Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Cane mangia cane, « prologo »

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view post Posted on 29/9/2012, 18:06
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······

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— CANE MANGIA CANE —

Il cielo su Taanach sanguinava.
Stralci di nubi cariche di pioggia si affastellavano lasciando solo intravedere lembi di un cielo vermiglio, striato nelle ultime luci prima del crepuscolo. Lance di luce si aprivano faticosamente la strada fra i nembi, andando a spezzarsi sui tetti spioventi; solo alcune, le più fortunate, incontravano le ali di cristallo che incoronavano l'arcata principale del Palazzo della Gorgone, e lì finivano per spezzarsi, dividersi in frammenti luminosi che andavano a rifrangersi ovunque, sottili filamenti d'arcobaleno che contrastavano con i miasmi e l'aria soffocante della città.
La polvere di pula rendeva l'aria pesante, irrespirabile. Le strade erano stranamente deserte, i rumori erano radi e per lo più assumevano la cadenza caratteristica di chi sta compiendo un lavoro. Nessuna risata, nessun eccesso.
Mucillagini e calcinacci si aprivano la strada sulla facciata coperta di crepe di quello che era stato uno dei luoghi più importanti della città, palazzo del governo e punto di partenza per ogni iniziativa importante.
Ora il palazzo della Gorgone ospitava soltanto gli archivi della Città Vecchia, dove la muffa e i ratti gareggiavano nel distruggere documentazioni antiche come le fondamenta stesse di Taanach. Ma non quella sera.

Quella sera, oltre alla marcescenza che sembrava dimorare in ogni anfratto di quella città, oltre a ratti pronti a pascersi nei liquami lungo i canali di scolo, oltre ai randagi intenti a rosicchiare le carcasse di un qualche loro simile in decomposizione, c'erano altre forze che si muovevano per le strade.
E all'interno del Palazzo della Gorgone, due di queste forze stavano per incontrarsi.
In segreto.

b92fQ


« prologo »

I combattimenti potranno durare per lungo tempo, forse per molti anni.
Vi sono guerrieri forti e valorosi da entrambi i lati, e in entrambi gli eserciti è ben vivo l'onore di combattere.
Non è una guerra fra buoni o cattivi: è una guerra tra forze che combattono per lo stesso potere.
E quando inizia una battaglia di questo genere, si prolunga più delle altre,
perché il Destino è da entrambe le parti.

-

Il colonnato teneva in ombra il peristilio di basalto da cui si accedeva all'enorme arco che faceva da ingresso.
Ai lati dell'arcata principale, due guerrieri d'alabastro tenevano le lance incrociate sotto l'effigie della Gorgone, i cui occhi di cristallo -che un tempo splendevano notte e giorno, grazie alle torce fissate dietro l'enorme maschera- erano spenti.
Varcando la soglia, si accedeva ad un atrio spazioso, lungo trenta passi, pavimentato da un enorme mosaico che riproduceva le fattezze della Gorgone; dal capo si dipartivano le serpi, come una raggiera; ogni serpe indicava il cammino verso una porta diversa -ve ne erano cinque sul fondo dell'atrio. Le quattro porte laterali portavano a quattro uffici burocratici, ormai da qualche tempo divenuti inutili. Dalla porta centrale si accedeva ad un nuovo atrio, assai più angusto, che si diramava in tre corridoi, ognuno di dodici passi.
Seguendo il corridoio principale -leggermente più largo rispetto agli altri due- si giungeva ad una scala di diciassette gradini, quindi ad un nuovo corridoio di dodici passi, infine ad una scalinata larga due metri di trentatré gradini.
Da lì si entrava nella sala più grande dell'intero palazzo, divisa in tre navate da due file di tredici colonne.
Lungo la navata principale, un corridoio a mosaico -sulle laterali erano disposte diverse panche. In fondo, una sorta di altare con tre scranni, tutti alla stessa altezza, disposti a semicerchio. Alle spalle, un transetto dava l'accesso a una cella buia, dove si diceva fosse custodito il corpo pietrificato della Gorgone.

L'uomo attraversò saloni e corridoi con passo cadenzato, senza affrettarsi.
Non si fermò ad ammirare gli arazzi o dipinti, ma i suoi occhi scrutavano ogni piega di quelle stoffe -ogni singola pennellata su quelle tele. Studiava il luogo dell'incontro, sconosciuto a lui come alla persona che avrebbe dovuto incontrare. Non era stata una convocazione, ma poco ci mancava -l'unica cortesia che gli era stata riservata era proprio la possibilità di scegliere il luogo dell'incontro; evidentemente il suo futuro interlocutore sperava di non urtare il suo orgoglio. Tuttavia, Laurens de Graaff non si faceva alcuna illusione: non si sarebbe trattato di una chiacchierata amichevole, e le minacce -più o meno velate- avrebbero occupato il posto d'onore in quella conversazione.
Con il mantello chiuso sulla spalla sinistra dalla nota spilla in forma d'una testa di lupo, i suoi capelli di un biondo sporco e i due occhi di due colori diversi -azzurro il destro, ambrato il sinistro- tanto antitetici alla carnagione scura, il Custode attraversava le stanze che avevano ospitato il massimo grado di potere a Taanach -almeno finché non erano arrivati loro.

Raggiunse la Sala del Consiglio. Su quelle panche di legno aleggiava solo polvere e silenzio.
Sullo scranno centrale, proprio di fronte a lui, era assiso l'uomo che doveva incontrare. Qualcuno che era quasi una leggenda, da molti considerato come lo spirito stesso del Clan.
«Finalmente ci incontriamo...»
Il Signore delle Tempeste.
«...Shivian.»


« Scourge of the West »

( B: 1% ~ M: 5% ~ A: 13% ~ C: 29% )
forma umana - 4CS in Agilità ; 1CS in Astuzia.


Status Fisico » Illeso.
Status Mentale » Ottimale.
Riserva Energetica » 100%;

Equipaggiamento » Lagrima (riposta); Scaglie del Kraken (indossata); Mantellemer (indossato - nessuna forma); Epoch (riposta); Henkeen (incastonato); Rosa dei Venti (riposta); Pride (riposta); Corte (riposto).

Abilità Passive » Aura di timore razziale, capacità di sopportare danni fisici fino ad un ammontare di due Mortali, capacità di passare alla forma demoniaca in qualunque situazione (the beast of pirate's bay). Eterna giovinezza (lympha aeterna). Il Corsaro non ha odore, non produce rumori né lascia tracce al suo passaggio; inoltre, non ha un'aurea rilevabile tramite alcun auspex passivo (dominio void runner). Auspex fisico su area limitata, facoltà di camminare in aria come su un pavimento solido, non sviene una volta raggiunto il 10% di energie (fear of the dark). Possibilità di vedere attraverso forti luci o nell'ombra più fitta, capacità di riconoscere illusioni o creazioni magiche che modificano la realtà (henkeen - visione). Difesa da passive di charm, malie, influenze mentali (rosa dei venti - and some are alive). La Lagrima concede un perfetto equilibrio in ogni situazione, non può essere rubata al proprietario (lagrima - el maestro digno, el navegador astuto). Capacità di intuire l'allineamento degli altri presenti, chi si trova accanto al Corsaro nota che il suo mantello si muove da sé e avverte una violenta sensazione di freddo (mantellemer).

Abilità Attive »
~ nessuna ;
~ nessuna .

Corollario »Giocata privata -non postare.
 
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