Numar fissò il sole nel deserto. La sua luce rifletteva sulla sabbia di quel luogo desolato. Quel riflesso si diramava in mille variazioni di colore. Una visione paradisiaca in un luogo infernale come quello...
Un movimento sotto di lui lo distolse dai suoi pensieri.
Sbuffò. "Ma vuoi stare un pò fermo ?". Diede un leggero pugno alla nuca all'uomo su cui stava seduto.
Il corpo di quello giaceva insanguinato ed esanime nella polvere. Ma era ancora vivo. Numar aveva voluto così.
L'uomo mugugnò qualcosa. "Non te la prendere con me ! La colpa di ciò è solo tua ! Finalmente sto un pò lontano da quella stramaledettissima nave e tu mi disturbi chiedendomi indicazioni ?!".
L'uomo non disse nulla. Probabilmente non riusciva a parlare a causa dei tagli sulla gola che il mezzodemone gli aveva inflitto.
Numar iniziò a frugare nella bisaccia del viaggiatore. "Vediamo un pò cosa ti ha portato qui... ah interessante...".
Aveva trovato un foglio di carta. Un manifesto. Parlava di un assassino che stava spargendo terrore a Midgard. Si parlava anche di una grossa taglia per la cattura del "mostro".
"Mmmh...". La possibilità di guadagno lo attirava molto di più da quando era entrato tra i Goryo.
Sarà per lo splendido ambiente i cui devo vivere ogni giorno...E poi il soldato sotto di lui era la prima preda da molto tempo ormai. Lui voleva altra carne. Lui aveva bisogno di altra carne...
"Molto bene, sistemerò questo tipo !". Si rivolse poi al soldato sul quale è seduto. "Non preoccuparti : hai fatto giungere il tuo messaggio e alla persona più indicata per risolvere la situazione.
Peccato però che non potrai godere dei frutti del tuo successo...".
Detto questo, alzò due dei suoi artigli metallici,simili a quelli di una belva, e li conficcò nel collo dell'uomo.
Quello si mosse ancora per qualche instante ma poi si calmò. Ora non era che un cadavere, pronto ad essere divorato dalla sabbia implacabile del deserto...
Numar portò le due dita alla bocca e ne leccò via il sangue. Frugò ancora nella bisaccia del defunto e trovò un mantello nero e pesante. Probabilmente l'uomo se l'era tolto durante la traversata del deserto.
Meglio prenderlo! Da quel che ho sentito dire Midgard non è esattamente un luogo assolato.Il vento ululò di nuovo. Pareva un branco di lupi affamati per quanto faceva rumore. Gli ricordava la sua famiglia...
La neve cadeva fitta e si scontrava contro il volto di Numar. Socchiuse gli occhi per poter vedere meglio dove andare. Purtroppo tutto ciò che vedeva davanti a lui era il bianco impenetrabile di quel luogo. Cadde in ginocchio e, colto da una rabbia improvvisa, gridò al gelo gelido il suo disprezzo.
Sono sopravvissuto ad un deserto di fuoco e ora mi faccio mettere in ginocchio da un deserto di ghiaccio !Il furore che si era acceso in lui gli diede la forza necessaria a rialzarsi. Mentre lo faceva, ululò come era solito fare nelle solitarie notti al chiaro di luna.
Fece un profondo respiro per rimettersi a camminare. Qualcosa lo attirò. Un'odore strano, quasi pungente.
Si accovacciò a terra e si mise a cercare la fonte di quel odore aromatico.
Non impiegò molto tempo per fare ciò. Un pezzo di neve rotondo abbastanza solido pareva ad una prima occhiata.
Lo afferrò con una mano e subito sentì due buchi nei quali cui infilò le dita. Lo pulì dalla neve finchè non riuscì a distinguerne i lineamenti.
Un sorriso comparve sul suo volto. Tra le mani teneva un teschi umano. Forse si trattava di una delle vittime del fantomatico mostro oppure era un poveraccio che era morto assiderato.
Lo fissò con attenzione. Gli occhi del mezzodemone fissi nello sguardo ormai perso del teschio.
Allungò la lingua e la fece passare su di esso dall'angolo della bocca fino alla nuca.
Il freddo aveva conservato il sapore della carne alla perfezione.
Dopo essersi leccato le labbra, mise il teschi all'interno della tasca del mantello.
Messa al sicuro quel gustoso "dolciume"si rimise in marcia.
Dopo aver camminato per quasi più di un'ora finalmente trovò delle tracce.
Orme di piedi. Quasi cancellate dalla neve ma ancora visibili.
Decise di seguirle.
Quindici minuti dopo stava osservando le tende che riempivano l'accampamento.
L'odore di tutta quella gente ammassata gli dava alla testa.
Appena entrato notò una ragazza dai capelli bianchi. Probabilmente era venuta fin lì per la taglia.
Infatti possedeva un'aria combattiva. E lui adorava le ragazze combattive. Erano persino più
tenere delle altre.
Numar fece comparire un sorriso sul volto e si avvicinò a lei da dietro le spalle.
"Salve,anche tu qui per la "caccia"?"
ReC : 200 AeV : 250 PeRf : 300 PeRm : 75 CaeM : 200
Condizioni fisiche : illeso
Conidzioni mentali : Affamato ma speranzoso
Energia : 100%
Passive :
-Indifferenza animale - Di tutte le razze, i mezzi demoni sono senz'altro quelli più denigrati, allontanati e scacciati di tutti. Proprio per questo, quindi, hanno dovuto imparare a cavarsela da soli e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. A forza di crescere in questo modo, i mezzi demoni si sono abituati a gente che tenta di intimorirli, minacciarli o irretirli e hanno sviluppato quella che potrebbe definirsi una particolare "Abilità razziale". Sono infatti parzialmente immuni alle influenze psicologiche. Non a tutte, si intende, altrimenti risulterebbero atoni e privi d'emozioni, ma senz'altro, a differenza di tutte le altre razze, si lasciano intimorire meno facilmente e persuadere con notevole difficoltà.
Il timore provocato dalla vista di demoni o angeli, ad esempio, non avrà su di loro effetto.
Sensazioni profonde come forti paure, o tanto grandi, però, avranno comunque effetto. Quest'abilità è una normale difesa psionica di livello passivo.
-Olfatto(Mannaro)-Al primo stadio di unione, il Mannaro non risentirà particolarmente degli effetti della propria condizione, apparendo in tutto e per tutto simile ad un comune essere umano: la coesistenza di uomo e animale non sarà che un particolare trascurabile della sua vita quotidiana. Malgrado le apparenze, tuttavia, qualcosa sarà già mutato nel portatore e i suoi effetti, pur nascosti, non mancheranno già di renderlo una persona fuori dal comune: uno dei cinque sensi avrà infatti subito un'evoluzione tale da discostarlo dai comuni parametri umani per renderlo un super-senso. La scelta dello stesso starà alla discrezione e alla coerenza dell'utente che potrà prediligere, per esempio, l'olfatto per un uomo lupo (così da poter sempre avvertire l'odore del nemico) o la vista per una donna falco (per consentirle di vedere a grandi distanze) o, ancora, il gusto per un uomo rettile (in modo da percepire le vibrazioni dell'aria). Il super-senso del Mannaro sarà in grado di arrivare sempre laddove la natura normale non potrebbe, ma ciò non varrà per contrastare effetti magici o condizionamenti psionici. Dunque una super-vista non potrà violare una tenebra illusoria o un super-udito non potrà contrastare un silenzio magico.