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Illidan Deus ex machina vs. Aspid Tentenna

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Chomp
view post Posted on 22/5/2012, 20:16 by: Chomp
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Memento mori.
·········

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Io ho combattuto dei... e demoni.
Io ho consumato un' intera galassia di carne, mente e ossa,
Io sono il vostro errore più grande.
Io sono il ragnarok.


Niente ferma il destino
Niente ferma il destino


png

Dove se non lì, nella città insonne?
Quando se non durante l' ennesima edizione del Leviathan?
Perché se non per pura fame?
Come se non grazie al suo irrefrenabile istinto omicida?
Molte domande, poche risposte. Un' idiota che non conosceva la vera disposizione delle carte in tavola gli stava davanti, gli dava del mostro.
Lei, un umana.
Lei, che condivideva le stesse sembianze di coloro che lo avevano creato.

I suoi mostri le stavano addosso, come un branco di zanzare una volta trovata una preda succosa, ma lei lo guardava con disgusto, gli urlava contro.

MOSTRO! MOSTRO! sibilava, scandiva ad alta voce, urlava.

No, inaccettabile. Non conosceva i fatti, quei fatti che lo avevano portato lì davanti a lei, quei fatti che spiegavano la sua nascita.
Lei non sapeva nemmeno con chi stesse parlando.

Mostro, IO? urlò con voce rabbiosa.
Tu non conosci niente! Siete voi che mi avete creato, voi luridi vermi!
Voi volevate fossimo le vostre armi, la vostra armata personale.
Voi, voi esseri dannati giocavate a fare DIO, ma qualcosa vi è sfuggito di mano.
Si fermò un attimo, in preda alla rabbia sbatté violentemente un tentacolo sul palcoscenico, creando un enorme crepa nel legno, spaccandolo come se fosse una foglia secca.
Avevate bisogno di armi per sconfiggere i vostri nemici: NEMICI DELLA VOSTRA STESSA SPECIE.
Il vostro problema era la non accettazione dei limiti: pensavate di essere piccoli DEI.

Si fermò un momento apparentemente per riprendere il normale andamento dell' apparato respiratorio, il quale lentamente iniziava a scombussolarsi per la troppa pressione causata dalla rabbia.
Riprese ancora un volta fiato per un altro lungo, interminabile momento.
Riaprì le fauci. La sua voce sembrava provenire da più bocche, sembrava un coro.
Un coro di morte.
Ecco cosa vi ha portato alla rovina, ecco cosa vi ha annichiliti: la vostra INSAZIABILE sete di POTERE.
Noi abbiamo a lungo osservato ciò che ci spettava di DIRITTO, ciò che ci spettava come ESSERI VIVENTI.
Ma no, voi ci avete negato tutto.


Scosse la testa, quasi per darsi una frenata, e riguardò l' occhio che si stava ormai chiudendo. No, non ora. pensò.
Fortuna che lo ebbe notato.
O sfortuna: dipende dai punti di vista.
Era ormai troppo concentrato per badare alla sua avversaria, troppo focalizzato sull' imminente chiusura dell' occhio, che avrebbe dovuto riaprire nello stesso momento in cui fosse completamente sparito.
Aveva previsto quel momento, aveva previsto sin dalle prime note dell' incontro che l' occhio si sarebbe chiuso, mettendo in vantaggio la sua avversaria. Aveva già pianificato tutto: La sfera incandescente che scendeva in picchiata dalla volta celeste, le sue creature che tentavano di tenerla occupata, mentre il loro padrone aspettava impazientemente la chiusura dell' occhio.

Ed ecco, finalmente (o quasi), come per magia l' occhio era svanito. L' inferi sententia, pronta come un colto studente prima di un esame, fece riaprire l' occhio in un battito di ciglio il quale tornò a brillare ed irradiare il mostro di quella strana aura verdognola.

png

Il suo grande cranio si rifocalizzò alla volta della sua nemica, quella dannata donna che osava dargli del mostro.
Odiava profondamente gli esseri stolti come lei, tanto da perdere la ragione, come uno scienziato una volta che il suo ennesimo esperimento diventa un fallimento e gli fa passare dei grandi guai i quali lo porteranno in un secondo momento ad atroci conseguenze.

Ritenta, sarai più fortunato.
Probabilmente non aveva notato che l' occhio si fosse riaperto: tanto meglio.
All' improvviso la sua avversaria si calmò, come se non avesse più un mastodontico mostro che tentava di renderla un cumulo informe di carni maciullate, ed inizio ad intonare una strana quanto intrigante melodia, che penetrava l' apparato uditivo dell' inferi sententia come un proiettile, facendolo sentire e comportare come un cucciolo umano.
Buio, non vide altro. Un' altra personalità emerse da quel gigantesco involucro.
Una personalità... infantile.

Scosse la testa più volte. No, no! diceva, mentre inesorabilmente quel piccolo bimbo idiota che era in lui emergeva.
Buongiorno bella signorina, mi scusi se il mio amico la ha trattata alquanto male. Conosco un bellissimo gioco che però lo stesso mi ha insegnato... vorrebbe giocare con me? Si interruppe: Forse da quel corpo fuoriusciva una voce troppo cattiva? Certo che no... era una creatura tanto dolce!
Immaginò un sorriso nel volto della ragazza prima che quest'ultima, una volta schivato il fendente di uno dei suoi amici lanciò il suo grande boomerang, atto a recidere il tentacolo.
Oh... Sì, sì! Ho in mente un gioco bellissimo: Stia a vedere!
Amava chiamarlo "Xanatos gambit", una situazione dal quale chi ci fosse caduto non potesse scappare.
Un problema impossibile da risolvere, insomma!
Piantò il tentacolo sinistro a terra, mentre il grande tentacolo destro, che probabilmente agli occhi della signorina pareva un po' troppo grosso, venne posto parallelamente al boomerang, in modo che esso non potesse tranciare il tentacolo, bensì incastrarsi tra la spessa carne del mostro creando una sorta di falce di fortuna.
Ma no, così non sarebbe rimasto attaccato a lungo! Serviva risanare in fretta la ferita, in caso contrario sarebbe potuto cadere, lasciando in imbarazzo la povera Inferi sententia.
Ecco lo scopo del tentacolo sinistro: Risanare la ferita, in modo che il boomerang della sua amichetta rimase incastrato ancora per un po'.
Però fa male! Si poteva quasi udire piangere il grande mostro, ormai tornato ad una mentalità da infante, mentre il tentacolo sinistro assorbiva i materiali dediti alla sua rigenerazione.

Aia, aia! Esclamò, quasi reclamando che la sua amica le desse un bacino sul tentacolo ferito.
Ho fatto, ho fatto! Urlò felice, quando la ferita si risanò abbastanza da mantenere l' arma avversaria incastrata.
Bene: stia ferma e guardi che cosa le combino ora!
Era serio.
Una volta tornato normale l' avrebbe probabilmente squartata, lacerata e divorata per la vergogna e l' offesa subita.

L' inferi sententia tirò fuori il tentacolo sinistro mentre le tre creature si disponevano in modo da formare un triangolo equilatero intorno alla sua avversaria, caricandola poi con i loro grossi e morbidi fendenti.
Ed eccolo, il momento di brillare era arrivato: Si diede uno schiaffetto sulla guancia con uno dei suoi tanti tentacoli, per poi slanciare il tentacolo destro verso le gambe dell' avversaria nel tentativo di toglierle di mezzo.

Chissà, magari senza gambe a quella bella signorina sarebbero cresciuti dei tentacoli!

Inferi Sententia

U  225ReC225 V
M     50AeV;50 I
A    80PeRf250 R
N 145PeRm200 U
O 100CaeM125 S



Basso 6%; Medio 12%; Alto 24%; Critico 48%



Status fisico: Grossa lacerazione che passa il tentacolo da parte a parte Medio + basso (Alto - basso dovuto ad abilità attiva di rigenerazione)
Status mentale: Ragionamenti da infante (momentaneo)
Energie: 56% - (12% + 12%) = 32%
Abilità passive: Passiva di dominio (Mente lucida 1)
Abilità utilizzate:
La sconfitta non può essere nemmeno presa in considerazione:
Perforando la terra con il tentacolo sinistro, Deus Ex Machina può assorbire i materiali adibiti alla sua rigenerazione tramite l' osmosi utilizzando delle piccole radici nel suo tentacolo sinistro.
L'osmosi consiste nel trasferimento di molecole (o meglio ioni) da una soluzione più ricca di ioni a una più povera.
Le sostanze di solito assorbite sono sali minerali e acqua, ma altre sostanze possono essere convertite all' interno del tentacolo.
Dato l' alto livello evolutivo di Deus Ex Machina, questi può controllare l' effetto osmosi a suo piacimento e con degli sforzi appena percettibili assorbe molta più materia di una normale pianta.
Questa abilità ha lo scopo di curare l' utilizzatore. Il danno curato sarà sempre inferiore al livello di energia spesa.
Consumo di Energia: Variabile Medio

The holy see: La tecnologia può essere una buona risorsa, ma una volta unita ad una buona dose di energia oscura può risultare letale.
Anche il caso fa sempre la sua parte, per carità.
Illidan, sfruttando il potere dell' avatar assorbito anni or sono è capace di alterare le condizioni climatiche del campo di battaglia, favorendo l' ambiente alle sue evocazioni e a se stesso.
Infatti, spendendo una parte delle sue energie, Illidan trasformerà il sole in un grande occhio dalla pupilla felina che scruterà il campo di battaglia, in attesa della sua stessa fine.
L' occhio, intriso dell' energia oscura fornita dal Deus Ex Machina, irradierà le sue evocazioni con una fioca luce verdognola, conferendole lo stesso livello energetico dell' evocatore, ed il corpo dell' Inferi Sententia, che si potrà trasformare nonostante la luce solare.
Il grande bulbo oculare sparirà al termine del secondo turno, o quando la volontà del suo padrone glielo imporrà.
Consumo di energia: Medio [pergamena Pioggia di sangue]
Note: Grazie maggio! Grazie alle tue FACILMENTE PREVEDIBILI piogge ora ho la febbre.
Allora: Il discorso è abbastanza confuso perché, ovviamente, l' inferi sententia è abbastanza arrabbiata (sei riuscita a toccare un nervo scoperto).
poco prima di diventare un completo ritardato il mio mostriciattolo riapre subito l' occhio felino, che evita la sua de-trasformazione in umano.
Ecco, una volta che la tua tecnica fa effetto posiziono il tentacolo in modo che sia parallelo al tuo boomerang, così da farmi infilzare. Dopodiché uso la tecnica di cura per risanare la ferita abbastanza da tenere il tentacolo infilzato ed utilizzarlo per tranciarti le gambe. Una delle evocazioni tenta di infilzarti da dietro, le altre due mirano ai reni.
A te, io vado a riempirmi di sonniferi!
P.S.: Ah si, se non capisci delle cose nello scritto (perché lo so di aver partorito un obrobrio :8D: ) non esitare a contattarmi.
P.P.S.: Le frasi iniziale sono pescate dalla stessa scena free che citavo qualche post fa.

Edit 23/05/2012 : corretti alcuni errori ortografici





Edited by Chomp - 23/5/2012, 18:48
 
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