Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Rakuen

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Yomi
view post Posted on 6/9/2012, 21:35 by: Yomi





Territori Occidentali
— Catena montuosa a nord di Parris —

Cattura-133

« Shinmei-ryuu... »
Impugnò Shisui con un gesto ampio, facendo stridere l'acciaio della spada contro il suo fodero.
« Hyakuretsu Ōkazan »
Una colonna di luce sorse dalla terra, irrompendo nelle sale di roccia polverizzando un'area immane di pietra come l'ascesa di una divinità vendicativa. Dalla distante città di Parris in molti videro stagliarsi contro il cielo notturno l'immane scarica di energia, e per un lungo attimo le montagne si illuminarono a giorno. Nella tana del grande drago Skarbrand, in mezzo a quel fiume di sfolgorii danzarono dozzine di lame di luce, che trapassarono le carni della belva, fra i muggiti di dolore e odio che fecero tremare le pareti, simili ad un terremoto capace di abbattere una città. Ferita e sanguinante, la belva arretrò urlando, mentre la Sesshoseki incastonata nella sua fronte brillava di luce rossa pulsando ed emanando miasma oscuro, tanto denso da essere visibile come una nebbia sporca.
« Prendi la pietra, Rurio! »

asdfsda

Ci fu un tuono metallico, ed il colossale spirito calò la spada sul cranio del mostro, conficcandosi nelle spesse ossa come l'ascia del tagliaboschi sul tronco di una quercia secolare, senza ottenere altro risultato nel mostro se non ulteriore furore. Ne seguì un corpo a corpo titanico, in cui il grande drago Skarbrand si gettò a più riprese contro l'inamovibile spettro metallico, infrangendosi a più riprese su di esso finché, in un atto di forza supremo, lo spirito protettore non lo gettò a terra strappandogli dal suo incavo la Pietra dell'Uccisione, causandogli uno shock tale da ridurlo privo di sensi. La battaglia non era durata più di pochi attimi, devastando la tana del rettile e seppellendone per sempre i tesori accumulati in anni di razzie.

« ... e avresti dovuto stare più attento! »
Ringhiò la donna quando le polveri finalmente calarono sulla scena, per poi chinarsi a raccogliere la Sesshoseki.
« Ci speravo, in quell'oro!!! »
La sagoma che si stagliava là dove si ergeva il fiero titano di metallo era quella di un uomo corpulento, di statura massiccia e dal volto tatuato. Lo spettrale bagliore della sua sagoma e l'evanescenza spettrale ne denunciavano la natura.
« Fammi capire: mi hai detto di recuperare dalle fauci di un drago la fottuta pietra e dovevo anche stare attento a non smuovere qualche sasso? »
Risentito, Rurio rivolse alla sua padrona uno sguardo feroce, che però non venne affatto ricambiato da quest'ultima, che invece -ignorandolo- stava prendendo a calci una terza sagoma distesa poco distante: un giovane mezzo morto fra le macerie che nel giro di pochi istanti aveva preso abbastanza mazzate da averne per tutto il resto della sua vita -ed oltre, se mai gli fosse capitato di diventare uno spettro.

« Non mi riferivo a te! »
Rispose acida la Shinmei, mentre afferrava la carcassa del poveretto per il bavero e lo sollevava in malomodo;
« Stavo parlando con questo idiota!!! E' stato lui a tirare giù mezza caverna seppellendo il tesoro!!! »
Lo scosse malamente, accanendosi su di lui fino a costringerlo a riprendersi.
« Sveglia, Hyakkimaru di Shinaka!!! La tua padrona è furiosa con te e tu osi rimanere svenuto!!! Dovresti vergognarti di esistere!!! »

« Ehi... »
Rurio indicò la sagoma grottesca del drago, che giaceva riversa in un lago di sangue.
« Questo qua è ancora vivo. »
Gli poggiò un piede sul cranio con aria arrogante, su di una scaglia che non era stata martoriata dalla sua spada o da quella della sua padrona.
« Ne hai di forza, vecchio. »

« Ormai ha smesso di essere una semplice bestia. E' stato posseduto e corrotto da un frammento della Sesshoseki, la Pietra dell'Uccisione. Se lo uccidiamo, diventerà uno spirito maligno e tornerà in un'altra forma a tormentare i vivi... »
Rinfoderò la spada e prese dei sigilli, che appose sulla fronte della belva.
« Dovrò sigillarlo. Manderò un messaggio al Protettore d'Oriente affinché invii delle sacerdotesse in questo posto, per costruirci un tempio. La pietra, invece, la consegneremo al Re di questi luoghi... »

« Dovremmo riportarla... »
Ridotto malissimo dalla colluttazione con il drago, Hyakkimaru si rese conto di aver pensato a voce alta, un brutto errore considerando che il suo pensiero
andava a contraddire quello della donna degli Shinmei.
« Dicevo... » balbettò sentendo su di se lo sguardo implacabile di lei, « Dovremmo... insomma, la Sesshoseki... gli occidentali non sanno
quanto è pericolosa, rischiamo... di causare qualche guaio in futuro. No...?
»
Karin Aoyama lo guardò in tralice, poi sospirò rispondendo in tono piccato:

« questa Pietra dell'Uccisione è sotto la responsabilità degli Aoyama. Se tornassi a Kyoto per riconsegnarla, la mia famiglia mi costringerebbe a restare per ereditare il casato. Io però voglio viaggiare ancora un po', ci sono ancora un sacco di cose che voglio fare. »
E aggiunse, sorridendo:

Cattura2-36

« e poi sono sicura che se questa pietra dovesse causare qualche noia, qualche stronzo che sistema le cose lo si trova. »
O nel peggiore dei casi ci crepa qualcuno, poco male.

 
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