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Winterreise ~ Gute Nacht, Buonanotte: La Partenza

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janz
view post Posted on 28/5/2012, 09:46 by: janz
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« Uuuuh! Stranieri! Benvenuti a Gef- !»
Capelli biondi raccolti con uno spago dietro la nuca ed occhi azzurro cielo, vivaci. Aveva un vestitino di stoffa rosata cucito a mano, rammendato più volte e visibilmente antico, benché ancora gradevole alla vista. La grazia della giovane fanciulla si palesò in tutta la propria ingenuità, accogliendo i visitatori con un sorriso ampio e radioso. Aprì le braccia e le tese in direzione di Marchosias che, probabilmente, alla sua vista innocente doveva sembrare al pari di un immenso giocattolo, inarcando le labbra a simulare un tenero bacio.

Eppure, tutta quella spontaneità venne stroncata sul nascere da un poderoso strattone.
Un uomo calvo, grasso e rivestito da una tunica marrone, con un pastrano nero adagiato sulle spalle, la prese per un braccio, facendola girare con violenza verso il suo sguardo e trascinandola quasi per terra « Adele! Ti ho sempre detto di non parlare con gli sconosciuti...! »
L'uomo respirava a bocca aperta, ansimando e reggendosi in piedi a stento. Aveva inseguito la bambina per tutta la via principale, fino al cancello, benché la piccola fosse molto più veloce, vivace e giovane di lui. « Ora un paio di sculaccioni non te li toglie nessuno! » gridò il prete, agitando il dito indice innanzi allo sguardo spaurito della piccola e paventando un tono inquisitorio che, tra un sospiro e l'altro, pareva più comico che altro. Infine, il grasso sacerdote fissò con timore la guardia sulla torre, quasi implorando che quanto avesse visto non fosse oggetto di alcuna chiacchiera o commento. Quest'ultimo lo fulminò con lo sguardo ed altrettanto fece con la piccola che, di tutta risposta, gli allungò una linguaccia.

« Mi-mi perdoni...! »
Si affrettò a dire l'anziano prelato, abbassando il capo e tirando per il collo la piccola Adele che rideva sorniona soddisfatta.
« Farai bene a prestare attenzione Padre Jörg... » commentò immobile la guardia « ...dovresti educarla meglio. »
Il frate inchinò nuovamente il capo, senza commentare oltre e scomparve lungo la via, trascinandosi la bambina.
« Comunque... Benvenuti a Gefahrdorf! »
Disse Adele, invece.

__________________________

winterreise1

Invero, a Gefahrdorf di allegro pareva esserci soltanto la piccola Adele.
Il villaggio era costruito con case basse fatte di mattoni e malta, ingiallite dal tempo e dalla polvere. Lo scorcio lontano dei monti copriva in parte il sole, tramutando i raggi caldi del mattino in luci fosche di ombre più o meno varie che irradiavano la via con chiaroscuri opachi e - a tratti - inquietanti. E pareva spesso l'imbrunire, anche quando era - in verità - mattino presto e nessuna nube oscurava realmente il cielo. Questa era Gefahrdorf: un grosso chiaroscuro. Inoltre il villaggio pareva immerso nel silenzio più totale: molte abitazioni ai piani bassi avevano le porte sprangate e le poche ancora aperte, con le donne intente a stendere i panni o a rientrare per le spese per il pranzo, rincasavano rapidamente al passaggio degli stranieri - sbattendo la porta dietro di loro. Negozi e banchi vari erano sparsi per la via, ma tutti gli occupanti parevano destarsi guardinghi da un sonno millenario alla visione di facce nuove, giusto il tempo di valutare difetti e sospetti, condannare alla pena capitale per qualunque chiacchiera si fossero immaginati e ritornare a rinchiudersi nel sonno profondo, poco proficuo e sospetto, originario.

Il gruppo, infatti, fu accolto con sufficienza dalla fredda guardia del cancello, la quale altro non fece che ammonirli sulla pacifica convivenza della comunità e di come il mantenimento di questa forse un bene da tutelare ancor più della salute stessa dei suoi abitanti.

« Combinate qualche guaio... » disse soltanto
« E vi giuro che ve ne farò pentire. »

E la differenza tra la silente armonia di Gefahrdorf e quella di un cimitero nel cuore della notte era tanto lieve che qualunque guaio avessero combinato gli stranieri, questo sarebbe risaltato alle orecchie di tutti come il suono di una tromba nel silenzio ovattato di una Chiesa. I pochi mercanti stretti in un angolo della piazza principale non urlavano con gioia, al solito del resto del continente, le pregiate qualità dei loro prodotti, ma si limitavano a fissare i passanti distratti, lucidando talvolta i propri frutti o scacciando i moscerini che si posavano sui cibi più datati. Talvolta, invece, loro stessi si assentavano dal banco per visitare la locale Locanda, "Casa Petra", della Signora Petra "Braccio d'uomo", nota per la robustezza che le aveva donato anni e anni di olio di gomito, di pasti cucinati e di mobili riparati - in una tradizione di famiglia che era iniziata dalla sua tris-trisavola per continuare fino alla madre di lei ed alla sua figlia, Ambra, ovvero una giovane quattordicenne di stazza già considerevole. E della Petra si dicevano tante chiacchiere: che riparasse da sé la locanda ogni notte, che si vendesse per pochi soldi ai più anziani uomini del paese con una libido ancora non del tutto sopita e che la figlia non fosse del defunto marito, morto qualche anno prima, ma del Sergente della guardia cittadina o - peggio ancora - di Lord Gustav, signorotto locale proprietario della grossa magione in fondo alla via, oltre che di mezzo villaggio.

Eppure, della robusta Petra si palava poco, ormai, nonostante fosse accaduto l'impensabile: un giorno, infatti, al bancone della sua locanda ella non v'era più, nonostante ci avesse passato ogni singolo giorno da quando aveva dieci anni. E, al posto di lei, soltanto la figlia Ambra, che si allenava anch'essa con olio di gomito e con le occhiate lascive degli anziani del paese. « E la mamma? » dicevano alcuni « Non c'è. » rispondeva lei. E nessuno domandava più nient'altro: da settimane, ormai.

Lo stesso aveva fatto il panciuto Lord Gustav, mentre ritornava dalla chiesa di Padre Jörg per il dazio settimanale che a questo imponeva da sempre. Dov'è la mamma?. Solita domanda e solita risposta: più una occhiata sotto la scollatura della giovane Ambra e la promessa che, al pari della sua genitrice, non avrebbe dovuto pagare dazi in cambio di qualche dovere coniugale che la moglie del lord non gli concedeva più.

Già. Dov'era la moglie del Lord?
Una mattina si disse che il marito l'avesse mandata con un carico di buoi per una fiera fuori città. Una fiera, però, che durava da mesi evidentemente, in quanto ella mai più era tornata. « Poco male » diceva lui « si starà divertendo col ricavo delle mie preziose mandrie! » E si sforzava in una falsa risata, soffocando quella e tanti altri pensieri in un lungo calice di birra, proprio innanzi allo sguardo attonito del Sergente Markus, il quale - forse stordito dalla sua stessa sommessa inettitudine - altro non poteva fare che bere anch'egli.

Il Sergente, infatti, era al comando della guardia cittadina da anni. Aveva l'esperienza di una enciclopedia storica ed il carisma di un topo di fogna. Tante storie, tanti racconti eroici - la maggior parte inventati di sana pianta - e tante viltà nascoste sotto il peso del suo elmo in ottone e la sua codardia. Taceva da sempre sui dazi richiesti dall'anziano Lord del paese, che spadroneggiava su di esso quasi fosse una propaggine della sua casa: taceva perché anch'egli aveva una moglie ed una figlia da mantenere ed i suoi numerosi vizi di gioco e di dileggio non gli permettevano di andare avanti senza l'aiuto del danaro sporco di questi.
E l'anziano Sergente aveva promesso di indagare a fondo su ciò che era accaduto ad una mendicante del paese, Donna Matilda, un tempo padrona di una bottega di ceramiche, poi perduta per il fallimento dei suoi affari. Donna Matilda aveva perduto anche la propria casa e vagava per la via principale di Gefahrdorf come un'anima in pena, il fantasma di se stessa. Poi, da un giorno all'altro, non c'era più: « Ha trovato casa » commentarono alcuni abitanti che le donavano quotidianamente un tozzo di pane. « Nemmeno per niente » diceva Frank, il suo amico di sempre che da mesi aveva preso possesso di una piccola baracca dietro la piazza.
« Non aveva un soldo », rispondeva.

« Indagheremo »
Aveva commentato il Sergente Markus. Eppure le chiacchiere in Locanda con Lord Gustav era quanto di più vicino ad un'indagine egli avesse fatto. « Saranno stati gli stranieri! Ne arrivano tanti! » commentava la giovane recluta al cancello, fredda ed impassibile come sempre.
Peccato che a Gefahrdorf non arrivasse mai nessuno.
Fino ad oggi.

Forse a tutto questo pensava l'anziano prelato, mentre trascinava Adele fino alla chiesa.
O, forse, a tante altre cose. Eppure nelle sue confessioni nessuno parlava di nulla: nessuno si confessava più da tempo a Gefahrdorf. Lui era lì coi suoi bambini, con tutti quei bambini orfani di padre, o di madre - o, semplicemente, abbandonati a se stessi perché i genitori erano troppo occupati col lavoro nei campi. A loro doveva insegnare a tenere bassa la testa, a non parlare troppo con gli sconosciuti e ad essere prudenti, così come imponeva lui Lord Gustav, o i suoi sgherri Mansk e Grober - lo smilzo ed il nano, quando gli facevano visita di tanto in tanto. Ora, più che altro, era preoccupato per la piccola Adele: il suo unico genitore, suo padre, era andato al lavoro nei campi, come ogni giorno. Ma la sera, diversamente dal solito, non era più tornato. Alla piccola il prete aveva detto che era tanto occupato e sarebbe tornato appena finito il lavoro, ma una bambina intelligente come lei iniziava a comprendere che una settimana di lavoro ininterrotto non può essere credibile come bugia. Per questo la teneva con se e la tratteneva ancor più del solito, per non lasciarla andare all'orfanotrofio del villaggio dove per ora si appoggiava. La Signora Gertrude dell'orfanotrofio si diceva fosse solita punire con la violenza i bambini, imponendo loro con la forza l'obbligo di non parlare e non ascoltare, sopratutto. E lei, invero, era la prima ad aver imparato quella lezione, non facendosi mai domande sul come o sul perché alcuni bambini erano pure scomparsi.
Non facendosi domande. Abbassava la testa e si ricordava soltanto di imporre ai bambini il silenzio - di violarli con quell'abnorme ingiustizia chiamata omertà che il Lord voleva anche padre Jörg imponesse ai fanciulli cui insegnava, violando bambini come Adele nell'innocenza della loro spontaneità. Violentando la loro vivacità, il loro sorriso - che cresceva puro nonostante il mondo nel quale crescessero.

Benvenuti a Gefahrdorf
pensava padre Jörg - trattenendo una bestemmia.



littlecoqmpointwinterre

Benvenuti a Gefahrdorf! ^ ^
Per qualche post prendo le redini io. Ci muoveremo come in una vera indagine, seguendo i dettami passati alla storia di Asgra come "metodo Raymond". Ovvero: in questo post trovate notizie, informazioni riguardo il villaggio, con luoghi da visitare e chiacchiere sugli stessi. Tutto quello che è scritto qui potrete dire, nei vostri post, di averlo appreso origliando i commenti dei passanti o facendo qualche domanda a caso, tutto secondo logica e ragionamento. Per il resto, voi dovrete semplicemente indagare e potrete farlo con la tecnica usata da Ray nella quest "nello stern". Nel thread in confronto mi direte cosa fate, come volete muovervi e con chi volete parlare. Io vi risponderò dicendo cosa succede e cosa vi viene risposto, fino al momento in cui vi dirò "STOP". Da qui in poi voi farete il vostro post inserendo tutte le informazioni che vi ho dato. Ribadisco, quelle qui presenti potete già darle per apprese: dovrete, però, giustificarmi comunque come le avrete apprese. Potrete, però, limitare le nozioni apprese a quelle inerenti al luogo in cui concentrerete la vostra indagine. Lo scopo dell'indagine è presto detto: capire la fonte di tutte queste sparizioni di cui nessuno sembra preoccuparsi. Qualcuno saprà pure qualcosa, no? Vi riassumo qui di sotto i luoghi citati nel mio post, ma sappiate che potrete essere totalmente liberi e dedicarvi anche ad altri luoghi da voi ipotizzati. Io, di mio, ho previsto una serie di soluzioni, non una sola. Quindi, state tranquilli: potete anche trovare tutti la soluzione, prendendo anche strade diverse - virtualmente.
Potrete comunque essere autoconclusivi con chi vorrete, ma ogni vostra azione avrà conseguenze in quest (così come la buona riuscita dell'indagine, ovviamente).

1) La locanda di Petra e della figlia Ambra.
2) La magione di Lord Gustav
3) La caserma del Sergente Markus
4) La chiesa di Padre Jörg
5) L'orfanotrofio di Donna Gertrude
6) Il mercato
7) I campi
8) La bottega abbandonata di Donna Matilda (con annessa casa)
9) La Baracca di Frank
10) La piazza principale

Nota importante: potrete decidere di rifocillarvi in Locanda, al mercato o in qualunque modo riteniate opportuno. In qualunque modo vi ristoriate, recupererete il 20% delle energie e curerete un medio di danno.

Tempi: in totale una settimana, quindi fino a lunedì prossimo.
Turni: liberi



Edited by janz - 14/10/2012, 19:54
 
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