radiante e splendente e accecante. La odiava. Nella sua sinistra, la mano che pochi istanti prima stringeva la lama della piratessa, ora impugnava quella luce, quell'arma di profonda purezza, come una grande spada bastarda.
Volendo avrebbe potuto parare quell'attacco, rimanendo ancora illeso.
Ma non lo fece. Una parte di lui sembrava desiderare di venire ferita, come punizione per la sua insolenza. Come se volesse che quel sangue colasse sul fuoco, e lo spegnesse, ridandogli la sua esistenza di prima, quella dell'eroe mancato, e non di uno squallido combattente. La spada di luce si frappose prima alla sua gemella metallica, ma non era abbastanza. Servì soltanto per reindirizzare il colpo della giovane verso il basso, contro la sua anca sinistra.
Quando il metallo gli lese la carne, Verel venne attraversato da un brivido di freddo
quel freddo
quello del ghiaccio inscalfibile



- Il bello del giocare, è che non ti rendi conto di quando sia ora di smetterla. -
Barcollò indietro, di tre, quattro passi. Sogghignava, una piccola risatina di scherno contro la sua avversaria, ingenua.
No -aveva funzionato, suo malgrado. Quel sangue si era davvero posato sulle fiamme. Aveva estinto la sua anima, ma aveva acceso la sua furia, ed il suo odio, primordiale.
Quella scena non gli fu nuova. Sentiva di averla già vissuta in un altro luogo, forse in un sogno, sapeva che quel blocco che impediva alle sue emozioni di prendere piede stava per venir rimosso. Ma lo lasciò fare, sconvolto.
Laggiù, tanto, nessuno avrebbe visto quel lato di lui, così triste e disperato
conflittointeressi
erano soli, sperduti sotto un cielo che non si curava di loro.

rise
" Ti stai contraddicendo, sciocca.
Questo non è un gioco. Ed io non sto giocando.
"
E mentre pronunciava quelle parole, aveva estratto con la mano destra una sfera metallica dai suoi abiti. Si era assicurato di sistemarla in modo che fosse facile prenderla anche con due dita, in caso la mano fosse occupata dalla spada, come in quel momento. Non aveva mai provato ad usare quell'oggetto in un modo così poco convenzionale, chissà se avrebbe funzionato? Ma che importava ormai. Quel duello senza più alcun senso doveva finire.
Con lui vincitore.
Lanciò la sfera verso Ahinoe, e l'oggetto prese rapidamente a mutare, contorcendosi su di esso come se pervaso da convulsioni, ed infine, si sciolse. Si liberò della sua forma fisica, lasciandosi andare nello stato liquido. Il metallo sciolto che viaggiava verso il volto della piratessa, però, non era tutto.
Un'ombra sinistra, Verel era appena dietro il suo artefatto, pronto a conficcare entrambe le sue spade delle spalle della giovane. La luce avrebbe infierito contro la spalla già ferita, mentre Narada non si sarebbe fatta troppi scrupoli a perforare l'altra.

E' finita.

Energia: 37 % Slot tecnica utilizzati: 2/2
Condizioni: lieve taglio al palmo della mano sinistra, danno irrisorio {Fisico} taglio al lato sinistro dell'anca, basso {fisico}
ReC: 225 AeV: 125 PeRf: 250 PeRm: 250 CaeM: 175

Abilità Passive
● Anche l'errato può fare del giusto: {Già citata}
● Cuore di carta: {Già citata}
Abilità Attive
● Spada di luce:Dopo qualche secondo di ferma concentrazione, meno per chi ha una concentrazione alta, il paladino riesce a generare in una mano, necessariamente libera, una spada bastarda, dalla lama lunga un braccio e mezzo al massimo, composta di pura luce. Questa risulterà leggerissima e non potrà staccarsi dalla mano del proprietario, che non potrà quindi essere disarmato, in compenso, però, infliggerà danni piuttosto leggeri, se non contro i demoni, contro i quali diverrà un'arma praticamente letale.
Per generare la lama sono necessari alcuni secondi di concentrazione, anche se il consumo non è particolarmente elevato.
Essendo particolarmente leggera, la lama permetterà di compiere alcuni movimenti articolati e piuttosto difficili, senza il rischio che cada dalla mano. Un'ottima arma per il combattimento corpo a corpo, specie se accompagnata da un'ulteriore compagna, in grado di aiutarla e permetterle di infliggere danni più pesanti.
La spada resta sul campo di battaglia per due turni compreso quello d'attivazione, svanendo al termine del secondo turno, oppure al desiderio del caster, prima.
I fendenti scagliati dall'arma andranno considerati di livello Basso. Contro i demoni ogni suo colpo andrà considerato al pari di una tecnica di livello Medio. Gli angeli, viceversa, considereranno i colpi della spada come normali fendenti fisici.
La spada è impossibile, considerata la concentrazione necessaria, da creare durante un corpo a corpo, a meno che non si disponga di un'altissima concentrazione. (Pergamena Spada di Luce) {Consumo: medio}

● Scolpendo: spendendo un consumo pari a basso, Verel potrà plasmare la biglia a suo piacimento, tramutandola in qualsiasi forma egli desideri a patto che questa non ecceda le dimensioni originali dell'oggetto. (Abilità artefatto "Sculpting Steel") {Consumo: basso}

Riassunto azioni: Nello specchietto del precedente post, ho detto che il consumo della mezzaluna è basso, mentre in realtà è medio. Ci ho fatto caso soltanto dopo che Christine ha postato, quindi non mi sono permesso di modificare. In ogni caso anche nello scorso turno ho scalato i consumi di energia corretti ed anche il mio avversario ha applicato la giusta potenza della tecnica, quindi lo ringrazio x'D
Passando al post vero e proprio. Mi difendo parzialmente dall'attacco di Ahinoe utilizzando spada di luce. Ho considerato di poterla utilizzare, contando che Ahinoe ha comunque appena subito una mezzaluna in pieno petto -forza del toro o meno- e mi ha attaccato con la mano sinistra. In caso questa venga considerata anomalia, amen :v riesco a redirigere l'attacco verso il bacino di Verel, quindi applicando il raddoppio della tecnica nemica subisco un danno basso. Verel si allontana appena, il tempo di estrarre l'acciaio da scolpire insomma, e lo lancia contro il volto di Ahinoe, facendogli assumere forma liquida (la tecnica ha la stessa potenza di un normale colpo di spada). Sfruttando il diversivo la attacca cercando di conficcarle entrambe le spade nelle spalle. (attacco fisico alla spalla sinistra, tecnica bassa contro la spalla destra)
Non sono soddisfatto, ma abbiamo concluso.
 
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Blind
view post Posted on 13/10/2011, 13:24




CITAZIONE

Ahinoe Solis vs. Verel



» Ahinoe Solis.

Scrittura. 6 /10
Non troppo bene. La scrittura, molto spesso, è contornata da errori anche pesanti (vedasi "malinquore") che non permettono al lettore di immedesimarsi propriamente nello scritto, nel personaggio. Ma questa è solo la superficie.
Andando ad osservare un livello più basso dei tuoi post, si osserva che, il personaggio, ha poca introspezione. A partire dall'inizio, fino quasi alla fine, dove però si riescono a vedere dei miglioramenti nello stile usato, in questo senso. Le lunghe ed articolate frasi (soprattutto presenti nel primo post) non aiutano in questa direzione, tanto che ho dovuto leggerle un po' di volte per capire di cosa si stava parlando (anche nella descrizione dei tuoi attacchi).
Notando comunque alla fine un miglioramento nello scritto in generale, posso dire che devi cercare di trovare la giusta strada per rappresentare bene il tuo personaggio. Più a fondo, con uno stile più chiaro.
E, soprattutto, cerca di seguire uno stesso stile: le parolacce che ogni tanto spuntano fuori non c'entrano propri nulla con il resto del testo, e stonano.

Strategia. 6.25 /10
Voto di media, diminuito da qualche fattore; in primis l'inizio del duello. Essere il primo in un combattimento è un'arma a doppio taglio: se da una parte di permette di essere avvantaggiato sul campo, c'è dall'altra il rischio di venire penalizzati nei giudizi. Iniziare un combattimento con semplici affondi frontali, non sfruttando uno dei due slot a disposizione, è altamente anti-strategico. Infatti, dando modo al tuo avversario di difendersi con una tecnica (incastonata) ne ha avute due per attaccarti, e già da quel momento sei stata penalizzata molto, sul campo, non avendo a disposizione l'uso pieno di un braccio, il braccio in cui reggevi l'arma. Di tecniche ne avevi (ora ho visto che le hai vendute praticamente tutte), e perciò non poteva essere quello il motivo. Fa' più attenzione e cerca di mettere in difficoltà l'avversario, sfruttando appieno il bonus derivante dall'essere il primo del turno.

Sportività. 5.75 /10
Qui, ci sono altri errori. Subito, quello che viene definito un "countermove lessicale", ovvero parlare prima chei l tuo avversario abbia finito il suo discorso. Interrompere questi discorsi non è mai bello, soprattutto per un lettore che vede il discorso letto in precedenza essere interrotto.
Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso sono state le note a fondo dei post (solo una), ovvero quella nel tuo ultimo post. Non si capisce se è sbagliato l'aumento della Perf o l'abilità è scritta/riportata in modo errato. Ma avendo tu cambiato eprsonaggio non posso capirlo, e devo ovviamente partire dal presupposto che l'abilità da te riportata nello specchietto sia corretta così. Quindi, hai aumentato di 200 punti la caratteristica sbagliata, portando la tua Perf al raddoppio su quella avversaria, e costringendolo a subire un danno Basso. Questo deve pesare nella valutazione della tua sportività, e ti consiglio, coem al solito, in futuro di farci attenzione.
-0.25 per il ritardo.

Voto finale: 6.00 /10



Verel «



Scrittura. 7.5 /10


Ottimo. La scrittura rispecchia a fondo la psiche di Verel, l'introspezione presente ed evidente in ogni post d° uno spessore non indifferente al personaggio. Tanto che il lettore, post dopo post, è immerso tra i pensieri del personaggio, identificandosi con esso. I flashback che svelano-ma-non-troppo sono funzionali allo scopo, da una parte rivelando quello che è in realtà Verel, dall'altra tuttavia lasciando un velo di mistero. Non sempre troppo coerente, o almeno nell'apparenza, però: vedasi il rispetto verso l'avversaria all'inizio per sfociare nello sciocca finale, senza accuratamente espressi passaggi logici.
Qualche errore ortografico, di battitura e dei tempi verbali ti ha fatto un po' abbassare questo voto, per la mancanza di sufficiente attenzione che hai dato ai post incriminati, ma apprezzo le immagini e il layout che hai curato, tu come il tuo avversario.

Strategia. 7.75 /10


Bene; il voto di media è alzato per la strategia iniziale, quando porti a tuo vantaggio la situazione già dal primo post, sfruttando una pergamena incastonata che ti permette di difenderti "aggratis", e di usare due slot in modo offensivo. Il resto del combattimento non presenta grandi virtuosismi (forse per la carenza di abilità disponibili), anche se ho apprezzato il finale blocco della spada con la mano, andato a buon fine.
Sei praticamente vincitore sul campo, e ciò, in questo punto, vuol dire tanto, per come hai sfruttato le tue potenzialità, cosa che, viceversa, il tuo avversario non ha fatto. Bene.

Sportività. 7.25 /10


Non ti scomponi, neppure quando l'avversario porta la Perf a divenire il doppio della tua in un utilizzo un po' dubbio (ma per me necessariamente sbagliato, non potendo io controllare) di una sua abilità. A parte poi l'uso ormai divenuto un po' al limite della sportività delle pergamene incastonate, il resto del duello scorre liscio, senza problemi. Subisci quello che devi (ben poco, in effetti) e dai quello che puoi dare. Il tutto non andando di una virgola fuori dal Regolamento.
L'unica cosa che mi preme farvi notare è che i tempi di concentrazione di entrambi li avete praticamente azzerati, portando a svolgere un duello frenetico in un piccolo spazio, utilizzando abilità che invero avrebbero dovuto avere maggior spazio (scusa la ripetizione) di manovra. Non ne ho tenuto conto, in quanto entrambi avete portato il duello avanti così, ma vi prego di farci attenzione.
I post sono sempre puntuali.

Voto finale: 7.50 /10



Il vincitore del duello è Verel.
Il vincitore ha diritto ad un post conclusivo di vittoria, dove dovrà però seguire le regole del duello, dopodiché si può chiudere il combattimento. Aggiorno i conti, con 100G al vincitore, 50G allo sconfitto.



Giudizi redatti da Goth.
 
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9 replies since 9/9/2011, 13:33   243 views
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