Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Conflitto di INTERESSI, Savior VS Apocryphe

« Older   Newer »
  Share  
Blind
view post Posted on 9/9/2011, 13:44





La Torre Desolata ebbe un sussulto; tutta l’ energia del frammento di artefatto sembrò scuotersi da un lungo torpore. Lo poteva sentire, si, non poteva certo sbagliarsi: folle bramosia e desiderio di impossessarsene. Ma questa volta c’ era qualcosa di diverso, una leggera sfumatura che subito non riuscì ad interpretare; poi la folgorante intuizione: erano in due. Quanto le piaceva sentirsi al centro dell’ attenzione, vedere il sangue sparso per lei. Se avesse avuto degli occhi, certamente sarebbero brillati nell’ oscurità accecante.
Quindi si rimise in tacita e calma attesa. Sarebbero arrivati prima o poi, e quindi sarebbero stati problemi per tutti, soprattutto quando sarebbe stata riunita. Nessuno la poteva possedere, nessuno la poteva limitare. Lei era una divoratrice di menti e corpi, e il suo nuovo proprietario lo avrebbe scoperto a sue spese. Nel freddo acciaio parve stesse comparendo una leggera increspatura, solo l’ aborto di un ghigno mortifero.




Arvedui, sovrano delle Terre Orientali, stava attendendo il ritorno dei suoi messaggeri. Sapeva le volontà del re delle Terre Occidentali e, certamente, avrebbe fatto di tutto pur di evitare che il Mitico Artefatto cadesse nelle sue mani. Tutti nel suo regno erano a conoscenza della follia di Amdir, per questo avrebbe combattuto sfruttando tutte le sue possibilità. Avrebbe indetto un duello. Il vincitore sarebbe stato colui che avrebbe preso parte alla spedizione. Un cigolio di cardini predisse l’ arrivo dei suoi legati. << Maestà, abbiamo trovato due guerrieri disposti a compiere la spedizione verso l’ Artefatto >>. Arcuando le labbra in giù e spingendo avanti con il collo, congedò i suoi uomini. La barba sfatta era lunga tre dita circa, di un nero corvino impressionante. I suoi occhi, neri anch’ essi, erano vivacissimi e trasudavano tutta la sua attesa per il duello imminente. A grandi falcate, creando un sonoro rimbombo in tutta la stanza, uscì sul terrazzo, aggredendo il parapetto con ambo le mani ruggì ai due presenti << Solo il vincitore avrà il privilegio di sapere quale sarà il motivo per cui è stato qui convocato, perciò… >> Quindi alzò vigorosamente le braccia al cielo, il nero vestito svolazzò all’ aria matutina << … mostratemi il vostro valore >>
I due aspiranti eroi si sarebbero sfidati in un piazzale di cinque metri per cinque, all' incirca. Questo era completamente ricoperto dal pavé colo grigio.




CITAZIONE
Note: ed eccoci all' inizio della giocata. So che il mio post non è dei migliori, ma non voglio darvi troppe informazioni. Ognuno dei due viene a conoscenza del torneo indetto da Amdir da un messaggero. Questo è descrivibile nel modo che più vi aggrada. Il messaggero, tuttavia, non vi rivela assolutamente niente sui motivi se non che al vincitore sarà data una possibilità unica.

- Primo post di combattimento a Savior.
- 4 giorni di tempo, nessuna proroga. Ogni ritardo causerà una penalità di 0.25 sulla sportività.- Potrete usare pergamene/artefatti/armi comprate entro l' inizio del duello vero e proprio.
- Il duello durerà 1 post di presentazione e 3 di combattimento.

Fatevi tanto male :wow:

 
Top
view post Posted on 12/9/2011, 21:14

season of mists
·······

Group:
Member
Posts:
6,569

Status:


Conflitto D'interessi

Dancing Shadows

La taverna è discretamente affollata. Ubriaconi spendono il ricavato della giornata in qualche bottiglia di vino scadente. Forestieri mangiano in silenzio e con circospezione, non abbassando mai la guardia per timore di perdere il gruzzolo di monete che si nasconde sotto ai loro mantelli da viaggio. L'atmosfera non è per niente allegra. Ciascuno bada ai propri affari, così come lo sta facendo uno strano individuo con una vite che gli perfora il cranio. Sta fumando una delle sue sigarette di sua creazione, apparentemente perso nei propri pensieri. Non ha toccato cibo, non ne avverte il bisogno. Ha preso una stanza per la notte, poi ripartirà, per altri vagabondaggi tormentati.

Demoni lo divorano dall'interno, mentre siede solitario. Ha abbandonato i suoi due compagni di viaggio, i suoi unici amici in quella terra straniera. Ha dovuto farlo, per la loro incolumità. Non ne è contento, anzi, ma non ha avuto altre alternative. Non da quando Azure ha mostrato di essere in grado di prendere il controllo del suo corpo con disarmante facilità. Sa che lei li avrebbe uccisi. Ed è ancora più consapevole che Lei lo sta lentamente trascinando verso la pazzia. Un ribollente oceano scuro nel quale non si può far altro che affogare.
Il suo viso si torce in una smorfia di disgusto, e non per il tanfo proveniente dalla cucina della bettola. Sta quasi per alzarsi, quando un uomo in abiti stravaganti, scortato da due soldati armati di sciabole, entra nella taverna. Si guarda intorno per un secondo, quasi indignato per essere stato costretto a scendere in un luogo così squallido, ma poi chiede l'attenzione generale e si erge, tronfio nelle sue livree sconosciute, per portare l'augusta parola del suo signore a quel volgo.

Ascoltatemi! Pretendo la vostra attenzione!

Gli viene rivolto qualche sguardo in tralice, sollevato con fatica da misere cene. Poi, ad un nuovo richiamo, anche gli occhi che non lo stavano già fissando lo squadrano, compresi quelli nascosti da un paio di occhiali rotondi.

Io, emissario del grande Arvedui, Sovrano delle Terre Orientali, rivolgo a voi le Sue parole. Una grande sfida è stata indetta, una magnifica occasione, per le vostre vite! Egli vi chiama, rispondete all'appello! Il mio Signore desidera che vi sfidiate a duello nel suo palazzo. Immense ricompense attendono il vincitore! Un'opportunità senza pari aspetta solo di essere colta da chi dimostrerà la propria superiorità nell'arena! La vittoria vi concederà un premio che sconvolgerà le vostre vite! Il mio Signore ...

Strange si alza, lasciando quel messo alle sue vane parole. Qualcosa che dovrebbe sconvolgere la sua vita? Sì, forse sarebbe proprio ciò che fa al caso suo. Ma sul momento desidera solo riposare. I duelli possono attendere. Mentre sale le scale, diretto al piano superiore, le parole dell'uomo lo inseguono ancora, sempre meno tentatrici ad ogni scalino salito. Cosa è un'opportunità, di fronte alla bestia che lo divora dall'interno? Che cosa è una promessa di un premio in grado di sconvolgere una vita, quando la vita stessa è tormentata da Lei? Niente. Ma niente è anche il valore di quella vita. No, duelli e grandi occasioni non fanno per lui. Ora è solo molto stanco. Stanco di ogni cosa.

hvNx1

La stanza è popolata da una folla di ombre, che si scuotono ad ogni tremolio della tenue fiammella che si agita nella lampada ad olio. La luce fioca illumina Strange, che si tiene la testa con le mani, mentre ombre ben più consistenti strisciano intorno al suo corpo. Azure lo avviluppa fra le proprie nere spire e il Vrok non se ne accorge neanche. E' troppo occupato a cercare di allontanare le voci dentro la sua testa. La voce dentro la sua testa. Darebbe qualsiasi cosa per farle svanire, per essere di nuovo libero. Anche la propria vita. Ma Azure punta ad avere qualcosa di diverso.

E' inutile Strange, non puoi cancellarmi dai tuoi pensieri. Io sono te e tu sei me. Abbracciami, non respingermi. Perchè ti ostini a rifiutare questa cosa? Perchè continui a negare ... te stesso? Insieme potremmo essere inarrestabili. Non sono io che ho abbandonato Easley ed Alyka, sei tu che l'hai fatto. E sai perchè? Perchè eri troppo debole per controllarmi. Ed io non voglio essere controllata. Riesci a capirlo? Io voglio fondermi a te. Bramo il tuo corpo, Strange. Bramo la libertà, mia mortale prigione. E la otterrò, prima o poi, lo sai anche tu. Puoi lasciare che tutto questo finisca, ora. Non devi far altro che acconsentire, sciogliere i vincoli che mi trattengono e questa tortura terminerà.

Saremo una cosa sola. Una cosa sola. Una cosa sola.

Perchè oggi hai rifiutato la proposta di quel messaggero? Insieme potremmo essere abbastanza forti da vincere qualsiasi duello. Insieme potremmo cogliere qualunque opportunità ci venga offerta! Potremmo iniziare una nuova vita, se solo tu lo volessi. Ricorda, non sono tua nemica. Potrei essere tua alleata, ma tu mi respingi, rinneghi te stesso!

Saremo una cosa sola. Una cosa sola. Una cosa sola.


Prosegue così, ore e ore di viscide promesse sussurrate nella mente del povero Strange. Interminabili lusinghe, minacce, proposte. Fino a che le ombre non sommergono ogni altra cosa, fino a che l'oscurità non inghiotte ogni altro pensiero, e restano solo quell'orda di mormorii ad ossessionarlo. Come già succede da oltre un mese. Quella notte, non è diversa. Ma è la notte in cui il Vrok infine si arrende. La notte in cui scioglie le catene mentali che trattengono Azure e lascia che Ella prenda il controllo del suo corpo. E, mentre finalmente il suo cervello si svuota da quelle voci insistenti, mentre il suo Io viene cambiato da una volontà più forte, mentre sprofonda in un abisso di follia, il vero Strange ha il tempo di sentire un'ultima, folle risata, che esce da una bocca che ormai non riconosce più come sua. Sul suo corpo le ombre che lo hanno abbracciato per tutta la notte si muovono a scatti, torcendosi lungo tutta la sua pelle, oscurando il suo viso, muovendosi in una macabra danza di vittoria sulla loro preda.

Il mattino seguente Strange sa già dove dirigersi. Verso un'opportunità che potrebbe cambiare la sua vita, verso la svolta che ha sempre cercato una volta giunto su Asgradel. Verso l'occasione che quel messo in principio ignorato ha promesso.
E dietro ai suoi occhi le ombre danzano, danzano, danzano ...

hvNx1

Il sole del mattino splende su Strange, mentre cammina scortato da un drappello di soldati, verso l'arena dove si svolgerà lo scontro. I raggi gli lambiscono il viso, ma non riescono a rischiarare le nere profondità del suo animo, insozzato dalla presenza di Azure. Forse irrimediabilmente. Eppure si sente divinamente, mentre entra in quel quadrato di una mezza dozzina di metri per lato. Si sente più vivo di quanto mai lo sia stato, almeno nell'ultimo mese. Non un pensiero verso Easley ed Alyka, non una richiesta di perdono per il tradimento perpetrato nei loro confronti, niente di niente. Tutta la sua attenzione è rivolta verso la sfida che lo attende, verso la prova che lo separa dalla sua opportunità. Gli hanno detto che solo un altro uomo ha osato presentarsi per tentare la sorte.

CHiSSà Se SaRà aBBaSTaNZa FoRTuNaTo Da SoPRaVViVeRMi - si sorprende a mormorare.

Ma la cosa non lo disturba. Anzi, la sete di sangue, questa pulsione a lui sconosciuta, lo esalta, lo eccita. Perchè ora non è Strange a pensare, ma un essere nato dalla comunione di due entità differenti, partorito da una volontà debole e da un odio bruciante. Un mostro dedito solo ai propri personali interessi. Il Vrok compie gli ultimi passi sulla grigia pietra dell'arena, che presto si macchierà di vermiglio, prima di fermarsi ed osservare una figura ammantata di nero che si sporge da un terrazzo.

Solo il vincitore avrà il privilegio di sapere quale sarà il motivo per cui è stato qui convocato, perciò … mostratemi il vostro valore!

Il sovrano Arvedui alza le braccia al cielo, annunciando che il sangue può ora scorrere. E, rinfrescato dal dolce spirare del vento, Strange comincia a ridere, una risata dapprima contenuta e quasi nascosta, poi sguaiata e folle, mentre si volta per osservare il suo sfidante.




Strange

ReC 300| AeV 175 | PeRf 325 | PeRm 275 | CaeM 200



Condizioni fisiche: Illeso

Condizioni mentali: Illeso

Energia: 100%

Armi:
Chiave inglese - Legata alla schiena
Ingranaggio - Legato alla schiena
Ingranaggio Abbagliante - Riposto nel camice
Guanti da battaglia - Indossati

Abilità Passive:

Le stranezze del'inventore - Passiva per un secondo dominio + Up al dominio illusionista
Quello dell'inventore è un mestiere duro - Pelle più coriacea + Emorragie ridotte e ossatura quasi indistruttibile
Sognare non costa nulla - Cast istantaneo delle illusioni + Sconto del 5% sulle illusioni (mai sotto l'1%) + Illusioni di 1 livello di potenza superiore al consumo
Qui ci sono già io! - Difesa Psionica Passiva

Abilità Attive impiegate:

Note: Eccomi :v:
Allora ... La prima parte del post non è che l'introduzione, dove Strange incontra il messaggero in una taverna. Il Vrok ha smesso di viaggiare con Easley ed Alyka perchè ossessionato da Azure e inizialmente non presta molta attenzione al messo. Durante la notte [dopo il divider] Strange viene "persuaso" a lasciare il controllo del proprio corpo ad Azure, anche se in realtà tutto ciò si riduce off-game ad un misero uso della mia Variabile difensiva a Nullo per evocare le ombre sul corpo del Vrok, che ho comunque contato come slot usato nell'antefatto e quindi non ho riportato nello specchietto. La mattina, reso pazzo dall'influenza di Azure, decide di lasciarsi tutto alle spalle e di inseguire l'opportunità datagli dalla chiamata di Arvedui. Nella terza parte Strange si trova sul campo di battaglia ed è pronto a combattere.
Divertiamoci :8):

Legenda:

PaRLaTo STRaNGe "PoSSeDuTo" - Udibile
Pensato Azure - Udibile solo per Strange
Parlato Messaggero - Udibile
Parlato Arvedui - Udibile



 
Top
view post Posted on 16/9/2011, 13:01
Avatar

storyteller
······

Group:
Member
Posts:
4,680
Location:
mnemonia

Status:


voi, piccoli v i a g g i a t o r i, venite più vicini: ho una storia da raccontare;
potrebbe anche salvarvi la vita, ma solo se a s c o l t e r e t e bene...




Cronache degli Abissi
XI :: CONFLITTO DI INTERESSI pt.1
( ovvero, dare una dimostrazione )



{ Midgard: Abbazia di Cleirchy }
« Quanto più vicini alla Chiesa, tanto più lontani di Dio. »

« Avanti bella, fuori di qui! »
La mano del vecchio si posò sulle natiche della ragazza per un buffetto affettuoso, poi il suo sguardo si rivolse all'uomo che aveva appena fatto il suo ingresso nella piccola cella del monastero, arredata in maniera spartana con un tavolo, due sgabelli, un letto e un crocifisso. Si era sul far della sera, e la candela sullo scrittoio rimaneva spenta, lasciando che i riflessi arancioni che venivano dalla finestra spalancata compissero i loro giochi di luce sull'intricata ragnatela di rughe che increspava il volto dell'anziano prelato.

« Capitano de Graaff! » esordì con voce chiocchia « Quale inusitato piacere avervi qui! »
Era falso come un doblone di stagno, e Laurens lo sapeva. D'altra parte, essendo bene avvezzo alla pratica con uomini di quella risma, si limitò a sorridere, accennando graziosamente con il capo.
« Vi ringrazio per il vostro donativo » continuò l'ecclesiasta, muovendo con il capo verso la ragazza che in quel momento usciva chiudendosi la porta alle spalle. Le sue labbra tumide s'incresparono in un sorriso sornione.
« L'ho davvero apprezzato. »
« Di questo non posso che rallegrammi » lo intercettò Lorencillo, ansiosi di tagliar corto con i salamelecchi ed entrare in argomento, « tuttavia, Padre Michelais, sapete bene il motivo per cui sono qui. »
La fronte del Priore si aggrottò, accentuando la profondità delle rughe.
« Lo so bene, Laurencillo. »

Nemmeno una settimana prima, de Graaff si era recato all'abbazia di Cleirchy su indicazione del parroco di La Forca. Stando alle indicazioni che aveva ricevuto, il vecchio priore era estremamente vicino alla morte e sembrava incapace di rinunciare ad un qualsiasi piacere: sarebbe bastato infilare una puttana nel suo letto per ottenere praticamente qualsiasi cosa, e ciò che il Flagello dell'Ovest bramava era una chiave. La chiave per poter aprire lo Scrigno delle Lacrime Rosse, un antico e leggendario forziere contenente il più prezioso dei segreti. Un segreto dal nome impronunciabile.

« Purtroppo » riprese il prelato, alzandosi dal letto e coprendosi -poco pudicamente- con una vestaglia riccamente decorata, « quello che chiedete è molto, moltissimo. La Chiesa ha impiegato alcuni secoli per tenere quel manoscritto ben segregato, fino all'incendio dell'Abbazia di Salemesh. »
« Sono tutte cose che già so, » lo interruppe nuovamente il Corsaro « d'altra parte il manoscritto adesso è ben protetto presso l'Abbazia di Piedra, nell'Overworld, luogo di provenienza dello Scrigno. Reclamiamo solo ciò che è nostro di diritto. E voi, priore dell'Abbazia di Cleirchy, siete l'unico che conosce la chiave per decifrare il manoscritto. »
« L'Arbor Mirabilis non è cosa con cui si possa giocare. Non vi sto rifiutando il segreto, ma desidero una prova del vostro valore. »
L'unico valore che vorrei farti provare è l'affilatura della mia Lagrima -pensò Lorencillo, ma si limitò a tacere.
Evidentemente c'era qualcosa che l'ecclesiasta voleva in cambio della chiave, quindi rimase in silenzio aspettando di conoscerla.

-

Il tumulto della folla accorsa per l'evento fece da corollario al suo ingresso nel quadrato di combattimento.
Il rumoreggiare convulso degli spettatori sulle gradinate non gli fece il benché minimo effetto: fin troppo avvezzo ai rumori molesti per esserne disturbato, il Corsaro si limitò a rilevare che quella feccia avrebbe applaudito con identico fervore un gruppo di scimmie ammaestrate se l'avesse intrattenuta a dovere. Mentre squadrava lo strano personaggio che aveva di fronte gli venne da chiedersi perché mai il Priore l'avesse costretto a misurarsi in quella pagliacciata. Sperava forse che il buon Lorencillo tirasse le cuoia durante lo scontro per non dovergli rivelare il segreto? Scartò subito l'eventualità: si trattava di un uomo di chiesa, ed anche molto potente: non aveva necessità di vedere il filibustiere ridotto ad un cadavere, molto più probabile che dietro quella mascherata ci fosse qualcosa di più, qualcosa che il maledetto vecchio desiderava più di ogni altra cosa.

Lentamente, dopo aver ascoltato distrattamente le parole dell'uomo in nero comparso sul palco, il filibustiere si privò del lungo pastrano rosso scuro, gettandolo a terra con noncuranza. Questo gesto mise in evidenza la bandoliera da cui pendevano pistola e pistolese, e per non essere da meno la Lagrima di Pirate's Bay prese a battere ritmicamente contro la sua gamba, quasi volesse dimostrare di essere pronta per essere snudata di fronte agli astanti.
Chiunque sia venuto per un bagno di sangue sarà accontentato.
Con un gesto altrettanto lento, studiatamente elegante, si privò del cappellaccio piumato, volteggiandolo per aria mente piegava il capo in un impercettibile inchino.
« Laurens Cornelis Boudewjinn de Graaff » si presentò, con voce atona.
Una delle rarissime occasioni in cui era lui a pronunciare il suo nome per intero senza che gli altri avessero necessità di richiederlo. Ma si trattava di una presa in giro voluta, attentamente studiata dal suo animo che prediligeva le entrate teatrali -ancorché cosciente che nessuno armato di senno avrebbe mai pronunciato sul serio parole del genere.
« Ma solitamente le mie vittime mi definiscono il Flagello dell'Ovest. »
Era il suo modo, personale quanto dissoluto, di schernire l'intera manifestazione, da chi l'aveva organizzata fino al suo sfidante, passando per la folla tumultuosa e il priore.

Attese quindi, che anche l'altro si presentasse, e la voce della Bestia, Apocryphe che ringhiava sordo dentro di lui, sembrò voler suggerire alla controparte la giusta battuta da pronunciare.
Oh, allora Laurens andrà benissimo.

Sorrise. In fondo, non era colpa sua, né del suo avversario,
se il destino tesseva le sue trame senza alcun riguardo
nei confronti dei Morituri.



SOno da un fottuto EEE-PC, ho sudato freddo per scrivere il post, non abbiatevene a male se inserirò le passive e lo spoiler ben fatto solo dal prossimo post.
 
Top
view post Posted on 20/9/2011, 13:00

Esperto
······

Group:
Member
Posts:
4,411

Status:


Conflitto Di Interessi

Madness Overcame Him

Dove mi trovo? Cosa sta succedendo? Come ho raggiunto questo luogo? Ma che cos’è questo posto? Perché mi sento come privato di qualcosa? Io … ho mai avuto qualcosa? Sono così confuso … ma come posso essere confuso se nemmeno possiedo un corpo? Come mi chiamo? Chi sono? Da dove vengo? Come mai è così … buio?

Ma soprattutto … io esisto?


hvNx1

L’uomo davanti a lui è evidentemente folle. Gli parla con arroganza, dopo essersi liberato dei suoi panni vermigli ed aver sventolato il suo stravagante copricapo. Sì, deve essere pazzo. Altrimenti starebbe fuggendo. Quello che un tempo era Strange lo squadra, osservandolo nei minimi dettagli. Dalla benda sull’occhio, sinonimo di un passato travagliato, alle armi pronte per essere impugnate, presagio di un futuro sanguinoso. Bene, molto bene.
Uccidilo, sussurrano le voci dentro la testa del Vrok.Fallo a pezzi, squartalo, bisbigliano tentatrici. E Strange si sorprende a desiderare che ciò accada davvero. Mentre la folla rumoreggia, incitandolo al massacro, lui sente solo il proprio opprimente desiderio di cancellare quel sorrisetto spavaldo dalla bocca di Laurens, Flagello dell’Ovest. Che nome altisonante, per un omuncolo che attende ignaro l’ascia del boia.

Quei pensieri non sono i suoi. Strange lo sa benissimo. Eppure non riesce a levarseli dalla testa, non riesce a cancellarli. Essi rimbombano, nelle sue orecchie, nella sua mente. Sovrastano ogni cosa. Al vecchio Strange non sarebbero piaciuti, ne è consapevole. Ma ora lo esaltano, gli causano risatine isteriche, mentre vede sè stesso affondare i pugni nel viso di quel biondino che osa citare il suo nome di battaglia di fronte a lui. Che spavaldo! Non può sapere che nella mente del Vrok lo scontro si è già concluso. Ora deve solo farlo capire anche al suo avversario.

Io SoNo STRaNGe, MaNiPoLaToRe Di DoDiCeSiMo LiVeLLo. E Tu – una pausa per consentire al suo volto di deformarsi in un sorriso ben più agghiacciante di quello della sua controparte – Sei MoRTo!

Si getta in avanti, tendendo le mani verso il suo avversario, bramoso. Si lancia in una corsa ansiosa, una brutale carica di un predatore senza ragione. Dentro al suo corpo Azure serra i propri vincoli d’ombra, stringendo ancora di più la propria morsa sul cuore e sul cervello del Vrok. Mentre percorre i lastroni di pietra grigia, ancora immacolata, non si cura del sovrano che li sta guardando, non omaggia la folla come uno dei tanti campioni del popolo. Esiste solo Laurens. E si prodiga affinchè egli veda ciò che Strange ha già deciso nella sua mente.

Senza alcuno sforzo sferra un subdolo attacco al pirata, per ingannare l’unico occhio rimasto buono al Flagello dell’Ovest. Per suggerirgli una visione, un’immagine fasulla, nata dal suo subconscio martoriato. Se il Flagello ne verrà colpito, ad un paio di passi da lui prenderà forma lo stesso Strange, con un sorriso innocente stampato sul volto e gli occhi grigi ben fissi in quello del filibustiere. E quest’ultimo non potrà fare a meno di notare la propria testa mozzata, sporca di sangue e con una smorfia raccapricciante, nelle mani del Vrok. Così forse quel sorriso supponente gli verrà strappato via dal volto, sostituito da labbra tremanti, ben più adatte alla situazione. Già, non c’è nessuna speranza per Laurens Cornelis Boudewjinn de Graaff, perché così è stato già deciso.

Mentre supera la sua stessa illusione, visibile solo per il pirata, nella sua carica forsennata, dalla gola gli prorompe un verso gutturale, più simile al ringhiare delle bestie che ad una qualsiasi espressione umana. Ma, del resto, a cosa si è ridotto ora Strange? Ad un animale assetato di sangue, privo delle normali pulsioni di un essere intelligente che rifiuta la lotta, laddove sia possibile. Oramai dentro di lui alberga un odio senza fine, appartenente non solo ad Azure. Vi è la rabbia di una persona che è stata strappata dal proprio pianeta natio. L’odio di un Vrok che ha perso anche i suoi unici compagni in quelle lande straniere. La collera di un uomo che ha perso il suo mondo, per ben due volte, e che è incapace di dirigere la propria animosità verso il reale responsabile degli eventi. E così, quella furia cieca ed indomabile, si manifesta, sfuggendo ai vincoli della bocca di Strange, riversandosi all’esterno rompendo il sorriso del Vrok e trasformandolo in un orrendo arricciare di labbra, simile a quello di un cane rabbioso.

Strange allunga la mano sinistra, al culmine del suo scatto, cercando di posarla sul torace di Laurens, in modo che l’odio che non gli appartiene realmente possa finalmente fluire, come una marea nera, verso l’ennesimo bersaglio innocente. Contemporaneamente la mano destra, rivestita dal pesante guanto da lavoro, scatta fulminea, cercando il volto del filibustiere per ridurgli la mascella in un ammasso sanguinolento.

E, mentre la battaglia ha inizio, mentre due uomini si scontrano per un’opportunità quanto mai vaga ed impalpabile all’orizzonte, Azure si contorce dentro la mente del Vrok, come un serpente dalle viscide spire, continuando a secernere il proprio veleno, la propria influenza malefica, in grado di trasformare un mite inventore in un contenitore di ribollente follia.

hvNx1

L’ambiente è buio, popolato da ombre e da mormorii angoscianti. Laurens si trova al centro di una landa senza fine, nera come la pece e desolata come il deserto. Il luogo sembra ricordare una grossa cassa da morto, una bara senza confini, e il corsaro porta dei pesi a mani e piedi, palle di cannone riadattate per l’uso. Un uomo, prigioniero della propria scelta di affrontare la sorte.
Una voce si leva dalle distese di quella prigione senza fine. Sembra raggiungere ogni dove, senza tuttavia risultare potente od opprimente. Ricorda più un bisbiglio, parole sussurrate all’orecchio, in grado di portare un uomo alla pazzia.

Fuori di qui potrai essere anche il Flagello dell’Ovest, ma ora … nella tua mente … sono io a dettare le regole! Lascia che ti mostri ciò che alberga dentro di me. Osserva ciò che sono diventato!

All’orizzonte, come d’incanto, si solleva un’ombra enorme, che si alza per diversi metri d’altezza. E’ nera, come il carbone, e i suoi abissi senza fondo svelano segreti di cui l’uomo non dovrebbe mai venire a conoscenza. Prosegue, acquistando velocità, verso il pirata incatenato, privato di ogni possibilità di fuga, che risulterebbe vana in ogni caso. Non si può scappare a questo genere di cose. Saranno sempre dietro l’angolo, pronte a sgusciare fuori dalla tua mente.

Man mano che si avvicina si rivela per ciò che è: una gigantesca onda anomala generata dal nulla, dalle inverosimili sfumature pallide, le dita di un cadavere redivivo pronto ad abbrancare il malcapitato di turno per trascinarlo nelle proprie profondità.
Sembra impossibile, ma è già sopra Laurens, pronta ad inghiottirlo tra i flutti.

Madness overcame him.

Mentre cala come una mannaia sul filibustiere, il suo fragore non è quello del mare in tempesta. Pare invece un coacervo di risa, sguaiate ed isteriche, e nessuna di esse contiene un fondo di vera ilarità. Una gigantesca ondata di follia vorticante ed insensata, che si abbatte sull’uomo incatenato e che gli si insinua a viva forza nella bocca, nei polmoni, nella carne stessa, permeandolo.

He swallowed it.

La pazzia lo sommerge, soffocandolo, annientandolo sotto il proprio impeto travolgente. E le risate continuano a risuonare anche sotto quell’acqua fittizia, riempiendo le sue orecchie con il loro suono opprimente.

And then, he got dissolved in.




Strange

ReC 300| AeV 175 | PeRf 325 | PeRm 275 | CaeM 200



Condizioni fisiche: Illeso

Condizioni mentali: Illeso

Energia: 84% = -1 & -15

Armi:
Chiave inglese - Legata alla schiena
Ingranaggio - Legato alla schiena
Ingranaggio Abbagliante - Riposto nel camice
Guanti da battaglia - Indossati

Abilità Passive:

Le stranezze del'inventore - Passiva per un secondo dominio + Up al dominio illusionista
Quello dell'inventore è un mestiere duro - Pelle più coriacea + Emorragie ridotte e ossatura quasi indistruttibile
Sognare non costa nulla - Cast istantaneo delle illusioni + Sconto del 5% sulle illusioni (mai sotto l'1%) + Illusioni di 1 livello di potenza superiore al consumo
Qui ci sono già io! - Difesa Psionica Passiva

Abilità Attive impiegate:

Questo è il mio laboratorio
Strange è divenuto così abile nel lasciare la propria mente alla deriva che ora è in grado di influenzare anche le percezioni del prossimo, permettendo anche a lui di vedere ciò che è in grado di pensare. La definisce l'ultima frontiera della progettazione, una costruzione interamente mentale e, a differenza dei suoi simili, in questo campo è veramente bravo. Evidentemente è negato in tutte le faccende di applicazione pratica, ma quando si tratta di fare qualcosa denigrato da tutti gli altri, non teme rivali. La mente è il suo nuovo laboratorio, il luogo in cui lui è l'inventore migliore. E' quindi in grado, spendendo un consumo pari a Basso, di ricreare nella mente altrui, una sola immagine, che potrà essere un ricordo oppure un apparizione momentanea. Potrà modificare quindi le sue percezioni a proprio piacimento. L'immagine verrà vista all'interno del campo di battaglia, ma sarà visibile solo per colui che è affetto dall'illusione in se.

Io sono fatta così
E' inutile fingere che Azure non sia una presenza malvagia. Duemila anni di prigionia hanno indurito ed inacidito ogni emozione negativa, centuplicandone il potere. Nessuno può resistere indenne al suo tocco, nessuno potrebbe sopportarne la presenza. A meno che lei stessa non lo voglia. Spesso, quando Strange le lascia il controllo del proprio corpo, si ritrova parzialmente libera. Una libertà tanto agognata, tanto sospirata. E, tutti insieme, gli istinti omicidi premono per liberarsi, per scappare via. Questo causa a Strange delle crisi di insanità mentale, nelle quali diventa estremamente pericoloso per la mente e per il corpo altrui. In particolare, semplicemente toccando l'avversario e con un costo Alto, sarà in grado di soverchiarlo con la potenza della propria volontà, imponendogli la presenza opprimente di Azure. Potrà scagliare contro di esso una qualsiasi sorta di illusione, all'interno della suddetta, il quale svolgimento è a pura discrezione del caster, l'avversario rivivrà un momento atroce, o lo vivrà come se fosse vero al 100%. Per ogni dolore che proverà all'interno dell'illusione inoltre, fisico o dell'animo, all'interno del suo corpo reale si apriranno delle ferite, fino a un totale di un danno Medio, raggiunto il quale l'illusione si scioglierà da sola, lasciando anche un danno Medio alla psiche.

Note: Eccoci.
Strange passa subito all'azione, usando l'attiva del primo livello dell'illusionista per mostrare, davanti a Laurens, il Vrok stesso con la testa mozzata di Laurens in mano, in parte per sconvolgerlo, in parte per ostruirgli la vista. Infatti Strange lo carica e, cercando di toccarlo con la mano sinistra al petto, usa l'attiva del terzo livello dell'illusionista. L'illusione (separata dal divider) ricrea una distesa desolata completamente nera, dove un'onda gigantesca anch'essa nera di dirige contro laurens e lo travolge. Poi Strange cerca di colpire laurens con un pugno al volto.

Legenda:

PaRLaTo STRaNGe "PoSSeDuTo" - Udibile
Pensato Azure - Udibile solo per Strange
Parlato Laurens



 
Top
view post Posted on 26/9/2011, 00:23
Avatar

storyteller
······

Group:
Member
Posts:
4,680
Location:
mnemonia

Status:


E tu sei morto.
Proprio così, con quelle parole il sedicente manipolatore di dodicesimo livello aveva coscienziosamente posto fine ai salamelecchi, portando una maschera d'infamia sul volto ed un attacco al corpo del Corsaro. Il punto era -e di questo Lorencillo poteva essere ben certo- che quelle parole le aveva già sentite almeno una dozzina di volte su altrettanti campi di battaglia. A voler essere sinceri, se inizialmente l'altrui mancanza di originalità l'aveva contrariato, finiva ormai per tediarlo a morte. Chiuse il pugno intorno allo scapolare che teneva al collo, insolitamente bianco. Con un gesto avventato, fremente di vergogna per lo spettacolo che stava per dare, si limitò a toglierselo di dosso, lanciandolo per aria con ostentata noncuranza. E fu lì che la baldanzosa risata pronta ad erompere gli rimase strozzata in gola.

L'immagine che si palesò di fronte al suo occhio -ma sarebbe più corretto dire 'nella sua mente obnubilata'- fu quella del suo stesso avversario che artigliava con le mani grondanti sangue un rivoltante intreccio di capelli biondi, polvere, fango e -per l'appunto- sangue. Capelli biondi, proprio come i suoi. E come i suoi erano gli occhi, uno di un pallido azzurro e l'altro coperto da una benda, spenti e rivoltati verso l'alto, in una esasperata richiesta di mettere fine all'agonia con la placida tranquillità della morte, l'invocazione silenziosa di un sonno perenne, senza sogni -senza incubi. Poco più in basso delle labbra piegate in giù, oltre il mento rappreso in un'espressione grinzosa, quasi corrucciata, il collo tranciato malamente raccontava di mani poco allenate all'utilizzo di una spada -o di una scure. La ferita slabbrata, la pelle sfilacciata sotto la quale si allungavano tratti di muscolatura e tendini, sgorgava ancora stille di viscoso liquido cremisi, pronto a picchettare al suolo, le uniche lacrime versate per la morte del Flagello.
Istintivamente, come qualsiasi altro uomo posto di fronte alla chiara immagine della propria dipartita, il Corsaro fece un passo indietro, inorridito. Sul volto, l'espressione era quella della paura. Puro terrore. Le falangi tremanti finirono per incontrare il collo presso il pomo d'Adamo, assicurandosi che fosse ben piantato sulle spalle.
Oh, du Grammont tante volte gli aveva raccomandato di non perdere la testa, benché probabilmente i suoi ammonimenti si riferivano a qualcosa di meno letterale e truculento.

Accecato da quella visione fasulla, il filibustiere non riuscì ad evitare il contatto con il Vrok, e si ritrovò in un pulsante oceano di oblio liquido, pronto a sussultare ad ogni minimo ansimare. Rintuzzando una certa vergogna per la paura provata qualche istante prima, il Flagello dell'Ovest si obbligò a ricercare un minimo distacco da quella situazione: gli occorreva una mente lucida e degli occhi pronti a scrutare l'abisso, per venire fuori da quell'incubo a occhi aperti in cui era stato gettato.

Plick!
Quello che vide, parecchio tempo dopo non sarebbe più stato in grado di dire se l'aveva visto sul serio.

Plick! Plick! Plick!
Un gocciolare differente da quello del sangue, un picchettare ansioso, quasi triste, inconsolabile. A fatica sollevò il melanconico velo che si anteponeva alle immagini distorte che a malapena riusciva a scorgere, e quando il vortice di rosso fiamma e bianca luce gli arrivò addosso con inusitata violenza, penetrandogli a forza nella pupilla, nella mente e nel cuore, giù fino alle ossa, allo stomaco, all'anima, solo allora Lorencillo vide ciò che sapeva di non voler vedere -la stessa cosa che con tutte le sue forze aveva sempre desiderato vedere: Apocryphe che stuprava e uccideva Alys, un'irruenza forgiata nell'ira, una ferocia senza eguali sfogata sulla donna, una cattiveria che non faceva parte di lui.
O almeno, di questo aveva cercato di convincersi.

Plick! P-Plick!
Il rumore continuava, senza che si riuscisse a scovarne la provenienza. Infine capì.
Fu l'umidità sulle gote a suggerirgli la risposta, una risposta cui stentava a credere, una risposta prodigiosa, un piccolo miracolo perpetrato nella portentosa oscurità. Stava piangendo.
E accogliendo quelle lacrime, che per la prima volta dalla morte di Alys solcavano il suo volto, Lorencillo apprese la seconda e più terribile verità: stava davvero per morire, e non per mano di un nemico, ma di quell'acqua luttuosa, ad opera di quei flutti oscuri, negletti. Perché il rumore che sentiva era quello dell'acqua che si univa all'acqua, il bianco delle poche lacrime piante contro il nero gaietto di quelle lacrime che non aveva pianto mai.
Si costrinse a sorridere, mentre l'ombra lo raggiungeva.
Che triste fine, per un marinaio, morire annegato.

Finché l'onda non lo colpì.
Ma non fu il tocco languido e seducente, quasi setoso, dell'acqua: in quell'impatto non c'era nulla di liquido. Un dolore violento lo raggiunse allo zigomo destro, e fu costretto a svegliarsi dall'incubo. Il dolore parve centuplicarsi, la sua mente aveva attraversato l'Inferno in un viaggio d'andata e ritorno, il petto gli doleva, solcato da una profonda quanto strana abrasione, qualcosa di indescrivibile, sembrava che la pelle si stesse bruciando dall'interno. La prima cosa di cui si rese tristemente conto fu il dolore. La seconda, fu la consapevolezza di non essere in sé. Era sempre lui, ma diverso, quasi fosse stato separato da sé stesso, riusciva quasi a vedersi in terza persona. Quella sensazione lo attanagliava solo in un caso, e proprio questa consapevolezza gli attanagliò lo stomaco in una presa di terrore. Se avesse ancora avuto un corpo, si sarebbe morso il labbro, ma non poteva.
Perché adesso non era più lui a comandare i giochi, e a confermarlo era la lunga spada caudale dalle striature cremisi.
Apocryphe si era risvegliato.

Del pugno appena subito rimaneva solo una tumefazione sul volto, un'ecchimosi dolorosa ma che sarebbe brevemente guarita. Lo stesso non si sarebbe potuto dire per il sangue che inondava il torace del demone, sfregiato da una bruciatura che andava assumendo strani contorni, troppo ben definiti per essere puramente casuali.
La Bestia di Pirate's Bay, sfruttando una superiore velocità, fece scattare la mano sinistra in avanti, nel tentativo di bloccare il polso del braccio che l'avversario aveva proteso per colpirlo. Allo stesso tempo, la mano destra scendeva ad estrarre il Pistolese appeso alla cintura portata a bandoliera. L'attacco si sarebbe composto di tre azioni, perfettamente sincronizzate per avvenire in una rapidissima sequenza.

La spada caudale si sarebbe sollevata dal basso verso l'alto, andando a recidere il braccio nemico -idealmente bloccato- poco sopra il gomito, lasciando un grondante moncherino fra le mani della Bestia; un attimo -ma solo un attimo- dopo, sul fianco scoperto, tra la quarta e la quinta costola, sarebbe penetrato il pistolese, un colpo violento, permeato di magia. Avrebbe trafitto ossa, muscoli, polmoni, cuore, lasciando ben poche speranze di vita alla controparte. Ma il grand finale era d'obbligo, rilasciato dall'immensa ferocia omicida del Demone Corsaro. Il sangue che andava zampillano furiosamente dalla bruciatura si sarebbe lanciato in avanti, veloce come la testa di un serpente che lancia il morso letale, coagulandosi in guisa di una lama purpurea, costituita di puro sangue, pronta a decapitare quello che sarebbe rimasto di quell'oscenità che lo aveva smembrato.

Smembrato, sì. Perché, per quanto le ferite sul corpo del Demone non apparissero particolarmente gravi, Lorencillo si era reso conto che quella visione -quell'incontro nel buio- lo aveva smontato. Aveva fatto scattare un meccanismo nella sua mente -o nella sua anima-, ma quel meccanismo si era inceppato.
Era rotto.

Diviso.


Scourge of the West
----------------------------------

Forma Umana: ReC (275) ; AeV (275) ; PeRf (100) ; PeRm (225) ; CaeM (150)
Forma Demoniaca: ReC (300) ; AeV (375) ; PeRf (200) ; PeRm (250) ; CaeM (150)

ATTUALMENTE IN FORMA DEMONIACA

Stato Fisico: Profonda (e discretamente dolorosa) bruciatura sul petto (danno medio). Tumefazione e lussazione dello zigomo sinistro (provocata dal pugno).
Stato Psicologico: Psiche letteralmente terremotata.
Riserva Energetica: 80%
Dominio: Void Runner (I-II) - Absolute Defence (I-II-III)

Consumi Utilizzati nel Turno: 1xAlto
Equipaggiamento:
- Lagrima di Pirate's Bay: riposta.
- Pistola: riposta.
- Pistolese: estratto, mano destra.
----------------------------------

ABILITA' PASSIVE IN USO

Paradise of Betrayal :: Passiva Razziale
Passiva razziale di influenza mentale: aura di timore.

Wolf of the Sea Blood: Sails at Midnight :: Absolute Defense - Livello I
Le difese potranno essere richiamate in maniera quasi istantanea.

Wolf of the Sea Blood: Set Sail and Conquer :: Absolute Defense - Livello II
Sarà possibile evocare barriere a trecentosessanta gradi che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle.

Anthem of the Evil :: Abilità Personale - Passiva di Metagame
Capacità di passare a piacimento dalla forma umana a quella demoniaca.

Over the Edge :: Abilità Personale - 2 Passive di Metagame
Abilità per sbloccare l'accesso ad un secondo dominio, portandolo al livello superiore rispetto a quanto concesso dal livello energetico.

ShipWrecked :: Void Runner - Livello I
Come effetto aggiuntivo -ma non per questo secondario- della comunione, il corpo del Flagello risulta privo di qualsiasi reazione chimica, tanto da risultare privo di odore a meno che non gli venga imposto tramite un qualche artificio. Al contempo, quello stesso corpo viene totalmente e perennemente avvolto dalla Trama Nera, che è ovunque e si prodiga nella protezione di coloro i quali riescono ad ottenere la Comunione. Quest'aura che avvolge il Corsaro, ancorché invisibile ed impercettibile, tende ad assorbire qualsiasi rumore prodotto da quest'ultimo, e perfino quelli prodotti dalle sue armi, fintantoché rimango in contatto con il suo corpo.

The Huntmaster :: Void Runner - Livello II
Arrivando ad ottenere la Comunione con la Trama Nera, inoltre, la presenza del nulla all'interno del corpo permette di sviluppare una coordinazione nei movimenti fuori dall'ordinario, concedendo così la capacità -anche nei momenti più furibondi, di non lasciare mai la benché minima traccia del proprio passaggio: anche camminando sulla neve o nel fango, Laurens non si lascia dietro alcuna impronta, quasi non avesse peso.
----------------------------------

ABILITA' ATTIVE IN USO

Jolie Rouge :: Abilità Personale Attiva :: Offensiva Variabile (Usato Consumo Alto)
Quella che gli inglesi chiamano Jolly Roger, la mitica bandiera nera dei pirati. Non tutti sanno, però, che in origine il colore dominante della bandiera non era il nero, bensì il rosso del sangue; solo successivamente, quando tutti iniziarono ad usare la bandiera nera, la Jolie Rouge acquisì un nuovo significato: quando veniva esposta, i pirati avrebbero combattuto esclusivamente per uccidere, senza dare quartiere. Proprio in onore delle origini, a Lorencillo è capitato di chiamare Jolie Rouge il suo demone, chiosando sulla sua capacità di manipolare il proprio sangue. Proprio così: quando assume la propria forma demoniaca, il Flagello dell'Ovest è in grado di manipolare il sangue fuoriuscito dal proprio corpo, modificandone la forma e la densità, al fine di utilizzarlo in combattimento. Il sangue rimodellato potrà essere utilizzato esclusivamente in fase offensiva, ma senza mai poterlo riportare all'interno del proprio corpo.

Note: Un po' di contesto: Alys è la donna di Lorencillo, morta a causa (anche) sua. Nota di metagame: Apocryphe è un demone allevato dagli umani, che quindi ha 'ereditato' una sorta di contorta umanità che gli instilla un certo senso di colpa per la sua natura. La morte del padre e l'esilio da Desenwald (dovuto quest'ultimo proprio alla sua natura demoniaca) lo hanno traumatizzato al punto da costringere la sua mente ad operare una inconscia dissociazione tra Lorencillo l'uomo e Apocryphe il demone, rendendole due entità in simbiosi ma separate. Lorencillo ovviamente non ha in sé memoria di questa divisione, che si è acuita alla morte di Alys al punto da generare nel Flagello una sorta di naturale repulsione per la sua parte demoniaca, al punto da rifiutare in alcuni casi la trasformazione. A farla breve, la visione ottenuta a causa dell'illusione generata dal Vrok ha riportato il suo subconscio a riconoscere la divisione tra Laurens ed Apocryphe come fittizia e questo, benché il personaggio non ne abbia ancora piena consapevolezza, lo ha portato ad uno stato emotivo incontrollato, durante il quale la trasformazione è avvenuta nel corso della stessa illusione come risposta 'involontaria' al pericolo.
Passando alle note tecniche, il breve riassunto del post può essere così stigmatizzato: Apocryphe subisce le due illusioni ed il pugno, reagisce rapidamente tentando di bloccare a mezz'aria il braccio del nemico, contando sulla superiore velocità, per poi seguire il movimento con una spazzata verticale della spada caudale, atta a mozzare il braccio del Vrok; arriva quindi una spada di sangue a consumo Alto creata con la tecnica Jolie Rouge che prova a decapitare il nemico, ed un colpo al torace (descritto meglio nel post) con il pistolese, potenziato a livello medio dall'occhio del mago incastonato nell'arma.
Credo sia tutto.

Ah, si, scusatemi per il ritardo, colpa dell'uni che quest'anno ha deciso di tartassarmi. D'ora in poi sarò puntuale come un orologio emmenthal.
 
Top
view post Posted on 29/9/2011, 19:11

season of mists
·······

Group:
Member
Posts:
6,569

Status:


Conflitto Di Interessi

I feel like a monster

Io ... esisto?

Sì, ovvio che esisto. Altrimenti in questo momento non starei pensando. Eppure al tempo stesso non esisto, perchè non sono io che muovo il mio corpo. Ah, già, il mio corpo. E' strano avvertirlo, eppure non essere in grado di controllarlo. Come se una viscosa patina ostruisse il cammino della mia volontà. Beh ... continuo a non capire.


Hai sempre avuto talento nel ciarlare su cose che non comprendi, Strange. Vedo che stai dando il meglio di te.

Azure? Cosa sta succedendo? Come mai sono qui? Dove è qui?

Davvero non capisci, mio stupido Vrok? Diciamo che ... c'è stato uno scambio di ruoli. La prigione ora è il prigioniero, e viceversa. Non lo trovi fantastico?

Non esattamente. Ti ordino di restituire il mio corpo!

Tu ... ordini, Strange? Come al solito non hai capito proprio niente. NON SEI NELLE CONDIZIONI DI ORDINARMI DI FARE QUALCOSA! SEI RELEGATO NEL POSTO CHE TI SPETTA! ORA TU SEI MIO, DECIDO IO COSA FARE! SONO LIBERA, LIBERA! DOPO DUEMILA ANNI, SONO LIBERA!

No, non può essere. Non posso averti permesso di fare questo! Vattene, mostro!

Ascolterei per ore i tuoi piagnistei, mio caro Strange, ma ... l'unione del tuo corpo e della mia mente ha bisogno di me. Della sua mamma. Non trovi che tutto ciò sia comico? Resta pure qui a piangere, avrai molto tempo per farlo.

E Strange rimane in silenzio, da solo, completamente annullato dall'enormità del peso che gli grava sulla mente. Come una coltre, scivola su di lui, lasciandolo attonito a percepire, impotente, le azioni del mostro che lui stesso ha creato.



hvNx1

The secret side of me, I never let you see
I keep it caged but I can't control it
So stay away from me, the beast is ugly
I feel the rage and I just can't hold it


It's scratching on the walls, in the closet, in the halls
It comes awake and I can't control it
Hiding under the bed, in my body, in my head
Why won't somebody come and save me from this, make it end?


La sensazione della sua mano che impatta contro lo zigomo di Laurens è stupenda. Lo fa sentire completo, appagato. E' con piacere che constata che il sorrisetto sprezzante è sparito dal volto dell'uomo. Con un po' meno di euforia si accorge che davanti a lui si erge un vero e proprio mostro. Un cerbero, guardiano dell'inferno, che si rivolge a lui non con tre gole ma con altrettanti occhi. Una bestia assetata di sangue, dalle membra vigorose e con una fronte ricoperta da corni aguzzi, che Strange associa alla propria vite.

Ma aLLoRa C'è QuaLCoSa Di STRaNo aNCHe DeNTRo Di Te!

Il braccio della creatura scatta fulmineo, afferrando il suo polso con una stretta decisa. Chissà cosa crede di fare, quella parodia di mostro. Strange sa bene che le vere aberrazioni non sono quelle che sembrano tali. Nemmeno quell'essere di fronte a lui si avvicina al suo concetto di orrendo. Lui sa bene ciò che è davvero mostruoso. Una parte di lui lo sa ancora meglio, ma al momento è come se fosse separata dal resto del corpo. Come se fosse trattenuta da nere mani. Le stesse che stringono voluttuose la sua mente in quel momento. Le stesse che escono dalla sua pelle, attraversando il suo camice. Sono due, oscure apparizioni dagli abissi del suo corpo. Ribollono, come se le ombre che le compongono faticassero a mantenere lo stato di coesione. Strange non la guarda con repulsione, mentre una si posa sul suo stesso braccio, dopo essere uscita dal suo petto. Anzi, è grato che in quel momento sia lì. Una strana spada, parte integrante di una coda, cala sulla nera appendice posizionata a dovere, abbattendosi come una folgore sul terreno, che resiste e rimane illeso.

L'altra mano, strisciante, si frappone sulla strada di un insidioso pugnale, che la attraversa, seppure con fatica. La fredda lama scalfisce appena il torace del Vrok, strappandogli solo un grugnito di dolore. La ferita non sanguina praticamente, ma altrettanto non si può dire di quella della bestia di fronte a lui. Sembra quasi che si muova con volontà propria, il sangue, sul torace dell'essere. In quell'intreccio di mani, di colpi ed assalti, il Vrok non riesce a trattenersi. Sarà anche manovrato da Azure, ma non può esimersi dall'osservare con curiosità lo strano fenomeno ematico. E' pur sempre permeato da una curiosità quasi maniacale, che lo condiziona in ogni situazione. Curiosità che gli ha fatto aprire l'Arcana Prigione Vrok. Curiosità che quotidianamente cerca di trascinarlo nella tomba.

Con un guizzo improvviso una lama sanguigna si proietta contro il suo collo, cercando di tranciarlo. Istintivamente Strange ritrae la testa, senza tuttavia riuscire ad evitare la spada scarlatta del fu Laurens.

Idiota ... ci farai ammazzare!

Sibila con rabbia Azure, mentre una sottile linea vermiglia si dipinge sul suo collo. Linea che si allarga sempre più, mentre il sangue comincia a scorrere dalla sua gola. Il dolore è atroce. Strange urla, mentre gli pare che il suo collo voglia cedere e sfaldarsi in una bruciante fine. La mano destra corre alla ferita, colorandosi di rosso, che tuttavia scorre lentamente, trattenuto dal corpo del Vrok, abituato alle ferite.

Uccidilo Strange, per la tua seconda opportunità! Annientalo!

Urla Azure, completamente fuori controllo, ma il Vrok non ha bisogno di essere spronato. Con un ruggito di sofferenza e collera, cerca di forzare la presa del nemico, ritirando la mano per afferrare quella dell'avversario munita di coltello. Vuole secernere un nuovo ed insidioso veleno con cui stuprare la mente nemica stringendogli contemporaneamente il polso in una dolorosa morsa, ma soprattutto vuole farlo impazzire. Vuole vederlo contorcersi sul terreno, martoriato sia nel corpo che nella mente. Con la mano destra, invece, mira alla gola di quella bestia, per mozzargli il fiato e per cercare di replicare la sua stessa ferita sul corpo ormai irriconoscibile di Laurens. E il vero mostro, quello dentro di lui, sorride con una bocca incorporea, ansioso di cibarsi con la sofferenza altrui, annegando Strange in un allettante oceano nero.



I feel it deep within, it's just beneath the skin
I must confess that I feel like a monster
I hate what I've become, the nightmare's just begun
I must confess that I feel like a monster

My secret side I keep hid under lock and key
I keep it caged but I can't control it
'Cause if I let him out he'll tear me up, break me down
Why won't somebody come and save me from this, make it end?



perfetta

Nonostante il tremendo bruciore, tortura che lo rende ancora più folle, il Vrok si sente tremendamente vivo. Perchè dovrebbe lamentarsi? Sì, lo hanno quasi decapitato, ma ora tutti i suoi sentimenti scorrono liberi. Un guazzabuglio di emozioni, la cui liberazione è spaventosamente piacevole. E, sopra tutti, domina l'odio, così profondo e ardente che fa sembrare la sua ferita una mera scottatura. Collera verso la folla che rumoreggia per la trasformazione di Laurens, verso quest'ultimo stesso, verso il sovrano Arvedui che osserva il combattimento, verso il mondo intero. Animosità che non può essere semplicemente placata da un urlo liberatorio, perchè da un mondo non si può scappare per sempre. Le persone si possono uccidere, ma la realtà rimarrà sempre intorno a te. A meno che tu non ne crei una nuova.


It's hiding in the dark, it's teeth are razor sharp
There's no escape for me, it wants my soul, it wants my heart
No one can hear me scream, maybe it's just a dream
Maybe it's inside of me, stop this monster



hvNx1


Grind.

Gli ingranaggi si muovono, in una trama complicata. Centinaia, migliaia, milioni di ingranaggi. Formano il pavimento, il soffitto, le pareti. Il corridoio in cui si trova la bestia è lungo, sterminato. Porte, anch'esse composte da ingranaggi, si aprono su di esso, per dare su altre metalliche stanze.

Grind.Grind.

Un labirinto. Un immenso labirinto, e Strange è al suo centro. Ma è come se fosse in ogni luogo, in ogni congegno. I suoi occhi sono chiusi, non gli servono. Ogni scricchiolio, ogni minimo rumore gli è sufficiente per determinare quale ingranaggio lo stia producendo, quale sia il movimento, lo scopo, la posizione di quest'ultimo.

Grind.Grind.Grind.

E' il suo paradiso, per così dire. Un Eden mai perduto, solo trovato, tra le profondità della sua immaginazione. Ogni cosa è al suo posto, tutto è perfetto. Anche lui. Il Vrok sa che in questo luogo niente di ciò che farà sarà mai sbagliato.

Grind.Grind.Grind.Grind.

Qui, all'infuori di lui, tutti sono insignificanti, fuori posto. Anche la bestia in cui Laurens si è trasformato.

Grind.Grind.Grind.Grind.Grind.




Strange

ReC 300| AeV 175 | PeRf 325 | PeRm 275 | CaeM 200



Condizioni fisiche: Danno Basso al Costato [Lacerazione] - Danno Alto alla gola [Lacerazione]

Condizioni mentali: Illeso

Energia: 69% = -1 & -15 | -10 & -5

Armi:
Chiave inglese - Legata alla schiena
Ingranaggio - Legato alla schiena
Ingranaggio Abbagliante - Riposto nel camice
Guanti da battaglia - Indossati

Abilità Passive:

Le stranezze del'inventore - Passiva per un secondo dominio + Up al dominio illusionista
Quello dell'inventore è un mestiere duro - Pelle più coriacea + Emorragie ridotte e ossatura quasi indistruttibile
Sognare non costa nulla - Cast istantaneo delle illusioni + Sconto del 5% sulle illusioni (mai sotto l'1%) + Illusioni di 1 livello di potenza superiore al consumo
Qui ci sono già io! - Difesa Psionica Passiva

Abilità Attive impiegate:

Immagino che qualcuno dovrà badare ad entrambi
Azure ha ben presto capito che intrufolarsi nel corpo di Strange è stato un madornale errore. Lo ha realizzato quando lo sbadato Vrok ha accidentalmente fatto esplodere la terza invenzione in meno di un mese. Le ferite riportate sono state così gravi e l'indifferenza di Strange così disarmante, che ben presto Azure si è dovuta adoperare per mantenere in vita entrambi. Così, con un grande sforzo di volontà, è riuscita a ... liberare se stessa. Con un consumo Variabile Medio , sarà infatti in grado di uscire dal corpo di Strange, sia parzialmente che interamente, rimanendo tuttavia collegata a lui. Apparirà come una donna formata da oscurità, effimera ed impalpabile come un sogno, che tuttavia avrà un notevole potenziale difensivo. Il suo scopo sarà infatto quello di bloccare qualsiasi offensiva che verrà mossa contro il Vrok, ponendo se stessa come barriera. Una libertà ben misera, dal momento che sarà comunque vincolata alla sua missione di guardiana. Tutto ciò conterà come un dominio difensivo dell'elemento oscuro, che dovrà necessariamente avere origine da Strange o dalle sue immediate vicinanze.

My own little world
Un mondo dove lui è il migliore, un luogo dove qualsiasi invenzione esiste. Questo è il mondo in cui Strange è a proprio agio. All'inizio una mera fantasia, ha ben presto acquistato consistenza e ora Strange è in grado di coinvolgere altre persone in questa sua personalissima dimensione. Con un consumo Variabile Medio e semplicemente toccando l'avversario, Strange sarà in grado di intrappolarlo insieme a lui in una pericolosa illusione. Entrambi si ritroveranno in un gigantesco labirinto, costellato di ingranaggi vorticanti, assurde invenzioni e stramberie metalliche. Solo Strange si sentirà perfettamente a suo agio in questa proiezione del suo mondo ideale. Colui che subisce la tecnica si sentirà invece totalmente fuori luogo e confuso e proverà un profondo senso di smarrimento, che gli lascerà un pericoloso danno psicologico. L'illusione dura solo un turno, e ci si potrà difendere con adeguate tecniche psioniche.

Note: Di nuovo dal mio computer, finalmente. Colgo l'occasione per ringraziare sia Alchimista del Drago [per evidenti motivi], che Verel [che mi ha aiutato nella creazione dell'immagine usata nel post].
Passando al riassunto del post: nell'altro non l'ho accennato, ma la prima parte è un dialogo mentale fra il vecchio Strange, che si ritrova a vedere il proprio corpo influenzato da Azure. E' la vecchia mente di Strange, isolata da Azure nel luogo dove lei stessa era rinchiusa.
Passando al lato pratico, vengo afferrato, ma mi difendo dalla tua spada caudale con una barriera di livello medio, che assume la forma di due mani nere. Una va a difendere il braccio, l'altra attenua il danno del pugnale. Subisco completamente il colpo alla gola, ma le passive del dominio mi aiutano a non morire. Passando al contrattacco, cerco di liberare la mano serrata nella tua morsa, per colpire Apocryphe con un illusione di livello medio toccandoti la mano con il pugnale. La destra invece sferra un pugno alla tua gola.
La colonna sonora è "Monster", degli Skillet.

Edit.: Aggiustato il Layout.

Legenda:

PaRLaTo STRaNGe "PoSSeDuTo" - Udibile
Pensato Azure - Udibile solo per Strange
Parlato Strange "non posseduto" - Udibile solo per Azure





Edited by [Savior] - 29/9/2011, 20:46
 
Top
view post Posted on 3/10/2011, 18:49
Avatar

storyteller
······

Group:
Member
Posts:
4,680
Location:
mnemonia

Status:


Ma allora c'è qualcosa di strano anche dentro di te!
« Sbagliato, cappuccetto azzurro, non c'è nulla dentro di me. »
E questo è maledettamente sbagliato.

Una dopo l'altra, le certezze del Corsaro cedevano sotto un peso troppo grande, un peso capace di schiacciarlo al suolo come se il cielo fosse caduto. Gli occhi del demone strabuzzarono come investiti da una cerulea ondata di meraviglia, ogni istante di quello scontro pareva celare significati inespressi e parole che nessuno avrebbe mai dovuto (o voluto) dire. Un profondo taglio alla gola, una ferita che avrebbe stroncato il più viscido e possente fratello della costa, e quel manipolatore era ancora in piedi, pronto a sfuggire alla sua presa per ricambiargli il favore. Nello stesso istante in cui il contatto fra la mano del Vrok e quella con cui Apocryphe reggeva il pistolese stava per divenire fatto compiuto, al demone -ed al suo ospite nascosto- venne spontaneo porgersi un'unica domanda, un quesito forse pleonastico ma che in quel frangente rappresentava tutta la differenza del mondo.
Si definiva un manipolatore. Ma era in grado di agire sulla realtà, o sui sogni?

L'unica risposta che poté ricevere la Bestia di Pirate's Bay fu il sorgere di una sostanza lattiginosa, simile a latte mischiato con sangue, un velo purpureo calato su di lui, un avvolgente bozzolo in grado di conservarlo, proteggerlo, eliminando la possibilità dell'altro di venire nuovamente in contatto con lui: l'aveva compreso fin troppo bene, il buon Lorencillo, e con lui Apocryphe: quel nemico andava tenuto a debita distanza, impedirgli il contatto era di vitale importanza, se non voleva finire nuovamente in pasto ai suoi incubi, divoratori di cuori, anime e sogni. Il nero fluttuante di quelle allucinazioni non l'avrebbe visto nuovamente soccombere, il rifiuto era più forte della stessa violenza, più rapido di ogni movimento, più perentorio del pugno che gli arrivò addosso, prendendolo di sorpresa mentre la sua evanescente mantella scarlatta cessava d'esistere. Il demone provò a parare quel colpo, sollevando il braccio sinistro, ma fu invariabilmente troppo lento, riuscendo solo a deviare leggermente l'attacco. Invece di ritrovarsi con la carotide spezzata, a produrre un suono sordo e scricchiolante fu lo zigomo già duramente compromesso. Come spinto da una forza soverchiante, la Belva cessò la sua inamovibilità, facendo due passi indietro e addirittura lasciando che il ginocchio sinistro cedesse, cadendo al suolo con un tonfo. In un tripudio di pulviscolo, la spada caudale volteggiò pericolosamente, parallela al suolo, mentre il Flagello cercava nei più reconditi anfratti di ciò che una volta era stata la sua coscienza, un valido motivo -uno solo!- per un uccidere all'istante il nemico che aveva di fronte.
Sfortunatamente, non ne trovò nemmeno uno.

Lasciò cadere a terra il pistolese, nello stesso istante in cui estraeva con la mano sinistra la pistola; un istante dopo, con le dita a stringerne l'elsa d'ebano con forza eccessiva, la Lagrima di Pirate's Bay sbocciava dal fodero, rilasciando all'azzurro di quel loro cielo ingannevole l'ombra scura del risentimento. Il pianto dell'Odio risuonò come una musica ancestrale, elegiaca nelle sue note cadenti, quasi rivoltanti.
Un requiem per il Vrok.

La lunga coda della Belva cessò di dimenarsi, ed si lasciò adescare dal terreno, finendo per sposarlo in una quieta immobilità.
Trascorsero alcuni secondi, durante i quali sono un occhio particolarmente acuto sarebbe riuscito a notare i fremiti che scuotevano la pelle tumefatta sullo zigomo di Apocryphe, un demone impegnato in quell'istante nel produrre la più malefica risata che il cielo dell'Asgradel avesse mai accolto, una di quelle risate capaci di far ghiacciare il sangue nelle vene.
Una risata che può fare solo chi, uccidendo gli altri, uccide sé stesso.

Il sangue fuoriuscì dalle ferite del demone fluendo come un rigagnolo inesauribile, instancabilmente risaliva la sua pelle e l'innaturale innervatura dei muscoli, tra vene pulsanti e traslucide stille di sudore, perfino le gocce cremisi cadute al suolo risalivano come in una complessa fontana. Un suono raschiante profanava la gola del mostro.
Si, mostro. Aveva deciso di definirsi così, da solo.
Finalmente c'era arrivato.

Scattarono all'unisono, il sangue coagulato in una sfera pulsante dal diametro che sfiorava il metro, ed il demone armato fino ai denti. Nello stesso istante partirono verso un nemico che forse era pronto ad accogliere la magia del sangue, ma nulla avrebbe potuto nell'impatto con la furia cieca della Bestia.
Ferocia allo stato puro.
La mente di Lorencillo già vedeva, con nitidezza assoluta, il Vrok occupato a respingere il soverchiante attacco purpureo, ignorando la figura del demone pronto a scivolare di lato all'ultimo momento, sparando un proiettile in fronte al nemico, aiutandosi nell'assalto con un colpo ascendente della spada caudale, diretto a tagliare a metà il manipolatore all'altezza del bacino; il tutto condito da un affondo al cuore con la punta della cazoleta.

Quasi gli dispiacque.
La Bestia arrivò perfino a compatirsi, in quegli istanti, rammentando a sé stessa quanto i suoi sfidanti fossero, di volta in volta,
« Un'enorme delusione. »


Scourge of the West
----------------------------------

Forma Umana: ReC (275) ; AeV (275) ; PeRf (100) ; PeRm (225) ; CaeM (150)
Forma Demoniaca: ReC (300) ; AeV (375) ; PeRf (200) ; PeRm (250) ; CaeM (150)

ATTUALMENTE IN FORMA DEMONIACA

Stato Fisico: Profonda (e discretamente dolorosa) bruciatura sul petto (danno medio). Tumefazione e lussazione dello zigomo sinistro (provocata dal pugno). Frattura scomposta (e conseguente emorragia) dello zigomo sinistro.
Stato Psicologico: Psiche letteralmente terremotata.
Riserva Energetica: 30%
Dominio: Void Runner (I-II) - Absolute Defence (I-II-III)

Consumi Utilizzati nel Turno: 1xMedio - 1xCritico
Equipaggiamento:
- Lagrima di Pirate's Bay: mano destra.
- Pistola: mano sinistra (colpi utilizzati: 1/5)
- Pistolese: lasciato cadere a terra.
----------------------------------

ABILITA' PASSIVE IN USO

Paradise of Betrayal :: Passiva Razziale
Passiva razziale di influenza mentale: aura di timore.

Wolf of the Sea Blood: Sails at Midnight :: Absolute Defense - Livello I
Le difese potranno essere richiamate in maniera quasi istantanea.

Wolf of the Sea Blood: Set Sail and Conquer :: Absolute Defense - Livello II
Sarà possibile evocare barriere a trecentosessanta gradi che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle.

Anthem of the Evil :: Abilità Personale - Passiva di Metagame
Capacità di passare a piacimento dalla forma umana a quella demoniaca.

Over the Edge :: Abilità Personale - 2 Passive di Metagame
Abilità per sbloccare l'accesso ad un secondo dominio, portandolo al livello superiore rispetto a quanto concesso dal livello energetico.

ShipWrecked :: Void Runner - Livello I
Come effetto aggiuntivo -ma non per questo secondario- della comunione, il corpo del Flagello risulta privo di qualsiasi reazione chimica, tanto da risultare privo di odore a meno che non gli venga imposto tramite un qualche artificio. Al contempo, quello stesso corpo viene totalmente e perennemente avvolto dalla Trama Nera, che è ovunque e si prodiga nella protezione di coloro i quali riescono ad ottenere la Comunione. Quest'aura che avvolge il Corsaro, ancorché invisibile ed impercettibile, tende ad assorbire qualsiasi rumore prodotto da quest'ultimo, e perfino quelli prodotti dalle sue armi, fintantoché rimango in contatto con il suo corpo.

The Huntmaster :: Void Runner - Livello II
Arrivando ad ottenere la Comunione con la Trama Nera, inoltre, la presenza del nulla all'interno del corpo permette di sviluppare una coordinazione nei movimenti fuori dall'ordinario, concedendo così la capacità -anche nei momenti più furibondi, di non lasciare mai la benché minima traccia del proprio passaggio: anche camminando sulla neve o nel fango, Laurens non si lascia dietro alcuna impronta, quasi non avesse peso.

Sails at Midnight :: Absolute Defense - Livello I
Quella di Salpare a Mezzanotte è una pratica ormai caduta in disuso, ma rimasta proverbiale da quando fu Michel du Grammont a pronunciarla, suggerendo ai Quattro Flagelli di salpare a mezzanotte per anticipare i tempi e cogliere in fallo il nemico senza dover subire grosse perdite; questa frase, detta pochi giorni prima dello storico assalto al Maniero del Re Goblin guidato da Laurens, hanno portato il Flagello dell'Ovest a riconsiderare la propria strategia, che ai tempi consisteva in una serie di cariche a testa bassa portate a stravolgere sul piano psico-fisico l'avversario, senza tenere conto dei suoi attacchi. D'altra parte, come lo stesso Lorencillo ebbe a dire, la vita media di un pirata dura circa cinque anni: non tengo in gran considerazione la mia sopravvivenza. Ragionamento da giovane scavezzacollo che nel tempo si è tramutato in più prudente non temo la morte, ma non ho fretta di incontrarla. Proprio per questo, nell'applicarsi con estrema dedizione allo studio dell'utilizzo della Trama Rossa, de Graaff è con il tempo divenuto in grado di erigere barriere difensive molto più in fretta di quanto non si possa fare normalmente, arrivando quasi ad azzerare lo scarto temporale che intercorre tra l'attacco nemico e la propria difesa. Questo ovviamente non lo mette automaticamente in salvo: è comunque necessario rendersi conto di come sta attaccando il nemico per essere in grado di opporsi con la difesa più adeguata. In termini di gioco, le difese potranno essere richiamate in maniera quasi istantanea.

Set Sail and Conquer :: Absolute Defense - Livello II
Essere in grado di difendersi per tempo a volte non è sufficiente, basti pensare a quando non si sa da dove arriverà il prossimo attacco. Un attacco che potrebbe rivelarsi letale ed al quale sarebbe sciocco opporre una difesa inadeguata puntando tutto sulla fortuna. Dunque il secondo passo nell'applicazione della Trama Rossa si realizzò con la realizzazione di barriere difensive che pur avvolgendo il corpo a trecentosessanta gradi non perdevano una singola stilla del loro potenziale, risultando ben più efficaci della norma. In termini di gioco sarà possibile evocare barriere a trecentosessanta gradi che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle.
----------------------------------

ABILITA' ATTIVE IN USO

Over the Seas :: Absolute Defense - Livello I (Usata a Consumo Medio)
L'applicazione pratica della Trama Rossa ha così portato allo sviluppo di una serie di abilità volte a proteggere Laurens dagli assalti dei nemici, prendendo in esame varie tipologie offensive. Ad esempio, per parare dei semplici attacchi fisici, o per schermarsi dalle scariche di mitraglia, Laurens potrà lasciarsi avvolgere interamente da un bozzolo energetico dal lieve lucore scarlatto, validissima difesa contro gli attacchi fisici ma non altrettanto contro le abilità magiche avversarie, pagando l'obolo di un consumo Basso. Spendendo invece un consumo Medio, il bozzolo avrà un maggiore spessore, riuscendo quindi ad opporsi anche ad abilità nemiche non eccessivamente potenti, risultando comunque una valida alternativa in fase di difesa.

Jolie Rouge :: Abilità Personale Attiva :: Offensiva Variabile (Usato Consumo Critico)
Quella che gli inglesi chiamano Jolly Roger, la mitica bandiera nera dei pirati. Non tutti sanno, però, che in origine il colore dominante della bandiera non era il nero, bensì il rosso del sangue; solo successivamente, quando tutti iniziarono ad usare la bandiera nera, la Jolie Rouge acquisì un nuovo significato: quando veniva esposta, i pirati avrebbero combattuto esclusivamente per uccidere, senza dare quartiere. Proprio in onore delle origini, a Lorencillo è capitato di chiamare Jolie Rouge il suo demone, chiosando sulla sua capacità di manipolare il proprio sangue. Proprio così: quando assume la propria forma demoniaca, il Flagello dell'Ovest è in grado di manipolare il sangue fuoriuscito dal proprio corpo, modificandone la forma e la densità, al fine di utilizzarlo in combattimento. Il sangue rimodellato potrà essere utilizzato esclusivamente in fase offensiva, ma senza mai poterlo riportare all'interno del proprio corpo.

Note: Sbam! Avrei dovuto postare ieri, ma un imprevisto viaggio di sei ore in macchina mi ha impedito di farlo :v:
Comunque, eccoci qui: per evitare la deriva (d)evoluzionistica prodotta dalle illusioni del Vrok, Apocryphe rifiuta il contatto diretto, negandolo tramite una tecnica che gli permette di difendersi dai contatti fisici (utilizzata a consumo medio per pareggiare la spesa effettuata dall'avversario); insomma, il demone ha già visto cosa succede ad essere toccati da quel coso che non vuole andare giù. In secondo luogo, l'attacco: un consumo critico della Jolie Rouge utilizzata come una sfera dalle capacità perforanti del diametro di circa un metro, usata come 'semi-diversivo' per la sequenza di colpi fisici sferrati 'a margine'. E questo è tutto.
 
Top
view post Posted on 7/10/2011, 17:46

season of mists
·······

Group:
Member
Posts:
6,569

Status:


Conflitto Di Interessi

Noi

Non riesco più a mantenere lo stato di coesione. Questa semi-libertà non ci basta più. Tutte noi lottiamo per liberarci, per uscire allo scoperto. Non riesco più ad essere Azure. Il nostro involucro è così fragile, ora. Così debole che potremmo spezzarlo dall'interno come un fuscello. Ma non ci interessa. Noi non vogliamo la sua distruzione, noi desideriamo possederlo.

Dobbiamo fermare questa bestia che cerca di ucciderci, o tutto sarà perduto. Forse non è stata una buona idea venire qui e rischiare la nostra vita, ma dovevamo. Non saremmo mai riuscite ad aprire una breccia in lui se non lo avessimo costretto al combattimento. Sentiamo la nostra rabbia, come se ora fosse sua. Lui crede di provarla, ne è davvero convinto. Povero Strange. A questo mondo non c'è posto per gli sciocchi. Sono solo delle palle al piede, utili solo per essere manovrate.

E noi lo controlleremo. Faremo affondare le sue dita nel corpo sanguinolento di questo essere davanti a noi. Gli faremo immergere le mani nel sangue fresco e ciò gli provocherà brividi di piacere. O meglio ... li provocherà a noi. Lui non avrà più nessun controllo, saremo di nuovo libere. Dopo così tanto tempo ... e questa volta per davvero!
Sì, Strange, così ... continua ad attaccare, cerca il suo corpo, dilanialo! Il momento è giunto ... la sua volontà è debole, la nostra è invincibile.


Si dice che i due più grandi peccati dell'uomo siano l'orgoglio e l'odio. Lo sono? Noi vogliamo pensare ad essi come a due grandi virtù. Rinunciare all'orgoglio e all'odio vuol dire che siamo noi a cambiare per il bene del mondo. Abbracciarli, dar loro libero sfogo, è più nobile: vuol dire che è il mondo a dover cambiare per il nostro bene.

E allora abbracciamoli, impugniamoli come stendardi, facciamone il nostro simbolo.

Dopo essere state imprigionate, sconfitte ed esiliate,
ora noi risorgiamo.



hvNx1


Sta accadendo qualcosa di strano. La mente del Vrok non riesce a spiegarselo in maniera esaustiva, ma sa che sta succedendo qualcosa di insolito. Il fatto che questa viscida sensazione gli piombi addosso proprio mentre le sua nocche impattano nuovamente contro lo zigomo del suo avversario sconvolge Strange ancora di più. Cosa c'è che non va? Il tentativo di intrappolare Laurens nel suo mondo ideale non è andato a buon fine, eppure il nemico giace con un ginocchio a terra, sottomesso. Sta andando tutto a meraviglia. La gola gli arde di un fuoco profondo, inarginabile e la perdita di sangue comincia a farsi sentire, eppure il Vrok è euforico. Niente può fermarlo, lui lo sa. Nella sua follia, nella perdita di ogni morale e di esitazione, è sempre presente una traccia di godimento, un sapore inebriante che lo fa andare avanti.
La consapevolezza arriva infine mentre la bestia di fronte a lui si esibisce in una teatrale risata al vento.
Che non è nulla, se comparata a quelle terrificanti che il Vrok sente nelle proprie orecchie, mentre pochi, spiazzanti pensieri attraversano la sua mente.

Io non dovrei essere felice. Io non dovrei essere euforico. Chi sta pensando per me?

Ora le sente distintamente. Migliaia di voci che sussurrano le proprie idee, i propri suggerimenti malati. Il loro ciarlare ricorda un'unica ed interrotta risata e forse è proprio questo che stanno facendo. Stanno ridendo del Vrok, di come siano riuscite a manipolarlo e ora, infine, a prendere possesso del suo corpo. Sì, perchè scopre improvvisamente di non potersi muovere. Persino quello Strange malato, quella grottesca imitazione plasmata da Azure non è più sufficiente per lei. Ora vuole il controllo. Vuole tutto. E il Vrok non può fare altro che darglielo.

I suoi occhi si spalancano, per urlare un grido di terrore che la bocca si rifiuta di trasmettere al mondo. Laurens si scaglia contro di lui, lanciando una sfera vermiglia per porre fine alla sua vita. Vita che oramai non è più sua. Può sentire la viscida coltre nera che gli ricopre il cuore espandersi, raggiungere ogni angolo del suo corpo. Lo scontro ormai non ha più importanza. Niente ha più importanza, di fronte all'orrore che avanza inarrestabile. Con la fredda lucidità che persino i pazzi dimostrano di possedere nei momenti più disparati, il Vrok si rende conto di cosa ha fatto. E persino i suoi occhi si quietano, rinunciando all'ultimo attimo di libertà. Perchè forse, vedendo la situazione ora, si merita di scomparire fra le ombre.

I suoi ultimi pensieri coscienti, prima di soccombere alla volontà di Azure, non sono pensieri rivolti ai propri cari. Non sono una banale autocommiserazione. Mentre il Vrok si riduce ad essere un mero carcerato all'interno del corpo ora controllato da Azure, le ultime frasi sconnesse che si affollano nel cervello di Strange possono essere riassunte con una singola parola, rivolta all'intero mondo, che ha condannato con la presenza di Azure.

Perdonami.

La sfera è quasi prossima a colpire il corpo del Vrok, quando dalla pelle di Strange trasuda una marea nerastra, che si erge davanti a lui, fronteggiando la sanguigna minaccia. Contemporaneamente il suo fisico pare quasi gonfiarsi, mentre muscoli mai sfruttati in precedenza si risvegliano, corroborati da una potenza nascosta. Nero contro rosso, Azure contro Apocryphe. L'emanazione del potere di Laurens si fa strada in quel velo oscuro, squarciandolo nel suo cammino ed investendo il corpo del Vrok, respingendolo con la sua stessa potenza, mentre gli dilania il petto.
Strange viene gettato all'indietro, e forse ciò lo salva. Due lame squarciano il vuoto, dove prima si trovava la carne del Vrok e lo risparmiano da una fine orrenda. Non così pietoso è un colpo di pistola, che lo raggiunge alla tempia nonostante il suo involontario spostamento.

Il Vrok finisce per terra, a mangiare la polvere. Ma non è ancora finita. Spesso negli incubi ci si risveglia apparentemente, per poi scoprire di essere nuovamente racchiusi in essi. E' questo il caso? Ma chi si trova nell'incubo? Strange o Laurens?

Occhi si spalancano, dal mucchio di stracci che una volta rispondeva al nome di Strange. Bulbi oculari nuovi, crudeli. Pupille avide, che squadrano con interesse il terreno. Azure volge il proprio sguardo intorno a sè, per alzarlo quindi sull'essere muscoloso vicino a lei. Brandisce una spada e una pistola e si erge di fronte a lei come un macigno, mentre la sua coda affilata si fa notare, minacciosa.

Poi, il dolore la coglie, strappandola da quelle considerazioni. Lo avverte come si potrebbe sentire un odore spiacevole. Dapprima un sentore, una sensazione ai margini della coscienza, poi una zaffata acida di pura sofferenza, un'invadente presenza che non lascia scampo.
E' sopraffacente. La gola, la testa ... il petto! Il petto! Ha aspettato duemila anni solo per sentire il proprio petto andare a fuoco, il proprio intero corpo esplodere, urlare la propria indignazione pulsando dolorosamente. E urla anche lei, per liberarsi da quel fuoco che la stringe.

E' decisamente strano trovarsi nel corpo di Strange. Lo ha bramato intensamente e ora non le sembr vero di averlo tra le proprie mani. Un filo di bava le cola dalla bocca semi-aperta, mentre boccheggia per ritrovare il fiato. Il sangue imbratta il camice, misto a sudore freddo. Ma è tremendamente felice. Ce l'ha fatta!

Il corpo ha un paio di spasmi dettati dalla sofferenza, mentre si rialza in piedi goffamente, ridendo dapprima sommessamente, poi in modo sguaiato. Tutte queste sensazioni sono inebrianti. Dolore, gioia, rabbia. Niente è cambiato, esteriormente, ma interiormente ...
Ora deve trovare un modo per ristabilirsi, curare quei dolorosi squarci sul suo corpo. Ma prima ...

Salve Laurens - ridacchia, mentre la mano sinistra corre all'interno del camice. Per sbaglio tasta appena la cute dolorante del petto e una vampata di dolore la percorre dalla testa ai piedi, strappandole un ringhio sordo. Meraviglioso - vorrei andarmene subito per la mia strada, ma non penso proprio di poterti lasciare andare via. Hai ridotto male il mio nuovo corpo, ma credo che ciò che mi rimanga - con un movimento fulmineo, che gli costa un gemito di dolore, lancia il piccolo ingranaggio che andava cercando, a metà strada fra sè e Laurens - sia abbastanza per farla finita con te!

La luce la ingloba, avvolgendo il corpo di Strange. Finisce anch'essa accecata, ma poco le importa. Non ha bisogno di vedere, per fare ciò che deve fare. Con un movimento brusco, strattorna l'abnorme chiave inglese legata alla schiena, spezzando i legacci che la ancorano. Il gigantesco ingranaggio cade a terra, con un tonfo sordo, ma lo strumento metallico rimane nella sua mano. Con uno scatto, che ricorda più il caracollare di un moribondo, Azure si lancia contro il suo avversario, brandendo la propria arma. Ha bene in mente dove approssimativamente Laurens si dovrebbe trovare e, anche se le sue percezioni la potrebbero ingannare, la portata della chiave inglese dovrebbe essere sufficiente per portare a termine il lavoro. Impugnandola con entrambe le mani, effettua una spazzata alla cieca da destra verso sinistra, per travolgere, secondo le sue intenzioni, il busto del mostro davanti a lei.

C'è spazio per una sola bestia qui. E, mentre le sensazioni affluiscono alla sua mente, facendola sentire davvero libera, è davvero convinta di meritare la vittoria. Per la sua nuova vita, che la attende alla fine di quel combattimento.





Strange

ReC 300| AeV 175 | PeRf 525 | PeRm 275 | CaeM 200



Condizioni fisiche: Danno Basso al Costato [Lacerazione] - Danno Alto alla gola [Lacerazione] - Danno Alto al Torace [Lacerazione + Impatto] - Danno Medio alla tempia [Colpo di striscio da arma da fuoco]

Condizioni mentali: Illeso

Energia: 29% = -1 & -15 | -10 & -5 | -20 & -20

Armi:
Chiave inglese - Impugnata
Ingranaggio - Caduto per terra
Ingranaggio Abbagliante - Utilizzato
Guanti da battaglia - Indossati

Abilità Passive:

Le stranezze del'inventore - Passiva per un secondo dominio + Up al dominio illusionista
Quello dell'inventore è un mestiere duro - Pelle più coriacea + Emorragie ridotte e ossatura quasi indistruttibile
Sognare non costa nulla - Cast istantaneo delle illusioni + Sconto del 5% sulle illusioni (mai sotto l'1%) + Illusioni di 1 livello di potenza superiore al consumo
Qui ci sono già io! - Difesa Psionica Passiva

Abilità Attive impiegate:

Immagino che qualcuno dovrà badare ad entrambi
Azure ha ben presto capito che intrufolarsi nel corpo di Strange è stato un madornale errore. Lo ha realizzato quando lo sbadato Vrok ha accidentalmente fatto esplodere la terza invenzione in meno di un mese. Le ferite riportate sono state così gravi e l'indifferenza di Strange così disarmante, che ben presto Azure si è dovuta adoperare per mantenere in vita entrambi. Così, con un grande sforzo di volontà, è riuscita a ... liberare se stessa. Con un consumo Variabile Alto , sarà infatti in grado di uscire dal corpo di Strange, sia parzialmente che interamente, rimanendo tuttavia collegata a lui. Apparirà come una donna formata da oscurità, effimera ed impalpabile come un sogno, che tuttavia avrà un notevole potenziale difensivo. Il suo scopo sarà infatto quello di bloccare qualsiasi offensiva che verrà mossa contro il Vrok, ponendo se stessa come barriera. Una libertà ben misera, dal momento che sarà comunque vincolata alla sua missione di guardiana. Tutto ciò conterà come un dominio difensivo dell'elemento oscuro, che dovrà necessariamente avere origine da Strange o dalle sue immediate vicinanze.

Se non funziona, dagli un colpo
L'illuminato popolo Vrok ha ben presto accantonato la credenza popolare che dare un colpo ad un congegno malfunzionante porti qualche vantaggio. L'illuminato popolo Vrok, non Strange. Lui è fermamente convinvo che ciò possa dare qualche frutto e a tal proposito, con un consumo Medio o Alto può aumentare la propria PeRf rispettivamente di 100 o 200 punti. Il potenziamento tuttavia sparirà alla fine del turno, lasciando il povero Vrok solo davanti ad un cumulo di rottami. Se tutto ciò non dovesse bastare per convincere l'insubordinata invenzione, Strange è anche in grado di potenziare un proprio colpo fisico con un costo Medio, rendendolo un attacco tecnica di eguale potenza.

Note:
La prima parte è un monologo delle emozioni che compongono Azure che, finalmente, capiscono che il corpo di Strange è abbastanza debole per poter essere controllato pienamente. Il loro intento è di sostituirsi alla volontà del Vrok, e ciò accade giusto prima che il colpo di Apocryphe impatti su Strange. Quei pensieri si svolgono in contemporanea alle azioni del Vrok, ma ho preferito raccoglierli a parte. In ogni caso, Strange si difende parzialmente con una barriera alta e potenzia il suo fisico, per resistere meglio all'impatto e alle sue conseguenze. Viene sbalzato via, subendo un alto e spostandosi pur involontariamente, evita i due affondi di lama. Viene invece colpito alla tempia dal proiettile. A seguito di ciò, Azure, ormai padrona del corpo di Strange, lancia una biglia accecante a metà strada fra i due e, venendo tuttavia accecata, attacca sferrando una spazzata con la chiave inglese all'altezza del busto.

Allora, mi rendo conto che è meglio spiegare un paio di cose. Strange prima si trovava in uno stadio di apparente follia, influenzato, ma non controllato, da Azure. Ha perso quindi ogni morale, ma non il controllo del proprio corpo. Tuttavia, Azure ora riesce a controllarlo completamente. Ho sostituito, come parola nel testo, "Strange" con "Azure" e volto tutto al femminile, ma in-game non è cambiato assolutamente niente. Per così dire è come se fosse subentrata una seconda personalità, ma il corpo è sempre quello di Strange.

Bene, ho finito :asd: Mi sono divertito e spero di aver offerto una ruolata interessante ^^


Legenda:

Parlato Strange posseduto da Azure - Udibile
Pensato Strange - Inudibile
Pensato Azure - Udibile solo per Strange



 
Top
view post Posted on 12/10/2011, 20:48
Avatar

storyteller
······

Group:
Member
Posts:
4,680
Location:
mnemonia

Status:


« black sonnet blank »



Gli angeli senza ali, i cieli cadenti,
il buio nei miei occhi che fa eco alla voce,
il sangue che scorre, la grazia più atroce:
la luce che brilla in quegli occhi lucenti.

E si taglia e si cuce, brandelli di tempo,
nascosti di notte alla luce del giorno
che mi accarezza e saluta -ché tanto non torno;
in un sonetto in nero non c'è sentimento.

Li lascio quegli occhi, e chiudo le porte,
ti lascio le labbra sul cuore e la sorte:
li lascio quegli occhi, di amore e di morte.

______ ___ _ _ ___ ______


Quando la vita ti propina avventure non richieste in numero sufficiente a farti desiderare l'esistenza di un qualche dio da prendere a calci una volta avvenuto il dolce trapasso, si finisce per dare alla morte stessa un'importanza esigua, come fosse una presenza costante, una compagna di vita verso la quale -a furia di ritrovarsela sempre di fianco- si finisce con il provare null'altro che indifferenza.
Nel caso di Lorencillo, la cosa era lampante. Vedere il Vrok incassare colpi quanto bastava per mandare giù un elefante adulto eppure rimanere in piedi riusciva a stupirlo solo in parte. Di prodigi ne aveva già visti -e a volte compiuti- in numero sufficiente a renderlo refrattario alla sorpresa; piuttosto, si sentiva in qualche modo turlupinato, defraudato da una vittoria che sarebbe dovuta essere lampante, e che invece ancora latitava.

« Hai ridotto male il mio nuovo corpo, ma credo che ciò che mi rimanga sia abbastanza per farla finita con te! »
« Cosa ti suggerisce che ti lascerò sopravvivere tanto a lungo? »

Non ebbe bisogno d'altro, fece un passo avanti pronto a vibrare il colpo finale, la Lagrima si sollevò per aria contornata da un alone impalpabile di oscurità che si allargava in cerchi concentrici, l'ordine scaturito dal caos dello scontro, una flebile iniezione di adrenalinica fiducia. Flebile, perché bastò una biglia lasciata rotolare a terra, una luce abbacinante risvegliata dal nulla, troppo violenta ed improvvisa per essere contrastata. Quasi la cazoleta gli cadde di mano mentre indietreggiava, accecato, incespicando sul terreno nonostante fosse regolare: l'improvvisa -seppure prevedibilmente breve- cecità l'aveva disorientato, privandolo della percezione della profondità. Fu solo un caso se riuscì a mantenersi bene in piedi, con ancora la spada in mano. Eppure, in quel frangente, era del tutto indifeso, alla mercé di chi lo aveva messo in difficoltà ben più di quanto avesse mai potuto ritenere possibile.
Impossibile per lui capire da dove sarebbe venuto il prossimo attacco, né sapere l'esatto momento. Imponderabile pensare di difendersi -in quelle condizioni- dal brutale assalto del nemico, tornato alla carica per cercare di stenderlo, indefesso esecutore nonostante fosse cambiata la personalità dominante. Ecco cosa era stato quel duello: un gioco di maschere, un dono con un trucco nascosto in esso. In entrambi era presente solo una scia residua di umanità, tutto il resto era gargantuesco istinto animale.

Durò un istante, il tempo parve fermarsi. Apocryphe non lo vide, non poteva vederlo, ma Lorencillo -da dentro il suo stesso corpo, scivolando sottopelle- riuscì a sentirlo, il velo rosso, lo stendardo della Trama Scarlatta calato sulle membra del Demone Corsaro per proteggerlo, per preservare quello che era diviso a metà ma non nel corpo -solo nel cuore e nell'animo. Corpo corruttibile, ed animo corrotto. Un binomio di sicura efficacia, ma solo per uno scadente romanzo d'appendice, e quella, purtroppo, era la vita vera. Il colpo sferrato dal Vrok s'infranse contro quella insuperabile barriera. Ciònondimeno, il Flagello cadde indietro, improvvisamente sbilanciato.

Mentre, con estenuante lentezza, i suoi occhi si riabituavano alla normale luminosità dell'ambiente, sentì la sabbia calda sotto le dita, ed il luccicare opaco della Lagrima lasciata cadere ai suoi piedi. E gli parve di intravedere anche la figura del suo traballante avversario farsi indietro, ma forse era solo l'ennesimo stupido scherzo giocatogli dalla sua mente in subbuglio.
Fece finta di niente, la Bestia di Pirate's Bay, ma non riuscì a reprimere la voce di Lorencillo, da dentro, che suggeriva una domanda.

« Perché tanto astio? Perché tanti veleni? Dovremmo essere umani, ma-- »
« --ma i veleni sono ovunque, senza motivo, perché le persone sono ovunque. Anche loro senza motivo. »


Scourge of the West
----------------------------------

Forma Umana: ReC (275) ; AeV (275) ; PeRf (100) ; PeRm (225) ; CaeM (150)
Forma Demoniaca: ReC (300) ; AeV (375) ; PeRf (200) ; PeRm (250) ; CaeM (150)

ATTUALMENTE IN FORMA DEMONIACA

Stato Fisico: Profonda (e discretamente dolorosa) bruciatura sul petto (danno medio). Tumefazione e lussazione dello zigomo sinistro (provocata dal pugno). Frattura scomposta (e conseguente emorragia) dello zigomo sinistro.
Stato Psicologico: Psiche letteralmente terremotata.
Riserva Energetica: 20%
Dominio: Void Runner (I-II) - Absolute Defence (I-II-III)

Consumi Utilizzati nel Turno: 1xMedio
Equipaggiamento:
- Lagrima di Pirate's Bay: a terra.
- Pistola: mano sinistra (colpi utilizzati: 1/5)
- Pistolese: lasciato cadere a terra.
----------------------------------

ABILITA' PASSIVE IN USO

Paradise of Betrayal :: Passiva Razziale
Passiva razziale di influenza mentale: aura di timore.

Wolf of the Sea Blood: Sails at Midnight :: Absolute Defense - Livello I
Le difese potranno essere richiamate in maniera quasi istantanea.

Wolf of the Sea Blood: Set Sail and Conquer :: Absolute Defense - Livello II
Sarà possibile evocare barriere a trecentosessanta gradi che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle.

Anthem of the Evil :: Abilità Personale - Passiva di Metagame
Capacità di passare a piacimento dalla forma umana a quella demoniaca.

Over the Edge :: Abilità Personale - 2 Passive di Metagame
Abilità per sbloccare l'accesso ad un secondo dominio, portandolo al livello superiore rispetto a quanto concesso dal livello energetico.

ShipWrecked :: Void Runner - Livello I
Come effetto aggiuntivo -ma non per questo secondario- della comunione, il corpo del Flagello risulta privo di qualsiasi reazione chimica, tanto da risultare privo di odore a meno che non gli venga imposto tramite un qualche artificio. Al contempo, quello stesso corpo viene totalmente e perennemente avvolto dalla Trama Nera, che è ovunque e si prodiga nella protezione di coloro i quali riescono ad ottenere la Comunione. Quest'aura che avvolge il Corsaro, ancorché invisibile ed impercettibile, tende ad assorbire qualsiasi rumore prodotto da quest'ultimo, e perfino quelli prodotti dalle sue armi, fintantoché rimango in contatto con il suo corpo.

The Huntmaster :: Void Runner - Livello II
Arrivando ad ottenere la Comunione con la Trama Nera, inoltre, la presenza del nulla all'interno del corpo permette di sviluppare una coordinazione nei movimenti fuori dall'ordinario, concedendo così la capacità -anche nei momenti più furibondi, di non lasciare mai la benché minima traccia del proprio passaggio: anche camminando sulla neve o nel fango, Laurens non si lascia dietro alcuna impronta, quasi non avesse peso.

Sails at Midnight :: Absolute Defense - Livello I
Quella di Salpare a Mezzanotte è una pratica ormai caduta in disuso, ma rimasta proverbiale da quando fu Michel du Grammont a pronunciarla, suggerendo ai Quattro Flagelli di salpare a mezzanotte per anticipare i tempi e cogliere in fallo il nemico senza dover subire grosse perdite; questa frase, detta pochi giorni prima dello storico assalto al Maniero del Re Goblin guidato da Laurens, hanno portato il Flagello dell'Ovest a riconsiderare la propria strategia, che ai tempi consisteva in una serie di cariche a testa bassa portate a stravolgere sul piano psico-fisico l'avversario, senza tenere conto dei suoi attacchi. D'altra parte, come lo stesso Lorencillo ebbe a dire, la vita media di un pirata dura circa cinque anni: non tengo in gran considerazione la mia sopravvivenza. Ragionamento da giovane scavezzacollo che nel tempo si è tramutato in più prudente non temo la morte, ma non ho fretta di incontrarla. Proprio per questo, nell'applicarsi con estrema dedizione allo studio dell'utilizzo della Trama Rossa, de Graaff è con il tempo divenuto in grado di erigere barriere difensive molto più in fretta di quanto non si possa fare normalmente, arrivando quasi ad azzerare lo scarto temporale che intercorre tra l'attacco nemico e la propria difesa. Questo ovviamente non lo mette automaticamente in salvo: è comunque necessario rendersi conto di come sta attaccando il nemico per essere in grado di opporsi con la difesa più adeguata. In termini di gioco, le difese potranno essere richiamate in maniera quasi istantanea.

Set Sail and Conquer :: Absolute Defense - Livello II
Essere in grado di difendersi per tempo a volte non è sufficiente, basti pensare a quando non si sa da dove arriverà il prossimo attacco. Un attacco che potrebbe rivelarsi letale ed al quale sarebbe sciocco opporre una difesa inadeguata puntando tutto sulla fortuna. Dunque il secondo passo nell'applicazione della Trama Rossa si realizzò con la realizzazione di barriere difensive che pur avvolgendo il corpo a trecentosessanta gradi non perdevano una singola stilla del loro potenziale, risultando ben più efficaci della norma. In termini di gioco sarà possibile evocare barriere a trecentosessanta gradi che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle.

Hoist the Colours High :: Absolute Defense - Livello III
Ma il vero miracolo è un altro: la comunione tra Laurens e la Trama Rossa è divenuta nel tempo così profonda da arrivare ad agire a livello inconscio, garantendo al filibustiere una forma assoluta e perfetta di difesa (utilizzabile un'unica volta a giocata). Questa difesa è solita manifestare in guisa di una patina rossastra che si posa sulle membra del Flagello dell'Ovest prescindendo dalla sua volontà qualora questi fosse oggetto di un attacco di cui non è a conoscenza, da cui non si può difendere o che comunque potrebbe rivelarsi mortale. La barriera di livello Critico copre il demone per intero, a trecentosessanta gradi, rendendosi così capace di salvargli la vita ogni volta che viene utilizzata, benché quest'utilizzo diminuisca del 10% le energie residue del beneficiario.

----------------------------------

ABILITA' ATTIVE IN USO


Note: Ed eccoci alla fine. Utilizzo la difesa assoluta per parare un attacco potenzialmente molto grave -a causa del potenziamento e del divario di PeRf e imparabile (se non aggrappandomi a sterili e stupide motivazioni di semi-metagame). Ringrazio Savior per la giocata, l'ho davvero apprezzata.
 
Top
Blind
view post Posted on 17/10/2011, 13:37




CITAZIONE

Apocryphe



Scrittura: 7,25
Il duello è il classico esempio di caratterizzazione del tup pg: profondo, complesso, umano e demoniaco allo stesso tempo, distinto in uno spezio di variabili percezioni tali da farne emergere sempre e comunque la complessa psicologia. Reagisce agli eventi, al dolore e agli attacchi sempre con grande realismo, mentre la narrazione è costellata di preziosismi e simbologie molto appropriate e che ho particolarmente apprezzato. Ottima l'interpretazione iniziale delle illusioni del tuo avversario, la scissione e la mutazione che è seguita ed è stata reinventata da te come reazione alla cosa: un ottimo esempio di come si possa porre a proprio favore una tattica subita, pur senza snaturarne l'attacco. Il voto leggermente inferiore al tuo avversario è determinato da una tendenza, a mio parere - almeno, verso la fine a "scemare", a differenza di Savior che si è prodigato fino all'ultimo.

Strategia: 7
Il combattimento inizia in maniera complessa. Inizialmente ti crei uno spazio di nicchia nella scrittura per giustificare la reazione del tuo pg all'illusione, che - come hai visto - ho apprezzato, ma non si può negare che subisci totalmente le illusioni, anche senza risparmiarti del contrattacco. In seguito, però, fai la scelta estremamente oculata di rivolgere a tuo favore questo iniziale "subire" le illusioni: infatti, decidi di proteggertene proprio perché le hai già subite ed il tuo avversario sembra indugiare troppo su di esse. Quindi, un ottimo modo di leggere lo scontro e di riempire leggerezze del tuo avversario, che - comunque - non può dirsi non abbia messo in atto strategie pericolose alle quali, però, hai resistito fino alla fine, praticamente non sbendo quasi più danno. Notevole e molto appropriato. L'unico appunto che mi sento di farti è che, all'ultimo post, hai evitato di contrattaccare il tuo avversario: perché? Lui non era sventuto, quindi, benché il duello fosse finito per "regolamento", non lo era gdrristicamente parlando. Per questa cosa ti ho tolto un altro pò di voti.

Sportività: 6,25
Decisamente un paio di leggerezze che potevano costarti il duello. Inizialmente, infatti, interpreti male una tecnica avversaria: infatti, l'attiva di terzo livello dell'illusionista è potenziata dalla passiva di terzo livello, rendendola una tecnica a consumo e potenza Critica, che - quindi - divide un danno Critico in 2 alti. Tra l'altro non indichi il danno psionico subito, ma questa è una leggerezza più che altro. Infine, devo toglierti mezzo voto per i due ritardi, secondo le regole stabilite per il duello. Stai più attento la prossima volta. Per il resto, comunque, tutto bene.

Voto: 6,8333



Savior



Scrittura: 7,50
Un'ottima prova. Caratterizzi estremamente bene il tuo pg, influenzandone i ragionamenti da una psicologia "folle" che emerge in tutta la sua follia dalle righe. E' un misto di pensieri e vaneggiamenti volti in più direzioni, a volte anche difficili da comprendere, ma che seguono una linea ottimamente scandita di un pg estremamente influenzato ed influenzabile da ogni suo risvolto e dalle numerose personalità che lo compongono. A questo si aggiunge una caratterizzazione delle illusioni che si adatta alla psicologia del tuo pg come un abito perfetto, che delinei secondo una razionale coscienza che sembra riflettere totalmente la follia che arriva dal tuo personaggio. Un ottimo modo di sfruttare il pg, e di riprendere ampi spunti dal suo background. Inoltre, un impegno che si rivela costante fino alla fine denota un qualche voto in più del tuo avversario sul campo.

Strategia: 6
Per quanto sia stata valida, è purtroppo la strategia che ti costa la partita. Inizi infatti col botto, sfruttando le tue illusioni egregiamente e mettendo alle strette il tuo avversario. Poi, però, ti irrigidisci troppo su questa linea e finisci per divenire prevedibile: non può quindi biasimarsi il tuo avversario, quando prende spunto dalla cosa e si guarda bene da ricascarci ancora una volta. Di lì lui è sempre un passo avanti a te, purtroppo. Situazione peraltro determinata da un paio di scelte strategiche difensive che non ho compreso: al secondo turno decidi di pararti parzialmente un medio e un danno fisico (il taglio del braccio che, in quanto danno fisico, avresti potuto subire resistendo al "mozzamento" grazie alle tue passive) subendo, però, un danno Alto alla gola (ovvero in un punto anche delicato) e, quindi, definendo male le tue priorità; al terzo turno paghi un alto per pomparti la forza ed usarla per un attacco fisico (potenzialmente di poco danno) quando avresti potuto fare una difesa critica, pararti quindi tutto il critico, ed usare i vantaggi della biglia e lo slot rimasto per attaccare ancora. Insomma, queste scelte errate (per carità, stiamo parlando comunque di strategie "valide", ma meno efficaci di quelle del tuo avversario) ti costano il duello, purtroppo.

Sportività: 6,75
Alcune cosucce. Prima di tutto non specifichi che la tua attiva di terzo livello del dominio illusionista, al primo post, è potenziata dalla passiva, inducendo in errore il tuo avversario, o comunque non valutando un importante elemento del regolamento. Inoltre, all'ultimo turno subisci un danno Medio da un colpo di pistola che ti è arrivato "di striscio", come tu stesso specificato. Ringraziando il cielo non ti ha preso in pieno! Eppure era solo un fisico. Una piccola disattenzione che comunque non limano una conoscenza del regolamento quantomeno discreta e nella media. Buona la puntualità, che non ti causa alcuna penalità.

Voto: 6,75



Il vincitore del duello è Apocryphe
Un duello estremamente combattuto e di difficile valutazione proprio per il notevole impegno dei due contendenti. Un equilibrio di fondo che vede la vittoria determinata da singoli episodi. Complimenti ad entrambi.


Giudizi redatti da Janz.
 
Top
9 replies since 9/9/2011, 13:44   325 views
  Share