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Shivian VS Morpheus

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Lud†
view post Posted on 13/10/2012, 14:31 by: Lud†

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

I’ vo piangendo i miei passati tempi
i quai posi in amar cosa mortale,
senza levarmi a volo, abbiend’io l’ale,
per dar forse di me non bassi exempi.



D'improvviso scese il silenzio.
Come in una cappa insonorizzata, l'unica voce a rimbombar in quel cimitero di corde vocali fu quella del vice capitano del Clan. Non v'era nulla di improvvisato o abietto in quel discorso, ogni parola pareva calibrata al millesimo come la trama di una storia ancor da delineare; ma di cui si potevano già vedere i contorni abbozzati. La voce di Shivian si insinuò nella testa di Morpheus come un serpente viscido, le parole fecero breccia in un muro di ciottolato quasi sgretolato, una tromba d'aria che devastò una parete già logora e cadente. Non fu la rabbia né la cieca furia a impossessarsi del corpo del dragone, bensì l'orgoglio cominciò a ruggire come una bestia tenuta dietro una spessa gabbia da troppo tempo. Poi venne l'inevitabile, il guerriero partì alla carica brandendo la sua lancia, pochi attimi e la distanza tra i due fu colmata, un affondo rapido costrinse il drago a scartare sulla destra, ad avvicinarsi al bordo del ponte, ma quando pensò che il colpo lo avesse mancato, l'affondo si trasformò in una spazzata, la traiettoria della lancia cambiò, e Morpheus non ebbe il tempo materiale di alzare una difesa adeguata. Fu come se un cavallo lo investisse a tutta forza, sentì le costole incrinarsi sotto la sua pelle, e un dolore simile a mille spilli roventi invadergli tutto il corpo. Fu sbalzato violentemente oltre il bordo, nell'oblio di un fiume nero che reclamava la sua vita. Sarebbe stato facile morire, abbandonare il suo corpo a una discesa ineluttabile, toccare le acque del Grigio e perire per il troppo male che si annidava. Volse il volto verso la fine del suo cammino, a osservare lo scorrere fatale delle acque. Poi chiuse gli occhi per qualche attimo, ritrovandosi immerso in un universo ugualmente nero. Come un angelo che cade all'inferno allargò le braccia, mentre Ramhat lo trascinava rapidamente verso la fine di quella caduta. Aprì gli occhi e vide l'acqua a pochi palmi dal suo volto, ma nel suo inconscio una bestia ruggì. Scalpitò, si dimenò, graffiò l'interno delle sue viscere come un iena bramosa di sangue. Una bestia ben più antica dei draghi, una creatura lontana dal raziocinio e dalla mente, un drago primitivo e brutale guidato semplicemente dall'istinto del predatore. Avvenne una catarsi, lontana dal suo immaginario e da ciò che Morpheus si aspettava. La mente si riscosse da quel torpore in cui era caduta, ma a uscirne non fu un drago maestoso e fiero, bensì una creatura sgraziata e primitiva. Sullo sfondo nero del fiume, una macchia blu si riscosse battendo le ali, un roboante tuono accompagnò quel movimento. Si alzò in volo come a volersi liberare dalle costrizioni che fino a quel momento lo avevano attanagliato. Le catene furono spezzate, Ramhat era la sola a pendere dalla sua coda, come un memento e un monito del suo passato, la prigionia da cui era sfuggito non era rappresentata dalle mura di una nave galleggiante, ma da un miasma interiore che lo costringeva a una vita non vissuta, a un pensiero costante che lo lacerava dentro. Ma ora in una mente primitiva tutto era dimenticato, tutto era flebile e incostante. Accarezzò nuovamente il cielo, sfidò la stessa bruma densa che asfissiava l'Orbrun, sentì le goccioline addensarsi sul suo volto, il vento solleticargli le scaglie. Planò sugli spettatori spandendo il terrore, fu accolto da urla isteriche che avvolsero l'arena rompendo il silenzio. Fu gioia e luce per i suoi occhi e le sue orecchie, fu di nuovo la vita che penetrò il suo animo. Avrebbe voluto continuare a volare per sempre, sparire oltre l'orizzonte e non fermarsi mai, solcando i cieli di tutto il continente e andando oltre, in posti sconosciuti e distanti. Atterrò sulle quattro zampe, il ponte sembrò tremare sotto i suoi piedi, come se il mondo stesse sul punto di implodere e di accartocciarsi su se stesso. Di fronte a lui la figura di Shivian che lo aspettava. Sembrava così piccolo e insignificante ora che era un drago.

« Shivian, » la voce era molto più simile a un ruggito, le fauci schioccarono facendo trasparire un tono ben più duro di quello che il suo aspetto umano potesse mai replicare, « un drago non è mai uno schiavo. » Morpheus alzò il collo sovrastando completamente l'umano davanti a lui, le piccole pupille strette brillarono come due zaffiri lucenti.

« Tanto meno di quell'inetto di Viktor. »

Benché non fosse lui la causa dei suoi mali, ma soltanto l'ennesima goccia che fece traboccare un vaso stracolmo, Shivian glielo aveva mostrato come un capro espiatorio per una catarsi semplice ma non totale. Ben altro avrebbe dovuto fare per ridestarsi completamente. Ma la sua mente era, al momento, del tutto sgombra da ogni pensiero, e questo gli bastava.


La coda saettò rapidamente verso sinistra, con un colpo di frusta Rahmat si diresse verso la destra del vice capitano.


« E come tutti, anche tu proverai terrore dinanzi a me. »

Già assaporava il viso di Shivian per la prima volta scalfito dal sentimento di paura, di terrore improvviso che coglie la mente pietrificando l'uomo, un sentimento così naturale e primitivo, così semplice ma al contempo tanto terrificante. Il drago aprì la bocca per scatenare un nuovo terribile ruggito, ma questa volta lampi e saette sarebbero state vomitate in direzione di Shivian, con l'intento di sfigurarlo in volto, sì che nessuno l'avrebbe più riconosciuto per strada. A quel punto una seconda frustata di Rahmat sarebbe piombata dal lato sinistro dell'uomo per investirlo completamente: una palla d'acciaio di tre metri di diametro che non avrebbe lasciato scampo al suo avversario, colpendo qualsiasi cosa si sarebbe frapposta sul suo cammino. Perché Shivian aveva si il merito di averlo destato dalla perdizione, ma per sua sfortuna avrebbe avuto anche l'onore di conoscere ciò che lui aveva creato.
Di conoscere ciò che quella bestia primitiva era in grado di fare.
Una bestia lontana ancora dalla rinascita della ragione.
Ma ben più temibile.


CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 76%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto)
Status mentale:Rispetto per il suo avversario.

Abilità attive:
– Turn-out.
Al cospetto delle cose del cielo e dell’universo chiunque è per certo piccolo e misero. Dalla terra ogni cosa pare tuttavia lontana e insignificante, troppo distante affinché possa divenire fonte di preoccupazione, ma la sola vastità di quel che si rivela allo sguardo dovrebbe essere già indizio importante, spesso trascurato. Ma quando un corpo celeste precipita in tutta la solennità che gli è possibile, cosa fare? Spendendo un quantitativo Medio di energie, e mediando un’offesa con Ramhat, si riuscirà ad instillare nell’avversario una sensazione di panico e impotenza, come se non potesse far nulla per contrastare l’arma che veemente si abbatte su di lui. La tecnica ha natura psionica, infligge danni alla mente per un ammontare pari al consumo e può essere contrastata mediante opportune difese psioniche. {Tecnica di potenza Media}
Breath of the Dragon
Tuttavia con la crescita, i polmoni di Morpheus hanno acquisito una maggior capacità di incameramento di energia elementare elettrica. Tant'è che non vi sono più limiti imposti. A un consumo variabile infatti Morpheus è capace di sprigionare letteralmente scariche elettriche che provocheranno danni suddivisi equamente tra mente (shock) e corpo (ustione). Se utilizzata a 360° l'offensiva risulta essere di un livello inferiore. Le emanazioni dovranno necessariamente avere come punto di origine Morpheus e in forma umana il soffio non dovrà necessariamente fuoriuscire dalla bocca. [Pergamena Dominio del lampo].
Consumo usato Alto

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Schivo il primo attacco, dato che, come tu hai detto, non era tuo intento attaccarmi ma obbligarmi a spostare.
Ok, allora avrei potuto parare il tuo medio (danno alto visto la tua passiva), ma, mia scelta, ho deciso di subire il danno per sfruttare il tuo spunto di gdr. Quindi cado dal ponte e, come volevasi dimostrare, poco prima di cadere nel fiume mi ridesto in una versione più primitiva di Morpheus, dove al momento l'istinto è l'unica cosa a vivere, quindi una parziale catarsi, dato che VIktor non è il portatore dei mali di Morpheus ma viene usato per ridestarsi parzialmente. Da qui afferma di non essere un suo schiavo né di esserlo mai stato, l'orgoglio lo spinge a cercare di farti provare paura, quindi attacco con Rahmat attivando l'abilità Turn out. Successivamente spalanco la bocca sparandoti un alto con la perga dominio del lampo, e qui attacco con una seconda frustata sul tuo lato sinistro.
Spero che tu possa gradire il post.
editati un paio di errori



Edited by Lud† - 14/10/2012, 00:08
 
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