Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Sacramento di Unica Vera Fede

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Chomp
view post Posted on 10/4/2012, 20:49 by: Chomp
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Memento mori.
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Li sentiva tutti, continuava a sentire tutti quei dannati schifosi urlargli nelle orecchie, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di fermare l' infinita baraonda che risiedeva nella sua testa.
La sua mano andò a coprirgli l' umano volto che esprimeva una smorfia di rabbia, una smorfia di dolore, una smorfia da pazzo omicida.
Alzò gli occhi, vide più campanili risuonare, gli uccelli volare via, le vittoriose armate del Toryu entrare in un edificio per venerare un uomo, un sovrano
un dio.
Un uomo tanto potente da cambiare il mondo su cui si poggiavano i piedi degli uomini, un uomo tanto folle da sterminare ondate di reggimenti pur di raggiungere il suo scopo, pur di divenire un dio.
Il bello è che ci era riuscito.

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Mischiandosi tra la grande folla riuscì a penetrare le porte del luogo di culto, dentro al quale avevano preso posto gran parte dei guerrieri del Toryu.
Ammassi di carne, devoti ad un dio caduto, secondo lui.
Niente di più, niente di meno.
Il predatore riconobbe subito la Nera regina, Rekla Estgardel, avvolta nella sua nera armatura a piastre, con il capo chino mentre Nicholas al suo fianco sembrava quasi assassinato da ogni singola nota emessa da quel campanile.
Illidan non poteva biasimarlo, anche lui odiava i rumori che gli rimbombavano nella testa.
Dio, quanto li odiava.
Avvicinandosi ai loro posti scorse Lionet, il carro armato, uno dei suoi compagni d'arme.
Era un po' geloso del Cousland, del resto lui era diventato capo della guardia del Cerbero, mentre ad Illidan spettavano solo delle lezioni di guarigione da Colonius.
Ma sarebbe riuscito a tirar fuori qualcosa pure da li, come al solito.
Si sedette quindi vicino a Lionet, così da non sembrare un emarginato sociale, mentre Zeno recitava la sua parte in quel poco gradevole spettacolo.
Parole che il mostro non ascoltava volarono in mezzo alla folla tutta intorno al prete mascherato.
Quasi provava pena per coloro che ascoltavano le prediche di quel corvo e le recitavano insieme a lui.
Ben poco differenziava quegli esseri dalle sue creature, dalle sue bellissime creature.
Tutti e due avevano un padrone che dall' alto li comandava, esplicitamente o implicitamente.
Tutti e due sono disposti a morire per il loro padrone.
Cercando qualcosa di speciale, qualcuno di unico in mezzo a tutta quella marmaglia di fanatici scorse un' automa, i cui tessuti sintetici gli ricordavano tanto i laboratori e gli esperimenti eseguiti da Iladar. Che anche lui venisse da un epoca differente?
Poco gli importava, non voleva e ne gli sarebbe piaciuto sapere come funzionasse un intelligenza virtuale, odiava la vita sintetica nonostante passò gran parte della sua vita così.
Lo sguardo dell' abominio ricadde sulla dama che affiancava l' automa, i quali vestiti di certo non si attenevano a quelli di un luogo di culto comune.

Allora, Cousland, tu che ne pensi di quella bella dama?
Disse a Lionet, puntando il dito contro la dama, ignaro che si trattasse di Dalys.

Non che l' abbia mai conosciuta
o che la conoscerà.

Quasi di scatto, la Nera si alzò, aveva visto qualcosa che non doveva vedere, eppure Illidan non capiva cosa la turbasse tanto. Non vi era nessun potenziale nemico, per lui.
Un bisbiglio arrivò all' orecchio di Lionet, era Nicholas, gli diceva di tener pronte le armi.
Il servo mostro rimase seduto, pronto ad osservare la prossima mossa della Nera.

Aveva sigillato un patto con quella donna, era come se ormai fosse un suo vassallo.
Se Rekla avesse attaccato, lui l' avrebbe seguita.
Se Rekla fosse fuggita, lui l' avrebbe seguita.
Fino a che non fosse diventato abbastanza forte da schiacciarli tutti.



Si, è alquanto scarno.
Ma dobbiamo divertirci, no ? *cerca scusa random*
 
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37 replies since 8/4/2012, 07:17   1773 views
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