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Winterreise ~ Gute Nacht, Buonanotte: La Partenza

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Ødin
view post Posted on 11/5/2012, 02:09 by: Ødin
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Ad Agio Nel Disagio
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Il boccale opaco gettava ombre d'ambra sul tavolaccio unto e impregnato di alcool. Un altro giorno. Dieci, cento volte si era ripetuta quella scena. Le locande dell'Eden erano il ritrovo di ogni sorta di avventuriero, brigante e mercenario; alcool e denaro viaggiavan veloci quasi quanto le informazioni, e Lazarus era costantemente in cerca di tutte e tre.
Per lo meno, questa volta la birra era discreta. Ripercorrette la carotide distratto, lasciando che il dorso delle dita raschiasse l'ispida ricrescita della barba bruno rossiccia mentre fissava sovrappensiero l'inseparabile compagno dei suoi viaggi: il boccale rispose con tacito compatimento, invitandolo a trangugiare il resto del suo spumoso contenuto. Il tempo di godersi lo scorrere del liquido lungo la gola - ormai tiepido, ma poco importava - e nuovamente l'uomo riprese a scrutare gli avventori del Giglio Nero in cerca di qualche storia interessante.
Uno straniero solo ad un tavolo che beve in disparte attira solo due tipi di personaggi: truffatori, e quelli che cercano servizi anonimi ed efficienti. Il truffatore in fin dei conti era lui, perciò bastava solo attendere.
« Già, anonimo ed efficiente: proprio come una puttana » pensò fra se, tirando su col naso in una smorfia. Non si considerava propriamente un tipo avaro - in fondo spendeva più per sciacquarsi la gola che per sfamarsi - piuttosto era...consapevole di come il denaro fosse la chiave per ogni cosa. E a lui sarebbe piaciuto avere un passepartout abbastanza versatile da portarlo dove voleva.
Un ultimo sguardo all'oste che, straccio alla mano, discuteva allegramente con un eterogenea compagnia di clienti, e il negromante si abbandonò a qualche amara macchinazione. Era passato diverso tempo dalla sua piccola escursione nelle miniere di Garta e il gruzzoletto racimolato - non sapeva neppur bene lui come, data la poca vitalità del mittente e la scarsa collaborazione dell'obbiettivo - si stava rapidamente assottigliando, lasciando le sue tasche più leggere e la mente più pesante. In fondo doveva pur bere! e mangiare, ovviamente.
I tre boccali ben poco cristallini lo scrutavano, accatastati alla meno peggio in un angolo del tavolaccio. Con lo sguardo ripercorrette le linee incise nel legno, beandosi della fine poesia intarsiata dalle mani di chissà quale nobiluomo riguardo alle doti di una certa Frida. Alzò le sopracciglia, sorridendo sornione: anche la locanda di Marimya onorava le buone tradizioni dei paesi del Matkara. Più rilassato dopo che le sue abbondanti consumazioni avevano portato via i pensieri negativi, Lazarus tornò ancora una volta con lo sguardo in cerca di soggetti interessanti. Passò diversi minuti, come suo solito, a guardare l'affaccendarsi dei guerrieri, le sguaiataggini dei villici, ascoltando gli improperi e le bestemmie come fossero fini melodie in grado di addolcire i cuori più duri. Eppure a vederlo chiunque non avrebbe scommesso un soldo sul rosso: non era nato in taverna nè vi aveva trascorso la gioventù, ma gli ultimi anni di vagabondare avevano indurito i suoi timpani e ammorbidito il suo fegato, gli avevano donato un vocabolario adatto ad ogni tipo di locanda e l'avevano reso infine avvezzo ad ogni stamberga in grado di accogliere un viaggiatore pagante. O quasi sempre pagante, a seconda dei periodi.
« Le sparizioni? Certo che ne ho sentito parlare, boia d'un diavolo! Siamo qui di passaggio e l'ultima cosa che vogliamo è finire in cerca di chissà quale bastardo in mezzo alla neve dell'Erydlyss, oste della malora!»
Si riscosse dai suoi pensieri e dai leggeri effluvi dell'alcool, tendendo l'orecchio. A pochi metri dal suo sgabello sgangherato, cinque o sei uomini si agitavano imprecando. Gli energumeni, bardati di tutto punto, avevano appena allontanato cortesemente il loro ospite; uno di questi, fuori dalla portata visiva di Lazarus, mostrò la sua approvazione con un sonoro rutto, mentre il locandiere indicava col dito tozzo un uomo avanti con gli anni seduto qualche tavolo più lontano.
« Al diavolo! Quel tizio laggiù è Donovan, avete idea di quanto può pagarvi? E voi per un pò di freddo rinunciate, avete forse paura che vi si ghiaccino le palle? Per quelle che ne avete non dovreste temere! »
Un vociare confuso e gutturale da parte di entrambi i contendenti annunciò la fine delle trattative, lasciando di nuovo Lazarus senza nulla d'interessante da ascoltare. In fondo, però, aveva già sentito quanto gli bastava: forse aveva trovato un modo per rimpinguare le sue finanze.

Attese qualche minuto, rovesciando periodicamente i boccali vuoti in cerca di un triste rivoletto di birra scampato alla sua degna fine, infine si alzò dirigendosi con calma verso il tavolo occupato dal vecchio guerriero. Poggiò una mano sullo schienale scrostato della sedia dirimpetto all'uomo, sorridendo affabile.
« Ho sentito che cerchi uomini per una missione a nord. » disse, diretto. Il cavaliere aveva già lo sguardo puntato su di lui, inaspettatamente rassicurante forse grazie alla folta chioma canuta o per la scintilla negli occhi stanchi.
« Hai sentito bene. Accomodati » invitò con voce roca « purtroppo non ho molto tempo »
Lazarus si sedette, fermando l'oste che stava passando vicino al tavolo e mugugnando qualcosa, alzando indice e medio. Donovan scosse la testa, additando in risposta il boccale di vino alla sua destra. L'oste si allontanò, diretto verso il bancone.
« E così sei interessato. Come hai detto andremo a Nord, verso l'Erdylyss: laggiù tutto vi sarà più chiaro, inizieremo le nostre ricerche da Schneeweg, di più non posso dirti. In ogni caso la paga è buona e se sei abbastanza folle da accettare a scatola chiusa stai certo che qua nell'Eden guadagnerai dei buoni contatti. »
L'anziano combattente tacque, concludendo il suo breve discorso con il tono di chi non ha intenzione di dire null'altro di più. Il negromante sfoggiò un quarto di sorriso mentre l'oste tornava al tavolo con l'ennesimo boccale di birra.
« Accetto senza alcun dubbio. » dichiarò raggiante per il nuovo ingaggio, svuotando d'un fiato metà boccale. Donovan rispose bevendo più sobriamente ancora un sorso dal boccale di barricato, alzandosi stancamente.
« Seguimi. »
Un paio di monete d'argento scintillarono in aria, guizzando dalle dita di Donovan fino ai palmi del locandiere che ringraziò con un ghigno soddisfatto mentre i due uscivano dal Giglio Nero, alla luce del sole.

_______________ Erdylyss _____



« Fottuto ronzino »
Lazarus si guardò attorno, accertandosi che nessun membro della piccola compagni avesse sentito la sua imprecazione. Effettivamente il pezzato che l'uomo montava non doveva essere un brutto esemplare: cavalcava ormai da ore, instancabile, divorando lo spazio che divideva la tiepida campagna attorno a Marimya dal freddo al quale si era abituato durante il suo viaggio precedente, ma questo non gli importava. Era un fottuto ronzino, nient'altro. Odiava quella corsa, odiava la corsa, preferiva di gran lunga attraversare il mondo sdraiato sul retro di un carro incontrato per caso o a piedi, con calma, godendosi il panorama e la solitudine. E invece era costretto a consumarsi il cavallo dei pantaloni sulla sella di cuoio duro in quel movimento ipnotico.
Iniziò ad apprezzare quell'animale solo quando il freddo si fece più pungente; il caldo corpo della bestiola emanava un tepore delizioso, aiutandolo assieme al mantello pesante a scacciare la spiacevole sensazione che aumentava pian piano con l'inasprirsi delle pendenze e il sopraggiungere, infine, dei ghiacci perenni dell'altopiano dell'Erydlyss. Cavalcarono ancora e ancora senza quasi guardarsi, senza fiatare, scorgendo a volte un ombra turchese nel cielo, a volte costretti a schermarsi gli occhi dal riverbero. Ostacolati dai sentieri ghiacciati dovettero rallentare il passo a più riprese, terminando infine la loro epopea bianca: le porte di Schneeweg, miraggio di vita tra la fredda grandiosità della morte, si paravano davanti a loro. Il viaggio era iniziato.

Oh yeah, è tardi. Troppo tardi. Ho un poco di sonno xD Spero di aver messo bene i nomi e di non aver forzato Donovan.
 
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39 replies since 1/5/2012, 19:15   1704 views
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