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Un grande falò

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Ahren Elessedil
view post Posted on 20/4/2012, 22:14




Dopo essere stato giudicato da Lanhai, il Re delle Fate, Ahren venne ammesso all'interno del clan Sorya. Il Gorgo, che stava a guardia dell'ingresso del Clan, si rivelò una mera illusione. In seguito ad un gesto del Guardiano, esso letteralmente scomparve. Ahren rimase molto stupito, mai avrebbe pensato che quel fenomeno potesse essere irreale. Eppure così pareva; era stato ingannato da un potente incantesimo. Quali altri sortilegi proteggevano il clan? Chi, o cosa , li aveva evocati? Ahren si rese conto per la prima volta verso quale pericolo lo stavano portando le sue azioni. Quanto tempo era passato da quando aveva lasciato la sua casa? Giorni? Mesi? Anni? Ormai non aveva più importanza, aveva scelto quella strada e quindi doveva seguirla. Era stato attratto dalla notorietà di quel clan e ora doveva abbracciare la sua causa. Avrebbe cambiato le cose, prima o poi. Ahren voleva che l'Eden tornasse a meritarsi di essere chiamato tale, che il tumore che stava corrompendo quelle terre sparisse.

Chissà...Un giorno forse sarò in grado di fare tutto ciò.

Mentre era immerso nei suoi pensieri, il giovane elfo stava percorrendo la passerella che era ormai totalmente visibile dopo la scomparsa del Gorgo, assieme al bacino disseccato di quello che sarebbe dovuto essere un lago . Essa scendeva in modo repentino dentro la voragine che il Gorgo nascondeva e il suo bianco risaltava sull'oscurità delle pareti. Il paesaggio era triste, la natura era triste. Ahren percepiva questo, e tali sentimenti lo turbavano. Perchè il male aveva toccato quelle terre? Perchè esse avevano perso la loro leggendaria rigogliosità? Per la seconda volta in pochi minuti, si ritrovò a promettersi che avrebbe cambiato le cose, in un modo o nell'altro. La discesa gli sembrava infinita.Da ogni parte vedeva piante, alberi, rampicanti, ma non erano come quelle che crescevano nelle terre dalle quali Ahren proveniva, esse erano nere,scure, maledette. Ad un tratto, il vuoto. Aveva raggiunto il fondo del bacino e lì cominciava una grotta. Non riusciva a vedere molto all'interno, ma non gli sembrava che ci fosse alcuna traccia di vegetazione. Triste.
Sapeva che dentro quella grotta, da qualche parte, si trovava il centro del clan.

Non sono molto accoglienti qui. Non ho ancora visto nessuno... Mi aspettavo come minimo un benvenuto...Dove sono tutti?

E dov'è Firin?


Si girò di scatto, e se lo trovò davanti.

Strano...Ero assolutamente certo che non fossi qua vicino, non ti ho nemmeno visto scendere!

Certezze...L'unica vera certezza è la morte, e talvolta neanche quella.

Ahren, come al solito, lo ignorò. Vallo a capire. Rincuorato dalla presenza del suo compagno, entrò nella grotta. Impiegò quasi mezzo minuto per adattarsi all'oscurità del luogo. Il rumore dei suoi passi era accompagnato dal suono prodotto dall'impatto delle piccole gocce d'acqua sulla nuda roccia. Procedette per molto tempo, percorrendo innumerevoli cunicoli, senza mai capire in che direzione stesse andando. Non c'era nessuna indicazione che portasse alla base del clan, nè tanto meno c'era alcuna anima viva a cui chiedere indicazioni.
Era passata qualche ora, o forse mezza giornata (chi lo poteva sapere?), quando Ahren sentì un qualcosa di appiccicoso attaccarsi alla sua mano. Quando guardò meglio, si accorse che era una grossa ragnatela biancastra.

Quale essere immondo produce una ragnatela del genere? Dannazione.Perchè non ci possono essere scoiattolini e leprotti che saltellano allegramente per questi luoghi?

All'improvviso sentì un sibilio, poì vide Firin scattare in avanti e azzannare una strana creatura. Sembrava un ragno, ma era molto più grossa del gatto, molto probabilmente arrivava al ginocchio di Ahren. Aveva la pelle scura, peli radi, delle zampe orribilmente lunghe e due grosse chele per niente invitanti. Il giovane Elfo si avvicinò per esaminare più da vicino la creatura, quando essa si liberò dalla presa di Firin e produsse un lungo e acuto suono. Subito a tale verso risposero numerosi sibilii e per tutto il cunicolo si avvertì lo zampettare di tantissime creature. Mentre il suono si faceva sempre più vicino, propagato dal forte eco presente in quel luogo, Ahren estrasse il proprio pugnale e si preparò al combattimento.Il rumore proveniva da una grossa apertura sulla parete del cunicolo, con un diametro di 1 metro circa.
L'Elfo analizzò attentamente la situazione. Entro pochi istanti sarebbero usciti da quel varco un numero ancora imprecisato di esseri che sicuramente non avevano intenzioni amichevoli. Di fianco a lui, Firin era pronto a qualsiasi cosa pur di salvare se stesso e il suo compagno, mentre il ragno che il gatto aveva attaccato e che si era riuscito a liberare si stava dirigendo verso i suoi compagni.
Ahren agì. Un guizzo di luce bluastra comparse davanti all'apertura e una barriera di energia pura, dello stesso colore del guizzo, bloccò il passaggio agli esseri. Nello stesso momento, Firin saltò di nuovo addosso al viscido ragno, bloccandolo a terra. Flutti di sangue nero fuoriuscirono dalla gola della creatura quando Ahren la sgozzò con il suo pugnale. Meno uno. Odiava uccidere altri esseri viventi, ma quelli erano corrotti e malvagi, e lo avrebbero ucciso senza alcuna esitazione.
Nel frattempo, lo scudo creato dall'Elfo stava scemando, ricoperto da vomitevole bava verde. Dall'apertura arrivarono altri esseri simili a quello appena ucciso, e si avvicinarono pericolosamente ad Ahren. Ancora una volta, Firin partì all'attacco, sparendo sotto la grande massa di quelle creature. Un globo di fuoco magico comparse tra le mani del giovane e colpì un altro essere, che stramazzò a terra. In tutto quel marasma, Ahren non aveva la più pallida idea di dove potesse trovarsi il suo compagno. Comunicando con il pensiero, riuscì solo a percepire l'intenzione del gatto di squarciare il ventre nero e glabro di un ragno.
Distratto dal collegamento psichico con Firin, Ahren non si accorse che una di quelle creatura lo aveva raggiunto. Troppo tardi cercò di scansarsi, poichè sentì una fitta nei pressi della gamba destra e una grande confusione gli invase la mente. Non riusciva a sentire nulla, nè gli stridii provocati dalle creature, nè percepiva il suo sangue che, caduto a terra, rendeva il suolo molto scivoloso e il suo assetto instabile. La vista piano piano si offuscò. Si sentì perduto. La sua avventura era cominciata da poco, aveva superato la prova propostagli dal Guardiano dei Sorya e ora sarebbe morto a causa di una debole creatura delle caverne. Fortunatamente, questo spaesamento durò solo pochi secondi; se fosse durato qualche istante in più gli sarebbe costato la vita. Fece appena in tempo a conficcare il proprio pugnale nella bocca della creatura che stava per morsicargli il viso ed egli fu investito da fiotti di saliva misti a sangue; fu un miracolo se in quel momento non vomitò.

Non può andare avanti così...Rimangono ancora un mucchio di ragni e siamo già in difficoltà.

Si curò rapidamente la ferita. Per un attimo si incantò a guardare le piccole spirali luminose che la avvolgevano, dimenticandosi del furore della battaglia. Ripresosi, ordinò a Firin,tramite il pensiero, di raggiungerlo, ma egli non riusciva a liberarsi. Aveva ucciso uno di loro mangiandogli letteralmente le interiora, approfittando delle sue dimensioni, più piccole rispetto a quelle dei ragni,ma c'erano ancora tre creature che lo avevano circondato e quattro che si stavano dirigendo verso Ahren.
Cosa fare? Firin aveva riportato numerose ferite e ci sono stati molti momenti in cui,sotto l'effetto del morso di quelle creature, non riusciva a controllare le proprie azioni. Ahren era stanco e non aveva alcuna idea su come procedere. Quegli esseri non erano particolarmente forti, ma erano troppi. Non sarebbero mai riusciti ad ucciderli uno ad uno, avrebbero esaurito le proprie energie molto prima.
D'un tratto, la soluzione: le ragnatele. Una sfera infuocata raggiunse una delle tre creature che stavano attaccando Firin, permettendo al gatto di utilizzare quel varco per raggiungere il proprio compagno. Siccome Ahren gli aveva già comunicato il piano, Firin afferrò per la bocca una grossa ragnatela e la trascinò fino a raggiungere le creature che stavano per attaccare l'elfo. Da quel momento in poi, grande confusione. Uno spettatore esterno avrebbe visto un Elfo ferito e affaticato vicino ad un gruppo indistinto di grossi e scuri ragni, dalla quale spuntava ogni tanto la testa di un gatto, e un grande telo bianco, una ragnatela, mischiato a tutto il resto. Firin scivolò via da quell'orgia disumana e cade a terra svenuto. La sostanza che alterava i sensi si trovava anche all'interno della ragnatela, ed egli ne aveva ingerita una grande quantità, il che, unito alle varie ferite e graffi che aveva riportato durante la battaglia, ha causato la perdita dei sensi.
Ahren scagliò un'ultimo globo infuocato contro il gruppo di creature che incendiò istantaneamente la ragnatela che le avvolgeva. Stridii, fumo nero e intenso, grande calore e grande luce invasero il cunicolo. L'odore di carne bruciata si propagò per tutta la zona. Soltanto una creatura si salvò, ma venne prontamente uccisa dall'elfo con il suo pugnale. Il giovane però era stanco, non aveva quasi più forze, e doveva portare in salvo se stesso e Firin. Dovette utilizzare molta più energia per curare le ferite riportate dal gatto e il procedimento richiese preziosi secondi.

Arrancando, Ahren si allontanò dalla zona di combattimento, terrorizzato all'idea che altre creature simili fossero in agguato tra i cunicoli.




Status Psicologico: Stremato
Ferite Accumulate: Un morso e innumerevoli graffi e tagli.
Energia Residua:
100-12-6-6-6-18(6x3)= 52%
Abilità Passive:
Empatia Animale:
Razza nata e evoluta all'interno delle foreste, in contatto con la natura, a sviluppato con essa un'affinità non indifferente, crescendo e rafforzandola.
Alcuni vantaggi non possono essere certo ignorati... ed è per questo che gli elfi, talmente attaccati ai loro beni, sono l'unica classe a poter utilizzare il proprio compagno animale all'interno del combattimento, indipendentemente dal suo scopo.
Abilità Attive:
Barriera:
Il mago genera una barriera di pura energia magica innanzi a sé; un muro cristallino che blocca qualsiasi attacco rivolto alla sua persona.
La tecnica ha natura magica. Il caster genera una barriera magica grande al massimo quanto lui, che lo difenderà da un lato dalle offese rivoltegli contro. A seconda della personalizzazione è possibile dare qualsiasi forma, aspetto e colore alla barriera. La tecnica ha una potenza difensiva pari a Media.
Consumo di energia: Medio

Padronanza Elementare:
Il mago impara a governare gli elementi nella loro forma più semplice: potrà così evocare una piccola sfera di fuoco, una scarica elettrica o una scheggia di ghiaccio.
La tecnica ha natura magica; al momento dell'acquisizione l'utente dovrà decidere se comprarla di elemento Fuoco, Folgore o Ghiaccio. Nel primo caso, il caster diverrà in grado di lanciare una piccola palla di fuoco di potenza Bassa; nel secondo, una piccola scarica elettrica di potenza Bassa; nel terzo, genererà nelle mani una scheggia di ghiaccio di potenza Bassa. Tutti e tre i casi infliggono danno Basso al corpo dell'avversario: i primi due come ustione, il terzo come perforazione. Le emanazioni possono essere personalizzate a piacere nella forma, nell'aspetto e nel colore: sarà possibile dunque evocare il viso di un drago in fiamme invece che una palla di fuoco; un segugio elettrico invece che un lampo; una lancia di ghiaccio invece che una semplice scheggia. E' possibile acquistare nuovamente la pergamena per poter accedere alle manifestazioni elementali che non si possiedono: ogni volta che la si acquista va scelta della quale delle tre manifestazioni il personaggio vuole usufruire.

Guaritore (Dominio):
Effetto sulle statistiche: I portatori di questo dominio avranno un bonus alla propria "PeRm" e "ReC" di 25 punti, mentre la propria "PeRf" sarà abbassata di 25 punti.
Effetto passivo: A questo livello il guaritore potrà castare cure in grado di curare lo stesso livello di ferite del consumo speso. Un potere di eccezionale utilità nei confronti di nemici più forti, che si aspettano di ferire senza possibilità di ritorno. Talvolta una cura tempestiva potrà salvare la situazione e riportare indietro coloro che stanno per valicare l'ultimo confine.
» Effetto attivo: Con un consumo pari a Basso il guaritore potrà imporre le mani su di una ferita o un livido o qualsiasi altro danno fisico presente sul proprio corpo o di quello di un compagno. Dalle sue dita si dirameranno piccole spirali luminose che avvolgeranno il punto vulnerabile. A quel punto basterà qualche secondo perchè il danno, se di livello Basso o inferiore, si guarisca completamente, lasciando soltanto una piccola e momentanea cicatrice biancastra. Altrimenti la ferita verrà curata fino a dove possibile. La possibilità di curare ferite di pari livello al consumo speso dipende dalla passiva del dominio stesso.
Consumo di energia: Basso

Note:
Allora. Riassunto velocissimo. Ahren, dopo essere stato ammesso nel clan, è sceso lungo la scalinata che costeggia la voragine del gorgo ed è entrato nella grotta che portava al centro del Sorya. Tuttavia si perde tra i molteplici cunicoli presenti nella zona, arrivando nei pressi di Samarbethe, dove ha il piacere di incontrare "Gli Scarti". Sentendoli arrivare da una cavità a lato del cunicolo, Ahren ne blocca l'uscita utilizzando lo scudo magico e approfitta di quel breve periodo di tempo per uccidere la creatura che Firin aveva bloccato. Subito dopo altre 9 creature, terminato l'effetto della barriera, fuoriescono dalla cavità laterale attaccando i due viaggiatori. Una creatura attacca e ferisce Ahren, i cui sensi vengono alterati dal morso e successivamente viene uccisa tramite una pugnalata alla gola, mentre un'altra creatura viene uccisa da Firin. Siccome i ragni erano troppi, Ahren deve trovare un modo per ucciderli tutti senza un grande dispendio di energie. Ecco che gli viene in mente l'idea di utilizzare le ragnatele presenti nel cunicolo per avvolgere le creature e incendiarle tutte assieme. Le cure e i vari incantesimi portano Ahren a rimanere con solo 50% (circa) di energia (ho contato 18% per curare le numerose ferite di Firin). Successivamente fuggono dalla zona del combattimento per paura che altre creature arrivino per vendicare la morte dei loro simili.
 
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CITAZIONE

Tempo di valutazioni.

Interpretazione e ragionamento
Aspetto altalenante, più in discesa che in salita nel testo. Sarebbe meglio specificare che non scompare del tutto nella fase intermedia, ma che quasi diventa 'soffocante'. Più un accessorio forzato, qualcosa che viene immesso solamente 'perchè necessario': rompe la narrazione, anziché renderla più colorita e meno piatta. Nella fase finale invece manca del tutto, purtroppo, e tutto ciò che il testo diviene è una semplice descrizione -meticolosa, un po' troppo peraltro- delle azioni intraprese dal personaggio e dal suo gatto. La psiche del personaggio, in sintesi, risalta in maniera anonima all'inizio del testo, poi sempre meno. Suggerirei di sfruttare ruolate libere e contest in tal merito, onde poterti allenare e destreggiare meglio nella psiche del personaggio per farla trasparire in maniera migliore. Le stesse motivazioni che spingono il personaggio a muoversi e combattere non sembrano essere spiegate a sufficienza - si possono certamente intuire, dopotutto sono ben rare le persone che non combattono manco per salvarsi la vita - oppure suonano false. Tipo il passaggio in cui Ahren afferma tramite il narrato di voler combattere i ragni perché in quanto creature "corrotte e malvagie" affamate. Perché? Cosa hanno fatto per essere ritenute tali, se effettivamente è la prima volta che incontra qualcosa del genere? Anche un lupo affamato potrebbe voler aggredire il tuo personaggio, per dirne una. Oppure ancora il punto in cui il tuo personaggio subisce l'attacco dello scarto, dove sembra che abbia subito una ferita mortale e sia prossimo alla morte e privo di speranze. Lo stesso legame con il compagno animale non viene granchè sfruttato come spunto narrativo, e l'empatia viene solamente sfruttata all'interno del combattimento per giustificare l'assenza di dialoghi - cosa che però è solo brutta, poiché un testo può anche beneficiare di dialoghi intriganti. Diventa molto difficile mantenere la psiche di un personaggio all'interno di un post grande quale può essere un autoconclusivo, quindi ti consiglio di esercitarti -come già detto prima- in post più corti. C'è una base discreta, comunque, e non si può negare che tu non abbia tentato.
Voto: 3/10



Movenze e descrizioni
A parte errori 'cronici' tipo l'utilizzo di "comparse" al posto di "comparve", che si trovano ogni tanto nel testo, il testo è abbastanza regolare grammaticalmente e ortograficamente parlando. C'è a volte un abbondare di virgole che rallenta troppo il testo in alcuni passaggi, specialmente durante la fase combattiva. La fase combattiva è descritta in maniera chiara, abbastanza limpida, ma a volte abbonda di particolari che vanno ad appesantire il contenuto della frase e l'andatura del testo senza realmente influire. Non molto da dire, realmente, se non che per l'appunto le descrizioni sono chiare e sono presenti. Più o meno si capisce anche durante il combattimento cosa accade, riuscendo a seguire gli eventi e le azioni, sebbene tutto ciò è mostrato con una sorta di 'piattezza' narrativa che alla lunga sfinisce il lettore che risulta poco coinvolto. Questo campo, per me, può essere migliorato assieme al campo precedente, dunque fondendo il personaggio con il narrato, dotandolo di carica emotiva atta a spingere il lettore ad interessarsi a ciò che il personaggio fa.
Voto: 4.5/10



Abilità e lealtà
Un piccolo commento che non riguarda particolarmente questo scontro: generalmente nei combattimenti si tende a scartare -o meglio, prendere meno seriamente- il confronto fra caratteristiche, tant'è che creare una vera e propria tabella delle caratteristiche del mostro è sconveniente e fa calare il voto. Se nella spiegazione del mostro c'è scritto che questi sono dati di molta forza, si suppone che sia abbastanza forte da poter soverchiare fisicamente il proprio personaggio, per esempio. Il punto è che con 25 di PeRf, quando ti troverai contro un altro personaggio dotato di scheda, sarà impossibile per te far tanto affidamento agli attacchi fisici come in questo duello. Almeno quelli che usi qui, portati con un'arma infima come il pugnale. A tal proposito, entrando nella vera valutazione del duello: mi è sembrato giusto puntualizzare che i ragni non hanno veramente né vero e proprio sangue (sebbene, trattandosi di una creatura dei Molti, lo si può lasciar correre), ma soprattutto non hanno una gola. Non intesa come quella che gli umani hanno, come punto debole fra la testa e il resto del corpo, dunque non è esattamente buono semplicemente uccidere in un colpo (ricordo con un pugnale) una creatura. Per quanto debole essa sia, una creatura praticamente illesa che viene uccisa colpendo un punto vitale peraltro inesistente è poco realistico. Parimenti l'utilizzo di Firin non mi ha molto convinto, sia perché di questi non descrivi praticamente nulla di ciò che fa, se non che va ad attaccare e riesce ad uccidere una creatura che teoricamente dovrebbe essere più grande e più pericolosa di lui. Voglio ricordare che non stiamo parlando di un lupo, ma di un gatto. Buona l'idea invece di usare la barriera non solo per proteggere, ma anche per bloccare l'avanzata delle creature. Anche interessante l'idea di dar fuoco alle ragnatele, sebbene mi abbia fatto un po' storcere il naso l'idea che tu con un Basso abbia ucciso sette creature. Dato che avevi più di metà delle energie, potevi anche sprecare altre energie usando le tecniche in maniera ancora più creativa evitando di uccidere tutti gli scarti rimasti, magari facendone sopravvivere alcuni. Per quanto tu abbia scritto che il tuo personaggio spende molte energie per curarsi, e che ne abbia spese altre nel combattimento, ciò non è vero numericamente parlando. Tra l'altro nel regolamento si spiega chiaramente che la fatica vera e propria la si sente una volta toccato il 20% di energie rimaste, mentre tu ne hai quasi il triplo. Teoricamente il tuo personaggio avrebbe dovuto sforzarsi molto di più per batterli, dato che i mostri hanno la tua stessa energia e pericolosità - il che li rende potenzialmente forte quanto te, con il solo problema che tu sei una sola persona (pardon, due se si comprende Firin) mentre loro sono una decina di mostri che possono muoversi ed accerchiarti liberamente, il che dunque li rende parecchio problematici. Teoricamente qualcuno di loro avrebbe anche dovuto possedere qualche pergamena/abilità, anziché avere solamente le proprie fauci e le proprie chele con cui battersi. Certo non mi aspetto che dei granchi casuali lancino sfere di fuoco, ma avresti potuto sfruttare ad esempio alcune tecniche del guerriero o forse addirittura del ladro, opportunamente 'riscritte' per essere adattate. Ultima cosa...l'entità, il numero e/o l'ubicazione delle ferite subite e/o curate sono poco spiegate, sia all'interno del testo che nello specchietto, rendendo effettivamente difficile la comprensione di cosa esattamente sia accaduto al tuo personaggio. Il dolore delle ferite viene specificato soltanto in "una fitta", come se ti avesse solamente punto o pizzicato con leggermente più forza di un granchio, e questo è tutto ciò che i mostri riescono a farti nonostante siano in tanti e alti quanto un ginocchio? Inoltre, menzioni nello specchietto "innumerevoli graffi e tagli". Quando? Da dove sono usciti questi? Lo specchietto serve a chiarire i punti più ambigui del testo, eppure in questo caso crea solo più confusione dato che non si riescono a capire alcune delle cose che accadono nel testo. In sintesi, ci sono delle buone idee su come usare le tecniche in maniera creativa, ma manca ancora la necessaria lealtà e la capacità di riconoscere le debolezze del proprio personaggio, tendendo ad 'esaltare' troppo l'efficacia delle tecniche e nello sminuire la potenza o la capacità di combattimento (o la pericolosità) dei propri avversari, senza risentire praticamente della propria debolezza fisica né dell'unica capacità dei mostri che era quella di stordire con i morsi. Ti sei fatto stordire, però convenientemente l'hai fatto durare pochissimo senza che l'altro avesse potuto approfittarne.
Voto: 3.75/10




~x~x~
Voto finale (media non aritmetica): 3.75




Non è facile scrivere autoconclusivi all'inizio, poiché si tratta di coordinare ben più che il proprio personaggio ma anche un avversario e gestire consumi energetici da parte di entrambi. Quando non si riesce ancora a gestire la psiche di un personaggio, poi, è ancora più complicato cercare di mantenerla razionale durante e dopo un combattimento - e io stesso a mie spese l'ho scoperto nel mio primo autoconclusivo scritto, quanto problematico tutto ciò sia. Ti suggerisco di non scoraggiarti, ma semplicemente di provare a migliorare passo per passo l'ambito della scrittura e di darti una lettura più approfondita ad alcune parti del regolamento per colmare alcune lacune.
A te 150G, a me 125G per averti esaminato. Dubbi, richieste di chiarimenti, domande, insulti e via dicendo tramite casella MP. Aggiorno i conti.

 
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