Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

N e m e s i S, Motoko Aoyama vs Viktor von Falkenberg

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view post Posted on 6/3/2012, 23:07

~ A Red Soul
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E' strano, aveva agognato quegli istanti per lungo tempo, eppure adesso che aveva di fronte il Nemico non provava niente. Un avventuriero che per anni insegue al sua meta, ed infine la trova, non può non essere eccitato, preso dall'euforia di quel successo. Lei, ora che si trovava davanti ad un vero demone di alto rango, non riusciva nemmeno a sorridere a se stessa. Nessun fremito di agitazione, nemmeno l'ombra dell'entusiasmo che pure dovrebbe sorgere in questi momenti, quando hai davvero la possibilità di guardare in faccia il male e gridargli contro "sono qui, non ti temo". Paura. Solo uno sciocco poteva rinnegarla. La paura era una serpe stretta al suo seno, scivolava lungo la sua pelle mentre sibilava piano al lato del suo orecchio, un sussurro appena udibile che puoi provare a negare, ma che è impossibile negare. "Non puoi vincere", diceva la serpe; "lui ti ucciderà", faceva eco a se stessa con tono umido, velenoso.

"Posso vincere" rispondeva con fierezza, gli occhi limpidi e sgombri da ogni dubbio.
"Non morirò qui, non morirò oggi" aggiungeva senza timore, e in cuor suo sapeva che non stava mentendo alla serpe.

« Lo farò. »
Rispose con voce calma e quieta all'esortazione del demone, che le aveva domandato di ucciderlo.

Si avventò in avanti senza più aggiungere altro, la spada che scintillava nelle sue mani, imbevuta di energia bianca, l'ougi degli Shinmei, anatema dell'oscurità. Nessuna possibilità di vittoria, nessuna via d'uscita, ma non aveva mai chiesto nessuna speranza che non fosse quella che può creare con le sue mani, né una via per fuggire al suo dovere: bensì un nemico, l'ultimo, il più terribile. Ce l'aveva davanti, l'unico modo per sopravvivere, e passava dritto per il suo dover. Doveva distruggere Viktor von Falkenberg, estirpare dal mondo il suo male e quello portato dal suo orribile palazzo, la sua dimora demoniaca. RotteNhaz era capace di attirare gli uomini entro le sue mura e trasformarli in mostri, in creature senz'anima assetate di vite ed anime umane. Non poteva permettere che continuasse ad esistere niente del genere, non poteva accettare che un simile abominio perdurasse ancora.

« Shinmei-ryuu ZANGANKEN!!! »

Incrociò due coppie di fendenti, la spada che scintillava in archi di luce nivea, argento vivo nelle sue mani.
Il primo colpo intriso di ougi avrebbe squarciato il corpo del mostro colpendolo da destra verso sinistra, in una diagonale verso il basso, ma subito il secondo colpo sarebbe seguito con una traiettoria speculare e opposta. Un grido, e avrebbe scartato a destra per portarsi sul fianco della Nemesi Nera, sollevando la sciabola fino a portarla sopra la testa per poi ripetere ancora la stessa combinazione, in un'angolazione differente ma con gli stessi effetti.
Lo Zanganken non è una tecnica risolutiva, è un colpo brutale e frontale privo della sottigliezza delle tecniche Hiken di "colpo nascosto" o della potenza straripante delle tecniche Kessen. Era la dimostrazione di quanto fosse alle strette: mai avrebbe attuato una simile combinazione in condizioni normali, doveva ottenere una reazione dal suo avversario e comprendere di lui quanto possibile da piazzare un colpo risolutivo prima di esaurire le sue energie, ma non aveva Ki da investire in una simile impresa, poiché gli scontri all'ingresso della fortezza ed il duello contro gli altri demoni l'avevano sfiancata, riducendo le sue forze a meno di un terzo. Non poteva fare nient'altro che non affidarsi a Shisui, la sua spada... ed alla nuda forza di volontà, naturalmente.


    Status

    ReC 250 AeV 225 PeRF 150 PeRM 75 CaeM 650

    Status Fisico Buono.
    Status Psicologico Spossata, danno mentale complessivo pari ad Alto.
    Riserva Energetica 40%
    Equipaggiamento Shisui (rinfoderata)
    Ferite Squarcio al braccio destro (ferita Media); danno Medio alla spalla destra da perforazione, emorragia ridotta dalle bende. Danno Basso al fianco, emorragia ridotta dalle bende.


    Abilità Passive

      Discipline dell'Ougi « Immune alla spossatezza da perdita di energia, ignora i confronti delle stats di AeV.
      Discipline di Infusione « Con gli attacchi fisici può tagliare anche materiali molto resistenti e infligge danni pesantissimi.
      Discipline di Vera Vista « Auspex passivo
      Discipline di Forza « Danni aggiuntivi pari a Basso e vince sempre i confronti basati sulla PeRF
      Discipline di Fermezza « Resistenza al dolore
      Discipline di Distruzione « Riduzione dei consumi del 3% e capacità di raddoppiare consumo e potenza delle tecniche
      Discipline di Consapevolezza « Non può sottrarre oggetti; -200 CaeM con armi che non sono Shisui

    Abilità Attive

      Zanganken: Letteralmente "Spada che Fende la Roccia", basilare tecnica della Divina Scuola Shinmei. Permette di scagliare un feroce attacco potenziato usando la spada come tramite, facendole risucchiare energia spirituale e poi rilasciandola con un fendente capace di tranciare facilmente pietra e carne. Shisui è probabilmente l'arma che all'interno della Divina Scuola Shinmei è più adatta a praticare questa tecnica, essendo stata applicata talmente tante volte tramite il suo acciaio antico e venerato da temprarla nel corso dei secoli, così come l'acqua leviga la roccia. In virtù di ciò, questa tecnica scagliata tramite Shisui ha potenza Media ma non ha consumo di energia spirituale.

    Note

      Lo specchietto è cambiato, rispetto alla quest, in virtù dell'aggiornamento della scheda.
      Buon gioco, vecchio mio, vediamo quanto riesco a durare!
      Motoko sferra una tecnica Media frontale, seguita da un attacco fisico. Si sposta sul fianco di Viktor e sferra un secondo fendente medio, seguito da un secondo attacco fisico. Tutti i colpi sono supportati dalle passive del warrior style ed infliggono un danno basso aggiuntivo in virtù della grande potenza di taglio di Shisui, gli attacchi di livello Medio sono a Consumo Nullo.
 
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Lenny™
view post Posted on 7/3/2012, 10:48




Faustus' Dream ~ N e m e s i s
I - Beauty and the Beast


La tensione tornò a coagularsi, come un sudario invisibile.
Viktor teneva lo sguardo piantato addosso alla distaccata, impassibile eppur mortalmente decisa Motoko Aoyama, donna di solidi principi, guerriera di stolidi obiettivi destinati a non esser raggiunti. Perché per la donna di nome Motoko esisteva una linea nella sabbia, un confine tracciato dal suo fragile involucro di acqua e carne, da una dimora maledetta, sede di un esercito ancora più maledetto. Ma sopratutto, per Motoko Aoyama, come per qualsiasi altro uomo, come per qualsiasi altra entità, esisteva una linea nella sabbia. Invalicabile, incancellabile, inoppugnabile. E quella linea aveva un nome.
Viktor von Falkenberg.

Stasi caduta, tensione esplosa nel grido di una carica selvaggia, nel balenare dell'acciaio di una micidiale spada ricurva. La guerriera divorò in corsa la distanza che la separava dalla sua nemesi, e colpi, colpì più volte, colpì senza che il suo sguardo lasciasse trapelare alcun banale sentimento d'odio o di rancore, né alcuna impotente brama. Colpì per uccidere nel nome di una qualche giustizia che mai -mai- era né sarebbe esistita, non in un luogo come quello, non al cospetto di essere come quello.
L'unica legge vigente era quella della guerra.
Una legge scritta dai vincitori. Con il sangue dei vinti.
Una legge che Motoko Aoyama, a dispetto della forza d'animo che trainava ogni suo colpo, non sarebbe riuscita a riscrivere. Neanche con una penna tanto forte come la Shinmei-Ryuu, lama che tutto tagliava e tutto distruggeva. Tutto, tranne quelle cose maledette.
Piume nere. Artigli come rostri. Becchi a uncino. Occhi come lacrime di sangue.
CRAAACK!
Urlarono. Non gracciarono: urlarono i corvi, mentre sfilavano tra i fendenti di Motoko, sopra la testa di Motoko, oltre la scalinata alle spalle di Motoko. Infine, sopra tutto questo, lo stormo dei rapaci si divise in tra colonnati. Uno sopra l'altro, dentro l'altro, sino ad assemblare non una, bensì tre figure familiari alla guerriera. Tre nemesi nere.
Il Beccaio, abietta e statuaria figura remota, divisa dalla giovane Motoko dalla scalinata. Lui -loro- sopra, questa volta, lei sotto. Lui -loro- che la squadravano dall'alto verso il basso, con aria di sufficienza. Ai limiti del tedio.

« Abbandona quella spada, Motoko. »
Sussurrò il Beccaio a sinistra, scendendo la scalinata,
la mancina che carezzava il corrimano, la destra che
scandiva ogni suo passo con il ritmico, metallico,
esatto
tocco di un bastone da passeggio.
« Non ti servirà più. Non contro me.
L'acciaio è per gli uomini, Motoko.
Arrenditi!
»

« Non esistono spade in grado di trafiggere un dio. »
Sussurrò il Beccaio a destra, scendendo la scalinata,
la destrosa che carezzava il corrimano, la mancina che
scandiva ogni suo passo con il ritmico, metallico,
esatto
tocco di un bastone da passeggio.
« Tu non puoi uccidermi. Nessuno di voi può!
Non deludermi, avanti.
Combatti!
»



E mentre i due Viktor si bloccavano lì, a metà scalinata, con il gaudio dipinto nei grugni grinzosi, un ultimo restò fermo e immobile, ombra piegata su un bastone da passeggio, figura evanescente, spettrale, demoniaca.
Una vile resa o una futile lotta a oltranza non avrebbero fatto differenza. Non per lui.
Ciò che desiderava era piegare il corpo e la mente di quella fiera spadaccina al suo potere, al suo volere. E Viktor von Falkenberg otteneva sempre, ciò che desiderava.
« Ma prima di ogni altra cosa.. » Disse con dolcezza -con dolcezza, bisogna capirlo- con una calma che non avrebbe tradito il tuonare, l'esplodere di un ringhio esaltato, e il rotolare di una furia innominabile, sotto la quale Motoko avrebbe tremato, dinanzi alla quale Motoko sarebbe crollata in ginocchio.
« Prostrati dinanzi a me, Motoko Aoyama. »
Puntò il bastone contro lei.
Vile resa, o futile lotta a oltranza.
In un caso, o nell'altro..
danhipp035
« Supplica Viktor per la tua vita! »





SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 79% -5% -5% -5% -0% = 64%
Status Fisico: Illeso
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Attive utilizzate

~ Schwarm__ _Perché il prode ex generale Viktor von Falkenberg possiede l'oscura nomea di "Beccaio"? Una parte della risposta sta forse nei lineamenti del suo viso, approssimativamente riconducibili a quelli di un avvoltoio. O forse il motivo sta nella sua condotta, quella di un essere privo di qualunque forma di compassione o pietà verso qualsivoglia avversario. La condotta di un rapace. O forse per le esecrabili stragi di inermi che i suoi soldati hanno perpetrato a Dessau, ad Ossback, a Kolstaldt...Lista troppo lunga, troppo sanguinosa. Ebbene, in realtà la nomea di "Beccaio" è dovuta anche ad un solo e semplice motivo: al rapporto così stretto che Falkenberg opera con le creature dell'oscurità, i corvi. Figli di una entità maligna, uno stormo di corvi gracchianti potranno in qualsiasi momento venire evocati dall'Oberkommandierende allo scopo di lanciarsi contro i suoi avversari. Così da avvolgerli in un turbine di piume nere ottenebrando la loro vista, così da immergerli in un coro distorto di striduli gracchianti allo scopo di assordarli. Null'altro che un subdolo modo per eludere la guardia dei nemici: difatti qualora questi ultimi rispondano alle offese dei corvi con un attacco volto a ferirli o ucciderli, i corvi prenderanno a beccare e a graffiare ferocemente la loro carne. La tecnica necessita di un consumo energetico pari a Basso, e Basso sarà il danno totale di una eventuale risposta offensiva da parte dei corvi, se venissero attaccati.
Ma questo non è tutto: Il Beccaio oltre a evocare le creature dell'oscurità sarà anche in grado di mutare proprio il suo corpo in uno stormo di corvi gracchianti. Allo scopo di evitare una qualsiasi mossa offensiva da parte dei nemici, Viktor si trasformerà in un compatto stormo di corvi che sorvoleranno l'assalto in gruppo, per poi planare a terra e ritornare in forma umana. In questo caso la tecnica avrebbe un dispendio energetico pari a Medio, e conterebbe come difesa assoluta.
{Pergamena Stormo: consumo di energie Basso} - {Pergamena Stormo Illusione: consumo di energie Medio}

~ Multiplikation__ _La prova che anche senza esercito, nonostante la perdita dei Falkenberg Korps, pur avendo perduto il titolo di Generalissimo, ebbene IL Falkenberg potrà sempre e comunque combattere con la stessa forza di una legione di uomini, anziché di uno solo. L'oscuro potere entrato nel suo corpo lo ha reso in grado di moltiplicarsi fisicamente, sdoppiarsi una o più volte in modo non solo da confondere ma anche da demolire qualsiasi tipo di avversario. Dopo almeno un secondo di ferma concentrazione, genererà a breve distanza dalla sua postazione una o più copie di se stesso identiche in tutto e per tutto all'originale. Teoricamente non vi è limite al numero di copie creabili con questa tecnica sprecando lo stesso slot, se non quello imposto dalla propria energia. Queste copie potranno utilizzare tutte le tecniche dell'originale, attingendo alla sua energia, e provocare danno fisico, andando trattate come vere e proprie evocazioni in maniera non autoconclusiva. Al primo colpo subito, però, la copia svanirà in una nube di fumo dissolvendosi nel nulla. In quest si potrà utilizzare la copia mandandola in avanscoperta. Questa, infatti, avrà le stesse conoscenze e gli stessi atteggiamenti dell'originale, e tutto ciò che vedrà o sentirà verrà memorizzato dal suo creatore nello stesso momento in cui essa verrà distrutta. Non potrà allontanarsi troppo dal proprio creatore perché, se questo succedesse, svanirebbe nel nulla anche senza essere stata colpita. Nel caso in cui venissero utilizzate come scudo, avranno un potenziale difensivo pari a basso cadauna. Le copie svaniscono al termine del turno, dopo aver compiuto le loro azioni. Il consumo energetico per copia sarà sempre e comunque Medio.
{Pergamena Passiva Copia Reale Migliorata} & {Pergamena Copia Reale, consumo di energie: Medio x2}

~ Schrecken__ _Il modo migliore che possiede il Signore della guerra eterna per mantenere il suo rispetto. No, non rispetto: terrore. Incontrastato e dominante, una furia imperiosa ed oscura che investe unicamente lo spirito di chi si trova dinanzi l'Oberkommandierende. Spaventare il nemico significa averlo praticamente sconfitto, questa la logica fondamentale del Beccaio, nuovo persecutore delle arti oscure. Concentrando la propria energia, il Beccaio diviene in grado di scatenare in coloro che lo guardano o percepiscono la sua aura pressanti sensazioni di paura e terrore, in proporzione all'energia consumata per attivare la tecnica. Così che rifuggano dall'andargli contro, così che siano costretti a sottostare ad ogni suo dettame. Il timore sarà paragonabile a un'immediata sensazione di pericolo, una paura che durerà solo per l'attimo in cui colpirà le vittime, lasciando in loro però una traccia di spavento che le perseguiterà per il resto della giocata. Conta come una vera e propria influenza psionica, contrastabile con una normale difesa adeguata.
Ma l'abilità coercitiva dell'Oberkommandierende non si limita all'imposizione attraverso il pugno duro del terrore: le parole possono scorrere anche calme e melliflue, serafiche o sibilline, a seconda della miglior utilità. Viktor potrà difatti supportare le proprie parole di una convinzione e un tono tale da farle sembrare a qualunque ascoltatore assolutamente veritiere. Una tecnica estremamente versatile quindi, utilissima in molti e differenti casi: con questa tecnica chiunque non disponga di una difesa psionica adeguata non avrà alcun dubbio sulla sincerità di Viktor, che riuscirà ad ingannare chiunque semplicemente attraverso le le giuste parole. Naturalmente l'inganno sarà tanto più difficile da scoprire quanto la scusa utilizzata sarà coerente con l'ambiente e le circostanze. La tecnica di consumo Basso ha una durata istantanea, e condizionerà solo poche frasi successive all'attivazione, senza recare danni alla mente dell'avversario. Essa è basata sulla PeRM, essendo un condizionamento di natura magico.

{Pergamena Timore incavata nel corpo: consumo di energie Nullo x1< - Variabile Basso} & {Pergamena Non sono stato io: consumo di energie Basso}

Riassunto Kombat:
-Viktor si difende dai fendenti di Motok utilizzando la difesa assoluta. Si tramuta in uno stormo di corvi (stormo illusione) e risale la scalinata, tornando in forma umana sull'ultimo gradino. (si presume che, essendosi avvicinata parecchio a Viktor, Motoko sia stata soggetta alla passiva Certain Burden)
-Qui non si formano uno, bensì tre Viktor (copia reale + copia reale migliorata). Quello a sinistra discende la scala da una parte, quello a destra dall'altra, fermandosi a metà scalinata. il terzo Vik rimane fermo nella sua postazione, e casta un Timore (pergamena incavata) a consumo Basso.
-Non scrivo quale dei tre è il Viktor "originale". Non perché non mi fidi, ma per prima cosa non voglio influenzare le tue azioni, seppur inconsciamente, e per seconda voglio rendere il tranello più realistico possibile. Pertanto ho mandato un mp a Janz -persona di fiducia scelta a caso, che conosciamo entrambi- in cui scrivo quale dei tre è l'originale.
A te ^^



Edited by Lenny™ - 7/3/2012, 11:09
 
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view post Posted on 17/3/2012, 19:14

~ A Red Soul
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Il miasma che impregnava quella creatura era tale che credeva di poterlo tagliare con la spada, se solo si fosse addensato un altro po'. Era nauseante da inspirare, le provocava nausea e le dava una sensazione mortifera quasi tangibile, come se il demone fosse avvolto da un sudario impalpabile eppure pesantissimo, capace di sfiorarla se solo gli si avvicinava di poco. Arretrò di un passo, levò una guardia svogliata, come se improvvisamente avesse perso la tensione del duello. In realtà aveva semplicemente intuito che Viktor non aveva intenzione di attaccare -non ancora. Voleva giocare con lei, come fa il gatto con il topo. Strinse il cuore con la mano, serrando le dita sulla stoffa del kimono bianco come se fosse intenzionata con quel gesto a nascondere il suo stesso cuore, strapparselo dal petto e riporlo in uno scrigno affinché gli occhi del signore di RotteNhaz non potessero posarsi su di esso. Improvvisamente la stanza gli era sembrata ampliarsi, e la distanza fra lei la sua nemesi aumentare, fino a diventare una voragine. Pura impressione, un'allucinazione provocata dall'enorme pressione psicologica applicata sulla sua mente. Doveva reagire... altrimenti l'avrebbe schiacciata.

Cattura-81

"Né mi inchinerò né supplicherò alcunché, creatura".
Ringhiò mentalmente, ma senza osare dar voce a quel pensiero di sfida.
Immerse una mano nel kimono logoro, estraendone un trio di ofuda, piccoli sigilli di carta su cui erano iscritti i caratteri della parola "sigillo". Li brandì come se fossero shuriken e li scagliò verso la copia centrale, lasciando che la stilla di potere in essi contenuta facesse il resto. Dei tre talismani, due ricaddero a terra; il terzo, quello alla sua sinistra, rimase invece sospeso in aria come se avesse trovato un muro invisibile a cui restare attaccato. Fu laggiù che Motoko rivolse lo sguardo e la punta di Shisui, ignorando gli altri due Viktor.

Scattò in avanti, non più dubbiosa sulla posizione del suo nemico. Giunta a due metri dal demone sferrò un colpo che avrebbe falciato l'aria di fronte a lui, liberando nell'aria un drappo luminoso che baluginò con forza. A quel punto Motoko saltò, levando la nodachi sopra la testa e sferrando un colpo discendente con tutte le sue forze, mentre ai piedi di Von Falkenberg compariva un cerchio di energie bianche e salivano frammenti del Ki positivo degli Shinmei come petali di ciliegio danzanti. Colpì dall'alto e dal basso, insieme, dapprima facendo salire dai piedi della sua nemesi due lame di energia spirituale che si sarebbero conficcate di punta nello stomaco e nei reni della bestia e poi sfondandogli la testa con il poderoso colpo dall'alto. Poi, recuperato un punto di appoggio, avrebbe colpito ulteriormente con un violentissimo fendente al cranio, atto a spiccargli la testa e porre fine alla sua esistenza una volta per tutte.

I servi si prostrano, ma solo davanti al loro padrone.
I samurai si inginocchiano, poiché essi giurano di servire il loro signore.
Davanti al dovere, tuttavia, uno shinmei si erge fieramente e risponde con voce limpida.

    Status

    ReC 250 AeV 225 PeRF 150 PeRM 75 CaeM 650

    Status Fisico Buono.
    Status Psicologico Spossata, provata dal punto di vista psicologico, danno mentale complessivo pari ad Alto+Medio.
    Riserva Energetica 32%
    Equipaggiamento Shisui (rinfoderata)
    Ferite Squarcio al braccio destro (ferita Media); danno Medio alla spalla destra da perforazione, emorragia ridotta dalle bende. Danno Basso al fianco, emorragia ridotta dalle bende.


    Abilità Passive

      Discipline dell'Ougi « Immune alla spossatezza da perdita di energia, ignora i confronti delle stats di AeV.
      Discipline di Infusione « Con gli attacchi fisici può tagliare anche materiali molto resistenti e infligge danni pesantissimi.
      Discipline di Vera Vista « Auspex passivo
      Discipline di Forza « Danni aggiuntivi pari a Basso e vince sempre i confronti basati sulla PeRF
      Discipline di Fermezza « Resistenza al dolore
      Discipline di Distruzione « Riduzione dei consumi del 3% e capacità di raddoppiare consumo e potenza delle tecniche
      Discipline di Consapevolezza « Non può sottrarre oggetti; -200 CaeM con armi che non sono Shisui

    Abilità Attive

      Shikigami Veggente: Pergamena stella.
      Hyakuretsu Ōkazan: Letteralmente, "Colpo Dei Cento Petali Di Ciliegio", tecnica del genere ougi, ovvero "Significato Profondo". La spettacolare esecuzione dello Hyakuretsu Ōkazan ha inizio con un singolo fendente di spada, che genera nel terreno, a non più di pochi metri di distanza dall'utilizzatore, una circonferenza del diametro di tre metri. Istantaneamente l'area all'interno della zona così circoscritta viene investita dal ki dello Shinmei, e sembra irradiarsi in una colonna di luce che subito si compatta in una tempesta di quelli che sembrano alla vista piccoli petali di fiore. Alla comparsa dei petali di luce, la vittima sembra investita da una fitta pioggia di lame. In realtà, l'esecuzione effettiva è ben diversa da ciò che traspare dall'esterno: il fendente di spada di apertura irradia ki nell'area prescelta, ma ad esso seguono dai due agli otto brevi movimenti di spada, tanto più brevi quanto sono numerosi. Questi colpi si imprimono nel ki, che li riproduce sotto forma di lame di energia che vanno a colpire l'avversario come se fossero eseguite direttamente da sotto suoi piedi. I "petali di ciliegio" che sembrano danzare nell'area circolare dello Hyakuretsu Ōkazan sono innocue condensazioni di energia, tanto più numerose quanto meno è perfetto il controllo del ki da parte dello Shinmei. Si dice che i grandi maestri Shinmei riescano a generare una colonna di luce talmente intensa da bruciare gli occhi, nella quale danza come trasportato dal vento un singolo petalo di ciliegio, un livello al quale Motoko tutt'oggi aspira con risultati incoraggianti ma ancora ben distanti dalla perfezione. Per la sua natura, lo Hyakuretsu Ōkazan si basa sul Controllo delle Armi di Motoko, e non sulla sua Potenza Magica. Consumo Medio.

    Note

      Motoko subisce la pressione psicologica applicata dalla tecnica Timore, fortunatamente di potenza troppo ridotta per provocarle più di un danno mentale basso. Con uno sforzo di volontà riprende l'offensiva: utilizza la pergamena stella per individuare il vero Viktor, dopodiché una volta svelata la sua posizione gli si scaglia contro. Utilizza lo Hyakuretsu Ōkazan per evocare dal basso due fendenti di energia di livello Basso ciascuno, diretti in affondi al ventre ed alla schiena del signore di RotteNhaz, e contemporaneamente lo attacca con un fendente dall'alto. Dopodiché, sequenzialmente alla combo di attacchi, sferra un fendente frontale atto a decapitare il suo avversario.


Edited by Sakura Kyouko - 17/3/2012, 20:11
 
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view post Posted on 18/3/2012, 11:00




Faustus' Dream ~ N e m e s i s
II - Plane of Fear


Perché Motoko non si piegava a lui? Perché si ostinava con tanta tenacia a seguire i propri vacui ideali di bontà e giustizia? Cosa, cosa, cosa in quella ragazza destava in Lui sì tanto interesse da non trucidarla all'istante, da non schiacciarla come un patetico insetto, da non liberarsi della sua molesta presenza nella Sala Grande? Il candore, l'ingenuità, la purezza di spirito che tanto pomposamente era decisa a dimostrare tanto a Viktor quanto a sé stessa?
O tutto era da ricondurre al suo animo retto come il ferro, alla sua forza brutale come quella di Eracle, al suo sguardo, quegli occhi da spadaccina, da guerriera, che non lo temevano e lo sfidavano con disprezzo, come
mai più
alcun essere umano era in grado di fare?

Non lo sapeva, Viktor von Falkenberg.
E avrebbe sconfitto Motoko Aoyama. Trovava ammirevole e al contempo intollerabile che un docile gattino osasse sfidare un mastino da guerra. Se la metà dei suoi soldati avesse posseduto una simile forza d'animo, il signore di RotteNhaz non avrebbe più avuto altre terre da conquistare.
E avrebbe risparmiato Motoko Aoyama. Sarebbe stato a dir poco disdicevole per uno come lui macchiarsi dell'onta di un simile delitto. Ammazzare una ragazzina. Ammazzare una ragazzina già ferita. Ammazzare una ragazzina già ferita e già pronta a morire. Con quegli occhi. Quegli occhi da guerriera.
Ma avrebbe sottomesso Motoko Aoyama. Si, avrebbe deviato quello spirito così saldo, avrebbe insozzato quell'animo così riprovevolmente semplice, così oscenamente fiero, così ipocritamente puro. L'avrebbe costretta ad arrendersi, a prostrarsi dinanzi a lui, a riconoscerlo come Unico Signore. Resa assoluta, incondizionata. Lei si sarebbe piegata al suo cospetto, come tutti! Come Rekla Estgardel, algida puttana dalla lingua lunga e l'animo vigliacco, come Morrigan, strega marchiata col suo ferro, come Kuro, tagliagole fallito. E come Scar, come Sàrkan, come Montag, come tanti e tanti altri.
Lei doveva riconoscerlo quale unico, vero Signore.
Doveva farlo!

E mentre la guerriera si avventava contro lui, con la furia negli occhi e la spada levata come un randello, e mentre sottili fendenti riverberavano dal basso, sorti dalla terra, tanto loro quanto la loro evocatrice più che pronti a fare a fette il vecchio col bastone
ecco, si eccole sorgere dal basso. Rigurgiti dell'ombra, vomito degl'inferi, eccole sorgere da voragini sulfuree.
Ossa.
Dai piedi del Beccaio, lunghe zanne color antracite si levarono verso l'alto, aprendosi a ventaglio dinanzi al signore di RotteNhaz, serpeggiando sino alla piuma biancastra del suo cappello a larga tesa, e lì fermarsi. Un pilastro di ossa oblunghe separò Viktor von Falkenberg dai rabbiosi fendenti di Motoko, respingendo colpo su colpo menato dalla spada che tutto tagliava e tutto demoliva tranne quelle ossa maledette, tranne quelle ossa invalicabili. E un uomo, un vecchio in nero, oltre quell'obelisco inespugnabile prese a sghignazzare, la bocca protrusa in una risata simile al raschiare di coltelli arrugginiti. Un riso improvvisamente smussato da uno di quei fendenti, sorto alle sue spalle, un divertimento completamente boicottato dallo squarcio -non troppo profondo- che si andò aprendo lungo la sua schiena, infradiciando le vesti di sangue, del suo sangue!
Maledì se stesso.
Mai sottovalutare l'avversario. Mai sottovalutare la ragazzina che aveva ridotto Apocryphe in quello stato.
Digrignando i denti per reprimere il dolore e nasconderlo agli occhi di Motoko, il Beccaio -mantenendosi poggiato sul bastone- tornò improvvisamente serio.

« Tu rifiuti di comprendere, ragazza. »
Scosse più volte la testa, schioccando la lingua in un una serie di rumori irrisori, viscidi. Un maestro lercio di fronte ad un'alunna troppo stolida. La barriera ossea era caduta, crollata in una emulsione cinerea. Furono gli occhi, i bulbi infuocati del demone, che la costringevano a fermarsi. E ciò che vi era oltre, quegli occhi.
« Esiste qualcosa di peggio, molto peggio della morte. Esiste una dannazione senza tempo, senza fine. Una dannazione eterna, Motoko. »
Profondi abissi di tenebra che riflettevano una shinmei, la shinmei, priva del suo rigoglioso splendore, Motoko Aoyama, giglio simbolo della purezza corrotto dal veleno del Demone, Motoko Aoyama, rosa colore del fuoco calpestata da uno stivale colmo di sterco, Motoko Aoyama, fiore di ogni virtù strappata via dagli artigli di un Demone.
« Un inferno dal quale nessuno può salvarti. Nessuno.. »
La pelle come alabastro che moriva sotto i suoi occhi, marcendo di fronte alla ghigna compiaciuta del Beccaio, sino a diventare oltremodo simile a quella della Nera Nemesi. Per poi appassire, decadere, ridursi a un mucchio d'ossa fragili e inoffensive, che mai più avrebbero potuto brandire una spada, mai più avrebbero potuto eliminare il Demone, mai avrebbero potuto esser salvate dall'infernale baratro eterno.

E all'apice del suo masochismo, dal fondo di quel baratro Motoko avrebbe visto Viktor le tenderle una mano,
Oscuro Salvatore
Blasfemo Messia
che si chinava verso quel fiore un tempo puro, ora avvizzito sotto il suo potere. Per esser sradicato dalla terra, e incorniciato tra i suoi trofei.
Non le tendeva la mano per aiutarla a risorgere, o per salvarla dal baratro senza fine.

Le tendeva il dorso della mano. Il messaggio era semplice, mortalmente semplice.
Genuflessione.
Bacio.
Resa.
Assoluta. Incondizionata.
« ..tranne me. »





SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 64% -5% -13% = 46%
Status Fisico: Squarcio aperto lungo la schiena. (Alto)
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Attive utilizzate

~ Beinhaus__ _Oltre al controllo della coscienza dei vivi, il Beccaio possiede anche il dominio sugli spiriti dei morti. O meglio: di quel che resta dei morti. Ossa lunghe, corte, piatte, Viktor von Falkenberg è divenuto un vero e proprio signore della morte. L'energia anomala che lo investì nella sua reggia lo ha reso in grado di comunicare con entità innominabili, con spettri che dovrebbero rimanere a sussurrare nelle ombre, con cose arcane e maledette. E' divenuto in grado di controllare con la sola forza della mente il potere dei morti, è riuscito ad ottenere il pieno potere delle ossa. Potrà generare muri di ossa, barriere, et simili, purché in fase difensiva. Sarà in grado di far crescere da qualsiasi punto del terreno nelle sue immediate vicinanze (o addirittura da se stesso), delle ossa dure quanto del ferro, che potranno avere forma di muri o ossa normali, senza particolari imposizioni delle mani o tempi di concentrazione.
{Pergamena Dominio delle Ossa: consumo di energie Variabile Medio}

~ Skeletonize__ _ Incatenare una forza inafferrabile com'è il tempo, ovviamente, non è del tutto possibile. Esistono - ed esisteranno sempre - dei limiti notevoli in merito: spesso e volentieri la manipolazione di elementi come questo è soltanto una mera illusione degli uomini. Ebbene, il Klarthagg non rappresenta eccezione a riguardo, poiché in esso è racchiuso anche il potere dell'inganno. Mediante un sotterfugio di natura mentale, il portatore del ninnolo ha facoltà di circuire l'intelletto avversario con un tranello losco e infido: può far credere al bersaglio che la morte abbia tutt'a un tratto una gran fretta, e che essa sia giunta prematuramente a mietere la sua (del malcapitato) anima. Più precisamente, alla povera vittima di questo incantesimo viene data l'impressione - del tutto fittizia - che il suo corpo stia divenendo polvere e ossa. Egli vedrà dunque le proprie mani avvizzirsi, incartapecorirsi ed infine mostrare lo scheletro tutto; tale e tanta sarà la mostruosità di codeste immagini che persino il guerriero più audace dovrà piegarsi, in lacrime, ad osservare il proprio corpo che muore. La tecnica infligge un danno psionico Alto alla mente del nemico.
{Tecnica Alta - illusione contrastabile con opportune difese psioniche}

Riassunto Kombat:
-Viktor si difende dai tre dei fendenti di Motoko con una difesa frontale composta da ossa, sorte dal suolo di fronte alla sua figura (Medio, con il doppio della potenza sui tuoi due attacchi basati sulla PeRf) che riescono a difenderlo da tre colpi (1 dei 2 Bassi sorti dal suolo, e dai 2 Bassi fisici, dimezzati per confronto PeRf/PeRm a un basso) lasciando subire solo quello portato alla schiena (Basso alzato ad Alto per confronto CaeM/PeRf), prima di dissolversi in cenere.
-In seguito, casta un'illusione (Alto, portata a critico per confronto perm/rec) volta a far cadere Motoko in una disperazione profonda, fiaccando definitivamente il suo spirito provato, e costringerla ad arrendersi o impazzire. L'illusione consiste nel far credere alla shinmei di morire, avvizzendo sino a diventare una nonmorta. io mi son mantenuto su livelli generali, ma tu descrivi pure la cosa come meglio credi se scegli di subirla (nel testo ho usato l'indicativo solo per fini stilistici), sempre restando nei parametri della tecnica.
-Infine, tende il dorso della mano verso Motoko, certo che lei glie lo bacerà dopo essersi arresa (spero non glie la tranci dal polso) ovviamente, ciò non significa che devi fare una cosa del genere, sta all'interpretazione del pg. Viktor in ogni caso resta in guardia.
A te ^^



Edited by Lenny™ - 18/3/2012, 15:33
 
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view post Posted on 27/3/2012, 01:49

~ A Red Soul
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L'odore! Il miasma malefico trasudato da quella creatura... iniziava a diventare insostenibile. Ogni volta che si avvicinava, ogni volta che rivolgeva Shisui contro di lui, sentiva le braccia più pesanti, e l'antica e venerata nodachi sembrava raddoppiare il suo peso. Non era un dolore spirituale, ma qualcosa di fisico e profondamente negativo. Sembrava che l'esistenza del demone appestasse l'aria fino a renderla irrespirabile, putrida quanto la corruzione della decomposizione. Perfino lei, addestrata a sopportare il dolore fisico e psicologico fino al limite delle capacità di sopportazione di un essere umano, dovette cedere e arretrare disgustata, la mano che correva al viso per nasconderlo dall'aura mortifera emanata dal macellaio di RotteNhaz.

CITAZIONE

« Tu rifiuti di comprendere, ragazza. »


Riprese la guardia, sollevando di nuovo Shisui a costo di un grande sforzo. L'ougi che scorreva sulla lama era ancora forte, ma si era fatto sottile, come una volontà che viene più volte percossa dal maglio della sconfitta e pur rifiutandosi di cedere è simile ad uno scoglio flagellato senza sosta dalle acque dell'oceano. C'era più forza di volontà che potere, in esso. La battaglia con i due demoni della stanza precedente l'aveva fiaccata troppo per renderla un avversario all'altezza del signore della roccaforte. Eppure non poteva cedere! Nessuna ritirata è contemplata.

CITAZIONE

« Esiste qualcosa di peggio, molto peggio della morte. Esiste una dannazione senza tempo, senza fine.
Una dannazione eterna, Motoko. Un inferno dal quale nessuno può salvarti. Nessuno...
... Tanne me.
»


... E cadde in ginocchio, senza sapere il perché. Lo stupore per quell'improvviso cedimento che si dipingeva sul suo viso, poche rapide pennellate di panico che si sovrapponevano ad uno sfondo di incredulità quasi fanciullesca, ingenua.
Per la seconda volta in pochi attimi, la concentrazione di Motoko venne meno, distolse lo sguardo dal suo nemico mortale e guardò il palmo aperto della mano sinistra, mentre la mano della spada -al pari delle gambe- si rifiutava di fare forza e sollevarsi, tenendo alta la lama venerata di Shisui. No! Impossibile! Le sfuggì un gemito esterrefatto, mentre la sua mente si rifiutava di elaborare ciò che gli occhi vedevano. Le sue carni andavano ritirandosi come quelle di un cadavere lasciato ad essiccare al sole di mezzogiorno, la pelle si copriva di rughe e chiazze di sangue rappreso sotto la cute, poi le unghie si sollevavano simili a rami rinsecchiti da un inverno particolarmente rigido, le dita diventavano adunche come quelle di una vecchia. Una maledizione!!! Come ad Urashima Tarō, la sua giovinezza le veniva strappata dal corpo, ma non aveva aperto nessuna scatola, non aveva accettato nessun dono né insultato nessun Dio. Eppure questo era ciò che avveniva davanti ai suoi occhi, e le membra già provate divenivano di attimo in attimo sempre più deboli, mentre la sua vita scivolava via come acqua nel palmo di una mano.

Si affannò per riprendere il controllo di se stessa, costringendosi alla calma. Estraniandosi dal campo di battaglia incatenò le sue paure al filo della sua spada, e volle osservarle per alcuni attimi poiché sapeva che erano parte di lei, e rifiutarle significava impazzire oppure cessare di essere ciò che era. Ma Motoko Aoyama non aspirava ad alcuno stato superiore: né a quello di divinità né a quello di demone. Non sarebbe impazzita di dolore, non lì. Non di fronte ad un nemico così terribile da gettarla in ginocchio e sovrastarla. Nel mondo reale, poggiò l'indice ed il medio di fronte alle palpebre chiuse con lentezza religiosa, sussurrando il mantra di meditazione e serenità.
Pregando.

« Oṃ bhūr buvaḥ svaḥ tat savitur vareṇyaṃ bhargo devasya dhīmahi dhiyo yo naḥ pracodayāt »
"Sfera terrestre, sfera dello spazio, sfera celeste! Contempliamo lo splendore dello spirito solare, il creatore divino. Possa egli guidare i nostri spiriti"
Poi spalancò gli occhi, l'espressione di nuovo libera dalla paura, di nuovo colma di rinnovata determinazione.
Il dolore era ancora lì, che l'attendeva. Ma la sua mano era di nuovo integra, non più devastata dagli effetti di una maledizione.

Immagine-110

« Se l'inferno mi attende, allora lo accoglierò a testa alta, creatura. »
Il dolore! Era incessante, le martellava la mente come se degli artigli le stessero scavando le meningi.
Ma non voleva arrendersi. Non poteva farlo...
« Fai del tuo peggio, se vuoi. Prova a dilaniare la mia anima... »
Alzò la spada, sollevandola con entrambe le mani al di sopra della testa.
« Scoprirai di non avere artigli abbastanza duri da lacerarla. »
Sferrò un violentissimo fendente, che in una mezzaluna avrebbe trapassato Viktor dalla spalla destra al fianco sinistro, lacerandolo in due metà e troncandogli di netto il busto. Contemporaneamente, alle spalle dell'abissale una lucente lama compose la stessa traiettoria, come uno specchio che riflette la distruzione portata dalle più potenti discipline Shinmei.

Shinmei-ryuu Zankūsen Kai!!!

Strinse i denti e ricacciò di nuovo il dolore lì dove stava: un'illusione dei sensi, nient'altro. La volontà è più forte, lo spirito
è più potente. Lanciò un grido e di nuovo tentò di staccare la testa al vecchio demone: un singolo, feroce fendente.

    Status

    ReC 250 AeV 225 PeRF 150 PeRM 75 CaeM 650

    Status Fisico Buono.
    Status Psicologico Spossata, debilitata dal punto di vista psicologico e preda degli strascichi della tecnica Skeletonize parata solo in parte, danno mentale complessivo pari a Critico.
    Riserva Energetica 22%
    Equipaggiamento Shisui (rinfoderata)
    Ferite Squarcio al braccio destro (ferita Media); danno Medio alla spalla destra da perforazione, emorragia ridotta dalle bende. Danno Basso al fianco, emorragia ridotta dalle bende.


    Abilità Passive

      Discipline dell'Ougi « Immune alla spossatezza da perdita di energia, ignora i confronti delle stats di AeV.
      Discipline di Infusione « Con gli attacchi fisici può tagliare anche materiali molto resistenti e infligge danni pesantissimi.
      Discipline di Vera Vista « Auspex passivo
      Discipline di Forza « Danni aggiuntivi pari a Basso e vince sempre i confronti basati sulla PeRF
      Discipline di Fermezza « Resistenza al dolore
      Discipline di Distruzione « Riduzione dei consumi del 3% e capacità di raddoppiare consumo e potenza delle tecniche
      Discipline di Consapevolezza « Non può sottrarre oggetti; -200 CaeM con armi che non sono Shisui

    Abilità Attive

      Kaan: Mantra buddista di meditazione, permette di farsi scudo della propria volontà ferrea per erigere una barriera di livello Medio contro gli attacchi psionici diretti alla mente dello Shinmei. Non appartiene alle tecniche della Lacrima di Dio, ma viene inculcata ad ogni suo esponente poiché basilare negli scontri contro demoni e creature dell'oscurità in generale che molto spesso adoperano simili espedienti sleali di manipolazione della mente. Essendo questa tecnica basata esclusivamente sulla volontà di chi la esegue, non è basata su alcuna statistica in particolare. Consumo Medio.

      Zankūsen Kai: Versione avanzata della basilare tecnica Zankūsen, ovvero "Lampo che Taglia L'Aria", con cui condivide l'esecuzione ma con effetti profondamente diversi. Appartiene al genere Hiken, "Colpo Nascosto", cioè si tratta di una tecnica-fantasma introdotta quando gli Shinmei hanno iniziato ad agire individualmente come esorcisti ed hanno sentito il bisogno di sviluppare tecniche capaci di concludere gli scontri in maniera rapida e immediata, alla maniera degli shinobi. L'esecuzione prevede un singolo fendente di spada, nulla più che un normale colpo fisico privo di potenziamenti; ad esso segue il vero Zankūsen, cioè una "lama che fende la roccia", che però compare in un lampo di energia nella zona diametralmente opposta al fendente da cui è generato, seguendo una traiettoria speculare e opposta. Un colpo di spada dall'alto verso il basso genera quindi uno Zankūsen dal basso verso l'alto, un colpo circolare da sinistra a destra genera uno Zankūsen da destra verso sinistra e così via, proprio come ad uno specchio. Trattandosi di un colpo di spada potenziato, lo Zankūsen Kai, come peraltro il suo corrispettivo di basso livello, si basa interamente sul Controllo delle Armi di Motoko e non sulla Potenza Magica. Consumo Medio

    Note

      Il mantra citato è una preghiera buddista, la parte fra virgolette è la sua traduzione non-letterale.
      Nel post cito la favola orientale di Urashima Taro, che non è originaria del giappone ma bensì conosciuta in varie versioni un po' in tutta l'asia. Nella favola un pescatore, Urashima Taro, salva una tartaruga e viene ricompensato con una visita al palazzo del Dio drago, sotto gli oceani. Vi trascorre molti anni, ma infine colto dalla nostalgia decide di far ritorno in superficie. Gli viene donata una scatola con l'ordine di non aprirla mai, ma una volta tornato a casa e scoperto che erano trascorsi oltre trecento anni, Urashima Taro decide di aprirla. Proprio come con la tecnica Skeletonize, le sue membra avvizziscono ed infine diviene polvere all'istante, poiché i trecento anni vissuti nel palazzo del drago gli ricadono addosso all'improvviso. La citazione è dovuta al fatto che il manga da cui ho tratto Motoko, Love Hina, è una sorta di parodia di questa fiaba -non a caso il protagonista si chiama Urashima Keitaro.

      Venendo al post: ho smorzato gli effetti della tecnica Skeletonize con la tecnica Kaan, subendo però la tecnica in parte e riportando danni mentali. Domati ove possibile gli effetti negativi della tecnica, Motoko reagisce attaccando Viktor con uno Zankusen Kai -cioè un fendente fisico non portato con tecnica al busto e un secondo fendente di livello Medio che compare alle sue spalle; seguito da un fendente al cranio volto a decapitare l'Oberkommandierende. Nota che Kaan non si basa su nessuna caratteristica, dunque la tecnica di Viktor è comunque di livello Alto nonostante la differenza di valori fra la sua PeRM e le statistiche di Motoko.
 
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Lenny™
view post Posted on 28/3/2012, 09:28




Faustus' Dream ~ N e m e s i s
III - Shadow of Death


Viktor von Falkenberg restò impietrito, mano protesa nel vuoto, occhi sgranati fissi contro Lei, Motoko Aoyama, appena uno scricciolo di ragazza che riusciva a contrastarlo, a combattere alla pari, Lei e la sua spada storta, Lei e la sua focosa determinatezza, Lei e la sua audace spavalderia, Lei che arrivava a soverchiare ogni timore riguardo la sconfitta, la morte, la dannazione. E forse qualcuno per la prima volta avrebbe potuto leggere, nello sguardo del Beccaio, per un solo attimo fuggente, qualcosa come disorientamento, dubbio, incertezza. Per un solo attimo. Fu quando Motoko brandì la spada a due mani, levandola in alto verso il cielo, pronta a calarla sul cranio del generale dei demoni, fu allora che Viktor si riscosse, avvedendosi del fatto che, se non avesse reagito immediatamente, sarebbe finito ammazzato come un cane dalla spadaccina.

La mano che Motoko avrebbe dovuto baciare si chiuse di scatto, così come la speranza di piegare l'animo della ragazza. Allo stesso modo, nuovamente, zanne ricurve color antracite sorsero tutt'intorno a lui, congiungendosi poco sopra il suo capo. La gabbia ossea respinse il fendente aereo di Motoko. Quello, e il colpo frontale. Era già stato colpito alle spalle, il Beccaio, e la stessa tecnica non poteva funzionare su di lui una seconda volta. La schiena gli doleva, e la sua carne squarciata reclamava vendetta per l'offesa subita, bramava il sangue di Motoko, o in alternativa incatenare l'ostinata spadaccina nelle segrete di RotteNhaz, e lì farla montare da tutti i suoi soldati, uno dopo l'altro, uno insieme all'altro. Grande diletto sarebbe stato per il Falkenberg, vedere quel pallido sacco di carne umana penetrato da un mugghio di demoni non troppo dissimili da Jack Crow. Divertente, si.
Ma il Beccaio non era un bambino.
Se trovava un ostacolo, dinanzi a sé, la sua scelta non si limitava ad aggirarlo, o a distruggerlo.
Motoko era un ostacolo che il beccaio aveva tentato di piegare a sé, e più di una volta.
Se non vi era riuscito, voleva dire che la fermezza d'animo di Motoko trascendeva persino i suoi poteri. Tutto qui.

Aveva fatto molte cose a quella Guerriera.
E se mai si fossero rincontrati, gliene avrebbe fatte molte altre.
Ma una cosa che non avrebbe mai fatto, era ucciderla lì, in quel momento, ferita e sanguinante dopo aver lottato contro i mastini di guardia, contro Apocryphe, contro Jack Crow. E dopo aver superato tutti loro. E la ragione mortalmente semplice per cui non l'avrebbe uccisa, era che fare una cosa del genere
l'avrebbe fatto cadere in basso.

« Io ti rispetto, guerriera. »
Sancì, tirando un sospiro lungo come se sulle sue spalle gravassero tutte le colpe del mondo. E per un attimo, Viktor von Falkenberg sembrò solo un canuto vecchio piegato sul suo bastone.
« Ma non è questo il giorno in cui finirà tra noi. »
Fece un gesto vago con la mano.
E tentacoli di tenebra sorsero laddove i rostri ossei si dissolsero, tutto nel frangente di pochi istanti, nella durata di un respiro. Una medusa nera che strinse le proprie spire come lacci attorno ai polsi, alle caviglie di Motoko Aoyama. E tirarono. Come si tira per il guinzaglio una cagna troppo vivace.
« La prossima volta che ci incontreremo, questo io ti prometto.. »
Si avvicinò, afferrò il mento della ragazza tra l'indice e il pollice, lo portò a un palmo di distanza dal suo volto. Tanto da farle sentire, intenso e greve, l'acre fiato saturo di acquavite, di cose sporche, di cose maledette. Tanto da vedere la sua bianca e giovane pelle rinsecchirsi di colpo, ricoprirsi di piaghe, rughe, grinze.

danhipp016
« ..solo uno di noi sopravvivrà. »

Terminò in un flebile sussurro.
Nessuna ghigna irrisoria. Nessuna risata di scherno.
Poche volte era stato così serio di fronte ad una donna. Ma non poteva comportarsi altrimenti. Non dinanzi alla sua
Nemesi Bianca

E detto ciò tornò sui suoi passi, arrancando per risalire la scalinata della Sala Grande. Proprio mentre una densa foschia di tenebre ricopriva la sagoma di Motoko Aoyama. Prima i piedi, poi i polpacci, le cosce, il busto..





SelfportraitwithDeath

Umano: Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 525 ~ CaeM 225
Demone: Rec 400 ~ AeV 100 ~ PeRf 100~ PeRm 850 ~ CaeM 150

~ Basso 1% ~ Medio 5% ~ Alto 13% ~ Immenso 29% ~

Energia residua: 46% -13% -5% = 28%
Status Fisico: Squarcio di media entità lungo la schiena. (Medio)
Status Psicologico: Lucido

Passive rilevanti in uso
Certain burden_-Aura venefica che rinsecchisce e avvizzisce gli esseri viventi che lo circondano fintanto che gli restano vicino.
Achtung_Passiva psionica di timore (se i personaggi vicini sono di energia inferiore e non sono demoni).
-Auspex passivo. / Difesa da auspex passivi.
Sakrileg_Percezione visiva al buio/mimetizzazione completa all'ombra.
Streben (Arcanismo III liv.)_-Cognizione passiva di qualsiasi magia operata in campo.
-Abilità attive magiche castate immediatamente e senza bisogno di tempi di concentrazione.
-Tecniche magiche provocano danni di un livello superiore, a fronte di una diminuzione delle tecniche fisiche di pari natura.
Corigliano (compagno animale)_Tele-empatia completa tra il pg e il suo corvo.

Attive utilizzate

~ Beinhaus__ _Oltre al controllo della coscienza dei vivi, il Beccaio possiede anche il dominio sugli spiriti dei morti. O meglio: di quel che resta dei morti. Ossa lunghe, corte, piatte, Viktor von Falkenberg è divenuto un vero e proprio signore della morte. L'energia anomala che lo investì nella sua reggia lo ha reso in grado di comunicare con entità innominabili, con spettri che dovrebbero rimanere a sussurrare nelle ombre, con cose arcane e maledette. E' divenuto in grado di controllare con la sola forza della mente il potere dei morti, è riuscito ad ottenere il pieno potere delle ossa. Potrà generare muri di ossa, barriere, et simili, purché in fase difensiva. Sarà in grado di far crescere da qualsiasi punto del terreno nelle sue immediate vicinanze (o addirittura da se stesso), delle ossa dure quanto del ferro, che potranno avere forma di muri o ossa normali, senza particolari imposizioni delle mani o tempi di concentrazione.
{Pergamena Dominio delle Ossa: consumo di energie Variabile Alto}

~ Schwarzketten____ _Manipolare, alterare, possedere, possedere sotto il proprio demente arbitrio l'oscuro elemento che lo ha generato. Incatenare, asservire, sottomettere attraverso l'oscurità qualsivoglia idiota tenti di ostacolare il suo cammino. Tenebre, tenebre e ancora tenebre, vero, ma non eteree, non astratte, non diafane. Tenebre come tentacoli, tenebre come catene. Questa l'ennesima forza del Falkenberg, questa la sua ennesima potestà! Dopo qualche secondo di ferma concentrazione, difatti, Viktor sarà in grado di far spuntare quattro tentacoli di colore completamente nero, formati dal terreno e dal soffitto, o da qualsiasi superficie orizzontale/verticale in mancanza di esso. E questi andranno, velocissimi, a bloccare gli arti dell'avversario, inseguendolo finché non riusciranno nel loro scopo, per poi tendersi, e immobilizzarlo a mezz'aria, a gambe e braccia aperte, come una croce. Come un Golgota. I tentacoli prenderanno di mira caviglie e polsi, e potranno essere attaccati, anche se, una volta colpiti, frantumabili facilmente, si riformeranno dopo solo qualche secondo, tornando all'attacco. Una volta legato l'avversario, risulteranno leggermente flessibili, come un elastico teso. I tentacoli, imprigionato l'avversario, resteranno attivi per tutta la durata del post del Beccaio, anche se potranno comunque essere attaccati prima. Gli attacchi fisici sono particolarmente efficaci su di essi, tanto che andranno considerati di un livello superiore. Quelli magici, invece, di un livello inferiore.
{Pergamena Catene d'ombra, consumo di energie: Medio}

Riassunto Kombat:
-Viktor si difende dai due attacchi con una gabbia d'ossa di li liv. Medio castata come difesa a 360°-
-Poi (autoconclusività concordata con Yomi) casta Catene d'Ombra, che tengono buona Motoko fintanto che Viktor le parla, e si allontana da lei, proprio mentre RotteNhaz comincia a espellerla dal suo interno, per lasciarla nel Midgard Centrale. Cosa che avrà termine nel post di yomi.

Beh che dire, giocata breve ma intensa -contando che è la continuazione di una lunga quest- e devo ammettere d'essermi divertito parecchio. Ringrazio mario per aver voluto approfondire l'amicizia dei nostri due pg =D alla prossima!



Edited by Lenny. - 30/4/2012, 12:30
 
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view post Posted on 30/3/2012, 05:50

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Senzanome-19

Nebbia. Trasalì, reagendo in ritardo nell'afferrare l'ofuda che serviva a scagliare un contro-incantesimo, dando così modo alle catene di ghermirla, immobilizzarla. Nel panico tentò di liberarsi, ma dalle parole del demone intuì che cosa stava per succedere di lì a poco, e dovette prendere una decisione. Non era ancora sconfitta, ma era sfinita e allo stremo delle forze, aveva perso moltissimo sangue e aveva almeno tre ferite al braccio, spalla spalla ed al ventre che rischiavano davvero di ucciderla. Aveva solo una piccolissima probabilità di riuscire a esorcizzare il demone ed uscire viva dalla sua oscura dimora, e se tentava di reagire a quell'ultimo maleficio l'impresa con tutta probabilità avrebbe richiesto la sua vita. Strinse con forza il frammento di carta che aveva afferrato, e ne cambiò radicalmente l'uso. Tese due dita fino a raggiungere l'angolo di un sigillo, poi con un doloroso ma decisivo sforzo mentale scagliò la sua ultima tecnica, lanciando il sigillo non contro Viktor, bensì sul corpo del mercenario a cui aveva prestato un giuramento. Era una shinmei, una guerriera, una promessa non può essere dimenticata. Aveva fallito nel proteggerlo, ma di questo avrebbe risposto con la sua vita impura il demone che aveva compiuto quell'affronto. Poteva anche fallire nell'impresa di distruggere Viktor Von Falkenberg, ma non poteva lasciare quel corpo in pasto ai corvi di RotteNhaz!

« Sul mio onore... »
La nebbia l'avvolse completamente, oscurando le sue ultime parole prima che il maleficio la scagliasse via dalla fortezza oscura.
"Io ti distruggerò, demone!" Sì, non aveva dubbi: quelle parole avrebbero raggiunto ugualmente la sua Nemesi nera. "Lo giuro sul mio onore."
E avrebbe rinnovato quel giuramento ancora, ben dopo aver scavato una tomba per il mercenario senza nome...


    Ringrazio Lenny per la giocata breve ma intensa, mi sono divertito tanto e attendo con ansia il giorno in cui replicheremo!!! Una promessa è una promessa, eh??! XD
 
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6 replies since 6/3/2012, 23:07   274 views
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