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Sacramento di Unica Vera Fede

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~ D a l y s
view post Posted on 9/4/2012, 21:35 by: ~ D a l y s




Al suono della voce di lui, le due geishe si irrigidirono. Nonostante gli abiti occidentali che erano state costrette a indossare non avevano perduto la scioltezza dei movimenti. La Rosa vide le dita scivolare tra le pieghe delle gonne, dove armi letali erano state opportunamente nascoste. Non si scompose, non lasciò che le si mettesse fretta.
Nonostante avesse riconosciuto la voce di uno dei pochi uomini degni di sedere nel Consiglio, di una delle menti vicine al Sovrano, atteggiò il proprio volto a un’espressione di sorpresa, mentre lentamente voltava il capo nella sua direzione.
Ciocche scure le fluttuarono attorno, accompagnando il moto di consapevolezza delle labbra, il socchiudersi delle palpebre, il fluido abbassarsi delle ginocchia in un ossequio da pari a pari, né un inchino né un segno di disprezzo.
Non sapeva cosa pensare di quell’uomo, poco più che un’ombra all’apparenza, ma abbastanza potente da aver stretto un regno nel palmo della propria mano. E come la fiera che non sa di quali armi sia dotato il cacciatore, così gli mostrò il proprio sorriso tagliente, il proprio sguardo circospetto, il guizzare attento degli occhi grigi.



Temo di non meritare tanti complimenti, Lord Shakan.
Non quando le leggende dei bardi sulle tue imprese sono giunte fino alle mie orecchie
”.



Posò lo sguardo sul seguito dello spettro, e si domandò se fosseo tra coloro che erano sciamati come cavallette tra le mura inespugnabili per porre lo scettro nelle mani del loro signore. O se lui, e lui soltanto, fosse stato capace di rendere ragazzi come quelli dei combattenti invincibili.
Ricordava il ragazzino tatuato. Lo aveva incontrato in un’altra occasione, quando era debole, indifesa. Quando aveva desiderato amare e aveva perso tutto. Gli dedicò un mezzo sorriso malinconico, ammiccando.
Una come lei, amante dell’insolito. Una che godeva nel circondarsi di stranezze, non poteva che apprezzare un tanto eccentrico accompagnamento. Ragazzini al seguito del Signore del Nord, a sua volta vestito come un comune viandante.
Si portò una mano alle labbra, mimando una smorfia di improvviso dolore.



Una cerimonia commovente, non trova?
Stavo giusto per far notare al mio seguito come lacrime di commozione siano sfuggite agli occhi di tutti quanti
”.



Inclinò la testa, così da poter guardare per un istante gli uomini e le donne del proprio seguito. Anche senza alcun potere avrebbe potuto interpretare facilmente i loro pensieri. Una fossetta le si disegnò sulla guancia sinistra, preludio di un sorriso troppo irriverente per essere possibile.
Ben presto, però, tornò a fissare lo spettro, e questa volta lo sguardo di lei diceva molto più di quanto avessero fatto le sue parole. Parlava del potere di Corvi, un potere alimentato dalle menti che erano appartenute al Leviatano. Un potere inesauribile, pericoloso più di tutti i loro eserciti, invincibile proprio perché invisibile. Parlava di quel dio irraggiungibile che sarebbe stato utilizzato per misurare ogni loro peccato e giudicare ogni loro azione, nascondere ogni sotterfugio. Raccontava di come avrebbero dovuto incanalarlo, sfruttarlo al più presto, materia grezza per i loro interessi e quelli del Regno.



jpg
Conto di consentire ai Corvi di costruire un tempio nelle mie terre.
Trovo che la loro presenza porterebbe pace e serenità tra la mia gente
”.



Trovo che siamo entrambi dei bugiardi. Trovo che la religione sia l’oppio dei popoli. Un po’ come la guerra. E trovo di non desiderare una nuova guerra. Specie non con lei, Shakan.
E spero che lei sia d’accordo con me. Perché in due è molto più facile costruire alleanze.


 
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37 replies since 8/4/2012, 07:17   1773 views
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