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Winterreise ~ Gute Nacht, Buonanotte: La Partenza

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Bastard de la Nuit
view post Posted on 16/5/2012, 23:24 by: Bastard de la Nuit




Li squadrò uno per uno, senza dire una parola.
Alle porte di Schneeweg, Sentiero di Neve, si ergevano di fronte a Kreisler e Alexandra due mercenari, guidati dal vecchio Donovan. Un elfo e un umano, probabilmente. Dietro di lui, la Viverna squadrava i nuovi arrivati agitando la coda dall'aculeo velenoso e sibilando: probabilmente pregustava un lauto pasto. Deciso, il guerriero le poggiò una mano sul muso senza distogliere gli occhi dai mercenari. Non ora, cercava di comunicare mentalmente alla sua compagna di viaggio per calmarne il lato più ferino.
Erano volti noti: forse aveva già incrociato i loro sguardi nelle profondità di Tùrmarsh, nascosto nell'ombra di un portico diroccato, non visto o subito sfuggito alla memoria di coloro che ne avevano avuto percezione. Corrugò la fronte, stizzito: solo due volontari? Possibile che le terre dell'Eden ospitassero solo smidollati?
Si voltò di scatto verso Donovan, apostrofandolo con voce bassa e irata.

- Vecchio, dovevi darti più da fare. Mi aspettavo di più dall'unico Leone che la Regina... -

Trattenne le seguenti parole a sentire lo scambio di battute tra Alexandra e il suo scudiero. Volti meravigliati, dita puntate in cielo.
Seguì la direzione di quei cenni sgomenti, e vide il terzo.
Niente più che un puntino lontano dapprima, eppure si avvicinava a velocità impossibili per un normale volatile o per un mago dotato del dono del volo. In poco si ingrandì finché fu palese il ritmico battere d'ali membranate colore oltremare.
La bestia si agitò ancora più, e Kreisler dovette circondarle la bare del collo con un braccio per calmarla.
Del resto draghi e viverne non s'erano mai visti di buon occhio.
La creatura calò verso terra non molto lontano, quasi scomparendo nel silenzio. Poi, da quel punto si fece incontro al villaggio deserto un ragazzo dai capelli scuri, vestito di abiti troppo leggeri, inadatti al clima inospitale di quelle terre. Un brivido lieve increspò la pelle sulla schiena dello Straniero che tuttavia non si scompose: potevano giungere draghi, angeli e demoni, perfino gli stessi Dei alle porte di Scheeweg; ma sarebbero stati trattati tutti allo stesso modo. Erano mercenari, dopotutto: agivano per un compenso, forse anche solo per la gloria, ma questa era una questione secondaria. L'importante ora era che i difensori fossero tre.
Si passò una mano davanti al volto come a premersi le tempie, poi la abbassò: come per incanto vi si era materializzata una maschera di cristallo.

- Ora va già meglio. Come Alexandra ha anticipato potremo presentarci per strada. Ciò che ora è più urgente è incamminarsi verso Gefahrdorf, un villaggio a mezza giornata di cammino da qui. Anche lì pare si siano verificati strani eventi, che probabilmente possono essere collegati con questo. -

Il gesto del braccio che indicava l'innaturale stasi del villaggio disabitato tutt'intorno era più che eloquente. Prima di riprendere, lasciò che il lamento della tramontana imprimesse meglio le sue parole nella mente dei soldati.

- Lasceremo le nostre cavalcature alle cure di Donovan, e marceremo senza dare nell'occhio. Per questo rinuncerò alla mia cavalcatura, come mi aspetto che voi rinunciate a qualsiasi trovata anche solo vagamente scenica che possa farci individuare da possibili minacce. - Uno sguardo torvo fu lanciato al ragazzo-drago. - La Regina senza Regno sta per ripartire, ma da voi mi aspetto che sappiate cavarvela anche senza la mamma. In marcia ora! -

Un inquietante sorriso solcò il viso dello straniero quando si riferì ad Alexandra come "mamma": qualsiasi ruolo si confaceva alla paladina meglio di quello della genitrice intenta ad accudire un infante, e immaginarla in quella veste gli procurava un vago senso di divertimento.
Il messaggio, comunque, era chiaro: sapendosi protetti dalla leggendaria Regina, tutti si sarebbero sentiti al sicuro. Ma non era così, Kreisler sapeva che neanche Alexandra poteva risolvere da sola tutti i problemi dell'Eden. Ora che aveva ottenuto la sua alleanza, era giusto che anche lui si sobbarcasse la sua parte di responsabilità.
Del resto, l'aiuto che ne avrebbe ricevuto in cambio sarebbe stato ben più importante...

snowe

Kreisler e i tre guerrieri si fermarono ancora il solo tempo necessario a veder allontanarsi e sparire Alexandra in sella al suo destriero. Poche, sbrigative parole erano state sussurrate da lei al Cavalcaviverne, e nessuna ai soldati. Rapida com'era arrivata, ella rimontò su Cursed e galoppò via da Scheeweg, seguita dal fedele Donovan e dalla Viverna.
Poi iniziò la marcia.
Il vento freddo tagliava la pelle e condensava il respiro, la neve fresca e friabile ingoiava le gambe dei viandanti fino al ginocchio, rendendo il viaggio più arduo di quanto temuto.
Le ore passavano lente, come se anch'esse si fossero congelate con il freddo dell'inverno sull'Erydlyss. Dalla radura della valle di Schneeweg il gruppo si ritrovò quasi senza accorgersene in una fitta foresta di conifere.
Bianco di neve, grigio di ombra, bruno dei fusti e delle fronde cariche di aghi e di pigne. Un boato attutito in lontananza allarmò Kreisler. Il Cavalcaviverne si fermò guardando all'indietro alcuni istanti, poi si convinse che forse era stato solo il suono di un tronco marcio schiantatosi al suolo per la troppa neve e continuò a camminare. Dietro di lui i profondi fori lasciati dalle sue gambe si ricomponevano come per magia e parevano non essere mai esistiti.
Nessuno poteva immaginare che il tonfo potesse essere causato dal quarto guerriero.
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Marchosias, tale il suo nome, cadde come una meteora sul suolo innevato di Schneeweg. Era in ritardo, e se non fosse stato per le profonde impronte lasciate dai tre mercenari non li avrebbe mai trovati. A giudicare dallo stato delle orme, il gruppo non distava più di un paio d'ore di cammino. Un lasso di tempo probabilmente eccessivo per una semplice scampagnata, ma che forse valeva la pena di affrontare.
Eppure c'era qualcosa che anche a Marchosias era sfuggito. L'impatto violento del suo atterraggio aveva scosso profondamente il sottosuolo in cui antiche creature riposavano, e ne aveva svegliato una tra le più temute.
Emerse dalla neve in un ribollire di marciume nerastro, a ricordare la caducità della materia, l'effimerità del corpo, un corpo che l'Artefice ormai non possedeva più, e dilagò attorno a lui intridendo la neve di icore fetido, corrompendone la purezza.
A quanto pareva, la strada per la missione sarebbe stata ben dura.

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Un sussurro tra gli alberi.
Drizzò il capo, scrutando tra le chiome scure: niente. Qua e là, grumi di neve scivolarono al suolo da rami ondeggianti con rumori attutiti.

- Fermi. Pericolo. -

Qualcosa si aggirava nel bosco, qualcosa li seguiva senza toccare la neve. Qualcosa li avrebbe attaccati dagli alberi. Forse gli stessi mostri che avevano rapito la gente di Schneeweg?
Non ebbe tempo di pensare neanche alle possibili risposte a quella domanda che calarono.
Decine e decine di pallidi ragni calarono dalle ombre: oscena progenie della piaga conosciuta come Kishin, mossi dagli istinti più bassi della fame più che dalla crudeltà, essi avevano percepito le vibrazioni lasciate dai viandanti e avevano atteso il momento propizio per tendere loro un'imboscata.
Dalle dimensioni di un pugno a quelle di due uomini messi insieme, gli aracnidi circondarono il gruppo con una facilità disarmante, squadrandoli con molteplici occhi e cheliceri bavosi che mulinavano in attesa di gustare carne di avventuriero...



littleqmpointwinterreisBene ragazzi, entriamo nel vivo della quest!

@Ikit: Per verosimiglianza e coerenza, ho deciso che Marchosias arriva in ritardo all'appuntamento con Alexandra e Kreisler, e che supponendo una buona motivazione per imbarcarsi nella missione ha indizi sufficienti a seguire il gruppo per chiedere di aggregarvisi. Sta a te definire le modalità e le cause di questo ritardo del pg (mancato arruolamento da parte di Donovan, assenza in taverna ma interesse per le voci che l'arruolamento ha suscitato ecc). Sulle tracce di Kreisler e dei tuoi compagni, però, vieni sorpreso da un Elementale della Corruzione che ti sbarra il passo. Il problema è che sul terreno coperto da uno spesso strato di neve la velocità del tuo pg risulta ridotta a causa della pesantezza dei materiali che ne compongono il corpo, a meno che tu non possieda pergamene come Appoggio o Favore dell'Acqua o abilità passive che negano la riduzione della capacità di movimento. La penalità non si applica se Marchosias riesca in qualche modo a non essere a terra.

@Tutti gli altri: Partita Alexandra, Kreisler vi guida alla volta di questo villaggio di nome Gefahrdorf. Il fatto che prima del suo discorso si tolga la maschera di cristallo (artefatto Everyman, reperibile nella mia scheda pg) ne inibisce la passiva per la quale egli non rimane mai impresso nella memoria di chi lo vede, sembrando alla percezione "uno come un altro". Il leggero brivido alla vista di Morpheus è dovuto al riconoscimento delal passiva razziale psionica di timore, anche se non ne è influenzato.
All'interno di una foresta di conifere, dopo qualche ora di viaggio in cui possono interagire come vogliono, i pg vengono assaliti da uno sciame di venti Scarti, due Recuperatori e un Bebilith. A voi decidere cosa affrontare e in che misura, considerando che potete lasciare anche qualche ragnetto a Kreisler alla fine del vostro giro di post.

La descrizione di tutti i mostri che vi chiedo di affrontare con un piccolo combat autoconclusivo in questo turno è allegata alla sezione sui Molti nelle fazioni mostruose del Clan Sorya (LINK).
Avete 7 giorni di tempo per postare, ma vi ricordo che terrò conto positivamente della solerzia nel postare in anticipo ^^ Buon divertimento!
 
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39 replies since 1/5/2012, 19:15   1704 views
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