Esperto ······ - Group:
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| Le parole di Gweloreel furono seguite da un attimo di profonda quiete. La foresta era cristallizzata in una gemma di giada e smeraldo, muta e offuscata dalla nebbia che si protendeva in sottili filamenti dal cerchio d'alberi attorno ai tre, fino al centro della piccola radura erbosa. Le foglie mosse da una brezza impalpabile erano fruscianti mormorii di una lingua sconosciuta, una nenia appena udibile che invece di spezzare il silenzio ne amplificava la portata. Fu Zell il primo a rompere l'immobilità generale; tutti loro comprendevano, nell'intimo della coscienza, di essere giunti alla fine - in un senso o nell'altro. La loro avventura era a un passo dal concludersi, ma ancora non sapevano se con esito felice o tragico. Eppure, capivano che bisognava chiudere il cerchio: catapultati da una parte all'altra del mondo avevano sconfitto creature arcane il cui ricordo era andato perduto nel fluire del tempo, visitato luoghi solitari e misteriosi, superato le prove più difficili. Si erano difesi a vicenda, si erano aiutati e avevano dato tutto quello che avevano per andare avanti; mancava solo una parola, un nome. Poche lettere, a suggellare la loro missione. Non avevano ancora avuto modo di presentarsi. Easley e Yusuke esaudirono il desiderio di Zell, e poi rimasero in disparte mentre il guerriero procedeva fendendo l'erba alta, fino alla mangrovia gigante che capeggiava al centro dello spiazzo. Mentre allungava il braccio verso la cavità nel tronco, notò varie cose. Il fluido scuro che incrostava il legno era effettivamente sangue, già coagulato; la corteccia chiara in trasparenza lo rendeva simile a gocce d'ambra liquida. Si accorse anche che il bordo dell'alveolo era frastagliato e seghettato, composto da un anello di minuscoli dentelli aguzzi, come fauci contornate da una chiostra di piccoli canini. Fu solo una sua impressione, o l'apertura smerlata si contrasse per un attimo attorno alla carne quando inserì l'arto nella cavità, fino a lambirgli la pelle? Ma in un battito di ciglia, la fenditura tornò alle sue normali dimensioni - se mai queste erano variate. Infine da più vicino riconobbe l'ammasso poltiglioso sepolto fra gli arbusti accanto alla pianta: era un braccio, masticato e triturato, nel quale si aprivano profondi squarci sanguinolenti. Era come se fosse finito fra le zanne di una fiera selvaggia, e poi risputato fuori con rabbia o indifferenza a marcire sul terreno fertile.
Infilò la mano nella cavità, poi il polso e infine sprofondò all'interno del tronco fino al gomito. Le dita si mossero alla cieca e tastarono l'alcova nascosta nell'ombra, fino a raggiungere il fondo dell'apertura. Era un ambiente umido e rugiadoso, fradicio al tatto. La mano riconobbe le sensazioni pungenti di qualche rametto secco e spigoloso, e il brivido viscido di un grumo di larve, e infine palpò un involucro morbido e liscio. Quando Zell ritrasse il braccio, stringeva nel pugno un fagotto chiazzato d'umidità e ricoperto da piccoli rimasugli vegetali. Srotolò il tessuto e alla luce di un raggio solitario filtrato dalle chiome degli alberi circostanti rivelò l'ultimo frammento di Fendispazio. Era un pezzo di sola lama, spezzata in due punti e terminante in un'estremità insolitamente affilata, niente affatto smussata dal tempo e dalle intemperie. Non ebbe modo di osservarla più a lungo perchè Gweloreel si manifestò accanto a lui in un turbinio di correnti e lo fissò con uno sguardo penetrante e freddo, poi gli strappò di mano l'ultima parte del pugnale.
Vi siete comportati bene, per ciò vi permetterò di sopravvivere.
Una folata oblunga squarciò il volto troppo maligno per appartenere a una vera bambina. Era un sorriso, crudele.
Almeno fino alla piena...
La creatura si dissolse mulinando, soffiò verso l'alto e penetrò nel fogliame, per sparire oltre la cappa arborea. Un ultimo sussurro tremolò dietro di lei:
addio
Non passò molto che la vegetazione si mosse, turbata da una presenza aliena. Le felci si aprirono e dalla macchia spuntò un uomo in armatura leggera di cuoio bollito; stringeva nel pugno un arco, ma senza puntarlo sui tre. Dopo di lui emersero dall'anello di mangrovie altri arcieri, non più di una ventina, con le frecce incoccate e puntate su Zell, Easley e Yusuke. Avanzarono a piccoli passi, fino a serrarli in una morsa circolare di punte acuminate e corde vibranti. Il comandante si distaccò dal resto del drappello e si avvicinò ai tre compagni, poggiando a terra le armi in segno di pace.
Ci incontriamo di nuovo.
Constatò con una flessione amichevole nella voce. Non aveva intenzioni ostili, nonostante il muraglione acuminato che li aveva circondati poc'anzi, senz'altro per suo ordine. Dovette cogliere gli sguardi nervosi e interrogativi dei tre, perchè si affrettò ad aggiungere:
Semplice precauzione. Ma vedo che non c'è motivo di temere una vostra reazione...
Indicò con un vago gesto i loro corpi feriti ed esausti, ridotti allo stremo delle forze. Con l'altra mano fece segno ai suoi uomini di abbassare gli archi.
E sono sicuro che vi dimostrerete collaborativi: d'altronde, siamo qui per aiutarvi. Noi ci siamo già visti. Ricordate, la rupe?
Si trattava proprio dell'uomo in cima alla parete rocciosa a capo del manipolo di guerrieri incontrati davanti alla grotta del primo frammento. Sembravano passati secoli, invece era solo questione di poche ore o giorni. Era difficile mantenere la cognizione del tempo, sballottati da un punto all'altro del continente in pochi secondi. Non portava più l'ampio mantello drappeggiato sulle spalle e l'armatura era lisa e consumata dal lungo viaggio, ma la voce, che manteneva il suo carattere stentoreo e autorevole anche quando non si trattava di impartire ordini, era la stessa.
Mi dispiace per quello spiacevole incidente, noi volevamo solo chiarire la situazione, ma ce n'è stata negata la possibilità. Adesso, però, lasciate che vi racconti tutto quanto. La vostra guida è lontana ormai, e non sospetta niente. Possiamo parlare in libertà. Abbiamo motivo di credere che siete stati raggirati e ingannati.
Si accostò al gruppetto e allungò le braccia.
Ma prima, lasciate che io veda...
Poggiò una mano sulla spalla di Yusuke, l'altra su quella di Easley. Sbarrò gli occhi e il volto gli si contrasse in una smorfia dolorosa, i lineamenti distorti in linee innaturali. Le iridi sbiancarono lentamente, e alla fine non rimasero che due vacue pozze lattiginose. Il suo sguardo puntava più in alto delle figure davanti a sè, oltre gli alberi e la foresta alluvionale, al di là di qualsiasi ostacolo; verso l'infinito. Vide tutto. Assistette all'epica battaglia combattuta dagli invasori Ardish e dal popolo di Asgradel tanti secoli prima, la stessa vissuta dai tre per volere del vecchio; osservò il loro risveglio alla locanda, l'incontro con l'uomo - Seidroc, era il suo nome, e lui lo conosceva bene - e l'inizio del viaggio; fu ancora una volta sulla rupe, troneggiante sulla piccola compagnia di avventurieri accerchiati dai suoi uomini, e conobbe nuovamente l'ira e la frustrazione quando i dardi saettarono contro il suo volere e quello degli arcieri e i tre fuggirono prima che potesse spiegare loro la verità. Ripercorse i loro passi nella grotta rovente, il combattimento con il gargantuesco aracnide celato nell'oscurità e i suoi figli zampettanti, la fine terribile di uno dei tre e l'arrivo dello spadaccino, il suo scontro all'ultimo sangue con la creatura nel pozzo. Rinvenne il primo frammento di Fendispazio e fuggì con loro dall'antro mentre la terra era squassata dall'eruzione di una potenza sotterranea e fiumi di lava squarciavano la roccia, e un attimo dopo si ritrovò sul picco della montagna innevata, flagellato dagli schiaffi del vento e accecato dal turbinio della bufera. Guadagnò il rifugio del tempio diroccato, e poi osservò Zell, Easley e Yusuke sconfiggere la setta di monaci. Ma non era ancora finita: seguì la loro battaglia contro l'ancestrale spirito seppellito nel corpo pietroso del Golem e li guardò arrancare contro un avversario troppo superiore perchè potessero annientarlo. Alla fine riuscirono solo a liberarlo dalla sua prigione, quasi a costo delle loro vite. Recuperarono il secondo frammento e scamparono alla slavina che si abbattè sul fianco della montagna grazie all'intervento di Gweloreel. Vennero catapultati nella rigogliosa foresta, non prima di incappare durante il loro viaggio intradimensionale nell'accampamento notturno; cercarono la loro strada fino alla radura e da ultimo furono abbandonati dalla loro guida. A quel punto l'uomo tornò bruscamente in sè, si ritrasse dai due e vacillò all'indietro, mentre lo sguardo annebbiato cercava faticosamente di rimettere a fuoco le immagini. Aveva ripercorso a ritroso l'intero cammino dei tre, da quando erano stati arruolati per la ricerca del pugnale fino al presente, e adesso era pronto per chiarire ogni cosa. Sospirò, poi appuntò il suo sguardo su di loro, con espressione seria.
Voi... voi pensavate di combattere e rischiare la vita per la salvezza del nostro mondo, ma in realtà stavate per lasciarlo nelle mani degli invasori. Seidroc, il vecchio con cui avete parlato alla locanda, vi ha mentito. Lui è il capo dei discendenti degli Ardish. I maghi che spezzarono Fendispazio e ne nascosero i frammenti erano i nostri antenati. Noi siamo i protettori di Asgradel. Quelli che avete servito fino a questo momento, i loro distruttori. Non fatico a immaginare perchè vi abbia ingannati così: nessuno avrebbe aiutato la loro organizzazione se avesse saputo che lo scopo era soggiogare il nostro mondo e ridurne in schiavitù gli abitanti. Se non vi fidate di ciò che dico, pensate solo a questo: la creatura, Gweloreel, è scomparsa abbandonandovi nel mezzo di questa impervia foresta, e voi non riceverete mai niente di quanto promesso da Seidroc. Noi invece siamo qui a parlare con voi, quando avremmo potuto uccidervi già da molto.
Annuì per imprimere convinzione alle sue parole, poi fissò i volti di Zell, di Easley, di Yusuke. Molte domande si affollavano sui visi segnati dalla fatica, molti interrogativi ancora senza risposta.
Avete vissuto in un'illusione, fino ad ora. Ecco come sono andati davvero i fatti. Noi sospettavamo di questo tranello, e abbiamo provato a intercettarvi davanti alla grotta, per impedirvi di andare oltre. Purtroppo Gweloreel, col suo stratagemma, ci ha impedito di mettervi in guardia. Siete sfuggiti nella caverna, e lei ha fatto crollare l'entrata alle vostre spalle. Avevamo perso ogni speranza, quando mi raggiunse un messaggero spedito da Gandril - l'avete incontrato, il guerriero anziano nel vostro ultimo viaggio dimensionale. Gandril era a capo del nostro secondo gruppo di spedizione, giunto in questi territori alla ricerca di uno dei frammenti. Indagavamo già da tempo, e molti indizi portavano in questa zona. Ebbene, il legato ci annunciò che erano riusciti a individuare l'ultimo pezzo del pugnale! Questo, ovviamente, cambiò radicalmente i nostri piani. Partimmo subito alla volta dello Xuaraya - il luogo dove ci troviamo in questo momento - e raggiungemmo i nostri compagni. Voi non c'eravate, così abbiamo compreso che eravate impegnati nella ricerca dell'altro frammento, e che quello da noi rinvenuto fosse davvero l'ultimo. Non vi racconterò cosa abbiamo dovuto combattere per conquistarlo, ma vi assicuro che non è stato facile. Midric, laggiù, è quasi morto dissanguato.
Indicò con un dito un giovane uomo, disteso nella vegetazione oltre il cerchio di guerrieri, che dalla loro posizione si intravedeva a malapena. I tre scorsero uno spesso bendaggio tinto di rosso all'altezza della spalla. Più sotto, non c'era niente: il braccio era stato strappato con violenza, e ora giaceva vicino all'albero cavo, lordato del suo sangue.
Ci siamo impossessati del frammento, e Gandril e la sua squadra lo stanno ora portando in un posto che non vi interessa. A quel punto vi eravate impadroniti del secondo, nel tempio in cima alla montagna, e avete aperto il varco spaziale. Qualcosa di insolito è accaduto nel vostro viaggio, qualcosa cui ho assistito nella mia visione, ma penso di poterlo spiegare. Vedete, i frammenti aspirano a riunirsi con tutta la loro forza, e così ogni apertura dimensionale porta direttamente al luogo dov'è custodito il pezzo successivo. Questo già lo sapevate. Tuttavia, il meccanismo che regola questa comportamento è molto particolare: in realtà, il frammento conduce al posto dov'è maggiore l'aura del suo gemello. Emanano una specie di energia mistica che impermea l'ambiente circostante e si sedimenta nel corso del tempo. Dunque l'ubicazione di una parte del coltello è solitamente quella dove l'energia è maggiore, ma non sempre. Gandril aveva appena rinvenuto la reliquia e l'aveva allontanata dalla sua sede secolare. Questa foresta custodisce ancora l'essenza intrinseca dell'ultimo frammento; non il frammento stesso. Il vostro pezzo, il secondo, al momento del viaggio dimensionale è stato colto da un'indecisione: lasciarvi presso il suo fratello - l'accampamento notturno in cui siete incappati per qualche istante - o portarvi fin qui. Alla fine ha scelto la seconda opzione, perchè il richiamo dell'energia accumulatasi in questa foresta era troppo forte.
Fece una pausa per riprendere fiato, quindi continuò:
Adesso vi starete chiedendo cos'era, allora, il coltello che avete appena rinvenuto. La risposta è molto semplice: un falso. Dopo aver trovato il terzo frammento, l'abbiamo sostituito con la lama di un ordinario pugnale. L'abbiamo spezzato qui sul posto, con un piccolo incantesimo. Ci sono un paio di maghi fra di noi; è in questo modo che siamo anche riusciti a celare la nostra presenza nel bosco, avvolgendoci in una barriera di nebbia e silenzio. Non c'erano grandi rischi di essere scoperti: noi conoscevamo la vera forma dell'ultimo frammento, voi e Gweloreel no. Inoltre, essendo il terzo, non c'era bisogno di attivarlo come fatto per i precedenti: la ricerca era conclusa. Per cui non c'era il pericolo che scopriste l'inganno. E contavamo sulla fretta della creatura di riportare le reliquie al suo padrone: siamo andati sul sicuro.
Easley, Yusuke e Zell notarono proprio allora che la quiete innaturale che li aveva avvolti da quando si erano risvegliati nella foresta era stata infranta alla comparsa del manipolo di combattenti. Tra le fronde si udivano i versi degli uccelli e il soffio del vento; nell'aria risuonava il ronzio degli insetti, e dalle spesse radici delle mangrovie provenivano rumori disparati, zampettare di animali e grugniti soffocati. Anche la nebbia si era diradata, mentre il gorgoglio dell'acqua, quello che avevano già sentito al loro arrivo, era aumentato d'intensità. Quest'ultimo fatto, però, parve preoccupare il comandante: si guardò attorno nervoso, e si affrettò a parlare:
Non ci rimane molto tempo, prima dell'inondazione. Questa è una foresta alluvionale, e noi siamo nel periodo peggiore dell'anno: da un momento all'altro saremo investiti da una bordata d'acqua torbida. Voglio chiarire i vostri ultimi possibili dubbi. Forse vi chiedete perchè, una volta ottenuto l'ultimo frammento, non l'abbiamo usato per aprire un varco che ci avrebbe portato dritto da voi. Avremmo potuto fermarvi con facilità e impossessarci degli altri due. Il fatto è che quell'infido di Seidroc e i suoi uomini sanno che siamo sulle loro tracce: per questo non si sono impegnati nella ricerca in prima persona, ma hanno mandato voi. Se anche vi avessimo scoperto, loro non ci avrebbero rimesso niente, e al primo segnale di pericolo sarebbero svaniti nel nulla. Noi avremmo avuto a disposizione Fendispazio completo, ma gli Ardish sarebbero rimasti sempre in agguato, per mesi, anni, secoli perfino, ma alla fine si sarebbero rifatti vivi. Non potevamo rischiare che in futuro i loro discendenti tentassero ancora di riassemblare il pugnale. Ecco perchè non abbiamo sfruttato il nostro frammento: i vostri committenti al primo imprevisto sarebbero spariti. Ora invece Gweloreel porterà i tre pezzi, compreso quello falso, da Seidroc, dritto nel loro rifugio. Quegli stupidi proveranno ad azionare Fendispazio senza riuscirci, e si scervelleranno sul perchè; noi invece lasceremo passare qualche giorno, poi apriremo un varco nel tessuto dimensionale col terzo e vero frammento. Indovinate dove ci porterà?
Sorrise trionfante, pregustandosi la scena.
Proprio nella loro base segreta, dove custodiscono gli altri due. Finalmente potremmo colpire quegli sporchi invasori dritti al cuore della loro organizzazione. Li spazzeremo via, dal primo all'ultimo. Li distruggeremo. Li annienteremo! E il loro ricordo svanirà per sempre.
Respirava affannosamente, accalorato. Le ultime parole le aveva quasi urlate, in un crescendo d'intensità. Si calmò, e proseguì:
Un'ultima cosa. Voi non avevate mai sentito parlare di questa storia prima di pochi giorni fa. E non ne risentirete parlare in futuro. Pensateci, non è curioso? Seidroc vi ha detto che nessuno conserva memoria dell'antica guerra e dell'invasione per un incantesimo. Ma pensate davvero che sia possibile operare una simile magia? Pensate che possa non restare neanche una traccia di un avvenimento di tale portata? Neanche una voce, una diceria, un rigo su una vecchia pergamena?
Sorrise, con l'espressione di uno che si appresta a rivelare una verità ovvia eppure sfuggita ai suoi interlocutori.
La realtà è che è stato solo un sogno. Esatto. Avete sognato, per tutto questo tempo. Riflettete: come siete arrivati alla taverna? Non ricordiamo mai l'inizio di un sogno. Sembrano reali finché ci siamo dentro, non vi pare? Solo quando ci svegliamo ci rendiamo conto che c'era qualcosa di strano. Ma voi... vi siete svegliati? Potete affermarlo con certezza? Nei sogni si passa da uno scenario all'altro, da un luogo a uno nuovo senza alcuna logica o motivazione. Non è forse la stessa cosa che avete fatto voi? Una grotta, la vetta di una montagna, una foresta. E questo gioco di ruolo, i cattivi che sembrano buoni e i buoni che si rivelano cattivi. E proprio voi, tre persone qualunque, che ne siete i protagonisti. Ammettetelo: non può essere vero.
Si voltò un secondo verso i suoi uomini. Un paio di loro si erano arrampicati sugli alberi più alti, e dai rami nodosi stavano srotolando lunghe corde di canapa verso quelli rimasti a terra. Il comandante parve soddisfatto di come procedeva l'operazione, e si rivolse nuovamente ai tre compagni.
Ma come ogni sogno, a un certo punto finisce...
Alcuni guerrieri erano strisciati silenziosi alle spalle del gruppetto e si protendevano in avanti cautamente, le spade strette in pugno sollevate e pronte a calare con il piatto della lama sulle loro teste.
E per voi, è arrivato il momento di svegliarvi.
Un cenno e il ferro si abbattè su Zell, Easley e Yusuke. Mentre un rombo crescente e liquido montava fra le mangrovie giganti e l'acqua raggiungeva già le caviglie, un velo d'ombra calò su di loro. E dopo, uno sprazzo di luce accecante.
Siamo finalmente giunti alla conclusione. Non è stata una Quest facile, fra abbandoni, assenze e ritardi vari, per demeriti vostri e miei, ma alla fine quel che conta è essere riusciti a portare a termine l'avventura intrapresa vari mesi fa, e seguendo più o meno fedelmente il progetto che avevo ideato all'inizio, ovvero senza aver dovuto apportare tagli o che altro, nonostante tutto. Ci siamo divertiti (spero) e terminare una Quest è pur sempre motivo di soddisfazione, per cui possiamo dire che è andata bene. Quello che succede In Game è abbastanza chiaro: recuperate il terzo e ultimo frammento, Gweloreel se ne impossessa e scompare. Subito dopo venite accerchiati dal drappello di uomini, gli stessi della grotta a inizio Quest, e il comandante vi spiega tutta la storia. Dunque, fino ad ora voi avete "lavorato" per gli Ardish, non per il gruppo di Asgradel, e ora i tre frammenti sono in possesso degli invasori. Ma non temete, l'ultimo era appunto un falso sostituito dagli indigeni dopo che il secondo gruppo (ricordate le parti introduttive di qualche mio post nella ricerca del primo frammento?) e così adesso i nostri possono attuare il loro piano. Insomma, non sto a ripetere tutto quello che già scritto più in alto. Aggiungo che di indizi nel corso della giocata ce ne sono stati alcuni, più o meno evidenti. Il vecchio della locanda con gli occhi glauchi, come l'Ardish dell'antefatto; Gweloreel che a detta proprio di Seidroc "viene da molto lontano": dal mondo originario degli Ardish, ovviamente, ed essendo alleata col vostro committente, era plausibile che avessero la stessa provenienza; gli arcieri della parete rocciosa forzati a scagliare i dardi da una forza invisibile, Gweloreel appunto, prima che il loro capitano potesse spiegarvi come stavano le cose: infatti la creatura non voleva lo veniste a sapere, per ovvie ragioni. Naturalmente, l'ultimo viaggio dimensionale e la deviazione all'accampamento misterioso. E così via, con altri indizi disseminati per il cammino. Ora passiamo ai giudizi. Saranno abbastanza sintetici, un po' perchè qualche valutazione, come quella sull'autoconclusivo, ve le ho già fornite durante lo svolgimento della giocata, un po' perchè alcuni punti che riguardano tutti e tre li esporrò qui nella parte generale. Rimproveri, più che altro, e sapete già di cosa parlo. Non so se nell'intera Quest ci sia stato un solo turno in cui siete stati tutti puntuali e avete rispettato i limiti di tempo previsti, limiti non particolarmente rigidi. Avete - chi più chi meno - esaurito in fretta il bonus di proroghe, e poi via con i ritardi. In più, come avete ammesso anche voi, alcuni post non erano proprio il massimo. Per motivi vostri personali, capitano periodi più impegnativi degli altri che tolgono tempo al Gdr, ma certamente anche per demeriti miei che non sono riuscito a tenere sempre alta l'attenzione e la voglia. Altra nota negativa, la scarsa collaborazione fra di voi, nella prima parte della giocata. Purtroppo è quasi completamente mancato questo elemento all'inizio, e per un QM è sempre motivo di delusione, perchè denota la presenza o meno di entusiasmo da parte degli utenti. Per fortuna poi le cose sono migliorate, fino allo scontro col Boss finale dove avete davvero dato il massimo sotto questo punto di vista. Non mi dilungherò oltre. Lasciatemi solo ringraziare Lenny, mio Co-QM in questa che per me è stata la prima Quest da QM. Mi ha dato una mano In Game con i suoi post, ma soprattutto Off con consigli e dritte, ed è stato sempre presente quando ho avuto bisogno del suo parere. CITAZIONE Caitlin Senza dubbio la migliore nella caratterizzazione del personaggio. Dove gli altri soprassiedono sulle descrizioni introspettive, tu non perdi mai l'occasione per approfondire la psiche di Easley, scavare fra pensieri ed emozioni, portare alla luce la sua vera essenza. Questo fin dal primo post, quando il demone si interroga sui pro e i contro della missione e le ragioni che alla fine lo spingono ad intraprenderla, passando poi per i vari episodi, come ad esempio nello scontro contro i monaci, in cui indaghi a fondo i dubbi sul suo operato, e così via. Soprattutto, Alyka, pur non essendo fisicamente presente, è come se lo seguisse sempre: ogni mossa, ogni decisione e azione di Easley ruota attorno alla sua figura. Tutta questa tensione verso il mondo interiore del personaggio, unita a uno stile non proprio fluido, ha anche qualche svantaggio: a volte i passaggi risultano poco chiari, a volte il testo non scorre via come dovrebbe e si inceppa. Lo specchietto è un po' confusionario e non aiuta a decifrare le parti meramente tecniche del post: ti consiglio di dividere le abilità usate o influenti semplicemente in "passive" e "attive", invece della catalogazione che adotti al momento; ma questo è un parere personale e sei libera di ignorarlo. Adotti un linguaggio poetico e molto evocativo, trovando a volte immagini davvero suggestive, altre rischiando di risultare più che altro poco chiara. Una cosa che ho apprezzato è come nelle descrizioni spesso sfrutti le tue conoscenze artistiche per scrivere con insolita cura di colori e sfumature. La qualità è un po' altalenante a seconda dei periodi, ci sono vari errori ortografici disseminati qua e là, ma l'impegno mi sembra che non sia mai venuto meno, e lo testimoniano - oltre a tutti gli elementi di cui ho già parlato - anche le immagini create da te stessa appositamente per i post. Riguardo gli altri campi, hai ben figurato nel combat, inventando un autoconclusivo lungo e articolato nonostante la relativa debolezza degli avversari permettesse anche qualcosa di meno, e hai rivestito un ruolo strategicamente importante nei vari momenti della Quest, sacrificando spesso le tue energie per difendere i compagni (all'inizio, davanti alla grotta, o contro il Golem per proteggere Alister e Yusuke). In questo modo hai concesso loro maggiori opportunità per la fase offensiva, e nonostante ciò sei stata in grado di dare il tuo contributo notevole anche in attacco.
Alist3r Una prova piatta dal punto di vista della scrittura. Dai tuoi post sembra che ti limiti a fare il "compitino", senza mai azzardare qualcosa in più; ci sono vari errori ortografici, e frequenti cadute di stile. Adotti uno stile semplice e basilare, poche trovate originali, spesso ti limiti a una mera descrizione degli eventi. La mancanza più evidente è quella dell'interpretazione, tuo maggiore punto debole - come ti ho già fatto notare e come hai ammesso tu stesso. La caratterizzazione di Zell è spesso vaga, abbozzata solo in minima parte, fin dall'inizio quando liquidi in due righette scialbe la decisione di unirsi all'avventura, e proseguendo poi fino al combattimento autoconclusivo. Da qui in poi, nello scontro col Boss, ti risollevi un po', cercando di aggiungere stimoli al pg come per esempio la volontà di portare a termine il duello e non arrendersi per onorare il sacrificio di Easley che ti aveva difeso, o nell'ultimo post al momento del possibile commiato dagli altri due; ma in sostanza rimane ancora molto su cui lavorare, devi calarti nel personaggio, pensare quali potrebbero essere sensatamente le sue reazioni e i suoi pensieri di fronte a eventi, incontri, situazioni. Non vado oltre con la lezioncina sulla caratterizzazione perchè sei un player esperto e sai già cosa devi fare per spostare un po' più in là i tuoi limiti. Ti comporti invece molto meglio nel campo strategico-sportivo. Dai sempre l'impressione di avere la situazione sotto controllo più dei tuoi compagni, sai ben regolarti con le energie a disposizione e trovare un equilibrio con i danni subiti, tanto da arrivare al primo salto dimensionale con forze residue di gran lunga superiori. Nel combat ti sei comportato bene, e alla fine, contro aeolus, sei tu a prendere in mano la situazione; certamente grazie alle difese usate a tuo vantaggio da Caitlin (ricordo anche l'iniziale ad area davanti alla grotta), ma comunque apprezzabile. Bene dunque in ambito strategico, nonostante risulti talvolta ripetitivo con le abilità usate.
RockDanieLee A te è spettato il non facile compito di inserirsi in una Quest già in corso, per quanto fortunatamente solo alle battute iniziali, ma devo dire che ti sei subito integrato alla perfezione e hai accettato e assecondato il fatto di essere catapultato immediatamente al centro dell'azione. Sei quello che ho apprezzato di più dal punto di vista della scrittura: hai uno stile chiaro ma non scontato, capace di intrattenere il lettore e interessarlo agli eventi descritti. Un appunto che non ho apprezzato riguardo il layout, oltre al size minuscolo (pecca anche di Alister) sono i frequenti corsivi e grassetti sulle singole parole: capisco la volontà di rimarcare concetti che reputi importanti, ma così rischi di spezzare il flusso mentale di chi legge, che si vede "costretto" a marcare o incidere su particolari termini, quasi inconsciamente. L'introspezione è presente, non il genere di caratterizzazione che preferisco - un personaggio stravagante, il che a volte rischia di sforare nell'eccesso di irrealismo - ma ti dimostri in grado di gestirlo e soprattutto coerente, per cui va bene così, e non hai problemi a portarlo su un livello più profondo all'occorrenza. Per quanto riguarda la sportività, pecchi a più riprese, soprattutto nella prima parte di Quest. Nell'autoconclusivo liquidi un po' troppo in fretta i nemici, senza subire danni, e in precedenza eri uscito dallo scontro con lo squalo, nel pozzo, praticamente illeso. Fai troppo affidamento sulle tue passive, sfruttandole esageratamente per potertela cavare in varie situazioni. Prendi il combattimento con lo squaletto: pur affermando di rinunciare agli effetti delle passive che ti garantivano un'agilità sopra la media, annullate dalla presenza dell'acqua, salti, balzi e ti esibisci in acrobazie fin troppo complicate per lo spazio a disposizione, un pozzo ristretto condiviso con un mostriciattolo millenario e un livello d'acqua crescente. Ad ogni modo, hai occasione di riallinearti a una condotta più sportiva con lo scontro finale, tanto da risultare alla fine - giustamente - quello messo peggio. In ambito strategico ti sei comportato molto bene, hai scoperto il primo frammento combattendo da solo contro il mini boss e hai dato un contributo cruciale contro aeolus. Per concludere, a seguito delle ultime parole del comandante, perdete i sensi. Siete liberi da fare un ultimo post - gradito - in cui riaprite gli occhi in un luogo a vostra scelta, ognuno in un posto diverso e bagnati (qualcuno ha detto doppio senso?). Avete ricordi nebulosi e confusi di tutta l'avventura, proprio come quando ci si sveglia da un sogno, e più tentate di ricostruire i fatti, più vi concentrate, più questi vi sfuggiranno, ma senza mai abbandonarvi del tutto. E' stato davvero tutto un sogno, o no? Chi può dirlo. Inoltre, se i vostri pg si incontreranno ancora nel gioco (è sufficiente un incontro fra due di loro), subito tutte le memorie riaffioreranno con nitida chiarezza, come da seguente abilità. E' una specie di passiva, ma non va conteggiata nel computo della pericolosità, ne' potete venderla o scambiarla con un'altra a seguito di un cambio con bonus, e si attiva solo in caso di rincontro. In effetti si avvicina più a un malus, ma con effetti positivi. La descrizione è solo abbozzata e potete riscriverla come volete, mantenendone le caratteristiche già elencate. CITAZIONE lascito di fendispazio ~ tre compagni, tre frammenti, un'unica grande avventura. Insieme, Zell, Easley e Yusuke hanno attraversato territori impervi, fronteggiato mostri millenari e scongiurato una nuova, terribile guerra. Ma soprattutto, i tre hanno viaggiato nei varchi dimensionali del mitico pugnale Fendispazio, un'esperienza unica e irripetibile che li contraddistingue da chiunque altro, un'esperienza che solo loro hanno provato. Il coltello ha lasciato una traccia in loro, instaurato un legame speciale fra i giovani che torna a farsi sentire, vivido, in particolari condizioni. Basterà infatti che due di loro si incontrino ancora una volta, dopo le vicende vissute alla ricerca di Fendispazio, perchè ricordi, sensazioni e dettagli tornino a stagliarsi vividi nella loro memoria, abbandonando la forma onirica e fumosa assunta dopo il loro ultimo risveglio. Improvvisamente ricorderanno ogni cosa con incredibile chiarezza, e potranno dirsi certi di quello che è accaduto, senza più l'ombra di dubbio a intaccare le loro convinzioni. Bene, direi che è tutto. Alla prossima! ... Ah, già, le vostre ricompense. Quasi dimenticavo Vi illustro la situazione: a fronte dei tanti ritardi, ho preferito applicare un metodo matematico per quantificare le decurtazioni ai bottini finali (come del resto previsto nel Bando). Non vi infliggerò menomazioni o danni permanenti, però. In pratica, assegnate le ricompense base di ognuno, per ogni vostro giorno di ritardo vi tolgo il 3% dal guadagno totale. Ovviamente non conto i tre giorni di proroga concessi aggratis, e nel caso di sforature di poche ore ho sempre arrotondato per difetto a vostro favore, salvo aggiungervi un giorno in più di ritardo come somma finale - cosa pur sempre più conveniente per voi rispetto a una pedante valutazione dei ritardi. Per concludere, non ho contato quanto successo nell'ultimo disastrato turno, ma vi ho inflitto decurtazioni cash alla ricompensa in basi ai giorni di attesa (-50, 100 e 200). Anche qua, meglio così per voi, perchè col metodo del 3% le quote di riduzione dei Gold sarebbero almeno raddoppiate (quasi 5 giorni per Alister, il doppio per Caitlin, Rock... un mese?). Nel corso della giocata Caitlin ha accumulato 7 giorni di ritardo extra, gli altri due 6. Fatti i dovuti calcoli, risulta: Caitlin: 1250 Gold [1700 di base; -21% (3x7) = 1350; - 100G (ultimo turno) = 1250] Alist3r: 1100 Gold [1400 di base; -18% (3x6) = 1150; -50G (ultimo turno) = 1050] RockDanieLee: 1350 Gold [1900 di base; -18% (3x6) = 1550; -200G (ultimo turno) = 1350] Lenny provvederà ad aggiornarvi i conti Io mi assegno 650 Gold, 300 al mio valido CoQM. Adesso è davvero tutto, ci vediamo in giro!
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