Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Illidan Deus ex machina vs. Aspid Tentenna

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Aspid
view post Posted on 26/5/2012, 16:07 by: Aspid




CITAZIONE
Legenda:
pensato
parlato
pensato Mary
parlato Mary
pensato "Regina"
parlato "Regina"
voci esterne

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Stava perdendo sangue.
Rosso, brillante, caldo e ferroso, usciva in rivoli disordinati dai tagli che le tre creature evocate dal mostro tentacolare le avevano inflitto. Assurdamente si dispiaque di aver sporcato il pavimento della grande sala da ballo, avrebbero dovuto strofinare parecchio per permettere la ripresa degli spettacoli . Le volteggiarono davanti i volti dipinti delle due dame che l'avevano portata lì, rivide la loro camminata lenta ma frenetica, richiamò alla mente l'odore profumato del panno umido e lo sguardo dei Corvi la trafisse nuovamente infondendole quel reverenziale timore tipico di chi sa di rappresentare una forte aspettativa. Avevano toccato un tasto dolente, tutta la sua vita era un continuo croviglio di tentazioni confinate da limiti invalicabili, lo spirito libero che gridava, dentro di sè, si forgiava di abili menzogne, ogni azione era tesa a dimostrare qualcosa che ancora non riusciva ad afferrare ed ogni volta che cercava di evadere da schemi preconcetti, non riusciva a spiccare il volo, come se vi fosse una forza invisibile che la tenesse ancorata a quel corpo di giovane donna. Di certo si trattava di qualche retaggio del passato, episodi che si erano dissolti senza lasciare traccia, circostanze vissute ma opportunamente dimenticate. Perchè? Che cosa vi era stato di così atroce nel suo passato?

"Mostro, IO? Tu non conosci niente! Siete voi che mi avete creato, voi luridi vermi! Voi volevate fossimo le vostre armi, la vostra armata personale. Voi, voi esseri dannati giocavate a fare DIO, ma qualcosa vi è sfuggito di mano. Avevate bisogno di armi per sconfiggere i vostri nemici: NEMICI DELLA VOSTRA STESSA SPECIE. Il vostro problema era la non accettazione dei limiti: pensavate di essere piccoli DEI. Ecco cosa vi ha portato alla rovina, ecco cosa vi ha annichiliti: la vostra INSAZIABILE sete di POTERE. Noi abbiamo a lungo osservato ciò che ci spettava di DIRITTO, ciò che ci spettava come ESSERI VIVENTI. Ma no, voi ci avete negato tutto."

Oh oh, lo hai fatto tanto arrabbiare. Tanto tanto.

Uno sfogo sbagliato. SBAGLIATO. Sbagliato nei suoi confronti, cosa ne poteva sapere lui? Lei non aveva alcuna insaziabile sete di potere, non pensava di essere una piccola Dea.

Parla per te cara.

Improvvisamente provò una grande pietà per la creatura, le aveva rinfacciato la propria essenza senza considerare la questione dal suo punto di vista. Ciò che si trovava di fronte, per quanto potesse infondere disgusto e ribrezzo, era finto, una infima creazione di chi aspirava ad essere più intelligente degli altri. Non era quella, in fondo, la natura umana? Nessun uomo si beava di avere un'anima fraterna, ogni persona si agitava, sgomitava e scalciava per emergere dalla massa. Non si trattava di una necessità vitale, l'ideale supremo non era rappresentato dalla sopravvivenza ma dall'orgoglio, dalla superiorità, dal desiderio di essere migliore. Il migliore. E per raggiungere il vertice ogni mezzo era consentito, lecito ed illecito, leale e sleale. Erano davvero nemici della loro stessa specie, si battevano per gli scopi più bassi, vomitando sul bene più prezioso che si potesse mantenere in quel mondo: la vita.

Oh, quanti pensieri inutili, c'è chi può e chi non può. E' assurdo anche solo carezzare l'idea che una Regina possa collocarsi sullo stesso piano di uno schiavo. E questa immonda creatura altro non è che un servitore di chi l'ha generato. Solo la morte lo renderà libero. Uccidilo e gli regalerai il bene più grande.

UCCIDILO.UCCIDILO.


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La parola prese a vorticarle in testa, quasi non si accorse dell'occhio, la palpebra ormai semi chiusa si riaprì di scatto e la pupilla tornò piena e vigile. Lo sguardo si fissò sul boomerang, ne seguì la scia con trepidante attesa, si rammaricò quando la piovra tentò di pararsi con l'altro tentacolo, il destro ma le lame penetrarono comunque nella carne, provocandole una lunga ferita. Attese il ritorno dell'arma ma, per qualche strano scherzo del destino, il boomerang rimase incastrato fra le pieghe della pelle coriacea.

"Maledetta bestia, ti strapperò quei dannati tentacoli come fossero fili d'erba!"

Parole di rabbia, di impotenza di fronte a qualcosa che non riusciva a catalogare. Meglio cento uomini ma prevedibili nella loro natura che un mostro dalle risorse inimmaginabili. La nenia era riuscita a penetrare in profondità, i pensieri erano mutati ma l'aggressività era rimasta la stessa, la piovra riusciva comunque ad imbastire una strategia sensata. Sfoderò la Snow Queen, mirando fendenti disordinati alla volta dei tre semi umani che le stavano intorno, era furiosa, dannatamente furiosa. La vena sul collo le pulsava come una mandria di cavalli al galoppo,davanti a lei si generò una lingua scura che divenne sempre più compatta, alimentata dal furore che sprigionava lo sguardo rabbioso, fino ad assumere le sembianze di un'enorme testa di serpente. L'apparizione assorbì i colpi delle due evocazioni che aveva di fronte, la terza la colpì appena sopra le natiche, costringendola ad avanzare di qualche centimetro, inarcando la schiena. Il suo boomerang non accennava a districarsi, anzi, la piovra le rivoltò contro la sua stessa arma, spazzando il pavimento, le lame fuoriuscivano dalla carne come pugnali affilati.

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Alzò lo sguardo al cielo, la striscia di stoffa se ne stava lì, placida, in un lento movimento orizzontale appena accennato. Si diede la spinta, cercando di afferrarla con la mano libera, per evitare il tentacolo.
Le dita si aggrapparono alla stoffa purpurea come artigli ma la lama dentellata le squarciò un polpaccio prima che potesse evitarla. Rimase a penzoloni ad urlare di dolore, ancora rivoli di sangue si riversarono sul pavimento, la vista le si appannò, si passò un braccio sugli occhi, per portare via le lacrime di frustrazione. Adesso lo vedeva bene, in tutta la sua orrenda mignificenza,non era la prima volta che se ne stava appesa lassù ma solo in quel momento prese consapevolezza di quanto fosse reale.
Si guardò intorno, la signora di Yoshiwara se ne stava lì, da qualche parte, a godere dello spettacolo. La sua era una posizione privilegiata, aveva già raggiunto il proprio grado di superiorità con mezzi più o meno leciti ed ora aveva potere di vita o di morte su chi stava sotto, sulle pedine, gli schiavi. Come loro. Eppure si trovava lì per sua scelta, nessuno le aveva imposto niente. O forse anche quella era una finzione, far credere di avere alternative quando, in realtà, l'unica via percorribile è già stata tracciata. Prese ad ondeggiare, sempre più forte, sempre più convinta, mentre il pavimento sotto di lei si macchiava del suo sangue, si lanciò di nuovo alla volta del grosso cranio, con la spada sguainata, lasciando presagire una sorta di fotocopia del suo primo tentativo di attacco ma all'ultimo momento spostò il peso a sinistra, la fune purpurea assecondò il suo movimento, fintando un affondo che non si sarebbe realizzato. Inquadrò invece il dannato tentacolo che era appena alzato da terra e mirò a mezzo, un fendente da destra verso sinistra che lo avrebbe tranciato di netto, lasciando la piovra menomata del suo "braccio sinistro".



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Status fisico ~ dolore fra collo e spalla sinistra - leggere ferite a gambe e fianchi corrispondenti ad un danno basso, ferita appena sopra le natiche, corrispondente ad un danno basso, discreta lacerazione esterna del polpaccio sinistro
Status psicologico ~ furiosa
Energia ~ 61% - 5% - 5% = 51%
Armi ~ boomerang legato alla cintola ~ spada Snow Queen nel fodero ~ ombrello scudo
Passive in utilizzo
~ I n e r z i a [abilità razziale Controllo Energetico]
~ M a n i a [Discerimento di illusioni e tecniche psioniche - 1° livello dominio Mente Lucida)
~ A c c a n i m e n t o [Difesa psionica passiva, protegge da ammaliamenti psionici passivi - 2° livello dominio Mente Lucida]
~ To r m e n t o [Immunità al dolore psionico, il possessore può mantenere sempre la propria lucidità - 3° livello del dominio Mente lucida]
~ Cristallo della Conoscenza [abilità passiva di metagame, permette l'utilizzo del 3° livello del dominio]
Attive in utilizzo
~ T r i b o l a z i o n e
Terremoto in testa, terremoto fuori dalla testa. Ciò che Aspid sente a livello mentale, le voci, le grida, le discussioni, i litigi fra due presenze ingobranti ed inconciliabili, ella le vomita fuori con un minimo forzo concentrativo. Ella è in grado di generare una forza invisibile innanzi a sé che manderà a gambe all'aria tutti i suoi avversari, facendoli cadere in terra.Il bersaglio si vedrà sbalzato verso l'alto prima di ricadere in terra con forza. A seconda della personalizzazione è possibile dare alla forza una forma e un aspetto definiti, come quello di una creatura, quello di un'emanazione energetica, di un'arma simile ad una frusta o altro ancora. In fase difensiva. Questa tecnica può essere utilizzata per generare la stessa forza in modo che le tecniche fisiche dell'avversario si scontrino su di essa, bloccate come da un muro invisibile. La tecnica ha potenza Bassa e non provoca alcun danno.(Pergamena Sgambetto, consumo basso)
~ L' a p p a r e n z a I n g a n n a
Tutta l'esistenza di Aspid è apparenza. Ciò che lei mostra non è ciò che lei è realmente. E ciò che lei è realmente, la sua intima essenza, è qualcosa di inarrivabile. La sua destrezza le permette di superare avversari forti e possenti. La sua condizione di squilibrio le permette mosse imprevedibili.
La sua impulsività le permette di fregare chiunque non sia in grado di difendersi. Ella è in grado di compiere un movimento rapido per confondere i sensi dell'avversario, fargli credere che il suo attacco giungerà in una direzione quando invece progetta tutt'altro. Si tratta di una finta, nè più nè meno. Una illusione che distrae l'avversario confondendone la vista e generando l'aspettativa di un offensiva che non arriverà. Il bersaglio avrà dunque l'impressione di essere attaccato indipendentemente dalle reali azioni compiute dall'utilizzatore. (Pergamena Finta)

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ReC 350 ~ AeV 200 ~ PeRF 150 ~ PeRM 225 ~ CaeM 225
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Note ~ Mi proteggo dalle due evocazioni che ho di fronte con la Pergamena "Sgambetto", prendo il danno da quella che, invece ho dietro, come prendo pure il danno fisico causato da tentacolo + boomerang, seppur attenuato dal salto (per inciso non mi si tranciano le gambe). Mi aggrappo di nuovo al lembo di stoffa, mi lancio verso di te e utilizzo la Pergamena "Finta". Punto il tuo cranio ma all'ultimo mi sposto a sinistra menando un affondo da destra verso sinistra al tuo tentacolo sinistro, esattamente in mezzo. Per te ovviamente l'affondo arriva da sinistra verso destra.
Spero tu sia guarito! A te!

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