Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Conquistadores - Collisione

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.Azazel
view post Posted on 21/5/2012, 17:06 by: .Azazel




Ω
{ C o n q u i s t a d o r e s }
— Ghiaccio e Fuoco —


~


Lucifero in persona sembrava aver alitato sopra il crudo ed efferato campo di battaglia ch'era l'Ora d'Aria, l'arena semovente della Grassa Puttana. Il fuoco e le fiamme lasciarono il campo ad una distesa di ghiaccio e freddo pungente in grado di penetrare le carni e raggelare il sangue. Fece qualche passo in avanti avvertendo l'aria gelida scivolare tagliente lungo il giubbotto e il mantello, sferzando quest'ultimo con veemenza.
L'odore di carne bruciata s'era affievolito e un brivido freddo percorse da capo a piedi il negromante: non seppe se per la bassa temperatura o per l'aver visto chi gli s'era parato davanti.
Forse entrambe le cose.
Ludvic, il guerriero che assieme a lui fece da scorta al Corvo dei Toryu e al nobile Takayanagi d'Oriente: un compagno d'avventure e disavventure, per così dire.

« Raven... ? »
Esordì con una punta di stupore nel tono di voce.
« Ludvic... quale onore. »
Ribattè impietrito il negromante. Capì immediatamente da quale parte degli schieramenti stavano, due pedine sull'enorme scacchiera del clan che presto si sarebbero scontrate l'una con l'altra.
« E' da molto che non ci si vede. Devo dedurre che vi siete unito a Hyena, tuttavia mi chiedo: cosa avrà potuto offrire a un mercenario come voi? »
Domandò mentre una mano andò ad impugnare l'elsa della sua lama con fare chiaramente ostile. Poi riprese la parola: « Dovete sapere che sono cambiato dal nostro ultimo incontro, e con me anche la mia visione del mondo: ora non combatto per mero denaro, bensì per un ideale che valga la pena di essere seguito! »
Abbassò la testa e la scosse solennemente a destra e sinistra in segno di disapprovazione.
Ideali.
C'era cosa più stupida nel mondo?
Forse si, forse no.
La spada del guerriero venne piantata a terra con violenza mentre cristalli di ghiaccio schizzavano dalla lastra trasparente dopo l'impatto con il metallo dell'arma.

« Non seguo Viktor von Falkenberg per paura o per la sua forza, e nemmeno per una ricompensa; lo seguo perché io credo fermamente nel suo ideale!
Mi ha mostrato il marciume del Purgatorio e l’ha trasformato in Inferno, ora è tempo di farlo rinascere come Paradiso!
»
Estrasse la spada dallo strato ghiacciato e puntò la lama di quest'ultima verso Raven con più che ovvie intenzioni ostili.
Aggiunse poi che non aveva intenzione di ucciderlo visto l'onore già dimostrato in passato in quanto compagno durante la missione nelle lontane terre d'Oriente.
La destra andò ad impugnare Adam, il lungo machete, per poi sfoderarlo con calma e lentezza, con fare ritualistico, come stesse eseguendo una cerimonia sacra.
Una moneta venne lanciata dall'avversario in mezzo alla neve dalla quale poi si generò un enorme varco sferico di colore viola: una specie di portale dimensionale dal quale vi uscì una creatura gigantesca color pece e dalla pelle decadente come se il processo di decomposizione delle carni e delle membra della creatura si fosse interrotto.
Una bestia spaventosa dalle sembianze draconiche.
La totale concentrazione di Raven si focalizzò immediatamente e istintivamente sull'enorme aniamle evocato, tant'è che si dimenticò per un istante del suo vero avversario.
Socchiuse gli occhi e li riaprì istantaneamente eludendo quella che doveva essere un'esca dedita a far indirizzare l'attenzione avversaria non più verso il vero obbiettivo ma verso un'altra creatura, per giunta nemmeno reale.
Ma non fu così rapido da poter erigere un'adeguata difesa all'offensiva vera e propria di Ludvic.
Avvertì un forte boato che gli rintronò per un breve istante nelle orecchie poi un picco di dolore sotto la spalla destra e infine una sensazione di calore improvviso. Un proiettile lo colpì in pieno bucando la leggera armatura: dal foro di entrata iniziò a scendere lentamente la linfa vitale del Reietto ch'andava a bagnare sempre più l'intera cotta di cuoio macchiandola e impregnandola del denso liquido cremisi.
Ma non aveva tempo per pensare o constatare l'entità del danno che dovette repentinamente difendersi da un altro attacco: il guerriero tentò di colpirlo al braccio sinistro ma il metallo della spada impattò violentemente con quello del lungo machete.
Fu come tentar di parare una mazzata con uno stuzzicadenti: riuscì a deviare il colpo verso l'esterno ma il cozzare fra le due armi fu così violento per il polso destro di Raven che perse inesorabilmente la presa con il coltello che cadde a terra fra la neve.
Si piegò rapidamente sulle ginocchia per raccoglierlo col braccio sinistro ancora integro e s'allontanò rapidamente di qualche metro dall'ex compagno, senza dargli le spalle.
La ferita sotto la spalla destra bruciava ma mai abbastanza quanto l'orgoglio del ragazzo che da sotto la maschera digrignava i denti come un mastino rabbioso.
Rinfoderò il machete con la stessa calma e lentezza con la quale lo estrasse.
Poi si rivolse a Ludvic.

« Tu parli troppo per i miei gusti »
Sibilò con un tono grave, tutt'altro che amichevole.
« Se hai voglia di giocare ti accontento subito... »
Esclamò allargando entrambe le braccia verso l'esterno e stringendo i denti per la ferita riportata all'arto destro che pulsava dolorosamente.
Dinanzi a lui si materializzò una bestia umanoide completamente nera e alta due metri, dai lineamenti impossibili da decifrare e da due grandi e sferici occhi totalmente bianchi e senza palpebre.
« ... però fa attenzione a non farti male »
Concluse sogghignando sinistramente; al termine della frase del padrone l'abominevole creatura si fiondò verso Ludvic tentando di lacerarlo all'altezza del petto con due spazzate, portate dai lunghi e possenti arti della creatura che terminavano con lunghe e taglienti lame, dall'alto verso il basso e dirette alle spalle dell'avversario.
Il campo di battaglia era congelato e l'aria gelida e pungente, ma risulta sempre pericoloso giocare con il fuoco.
Non si poteva mai sapere quando si sarebbe scatenato un altro Inferno.



Raven, il Reietto

Rec 325 ~ AeV 150 ~ PeRf 125~ PeRm 400 ~ CaeM 200

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia residua: 55% - 10% - 15% = 30%
Status Fisico: Infreddolito, ferita sotto la spalla destra dovuta alla penetrazione di un proiettile, polso destro indolenzito dopo il contraccolpo dovuto alla parata.
Status Psicologico: Stanco e infuriato.

Equipaggiamento in uso

Adam__Utilizzato per deviare un fendente ed in seguito rinfonderato.
Eva__Rubata. [º º º º º]

Abilità in uso

Tempra del Fantasma__Passiva razziale umana.
Azione 0__ Passiva Dominio Evocatore Lvl. 1
Equilibrio Biologico__ Passiva Dominio Evocatore Lvl. 2
Conoscenza Suprema__ Passiva Dominio Evocatore Lvl. 3

Attive Utilizzate

maschera nera
L'oggetto che ha più valore affettivo per il negromante. Una semplice e logora maschera che avvolge tutto il capo, proprio come un elmo, con tanto di respiratore; possiede due grandi lenti rosse piuttosto inquietanti. Veniva utilizzata dai superstiti del Vault mentre effettuavano ricerche nella desolata Zona contaminata. Usata per coprire il volto tumefatto e nasconderlo dalle angherie e dagli scherni dei suoi compagni, fu l'unica barriera che si frapponeva fra il bambino che era e le cattiverie che gli venivano sputate addosso come veleno durante il suo triste passato. Proprio per questo motivo, tramite un consumo Medio potrà proteggersi dagli infidi attacchi psionici del nemico di potenza eguale o inferiore. [Oggetto: Fascia Protettiva]

progenie oscura
Spendendo un consumo pari ad Alto Raven è in grado di generare dinanzi a sè una creatura insolita e ambigua, pressochè impossibile da incontrare nella Zona contaminata. Si dice che questa creatura completamente nera e silenziosa, poichè priva di bocca, sia uno spirito degli inferi incarnatosi in un un uomo appena defunto donandogli nuovamente "vita", per così dire. Questa creatura dalla fisionomia umana, alta due metri e dalle lunghe braccia dove all'estremità non sono presenti mani bensì veri e propri artigli taglienti come lame cercherà di falciare nel vero senso della parola il bersaglio con ampie spazzate. Una creatura alquanto inquietante a prima vista poichè l'unica somiglianza che ha con un umano è la presenza delle braccia e delle gambe mentre quella che dovrebbe essere la testa presenta solamente due grandi occhi bianchi senza palpebre. Andrà considerata come un'evocazione di potenza media, e resterà sul campo per un totale di due turni compreso quello d'evocazione, svanendo al termine del secondo, se non richiamata in precedenza. Non va trattata autoconclusivamente.
Attiva Dominio Evocatore Lvl. 2

Note: spero sia tutto chiaro. Utilizzo l'oggetto Fascia Protettiva per distogliere completamente l'attenzione dall'esca e annullarne quindi l'effetto sulla mente però non riesco, temporalmente parlando, ad evitare il proiettile che mi becca in pieno, aia-dolore-bestemmie :v:
Il fendente riesco a deviarlo verso l'esterno con il machete ma la differenza di potenza e di grandezza fra le due armi mi fa perdere il controllo su di esso, facendolo cadere a terra. Dopodichè spero sia tutto chiaro: mi chino, lo raccolgo e mi allontano il più velocemente possibile da Ludvic per poi evocare una creatura :sisi:

 
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