Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Illidan Deus ex machina vs. Aspid Tentenna

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Chomp
view post Posted on 30/5/2012, 15:18 by: Chomp
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Memento mori.
·········

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Li sentiva.
Li sentiva tutti mentre quell' idiota controllava il suo corpo.
Sentiva Belphegor dargli del debole, sentiva i fendenti del Cousland sulla sua stessa pelle.
Sentiva i mostri di Gik strappargli la carne, sentiva le pallottole di Jack penetrargli il cranio.
Sentiva la spietatezza dello sguardo di Rekla.
Sentiva il BISOGNO di ucciderli. Di divorarli tutti.

Era nel buio più totale, non vedeva niente.
Una, due, cento luci si accesero di colpo, rivelando una grandissima arena di color tecnologia, così chiamava il blu, circondata da vari meccanismi che alimentavano una prigione costituita da pura energia di color verdastro, la quale era sospesa a mezz' aria di qualche decina di metri.
Erano in tre nella stanza. Uno era di troppo.
Lui, nella sua forma umana, posto nella parte sud dell' arena.
Lui, quello stupido, posto a nord dell' arena
Ed infine lui, il suo trofeo, rinchiuso nella sua gabbietta.

Oh, una riunione di famiglia. Posso rimanere a fare ancora qualcosina con quella bella signorina? Disse lo stupido, senza sapere né dove si trovasse né perché era di intralcio.
L' inferi sententia lo squadrò: Era alto come lui, i capelli erano della stessa lunghezza ed il volto pareva uguale al suo.
Allora: lo levi dalle palle o mi devo sorbire un altro pazzoide qui dentro? Disse il suo trofeo, prendendo in mano una catena di ferro legatagli al collo.
La vedi questa? Credo basti. Parole buttate al vento, ormai non gli prestava più attenzione. Doveva ringraziare il fatto di essere solo un mezzo per alimentare l' Inferi sententia.
Lui, quello vero, prese la pistola e puntandola alla testa dell' intruso si incamminò verso di lui.
Non mi interessa chi o cosa sei...
Un passo.
...del resto anche io sono qualcosa di strano. Non ti posso biasimare.
Un altro ancora.
Come puoi vedere, però, siamo già pieni.
Era ormai a qualche metro di distanza da quell' essere inutile.
E ti devo dire una cosa...
La pistola attaccata alla sua fronte.
Il suo solito sguardo spensierato.
Vivere qui dentro è abbastanza difficile...
Presse il grilletto.
Come il soldato che uccise Charles XII di Svezia.
Come Gavrilo Princip, prima di scatenare la prima guerra mondiale.
Come un umano.
...senza la tua fottuta parlantina.
Il suo alter ego idiota era in una pozza di sangue, con un buco nella fronte ed il suo solito sorriso da ebete.
Litighi anche con te stesso. Non ti fai pena?

png

Here i lie forever,
sorrow still remains.
Will the water pull me down and wash it all away?
I can hear the devil call my name.


png

Si risvegliò dal tanto profondo quanto breve sonno per assistere ad uno spettacolo tanto macabro quanto utile: aveva una lama conficcata nel tentacolo sinistro, come una spada nella roccia.
Allora non è così stupido pensò sorridendo mentre girava il grosso tentacolo ammirando la purezza di quel boomerang.
Faceva male, faceva veramente male.
Nemmeno il tempo di osservarlo che quella dannata si stava già scagliando su di lui su quell' altrettanto dannata striscia di stoffa.
Probabilmente quella donna non aveva molto a cuore la sua vita.
Probabilmente la considerava effimera.
Probabilmente voleva trovare la morte contro L' inferi sententia.
Probabilmente era solo una povera anima in pena.
Sicuramente aveva fallito nel trovare l' avversario giusto. Illidan quel giorno non avrebbe fatto vittime in nome di un torneo del genere.

La vedeva arrivare, con il braccio alzato pronto a fendere parte del suo cranio ed arrecargli gravi danni dove la sua corazza non poteva resistere in modo eccelso.
Alzò il tentacolo destro, portandolo all' altezza della fronte in un momento di panico.
Non sentì niente, solo un grandissimo bruciore al tentacolo sinistro: la triste donna era quasi riuscita a recidergli un tentacolo, provocando un grosso squarcio su quella che sarebbe presto tornata la sua gamba sinistra.
Cinque, dieci, venti? No, non gli interessava quanti centimetri fosse profonda o lunga la cicatrice che avrebbe preso il posto di quel grande squarcio.
Voleva solo vederla morta. Voleva veder morti tutti i dannatissimi esseri umani di quel dannatissimo pianeta. Non oggi, presto pensò.
Sorrise, incurvando le fauci nel vano tentativo di farlo notare alla sua avversaria, ancora appesa su quel filo rosso sangue.
Quindi, scattante come un umano prima di morire, recise il pezzo di stoffa sul quale era appoggiata la contendente con la lama del boomerang, tentando di sbatterla a terra.
Per l' ultima volta.
«Perché dovrei abbassarmi al vostro livello e ucciderti?» le diceva, con tono quasi autoritario.
«La tua mente, il tuo corpo.» Puntò un tentacolo verso di lei, facendolo scendere lentamente per il corpo della ragazza, rimanendo a qualche centimetro di distanza dalla sua pelle.
«Siete inutili.» Rise, rise per commemorare quell' evento, per aver fatto incazzare l' ennesima umana.
Chiuse l' occhio che in cielo oziava: non aveva più alcuna utilità.
Il corpo del viscido mostro si restrinse. Era pelle quella che cominciava a ricoprire il suo corpo.
Era angoscia quella che cominciava a ricoprire la sua mente.
Era davvero giusto ciò che faceva? Ciò per cui combatteva?
Non lo sapeva. Faccio solo il mio dovere continuava a ripetersi ogni notte, prima di cena.
Li risentì di nuovo, tutte le persone che aveva incontrato prima di allora. Avevano tutti un legame tra di loro.
Avevano un perché, chi moralmente giusto e chi moralmente sbagliato.

La guardò, con i suoi occhi umani.
Le parlò, con la sua bocca umana.
«Hai mai sentito le farfalle nello stomaco?» Disse, mentre piccoli mostri si ergevano dal terreno tutti intorno a lui.
«Amore... è così che lo chiamate?» disse, mentre raccoglieva la pistola a qualche metro di distanza dalla sua avversaria ed i suoi servitori tentavano di circondarla per poi aggrovigliarsi alle sue gambe.
«Ha davvero un senso provare sentimenti?» Era serio. Di tutte le vittime che aveva fatto nemmeno una sapeva rispondere a questo maledetto quesito.
«...Questo mondo è davvero strano, non trovi?» Non sapeva se in quella forma bipede la continuava a spaventare. L' approccio migliore era avvicinarsi a lei con parole di miele, pensava.
«Non ho più intenzione di combattere con te.» Tentò di sparare un colpo al piatto della spada, nella speranza di disarmarla. Non aveva affatto voglia di prendersi un fendente al collo mentre le parlava di pace.
«Perché dobbiamo ammazzarci a vicenda per far divertire questi buffoni?»
Le passò una mano tra i folti capelli bianchi.
«Se vuoi sconfiggermi, prendi quella spada e tagliami la gola.»
Sospirò. Una, due, sei volte.
«Se invece anche tu la pensi come me, andiamocene.»
Era un ribelle di natura e si sarebbe ribellato.
Fino alla fine.



Inferi Sententia

U  225ReC225 V
M     50AeV;50 I
A    80PeRf250 R
N 145PeRm200 U
O 100CaeM125 S



Basso 6%; Medio 12%; Alto 24%; Critico 48%



Status fisico: Squarcio al tentacolo sinistro (alto); Boomerang conficcato nel tentacolo sinistro (medio + basso)
Status mentale: Crisi d'identità
Energie: 20%
Abilità passive: Passiva di dominio (Mente lucida I)
Abilità utilizzate:
Forgotten threat : Deus Ex Machina rilascia spore dalla base del suo corpo, che penetrano il terreno infettando parti di corpo dei deceduti, trasformandole biologicamente in esseri simili a piccoli palloncini imbottiti di sostanza verdastra dotati quattro piccoli tentacoli non lunghi più di trenta centimetri. Questi piccoli mostri cercheranno di immobilizzare la vittima nel tentativo di renderla più facile colpirla. Questi esseri possono essere facilmente distrutti, sono un evocazione di potenza bassa e hanno un livello in meno di energia del proprio evocatore.
Gli arti rimarranno in campo per 2 turni ed appariranno vicini all' evocatore
Consumo di Energia: Medio
Note: Scusami per il ritardo, ma la febbre continua e i problemi sociali iniziamo a sentirsi... sigh.
Il mostriciattolo si subisce il colpo, causando un grosso squarcio al tentacolo sinistro.
Dopodiché chiude l' occhio e torna in forma umana. Si avvicina a te (questa volta senza voler farti del male) e praticamente ti chiede di boicottare l' incontro, dopo aver sparato alla tua spada, nel tentativo di disarmarti.
Se non riesci a postare magari un giorno (non in questo periodo possibilmente) potremmo fare una scena free per completare questo piccolo dialogo.
 
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10 replies since 26/4/2012, 19:49   497 views
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