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Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy
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Alcrisia
King's D
o
awn
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L'Alba delle Tenebre
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J!mmy
Posted on
2/12/2011, 01:04
by:
J!mmy
King's D
o
awn
~
L'Alba delle Tenebre
Due giorni prima
____________
Era passato un lungo e sanguinoso anno dall’epilogo dell’Apocalisse che aveva sconvolto l’intera faccia del continente e raso al suolo quanto rimaneva del fantomatico Clan Toryu. In pochi erano sopravvissuti, ma in altrettanti avevano inforcato le armi al servizio d’un nuovo vessillo, d’un nuovo nome:
Sennar
. Il Re che non perde mai era perito valorosamente, nella divina fossa ch’egli stesso aveva osato scavarsi, e quello che oramai indugiava a svanire di lui non era che il ricordo sbiadito del più potente sovrano del Mondo Umano.
Quel giorno, il caldo sole del sud divorava in un stretta morsa il tagliente vento dell’oriente, sovrastandone l’impetuosità con esilarante leggerezza. Le spigolose terre meridionali offrivano un placido riparo a cammellieri e pellegrini, uomini disdegnati dalle loro stesse dimore, dalle loro stesse famiglie, uomini che non avevano più nulla a cui aggrapparsi, disperati e pazzi come sozzi mendicanti succhia-danaro.
In mezzo all’arida steppa del Feroer, tra spuntoni di roccia rossa come sangue e fitti nugoli di sabbia rovente, l’accampamento dell’imperioso Clan Toryu torreggiava furente e trepidante nell’attesa che il segnale d’avvio venisse lui concesso come un pasto bramato al predatore, una predatore subdolo, devastante, letale. L’intero perimetro del campo era un perenne accavallarsi di tendopoli militari che prosciugavano miglia e miglia di terreno incontaminato. Ai bordi risiedevano i soldati semplici e, via via che ci si avvicinava al centro, il numero di padiglioni si riduceva esponenzialmente, mentre le loro dimensioni si ampliavano: gli alloggi degli strateghi, degli armaioli, dei consiglieri e – al cuore di tutto – la sua, la tenda della generalessa Rekla, distanziata d’una decina di metri dai dintorni per mera mania di sdegnante superiorità.
Quel dì, però, gli alloggi del cavaliere erano vuoti.
«
Muovete il culo, voi
!»
Si udì la voce di uno dei veterani sbraitare su due reclute più giovani, intente com’erano a scommettersi una pinta d’idromele su qualche assurdo perditempo da locanda; pezzenti privi di alcun senso nella loro lurida esistenza che avevano trovato nella guerra l’unica fonte di reale sussistenza ed indomabile divertimento, ometti stanchi persino di scoparsi la stessa puttana per due giorni di fila, che ora coglievano nello spargimento di sangue un gioco in cui essere il migliore, in cui essere il più forte.
«
La Nera ci vuole pronti!
»
L’uomo diede un violento calcione sulle natiche del più corpulento e svanì tra grugniti e lamenti sull’essere comandante di una flotta di scansafatiche e rammolliti.
Questi
erano gli uomini al soldo del Cerbero, giacché
questi
erano coloro i quali nulla avevano da perdere e nulla avrebbero temuto, neppure la morte.
«
Non mi dilungherò in troppe chiacchiere, quindi vedete di starmi a sentire.
»
Sulla cima di un improvvisato piedistallo di granito rosso pallido, la Nera Regina guardava i propri comandanti con aria severa, gelida e decisa: sul volto della donna, una lieve cicatrice ne macchiava i lineamenti delicati e morbidi, imbrattandone la tempia destra dal sopracciglio allo zigomo: il dono dell’ultima incontrastata quanto sadica spedizione.
Allungò lentamente il braccio alle proprie spalle, tendendo dunque l’indice in direzione di un’immensa collana di cime cupe e vertiginose, talmente elevate da sfiorare il cielo, le quali ricreavano una sorta d’invalicabile muraglia tra loro e quanto ne stanziava al di là.
«
Oltre quelle montagne c’è l’ultimo ostinato nemico dell’impero. Mi è giunta notizia che, durante un mandato di esplorazione, un manipolo di nostri commilitoni è stato catturato e reso prigioniero da un certo Asaad, comandante e leader di questi sudici ribelli. Il nostro obiettivo è liberarli ed espugnare la cittadina da chiunque osi resistere alla nostra impresa.
»
Abbassò lo sguardo su alcuni di loro, occhi provati dalla guerra, osservando i loro volti contorcersi dal dubbio.
«
Due di voi prendano subito ciò riescono a raccattare tra le cianfrusaglie dell’esercito: il vostro compito è infiltrarvi nell’accampamento sotto mentite spoglie di mercanti pellegrini. Partirete entro un’ora da adesso, e vedete di essere credibili. Un nostro uomo, un certo Iskandar, vi attenderà lì.
Gli altri tre, invece, si preparino alla battaglia: lascerete l’accampamento fra due giorni
» sibilò con assenza, smontando dal proprio misero sostegno di pietra ed inoltrandosi a passo svelto per i nodosi insediamenti di pelle e corda «
Abbiamo ancora del sangue da spargere.
»
[...]
Presente • Fortezza di Rockwhite
____________
«
Fammi passare, feccia immonda!
»
Le lance legnose e acuminate delle due statuarie guardie a difesa dell’imponente porta d’olmo e ferro si incrociarono all’unisono nell’esatto istante in cui Rekla Estgardel li raggiunse. Erano passate ventisei ore, ventisei strazianti ore di viaggio da quando aveva ordinato all’esercito disposto poc’oltre le montagne rosse di attendere il suo ritorno da un incontro di cui tutti, invero, conoscevano già l’esito.
Si udì un comando dall’interno dell’edificio e subito le lance delle sentinelle si ritrassero in posizione verticale, con una rapidità ed una decisione tipica dei guerrieri meridionali.
La Nera attraversò con grazia e severità al contempo il pesante uscio dell’alloggio del capo dei ribelli, per poi sollevare il palmo prima che questi osasse aprir bocca e darvi fiato inutilmente.
«
Finalmente ci rivediamo. E’ un peccato non potermi però dilungare nei convenevoli. Perché tu sai perché sono qui... vero Asaad?
» sputò aspra e greve come solo una mercenaria in cerca d’un po’ d’oro o fama poteva dir di saper essere: deformazione professionale, la chiamava. Impinguò il petto, dunque, e sollevò il mento con orgoglio e fierezza.
«
In nome del Clan Toryu, per ordine del sovrano del Mondo Umano Sennar Sighvat, ti invito a desistere dalla riluttanza e a sottometterti al potere dell’impero. Inchinati al nuovo regno e non vi verrà fatto alcun male.
»
Parole ridondanti, memorizzate a forza, pronunciate controvoglia decine e decine di volte.
Era la prassi, dopotutto: accettare la resa o assistere alla conquista forzata.
Che non si dicesse, poi, che Rekla Estgardel non fosse misericordiosa.
CITAZIONE
[QM Point]
Bene, innanzitutto do il mio caloroso benvenuto a tutti voi questanti.
Spero che quest'avventura si riveli divertente e appagante per tutti noi. Sia i miei post che quelli di Oblivion saranno tendenzialmente brevi ma, spero, adeguatamente esaustivi. Ciò è volto a garantirvi la massima chiarezza e comprensione, pur lasciandovi altrettanta libertà d'espressione e descrittività.
Indicazioni
• siete nell'esercito di Rekla da poco più di un anno, anno trascorso dal fantomatico Valzer al crepuscolo e relativa scomparsa del vecchio e rinomato sovrano, Ray. Ognuno di voi è liberissimo di narrare quanto accaduto durante questo lungo lasso di tempo, purché siate coerenti tanto col bg di "conquista" quanto tra voi stessi: in linea di massima avete assistito all'occupazione di quasi completamente le terre a metà tra il sud e l'est, tutte acquisite con la violenza e la forza dell'armata di cui fate parte. Al momento siete arroccati oltre un'imponente catena montuosa, come da descrizione, ove risiede l'immenso accampamento militare del Toryu. Siete liberi di fare quello che più desiderate, purché veniate tutti chiamati a rapporto ed assistiate nello stesso momento alle direttive della Nera Regina. Questa, nello specifico, vi chiede di suddividervi in due gruppi ben distinti: il primo (2 membri) dovrà travestirsi da mercanti con ciò che trova all'accampamento e partire immediatamente alla volta dell'insediamento ribelle (fermatevi al momento in cui chiedete di entrare); il secondo, invece, deve semplicemente prepararsi alla battaglia. Per quest'ultimi, il mio consiglio è quello di interagire con le differenti figure militari (consiglieri, strateghi, comandanti, armaioli) per meglio raffigurare la reale "preparazione" bellica.
Turnazione
• Questanti - Oblivion.
Tempi di risposta
• 5 giorni di tempo da adesso, e cioè fino alla mezzanotte di mercoledì 7 dicembre. Per domande, insulti o commenti usate la discussione in confronto.
Edited by J!mmy - 2/12/2011, 01:32
54 replies since 2/12/2011, 00:51
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