Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Sacramento di Unica Vera Fede

« Older   Newer »
  Share  
Lust´
view post Posted on 9/4/2012, 13:47 by: Lust´




La città, la Corruzione... erano cambiati.
____ __ _ __ ____
« Awakening »



Non aveva idea di cosa fosse accaduto a quella bellissima città dominata da un bianco maniero. L'ultima volta lo aveva visto splendere sulle teste di quei piccoli, infidi esseri qual erano i suoi fratelli umani, bellissimo nel suo candore sotto il sole di mezzogiorno. I suoi occhi bicromi avevano osservato poi le mura, e infine erano scesi per vedere i volti di chi, uno dopo l'altro, l'aveva accolto all'interno del Leviatano. Vrastàx e Dalys - la sua prima prova, una donna a quel tempo senza nome che somigliava così tanto a Lilian da avergli fatto perdere il controllo, addirittura. L'aveva attaccata, quella volta, e non se l'era ancora perdonato.

Fatto stava che la città era cambiata, da allora. Aveva nome Basiledra, ora, ed era la capitale delle terre del Fu Re che non perde mai, che non aveva avuto l'onore - né il desiderio, in realtà - di conoscere. Solo le mura della sua bellissima città e la vitalità di quest'ultima lo avevano attirato. Doveva esserci qualche festa quel giorno, comunque: quando Seraph entrò nel centro della città una fiumana di gente lo rapì, portandolo al cospetto di un immenso Duomo consacrato a qualche Dio di cui non conosceva il nome. L'angelo si fermò poco prima dell'entrata, al riparo dalla folla. Era riuscito a trovare un angolino, un riparo, per osservare meglio la gente e il luogo.
Da quando era entrato nel Clan - perché aveva capito che di quello, si trattava - non aveva ancora avuto modo di conoscere nessuno. Nessuno. Temeva che le sue immaginarie catene, che sentiva pesare ai propri polsi, non sarebbero mai svanite a quel punto. La sua missione stava miseramente fallendo.
In quella folla doveva esserci qualcuno, però. Qualcuno che potesse aiutarlo ad amare quei rozzi, violenti esseri umani suoi fratelli.
Fu mentre si sporgeva per osservare gli alti pinnacoli della chiesa che la vide: bellissima nei suoi abiti così particolari agli occhi del giovane angelo, circondata da un seguito variopinto, quella donna entrò nella cattedrale a passo sicuro. Era Dalys, era lei, ne era sicuro. Gli occhi del ragazzino-angelo brillarono e la decisione di entrare seguì immediatamente la scoperta. Non gli importava del rito a cui avrebbe presenziato - non era contro né a favore di altri culti, lui venerava il Padre e tanto gli bastava: gli esseri umani erano liberi di fare ciò che desideravano, in vita - voleva solamente capire cosa ci facesse lì la donna. Non poté, però, non rimanere affascinato dall'interno di quell'edificio e dalla sua struttura: la luce che proveniva dall'alto colpiva il suo centro esatto, e in quel punto, su un piedistallo - cosicché tutti potessero vederlo, evidentemente - vi era una figura insolita agli occhi del Serafino dai capelli albini, che seguì la dama fino a che ella non si sistemò nell'area est.
Rimase molti passi indietro rispetto a lei, probabilmente nascosto dietro ad altre figure molto più alte: le sue vesti, le stesse con cui ella lo aveva visto al suo arrivo, troppo larghe per lui e così semplici, lo aiutavano a farlo passare per uno degli abitanti più poveri della città; al contrario, i suoi tratti dolci e levigati, gli occhi uno color ghiaccio e l'altro color ambra, non lo aiutavano affatto nell'impresa.
La spiò, - mentre il sacerdote iniziava a recitare alcuni versi che lo fecero tremare, tanto erano simili a una profezia di morte certa alle sue orecchie: "Come possono trovare conforto in queste parole, gli esseri umani? Non riesco a capire... Perchè?", si chiese rabbrividendo -, e continuò a farlo anche mentre altri dignitari, in pompa magna per l'occasione probabilmente, cominciarono ad avvicinarsi a Dalys e a rivolgerle la parola.


 
Top
37 replies since 8/4/2012, 07:17   1773 views
  Share