Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

[Conclusa] Forgotten Name, Artefatto di ambientazione

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Banditore Aste
view post Posted on 5/4/2012, 09:31




Il banditore emerge dalle ceneri del fato per rimarcare la propria opera al mondo.
Tra le pieghe del suo mantello, mostra un luccicare intenso, tenendo tra le mani una lunga spada. La maneggia con cura, passando il dito lungo il suo filo più tagliente di un rasoio. E' fiero di ciò che mostra: di ciò che dona.
La sua offerta, oggi, sembra provenire dall'oltretomba: metallo gelido di una lama maledetta.
La punta contro i presenti, in un gesto a metà strada tra piaggeria e provocazione.

« Accorrete, signori.
Questa è un'offerta unica...
»

Sentenzia, attendendo che qualcuno risponda al suo richiamo.

CITAZIONE

forgotteɲɳame

Le cronache parlano dei soldati schierati sul campo ove si è danzato l'ultimo Valzer. Parlano del loro valore, della forza delle loro armi, delle grida e degli arti amputati, dei cadaveri sparsi come papaveri sul campo brullo.
Ma nessuno ricorda più i loro nomi. Sono solamente un numero, un ricordo sbiadito al momento in cui l'oscurità è calata e dal suo utero scuro il mondo è rinato. I loro corpi sono stati raccolti e tumulati chissà dove, sotto lapidi bianche e senza tratti come i loro volti sfigurati.
E raccontano le leggende che sulla piana siano rimaste solo le loro armi, conficcate a terra come bandiere, come un ulteriore e silenzioso esercito. Armi capaci di raccontare una storia esse stesse, ma senza la favella concessa ai bardi e ai cantori.
Tra esse lei, pietosa, giace abbandonata sul fianco della collina, da dove i fanti sono planati come aquile sulle orde nemiche. A terra, distesa, quasi fosse stata gettata in un attimo di smarrimento, l'impugnatura e la lama annerite dal calore. È stato il fiato della fenice a decretare la fine della sua guerra e del giovane che la stringeva. Bruciato prima ancora di udire il grido dell'assalto, prima di poter dimostrare il proprio valore. Spento con la mano avvinghiata all'elsa e un grido che non fu mai udito. Di lui non rimane che l'ombra, e presto l'erba crescerà a nasconderla.
Ma in quell'unico, terribile attimo in cui il suo corpo si è dissolto, l'anima ha tanto desiderato la vita, la vendetta, la guerra, da riversarsi all'interno della lama nera. Il suo spirito giovane non ha sopportato di essere cancellato e ora anima un'arma guerriera, spietata, costantemente assetata di sangue.
Una vita spezzata che cercherà un'altra vita a cui legarsi, un richiamo che distingue questa lama tra tutte le altre, questo destino da tutti gli altri, terirbili, che si sono susseguiti su qesto terreno.

giviɲɳurturance
La spada è l'ultimo corpo rimasto ad un'anima spenta nel mezzo di un respiro. Un'anima che avrbebe desiderato la gloria, la guerra, poter percorrere il campo di battaglia sulle proprie gambe, poter assaporare l'odore acre del sangue e della morte. Un'anima insoddisfatta, che può sfiorare corpi solo attraverso l'elsa o la lama, ma in grado ancora di provare emozioni e catalizzarle verso di sé con forza straordinaria. Chiunque porti con sé la spada, quindi, si troverà troppo vicino ad un'anima senza corpo per poter subire qualsiasi altra influenza psionica passiva. L'effetto durerà finchè il possessore manterrà l'arma in pugno o al proprio fianco o in qualsiasi altro modo in contatto conò il proprio corpo.
[Passiva]

borɲɳight-time
Rabbia, solamente rabbia resta a colui che non ha avuto alternative. Il fuoco lo ha abbracciato e al tempo stesso cancellato, legandosi indissolubilmente al suo ultimo ricordo e ad ogni altro suo pensiero. Fatale è il legame tra questa amra e il fuoco, tra la sua guardia e il suo filo brunito dalla potenza della Fenice e il potere che da essa emana.
Con un consumo Medio, chiunque la brandisca potrà vedere l'intera lama avvampare di bagliori rossastri, quasi fosse composta di brace. Da questo momento per due turni ogni colpo che andasse a segno infliggerebbe un danno da ustione, scottando la pelle del nemico oltre a ferirla.
Nell'ultimo istante di vita, il giovane guerriero deve aver gridato, sì perchè lo fanno tutti. Deve aver gridato con forza inaudita, sebbene nessuno gli abbia prestato attenzione. Ora egli potrà finalmente essere udito, potrà imporsi all'altrui attenzione. Menando una spazzata nell'aria e spendendo un consumo pari a Medio, una lama di suono si lancerà verso il nemico per infliggergli un danno psionico. Se lo colpirà egli sentirà esplodergli nelle orecchie un grido terribile di morte e disperazione, volto a confonderlo ed impedirgli di agire lucidamente.
La spada che ora il portatore tiene con noncuranza era stata forgiata per quel giovane, proprio per lui, per consentirgli di portare il giudizio e l'onore nel mondo. Per fargli cancellare il nemico. Per incidere con la forza del colpo il proprio nome nelle ossa di chiunque osasse violare l'ordine del Sovrano. E ora potrà farlo, finalmente, come nei sogni di colui che un giorno l'ha brandita. Con un consumo Medio, e levando la spada al cielo, il portatore la vedrà svanire. Questa riapparirà sopra la testa del nemico, piovendogli contro dall'alto per infliggergli un danno medio. La tecnica si basa sulla PeRf.

burɲɳow
Il fuoco. Un soffio senza volontà precisa di ucciderlo lo ha fermato. Ironia della sorte, il suo valore è stato spento da un nemico che non lo temeva, che non conosceva neppure il suo nome o la sua esistenza. La massima onta per un giovane guerriero alla prima esperienza in battaglia. Le ossa sciolte nel giro di un secondo, la pelle accartocciata come pergamena a scoprire un sorriso scheletrico senza gioia. Il tempo di un battito di ciglia. E la sua anima ha imprigionato le fiamme che lo hanno condannato. Ora il portatore dell'arma, con un consumo apri ad Alto, potrà menare un colpo a un bersaglio a propria scelta. Nel momento in cui la lama entrerà in contatto con esso svilupperà una potenza esplosiva nell'area immediatamente circostante, dalla forza bruciante e ustionante pari ad un Medio ad area. Ovviamente colui che impugna la spada rimarrà completamente illeso.
Se invece il nemico cadesse, finalmente, morto, la spada potrebbe reclamare all'ultimo la propria rivalsa. Come spesso accade, colui che sopravvive al suo interno ha fatto del proprio male la vendetta, la pena contro chiunque osi sfidarlo, contro chiunque abbia potuto godere anche solo di un secondo ulteriore di vita. Nel momento del colpo di grazia, dall'arma si svilupperanno lingue di fuoco che in pochi secondi carbonizzeranno il corpo e scioglieranno la cenere stessa, lasciando solo una pietosa ombra sul terreno dove prima vi era un uomo.

aɲɳoying
Ma un'arma come questa non perdona, non concede nulla all'animo troppo debole che scelga di possederla. Un giovane morto troppo presto conserva i capricci e il carattere volubile della propria età, misto a un astio contro chiunque ancora disponga di braccia e gambe per muoversi e lottare. Così egli si rivolterà contro colui che impugna l'arma. Quando l'ammontare di consumo speso con le abilità della stessa raggiunge il Critico, un terribile contrappasso graverà sul caster. Ogni ulteriore consumo, infatti, gli infliggerà sul corpo ferite da ustione pari alla spesa. Non vi sarà limite alla gravità delle stesse che, se non si userà prudenza, potrebbero arrivare a carbonizzare completamente il corpo di colui che maneggia la lama. [Malus]
L'anima racchiusa nella lama non si limita a difendere il proprio portatore da ogni influenza psionica passiva che lo colpisca. Come un parassita è in grado di convertire anche qualsiasi stimolo interferisca attivamente con la psiche del guerriero. Tutte le psioniche attive da cui questo non si difenderà, convertiranno il proprio effetto (ma non la propria potenza), in una modificazione dei ricordi del portatore. Questi sentirà lentamente emergere una personalità non propria, ricordi non propri, sentimenti che non ha mai provato e che appartengono al giovane morto sul campo del Valer, così come le leggende si rifiutano di narrare. Un potere subdolo, a doppio taglio. Qualora infatti il danno psionico subito raggiungesse la soglia del Critico, il guerriero si convincerebbe per il resto della scena o del combattimento di essere colui che vive nella lama, un giovane sul punto di morire da un momento all'altro, assetato di sangue e di vendetta, costretto a morire per mano di un nemico che nemmeno gli rivolgerà attenzione. Una disperazione tale da indurre qualsiasi uomo ragionevole a azioni folli. L'effetto di questa mente parassita potrà agire fintando che la spada viene portata sul corpo o impugnata. [Malus]


CITAZIONE

Tipo di artefatto: Artefatto di Ambientazione
Limiti: Minimo energia Gialla
Termine dell'asta: 05/05/2012

Base d'asta: 1300 gold

Le offerte saranno accettate solo per mezzo di mp al banditore, indicando nel titolo il nome dell'artefatto per cui si fa l'offerta e l'entità dell'offerta stessa (es. Cupiditas - 3000 gold). Per ogni dubbio consultare il Regolamento delle Aste, in cima a questa sezione.


 
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Banditore Aste
view post Posted on 20/4/2012, 23:43




Ad oggi nessuna offerta è ancora pervenuta per questo artefatto.
La base quindi rimane fissata a 1300 gold.
Vi ricordo che l'artefatto sarà in vendita fino al 05/05.
 
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Banditore Aste
view post Posted on 9/5/2012, 16:52




Asta Chiusa.

Non sono pervenute offerte per l'artefatto in oggetto.

 
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2 replies since 5/4/2012, 09:31   418 views
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