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Conquistadores - Invasione, Main Quest - Goryo

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Lud†
view post Posted on 4/4/2012, 21:53 by: Lud†

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Morpheus si lanciò nel pandemonio di persone.
Karejà nella mano destra veniva brandita come un insulso coltellaccio da cucina. Si faceva strada tra le orde di compagni cercando di guadagnare terreno verso lo sparuto gruppo di traditori. Uomini senza alcuna spina dorsale, la prospettiva di combattere contro Hyena li spaventò a tal punto di rinunciare a qualunque forma di ribellione, avevano venduto la loro libertà a un padrone che non li avrebbe ricompensati in caso di vittoria. Quelli non erano nient’altro che carne da macello da gettare in pasto ai leoni. Nessuno avrebbe pianto la loro perdita, nessuno avrebbe costruito un altarino per le loro gesta. Erano codardi che si erano schierati con il più forte nella speranza di non perire. Ma come pedoni su di una scacchiera, sarebbero stati mangiati dall’avanzata degli alfieri nemici, sarebbero stati inghiottiti dalla baraonda pulsante in cui la Purgatory si era trasformata. Gli occhi di Morpheus brillarono, lo sguardo fisso verso i nemici fungeva come da richiamo ai suoi sensi, dopo secoli di immobilità il suo corpo esultava all’adrenalina della caccia. Fu come una bestia affamata che percepisce l’odore del sangue. Il suo corpo era talmente leggero che gli sembrò di fluttuare mentre si apprestava ad affrontare il primo nemico.
Era un omuncolo di basso lignaggio, uno di quelli che il massimo che aveva combinato nella vita era stato infastidire qualche signorotto di troppo. era un uomo comune molto simile agli altri. Quando Morpheus gli si avvicinò, era in terra cercando di arretrare strisciando con il suo grosso culone. Farfugliò qualche bieco tentativo di pietà, ma ancor prima che potesse trovar argomenti validi, la figura umana del drago cobalto lo sovrastò, la scimitarra calò nella gola del nemico, sfondando la trachea e le vertebre cervicali fino a sentire il midollo spinale che veniva danneggiato dalla punta della spada. In un singolo colpo il corpo dell’uomo cadde morto riversato a terra, spruzzando fiotti di sangue dalla gola. Il ragazzo si avvicinò al cadavere e con un calcio lo gettò oltre il margine del ponte, il primo di quel massacro volò giù per parecchi metri fino a schiantarsi, tra la confusione generale, in un ponte di qualche livello inferiore.

Il suo corpo venne calpestato, maciullato dal fragore di quella guerra senza confini.

Di lui nessuno si ricordò, semplicemente sparì in quella mescolanza di persone. Successivamente ci fu lo sferragliare delle catene, il rumore del metallo che cozza su altro metallo. Rumore di bulloni e di ferro. Le grida investirono i reticoli che si trasformarono in un campo di battaglia.

Grida, clangore, metallo.
E ancora.
Grida, clangore, metallo.
Ponti che si schiantano, persone che volano giù.
Grida, clangore, metallo.
La nave piombò in una guerra fragorosa.
Fu il delirio.

La guerra si riversò per ogni ponte e per ogni affranto, ogni cunicolo di quella nave era diventato un potenziale campo di battaglia. Poi ci fu un ruggito che spaccò l’aria, fauci mostrate come gioielli da galà, alito pestilenziale che venne vomitato sulla folla in corsa facendo fuoriuscire baluginanti tuoni che si fecero largo tra la polvere investendo il primo sventurato, la zampa crollò sul capo dell’uomo, artigli duri quanto l’acciaio lo tranciarono di netto. Il ferro del ponte scricchiolò sotto le sue possenti zampe, il peso rischiava di far crollare tutto. La coda con Ramhat attaccata si agitò, la palla spinta dalla forza di gravità piovve in un moto prevedibile contro quattro di quegli uomini, ma la forza devastante li schiantò ancor prima che potessero opporre resistenza, immobili dalla paura volarono anch’essi come bambole gettate dal ponte. Un piccolo bruciore alla zampa posteriore lo fece voltare indietro, un piccolo spuntone di ferro era stato conficcato nella pelle fortunatamente il danno non fu così eccessivo da provocargli problemi di sorta, il metallo aveva a malapena perforato il primo strato di pelle. Il drago ruggì nuovamente, la rabbia gli montò in corpo, la coda guizzò verso l’uomo che stava tentando la fuga, la grossa estremità gli sbarrò la strada, il minuscolo corpo incontrò il piatto della coda e venne schiantato al terreno, sotto il suo peso poté sentire le costole che si spappolavano e i polmoni che veniva perforati dalle stesse. Tra spasmi inumani, l’uomo spirò, con l’unica colpa di aver cercato di cacciare un cacciatore.
Altri quattro si avvicinarono al drago con l’intenzione di sopraffarlo, Morpheus mulinò la sfera, la forza di gravità rese quell’oggetto contundente incandescente, la cometa piovuta dal cielo, il dono di un titano si abbatté sulla testa di uno degli infimi con la violenza che l’impatto di un meteorite ha sul suolo terrestre. Un’ energia pazzesca si propagò dall’epicentro di quell’esplosione, una forza d’urto che investì chiunque nel raggio di metri. Poi una zampata fece volare tre di loro oltre il parapetto del ponte, mentre l’ultimo venne artigliato tra le dure unghie della zampa. Una, due, tre, quattro volte gli artigli incontrarono la carne, quattro volte il corpo venne lacerato come burro dalla furia del drago. Fin quando l’uomo non smise di gridare, fin quando le sue urla di dolore non infestarono più l’aria.

E tutto piombò in una nuova quiete.

Solo il respiro affannoso dei combattenti.
Solo le armi che si posavano.
Ancora, silenzio di chi aveva vinto una battaglia.

Mentre la vera guerra doveva ancora cominciare

Solitamente quando uomini disarmati affrontano uomini armati, quello che si prospetta è un sanguinoso massacro.
I traditori vennero sovrastati dalla forza bellica degli altri, schiantati dalla maggiore organizzazione, i prigionieri che non si schierarono con il beccaio si ritrovarono a combattere con mezzi di fortuna improvvisati. Nessuno di loro sembrava avere alcuna possibilità di sopravvivere in uno scontro in campo aperto.
E nessuno di loro sembrava riuscire a pianificare una resistenza. Semplicemente furono investiti dall’onda d’urto, sovrastati in numero e in armi inermi si accasciarono al terreno.
Morpheus prese l’ultimo dei suoi nemici che dilaniò, squartato ormai era diventato irriconoscibile, la pelle era aperta in più punti da profondi solchi da cui il sangue fresco continuava a sgorgare, bagnandogli le zampe di un caldo liquido cremisi.
Afferò il corpo con gli artigli e se lo portò alla bocca.
Fu uno scricchiolio di ossa, di denti che spezzavano arti e dilaniavano legamenti. Lo inghiottì in un singolo boccone.

« Questi fanno schifo anche da morti. »

Il drago tornato umano sputò in terra un grumo di saliva rossastra, tutto ciò che era rimasto di quell’uomo.


CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


ReC: 325 | AeV: 225 | PeRf: 150 | PeRm: 300 | CaeM: 225[/size]


Energia: 80%
Status Fisico: Danno basso da perforamento alla zampa posteriore destra.
Status mentale: Deluso

Abilità attive:
L'energia elementale creata all'interno dei polmoni del drago può essere utilizzata arbitrariamente anche in forma umana, non essendo strettamente limitata alla forma draconica. Il soffio varia di potenza a seconda dell'intensità elementare impressa dal drago. Il primo livello di questo soffio permette al drago, con un consumo di energie pari a basso, di scagliare una piccola scarica elettrica che infligge un danno basso da ustione al diretto avversario [Pergamena Padronanza elementale].

– Outburst.
Un’arma che vaga al pari di una cometa, che perfora nembi siderali attraversando realtà diverse e sconosciute, un oggetto non identificato che ha visto più di quanto essere vivente possa mai fare in cento vite, e tutto ciò nell’arco di un attimo neppure calcolabile. Se forza potesse mai reggere un simile sforzo, se corpo e muscolatura possa ripetere simile prodigio, Ramhat potrebbe ripetersi. Con un consumo energetico pari ad Alto e usufruendo della sfera di metallo, il caster potrà dar vita a un fenomeno portentoso. Una volta giunto a contatto con l’obiettivo dell’offesa si vuoterà della forza cumulata, per poi liberare un’onda d’urto che investirà chiunque e qualsiasi cosa nel raggio di qualche decina di metri e a trecentosessanta gradi. In termini di gioco il bersaglio primario della tecnica subirà un colpo di potenza Media, dopodiché un’onda d’urto dipanerà investendo qualsiasi cosa nel suo raggio d’azione, che si troverà a far fronte ad una forza repulsiva di potenza Bassa. La tecnica ha natura fisica e si basa sulla PeRf dell’utilizzatore. {Tecnica di potenza Alta}

Non necessariamente un'arma potrà essere utile in una delle due forme, anzi molte volte queste stesse armi, che calzerebbero a pennello in forma draconica o in forma umana, nell'altra forma risulterebbero essere un impedimento, tuttavia Morpheus può decidere di materializzare le sue armi, e farle scomparire in qualsiasi momento previo consumo di slot, l'abilità è di potenza nulla, difatti essa non arrecherà danni di nessun tipo all'avversario, ma non è detto che non possa essere utilizzata per avvantaggiarsi in qualsiasi modo.
[Nulla personale].

Abilità passive:

Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, ogni attacco fisico passivo portato dall’arma sarà come se fosse eseguito con il doppio della PeRf standard posseduta. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Ne uccido subito uno sfruttando la passiva raziale, il primo ha paura quindi arretra trascinandosi all'indietro e io lo trafiggo con la spada, successivamente mi trasformo e scarico sul primo infimo che trovo una scarica elettrica a livello basso e lo squarto con le unghie (arma naturale) Poi altri quattro li colpisco con la palla con un normale attacco fisico portato, secondo la sua passiva come se fosse raddoppiata la perf, quindi raggiungo 700 di perf abbastanza per farli volare e uccidere, a quel punto uno mi conficca superficialmente un paletto di metalli e io lo schiaccio con la coda (arma naturale) poi gli altri quattro li colpisco con la tech ad area outburst, tre di loro li faccio volare mentre sono tramortiti fuori dal ponte, mentre quello che inizialmente ho colpito, lo prendo tra gli artigli e per quattro volte lo ferisco, poi me lo mangio.
Il post è stato fatto di fretta e furia, tralasciando il fatto che non mi piacciono i combat autoconclusivi, in questi giorni non ho avuto proprio tempo, ed è uscito quello che è uscito, non qualcosa di eccelso.

 
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