Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Deirdre Blackwood

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view post Posted on 5/7/2012, 15:30
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Esempio
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Richiedo due incanti epici di caratterizzazione da 1.500 Gold l'uno (sovrapprezzo escluso), per un totale di 4.500 Gold. (1.500+1.500+750+750=4.500)
Di entrambi (spada e tatuaggio) se ne occuperà Janz, già contattato per vie private e che ringrazio anticipatamente anche qui.


CITAZIONE

Spada-della-speranza


Agland-u-ragh, letteralmente “spada della speranza”, è il nome nanico donato all'arma da colui che l'ha forgiata; mastro Tharkul il Piccagemme, figlio dell'Arau vincitore della tribù orchesca Na-Thard presso le caverne argentee Zigil-gundu, fu uno dei fabbri più importanti e famosi dell'era precedente. Vissuto quasi tremila anni addietro, quando il continente non veniva ancora chiamato Asgradel ed i nani dominavano tutto il territorio montuoso compreso tra l'attuale mondo umano e l'eden, abitando in immense città di pietra ormai perdute, creò questa lama lucente su richiesta della Gilda dei Re, l'alleanza politica e militare stipulata tra elfi, nani ed umani per contrastare il potere oscuro della divinità Demetra, signora della morte, madre generatrice di abomini. In essa mastro Tharkul infuse tutta la propria perizia e, aiutato anche dalla magia elfica, realizzò così un'arma capace di fendere le carni immortali della Dea. E fu proprio con questa che nella battaglia svoltasi su Piana Oscura -che prese il nome in memoria di quegli eventi, giacché prima era abitata dagli elfi e conosciuta come Ladvinya Celeb- il re umano Garlan riuscì a squarciare il petto del Male, facendo sgorgare da esso sangue denso e nero, seppur a costo della sua stessa vita. Non sconfitta, difatti, la divinità lacerò con i propri immensi artigli il corpo del sovrano, smembrandolo in tanti e tali pezzi da renderlo irriconoscibile, mentre l'Agland cadeva a terra inutile; gravemente ferita, però, Demetra venne circondata dai maghi anziani dell'Azeron -un ordine talmente antico da precedere persino la venuta in terra degli Alti Draghi- e da questi imprigionata. Utilizzando la spada come contenitore, con un complesso incanto di contenimento intrappolarono al suo interno la Dea e, sacrificando la loro stessa energia vitale, applicarono un sigillo permanente all'arma. O quasi, perché sebbene la guerra contro gli orrori e gli incubi venne vinta, dopo poco più di due millenni l'incantesimo si incominciò ad indebolire; non si sa bene come questo sia stato possibile, ma la colpa sembra che debba essere attribuita al demone del fuoco Nevlon, creatura malvagia ed ambiziosa, che in seguito -proprio grazie alla lama oscura- riuscì ad ottenere un vasto dominio sulle terre infuocate ed assunse il titolo di Lord, pronto a muovere guerra agli altri Signori del continente. Qui le fonti diventano però frammentate e spesso poco chiare, giacché dell'Agland si persero nuovamente le tracce e nelle generazioni a venire il suo nome e la sua storia vennero dimenticate; ma a distanza di altri secoli, in un piccolo villaggio dei territori meridionali, apparve di nuovo in un momento segnato dalla morte e dall distruzione: quando si mostrò all'ultima portatrice, difatti, la ragazza aveva appena visto perire la propria gente ed i propri cari tra le fiamme, consumati dalla furia di un demone sconosciuto. Da allora Deirdre, discendente del casato Blackwood, ignara del passato della lama, prese a viaggiare in cerca di colui che le aveva distrutto la vita.
Maestria nanica L'Agland-u-ragh si presenta come una spada bastarda, lunga complessivamente quasi due metri. Forgiata con il ferro argenteo estratto dalle miniere dell'Orghun, reca sull'elsa un'incisione runica la cui traduzione approssimativa -visto e considerato che è stata scritta in nanico antico, differente e al tempo stesso simile dalla lingua parlata correntemente dai nani- può essere “È tutto sotto il mio controllo. Ogni sogno futile, ogni piano grandioso, ogni anima, ogni paura. Tutto scorre attraverso me, tutto deriva da me.”; sembra che questa venne pronunciata dalla ferita Demetra quando si vendicò di re Garlan e, in seguito alla battaglia di Piana Oscura, apposta sull'arma dallo stesso Piccagemme. Ma l'abilità del fabbro si dimostrò ripetutamente nel fatidico scontro, tanto che la lama acquistò fama di indistruttibilità, giacché nulla pareva poterne scalfiggere il filo, nemmeno gli artigli divini; inoltre, finché la morte non colse il portatore, questa rimase saldamente nelle sue mani, come se non desiderasse mai staccarsi da esse. [Abilità passive di dominio]
Vapore ustionante Nella propria forgia, Tharkul impiegò trenta lunghi giorni a fondere il ferro argenteo, batterlo, trazionarlo, comprimerlo e batterlo ancora; si dice che le fornaci lavorarono a pieno regime, consumando tanta legna quanta ne avrebbe potuta produrre l'abbattimento di un bosco. Ciò che è certo, però, è che il metallo dell'Agland si impregnò dei vapori prodotti dai suoi stessi ripetuti raffreddamenti, tanto da divenire parte di essa: con stupore del Piccagemme, difatti, la lama -se correttamente maneggiata- poteva rilasciarlo, ancora ustionante, nell'ambiente circostante. E pare che re Garlan, combattendo valorosamente a Piana Oscura, riuscì così a mietere decine di vittime tra gli orrori partoriti da Demetra, senza nemmeno bisogno di affrontarli in corpo a corpo. E Deirdre ora, nuova custode e portatrice dell'arma maledetta, spendendo un consumo basso e menando un fendente a vuoto è in grado di generare dalla spada una bordata di vapore caldissimo, in grado di ustionare la pelle di chi ne entra in contatto -e le narici e la gola, in caso questo venisse respirato- producendo complessivamente un danno eguale. A costo medio, invece, le è possibile variare di un poco l'offensiva, che si manifesterà sotto forma di un'ondata di vapore, avente direzione similare a quella impressa al movimento compiuto dall'arma; il danno, in maniera analoga, sarà pari al consumo energetico speso. [Abilità attive di dominio]

CITAZIONE

The-hand-of-the-devil

Vi fu un tempo, prima della caduta degli Dei, in cui questi ultimi abitualmente vivevano sul continente, in mezzo ai mortali, sotto mentite spoglie; ognuno di loro usava i propri poteri per acquisire maggior influenza tra le razze ed ottenere così una crescente devozione, tanto che templi ed altari sorsero in ogni regione. Ciascuna divinità, inoltre, sceglieva un proprio beniamino, un eroe che sempre avrebbe sostenuto ed aiutato; tutti, eccetto la malvagia Demetra, portatrice di morte e distruzione, che traeva energia e potere dalle paure dei viventi, tormentando vite ed animi. Nel Pantheon degli Immortali, non uno dei suoi fratelli e sorelle sopportava più i suoi modi e, anzi, ne avevano paura; nè le gemelle Calista e Celesta provavano pietà, né il valoroso Lisandro od il saggio Eraclide, né la compassionevole Antinea o l'ingannevole Illusia nutrivano bontà nei suoi confronti. E quando perse anche l'amore della madre Terra e del padre Uranio, Demetra venne cacciata dalla reggia dorata, divenendo una reietta tra gli Dei; trasformata in un orrore, mai più avrebbe potuto parlare o vedere gli Immortali, costretta a nascondersi e vivere in eterno tra le creature che tanto disprezzava. Fu per questo che, rafforzato il proprio potere, mosse guerra sul continente, per poi risalire oltre i cieli: con i propri abomini distrusse quindi i templi e profanò le vestali, seminò discordia tra le razze e diffuse pestilenze, tanto che i Divini si trovarono indeboliti, privati dell'energia vitale derivante dalle preghiere e dai sacrifici. Ma, almeno in parte, gli uomini, i nani e gli elfi avevano imparato a fare a meno delle divinità e così, con astuzia e coraggio, riuscirono a sconfiggere il Male prima che il mondo intero piombasse in un'oscura desolazione. La maledizione di Demetra verso Immortali e non, però, si riversò nella stessa spada che le aveva lacerato il petto ed il grembo, rendendola vulnerabile: così dunque, chiunque in futuro l'avesse impugnata, avrebbe visto materializzare sul proprio corpo un tatuaggio nero -composto da rune disposte in spirale- che lentamente gli avrebbe corroso l'animo e le membra. E Deirdre, in quanto ultima portatrice di tale sventurata lama, reca tale marchio su tutto il braccio destro: la mano, persa in favore della liberazione di Demetra, è difatti ora simile all'arto mostruoso e gigantesco della Dea, con artigli lunghi e ricurvi al posto delle unghie ed una pelle sostituita da freddo metallo. In termini di gioco, data la sua natura divina, non può essere normalmente ferita o danneggiata, se non tramite apposite tecniche. [Arma naturale]
Assorbimento oscuro La mano gigante di Deirdre, come già detto, è una manifestazione del risveglio del Male; è dunque il primo segno dell'assimilazione della Guardia nera, che -continuando su questa via e sfruttando i poteri arcani a lei concessi- si troverà annientata nella propria essenza, mentre il suo corpo diventerà quello della Dea, mutando completamente in favore di questa. Ciò nonostante, comunque, nello stato attuale il mostruoso arto le permette di sfruttare i poteri della maledizione per i propri fini: nella fattispecie, a costo variabile, a Deirdre è concesso di assorbire con esso qualsiasi attacco magico o fisico -di pari potenza- direttole contro; se ad esempio si trovasse a fronteggiare una palla di fuoco, la mano ne assorbirebbe le fiamme magiche e questa si dissolverebbe nel nulla, se invece -al contrario- dovesse contrastare un colpo di spada, la stessa ne vanificherebbe gli effetti, assorbendone interamente la potenza fisica. In fin dei conti poter sfruttare una parte di corpo appartenente ad una divinità, seppur malvagia, ha i suoi vantaggi. [Abilità personale variabile, 3/10]

 
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view post Posted on 5/7/2012, 17:10
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Chiedo scusa per il doppio post, ma non pensavo di procedere così presto (avevo fatto male i conti dei soldi che mi sarebbero rimasti in tasca, lol). Quindi adesso richiedo un terzo artefatto, sempre di livello epico e di caratterizzazione, per un totale di 2.245 Gold (1.495 + 750 di sovrapprezzo); a questi vanno aggiunti 75 gold per l'elmo stile valchiria (che sarà appunto l'oggetto dell'incanto). La seguente descrizione può essere usata come riferimento.
Anna è già stata informata per vie private e, come d'accordo, sarà lei ad occuparsene.

CITAZIONE
Illusia, l'ingannevole Signora delle menzogne e delle truffe, la Dea è sempre rappresentata come una ragazza esile nel corpo, dalla pelle abbronzata ed un elmo -o una maschera- a coprirle il viso. Prima della caduta della Reggia, i vari ladri ed imbroglioni la pregavano ed adoravano, giacché vedevano in lei un modello: i racconti e le leggende, difatti, vogliono che un'Illusia ancora bambina sia riuscita ad ingannare persino il padre Uranio e vincergli così con una scommessa l'elmo di Nefiro. E sebbene alcuni sostengano di aver visto tale artefatto sul continente, ad oggi esso risulta disperso.

 
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view post Posted on 23/7/2012, 15:28
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Like a paper airplane


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Artefatto finito, spero ti piaccia ^^
Scalo/aggiorno i conti.

CITAZIONE

elmoe

Digt af forfængelighed

Un elmo che si credeva perso per sempre, un oggetto prezioso, portato da colei che fu maestra negli inganni al punto da trarre in errore il proprio stesso padre. Uno strumento di vanità, capace di proteggere il capo senza nascondere i magnifici tratti del viso, ma anzi, in grado di esaltarli al punto da creare ammirazione e terrore nei nemici. Forgiato interamente in oro, adornato ai fianchi da due ali di candide piume, si dice che sia stato disegnato e voluto da lei stessa in ogni singolo dettaglio, compresa l’incisione di un gufo sulla sommità, simbolo dell’intelligenza acuta, abile, che la animava. Un oggetto che pare essersi perso nelle nebbie dei temi, adatto a persone dall’intelligenza spiccata, dall’orgoglio gonfio e pronto alla vittoria. Solo un eroe può portare sul capo un oggetto simile e chiunque lo indossi avrà convenienza a mantenerlo segreto. Il vero scaltro non rivela le proprie armi, il pianificatore non mostra ai propri nemici la fonte del potere. E così questo elmo può riposare ai margini delle coscienze, niente più che una leggenda, in attesa di essere svegliato.



Chiunque porti questo oggetto verrà immediatamente additato come Lyse Helt, Eroe Luminoso. Impossibile non notara la magnificenza di Valkyrie, arma sacra di una dea e di decine di eroi leggendari. Per questo motivo la magia che lo permea lo rende normalmente irriconoscibile: normalmente esso apparirà come un comune elmo di metallo sbeccato e non desterà alcun sospetto negli osservatori. Riacquisterà il proprio naturale aspetto solo dopo che venisse usata una delle sue abilità e lo manterrà fino alla fine del combattimento o comunque della situazione contingente in cui è necessario l’utilizzo. [Passiva]
Ma questo elmo non è un semplice ornamento, una mera calotta che la sua padrona volle per abbellire il proprio capo. Esso è la prima difesa, protezione al vero gioiello: la mente che si cela dietro la fragile scatola cranica. Concepito da una donna, esso è ad un tempo vezzoso e resistente, per impedire che colpi possano trapassarlo e irrimediabilmente danneggiare un intelletto tanto sublime ma delicato come il cristallo. E, fattore ben più importante, non è una protezione contro la mera rozzezza dei colpi d’arma: esso scherma anche da qualsiasi influenza psionica passiva che potrebbe ottenebrare i sensi del proprio portatore. [Passiva di resistenza psionica]

Un sottile intelletto non deve essere votato all’ingenuità e alla correttezza. Lo sa bene Illusia, maestra di Snigende Bedrag, Isidiosi Inganni. La sua natura era al tempo stesso arrogante e capace di irretire la propria vittima fino a stritolarla tra le spire della menzogna. In sua presenza diveniva impossibile comprendere dove stesse la verità e dove iniziasse il mondo da lei costruito, un castello di carte dalle fondamenta solide quanto il mondo materiale. Chiunuqe indossi l’elmo erediterà gli effluvi della mente magnifica che una volta vi è stata protetta.
Basterà un consumo Medio perchè l’affermazione appena pronunciata appaia all’ascoltatore come incredibilmente credibile, tanto da potervi fare affidamento. Per il tramite della voce il caster sarà in grado di ottenere rispetto e convincimento. [Abilità psionica: rende più veritiere le affermazioni del caster]. Sempre spendendo un consumo Medio potrà poi evocare una difesa del tutto inaspettata. Immediatamente l’elmo inizierà a risplendere con tanto vigore da illuminare le tenebre come fosse giorno. Immediatamente i demoni tornerebbero in forma umana e gli angeli potrebbero assumere le proprie magnificenti fattezze. [Non funziona su tenebre magiche/illusorie]

Illusia era nota tra la propria gente per essere una dama incapace di clemenza. Barske Elskerinde, la chiamavano, colei che non avrebbe arrestato i propri piani nemmeno di fronte all’umana sofferenza o alla minaccia di sangue e morte. Totalmente disinteressata alle conseguenze delle proprie azioni, perseguiva il proprio piacere con un sadismo antico e potente quanto la creazione stessa. E così il suo potere si è condensato ed è rimasto come pietra grezza tra le sottili strisce di metallo che adornno il suo elmo. Con un consumo Alto, il portatore dell’elmo potrà richiamare nella propria mano la vera alma delle guerriere di cui Valkyrie è il simbolo. Nessuna spada, nè arco, nè mazzafrusto potrà eguagliare la magnificenza del potere di queste donne guerriere. Immediatamente, attorno al caster si materializzerà un gruppo di dame in armatura e elmo dorato, talune a cavallo, talune a piedi, armate nella maniera più disparata. Si getteranno alla carica su chiunque venga loro indicato, accerchiando il nemico e travolgendolo, fino ad infliggergli un danno totale pari ad Alto. Niente più che evocazioni, potranno essere distrutte con un uguale dispendio di energia e la loro avanzata potrà essere fermata con uno scudo opportuno. Altrimenti, una volta inflitto il danno, svaniranno dopo aver salutato colei che le ha comandate.
La portatrice di un tale oggetto, l’eroe che ne incarna i valori, non potrà morire come tutti gli altri. Qualora stesse per essergli inflitto un colpo che risulterebbe fatale, dritto davanti agli occhi dell’assalitore, un attimo prima di sferrare il fendente finale, apparirebbe la più mortale delle sue paure. Sarebbe capace di frenarlo? Riuscirebbe a fermare l’assalto decisivo o anche solo a far guadagnare all’eroe provato preziosi secondi? È niente più che una leggenda, e solo i più valorosi potranno verificarla. [Nullo. Questa abilità non può essere usata per infliggere danni.]


 
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view post Posted on 23/7/2012, 17:34
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Esempio
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Come già chiarito con Anna per vie private, non è ciò che stavo cercando. Questo senza nulla togliere al suo lavoro: è un ottimo artefatto, ma non si adatta al mio personaggio. Rivendo dunque tale elmo.
Dovrei recuperare [(1.495+75):2]=785 gold
 
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view post Posted on 2/9/2012, 15:56
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Agland-u-ragh

Agland-u-ragh è pregna del potere di Demetra. Benché, infatti, questo sia ignoto ai più, il suo potere traspira dal ferro forgiato della spada e, a discapito del nome con cui fu donata alla storia, non sfugge mai dall'inquietudine degli occhi che vi si posino sulla punta, o delle mani che abbiano avuto la sventura di stringersi attorno alla sua impugnatura. Il vento stesso scivola su di essa, sforzandosi di non sferzarne troppo lo spirito e di non intaccarne l'aura di mestizia che si porta dietro. Il motivo, in verità, appare ignoto: ella, però, da quando fu oggetto del sigillo eterno con cui la dea fu intrappolata in essa, non ha smesso mai di veder crescere un'aura nera di sventura ed oscurità che risplende agli occhi di chi è abbastanza potente, o lungimirante, da poterla vedere.
La speranza ed il sangue. Anche Deidre, in cuor suo, ha imparato a convivere con questa inquietudine: il filo della lama cagiona spavento al solo smuoversi, così come il piatto scivola nell'aria come un coltello ardente scivola nelle carni, fondendole al passaggio. Invero, per questo ella sa che la spada non è da considerarsi un'arma al pari di tante comuni, ed insignificanti, grette lame che circolano per il continente: Agland-u-ragh è divenuta la morte della speranza, piuttosto che la sua culla, per tutti coloro che abbiano la sventura di vedersi abbattere la sua ira sulle proprie carni. Ed è proprio così che Deidre per prima ha imparato a vivere la fatalità dell'arma che si porta dietro: ha potuto udire i lamenti di coloro che ha dovuto colpire. Ha potuto assaporare il sangue copioso sgorgare dalle ferite dilaniate, benché forse ella stessa non volesse far altro che trascender il coraggio con pochi, insignificanti, fendenti di avvertimento. No, questo non sembra più possibile - in verità. Ogni colpo sferrato con la lama maledetta, infatti, si nutre dei cuori più prodi, o degli animi più saldi, come un vampiro che si nutre di sangue e speranza. Le ferite, anche le più piccole, prendono a sanguinare con estrema copiosità: la lama sembra giovarsi ogni volta che stralcia un pezzo di carne, giacché fa seguito sempre un fiume rosso intenso ad innaffiare di gloria la vittoria prossima. La lama suscita sangue, suscita dolore ed evoca morte: curare le sue ferite è possibile, ma difficile. Il sangue, infatti, scorrerà a fiumi, sempre. [Passiva, le ferite causate con la spada sanguinano molto più del normale, inducendo un senso di stanchezza crescente nella vittima.]
La speranza ed il tormento. A nulla verranno gli innumerevoli tentativi di stroncare il disturbato potere della spada, giacché essa si nutre dello stesso sangue che sprigiona. Il filo, infatti, risplenderà sempre del bagliore rosso del sangue e sembrerà ristorarsi dal fascino ipnotico dei rigagnoli rosso fuoco che scivolano per il metallo, fino a circondare l'elsa e gocciolare nuovamente sul terreno. Invero, sarà in tal modo che la spada si rifiuterà di soccombere sotto i colpi di coloro che, audacemente, proveranno a distruggerla. Laddove, infatti, l'arma dovesse subire un danno tale da renderla inutilizzabile, Deirdre è cosciente che basterà bagnarla con poche gocce di sangue, proprio o degli avversari, per riportarla agli antichi fasti: il sangue si espanderà, ritemprando il metallo in tutti i punti in cui questo sia stato danneggiato o distrutto, come se nulla fosse accaduto. Perché la speranza non cesserà mai di subire il suo tormento: mai. [Attiva, consumo medio, tecnica magica: l'arma può essere curata da un totale di danni all'equipaggiamento pari a medio o inferiore, ritornando alla condizione precedente rispetto al momento in cui ha subito il danno.]
La speranza e la corruzione. La lama potrà sempre chiamare a se il proprio potere per snaturare gli elementi del reale, asservendoli alle proprie necessità. E' evidente, infatti, che il potere corrotto che soffoca ogni desiderio e verità è tanto potente da piegare la volontà del vento, della natura, dei minerali e di ogni altro elemento utile a costruire il proprio destino oscuro. In questo modo, infatti, la lama è divenuta oggetto della corruzione indotta dal potere oscuro della Dea: il metallo stesso di cui è composta si contrae a seconda delle necessità e si plasma così come la sua anima nera desidera, di modo da raggiungere agevolmente il cuore dei nemici e colpirli anche quando costoro si possano ritenere ormai al sicuro. Rispondendo alle necessità di Deirdre, infatti, il ferro della lama può allungarsi e stringersi, divenendo molle e flessibile come fosse una frusta. In questa forma, però, non sarà meno perversa del normale: anzi, laddove la carne del nemico dovesse divenire vittima della morsa fatale di questa frusta amorfa, questa soccomberà e sanguinerà più rapidamente del solito, non potendo comunque sfuggire al suo potere. [Attiva, consumo medio, tecnica magica, la lama diventa sottile, lunga e flessibile come una frusta per pochi istanti: il singolo colpo sferrato in questa forma cagiona un danno medio alla vittima; subito dopo la lama torna alla forma normale.] Ma non è tutto. L'arma sarà capace di asservire anche il vento alla sua volontà. Sferzando il piatto nell'aria, infatti, Deirdre sa bene che la lama piegherà alla sua volontà anche la natura, pur di risultare malefica nei suoi intenti. La lama, infatti, scorrerà nell'aria come un tiranno che scorre tra le fila dei propri sudditi, ordinando ad ogni singola particella di vento di morire e marcire per suo ordine. L'aria, pertanto, diventerà per pochi istanti nera, bruciando gli occhi ed ostacolando, in questo modo, la vista. Tutti coloro che cercheranno di scrutare attraverso la nube, infatti, vi troveranno sopratutto il proprio dolore: gli occhi, infatti, restituiranno soltanto il male ed il pentimento per aver cercato di cacciare la spada maledetta. E l'aria risponderà, solo per non disattendere la volontà del suo padrone. [Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica ad area - con una rapida sferzata, la lama può far marcire l'aria circostante, generando una piccola nube oscura; la nube causa un danno medio agli occhi di tutti coloro che cercheranno di guardare attraverso di essa, sotto forma di intenso bruciore.]
La speranza ed il veleno. Infine, il potere più subdolo della lama è quella di corrompere il suo stesso sangue. Come ultima capacità, infatti, Deirdre ha imparato che la lama può trasformare il suo sangue in una letale arma. Sarà, infatti, sufficiente bagnare la lama con un pò del suo sangue, ammesso che ne abbia già versato a sufficienza, per vederlo riempirsi dell'oscuro potere della dea. Il sangue versato sulla lama, infatti, diverrà sempre più oscuro, fino a raggiungere una tonalità molto simile al nero, e si espanderà, circondando totalmente il ferro della lama. In questo modo il sangue diverrà un letale veleno e la lama potrà infettare la carne del suo avversario, tormentandolo nel tempo coi danni dell'infezione e sottraendogli per sempre ogni speranza di liberarsi di quel male devastante. Perché non è detto che le verità così cagionate guariscano mai: non è affatto detto. [Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica - Deirdre riempie la lama di una parte del suo sangue; il sangue diventa nero e riempie tutta la spada come fosse un veleno; il successivo colpo sferrato con la lama cagiona all'avversario un danno medio immediatamente ed un ulteriore danno medio nel turno successivo; il veleno rimane sulla lama soltanto nel turno in cui il sangue viene versato. Malus la tecnica è utilizzabile solo se Deirdre ha già subito almeno un danno nella giocata. Effetti permanenti In post autoconclusivi, scene free o comunque su accordo tra gli utenti, può aggiungersi un ulteriore effetto permanente: la ferita causata da questa tecnica, infatti, può lasciare una cicatrice permanente sul corpo della vittima.]



Knot

Il Segno del Male è Knot; le sue striature vestono il braccio di Deirdre dal giorno in cui ha impugnato Agland-u-ragh, assorbendo i poteri della dea Demetra. Il segno solca la sua carne, già oscura e corrotta, con una spirale di rune e fasci magici, bruciando la pelle e pulsando ogni giorno con nera intensità. Il segno, però, non trascende il suo potere soltanto nella mera decorazione che compie del braccio già aberrante di Deirde: esso, infatti, è legato a doppio filo a quella lama che della dea si fece custode e che ne è divenuta parte integrante, corrotta dal suo potere. Il segno sulla carne di Deirdre, infatti, simboleggia gli infiniti varchi del mondo, del male e le numerose strade che l'orrore può compiere, sotto forme diverse e sempre nuove di empietà. Il tatuaggio, inoltre, si fonde col cuore e con lo spirito di Deirdre, vincolandola - sempre di più - al destino della lama e del suo braccio mostruoso. Infatti, il potere del simbolo che riporta sul suo corpo, consentirà a Deirdre di distinguere distintamente, anche tra infinite macchie e distorti ambienti, il sangue versato dalla spada Agland-u-ragh: Deirdre potrà seguire le strade che le sue vittime compiranno, standole nei loro nascondigli ed assaporando, passo dopo passo, il sapore della paura. [Auspex passivo, il tatuaggio consente a Deirdre di vedere ovunque il sangue dei propri nemici se versato attraverso ferite causate da Agland-u-ragh.]
Il Segno dell'eternità. Il segno sul braccio di Deirdre, però, non ne rappresenta solo la dannazione. Il potere nero della dea, infatti, si preoccupa anche di mantenere in vita le armi e la furia della sua cacciatrice, preservandone l'integrità anche laddove questa dovesse essere ostacolata dai numerosi tentativi di placarne la fame. Il braccio di Deirdre, dunque, non sarà mai sottoposto a pene troppo severe o gravose da sopportare: la sua pelle è resa spessa e dura dal potere del tatuaggio, sottraendola a qualunque possibilità di soffrire come un comune essere vivente. Inoltre, la capacità del potere nero risiede anche nei vincoli potenti che lega nella sua carne. Ogni ferita o lesione non grave che dovesse comunque solcare la sua pelle potrà essere trasferita al braccio mostruoso di Deirdre, più resistente del resto del suo corpo. Deirdre, infatti, non manterrà mai oltre il dovuto i segni infidi di un male subito, onta inaccettabile per chi è divenuto per propria natura cacciatore del mondo, certo non preda. Per questo, sarà sufficiente un piccolo sforzo di energia nera e Deirdre potrà, quasi inconsciamente, spostare le ferite di lieve entità. [Passiva, il braccio nero è più resistente al dolore. Attiva, magica a consumo basso, Deirdre può curare ferite di entità bassa in qualunque punto del suo corpo; le ferite di natura bassa curate con questa tecnica si riapriranno sul braccio mostruoso di Deirdre.]
Il Segno del male. Il legame eterno tra spada e tatuaggio, però, divampa nel potere più oscuro di quest'ultimo. Nel momento in cui la furia della spada raggiunge il suo apice, infatti, essa si bagna completamente del sangue dei suoi nemici e risuona all'unisono col potere del tatuaggio. Il simbolo sul braccio destro di Deirdre, dunque, brilla di una luce rossastra, consentendole di mutare il proprio corpo ed espandere il proprio potere a seconda delle necessità, assumendo le fattezze di due distinti spiriti della guerra. La prima forma sarà Uradrya-ga-knot, La furia del Tormento. Deirdre potrà fondere la spada Agland-u-ragh col suo braccio sinistro, il quale assumerà le stesse fattezze di quello destro. Con due braccia mostruose e letali, dunque, Deirdre sarà più forte e veloce del normale e potrà sfruttare i poteri della spada Agland-u-ragh utilizzando come vincolo gli artigli di entrambe le braccia, come se fossero la lama della spada nella sua forma originale. Allo stesso modo le ferite causate dagli artigli sanguineranno copiosamente, come se fossero causate dalla lama della spada. Deirdre diverrà dunque una letale macchina di morte, capace di infliggere eterni dolori a qualunque avversario. La seconda forma sarà Daredrya-ga-knot, - L'eternità del Tormento. Deirdre potrà fondere la spada col suo petto, rendendo la sua pelle nera come il suo braccio mostruoso, ma ricoperta da spesse scaglie nere dure come il ferro della lama. In questo stato, Deirdre sarà più resistente ai colpi ed un'istinto ancor più rapido le consentirà di sottrarsi anche ai tranelli più infidi. Inoltre, la resistenza che il tatuaggio garantisce al suo braccio si estenderà per tutto il corpo e le dure scaglie di ferro gli garantiranno comunque una grande resistenza a qualunque offesa fisica. Deirdre così resisterà a qualunque flagello, potendo subire agevolmente la furia avversaria, fino al momento della propria vendetta mortale. Le forme, però, non sono compatibili tra loro: Deirdre dovrà, pertanto, decidere quale delle due sfruttare in ogni scontro, non potendo beneficiare di entrambe. [2 Attive. Prima forma (Uradrya-ga-knot); tecnica attiva di power up, consumo alto, durata due turni; Deirdre guadagna 1 CS alla forza ed 1 CS alla velocità per tutta la durata; essa, inoltre, può utilizzare le tecniche della spada Agland-u-ragh usando come mezzo gli artigli di entrambe le mani; la passiva della spada Agland-u-ragh funziona con tutte le ferite causate con entrambi gli artigli. Seconda forma (Daredrya-ga-knot); tecnica attiva di power up, consumo alto, durata due turni; Deirdre guadagna 1 CS alla resistenza ed 1 CS all'intelligenza per tutta la durata; le scaglie nere di cui è ripiena la sua pelle contano come un'armatura naturale, garantendogli una resistenza ancora maggiore a tutti gli attacchi non tecnica, ma le è precluso l'uso della spada Agland-u-ragh per tutta la durata; inoltre la passiva di resistenza fisica del tatuaggio ha efficacia su tutto il corpo di Deirdre per tutta la durata della tecnica. Malus: per utilizzare ciascuna di queste due tecniche Deirdre deve aver usato tecniche della spada Agland-u-ragh per un consumo totale di energie pari almeno ad Alto almeno. Inoltre, ciascuna di queste due tecniche è utilizzabile solo 1 volta per duello/giocata e l'utilizzo di una impedisce l'utilizzo dell'altra nello stesso duello/giocata.]



CODICE
<p align="center">
<span style="color:black;font-size:28pt;font-family:Papyrus"><b>Agland-u-ragh</b></span>

<span style="display:block;border:0px solid darkred;width: 75%; left-margin: auto; right-margin: auto; padding:10px;text-align:justify">[size=1]Agland-u-ragh è pregna del potere di Demetra. Benché, infatti, questo sia ignoto ai più, il suo potere traspira dal ferro forgiato della spada e, a discapito del nome con cui fu donata alla storia, non sfugge mai dall'inquietudine degli occhi che vi si posino sulla punta, o delle mani che abbiano avuto la sventura di stringersi attorno alla sua impugnatura. Il vento stesso scivola su di essa, sforzandosi di non sferzarne troppo lo spirito e di non intaccarne l'aura di mestizia che si porta dietro. Il motivo, in verità, appare ignoto: ella, però, da quando fu oggetto del sigillo eterno con cui la dea fu intrappolata in essa, non ha smesso mai di veder crescere un'aura nera di sventura ed oscurità che risplende agli occhi di chi è abbastanza potente, o lungimirante, da poterla vedere.
[color=black]La speranza ed il sangue.[/color] Anche Deidre, in cuor suo, ha imparato a convivere con questa inquietudine: il filo della lama cagiona spavento al solo smuoversi, così come il piatto scivola nell'aria come un coltello ardente scivola nelle carni, fondendole al passaggio. Invero, per questo ella sa che la spada non è da considerarsi un'arma al pari di tante comuni, ed insignificanti, grette lame che circolano per il continente: Agland-u-ragh è divenuta la morte della speranza, piuttosto che la sua culla, per tutti coloro che abbiano la sventura di vedersi abbattere la sua ira sulle proprie carni. Ed è proprio così che Deidre per prima ha imparato a <i>vivere</i> la fatalità dell'arma che si porta dietro: ha potuto udire i lamenti di coloro che ha dovuto colpire. Ha potuto assaporare il sangue copioso sgorgare dalle ferite dilaniate, benché forse ella stessa non volesse far altro che trascender il coraggio con pochi, insignificanti, fendenti di avvertimento. No, questo non sembra più possibile - in verità. Ogni colpo sferrato con la lama maledetta, infatti, si nutre dei cuori più prodi, o degli animi più saldi, come un vampiro che si nutre di sangue e speranza. Le ferite, anche le più piccole, prendono a sanguinare con estrema copiosità: la lama sembra giovarsi ogni volta che stralcia un pezzo di carne, giacché fa seguito sempre un fiume rosso intenso ad innaffiare di gloria la vittoria prossima. La lama suscita sangue, suscita dolore ed evoca morte: curare le sue ferite è possibile, ma difficile. Il sangue, infatti, scorrerà a fiumi, <i>sempre.</i> <i>[Passiva, le ferite causate con la spada sanguinano molto più del normale, inducendo un senso di stanchezza crescente nella vittima.]</i>
[color=black]La speranza ed il tormento.[/color] A nulla verranno gli innumerevoli tentativi di stroncare il disturbato potere della spada, giacché essa si nutre dello stesso sangue che sprigiona. Il filo, infatti, risplenderà sempre del bagliore rosso del sangue e sembrerà ristorarsi dal fascino ipnotico dei rigagnoli rosso fuoco che scivolano per il metallo, fino a circondare l'elsa e gocciolare nuovamente sul terreno. Invero, sarà in tal modo che la spada si rifiuterà di soccombere sotto i colpi di coloro che, audacemente, proveranno a distruggerla. Laddove, infatti, l'arma dovesse subire un danno tale da renderla inutilizzabile, Deirdre è cosciente che basterà bagnarla con poche gocce di sangue, proprio o degli avversari, per riportarla agli antichi fasti: il sangue si espanderà, ritemprando il metallo in tutti i punti in cui questo sia stato danneggiato o distrutto, come se nulla fosse accaduto. Perché la speranza non cesserà mai di subire il suo tormento: mai. <i>[Attiva, consumo medio, tecnica magica: l'arma può essere curata da un totale di danni all'equipaggiamento pari a medio o inferiore, ritornando alla condizione precedente rispetto al momento in cui ha subito il danno.]</i>
[color=black]La speranza e la corruzione.[/color] La lama potrà sempre chiamare a se il proprio potere per snaturare gli elementi del reale, asservendoli alle proprie necessità. E' evidente, infatti, che il potere corrotto che soffoca ogni desiderio e verità è tanto potente da piegare la volontà del vento, della natura, dei minerali e di ogni altro elemento utile a costruire il proprio destino oscuro. In questo modo, infatti, la lama è divenuta oggetto della corruzione indotta dal potere oscuro della Dea: il metallo stesso di cui è composta si contrae a seconda delle necessità e si plasma così come la sua anima nera desidera, di modo da raggiungere agevolmente il cuore dei nemici e colpirli anche quando costoro si possano ritenere ormai al sicuro. Rispondendo alle necessità di Deirdre, infatti, il ferro della lama può allungarsi e stringersi, divenendo molle e flessibile come fosse una frusta. In questa forma, però, non sarà meno perversa del normale: anzi, laddove la carne del nemico dovesse divenire vittima della morsa fatale di questa frusta amorfa, questa soccomberà e sanguinerà più rapidamente del solito, non potendo comunque sfuggire al suo potere. <i>[Attiva, consumo medio, tecnica magica, la lama diventa sottile, lunga e flessibile come una frusta per pochi istanti: il singolo colpo sferrato in questa forma cagiona un danno medio alla vittima; subito dopo la lama torna alla forma normale.]</i> Ma non è tutto. L'arma sarà capace di asservire anche il vento alla sua volontà. Sferzando il piatto nell'aria, infatti, Deirdre sa bene che la lama piegherà alla sua volontà anche la natura, pur di risultare malefica nei suoi intenti. La lama, infatti, scorrerà nell'aria come un tiranno che scorre tra le fila dei propri sudditi, ordinando ad ogni singola particella di vento di morire e marcire per suo ordine. L'aria, pertanto, diventerà per pochi istanti nera, bruciando gli occhi ed ostacolando, in questo modo, la vista. Tutti coloro che cercheranno di scrutare attraverso la nube, infatti, vi troveranno sopratutto il proprio dolore: gli occhi, infatti, restituiranno soltanto il male ed il pentimento per aver cercato di cacciare la spada maledetta. E l'aria risponderà, solo per non disattendere la volontà del suo padrone. <i>[Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica ad area - con una rapida sferzata, la lama può far marcire l'aria circostante, generando una piccola nube oscura; la nube causa un danno medio agli occhi di tutti coloro che cercheranno di guardare attraverso di essa, sotto forma di intenso bruciore.]</i>
[color=black]La speranza ed il veleno.[/color] Infine, il potere più subdolo della lama è quella di corrompere il suo stesso sangue. Come ultima capacità, infatti, Deirdre ha imparato che la lama può trasformare il suo sangue in una letale arma. Sarà, infatti, sufficiente bagnare la lama con un pò del suo sangue, ammesso che ne abbia già versato a sufficienza, per vederlo riempirsi dell'oscuro potere della dea. Il sangue versato sulla lama, infatti, diverrà sempre più oscuro, fino a raggiungere una tonalità molto simile al nero, e si espanderà, circondando totalmente il ferro della lama. In questo modo il sangue diverrà un letale veleno e la lama potrà infettare la carne del suo avversario, tormentandolo nel tempo coi danni dell'infezione e sottraendogli per sempre ogni speranza di liberarsi di quel male devastante. Perché non è detto che le verità così cagionate guariscano mai: non è <i>affatto</i> detto. <i>[Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica - Deirdre riempie la lama di una parte del suo sangue; il sangue diventa nero e riempie tutta la spada come fosse un veleno; il successivo colpo sferrato con la lama cagiona all'avversario un danno medio immediatamente ed un ulteriore danno medio nel turno successivo; il veleno rimane sulla lama soltanto nel turno in cui il sangue viene versato. <u>Malus</u> la tecnica è utilizzabile solo se Deirdre ha già subito almeno un danno nella giocata. <u>Effetti permanenti</u> In post autoconclusivi, scene free o comunque su accordo tra gli utenti, può aggiungersi un ulteriore effetto permanente: la ferita causata da questa tecnica, infatti, può lasciare una cicatrice permanente sul corpo della vittima.]</i>[/size]</span></p>

<p align="center"><span style="color:black;font-size:28pt;font-family:Papyrus"><b>Knot</b></span>

<span style="display:block;border:0px solid darkred;width: 75%; left-margin: auto; right-margin: auto; padding:10px;text-align:justify">[size=1]Il Segno del Male è Knot; le sue striature vestono il braccio di Deirdre dal giorno in cui ha impugnato Agland-u-ragh, assorbendo i poteri della dea Demetra. Il segno solca la sua carne, già oscura e corrotta, con una spirale di rune e fasci magici, bruciando la pelle e pulsando ogni giorno con nera intensità. Il segno, però, non trascende il suo potere soltanto nella mera decorazione che compie del braccio già aberrante di Deirde: esso, infatti, è legato a doppio filo a quella lama che della dea si fece custode e che ne è divenuta parte integrante, corrotta dal suo potere. Il segno sulla carne di Deirdre, infatti, simboleggia gli infiniti varchi del mondo, del male e le numerose strade che l'orrore può compiere, sotto forme diverse e sempre nuove di empietà. Il tatuaggio, inoltre, si fonde col cuore e con lo spirito di Deirdre, vincolandola - sempre di più - al destino della lama e del suo braccio mostruoso. Infatti, il potere del simbolo che riporta sul suo corpo, consentirà a Deirdre di distinguere distintamente, anche tra infinite macchie e distorti ambienti, il sangue versato dalla spada Agland-u-ragh: Deirdre potrà seguire le strade che le sue vittime compiranno, standole nei loro nascondigli ed assaporando, passo dopo passo, il sapore della paura. <i>[Auspex passivo, il tatuaggio consente a Deirdre di vedere ovunque il sangue dei propri nemici se versato attraverso ferite causate da Agland-u-ragh.]</i>
[color=black]Il Segno dell'eternità.[/color] Il segno sul braccio di Deirdre, però, non ne rappresenta solo la dannazione. Il potere nero della dea, infatti, si preoccupa anche di mantenere in vita le armi e la furia della sua cacciatrice, preservandone l'integrità anche laddove questa dovesse essere ostacolata dai numerosi tentativi di placarne la fame. Il braccio di Deirdre, dunque, non sarà mai sottoposto a pene troppo severe o gravose da sopportare: la sua pelle è resa spessa e dura dal potere del tatuaggio, sottraendola a qualunque possibilità di soffrire come un comune essere vivente. Inoltre, la capacità del potere nero risiede anche nei vincoli potenti che lega nella sua carne. Ogni ferita o lesione non grave che dovesse comunque solcare la sua pelle potrà essere trasferita al braccio mostruoso di Deirdre, più resistente del resto del suo corpo. Deirdre, infatti, non manterrà mai oltre il dovuto i segni infidi di un male subito, onta inaccettabile per chi è divenuto per propria natura cacciatore del mondo, certo non preda. Per questo, sarà sufficiente un piccolo sforzo di energia nera e Deirdre potrà, quasi inconsciamente, spostare le ferite di lieve entità. <i>[Passiva, il braccio nero è più resistente al dolore. Attiva, magica a consumo basso, Deirdre può curare ferite di entità bassa in qualunque punto del suo corpo; le ferite di natura bassa curate con questa tecnica si riapriranno sul braccio mostruoso di Deirdre.]</i>
[color=black]Il Segno del male.[/color] Il legame eterno tra spada e tatuaggio, però, divampa nel potere più oscuro di quest'ultimo. Nel momento in cui la furia della spada raggiunge il suo apice, infatti, essa si bagna completamente del sangue dei suoi nemici e risuona all'unisono col potere del tatuaggio. Il simbolo sul braccio destro di Deirdre, dunque, brilla di una luce rossastra, consentendole di mutare il proprio corpo ed espandere il proprio potere a seconda delle necessità, assumendo le fattezze di due distinti spiriti della guerra. La prima forma sarà <i>Uradrya-ga-knot</i>, <i>La furia del Tormento</i>. Deirdre potrà fondere la spada Agland-u-ragh col suo braccio sinistro, il quale assumerà le stesse fattezze di quello destro. Con due braccia mostruose e letali, dunque, Deirdre sarà più forte e veloce del normale e potrà sfruttare i poteri della spada Agland-u-ragh utilizzando come vincolo gli artigli di entrambe le braccia, come se fossero la lama della spada nella sua forma originale. Allo stesso modo le ferite causate dagli artigli sanguineranno copiosamente, come se fossero causate dalla lama della spada. Deirdre diverrà dunque una letale macchina di morte, capace di infliggere eterni dolori a qualunque avversario. La seconda forma sarà <i>Daredrya-ga-knot</i>, - <i>L'eternità del Tormento</i>. Deirdre potrà fondere la spada col suo petto, rendendo la sua pelle nera come il suo braccio mostruoso, ma ricoperta da spesse scaglie nere dure come il ferro della lama. In questo stato, Deirdre sarà più resistente ai colpi ed un'istinto ancor più rapido le consentirà di sottrarsi anche ai tranelli più infidi. Inoltre, la resistenza che il tatuaggio garantisce al suo braccio si estenderà per tutto il corpo e le dure scaglie di ferro gli garantiranno comunque una grande resistenza a qualunque offesa fisica. Deirdre così resisterà a qualunque flagello, potendo subire agevolmente la furia avversaria, fino al momento della propria vendetta mortale. Le forme, però, non sono compatibili tra loro: Deirdre dovrà, pertanto, decidere quale delle due sfruttare in ogni scontro, non potendo beneficiare di entrambe. <i>[2 Attive. <u>Prima forma (Uradrya-ga-knot)</u>; tecnica attiva di power up, consumo alto, durata due turni; Deirdre guadagna 1 CS alla forza ed 1 CS alla velocità per tutta la durata; essa, inoltre, può utilizzare le tecniche della spada Agland-u-ragh usando come mezzo gli artigli di entrambe le mani; la passiva della spada Agland-u-ragh funziona con tutte le ferite causate con entrambi gli artigli. <u>Seconda forma (Daredrya-ga-knot)</u>; tecnica attiva di power up, consumo alto, durata due turni; Deirdre guadagna 1 CS alla resistenza ed 1 CS all'intelligenza per tutta la durata; le scaglie nere di cui è ripiena la sua pelle contano come un'armatura naturale, garantendogli una resistenza ancora maggiore a tutti gli attacchi non tecnica, ma le è precluso l'uso della spada Agland-u-ragh per tutta la durata; inoltre la passiva di resistenza fisica del tatuaggio ha efficacia su tutto il corpo di Deirdre per tutta la durata della tecnica. <u>Malus</u>: per utilizzare ciascuna di queste due tecniche Deirdre deve aver usato tecniche della spada Agland-u-ragh per un consumo totale di energie pari almeno ad Alto almeno. Inoltre, ciascuna di queste due tecniche è utilizzabile solo 1 volta per duello/giocata e l'utilizzo di una impedisce l'utilizzo dell'altra nello stesso duello/giocata.]</i>
[/size]</span></p>


____________



Ecco a te, caro. Scalo i gold. Spero siano di tuo gradimento: sei libero di aggiustare eventuali errori di background, sono rimasto sul vago per non scadere in imprecisioni. Ho replicato il codice della tua scheda, ma anche qui sei libero di aggiustarlo come preferisci.
 
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view post Posted on 2/9/2012, 16:03
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Me lo leggo bene a casa, che qui dal lavoro lo vedo piccolo. Però già così sembra più che fantastico e ti ringrazio. Dopo cena vedrò di fare un salto su TS per ringraziarti ancora. :8D:
Solo una cosa: il conto l'hai aggiornato senza tener conto del fatto che ho rivenduto quello di Anna (nel mio ultimo messaggio c'è il resoconto). ^^
 
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view post Posted on 2/9/2012, 16:13
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Sorry, svista mia. Ok leggi e poi mi fai sapere ^ ^
 
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view post Posted on 3/5/2015, 11:48
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Mi spiace dover rivendere questo artefatto, ma con il cambio pg ho bisogno di gold. Knot invece lo tengo legato a Deirdre.
Dovrebbero essere 750 gold (era un artefatto epico di caratterizzazione da 1.500 Gold (+750 gold di sovrapprezzo).


CITAZIONE (janz @ 2/9/2012, 16:56) 


Agland-u-ragh

Agland-u-ragh è pregna del potere di Demetra. Benché, infatti, questo sia ignoto ai più, il suo potere traspira dal ferro forgiato della spada e, a discapito del nome con cui fu donata alla storia, non sfugge mai dall'inquietudine degli occhi che vi si posino sulla punta, o delle mani che abbiano avuto la sventura di stringersi attorno alla sua impugnatura. Il vento stesso scivola su di essa, sforzandosi di non sferzarne troppo lo spirito e di non intaccarne l'aura di mestizia che si porta dietro. Il motivo, in verità, appare ignoto: ella, però, da quando fu oggetto del sigillo eterno con cui la dea fu intrappolata in essa, non ha smesso mai di veder crescere un'aura nera di sventura ed oscurità che risplende agli occhi di chi è abbastanza potente, o lungimirante, da poterla vedere.
La speranza ed il sangue. Anche Deidre, in cuor suo, ha imparato a convivere con questa inquietudine: il filo della lama cagiona spavento al solo smuoversi, così come il piatto scivola nell'aria come un coltello ardente scivola nelle carni, fondendole al passaggio. Invero, per questo ella sa che la spada non è da considerarsi un'arma al pari di tante comuni, ed insignificanti, grette lame che circolano per il continente: Agland-u-ragh è divenuta la morte della speranza, piuttosto che la sua culla, per tutti coloro che abbiano la sventura di vedersi abbattere la sua ira sulle proprie carni. Ed è proprio così che Deidre per prima ha imparato a vivere la fatalità dell'arma che si porta dietro: ha potuto udire i lamenti di coloro che ha dovuto colpire. Ha potuto assaporare il sangue copioso sgorgare dalle ferite dilaniate, benché forse ella stessa non volesse far altro che trascender il coraggio con pochi, insignificanti, fendenti di avvertimento. No, questo non sembra più possibile - in verità. Ogni colpo sferrato con la lama maledetta, infatti, si nutre dei cuori più prodi, o degli animi più saldi, come un vampiro che si nutre di sangue e speranza. Le ferite, anche le più piccole, prendono a sanguinare con estrema copiosità: la lama sembra giovarsi ogni volta che stralcia un pezzo di carne, giacché fa seguito sempre un fiume rosso intenso ad innaffiare di gloria la vittoria prossima. La lama suscita sangue, suscita dolore ed evoca morte: curare le sue ferite è possibile, ma difficile. Il sangue, infatti, scorrerà a fiumi, sempre. [Passiva, le ferite causate con la spada sanguinano molto più del normale, inducendo un senso di stanchezza crescente nella vittima.]
La speranza ed il tormento. A nulla verranno gli innumerevoli tentativi di stroncare il disturbato potere della spada, giacché essa si nutre dello stesso sangue che sprigiona. Il filo, infatti, risplenderà sempre del bagliore rosso del sangue e sembrerà ristorarsi dal fascino ipnotico dei rigagnoli rosso fuoco che scivolano per il metallo, fino a circondare l'elsa e gocciolare nuovamente sul terreno. Invero, sarà in tal modo che la spada si rifiuterà di soccombere sotto i colpi di coloro che, audacemente, proveranno a distruggerla. Laddove, infatti, l'arma dovesse subire un danno tale da renderla inutilizzabile, Deirdre è cosciente che basterà bagnarla con poche gocce di sangue, proprio o degli avversari, per riportarla agli antichi fasti: il sangue si espanderà, ritemprando il metallo in tutti i punti in cui questo sia stato danneggiato o distrutto, come se nulla fosse accaduto. Perché la speranza non cesserà mai di subire il suo tormento: mai. [Attiva, consumo medio, tecnica magica: l'arma può essere curata da un totale di danni all'equipaggiamento pari a medio o inferiore, ritornando alla condizione precedente rispetto al momento in cui ha subito il danno.]
La speranza e la corruzione. La lama potrà sempre chiamare a se il proprio potere per snaturare gli elementi del reale, asservendoli alle proprie necessità. E' evidente, infatti, che il potere corrotto che soffoca ogni desiderio e verità è tanto potente da piegare la volontà del vento, della natura, dei minerali e di ogni altro elemento utile a costruire il proprio destino oscuro. In questo modo, infatti, la lama è divenuta oggetto della corruzione indotta dal potere oscuro della Dea: il metallo stesso di cui è composta si contrae a seconda delle necessità e si plasma così come la sua anima nera desidera, di modo da raggiungere agevolmente il cuore dei nemici e colpirli anche quando costoro si possano ritenere ormai al sicuro. Rispondendo alle necessità di Deirdre, infatti, il ferro della lama può allungarsi e stringersi, divenendo molle e flessibile come fosse una frusta. In questa forma, però, non sarà meno perversa del normale: anzi, laddove la carne del nemico dovesse divenire vittima della morsa fatale di questa frusta amorfa, questa soccomberà e sanguinerà più rapidamente del solito, non potendo comunque sfuggire al suo potere. [Attiva, consumo medio, tecnica magica, la lama diventa sottile, lunga e flessibile come una frusta per pochi istanti: il singolo colpo sferrato in questa forma cagiona un danno medio alla vittima; subito dopo la lama torna alla forma normale.] Ma non è tutto. L'arma sarà capace di asservire anche il vento alla sua volontà. Sferzando il piatto nell'aria, infatti, Deirdre sa bene che la lama piegherà alla sua volontà anche la natura, pur di risultare malefica nei suoi intenti. La lama, infatti, scorrerà nell'aria come un tiranno che scorre tra le fila dei propri sudditi, ordinando ad ogni singola particella di vento di morire e marcire per suo ordine. L'aria, pertanto, diventerà per pochi istanti nera, bruciando gli occhi ed ostacolando, in questo modo, la vista. Tutti coloro che cercheranno di scrutare attraverso la nube, infatti, vi troveranno sopratutto il proprio dolore: gli occhi, infatti, restituiranno soltanto il male ed il pentimento per aver cercato di cacciare la spada maledetta. E l'aria risponderà, solo per non disattendere la volontà del suo padrone. [Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica ad area - con una rapida sferzata, la lama può far marcire l'aria circostante, generando una piccola nube oscura; la nube causa un danno medio agli occhi di tutti coloro che cercheranno di guardare attraverso di essa, sotto forma di intenso bruciore.]
La speranza ed il veleno. Infine, il potere più subdolo della lama è quella di corrompere il suo stesso sangue. Come ultima capacità, infatti, Deirdre ha imparato che la lama può trasformare il suo sangue in una letale arma. Sarà, infatti, sufficiente bagnare la lama con un pò del suo sangue, ammesso che ne abbia già versato a sufficienza, per vederlo riempirsi dell'oscuro potere della dea. Il sangue versato sulla lama, infatti, diverrà sempre più oscuro, fino a raggiungere una tonalità molto simile al nero, e si espanderà, circondando totalmente il ferro della lama. In questo modo il sangue diverrà un letale veleno e la lama potrà infettare la carne del suo avversario, tormentandolo nel tempo coi danni dell'infezione e sottraendogli per sempre ogni speranza di liberarsi di quel male devastante. Perché non è detto che le verità così cagionate guariscano mai: non è affatto detto. [Attiva, consumo alto, potenza alta, tecnica magica - Deirdre riempie la lama di una parte del suo sangue; il sangue diventa nero e riempie tutta la spada come fosse un veleno; il successivo colpo sferrato con la lama cagiona all'avversario un danno medio immediatamente ed un ulteriore danno medio nel turno successivo; il veleno rimane sulla lama soltanto nel turno in cui il sangue viene versato. Malus la tecnica è utilizzabile solo se Deirdre ha già subito almeno un danno nella giocata. Effetti permanenti In post autoconclusivi, scene free o comunque su accordo tra gli utenti, può aggiungersi un ulteriore effetto permanente: la ferita causata da questa tecnica, infatti, può lasciare una cicatrice permanente sul corpo della vittima.]

 
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Aggiorno.
 
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Esempio
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Yuu, ti sei perso 100G: erano 335, quindi dovrebbero diventare 1.085, non 985. ^^"
 
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Mio errore, perdonami.
Aggiorno.
 
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