Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Klaus van Schwarz VS Lily

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view post Posted on 30/9/2012, 10:20
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C a t a r s i

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.Azazel vs Sparkleshark
« energia Gialla, pericolosità G - energia Verde, pericolosità E »

La Vecchia Forca
Ci sono luoghi dimenticati nell'immane carcassa in decomposizione di Vecchia Taanach, alcove segrete sede di orrori passati oltre il budello di vie e oscurità che serpeggia attraverso la parte vecchia della città, celate da labirinti intricati e dallo trascorrere del tempo. Uno di questi posti è la Vecchia Forca. Nel centro della megalopoli si apre uno spazio spoglio e abbandonato, come un tumore necrotico che pulsa debolmente avvinghiato al cuore corrotto di Taanach e trasuda fiele nera. Si tratta di una piazza circolare larga e sgombra, serrata da un anello di baracche mutilate. La pavimentazione è in terra battuta, vermiglia come il sangue che sgorga dalle ferite, e nella polvere strisciano catene rugginose incrostate di lerciume, lascito di un tempo lontano. Al centro esatto dello spiazzo si erge un vecchio patibolo di legno marcio, con una forca spezzata in decomposizione. Una volta infatti questo era il luogo dove si tenevano le esecuzioni pubbliche e i condannati venivano impiccati; un luogo di processi sommari, colli spezzati e orge di folla che ululava impazzita davanti allo spettacolo. Ma la Vecchia Forca non è come le altre: invece di una semplice botola, sotto il capestro si spalanca un pozzo scuro e senza fondo, un freddo abisso ampio cinque passi e dall'altezza sconosciuta. Il boia non si limitava a impiccare criminali o presunti tali di fronte a masse di gente in delirio: trascorrevano pochi attimi e prima che sopraggiungesse la morte recideva i cappi legati alle loro gole; i corpi ancora vivi precipitavano nella fossa, dibattendosi invano. Alcuni, fortunati, morivano nella caduta. Altri si abbattevano sul fondo con ossa spezzate, pelle lacerata e carne squarciata, forse incapaci di muoversi, ma ancora coscienti. Era a quel punto che arrivava il peggio. O il meglio, secondo la prospettiva della pletora assiepata nel foro e sui tetti piatti delle basse abitazioni circostanti. In fondo al pozzo c'era un morbido tappeto brulicante che emanava un puzzo nauseabondo: ratti. Occhi guizzanti nell'oscurità, il grattare continuo delle unghie sulla roccia, uno zampettare indistinto e infine i denti che affondavano nei corpi e divoravano vivi i poveri disgraziati. Le grida dei giustiziati si levavano alte e stridule, almeno fino a quando i roditori non mangiavano loro la faccia. Poi soltanto versi inarticolati - e infine, il silenzio.
Oggi la Vecchia Forca è abbandonata e in rovina, ma si narra che a volte, al calare delle tenebre, dall'abisso sotto il patibolo risalga l'eco di quelle urla strazianti, suppliche e lamenti disperati, con i quali le anime dei defunti cercano di attirare le persone verso la loro gelida tomba per condividere lo stesso atroce destino.

Primo Post :: Klaus van Schwarz
Player Killing :: Disattivo.
Durata :: Un post di presentazione e cinque di combattimento.
Tempi di Risposta :: Quattro giorni dal post dell'avversario. Ogni giorno di ritardo corrisponderà a 0,25 punti di penalità in sportività.
Regole :: Il duello sarà valutato al pari di qualsiasi scontro ufficiale e saranno applicate le stesse regole. Ogni chiarimento esterno al gioco andrà effettuato in privato o in altre sedi; le trasgressioni in questo senso saranno sanzionate nella sportività dell'utente. La modifica di un post comporterà ben più gravi penalità.
Tempo e Meteo :: Imbrunire; Sereno.
Background :: Gli sfidanti verranno irretiti dall'eco lontano delle urla dei condannati mentre vagano per la città e guidati attraverso i labirinti di Vecchia Taanach fino alla Vecchia Forca, senza poter fare nulla per opporsi alla malia incantatrice. Soltanto una volta nella piazza l'influenza cesserà, e a quel punto non rimarrà loro che sfidarsi.


 
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.Azazel
view post Posted on 2/10/2012, 14:00




La Vecchia Forca
Primo Incontro I
___ _ ___


2vtob9i


~


Urla lontane, lamenti indinstinti, grida disperate.
Non era un incubo era la realtà: una sinfonia basata sul tormento e sul dolore molto simile a quella in grado di percepire, e apprezzare, sui campi di battaglia, nelle guerre più sanguinose, dove non si facevano prigionieri ma vittime e solo il sangue e il sudore degli uomini era il tributo da pagare alla terra che si stava calpestando con tanta rabbia e veemenza.
Era un pò come il canto delle sirene per Ulisse: Klaus, circuito da quest'ode di strazio e supplizio, si muoveva nel tetro labirinto che era la Vecchia Taanach, camminava come stesse seguendo un percorso già impostato in quella districata rete di vicoli e stradine oscure e desolate senza pensar a nulla se non all'origine di quei vocalizi d'afflizione e sofferenza.
Le tenebre stavano lentamente calando sull'enorme megalopoli e l'oscurità mescolata a tali lamenti sembrava il preludio di un racconto dell'orrore in grado, però, di non intimorare lo Schwarz che con sguardo fiero e serio si muoveva come un'enorme e lenta ombra fonte di suoni metallici prodotti ad ogni passo quando l'Hekatombe, il gigantesco spadone che portava lungo la schiena, andava a picchiettare con una ritmica perfetta la corazza parziale del guerriero.
Nel frattempo i lamenti e le grida aumentavano d'intensità, segno che l'origine di tali suoni era vicina.

« Mi piace »
Gracchiò e accennando a un sinistro sorriso non appena entrò nello spiazzo circolare e notando che il canto di morte che l'aveva portato sin lì era cessato tutt'un tratto.
S'avvicinò al centro dello spiazzo, evitando quei pochi resti di catene lercie e arrugginite, dove un patibolo ligneo con una vecchia forca in decomposizione aveva stimolato la curiosità del cane da guerra.
Sfiorò con la mancina il putrido legno della struttura ed ebbe un brivido adrenalinico che lo percorse interamente, da capo a piedi.
Era bizzarro forse.
Si sentiva, in un certo senso, a casa.
In fondo erano entrambi due strumenti di morte e di sofferenza, uno straziava i corpi altrui durante i conflitti, l'altro durante le esecuzioni pubbliche a seguito di condanne sommarie dove sotto una falsa maschera di tranquillità e pacatezza la plebe si trasformava nel peggior tipo di carnefice incitando la morte del condannato e provando un malsano senso di piacere nel vederlo appeso a mezz'aria e contorcersi in maniera spasmodica, ma vana, per salvarsi da un finale già scritto.
Erano due legali strumenti di morte.
Scosse leggermente la testa scrostando gli ultimi pensieri e ricordò perchè si era diretto sin lì al di là di quelle grida disperate che, molto probabilmente, non avevano un'origine fisica ma erano state prodotte dalla sua mente.
Il Cane mangia Cane.
Il torneo interno al Clan Goryo.
Amava immensamente il divertimento basato sulla violenza e uno scontro con qualche altro soggetto interno alla fazione lo stimolava a dare il meglio; tutto ciò aveva una facciata basata sullo spettacolo per i cittadini di Taanach ma in realtà era un modo come un altro per menare le mani, solo che questa volta ci sarebbe stato un pubblico.
Poco gliene importava.
Bramava solo il sangue dell'altro e incrociare le lame, nulla di più semplice e al contempo primordiale.
Avrebbe atteso l'imminente arrivo del proprio avversario con le mani che andavano a chiudersi a pugno, l'adrenalina nel corpo viaggiava a incredibile velocità e il battito del suo cuore sembrava esser divenuto il rullare di un tamburo che veniva colpito incessantemente.

Divertiamoci e massacriamoci :iena:

 
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view post Posted on 3/10/2012, 16:22
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– E l'inferno è certo.
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«Cane mangia cane.»
Quel nome rimbalza contro il tetto scrostato e sporco del mio laboratorio, ed è per l'eco o perché continuo a ripeterlo, soppesandolo, che quelle tre parole mi martellano ripetutamente il cervello. Passate sulla bocca di tutta la feccia di questa città, come una peste che contagia ogni cosa. Sono riuscite ad arrivare a me, anche se sono rintanata nel palazzo scalcinato che ho gentilmente sottratto a una delle vecchie famiglie che ancora vivevano a Tanaach.

Cammino per le stanze vuote in attesa che le riempia di macchinari e lettini, fino a salone che ho allestito perché ci viva Ashardon. Accovacciato sulle zampe, con le ali chiuse e gli occhi vigili, lo stesso sguardo che mi rivolge da quando siamo entrati in contatto per la prima volta. Ad ogni suo respiro la stanza si riempie di grugniti sommessi: non è felice di vedermi.
Non è una novità.

«Ashardon, ho bisogno di cavie.»
Se questa idiozia, questa bieca dimostrazione di potere mi ha colpito è proprio perché potrei incontrare soggetti interessanti. Più forti sono, più sovrannaturale sarà la loro dimostrazione di violenza e più mi potrò dire soddisfatta. Avanti, scannatevi pure tra voi, smembratevi e sanguinate per dimostrare che siete l'essere perfetto, io resterò nell'ombra a prendere appunti e ad analizzarvi mossa dopo mossa. Sono in questa città già da troppo tempo, e devo ricordarmi cosa cercavo quando sono arrivata qua, cosa volevo ottenere - la strada verso l'essere perfetto.

«Ti ho sopravvalutata, non pensavo ti saresti piegata a questa carneficina.»
Scrollo la testa e sorrido lievemente, poi metto le mani sui fianchi, in attesa.
«Allora, ci stai? Non puoi rimanere chiuso qua dentro tutto il giorno.»
Il drago ringhia e la stanza si riempie di tensione nel silenzio che segue.
«Ci sarà del sangue?»
Chiede, con gli occhi indagatori, come a scoprire un inganno che non c'è.
«A fiumi.»

Senza aspettare una sua conferma mi giro e mi avvio verso l'uscita. Dietro di me sento una risata gutturale di piacere che mi fa accapponare la pelle. Le sue ali sbattono e si aprono.
«E va bene, giochiamo al drago mangia cane
Alla fine inizia l'imbrunire.

- - -

Il silenzio della città viene rotto da un urlo soffocato.
Nello stesso momento io e il drago alziamo la testa, cercando la fonte di quel suono. Subito un altro, più forte, e un altro, un altro. Tutto diventa un vociare indistinto nel crepuscolo, un interminabile agonia di lamenti e di gridi. Mentre il sole muore è come se tutta Taanach implorasse pietà.

Io e Ashardon ci guardiamo e per un attimo sento che abbiamo dimenticato tutto il nostro odio, irretiti da quelle voci. Il drago, sollevato in volo sopra la mia testa, proietta un'ombra scura su di me - preludio della notte. Camminiamo per le vie lerce e vuote della città, con il silenzio fuori e il fragore dentro, le urla che si alzano di intensità man mano che ci avviciniamo: dove ancora non lo sappiamo. Un vicolo dopo l'altro, fino a sbucare in un grande spiazzo circolare.
Improvvisamente, il silenzio.

Dall'altra parte della piazza vedo uomo con una grossa spada che fa capolino da dietro alla schiena, senza bisogno di calcoli capisco che è ben più forte di un normale uomo per trasportare quell'affare. Sorrido: tutto procede come speravo. Avanzo verso di lui, fermandomi a una decina di passi e buttando un occhio ad un pozzo, con sopra ciò che rimane di una forca. Se riesco ancora a fare due più due, capisco da dove provenivano le urla, e capisco che c'è una macabra ironia in tutto questo.
Ashardon si sistema dietro di me sulle zampe, chiudendo le ali e accovacciandosi, in attesa che io faccia i convenevoli.

«A Taanach nessuno è al sicuro.»
Dico, e ancora una volta non c'è bisogno di analisi scientifiche per capirlo. C'è quella sensazione di caducità perenne, quel brivido che ti percorre la schiena ogni volta che esci di casa e non sai se ci tornerai sulle tue gambe. E, in fondo, ti senti veramente a casa.
«E neanche tu lo sei.»
Pronuncio, secca. Non voglio minacciarlo, sarebbe un tremendo cliché, voglio solo che lo sappia, che si renda conto che ha davanti uno dei demoni che infestano la città.
Per la precisione, due dei demoni.

E' il gioco del cane mangia cane, il pesce grande mangia il pesce piccolo, homo homini lupus. La legge del più forte. La selezione naturale. Per me è tutto così poetico, ed ogni cosa è esattamente come dovrebbe essere. Il progresso umano portato agli estremi, in una società dove solo chi è più adatto sopravvive.

«Fai del tuo meglio, cagnaccio
Perché io ti possa studiare, perché tu possa dimostrarmi cosa sai fare, perché io possa sezionarti e analizzare ogni tuo brandello.
E spera di esserlo, speciale, o verrai ingoiato dall'evoluzione - e mai, mai più rigettato.

Come in un abisso
in cui precipitano gli innocenti
.



2iw7jip
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Perfette.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 100%
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Buona fortuna al mio avversario! ;*
 
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.Azazel
view post Posted on 4/10/2012, 13:35




La Vecchia Forca
Primo Incontro II
___ _ ___


~


« Per ogni minuto perso gli spezzerò un osso diverso »
Farfugliò a bassa voce e accennando un sorriso inebetito resosi conto della rima non voluta.
Sfortunatamente l'avversario non tardò ad arrivare: una bella donna dai lunghi capelli biondi accompagnata da un drago di medie dimensioni che si sistemò dietro la propria padrona. Obbiettivamente non gliene fregava nulla di colui o colei che aveva dinanzi, donna o uomo che sia avrebbe combattuto a pieno delle proprie forze. Poi posò gli occhi sul drago e si passò la lingua sulle labbra lentamente: doveva avere una carne saporitissima se cotta nella maniera giusta; peccato che non era il tempo per pensare a mangiare.
Distolse lo sguardo dal volatile e tornò sulla longilinea e aggraziata figura che aveva preso parola.

« A Taanach nessuno è al sicuro. E neanche tu lo sei »
Che ovvietà.
Scosse il capo e socchiuse gli occhi: non poteva sentire certe frasi soprattutto se rivolte a uno come lui, ad uno Schwarz, ad un essere che ha calpestato miriadi di campi di battaglia e che conosce e sa distinguere le varie forme di pericolo che si possono incontrare lungo il cammino.
Sapeva fin troppo bene che Taanach era un posto pericoloso ma d'altronde esiste un posto che si possa definire sicuro al mondo?
No, assolutamente no.
Finchè esisteranno armi e uomini in grado di brandirle nessun luogo fisicamente raggiungibile sarà mai in salvo, nessuno. Ed è questo il bello: sapere di non essere mai in pace, in perenne conflitto con tutto e tutti.
E il Cane mangia Cane è un modo per ricordarti che è la cruda realtà dei fatti, alla fin dei conti si tratta solo di sopravvivenza, nient'altro, la natura che corregge se stessa ed elimina i fattori di debolezza.
E lui non voleva essere uno di quei fattori.

« Fai del tuo meglio, cagnaccio »

Rise di gusto al sol udire tale parola: cagnaccio.
Qualcosa di sensato era stato detto finalmente, aveva proprio ragione, non v'era miglior aggettivo di quello appena pronunciato.
La destra andò ad afferrare la Lama dell'Esilio, una spada rozza quanto il portatore che l'impugnava, poi la rauca ghignata che investì tutta la silenziosa arena poco prima s'interruppe e si fece serio in volto mentre il piatto della lama veniva leccato dalla lingua del guerriero.

« Su questa lama voglio il tuo sangue, Schlampe »
Mai stuzzicare un cane sciolto, potrebbe mordere da un momento all'altro.
Scattò in avanti, torvo in volto e pronto a dilaniare le carni del nemico; giunse ad una decina di metri dalla donna e la lama assorbì l'energia spirituale del guerriero che, rapidamente, menò un fendente orizzontale dinanzi a sè generando un arco di luce che avrebbe investito chiunque avesse trovato come ostacolo e in grado di stordire l'avversario, giusto il tempo per far sì che il vero attacco vada in porto. A cinque metri di distanza la velocità d'esecuzione aumentò senza preavviso e qualora fosse giunto a poco più di un metro dalla donna avrebbe assestato un taglio obliquo dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra in grado di produrre una profonda lacerazione lungo tutto l'addome e il torace nemico.
Era una doppia e insidiosa tattica d'attacco per riuscire ad entrare nella guardia nemica e ferirla grazie allo stordimento e all'improvvisa velocità utilizzata nel percorrere gli ultimi metri che lo divideva dal bersaglio.
Solitamente un attacco frontale senza essere a conoscenza delle capacità nemiche era sconsigliato su qualsiasi manuale di guerra e combattimento ma in questo caso non v'era altra scelta: quando un cane affammato sente l'odore del sangue, azzanna.
Un lungo show sanguinolento era appena iniziato.
Chissà se il pubblico avrebbe gradito.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 1 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 88%
Status Fisico: Illeso.
Status Psicologico: Serio.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__Inutilizzata.
Flammenwerfer__Inutilizzata. [º º º º º]
Klinge des Exils__In uso.

Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.

Attive Utilizzate

Beyond Redemption__L'energia spirituale viene assorbita dalla lama e condensata nella forma di un arco di luce che viene liberato da un singolo fendente portato a vuoto. Un singolo bersaglio in un'area immediatamente frontale all'attacco che viene investito dal colpo accuserà una forte sensazione di stordimento che seguiterà per la durata di pochi istanti rendendolo in quel breve lasso di tempo estremamente vulnerabile agli attacchi. La tecnica è di natura psionica ma non lascia dietro di se alcun danno, il suo unico scopo è quello di stordire la vittima in modo da aprire un varco per un successivo attacco che potrebbe trovare il bersaglio del tutto incapace di reagire. Opzionalmente è possibile pagare un consumo Basso addizionale ad ogni utilizzo di questa tecnica, ciò non ne altera gli effetti ma va ad influire sulla tecnica Broken Wings. Consumo Basso.


Artful Dash__Permette al possessore di effettuare un movimento che può essere sia difensivo che offensivo, al termine della quale egli può sferrare un attacco fisico non portato con tecnica, prendendo il vantaggio della posizione e dell'effetto a sorpresa. Lo scatto dev'essere di entità relativamente breve, non oltre l'equivalente di una decina di passi, e non gode di particolari bonus al di là della celerità di esecuzione che può impegnare severamente l'avversario se ben sfruttata. In chiave difensiva permette una rapida manovra evasiva nei confronti di colpi non portati con tecnica o anche attacchi di entità ridotta. L'efficacia su attacchi di potenza maggiore, ovviamente, è pressappoco nulla. Opzionalmente è possibile pagare un consumo Basso addizionale ad ogni utilizzo di questa tecnica, ciò non ne altera gli effetti ma va ad influire sulla tecnica Broken Wings. Consumo Basso.

Resoconto: utilizzando ben due tecniche differenti, prima una psionica e in seguito un aumento di velocità repentina nello scatto per aprire un varco e trovare Lily impreparata e far sì che il taglio portato con la lama vada a buon fine.

Note: Schlampe è una parolaccia in tedesco che significa lucciola, giusto per usare un eufemismo. Ovviamente è detto da un pg e rivolto ad un altro pg, mai da utente verso un altro utente, ci tengo a sottolinearlo, per il resto che dire? Buon proseguimento! :v:



 
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view post Posted on 5/10/2012, 21:44
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– E l'inferno è certo.
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Lo sento ridere, non per scherno, ma per amara ammissione.
Estrae la spada, e mentre torna il silenzio - rotto solo dal valzer dei nostri respiri - la sua lingua passa sul piatto della lama.

«Non vedo l'ora, darling. Non mi deluderai, vero?»
Dalla mia bocca esce un risolino estatico, una parodia del suo. Se vuole avere il mio sangue dovrà meritarselo e dimostrarsi degno, dovrà dimostrarsi un soggetto interessante. E anche se a quel punto avrà il suo spadone ricoperto dal mio sangue, io avrò comunque vinto, perché saprò di averlo trovato. Questo, ovviamente, a patto che non mi deluda e che non si riveli un cane che abbaia ma non morde.
Non potrei sopportarlo.

«Oh sì, vieni da me.»
Sul mio volto il mio sorriso non rivela altro se non puro divertimento. Estraggo la mia piccola wakizashi mentre vedo correre verso di me il nemico, perché non conta quanto grande sia la tua spada se la sai usare. A metà strada esegue con la spada un fendente, e un'emanazione si stacca da essa, dirigendosi verso di me. Senza che possa fare niente per difendermi la lama di energia mi arriva addosso, ma non sento la carne cedere e lacerarsi. Non vedo sangue che scorre sulla pelle.

«Mi prendi per il-»
Interrompo la frase a metà, senza riuscire a continuare. Un capogiro mi assale e tutto diventa sfocato. L'avversario avanza, e non capisco se è perché la mia mente urla segnali di malfunzionamento o perché sta correndo molto più velocemente di prima che si è già portato a pochi metri da me. Tento di erigere una barriera ma i miei poteri sono bloccati e non saprei da dove cominciare. Spossata, confusa, persa nel mio piccolo delirio che non mi rende possibile proteggermi come vorrei. Riesco solo a portare la Zanna in orizzontale davanti a me, in un gesto che mi consuma.
Urlo mentre la lama affonda nel mio addome, bloccando il suo incedere unicamente grazie alla mia spada frapposta tra la sua arma e il mio petto. Il freddo metallo incide il vestito e la pelle rinforzata, scavando in profondità. Il dolore mi riporta alla realtà, facendo cessare qualsiasi allucinazione e richiamando tutte le attenzioni per sé. Porto lo sguardo al taglio, e lo stimo di media profondità. Non è arrivato agli organi, e questo è l'unica cosa che conta.

«Scordatelo, umano. Solo io posso ucciderla.»
La voce abissale del drago non può che farmi sorridere e far sgretolare la mia maschera di dolore. Perché lo so, non cederà questo privilegio a nessun altro e io stessa non riesco ad immaginare per me un'altra fine. Apre le ali e attorno al suo corpo tutto nervi, muscoli e scaglie si crea una nebbia azzurrina che invade tutta la piazza. La temperatura scende e tutto viene ricoperto di brina, e anche quell'antica forca perde la sua aria di terrore mentre l'inverno avanza.

«Sentito il drago, cagnaccio
La Zanna, ancora sollevata a mezz'aria, ci vuole veramente poco per portarla indietro e dirigere un fendente da destra verso sinistra verso il corpo dell'uomo, vicino, troppo vicino, a circa un metro da me. Dalla spada si staccherà una bordata di energia fredda, verso il braccio che impugna la gigantesca spada, per rendergli più difficile combattere. Se pensa che starò passiva mentre mi dimostra quello che pensa di saper fare, si sbaglia di grosso.
Mi ha dato quello che volevo, ha superato il mio primo test e il sangue che cade dalla ferita lo testimonia, ma ci vuole molto di più per continuare nella roulette russa dell'evoluzione. Perché o vieni ucciso o uccidi, e se non riesci ad evitare la pallottola non avrai seconde possibilità. Non siamo nelle fiabe, questa non è la storia di Bianca-fottuta-neve, e non ci sarà nessun lieto fine perché non ci sarà nessuna fine.
Tutto si trasforma, ora e per sempre, amen.

Non c'era una volta ma c'è sempre stato, è l'ordine inarrestabile che da sempre governa il creato, solo che non tutti lo capiscono. Continuate a pensare di essere al sicuro nelle vostre case, con i vostri beni, le vostre eredità e i vostri biechi guadagni, intanto tutto sarà andato in pezzi e si sarà ricostruito di nuovo, tagliandovi fuori dal progresso perché non avete combattuto per farne parte. Niente è gratis, non lo è la vita e di certo non lo è la morte. E mentre spero di vedere il nemico soffrire il doppio di come lo stia facendo io
(i denti serrati, il sudore freddo, i recettori del dolore impazziti)
sussurro, perché non si perda nei vicoli di Taanach

«Stiamo scrivendo la storia, proprio in questo momento.
Mi senti mentre danzo nell'evoluzione?»

Riesci a sentirti partecipe nel caos primigenio, del nuovo ordine che grazie a noi due sta assumento il cosmo?
Ogni tua azione rimodella l'Infinito.
Lo capisci
?



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Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno medio all'addome.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 100-10-10=80%.
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Soffio Gelido
Dando fondo alle proprie conoscenze dei ghiacci e con un consumo Medio, Lily potrà congelare il campo di battaglia, richiamando le temperature dove il drago viveva, impacciando i movimenti altrui e rendendoli più goffi e lenti. Inoltre le tecniche basate sul ghiaccio di Lily aumenteranno di un livello il loro danno, ma non la loro potenza, diventando ancora più letali. Questa modifica all'ambiente varrà due turni, ma Lily può scegliere di annullarla prima. {Pergamena Campo Gelo}
Taglio del Drago
Lily con un consumo Basso potrà infondere le energie fredde anche nella Zanna, generando da essa un fendente con quelle caratteristiche, capace di provocare un danno Basso. Allo stesso modo, con un consumo Medio, potrà generare una bordata glaciale dalla lama capace di infliggere un danno Medio. {Attiva Incantaspade I-II}
- - -
La psionica come prevedibile mi confonde e faccio in tempo solo a porre la wakizashi in orizzontale per limitare il taglio solo all'addome, che anche se smorzato dall'arma naturale della pelle rinforzata riesce a fare un taglio mediamente profondo. Poi Ashardon attiva campo gelo e Lily, sfruttando la breve distanza, attacca con l'attiva dell'incantaspade a medio.
A te!
 
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.Azazel
view post Posted on 7/10/2012, 13:25




La Vecchia Forca
Primo Incontro III
___ _ ___


~


Mai sottovalutare l'attacco d'un cane furioso, mai.
Il tributo da pagare per aver commesso tale sciocchezza era il sangue, il proprio sangue, e così fu per la donna domatrice di draghi che in quella giornata vestiva i panni dell'avversaria dello Schwarz.
Un urlo di dolore s'espanse per tutta l'area e penetrò nelle orecchie del guerriero provocandogli una sensazione di malsana gioia nel sentire tale grido d'afflizione; l'attacco era riuscito a metà visto che la Lama dell'Esilio incontrò sul proprio percorso la spada nemica che ne fermò il devastante incedere nella pregiata carne femminile. Alla fin dei conti poteva ritenersi soddisfatto ugualmente: pochi istanti prima aveva affermato di anelare al sangue nemico sulla propria fredda lama, e così era stato; osservò compiaciuto la lama imbevuta del caldo e denso sangue appena riscosso.

« Scordatelo, umano. Solo io posso ucciderla »
Ruggì il drago con parole traboccanti di sicurezza e convincimento. Aprì le ali e dal suo corpo muscoloso e riperto di scaglie venne prodotta una specie di caligine turchese che andò a depositarsi lungo tutto il campo di battaglia, congelandolo in pochi istanti. La temperatura calò e l'inverno sembrò prendere piede sempre più anche se l'ordine naturale delle stagioni lo vedeva ancora lontano.

« Sentito il drago, cagnaccio? »
Non fece nemmeno in tempo a replicare alle parole della donna e del drago che dovette difendersi dall'imminente offensiva del nemico. La spada avversaria si mosse verso Klaus cercando di colpirlo con un fendente orizzontale orientato alla parte superiore del suo corpo ma repentina fu la difesa eretta dal brutale guerriero.
La bordata glaciale emessa dalla katana impattò violentemente contro il braccio destro di Klaus ma uno strato grigiastro aveva ricoperto tutta la parte del corpo sopra la cinta e l'ondata glaciale pronta a danneggiarlo si disintegrò e si disperse nell'etere.
Il problema primario in quel preciso istante era il freddo che attanagliava le membra, le ossa e la mente, intorpidendo gli arti e rendendo più difficili i movimenti, un freddo pungente non doloroso come la zannata di un cane rabbioso ma più subdolo e bastardo come il morso di una serpe velenosa.

« Non prendo ordini da una lucertola troppo cresciuta »
Sibilò verso il drago con tale freddezza che in confronto la temperatura circostante sembrava incandescente come l'Inferno stesso.
Pareva maleducato non rispondere a delle parole vomitate con tanta facilità pronunciate poi da una creatura che ai suoi occhi altro non era che carne per sfamarsi.
Preferì arretrare un poco senza distogliere lo sguardo dalla donna e arrivando a circa cinque metri di distanza: la mancina andò ad afferrare l'impugnatura della Sputafuoco; la distanza fra lui e la sua preda era aumentata, lo spazio che intercorreva prima fra i due donava una condizione che favoriva il suo stile di combattimento anche se, purtroppo, il campo di battaglia era stato trasformato in una ghiacciaia che annullava tale posizione di vantaggio, di conseguenza era un fattore pressochè inutile in quel momento e poteva anche farne a meno.

« Der Abgrund »
La cavernosa voce dello Schwarz rimbombò per tutta la piazza mentre portava il piede destro all'altezza del ginocchio sinistro per poi sbatterlo violentemente sullo strato di ghiaccio sottostante che s'incrinò, schiacciato come un insetto dalla potenza del guerriero.
Una voragine a forma di cono si generò dal punto d'impatto e si diresse velocemente e pericolosamente verso il nemico, pronta a inghiottire tutto ciò si trovava davanti. Dopodichè la canna della Flammenwerfer venne orientata verso la spalla destra nemica che, nel caso fosse caduta all'interno del dislivello, avrebbe molto probabilmente trovato difficoltà a schivare il proiettile.
Premette con decisione il metallico grilletto e il cupo fragore dell'esplosione prodotta dall'arma da fuoco investì l'intera area facendo trasalire e sussultare l'infreddolito pubblico ch'era venuto sin lì per assistere allo scontro.
Non bisogna mai deludere le aspettative di un pubblico esigente: volevano vedere scorrere del sangue?
Lo Schwarz non li avrebbe resi scontenti.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 1 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 71%
Status Fisico: Intorpidimento generale dovuto al freddo.
Status Psicologico: Deciso, calmo.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__Inutilizzata.
Flammenwerfer__In uso (Mano sx). [º º º º º]
Klinge des Exils__In uso (Mano dx).

Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.

Attive Utilizzate

schutzwall__In guerra, combattendo da soli e avendo dinanzi una miriade di nemici assetati di sangue, bisogna sempre pensare a come difendersi dalle offensive magiche o fisiche che vengono scagliate contro la propria persona: è per questo che durante lunghi ed estenuanti anni di addestramento Klaus è riuscito a perfezionare una tecnica difensiva atta a proteggerlo durante gli scontri. Tramite un consumo energetico Variabile potrà rendere duro come il metallo tutto il suo corpo o parte di esso per qualche istante e ricoprendolo di uno sottile strato grigiastro segno che la tecnica è stata attivata; diverrà quindi solido e resistente e sopporterà gli attacchi fisici e magici del nemico. Non sarà possibile utilizzarla in fase offensiva. Consumo Medio.


der abgrund__La tecnica ha natura fisica e consumo Basso. Il guerriero colpisce il terreno o con la propria arma o con le mani e davanti a lui si apre una voragine a forma di V che ha come vertice il punto colpito. La lunghezza sarà variabile e la profondità aumenterà all'aumentare della lunghezza stessa. Cadendovi all'interno, una persona subirebbe soltanto danni fisici e lesioni da caduta ma nessun danno magico. La voragine rimarrà aperta per il resto della scena o del combattimento. {Pergamena Voragine - Guerriero}

Resoconto: visto il freddo calato sull'arena e anche sul corpo di Klaus non riesco ad evitare la bordata glaciale prodotta dal fendente di Lily di conseguenza utilizzo la variabile difensiva che non necessita di alcun movimento per essere castata e paro il colpo, dopodichè vista la temperatura e il campo a me sfavorevole decido di allontanarmi di qualche metro dal diretto avversario, estraggo la pistola e utilizzo la pergamena voragine del guerriero; infine sparo un colpo verso la spalla destra di Lily.

Note: mi son sentito legittimato a cambiare il colore dal parlato del drago visto che in precedenza avevo utilizzato già il nero come colore primario del parlato di Klaus :sisi:
A te! :v:

Edit: dimenticato di scalare l'energia della tecnica bassa :facepalm:





Edited by .Azazel - 8/10/2012, 00:01
 
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view post Posted on 9/10/2012, 14:18
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– E l'inferno è certo.
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Non si muove - passo la lingua sulle labbra, pregustando il suo dolore.
Il mio colpo impatta contro il suo braccio, proprio come doveva succedere, ma... niente sangue. Nessun sintomo di ipotermia, nemmeno una piccola lesione o qualche danno irreparabile. Piego le labbra (quelle carnose, che mi sono costruita da sola) in una smorfia di disappunto. Si allontana da me mentre apostrofa Ashardon, con mio grande divertimento. Se io posso prendermi gioco di lui e passarla liscia è solo perché siamo legati alla stessa sorte, ma ciò non si può dire per quell'uomo: mai far infuriare un drago - l'undicesimo comandamento.

«La lingua non ti manca, guerriero. Ma non ti basterà per soddisfare una donna.»
Allusiva, sporca. La smorfia diventa un ghigno di scherno, perché solo una volta che hai capito a quale inevitabile destino ti condurrà il semplice fatto di essere nato riuscirai a ridere. Per questo non ho paura - resta solo il divertimento - perché sono sempre stata pronta. Oggi o domani succederà, e io saprò di aver aiutato l'evoluzione a fare un altro passo. E, intanto, non tremo. Semplicemente, mi trasformerò
(ancora una volta).

La mia cavia sbatte il piede a terra, facendola cedere sotto il suo impeto, e una voragine si allarga verso di me per inglobarmi e trascinarmi con lei. Con la coda dell'occhio lo vedo impugnare la pistola. Alzo il braccio prendendo il prestito dal drago il controllo del gelo, e un muro di ghiaccio si frappone tra quel terremoto localizzato e me. Quando la spaccatura nel terreno ci arriva a contatto rallenta, rallenta, fino a quando si blocca, fermando la sua opera distruttrice e il rumore delle macerie in sussulto. Neanche il proiettile riesce a oltrepassare la mia difesa, il suono dello sparo mi raggiunge come un'eco lontana.

«Ti avevo detto-»
Mentre parlo la mia mano indugia nel casco che indosso, fino a quando non ne tiro fuori una biglia violacea. Senza perdere altro tempo la lancio contro il corpo del nemico, per farla esplodere in una nube che se respirata gli provocherà una gran bella emicrania. Inizio a correre attorno al baratro, con la ferita sull'addome che pulsa ad ogni movimento e con i denti stretti.

«Ti darò solo un ordine e vedi di seguirlo, muori
Dietro di me il drago spalanca le fauci, vomitando una cannonata gelida sul campo di battaglia, verso quel cane che ancora pensa di poterci mangiare. Un piccolo pesce che pensa di poter diventare il padrone del grande oceano. Il colpo del mio personale demone, un raggio che lo potrebbe portare all'ipotermia e provocargli notevoli danni da impatto. Per sentirci uguali nella dolce agonia, uniti.

«-di non deludermi.»
Subito dopo l'attacco di Ashardon arriverà il mio fendente, diretto verso il suo fianco sinistro, per affondare nella tenera carne e squarciarla. Per vedere com'è fatto dentro
(farà male solo per un momento)
e sentire il suo sangue sulle mani, come in una sala operatoria.

«Ora ti estinguerai.»
Perché la natura lo richiama in questo momento e io ne sono interprete, perché l'orologio ha battuto la mezzanotte già troppe volte per lui. Per questo reciderò il filo della sua vita assurgendo al ruolo delle parche
(chiudi gli occhi)
esecutrice di un fato severo ma giusto, necessario.

La scienza non deve piegare il mondo, deve solo prenderlo per mano ed indicargli la strada
(quando li riaprirai sarà tutto finito)
e sarò io la sua guida.

Persa nella mia costante epifania
con il divenire.



2iw7jip
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno medio all'addome.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 80-5-20=55%
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Stordente
Una piccola biglia viola del diametro di pochi centimetri, che se lanciata a terra si spezzerà, liberando una nube di gas violaceo che resterà sul campo di battaglia per qualche secondo, e che se respirata causerà stordimento e offuscamento dei sensi per due turni.
Soffio Gelido
Ashardon è un drago dei ghiacci, e come tale la sua arma più potente è il soffio gelido, contrapposto a quello di lava dei ben più famosi draghi comuni. Gelo che Lily ha imparato a manipolare a proprio piacimento, potendo controllarlo, generandolo dal proprio corpo e dandogli qualsiasi forma e potenza, a scopo offensivo, da dragoni che tenteranno di inglobare il nemico a vere e proprie tormente, a scaglie di ghiaccio a lance, avendo come unico limite la fantasia di Lily e di Ashardon. {Variabile Controllo del Ghiaccio} Alto
Tramite un consumo Variabile può usare il ghiaccio anche per difendersi dagli attacchi dei nemici, generando varie manifestazioni delle energie fredde, come scudi, muri, cupole o difese a trecentosessanta gradi. Questa ultima tipologia avrà un potenziale difensivo di un livello inferiore al consumo. {Pergamena Dominio del Ghiaccio} Basso
Inoltre, dando fondo alle proprie conoscenze dei ghiacci e con un consumo Medio, Lily potrà congelare il campo di battaglia, richiamando le temperature dove il drago viveva, impacciando i movimenti altrui e rendendoli più goffi e lenti. Inoltre le tecniche basate sul ghiaccio di Lily aumenteranno di un livello il loro danno, ma non la loro potenza, diventando ancora più letali. Questa modifica all'ambiente varrà due turni, ma Lily può scegliere di annullarla prima. {Pergamena Campo Gelo} (Ultimo Turno)
- - -
Per prima cosa, ricordo che questo è l'ultimo turno del Campo Gelo. Non c'è molto da descrivere, mi difendo da voragine e dal proiettile con la pergamena dominio del ghiaccio a Basso, che para entrambi i colpi fisici, poi Lily lancia lo stordente e Ashardon ne approfitta per usare la variabile personale ad Alto. Intanto Lily gira attorno alla voragine, per dirigere subito dopo al colpo di ghiaccio un fendente con la wakizashi verso il fianco sinistro.
A te!
 
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.Azazel
view post Posted on 12/10/2012, 13:19




La Vecchia Forca
Primo Incontro IV
___ _ ___


~


« La lingua non ti manca, guerriero. Ma non ti basterà per soddisfare una donna »
Esclamò la donna di ghiaccio con fare lascivo, lanciando un'inutile frecciatina diretta alle doti sessuali del guerriero. Non era un duello dettato dall'efficacia e dalla velenosità delle parole, era uno scontro basato sulla forza e sulla voglia di sopravvivere, era un giorno pieno di pericoli come tanti ne aveva vissuti sino ad ora, il punto è: sarebbe stato lui a far trasudare volontà di vita e non soccombere o la donna di ghiaccio?
Una fredda barriera interruppe bruscamente la voracità della spaccatura terrestre e il proiettile, sparato pochi istanti dopo, impattò con violenza senza scalfire nemmeno la resistentissima lastra gelida.
La puttana blaterò qualcos'altro mentre frugava nel suo casco poi gli lanciò contro una piccola biglia violacea, all'apparenza innocua tant'è che il guerriero non si mosse, si frantumò poi sulla corazza presente sul petto del goryano. Una piccola nube scaturì dalla biglia e immediatamente lo Schwarz mosse qualche rapido passo all'indietro nel vano tentativo di non respirare il gas prodotto, ma fu tardi: bastò anche un solo secondo passato a respirare l'ossigeno mescolato alla sostanza stordente aeriforme per procurargli spiacevoli danni.
Prima fu l'udito a risentirne: la voce del drago sembrava lontana, come se attutita da un qualcosa, smorzata e affievolita come il sospiro di una persona morente, poi ci fu la vista, le fauci del drago sembravano essersi sdoppiate mentre da esse scaturì una cannonata glaciale; cedette per un istante sul ginocchio destro e portò la mancina, con la Flammenwerfer ben salda nella sua presa, sulla tempia sinistra che gli pulsava dolorosamente e fece un poco pressione col palmo, sperando di attenuare leggermente il dolore.
Con scarsi risultati.

« SCHUTZWALL! »
L'urlo di una belva ferita si levò alto nel cielo notturno della vecchia Taanach mentre una nebbiolina grigia difese tutta la parte frontale del corpo esposta alla cannonata polare. Si levò in piedi, pensando che fosse riuscito a scampare pure a quell'offensiva ma appena riaprì gli occhi vide la donna a pochi passi da lui con spada in mano e pronta a fendere il suo fianco sinistro.

« Ora ti estinguerai »
Riuscì a percepire nitidamente quella frase prima d'esser attaccato.
Istintivamente fece due passi indietro e portò la Lama dell'Esilio con la punta, anzi, l'ipotetiva punta visto che era una lama spezzata, rivolta verso il basso a parare il colpo sul fianco opposto ma pretendeva troppo da una difesa alzata tardivamente e con così poca decisione.
La corazza venne perforata e la spada posta come ostacolo venne deviata dalla potenza del colpo avversario: un getto di sangue uscì dal fianco del guerriero che, stringendo i denti, ringhiò come una fiera inferocita.
La lama nemica produsse un profondo ma non fatale taglio nel punto colpito e il sangue caldo fuoriusciva copioso, cadendo sul terreno ghiacciato donandogli un pò di calore inaspettato.
Un brivido lo percorse interamente da capo a piedi, un brivido bollente, un ribollire di rabbia perpetua dovuta alla ferita appena riportata.
Un mastino da guerra ferito diventava ancor più pericoloso e rabbioso verso il nemico: mostrò i denti, bianchi come l'avorio e taglienti come rasoi, alla donna, guardandolo con occhi indemoniati con il labbro superiore che vibrava su e giù mosso da uno spasmo dovuto alla collera.

« Sono io il Cane più affamato di tutta Taanach! »
Dovevano capirlo, tutti. Con le buone o le cattive.
Urlò rabbiosamente con il cervello che sembrava pulsare nel tentativo di far esplodere la calotta cranica, pure il suo grido incollerito aumentò la forte emicrania, ma poco gli importava: finchè avesse avuto fiato nei polmoni e forza necessaria per brandire una spada avrebbe continuato a combattere sino allo sfinimento, come sempre aveva fatto.
Senza alcun preavviso menò un rapido fendente a vuoto con la mano destra producendo un altro arco di luce, come quello scagliato pochi minuti prima, verso la donna che era a qualche passo di distanza, dopodichè, urlando furiosamente per via dell'emicrania lancinante, alzò la mancina con in mano la Sputafuoco ed esplose due colpi in rapida successione verso la spalla destra e il ginocchio sinistro della donna.
Difficilmente avrebbe mancato il bersaglio anche in quello stato psicofisico, erano a poca distanza l'una dall'altro, due metri a dir tanto e avrebbe centrato l'obbiettivo anche privo della vista, forse.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 1 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 43%
Status Fisico: Intorpidimento generale dovuto al freddo.
Emicrania lancinante.
Sensi danneggiati e indeboliti.
Danno Medio al fianco sinistro.
Status Psicologico: Furioso e stanco.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__Inutilizzata.
Flammenwerfer__In uso (Mano sx). [º º º º º]
Klinge des Exils__In uso (Mano dx).

Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.

Attive Utilizzate

schutzwall__In guerra, combattendo da soli e avendo dinanzi una miriade di nemici assetati di sangue, bisogna sempre pensare a come difendersi dalle offensive magiche o fisiche che vengono scagliate contro la propria persona: è per questo che durante lunghi ed estenuanti anni di addestramento Klaus è riuscito a perfezionare una tecnica difensiva atta a proteggerlo durante gli scontri. Tramite un consumo energetico Variabile potrà rendere duro come il metallo tutto il suo corpo o parte di esso per qualche istante e ricoprendolo di uno sottile strato grigiastro segno che la tecnica è stata attivata; diverrà quindi solido e resistente e sopporterà gli attacchi fisici e magici del nemico. Non sarà possibile utilizzarla in fase offensiva. Consumo Alto.


Beyond Redemption__L'energia spirituale viene assorbita dalla lama e condensata nella forma di un arco di luce che viene liberato da un singolo fendente portato a vuoto. Un singolo bersaglio in un'area immediatamente frontale all'attacco che viene investito dal colpo accuserà una forte sensazione di stordimento che seguiterà per la durata di pochi istanti rendendolo in quel breve lasso di tempo estremamente vulnerabile agli attacchi. La tecnica è di natura psionica ma non lascia dietro di se alcun danno, il suo unico scopo è quello di stordire la vittima in modo da aprire un varco per un successivo attacco che potrebbe trovare il bersaglio del tutto incapace di reagire. Opzionalmente è possibile pagare un consumo Basso addizionale ad ogni utilizzo di questa tecnica, ciò non ne altera gli effetti ma va ad influire sulla tecnica Broken Wings. Consumo Basso.

Resoconto: Klaus respira il gas prodotto dalla biglia stordente, riesce a difendersi dalla cannonata di ghiaccio ma non fa in tempo ad erigere una difesa in grado di parare il fendente di Lily che trova il bersaglio: il fianco sinistro. Dopodichè, vista la breve distanza fra i due, lancia un secondo fendente psionico, come quello visto pochi istanti prima, per stordire la donna e far sì che i colpi esplosi subito dopo con la pistola la colpiscano più facilmente.

Note: nulla da segnalare :v:
A te! :v:



 
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view post Posted on 14/10/2012, 08:43
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– E l'inferno è certo.
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La spada lacera la carne.
Il sangue cola sulla spada, bagnandomi le mani.
Nessun sentimento, nessuna novità, solo il déjà vu di un déjà vu di un déjà vu.
Il ricordo di un ricordo di un ricordo, il ripetersi ciclico dello stesso destino. Come se sapessi solo distruggere e non ricostruire, tagliare e mai ricucire. Mandare in pezzi ogni cosa, come un bambino che rompe ogni vaso prezioso che si trovi davanti. E va bene, se è questa la mia vocazione, la mia dote, allora giochiamo.
Giochiamo, e facciamoci a
b r a n d e l l i.

Ma attenta a quello che desideri, Tanaach, perché con tutto questo sangue potresti annegare, e non ci sarà nessuno a salvarti. Non io, io sarò già fuggita in un altra città, a cercare nuove cavie e nuovi esperimenti nella mia insaziabile fame di conoscenza, senza sapere la forma di quello che cerco, sapendo solo che un giorno lo troverò.
E allora il mio desiderio sarà appagato
(Sehnsucht, lo chiamano).

Lo vedo digrignare i denti, con l'orgoglio di una bestia ferita, in un eccesso d'ira. Scrollo la testa, facendo ondeggiare i cavi che pendono dal casco, e piego la bocca in un lieve sorriso.

«Attento a non morirci, di fame.»
Osservo, sovrastata dal suo urlo lacerante. Mosse la spada a vuoto nell'aria, in una replica del colpo che mi aveva confuso tanto all'inizio del nostro scontro. Mi abbandono ad essa, senza poter fare altro, mentre sento di nuovo il mio cervello andare in black out. Tutto collassa.

BANG,
dice la pistola.

La spalla destra va a fuoco, in un boato di dolore. Vedo la canna dell'arma spostarsi sfocata, per esplodere un altro proiettile. Lo scoppio mi assorda di nuovo, trafiggendomi come un chiodo conficcato nel cervello. Senza rendermene conto sposto la lama in basso verso la gamba sinistra, ed è il clangore del metallo contro altro metallo: il proiettile sfreccia via, deviato, innocuo.

«E va bene, ti nutrirò io.»
Sibilo, alzando gli occhi verso di lui
(determinata, ferma)
mentre attorno a me si crea di nuovo una nebbia azzurrina, fredda, invalicabile. Non sono una guerriera, per questo devo portare il duello di nuovo sulla lunga distanza. Plasmo un sigillo, un cerchio di qualche metro di diametro, che respingerà qualunque cane rabbioso tenti di oltrepassarlo. Scagliandolo lontano, dove non potrà ferirmi. Non più. Dietro di me sento il battito d'ali di un drago che non vede l'ora di unirsi alla festa.

«Non importa quanto ringhi, rimani pur sempre un cane.»
Tuona, le ali spalancate, come a voler incutere timore e a dimostrare ciò che ha appena detto. Come fosse a caccia, e la mia cavia fosse la sua preda. Si butta in picchiata, con gli artigli protesi, diretto verso la schiena dell'uomo, nel punto in cui verrà sbalzato dalla mia magia. Per arrivargli da dietro, coglierlo di sorpresa mentre il gas della mia invenzione fa ancora effetto e, infine, far scempio delle sue membra. Ogni suo muscolo contratto, ad ottimizzare i movimenti e per rendere il più letale possibile il suo colpo, in una sintesi perfetta di forza e velocità.
E sembra una tigre
mentre si avventa sull'agnello.

What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?


«Mangia questo.»
Dirigo un fendente in orizzontale con il braccio non danneggiato, da cui si libera un taglio gelido nell'aria, diretto verso il petto del nemico. Due colpi su fronti opposti, quasi simultanei, frutto di un lavoro di squadra che disprezziamo entrambi. Un'intesa maledetta, un affiatamento caduco.

«Ma bada a non strozzartici
Vomito queste parole come fossero puro veleno, mentre analizzo fin dove può spingersi un cane affamato. Quello che cerco non è una bestia, ne sono sicura, e inizio a dubitare di poter trovare quello che voglio in questa ridicola dimostrazione di potere. Non cerco qualcosa che possa battere ma qualcosa che mi distrugga, mi pieghi e mi renda nuova, quindi considerate questo solo l'inizio. Un prologo, un assaggio di quello che verrà.

Mi sto solo riscaldando, in attesa di mettere le mani sull'Asgradel:
il potere dei Miracoli.
In attesa di trovare qualcosa/che mi possa uccidere.



2s0me78
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno medio all'addome, danno basso/medio alla spalla destra.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 55-10-5=40%.
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Stordente
Una piccola biglia viola del diametro di pochi centimetri, che se lanciata a terra si spezzerà, liberando una nube di gas violaceo che resterà sul campo di battaglia per qualche secondo, e che se respirata causerà stordimento e offuscamento dei sensi per due turni. Ultimo Turno
Il Terrore
I draghi hanno spaventato generazioni e generazioni, e Lily riesce a far rivivere questo terrore, impiegandolo in un modo unico. Con un consumo Medio potrà infatti respingere i corpi di chi gli ronza attorno, per un diametro di qualche metro che si sposterà con lei. Ogni persona che infatti si avvicinerà verrà rigettata e tenuta lontana, con una nebbia azzurrina che la avvolgerà, dello stesso colore delle gelide temperature. Questo cerchio potrà essere oltrepassato solo utilizzando tecniche medie o superiori, ma alla fine dell'azione si verrà comunque allontanati. Rimarrà sul campo per due turni ed è di fatto imprescindibile per evitare un corpo a corpo, ma non potrà comunque difendere da frecce e proiettili. {Pergamena Cerchio della Paura}
Taglio del Drago
Lily con un consumo Basso potrà infondere le energie fredde anche nella Zanna, generando da essa un fendente con quelle caratteristiche, capace di provocare un danno Basso. Allo stesso modo, con un consumo Medio, potrà generare una bordata glaciale dalla lama capace di infliggere un danno Medio. {Attiva Incantaspade I-II} Basso
- - -
Ultimo turno dello stordente. Prendo di nuovo la psionica - devo farmi una difesa adeguata :/ - e di conseguenza mi becco prima il proiettile alla spalla destra, mentre riesco a deviare l'altro proiettile con la spada e i CS. Poi uso Cerchio della Paura per sbalzarti via, nel mentre Ashardon si alza in volo e cala dall'alto per colpirti alla schiena con gli artigli nel punto in cui atterrerai. Infine Lily attacca con l'attiva dell'incantaspade, questa volta a Basso.
A te!
 
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.Azazel
view post Posted on 16/10/2012, 10:34




La Vecchia Forca
Primo Incontro V
___ _ ___


~


La distesa di ghiaccio formatasi pochi, ma interminabili minuti prima, scomparve come neve al sole lasciando posto alla terra battuta che ricopriva l'intera piazza e su cui poggiava il marcescente patibolo.
Un semplice e arido terreno che bramava almeno uno dei due corpi che si muovevano senza sosta come polli privi della testa e in grado di assetare la terra solo con il sangue e il sudore scaturito dall'aspro confronto. Mise a fuoco l'immagine ballonzolante e fluttuante del nemico, a poca distanza da lui: la sua mente fertile e brillante, i suoi sensi preparati e selvaggi erano stati in un qualche modo intaccati dal gas nocivo scaturito dalla piccola sfera violacea.
Da un guaio se ne passava ad un altro, prima il terreno di battaglia pressochè impraticabile per il suo stile di combattimento, terminata la sciagurata magia del ghiaccio vi fu poi quella dell'aria in grado di stordire chiunque non appena l'ossigeno si fosse mischiato con il maledetto gas presente nella biglia. Nel frattempo uno dei due colpi esplosi dalla Sputafuoco andò a segno penetrando nella carne della spalla nemica, l'altro proiettile venne abilmente deviato con rapido movimento della spada: schizzò via come un insetto scacciato dal muoversi di una mano infastidita.

« E va bene, ti nutrirò io »

Sibilò velenosa come una serpe, l'altra parte. Klaus seguiva l'evoluzione del duello, ne faceva parte, non poteva farne a meno benchè perso nel proprio borbottio odiosincratico, parlava esattamente quanto il proprio bersaglio e solo allora comprese che era solo rumore, motteggio.
Non sarebbe stata la dialettica e l'abilità oratoria a fare la differenza in quel sanguinoso conflitto.
Una strana nebbiolina celeste andò a formarsi tutt'attorno alla donna di ghiaccio per poi espandersi tutto d'un tratto e divenire una sorta di barriera semovente e continua, al contatto con quella nuova diavoleria magica un'ondata repulsiva e gelida investì lo Schwarz che venne scagliato a diversi metri di distanza con la corazza che strisciava e lacerava il terreno sottostante creando una profonda cicatrice lungo l'arena. Tornò immediatamente in piedi il prima possibile e con visibile difficoltà, cosciente del pericolo imminente: aveva visto il Drago spiccare il volo e dirigersi per trafiggere e tagliare la sua dura carne da guerriero. Aveva anche blaterato qualcos'altro ma non calcolò minimamente ciò che disse in quanto, ai suoi occhi, altro non era che solo una lucertola volante troppo cresciuta, nonchè carne da cuocere e divorare.
Un rapido scatto alla sua sinistra e il peggio venne evitato.
Un taglio lungo tutto il braccio destro si delineò dopo aver schivato, a quanto pare non del tutto, la primordiale offensiva del lucertolone volante che con gli artigli affilati come lame non trovò punti vitali del guerriero ma riuscì comunque a ferirlo di striscio.
Rinnovate parole nemiche venivano pronunciate ma risultavano codificate, risuonavano distorte all'udito compromesso e stordito di Klaus che, obbiettivamente, anche se avesse percepito nitidamente ciò che gli veniva detto, non avrebbe avuto più la voglia e la forza di rispondere: sapeva di essere quasi al limite e difficilmente avrebbe sprecato altro fiato per parlare.
Un freddo improvviso all'altezza del petto lo attraversò mentre la corazza veniva lacerata e sui possenti pettorali si disegnava una lunga linea cremisi orizzontale dalla quale iniziò a colare sangue. Le gambe gli tremarono per un istante, e sembrò cedere, ma strinse i denti ed entrambe le armi che aveva in pugno, la ferita al fianco faceva male e in più s'era aggiunta quella al petto, per non parlare di tutto quel freddo patito e assorbito precedentemente e che sembrava esser penetrato sin nelle ossa e nel cervello compromettendo ogni tipo di movimento e di ragionamento.
Tentava di leggere la situazione ma sapeva in che stato riversava sia lui che l'avversario e quello messo peggio era senz'altro lo Schwarz, perdipiù vi era quella dannata barriera che si muoveva assieme alla propria creatrice: non sapeva quanto fosse resistente ma sicuramente non l'avrebbe sfondata tanto facilmente.
Sputò a terra saliva e sangue: sprezzante e al contempo fiero.
Sarebbe andato al tappeto solo se il suo corpo gliel'avesse imposto, solo se le energie insite in lui si fossero esaurite, non sarebbe caduto mai e poi mai per un colpo del nemico, non se lo sarebbe mai perdonato, non lui, non l'ex Capitano della Fanteria Corazzata della Casata Schwarz. Al solo udire di tale nome molte popolazioni sarebbero rabbrividite dalla paura e dal terrore ma era lontano da casa, ora era a Taanach, faceva parte di una ben precisa fazione.
Il Goryo, clan che non conosceva la fame di potere e vittoria di uno Schwarz ma che ben presto l'avrebbe vista coi propri occhi.
Gli erano rimaste ormai poche carte da giocare e obbiettivamente non sapeva più dove andar a sbattere la testa: quella donna si era dimostrata più tenace e resistente di quanto s'aspettasse ma non si sarebbe dato per vinto così facilmente.

« Sprung! »

Concentrò l'energia negli arti inferiori, si piegò sulle ginocchia e si lanciò in direzione dell'avversario, nel tentativo di atterrare a circa un metro di distanza dalla barriera energetica emessa dalla donna, abbastanza distante da non venir sbalzato via nuovamente, dopodichè avrebbe esploso gli ultimi colpi rimasti nella Sputafuoco verso le ginocchia nemiche, prima mirando alla sinistra poi alla destra, se fosse riuscito a comprometterne i movimenti sarebbe stato avvantaggiato per il gran finale che aveva in serbo.
Dopo la breve e semplice offensiva gettò lontano l'arma da fuoco, scarica e diventata inutile dopo l'azione appena eseguita.
Il piatto della Lama dell'Esilio passò ancora lungo la lingua del mastino che assaporò il poco sangue nemico rimasto lungo la spada; era solo una questione di tempo e avrebbe sgretolato quell'insulsa barriera che lo divideva dalla preda.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 1 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 31%
Status Fisico: Intorpidimento dovuto al freddo.
Danno Medio al fianco sinistro.
Danno Basso al petto.
Lieve lacerazione lungo il braccio destro.
Status Psicologico: Stanco ma deciso.

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__Inutilizzata.
Flammenwerfer__Inutilizzabile, munizioni terminate. [ º º º º º ]
Klinge des Exils__In uso (Mano dx).

Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.

Attive Utilizzate

Artful Dash__Permette al possessore di effettuare un movimento che può essere sia difensivo che offensivo, al termine della quale egli può sferrare un attacco fisico non portato con tecnica, prendendo il vantaggio della posizione e dell'effetto a sorpresa. Lo scatto dev'essere di entità relativamente breve, non oltre l'equivalente di una decina di passi, e non gode di particolari bonus al di là della celerità di esecuzione che può impegnare severamente l'avversario se ben sfruttata. In chiave difensiva permette una rapida manovra evasiva nei confronti di colpi non portati con tecnica o anche attacchi di entità ridotta. L'efficacia su attacchi di potenza maggiore, ovviamente, è pressappoco nulla. Opzionalmente è possibile pagare un consumo Basso addizionale ad ogni utilizzo di questa tecnica, ciò non ne altera gli effetti ma va ad influire sulla tecnica Broken Wings. Consumo Basso.


sprung__La tecnica ha natura fisica e consumo Basso. Consente al guerriero di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale. Il peso e l'agilità del personaggio potranno influire sull'altezza del salto. La tecnica potrà servire per evitare attacchi di ampia portata, ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici. Potrà valere come una difesa di livello Basso. E' una tecnica istantanea, valida per il tempo di un solo salto.

Resoconto: Klaus viene sbalzato via dalla barriera, riesce ad evitare l'attacco del Drago limitando i danni ma non può far niente per evitare il fendente scagliatogli contro all'altezza del petto. Cerca di avvicinarsi il più possibile a Lily attraverso un balzo e arrivando a pressochè un metro dall'ostacolo magico, infine utilizza gli ultimi colpi presenti nella pistola per colpire la donna alle ginocchia per comprometterne i movimenti futuri.

Note: :v:



 
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view post Posted on 18/10/2012, 17:43
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– E l'inferno è certo.
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Chiudo gli occhi e immagino.
Un fruscio veloce, rumore di artigli che affondano nella carne.
Immagino - ogni suono ha una sfumatura e un colore - ogni rumore una storia
che parla la lingua dei ruggiti e della violenza.

Immagino
(ed è come vedere)
il mio fendente che oltrepassa la corazza del guerriero,
in sottofondo il cozzare del mio colpo contro il duro metallo dei pettorali.

Ogni suono ha una sfumatura
(anche la morte)
e sta suonando
proprio ora.

«Perché non lo accetti?»
Riapro gli occhi, trovando esattamente ciò che mi aspettavo. Altro sangue sul nemico e altro dolore, un altro passo verso la fine, sempre più vicini alla notte. Lo guardo scattare verso di me ad una velocità inumana ma resto tranquilla: non può oltrepassare il mio sigillo. Un balzo fin sopra il cielo, per poi toccar terra a poca distanza dalla mia difesa. Ancora la pistola in mano, convinto che possa fare effettivamente la differenza.

«Non puoi uccidermi con quella. Una donna è più pericolosa di una pistola carica.»
E ciò per me non può essere che mortalmente vero. Stringo l'impugnatura della Zanna, tenendomi pronta. L'esplosione di due spari risuona nella piazza: non ho più tempo per pensare, non mi rimane che agire. Abbasso il wakizashi, frapponendo il filo della spada al proiettile che si divide in due frammenti. Il tintinnio di metallo contro la terra battuta mi raggiunge le orecchie mentre sposto la spada verso l'altra gamba, per ripetere la stessa azione. Riesco solo a deviarlo - troppo lenta - verso il polpaccio destro. Il proiettile continua la sua corsa, senza rimanere dentro. Comparandolo a tutto l'altro dolore che provo riesco a stimare che la ferita non deve essere troppo profonda. Inspiro profondamente e stringo i denti, mentre la mano torna al casco.
Un'altra biglia, questa volta nera
(come la notte che arriva).

«Perché non lo capisci?»
Chiedo di nuovo, lanciando la piccola sfera contro il corpo dell'uomo per provocare una piccola esplosione. Guardo il drago che il mio avversario si è lasciato dietro, tenendolo fuori dalla sua possibilità visiva da bravo idiota che si sopravvaluta. Non ha compreso niente di noi, è per questo che vinceremo. Perché anche se io sono sanguinante e nel regno dell'agonia Ashardon è ancora illeso, ed è lui l'ago della bilancia in questo momento. Per quanto odi ammetterlo ho ancora bisogno di lui, ho ancora bisogno che doni l'odio che prova per me ai miei nemici. Sotto il silicone e i miei impianti e il mio casco, sotto la carne sono ancora umana, lui no.
E' per questo che tu, qui ed ora,
muori.

«Perché ti rifiuti di tornare? Lei ti chiama.»
La Natura ti vuole di nuovo per sé, perché possa scomporti di nuovo in atomi e ricrearti in una nuova forma. Non puoi rinascere se prima non sei morto, e ora sistemeremo questo particolare. Cadrai dove altri sono caduti prima di te, ma non aver paura, non rimarrai intrappolato per sempre in quel pozzo oscuro. Tutti ne escono, prima o poi, ma non aspettarti di farlo così come ci sei caduto. Perché non succederà.

Il drago spalanca le fauci senza una parola o un ringhio. Riversa una piccola valanga sul campo di battaglia, confluente sul corpo del cane che pensa ancora di poter tornarsene a casa a stomaco pieno. In perfetta sincronia con il procedere della mia offensiva, perché creda che quella piccola esplosione sia tutto quello che so fare. E se si illuderà sarà per
l'ultima volta.

Ansimo, in fondo mi ha causato più problemi di quanti non ne avessi messi in conto, ma non è abbastanza - per esserlo dovrei essere riversa sul terreno, con gli occhi chiusi e il cuore strappato dal petto.
Ma non succederà oggi, perché questa realtà continuerà ancora per molto per me.
Fino ad allora aspetterò la chiamata, per scoprire quale corpo sarà la mia prossima galera.
Per me non è ancora il tramonto.
Per lui sorge già il sole splendente.

(Sono talmente abituata a questa follia,
che ormai è diventata obbligatoria)
.
.
.



2s0me78
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno medio all'addome, danno basso/medio alla spalla destra, danno basso alla gamba destra.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 40-20=20%.
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Esplosivo
una piccola biglia nera del diametro di pochi centimetri, che se lanciata a terra si spezzerà, provocando un'esplosione di dimensioni contenute, che può provocare piccole lesioni e ustioni. Può essere anche gettata contro l'avversario.
Soffio Gelido
Ashardon è un drago dei ghiacci, e come tale la sua arma più potente è il soffio gelido, contrapposto a quello di lava dei ben più famosi draghi comuni. Gelo che Lily ha imparato a manipolare a proprio piacimento, potendo controllarlo, generandolo dal proprio corpo e dandogli qualsiasi forma e potenza, a scopo offensivo, da dragoni che tenteranno di inglobare il nemico a vere e proprie tormente, a scaglie di ghiaccio a lance, avendo come unico limite la fantasia di Lily e di Ashardon. {Variabile Controllo del Ghiaccio} Alto
- - -
Visto che non hai Cs in uso delle armi ma in forza ho considerato i proiettili lanciati senza di esse, così riesco, grazie alle mie, a tagliarne uno in due - ho sempre voluto farlo - e a deviarne uno, che colpisce lo stesso la gamba destra. Poi Lily lancia l'esplosivo (più per diversivo che per altro) e Ashardon, che è dietro di te, usa il dominio ad alto.
Un po' di citazioni sparse: Una donna è più pericolosa di una pistola carica viene da She Makes Me A Killer, dei Die Antwoord. Sono talmente abituata a questa follia, che ormai è diventata obbligatoria da Glósóli dei Sigur Rós.
A te l'ultimo giro!


Edited by Sparkleshark - 18/10/2012, 19:10
 
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.Azazel
view post Posted on 19/10/2012, 01:18




La Vecchia Forca
Primo Incontro VI
___ _ ___


~


« Non puoi uccidermi con quella. Una donna è più pericolosa di una pistola carica. »
Non rispose, la guardò senza batter ciglio, freddo come la magia utilizzata dalla donna sino a quel momento.
Già, sarebbe stato troppo facile e poco divertente eliminare qualcuno con una semplicissima e dannatissima pistola.
Sapeva di non poter far molto con l'ultima offensiva ma le avrebbe comunque provate tutte, avrebbe cercato di colpirla anche a mani nude se fosse stato necessario e se solo avesse avuto abbastanza forza in corpo: si sentiva debole e sfiancato, ansimava vistosamente mentre ad ogni respiro il dolore delle ferite riportate non faceva altro che peggiorare la nefasta situazione.
Un'altra biglia, dall'ignota pericolosità, questa volta nera e non violacea, venne scagliata nuovamente verso Klaus.

« Perché non lo capisci? »
Blaterò nuovamente la donna mentre con un secondo balzo, questa volta di altezza minore del precedente, lo Schwarz evitò il contatto diretto con la sfera che si frantumò alle sue spalle scatenando una piccola esplosione che non lo scalfisse nemmeno un pò.
Ne aveva abbastanza di quelle biglie infernali.
Atterrò nello stesso punto dove aveva spiccato il salto, sospirò sonoramente e senza controllo, facendo notare, con rincrescimento, lo sforzo notevole nel compiere quell'insignificante movimento che, purtroppo, in quelle condizioni risultava faticoso come evitare una cannonata.

« Perché ti rifiuti di tornare? Lei ti chiama »

Lei ti chiama...
Lei ti chiama...
Lei ti chiama...

Qualcosa si ruppe dentro di lui: percepì solo freddo, tanto freddo, come se la Morte in persona avesse poggiato sulle sue spalle il pesante mantello che utilizzava per far visita alle anime da mietere. Le gambe cedettero e crollò in avanti, non potè far nulla, il corpo non rispondeva a quei pochi stimoli neurali che il cervello, anch'esso sfiancato, tentava di mandare ai nervi e ai possenti muscoli del guerriero nella speranza di resistere ancora una volta.
Una piccola pozza di sangue avanzava timidamente e guadagnava terreno con lentezza, anche il metallo delle catene arrugginite, a poco meno di un metro dal corpo apparentemente senza vita dell'uomo, pareva interessato ad abbeverarsi con quel caldo e denso liquido cremisi; tutto ciò che vedeva s'oscurava con gran velocità, come se un'eclisse solare stesse inglobando nel buio l'intera Taanach e con essa anche la vita dello Schwarz.
Erano calate le tenebre sul mondo.

___ _ ___

ж

All'inizio erano rumori indistinti, poi tutto si trasformò in un'orgia sonora ben chiara nonostante la baraonda generale: il tonfo di edifici che venivano demoliti dalle macchine d'assedio, grida e urla di uomini feriti, il sibilìo delle frecce che ti sfioravano il cranio, il cozzare continuo di spade e altre armi bianche.
« Capitano!... »
Una voce conosciuta, famigliare, surclassò il frastuono generale.
Era già morto?
Aveva varcato già la soglia del mondo spirituale dei guerrieri caduti in guerra?
« Capitano Klaus si alzi! »

Un viso ricolmo di cicatrici ed una folta barba nera si delineò nella mente del guerriero, un volto impossibile da cancellare e dimenticare: Richwald, vicecapitano fedele alla Casata Schwarz, nonchè miglior amico e fidata spada giurata del capitano.

« Non vorrai mica morire qui, vero?! »
Tuonò com'era suo solito fare con quel timbro vocale forte ed energico mentre era intento a medicare lo Schwarz che aveva riportato un brutto e profondo taglio dietro la nuca a seguito di un vigliacco colpo alle spalle da parte di un soldato nemico.
Tutto ciò che vedeva risultava distorto e poco nitido: sembrava tutto impalpabile e sfocato, un sogno o qualcosa del genere, forse più semplicemente un lontano ricordo dei tempi che furono.
Anche i suoni della battaglia risultavano come ovattati e distanti, le urla strazianti dei soldati che combattevano sembravano provenire da un altro tempo, da un passato che aveva vincolato a sè, con un legame indissolubile, il guerriero più forte della Casata, un passato di sangue e violenza.
Ricordava bene quell'aspro e arido campo di battaglia, riconosceva i soldati nemici deceduti e rammentò quella scena in particolare dove il suo compagno l'aiutò a rialzarsi e lo supportò come nessuno aveva mai fatto prima.
La battaglia di Tannenberg, dove per la prima volta ebbe la sensazione di morire.

« Abbiamo bisogno di lei, la guerra ci attende! »

E quella frase, quel ricordo, fu la scintilla.
Un richiamo primordiale, un istinto irrefrenabile e adrenalitico impossibile da reprimere.

___ _ ___


Lei ti chiama...
Lei ti chiama...
Lei ti chiama...

La guerra.
Lei lo chiamava a gran voce e a tale appello bisognava rispondere ardentemente.
Si rimise in piedi, con estrema fatica, abbandonando il terreno pregno della sua linfa vitale, strinse con forza i denti, consapevole che mai e poi avrebbe ceduto sotto un colpo del nemico: un cane da guerra azzanna sempre per primo e anche per ultimo.

2wqygzn

« Se devo abbandonarmi al nulla... tu verrai con me »
Esclamò sardonico mentre una luce abbagliante iniziò a pulsare dalla Lama dell'Esilio che, misteriosamente, riacquistò l'antica forma originale: quella di una pregevole spada runica integra e ricolma di un ancestrale potere del passato, rifiorito ora nel presente e al servizio di Klaus.
Sorrideva mostrando i denti sporchi del suo stesso sangue mentre il braccio destro menò un fendente a vuoto dinanzi a sè, verso la donna di ghiaccio. L'antica spada runica rilasciò una potente lama d'energia che avrebbe investito quella dannatissima puttana che tanto l'aveva fatto sudare: era il suo asso nella manica, il suo colpo migliore, da utilizzare nelle occasioni veramente speciali, contro avversari veramente speciali, per molti era un onore, per altri una bella gatta da pelare.
Era l'ultimo ruggito di un cane rabbioso prima di stramazzare a terra, privo di sensi ma con il sorriso in volto.
Il sorriso compiaciuto di un vero bastardo.



Klaus van Schwarz
Lama Nera

CS 1 ~ Forza

~ Basso 6% ~ Medio 11% ~ Alto 22% ~ Critico 44% ~

Energia: 3%
Status Fisico: Intorpidimento dovuto al freddo.
Danno Medio al fianco sinistro.
Danno Basso al petto.
Lieve lacerazione lungo il braccio destro.
Danno Alto alla schiena.
Privo di sensi.
Status Psicologico: /

Equipaggiamento in uso

Hekatombe__Inutilizzata.
Flammenwerfer__Inutilizzabile, munizioni terminate. [ º º º º º ]
Klinge des Exils__In uso (Mano dx).

Abilità in uso

krieghund__Passiva razziale mezzodemone + Passiva lvl.1 Forza del Toro.

Attive Utilizzate

sprung__La tecnica ha natura fisica e consumo Basso. Consente al guerriero di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale. Il peso e l'agilità del personaggio potranno influire sull'altezza del salto. La tecnica potrà servire per evitare attacchi di ampia portata, ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici. Potrà valere come una difesa di livello Basso. E' una tecnica istantanea, valida per il tempo di un solo salto.

Broken Wings__ Un'eco che proviene dal passato, la prova che la spada runica ha mantenuto intatta la sua coscienza di arma e che possiede inalterato il ricordo di se come il giorno in cui ricevette su di se le incisioni runiche che la caratterizzano. Lo scorrere intenso di energia spirituale accende le rune di potere, il crescere della battaglia le infiamma e le rende potenti. Solo allora la lama può tornare alla sua natura originaria, andando a ricomporsi in un lampo di luce e recuperando le sue fattezze ancestrali, rilasciando tutto il potere accumulato nel corso dello scontro in un'unica ondata di inusitata potenza. In questa forma, per un lasso di tempo della durata di quattro turni, il possessore può utilizzare la spada così riforgiata per effettuare fino a quattro distinti attacchi fisici di potenza Bassa, in più una sola volta per attivazione può rilasciare un attacco a distanza costituito da una potente lama di energia la cui efficacia è pari alla somma dei consumi immagazzinati con i precedenti utilizzi delle abilità attive della spada runica. E' possibile utilizzare Broken Wings solo a partire dal terzo turno di combattimento in cui è stata impiegata per attaccare o difendersi. Consumo Alto.


Resoconto: schivo la biglia esplosiva con la pergamena Balzo, incasso in pieno la bordata glaciale che mi fa stramazzare al suolo e mi fa perdere i sensi per qualche istante - che nella mente di Klaus, temporalmente parlando, sono un lasso di tempo indecifrabile visto il flashback sul passato -, dopodichè utilizzo le poche energie rimaste per scagliare addosso a Lily l'ultima tecnica dell'artefatto. Dopodichè, con 3% di energie rimaste, Klaus sviene definitivamente.

Note: per poco non ci rimanevo secco :v:
Ringrazio infinitamente Spark per il bellissimo duello, non potevo chiedere di meglio, se mai dovessi perdere in sede di giudizio avrò la consapevolezza di aver giocato e perso contro un abile giocatore, ti ringrazio ancora per la giocata e spero che tu, e non solo mi auguro (:8D:), possa apprezzare questo post :zxc:



 
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view post Posted on 20/10/2012, 20:38
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C'è molto sangue in questa città e troppa rabbia dentro di te
Gira il tuo odio in questa città delicatezza che se ne va

Troppa tensione in questa città c'era una volta tranquillità
Non c'è più luce in questa città e presto il buio ci avvolgerà

-

Il mio colpo lo investe.
Crolla in avanti come una città che cade, senza opporre alcuna resistenza. Sospiro, forse questa tediosa faccenda è finalmente risolta.

«Hai visto Taanach?»
Urlo alla prima stella che nasce, per svegliare la città. Perché tutti lo sentano, perché tutti vedano come ho ridotto il guerriero che mi è hanno mandato contro. Non sono un male che si cancella, non puoi curare un cancro con una pastiglia per il mal di testa.
«Non è abbastanza, vecchia puttana, se vuoi estirparmi dovrai fare di più.»
Mi volto, intenzionata a sparire tra i vicoli della città, un'infezione che si espande tra i canali sanguigni di un corpo. Un tumore che cresce nascosto fino a quando non si può più fermare, un virus che non si placa.

Rumore di metallo, il fruscio di un corpo che si rialza
(non è morte se la rifiuti).

IySnG

«Oh sì, adesso ci siamo.»
Giro la testa verso di lui, con un ghigno malsano dipinto sulla faccia, nonostante tutto il dolore e tutto il sangue. Lo guardo portarsi di nuovo in posizione eretta, come fece la scimmia quando divenne uomo.
«E' la tua ultima possibilità. Ma non ti aspettare che non faccia niente per difendermi.»
Il mio corpo davanti al suo, con le braccia aperte come un Cristo sulla sua croce di sofferenza.
«Poi toccherà a me.»

La sua spada si illumina e muta forma, assumendo le fattezze di una lama in migliori condizioni, ma questo non è un fottuto concorso di bellezza. Non mi porterà con lui così. Sposta la spada davanti a sé liberando un fendente che taglia l'aria, un colpo di pura energia. Senza muovermi un muro di ghiaccio si crea davanti a me, il mio ultimo baluardo. Un lungo taglio si forma sul petto mentre davanti a me tutto va in frantumi.
Ed è come se nevicasse
mentre tutto crolla.

«Io-»
Tossisco sangue sulla mano, respiro forte, per impormi di resistere. La vista sfocata sul corpo dell'uomo abbandonato sul terreno, questa volta per sempre. E tutto inizia a dipingersi di rosso.
«-io non combatto per riottenere la libertà. Non saprei che farmene.»
Dico, avanzando su gambe tremanti verso il fu guerriero. Ashardon è silente, sa che questa è la mia battaglia. E posso sentirlo diviso tra il divertimento nel vederci soffrire e dimenarci come pulci in un circo di pulci e l'amarezza di un mondo che non gli appartiene.
«Io cerco qualcuno che mi metta in catene.»
Gli confesso, mentre porto la Zanna, per l'ultima volta, davanti a me.
Il suo sorriso diventa il mio.

47Q1g

«Ti sbagli, non ci stiamo abbandonando al nulla.»
Avvicino la lama al suo collo, percependo la pelle morbida sotto di essa.
E continuo a sorridere anche quando cado all'indietro, lasciando la presa sulla spada.
L'ultimo rumore che sento è il clangore del metallo sul terreno,
l'ultima cosa che vedo è il cielo di stelle.
E la luna, la luna è cremisi.
«Ma al tutto.»

eNtiS

E mentre sprofondo continuo a sperare,
anche se so che non accadrà.
«La fine...»
Non oggi.

-

Non si respira in questa città e il male sul bene si sa vincerà
Gira la colpa in questa città gira la colpa prendila
E di dolcezza non ce n'è più
Resta l'amaro.


2s0me78
Energia ~ Verde.
CS ~ 2xdestrezza.
Condizioni Lily ~ Danno medio all'addome, danno basso/medio alla spalla destra, danno basso alla gamba destra, danno medio al petto. Svenuta.
Condizioni Ashardon ~ Perfette.
Energie ~ 10%.
- - -
Ashardon
Drago alto quattro metri e con un'apertura alare di sei, con fauci, artigli e scaglie usabile in combattimento e capace di utilizzare abilità e pergamene. {Razziale Elfi}{Passiva}
Scaglie di Drago
Pelle rinforzata che può proteggere da colpi fisici o rallentarli. {Arma}
La Zanna
Wakizashi indistruttibile che non può essere tolta dalle mani di Lily da colpi estranei o circostanze accidentali. {Arma}{Passiva Incantaspade I-II}
- - -
Soffio Gelido
Tramite un consumo Variabile può usare il ghiaccio anche per difendersi dagli attacchi dei nemici, generando varie manifestazioni delle energie fredde, come scudi, muri, cupole o difese a trecentosessanta gradi. Questa ultima tipologia avrà un potenziale difensivo di un livello inferiore al consumo. {Pergamena Dominio del Ghiaccio} Medio
- - -
Citazioni sparse: non è morte se la rifiuti viene dalla graphic novel Il Corvo. I versi vengono da Con Le Tue Mani Sporche dei Sick Tamburo. Adatta, direi.
Non c'è molto da descrivere sotto il profilo strategico: paro metà del colpo con una barriera a medio, subendo il resto. Poi, per pura scelta di GDR, mi avvicino al nemico con la spada in mano, per infierirgli il colpo di grazia. Dopo di ché, svengo. Mi sono permesso questa piccola azione pur avendo raggiunto il 10% delle energie, spero non sia un problema.
Infine, un ringraziamento profondo al mio avversario per lo scontro davvero divertente e ricambio i complimenti. A questo punto per quanto mi riguarda il vincitore è ininfluente.


Edited by Sparkleshark - 20/10/2012, 21:54
 
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view post Posted on 27/11/2012, 19:13
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C a t a r s i

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[Klaus van Schwarz]_________________

[Scrittura] -
A me piace valutare soprattutto l'aspetto psicologico dei personaggi, il loro stile, il loro comportamento, la loro rappresentazione nei vari contesti. Klaus è un personaggio da Cane Mangia Cane. Lui è il mastino, il cane rabbioso, la figura in armatura che incombe sui nemici e che terrorizza i deboli - in effetti mi ricorda molto il Sandor Clegane di Martin. Ok, devo ammetterlo: mi piace molto. Forse perché il genere Fantasy è il mio preferito, forse perché me lo immagino in tutta la sua statura e dico "cavolo, farebbe paura anche ad un drago", forse perché lo sai giocare bene. Durante il duello ho avvertito tutto l'orgoglio di Klaus, l'ho visto combattere con ferocia e digrignare i denti, sprezzante del pericolo. Mi sono accorto che anche le abilità che gli hai donato non fanno altro che renderlo più vivo e più reale. Bravo. A livello interpretativo sono molto soddisfatto della tua prova, le frasi pronunciate dal tuo personaggio si ricollegano perfettamente al suo carattere, i suoi pensieri sono coerenti e le sue idee sono prese dal corollario di un guerriero che combatte a mani nude.
Passiamo alle noti dolenti: la scrittura vera e propria. Il tuo italiano è a posto, le tue frasi sono sensate, ma ho notato troppo spesso errori di distrazione. Lettere mancanti, punteggiatura assente, tempi diversi nella stessa parte di testo. Non sono sviste così grossolane da compromettere l'intero giudizio, eppure mi costringono ad abbassarti un voto che in principio era molto alto. Ti cito la prima cosa che mi ha dato fastidio:
QUOTE
"Le tenebre stavano lentamente calando sull'enorme megalopoli e l'oscurità mescolata a tali lamenti sembrava il preludio di un racconto dell'orrore in grado, però, di non intimorare lo Schwarz che con sguardo fiero e serio si muoveva come un'enorme e lenta ombra fonte di suoni metallici prodotti ad ogni passo quando l'Hekatombe, il gigantesco spadone che portava lungo la schiena, andava a picchiettare con una ritmica perfetta la corazza parziale del guerriero."

Ora, tralasciando l'errore, prova a leggerlo tutto d'un fiato e dimmi cosa ne pensi. Spezza un po' il discorso, altrimenti rischi di stancare troppo il lettore con frasi prolungate e piene di aggettivi. Non dico di ridurre ogni ragionamento ad una manciata di parole, ma nemmeno di allargare esageratamente il tutto. La perfezione sta nel mezzo, non lo dico solo io. Con una buona rilettura dei post e un qualche punto in più, forse saresti riuscito a guadagnare una votazione piuttosto alta. In ogni caso, il mio giudizio ti porta sopra la sufficienza.


[Strategia] -
Eri partito bene, pensavo saresti stato capace di tenere un livello alto nonostante le tue limitazioni dovute all'energia. Il tuo attacco iniziale mi ha sorpreso, perché sei riuscito a mettere il tuo avversario con le spalle al muro e costringerlo a subire il fendente. Poi ti sei spento. Nel senso che non hai più provato una vera strategia di combattimento - a parte quella della voragine, che mi è sembrata anche un'idea carina. Ti sei limitato a sparare con la pistola, a difenderti e a cercare di non prendere troppi danni. Forse ti sei salvato all'ultimo, grazie a quella tua abilità con la spada che, da quanto ho letto, è davvero interessante. Non dico assolutamente che hai condotto tutto lo scontro in maniera passiva, però ho trovato alcune tue azioni come gettate lì per caso, per cercare di fare qualcosa. Hai usato tutte le energie e le hai dosate correttamente, quindi sotto questo aspetto sei andato bene; hai alternato difesa e attacco, ma non mi sei piaciuto nella fase strategica in generale. Secondo il mio modesto parere, avresti potuto fare di più - è anche vero che il tuo avversario aveva una disponibilità tecnica superiore.
Un'altra cosa che non apprezzo è l'utilizzo continuato di una stessa abilità (il fendente stordente), anche se non possiedi molte altre offensive. Piuttosto inventati qualcosa di originale, rischi di perdere dei punti in sportività, ma almeno ti distinguerai come giocatore. Te lo dice uno che giocava un pirata che faceva quasi solo danni fisici -come Klaus- e che si riduceva a pescare idee impossibili pur di alternare la propria strategia. In questo campo non posso darti un voto troppo alto.


[Sportività] -
Non ho notato errori di sorta, fatta eccezione, forse, di un'eccessiva superficialità nel considerare le biglie stordenti del tuo avversario. Facevano comunque parte della sua strategia, quindi avresti dovuto tenere conto dei loro effetti in ogni caso, soprattutto della loro durata. Lo aveva specificato anche nello specchietto riassuntivo, occhio a queste sviste. Nel complesso, comunque, risulti abbastanza sportivo, prendi i danni che devi prendere, non intraprendi azioni al limite dell'inverosimile e reagisci sempre come si dovrebbe. I tuoi conteggi sull'energia sono corretti, svieni sotto la soglia del dieci per cento. Nessun giorno di ritardo accumulato. Tutto a posto.



[Lily]_________________

[Scrittura] -
Ho già incontrato Lily una volta e non sono rimasto sorpreso nel ritrovarla immutata nel suo carattere e nelle sue idee. Questo è bene, molto bene. I tuoi ragionamenti sono coerenti, il tuo modo di rappresentare questo personaggio è impeccabile, la storia è interessante e ricca di episodi coinvolgenti. A differenza del tuo avversario, forse limiti un po' la descrizione di quanto avviene intorno a te, compensando ampiamente questa mancanza con descrizioni approfondite dei pensieri di Lily. Ho percepito chiaramente il suo desiderio e la bramosia per la perfezione, la delusione nel constatare il suo fallimento, il rimorso di non essere riuscita a trovare ciò che, forse, avrebbe potuto cambiare il corso della sua esistenza. Lo ammetto, è un personaggio complicato da capire, ma proprio per questa sua caratteristica io lo trovo decisamente "vivo". Lily cerca qualcosa o qualcuno che spezzerà la monotonia che si è creata con le sue stesse mani, cerca un pretesto per smettere di essere superiore -un po' come nella logica dei serial killer- e per interrompere un ciclo vizioso di morte ed esperimenti. Il tutto si riassume con questa frase: "Io cerco qualcuno che mi metta in catene". Ho davvero sorriso nel leggere questa parte di testo, perché mi sono reso conto di quanto sia interessante la situazione della ragazza. Non so come definirla...forse una realtà crudele. In ogni caso, posso solo farti i miei complimenti per il lavoro svolto.
Unica pecca: le parentesi. Ho capito il tuo intento, volevi spezzare questi commenti particolari per farli risaltare nel post. Una cosa giusta, tuttavia a me non piacciono proprio. Lascia le parentesi per il linguaggio tecnico e utilizza altri espedienti per la narrazione. Non è un vero e proprio errore, mi sembrava giusto segnalarlo per un fatto di estetica e fluidità del testo.


[Strategia] -
Hai usato tutto il tuo arsenale tecnico per imporre la supremazia sul campo di battaglia. Lo scontro volgeva a tuo favore già sulla carta, ma hai saputo sfruttare bene tutte le strategie che potevi imbastire. Il campo di gelo molto azzeccato contro un avversario dalle doti fisiche, le tecniche di ghiaccio che aumentavano di danno, gli assalti con il drago alle spalle. Mi è piaciuto particolarmente la combinazione tra il cerchio di paura e l'attacco contemporaneo della tua bestia, davvero originale. Hai utilizzato anche le tue biglie per stordire l'avversario, molto bene. In effetti, a parte un paio di situazioni in cui hai osato anche troppo, hai mirabilmente condotto il duello a tuo vantaggio. Ti sei trovato in difficoltà solo contro la psionica del fendente, ma non potevi farci nulla, negli altri casi ti sei difeso a dovere -attento a non abusare troppo di protezioni come il muro di ghiaccio con cui hai parato una voragine e un proiettile. Credo che tu abbia anche valutato bene i vari CS in gioco. Risulti vincitore prendendoti qualche danno di troppo, ma di questo parleremo nel prossimo campo.


[Sportività] -
Non sei stato antisportivo, però ho un paio di cose da farti notare. Primo: che danni esagerati per i colpi fisici! Ok, lui ti ha tranciato metà dell'addome e una ferita del genere potrebbe anche essere mortale, ma a livello -seppur irrealistico- di gioco è sempre un colpo fisico...ti sei preso un Medio, gratis. Non dico che questo sia sbagliato, anzi, a volte conteggiare queste ferite ti rende addirittura più sportivo, tuttavia mi pare tu abbia ingigantito la questione. Ti avrei fatto passare questa cosa, più il colpo della pistola, se entrambi gli attacchi fossero stati potenziati da una qualche tecnica, ma così proprio non posso chiudere gli occhi. Attento che questo atteggiamento è visto da alcuni come "prendo danni per guadagnare in sportività". Sono certo che non era il tuo caso, ma ridimensiona comunque la tua valutazione. Secondo: cosa vuol dire danno Medio/Basso? La ferita della pistola, ho capito, ma di che entità? Basso o Medio? Attento anche alla precisione nello specchietto, perché mandi in confusione il giudice che non sa più dove guardare e si ritrova a dover rileggere l'intero scontro per capire se hai subito una doppia ferita o hai solo messo quella barra perché eri indeciso su quale danno prendere. Il resto è a posto. Nessun giorno di ritardo accumulato.



VALUTAZIONI




[Klaus van Schwarz]
Scrittura: 6,5 + 6 + 6 = 6,167

Strategia: 6 + 5,5 + 6,5 = 6,000

Sportività: 6,5 + 5 + 6,5 = 6,000

MEDIA: 6,056


[Lily]
Scrittura: 7 + 6,25 + 6 = 6,417

Strategia: 6,75 + 6 + 6,75 = 6,500

Sportività: 6 + 5 + 6,25 = 5,750

MEDIA: 6,222

 
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