Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Shivian VS Morpheus

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view post Posted on 30/9/2012, 11:48
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Shivian vs Lud†
« energia Rossa, pericolosità S - energia Verde, pericolosità C »

Il Ponte sul Grigio
Nel cuore spento dell'Orbrun giacciono segreti sepolti da secoli. Ricordi di civiltà tramontate e stuprate dall'inclemenza del tempo, resti scheletrici di creature dimenticate, abissi gravidi di minaccia che si spalancano grotteschi là dove la vegetazione cede il passo all'incertezza. Tra queste gole rocciose scorre un fiume, che non è il più ampio della regione, eppure porta con sé un'infamia senza pari. Lo chiamano "il Grigio" per via della tinte scure delle sue acque melmose; è una cloaca satura di malattie e bestie infette e scivola placido lungo quasi tutta la terra della nebbia, lambendo appena il dedalo urbano del Goryo. Ad est della città vecchia esiste un ponte naturale di solida roccia, largo come una delle vie principali di Taanach e sovrastato da due figure immonde scolpite nella pietra e nel legno: i due idoli dei Maegon, popolo scomparso secoli or sono, riversano sulla sponda orientale del fiume un costante conato di veleni naturali la cui origine è tutt'ora sconosciuta. Si sussurra che i Maegon, al crepuscolo della loro esistenza, maledissero il fiume rendendolo un coacervo mortale di infezioni virali così da punire i nemici che li avevano annientati, insediandosi nella regione al posto loro.
Affascinati da questa leggenda e dalle caratteristiche idonee del ponte, i Custodi hanno selezionato questo luogo come arena di scontro per i partecipanti al torneo cittadino. L'ampiezza della passerella naturale è sufficiente perché vi possano transitare quattro carrozze affiancate, senza che alcuna di esse corra il rischio di cadere nel Grigio. Il ponte è difatti privo di barriere per tutta la sua lunghezza, una cinquantina di metri ed oltre; chiunque si dovesse trovare a combattere qui dovrà stare ben attento a non scivolare nel fiume, poiché allora non avrebbe alcuno scampo di sopravvivere - non alla caduta, breve e innocua, ma ai morbi letali che lo infestano.
Sono stati allestiti dei palchi ad ambedue le estremità dell'arena improvvisata, ed è inoltre possibile che vi siano degli spettatori interessati a bordo di battelli poco sotto al ponte.

Primo Post :: Shivian
Player Killing :: Disattivo.
Durata :: Un post di presentazione e cinque di combattimento.
Tempi di Risposta :: Quattro giorni dal post dell'avversario. Ogni giorno di ritardo corrisponderà a 0,25 punti di penalità in sportività.
Regole :: Il duello sarà valutato al pari di qualsiasi scontro ufficiale e saranno applicate le stesse regole. Ogni chiarimento esterno al gioco andrà effettuato in privato o in altre sedi; le trasgressioni in questo senso saranno sanzionate nella sportività dell'utente. La modifica di un post comporterà ben più gravi penalità.
Tempo e Meteo :: Imbrunire; Sereno.
Background :: I due contendenti verranno contattati e invitati a presentarsi in loco, all'orario stabilito.




Edited by Shivian - 30/9/2012, 18:55
 
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view post Posted on 3/10/2012, 16:49
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— CANE MANGIA CANE —



Il cielo dell’Orbrun quella notte era buio e completamente privo di stelle, nemmeno gli astri più luminosi sembravano in grado di fendere l’oscurità e la coltre di nebbia venefica che appestava quel luogo dimenticato. Le strutture metalliche che entro poche ore avrebbero dovuto ospitare migliaia di persone ora non erano altro che gusci vuoti, un'ossatura scheletrica che si perdeva in quella sconfinata desolazione. Al di sotto di tutto questo il Grigio scorreva placidamente, le sue scure acque mefitiche sembravano viscose a tal punto che più che acqua pareva esser formato di olio nero.
L’imponente sguardo torvo dei due giganteschi idoli di pietra era in parte spezzato dai segni delle intemperie e dai vapori corrosivi che risalivano dalle acque del Grigio. Nemmeno questi ultimi simboli dell’impero dei Maegon sembravano essere in grado di resistere alla furia della propria maledizione, l’oscurità che regnava in coloro che avevano creato quel luogo era tale da arrivare a consumarne pezzo dopo pezzo anche gli ultimi lasciti fino a quando ogni traccia del loro passato sarebbe stata erosa fino a svanire per sempre.




Poche ore prima, all’interno del decadente palazzo della Gorgone con il cielo ancora rischiarato dalle ultime luci prima del crepuscolo, aveva avuto finalmente occasione di incontrarsi con il membro dei Custodi che meno godeva della sua fiducia, Laurens. Ancora adesso Shivian, ripensando a quanto si erano detti, si ritrovava a sorridere; nonostante le velate minacce che avevano caratterizzato la prima parte della conversazione i due erano infine riusciti a trovare solidi ponti in grado di sorreggere la loro labile alleanza. Solo una volta conclusa quella inevitabile incombenza Shivian aveva scelto di recarsi presso l’arena che l’indomani avrebbe ospitato lo scontro nel torneo da lui stesso organizzato.

In quel luogo -sembrava ormai passata un’eternità dagli scontri della guerra del crepuscolo- sarebbe tornato finalmente a combattere! Allo stesso modo di quando aveva combattuto all’interno del vortice di potere che formava l’Asgradel anche questa volta avrebbe affrontato contro un uomo dell’Akerat che aveva anch’esso accettato di unirsi alle schiere del Goryo. Così come non aveva temuto di dover uccidere un confratello in quell’occasione il pensiero non lo preoccupava neanche questa volta.
A quel tempo aveva combattuto per la gloria dell’Asgradel, stupidamente desiderava mostrarsi degno di essere uno dei suoi campioni prescelti.
Questa volta invece avrebbe lottato per se stesso, per quel clan che aveva salvato dalla distruzione e che aveva reso più forte di quanto fosse mai stato.
In quell’occasione, indipendentemente dai risultati dei singoli scontri, il Goryo avrebbe mostrato a tutta Taanach come non fosse affatto un cucciolo bastonato che si era dovuto ritirare in città a leccarsi le ferite subite ma come fosse ancora una bestia temibile e selvaggia pronta a divorare senza alcun scrupolo la sua stessa progenie appena questa si fosse dimostrata non degna.
Entro poche ore la città sarebbe stata invasa da migliaia di persone avide del sangue degli adepti del Goryo ma non ci sarebbe stato uomo sufficientemente forte da trattenere il proprio spirito dal vacillare di fronte ad una simile potenza. Un tremito di terrore avrebbe attraversato tutta Taanach e, mentre il popolo avrebbe inneggiato i suoi nuovi campioni, i nobili della città sarebbero corsi a rinchiudersi nei loro palazzi ad implorare di non essere travolti a loro volta da quella forza incontenibile.

Lo sguardo che Shivian rivolse al ponte di pietra era di pura estasi. Poche ore ancora e la sua visione sarebbe diventata realtà.


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Nel momento in cui mise piede sul terreno antistante al ponte sul Grigio, la terra stessa tremò mentre una folla ancora maggiore di quella prevista affollava ambedue le sponde accalcandosi sia sulle strutture predisposte che attendendo in piedi tutt’attorno nella spasmodica attesa dell’inizio dei combattimenti. Per un solo istante quell’immenso mare di persone si ammutolì mentre Shivian compariva finalmente nell’arena per poi esplodere nuovamente in un boato di urla e grida d’incitamento. Perfino nelle acque fetide del fiume si potevano vedere barche colme di persone in trepidante attesa. Nessuno a Taanach sembrava voler perdersi lo scontro in cui il comandante dei Custodi avrebbe affrontato quello che era senza ombra di dubbio uno dei più pericolosi prigionieri della Purgatory: il drago!
Numerosi racconti di come quella creatura metà uomo e metà bestia avesse seminato il panico durante la guerra intestina del Goryo serpeggiavano rapidamente attraverso la folla diventando ogni istante sempre più ricchi di particolari fantasiosi. Molti giuravano che fosse il più potente tra gli uomini del Beccaio mentre altri inneggiavano ad alta voce al nome dei Custodi che, così si raccontava, avevano dovuto unire le loro forze pur di arrestare la furia di quella belva.

Dopo essere stato accolto da quel tripudio di voci Shivian avanzò di pochi passi, rimanendo solamente qualche metro sopra la struttura di pietra di quel ponte naturale attendendo così da permettere alla folla di scatenarsi quando a comparire sull’altro lato della sponda sarebbe stato il suo avversario. Solo una volta che fosse stato concesso anche a lui il giusto tributo d’onore sarebbe avanzato ulteriormente, pronto ad iniziare lo scontro. Avvolto dalla sua leggera armatura a placche d’acciaio aveva portato con sé sia la sua lunga lancia da combattimento che una seconda spada acquistata per l’occasione. Questo nonostante sulla schiena portasse ugualmente il proprio Ba Xian saldamente fissato ad un resistente fodero le cui fasce incrociate gli avvolgevano il busto. Anche se si era ripromesso di non sfruttarne per alcun motivo i poteri, quell’oggetto era troppo prezioso perché fosse lasciato liberamente in custodia anche al più fedele dei suoi uomini.

Al pari di quanto aveva fatto la notte precedente Shivian rivolse al ponte e al luogo da cui sarebbe uscito il proprio avversario l’estatico sguardo di chi vedeva realizzati i propri desideri più sfrenati.




± Note_
Il torneo inizia anche per me. Gli eventi nella prima parte sono il seguito di quelli narrati in « prologo » mentre la seconda invece rappresenta il post di inizio del duello vero e proprio.
Fin da subito auguro un buono scontro al mio avversario, sperando che anche lui apprezzi come me la possibilità di affrontarci al massimo delle nostre capacità. Per quanto riguarda lo specchietto riassuntivo inizierò a riportarlo dal primo turno attivo.
 
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view post Posted on 6/10/2012, 13:55

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

Nel buio della sua cella, con il sommesso tintinnare di catene che come una melodia distorta accompagnavano la mente di Morpheus ormai sprofondata in un limbo, il dragone se ne stava in silenzio accogliendo l'unica cosa che potesse considerare veramente suo amico: il Sogno. Caduto, dopo i fatti di Purgatory, in un oblio onirico dove il suo Io fu smarrito in una coltre di nebbia densa e quasi liquida, molto simile a quella che abitava l'Orbrun, pareva essere diventato un involucro vuoto di carne che non conteneva più anima, ma solo rimpianti. S'era trasformato in un vecchio pieno di rimorsi, con lo sguardo spento e vacuo che vagava tra le mura di quella nave galleggiante. Oltre il metallo c'era una libertà a cui non aspirava, oltre i due metri quadrati della sua cella c'era un mondo vasto e immenso che non riconosceva più. E lì solo in quella viscida realtà, un muro di promesse fatte si sgretolò sotto i colpi di una fallace giustizia terrena. Della figura imponente e orgogliosa che caratterizzava i draghi, non rimaneva nient'altro che un umano stanco e con gli stracci logori che si trascinava incatenato per la prigione, la barba incolta che cresceva snaturando il viso di un giovane che non aveva oltrepassato le venti primavere, ma con occhi che raccontavano di un'eternità spesa malamente.
La caligine nera quanto il colore dei suoi fallimenti aveva addormentato i suoi sensi, spegnendo persino l'istinto primordiale che ogni bestia portava con sé come un'arma rudimentale, il raziocinio si era perso in ombra vacua di ricordi, scartabellati uno a uno per comprendere le ragioni del proprio fallimento e quando tutto quel senso di colpa svanì, quando finalmente il cervello tacque, divenne tutto piatto. I colori che fino a prima parevano vividi, che quasi danzavano davanti ai suoi occhi, ora erano morti, come se una patina grigia fosse calata improvvisamente ammorbando ogni cosa di un tetro malessere. Il mondo non pareva più quell'Oasi idillica in cui era cresciuto, ma ora i mali parevano divorarlo come tanti piccoli parassiti, piccole pozze nere che dilagavano a macchia d'olio facendo apparire il pianeta come un enorme groviera mangiucchiata da migliaia di ratti affamati. Per questo Morpheus si nascose in un sogno, la sua mente al riparo dalle intemperie di una realtà che non lo appagava. Nel suo mondo suo fratello era ancora vivo, e insieme volavano sbattendo le ali su una distesa verde dove di tanto in tanto picchi innevati si sostituivano al blu dell'oceano, come Dei sovrastavano quel mondo incontaminato, il blu e il nero che, come in primordio, cavalcavano l'atmosfera immergendosi nella brezza mattutina. Si ridestò prima di impazzire, prima che il suo cervello diventasse una poltiglia grigia indefinita non più in grado di distinguere realtà e finzione. Perso in quel limbo, i giorni sembravano eterni, e la prigione non era mai abbastanza vuota, abituato com'era al buio e alla solitudine della sua caverna, quella prigione rassomigliava molto di più al centro pulsante di Basiledra, gli infastidiva il ciarlare dei prigionieri, i secondini che lo scortavano ovunque, il ricordo fatiscente del corpo del vecchio che doveva seppellire; ma che probabilmente venne lanciato dal ponte della nave e che ora marciva insieme alle terre dell'Orbrun. Quel giorno, un giorno anonimo come tanti altri, era seduto su una scomoda panca di legno, poteva sentire le schegge del legname mal intagliato penetrargli la pelle sotto il sedere, in mano un cucchiaio (anch'esso dello stesso materiale) che pescava in una ciotola contenente frugale zuppa d'avena, ma che al sapore pareva essere segatura secca. Una guardia si avvicinò per infrangere quella bolla di silenzio che lo avvolgeva. Morpheus non ci fece molto caso, capitava di sovente che i carcerieri si avvicinassero a loro per sbeffeggiarli, ma questa volta, l'andatura nervosa tradiva diverse notizie, e la lettera in mano con tanto sigillo in ceralacca del Clan Goryo confermava tutto. Al dragone bastò un solo sguardo per capire il motivo di disturbo.
D'altronde era una settimana, o poco più, che non si parlava d'altro a Taanach, fin quando le voci insistenti non giunsero fino alle orecchie dei carcerati, promesse di libertà echeggiarono all'interno della nave, mandando in subbuglio chiunque avesse ancora la forza di combattere, un torneo, il cane mangia cane, a cui molti erano interessati. Ma non Morpheus.

« Che vuoi? Non ho intenzione di partecipare. »

La sua reazione fu fredda e apatica, lo sguardo basso a fissare la zuppa che continuava a mescolare con il cucchiaio, con la speranza che diventasse qualcosa di migliore. Ma i suoi pensieri – e le sue speranze - furono smorzati dal pugno del secondino contro il tavolo, la lettera fu sbattuta davanti alla sua faccia. Poté sentire il puzzo acido dell'alito disgustargli i recettori olfattivi, poté vedere le carie, i denti gialli che a stento si reggevano all'interno della bocca.

« Non hai scelta, stronzo! »
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Deadman Walking


L'Orbrun non è famoso per la sua accoglienza e per lo splendido panorama in grado di impressionare gli occhi dei mortali, né tanto meno è segnalato nelle guide per le carovane. No l'Orbrun è un luogo situato nel meridione più estremo del continente, dove pochi hanno il coraggio di andare, ancor meno quelli che tornano indietro per raccontarlo. Una terra avvolta in una maledizione perenne, l'acqua sulfurea che sgorga dal terreno non ha nulla di benefico, talmente acida da poter sciogliere anche il metallo più duro, mentre tutto intorno è avvolto da una bruma densa e soffocante che penetra nei polmoni mozzando il fiato e oscurando la vista. E lì, lontano dalla vista e dagli occhi, s'annidavano le creature più tremende del continente, vomitati direttamente dall'inferno parevano giungere insieme ai cavalieri dell'apocalisse. Scricchioli metallici, striduli sottili e tetri che accompagnavano i passi di chi tanto audace si avventurava. Taanach sorgeva tra le nebbie di Orbrun, una cittadina quasi surreale e quasi decaduta che solo con l'avvento del Clan stava riavendo nuovo vigore, ma quel giorno la città sembrava normale, non più tetra, non più spaventosa, anzi quel giorno brulicava di persone, di curiosi che non aspettavano nient'altro che il cane mangia cane.
Il calar del sole oltre i picchi dell'Akerat, regalava agli astanti accorsi per guardar il duello uno spettacolo naturale di cui era difficile non suggestionarsi: le ombre allungate delle figure si districavano sul pietrisco del ponte, i colori tenui variavano dall'arancio all'indaco pittando il cielo con l'aiuto del candido ondeggiare delle nuvole che, di tanto in tanto, apparivano nel firmamento come a voler ricordare che tutto nel mondo è mutabile, tutto può variare in un piano dimensionale che è tutto fuorché statico. Morpheus apparve all'orizzonte dapprima come un piccolo puntino sfocato, lontano nel tempo e nello spazio, poi con il passare dei secondi la figura si fece più distinta, i tratti di un uomo poco più alto di un metro e ottanta, capelli corvino ribelli che si agitavano davanti alla fronte e una barba incolta che nascondeva un viso chiaro ma visibilmente abbronzato, dai tratti tipicamente meridionali. Il pubblico iniziò a schiamazzare, accorso in gran numero, molto di più di quanto si aspettava, e quando la figura del dragone fu ben visibile una marea di fischi inondò le orecchie di Morpheus. Sotto di loro le acque nere del “Grigio” si agitavano, un miasma denso saliva a impestare l'aria, un coacervo di morbi letali abitavano quel liquido maledetto. V'era, in quella piccola porzione di natura, tutto ciò che più caratterizzava l'Orbrun, pestilenza, malattia, putridume, le acque più contaminate di tutto il continente, persino i due colossi di pietra eretti dai Maegon sembravano arrendersi alla maledizione che loro stessi avevano lanciato. In tutta quell'atmosfera, agitata e maligna, la figura trascendentale di Morpheus, agghindata solo di stracci, stonava con il clima che si era creato per quel duello. Quella del drago era un calma apatica e distaccata, condita da un quasi totale disinteresse. Avanzò sulla pietra naturale accompagnato da una litania metallica, una lunga catena di circa sei metri era attaccata alla sua gamba, alla quale estremità una grossa palla chiodata veniva trascinata con una distorta naturalezza. Il volto era chiuso da una grossa museruola, sebbene troppo piccola per permettergli una trasformazione, mentre le mani erano strette da grosse catene, ad accompagnarlo una scorta di tre guardiani armati fino ai denti. Gli avevano detto che erano misure precauzionali in caso di un tentativo di fuga, ma Morpheus, e aveva provato a farglielo intendere, non aveva nessuna voglia di scappare. Quando si avvicinò all'arena improvvisata sul ponte di pietra, fu vagamente colpito dall'affluenza di pubblico giunto per vedere il suo duello, ma bastò guardare il suo avversario per capirne il perché. Di fronte a lui un ragazzo dai lunghi capelli neri, i tratti inconfondibili, lo aveva visto, durante l'assalto alla nave, quei pochi istanti sufficienti per scolpirgli in mente il suo volto. Shivian, il vice capitano del Clan Goryo, o meglio l'essenza stessa del Clan. Morpheus sorrise, non si aspettava davvero niente di tutto ciò.
« Non facevate prima a mandarmi su un patibolo? »
Ma la risposta era evidente, sotto gli occhi di tutti, Shivian non era famoso per la sua clemenza verso i traditori, il suo intento era chiaro, ne avrebbe ucciso uno per educarne cento. Lui era la vittima sacrificale per mostrare al popolo cosa succedeva a chi si metteva contro il Clan e contro Shivian. Non era nient'altro che una messa in scena, una colossale finzione, con la promessa della libertà si sarebbero dimostrati benevolenti, ma difatti nella realtà non davano nessuna speranza ai ribelli, li avrebbero schiacciati di fronte a un pubblico per innalzare la propria forza. Ma il suo Cane mangia cane era ben differente da tutto quello. La sua battaglia era già iniziata, come un cane a due teste, entrambe dominanti, che cercano la supremazia sull'altra così la ragione cercava di sopravvivere alla perdizione dell'oblio in cui la mente di Morpheus rischiava di piombare.
« Se avessi saputo che eri tu, Shivian, il mio avversario, per lo meno mi sarei messo qualcosa di più elegante. »
Intanto i guardiani si avvicinarono a lui, uno di loro con una grossa chiave gli tolse il lucchetto che bloccava la museruola, delicatamente gli altri due gliela sfilarono dal cranio, mentre l'altro gli rimuoveva anche le catene che gli bloccavano le mani. Si massaggiò i polsi, le catene troppo strette non gli avevano dato il giusto afflusso di sangue, scrocchiò le ossa del collo, muovendolo prima a destra poi a sinistra, nonostante la calma si sentiva contratto e leggermente fuori forma.
« Non sono né il più forte né il più pericoloso dei ribelli, a dirla tutta non sono nemmeno un traditore. »
Il drago sorrise, diceva il vero, lui non era una recluta del Clan, aveva seguito Vicktor solo per pura noia, per distrarre il cervello dai pensieri che la morte del fratello gli aveva causato. Aveva cercato l'azione per dimenticare, con il risultato che un nuovo fallimento non fece altro che fungere da cassa di risonanza per i suoi sensi di colpa. E non era al pari di Caronte, né della bestia di pirate's bay.
« Quindi perché avete scelto proprio me? »


CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


4 cs intelligenza 1 cs Potenza fisica


Energia: 100%
Status Fisico: //
Status mentale:Rispetto nel suo avversario.

Abilità attive:

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:

Allora, solitamente non sono cosi logorroico nei post, ma solitamente nei post di un torneo devo contestualizzare tutto. Morpheus dopo il fallimento dei ribelli cade in uno stato di trance, ripensa a tutti i suoi fallimenti, soprattutto la morte del fratello, infatti durante la prigionia realizza che la morte del fratello lo ha scosso, lui ci aveva messo 400 anni per trovare un modo per salvare il fratello, alla fine scopre che è morto quando mancava poco per salvarlo, comunque detto questo nulla, arriva al luogo dell'incontro e niente le armi sono riposte, mentre Rahmat è attaccata al piede. Comunque tranquillo, i prossimi post saranno più corti, questo è stato letteralmente un parto, non finiva più. buon divertimento, spero di essere all'altezza.
Edit: Corretti un paio di errori, ero dovuto uscire e non avevo potuto dare un'ultima occhiata.



Edited by Lud† - 6/10/2012, 17:33
 
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view post Posted on 10/10/2012, 13:35
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— CANE MANGIA CANE —






Centinaia, migliaia di uomini gridarono assieme quando, finalmente, entrambi i contendenti ebbero messo piede sul ponte di pietra che avrebbe ospitato quell'epico scontro. Tale era la loro impazienza che la terra stessa sembrava vibrare all'unisono con le loro voci quasi volesse risvegliare perfino gli idoli di pietra dei Maegon. Gli eventi di quel giorno avrebbero lasciato un segno indelebile sia nell'animo delle persone che nella stessa Taanach; caduti entrambi da decenni in uno stato di totale apatia non avevano reagito neanche all'invasione da parte del Goryo arrendendosi mollemente, totalmente incuranti di quale fosse il loro destino prossimo. In preparazione a quel grandioso evento però l’intera città sembrava essersi finalmente destata, pronta a riguadagnare lo splendore perduto con la scomparsa dell’impero dei Maegon.

Estasiato dai risultati del suo progetto Shivian sembrava assaporare avidamente la roboante voce della folla come se da questa potesse trarne una nuova, terribile, forza. Solo dopo aver concesso al proprio avversario qualche istante di calma in modo da permettere ai guardiani di liberarlo dalle catene e quindi di godere a sua volta dell’incitamento del pubblico Shivian avanzò ulteriormente verso il centro del ponte, riducendo significativamente la distanza che li separava. In quei brevi istanti Shivian ascoltò attentamente le domande che il drago sembrava ansioso di porgli; il solo fatto di essere stato riconosciuto così rapidamente non poteva che fargli piacere ma allo stesso tempo sorrise quando realizzo che il suo avversario non avesse minimamente compreso le motivazioni dietro a quello scontro.

« Gli uomini che ritieni così forti e pericolosi sono per lo più morti durante la guerra o sono stati spezzati dalla prigionia! » Le parole di Shivian risuonarono potenti, ammutolendo completamente l’intera platea. Nello stesso istante in cui il comandante dei Custodi aveva preso la parola nessuno osava più emettere alcun suono, tale era la paura che alcuni trattennero anche il fiato quasi temessero di infastidirlo anche solo con il rumore del proprio respiro.
« Ubbidendo al folle sogno di Viktor hai perso ciò che eri realmente; ti sei piegato a tal punto da diventare solo un servo. »
Ciascuna pausa era volutamente rimarcata per lasciare sempre maggior risalto a quanto appena detto. Nonostante fosse ancora troppo presto per rivelare il suo scopo Shivian voleva spingere nel drago un forte moto di orgoglio, qualcosa che lo spingesse a combattere con maggior furia di quanto avesse mai fatto fino a quel momento. D’altra parte stava anche approfittando delle domande postegli dal drago per concentrare nel centro esatto del ponte una potente quanto quiescente energia magica. Le linee energetiche che lentamente andavano ad abbracciare la roccia erano per i suoi occhi uno spettacolo talmente sublime che lo rattristava doverlo, momentaneamente, nascondere sia agli occhi del pubblico che a quelli del proprio avversario.
In quel momento ad essere uniche protagoniste della scena erano le sue parole e il significato che abilmente celava dietro di esse.
« Un servo tradito, abbandonato senza alcun rimorso ad un destino infausto. » Ogni nuovo dettaglio che si lasciava volutamente sfuggire era solo una piccola parte del suo scopo ultimo! Solo una volta che questi preparativi iniziali furono terminati si decise ad impugnare più saldamente nella mano destra la pesante lancia da combattimento, finalmente pronto per il combattimento. Intenzionato a non lasciargli il tempo di rispondere fino a quando non avesse realmente compreso il significato delle sue parole Shivian attacco con fulminea rapidità. La distanza che separava i due non era ormai molta e il signore delle tempeste era facilmente in grado di coprirla in poco più di un battito di ciglia.
Una parziale torsione del busto conferì al primo affondo della lancia ancora più forza mentre rapidamente la postura di Shivian si adattava ai concetti base del Dun Möch mostrando la guardia di apertura tipica dello stile Shii Cho, in grado di permettergli di iniziare fin da subito a studiare le reazioni del proprio avversario.
Il primo attacco non era però stato realmente portato con l’intento di ferirlo quanto più per obbligarlo ad una rapida schivata in modo da poterlo poi facilmente spingere verso i bordi del ponte mutando il movimento di affondo in una ampia spazzata.
Ciascuno dei colpi era volutamente calibrato per ridurre le vie di fuga dell’avversario obbligandolo a spostarsi esattamente nel punto desiderato aprendo quindi le sue difese alla successiva imminente offensiva.

« Ti sei arreso ad un simile destino?
Hai lasciato che il Beccaio strappasse le tue ali o.. »
Lo sguardo di Shivian, fisso e penetrante, mirava a perforare quello del drago arrivando a scrutarne negli abissi dell’animo alla ricerca di quella scintilla di determinazione che ne il tradimento ne la prigionia potevano aver realmente soffocato.
« ..sei ancora in grado di volare? »
Come se un tuono si fosse appena risvegliato tra loro dalla mano sinistra del mezzo demone una violenta onda d’urto andò a scatenarsi contro il simulacro umano che tratteneva le fattezze del drago. La potenza del colpo era tale che difficilmente quel debole corpo avrebbe potuto tentare di opporsi finendo, secondo quanto preparato fin dal primo affondo, per essere quasi certamente scaraventato fuori dai bordi del ponte.
Sotto di loro il Grigio rappresentava ora la scelta tra la vita e la morte: le sue acque mefitiche erano talmente velenose da non lasciare scampo neanche alla più resistente delle creature. Abbandonarsi al loro abbraccio sarebbe stata una scelta semplice, in un solo attimo non ci sarebbe più stata alcuna sofferenza o patimento del passato. Eppure Shivian sperava che la drammatica scelta fosse sufficiente a riaccendere le sopite braci della sua determinazione scatenando così la furia del drago: nuovamente libero di spiegare al vento le proprie ali.



png



Shivian °}



± Critico_ 33% ± Alto_ 15% ± Medio_ 6% ± Basso_ 2%
± Capacità Straordinarie__8 (4 Percezione, 2 Velocità, 1 Forza, 1 Intelligenza)
± Energia__ 79%
± Status Fisico__ Illeso.
± Abilità Passive
Heji tal - Center of Being

SPOILER (click to view)
Lo studio e il perfezionamento del Dun Möch sono stati solo l’ultimo passo di un cammino che Shivian intraprende da intere generazioni. Nel corso della sua lunghissima vita ha, infatti, appreso i segreti d’innumerevoli discipline appoggiandosi sia agli spiriti più puri sia a quelli che dimoravano nelle più profonde oscurità. I suoi studi spaziavano in tutti i campi del sapere umano andando poi, inevitabilmente, a sfociare nelle conoscenze metafisiche degli esseri ultraterreni.
Il suo stesso corpo ha dovuto continuamente adattarsi acquisendo numerose capacità straordinarie che andavano ben oltre quando fosse mai stato provato da un essere umano. Il suo intenso studio delle capacità arcane gli ha permesso di imparare e percepire sia le singole fonti magiche che, allo stesso modo, anche le auree energetiche di qualsiasi tipo di creatura. Le sue innate capacità mentali si sono allo stesso tempo acuite sempre di più permettendogli di canalizzare la propria forza spirituale in maniera quasi istintiva ottenendo, rispetto a molti altri mortali, sia un costante risparmio energetico sia la capacità di eliminare qualsiasi processo che intercorra fra intenzione e azione potendo sprigionare la sua forza rapidamente e senza sforzi di concentrazione. Grazie a queste capacità i suoi poteri magici sono aumentati a tal punto da riuscire a infliggere danni ben superiori rispetto alle energie spese a prezzo però che le tecniche fisiche ne siano parimenti depotenziate.
Infuso a tal punto di potere Shivian ha imparato a rafforzare la mente al pari della propria energia spirituale. Troppi erano i segreti che racchiudeva in se e non poteva permettere che gli fossero estorti con facilità. Attraverso un lungo periodo d’introspezione e potenziamento è riuscito ad erigere delle barriere mentali in grado sia di annullare buona parte dei tentativi di influenza esterna sia soprattutto di fortificarsi a tal punto da rendere la propria mente inespugnabile riuscendo a resistere a molti più danni di quanto comunemente possibile. Raggiunto un tale livello di perfezione spirituale e mentale Shivian concentrò i suoi sforzi anche sul proprio corpo riuscendo a trascendere sia le leggi fisiche che imbrigliavano i mortali al suolo sia i più comuni limiti fisici umani. Nel primo caso egli può facilmente ignorare la gravità camminando in aria come a terra, levitando o appoggiandosi ai muri con qualunque angolo di appoggio con estrema facilità. Nel secondo caso invece ha concentrato ulteriormente le proprie capacità visive a tal punto da non essere più influenzato da luci improvvise, tenebre, nebbie e quant’altro possa infastidirlo.
Con l’intento di aumentare esponenzialmente l’efficacia del Dun Möch Shivian si è interessato anche ai punti di pressione del Kyusho in modo da rendere tutti i suoi attacchi, siano essi portati a mani nude o con un’arma, in grado di indebolire il corpo nemico intorpidendolo sempre più. Tanto più grave sarà il danno tanto più grande sarà il grado di paralisi, decretato unicamente dalla sportività della vittima. La sensazione di paralisi perdurerà per tutta la giocata ed è applicabile solamente agli attacchi fisici, non alle sue tecniche.
[Percezione Magia – Bracciale dell’Auspex – Anello del potere – Annullamento tempi di Casting – Danni magici ↑, danni fisici ↓ – Resistenza Psioniche – Resistenza fino a due Mortali psionici – Appoggio – Favore dei Muri – Amuleto della Visione – Punti nevralgici]


± Abilità Attive
Arashi no āto - Arte della Tempesta

SPOILER (click to view)
[..] Oltre alle possibilità di emettere direttamente energia elettrica Shivian è anche in grado di plasmarla all’interno di altri oggetti naturali condensandola in una potente massa elettrostatica. Sfruttando direttamente la propria energia latente è in grado di realizzare un campo di linee energetiche indipendenti che servono a confinare il potenziale energetico principale fino a quando non desideri liberarlo.
Con questo procedimento è possibile quindi racchiudere la propria energia in qualsiasi tipo di materiale espandendola in uno spazio ampio o concentrandola in un piccolo punto; una volta immessa può essere utilizzata sia istantaneamente, riversandola in tutti i bersagli a contatto con l’area interessata oppure in maniera non immediata. In questo secondo caso l’energia quiescente non sarà visibile ad occhi nudo e difficilmente potrà essere percepita anche dai più attenti praticanti delle arti arcane. In entrambi i casi nello stesso momento in cui Shivian decidesse di sciogliere le linee energetiche poste come confinamento l’energia così liberata di manifesterebbe come una violenta esplosione, anticipata solo di qualche istante da una rapida distorsione dell’aria sovrastante. [..]
[Abilità Personale Variabile - Pergamena Trappola Temporale]


Shii Cho - La Forma della determinazione

SPOILER (click to view)
Il primo tra gli stili di combattimento del Dun Möch, lo Shii Cho, ne è anche la rappresentazione delle capacità base: la capacità di sfruttare la propria energia spirituale per influenzare gli oggetti circostanti è alla base di questa forma di combattimento. Nata per affrontare numerosi avversari contemporaneamente permette, sfruttando le capacità fisiche dell’utilizzatore, movimenti rapidi volti a ridurre rapidamente le distanza con l’avversario in modo poi da sorprenderlo con l’utilizzo di tecniche, vero fulcro dello Shii Cho, molto violente in grado di spazzare via con la sola forza della mente anche un elevato numero di avversari. Utilizzato anche come strumento di disarmo in quelle occasioni in cui si ricercava la vittoria senza troppi danni per il proprio nemico permette anche di attrarre a se qualunque oggetto con una forza tale da poter anche sradicare un intero albero senza alcuna difficoltà. Il controllo telecinetico però può anche essere modulato in modo da guadagnare, in cambio di una perdita di potenza, maggiore precisione. In questo modo si potranno spostare oggetti dal peso inferiore ma sarà possibile muoverli con sempre maggiore destrezza e precisione a seconda dell’impegno dell’utilizzatore. Nonostante questo stile così intenso e grezzo sia mirato spesso più alla neutralizzazione pacifica del proprio avversario piuttosto che alla sua distruzione nelle mani di un maestro ogni movenza diventa fluida tanto da cogliere di sorpresa con i suoi scatti di potenza.
[Pergamena Spinta violenta – Attrazione violenta – Telecinesi. Consumo Variabile]


± Note_
Finalmente inizio anche io il combattimento. Questa volta è stato più difficile fare lo specchietto riassuntivo che il post vero e proprio. Spero che siano graditi entrambi.
Passando alla parte del combattimento:
□ Shivian, approfittando delle domande di Morpheus, utilizza la pergamena “Trappola Temporale”. –consumo Alto–
□ L’attacco fisico successivo è portato con l’intenzione di obbligare Morpheus a spostarsi verso il bordo del ponte senza ferirlo. Nel caso facesse movimenti diversi da quelli previsti da Shivian dovrebbe fronteggiare gli attacchi normalmente.
□ La tecnica “Spinta Violenta” –Consumo Medio– viene quindi utilizzata per lanciare Morpheus fuori dal ponte verso le acque velenose del Grigio.

Per qualsiasi domanda puoi mandarmi un messaggio privato.
Sono certo che sarà un bellissimo combattimento.
Edit: corretti due errori di battitura.


Edited by Shivian - 10/10/2012, 22:45
 
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view post Posted on 13/10/2012, 14:31

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

I’ vo piangendo i miei passati tempi
i quai posi in amar cosa mortale,
senza levarmi a volo, abbiend’io l’ale,
per dar forse di me non bassi exempi.



D'improvviso scese il silenzio.
Come in una cappa insonorizzata, l'unica voce a rimbombar in quel cimitero di corde vocali fu quella del vice capitano del Clan. Non v'era nulla di improvvisato o abietto in quel discorso, ogni parola pareva calibrata al millesimo come la trama di una storia ancor da delineare; ma di cui si potevano già vedere i contorni abbozzati. La voce di Shivian si insinuò nella testa di Morpheus come un serpente viscido, le parole fecero breccia in un muro di ciottolato quasi sgretolato, una tromba d'aria che devastò una parete già logora e cadente. Non fu la rabbia né la cieca furia a impossessarsi del corpo del dragone, bensì l'orgoglio cominciò a ruggire come una bestia tenuta dietro una spessa gabbia da troppo tempo. Poi venne l'inevitabile, il guerriero partì alla carica brandendo la sua lancia, pochi attimi e la distanza tra i due fu colmata, un affondo rapido costrinse il drago a scartare sulla destra, ad avvicinarsi al bordo del ponte, ma quando pensò che il colpo lo avesse mancato, l'affondo si trasformò in una spazzata, la traiettoria della lancia cambiò, e Morpheus non ebbe il tempo materiale di alzare una difesa adeguata. Fu come se un cavallo lo investisse a tutta forza, sentì le costole incrinarsi sotto la sua pelle, e un dolore simile a mille spilli roventi invadergli tutto il corpo. Fu sbalzato violentemente oltre il bordo, nell'oblio di un fiume nero che reclamava la sua vita. Sarebbe stato facile morire, abbandonare il suo corpo a una discesa ineluttabile, toccare le acque del Grigio e perire per il troppo male che si annidava. Volse il volto verso la fine del suo cammino, a osservare lo scorrere fatale delle acque. Poi chiuse gli occhi per qualche attimo, ritrovandosi immerso in un universo ugualmente nero. Come un angelo che cade all'inferno allargò le braccia, mentre Ramhat lo trascinava rapidamente verso la fine di quella caduta. Aprì gli occhi e vide l'acqua a pochi palmi dal suo volto, ma nel suo inconscio una bestia ruggì. Scalpitò, si dimenò, graffiò l'interno delle sue viscere come un iena bramosa di sangue. Una bestia ben più antica dei draghi, una creatura lontana dal raziocinio e dalla mente, un drago primitivo e brutale guidato semplicemente dall'istinto del predatore. Avvenne una catarsi, lontana dal suo immaginario e da ciò che Morpheus si aspettava. La mente si riscosse da quel torpore in cui era caduta, ma a uscirne non fu un drago maestoso e fiero, bensì una creatura sgraziata e primitiva. Sullo sfondo nero del fiume, una macchia blu si riscosse battendo le ali, un roboante tuono accompagnò quel movimento. Si alzò in volo come a volersi liberare dalle costrizioni che fino a quel momento lo avevano attanagliato. Le catene furono spezzate, Ramhat era la sola a pendere dalla sua coda, come un memento e un monito del suo passato, la prigionia da cui era sfuggito non era rappresentata dalle mura di una nave galleggiante, ma da un miasma interiore che lo costringeva a una vita non vissuta, a un pensiero costante che lo lacerava dentro. Ma ora in una mente primitiva tutto era dimenticato, tutto era flebile e incostante. Accarezzò nuovamente il cielo, sfidò la stessa bruma densa che asfissiava l'Orbrun, sentì le goccioline addensarsi sul suo volto, il vento solleticargli le scaglie. Planò sugli spettatori spandendo il terrore, fu accolto da urla isteriche che avvolsero l'arena rompendo il silenzio. Fu gioia e luce per i suoi occhi e le sue orecchie, fu di nuovo la vita che penetrò il suo animo. Avrebbe voluto continuare a volare per sempre, sparire oltre l'orizzonte e non fermarsi mai, solcando i cieli di tutto il continente e andando oltre, in posti sconosciuti e distanti. Atterrò sulle quattro zampe, il ponte sembrò tremare sotto i suoi piedi, come se il mondo stesse sul punto di implodere e di accartocciarsi su se stesso. Di fronte a lui la figura di Shivian che lo aspettava. Sembrava così piccolo e insignificante ora che era un drago.

« Shivian, » la voce era molto più simile a un ruggito, le fauci schioccarono facendo trasparire un tono ben più duro di quello che il suo aspetto umano potesse mai replicare, « un drago non è mai uno schiavo. » Morpheus alzò il collo sovrastando completamente l'umano davanti a lui, le piccole pupille strette brillarono come due zaffiri lucenti.

« Tanto meno di quell'inetto di Viktor. »

Benché non fosse lui la causa dei suoi mali, ma soltanto l'ennesima goccia che fece traboccare un vaso stracolmo, Shivian glielo aveva mostrato come un capro espiatorio per una catarsi semplice ma non totale. Ben altro avrebbe dovuto fare per ridestarsi completamente. Ma la sua mente era, al momento, del tutto sgombra da ogni pensiero, e questo gli bastava.


La coda saettò rapidamente verso sinistra, con un colpo di frusta Rahmat si diresse verso la destra del vice capitano.


« E come tutti, anche tu proverai terrore dinanzi a me. »

Già assaporava il viso di Shivian per la prima volta scalfito dal sentimento di paura, di terrore improvviso che coglie la mente pietrificando l'uomo, un sentimento così naturale e primitivo, così semplice ma al contempo tanto terrificante. Il drago aprì la bocca per scatenare un nuovo terribile ruggito, ma questa volta lampi e saette sarebbero state vomitate in direzione di Shivian, con l'intento di sfigurarlo in volto, sì che nessuno l'avrebbe più riconosciuto per strada. A quel punto una seconda frustata di Rahmat sarebbe piombata dal lato sinistro dell'uomo per investirlo completamente: una palla d'acciaio di tre metri di diametro che non avrebbe lasciato scampo al suo avversario, colpendo qualsiasi cosa si sarebbe frapposta sul suo cammino. Perché Shivian aveva si il merito di averlo destato dalla perdizione, ma per sua sfortuna avrebbe avuto anche l'onore di conoscere ciò che lui aveva creato.
Di conoscere ciò che quella bestia primitiva era in grado di fare.
Una bestia lontana ancora dalla rinascita della ragione.
Ma ben più temibile.


CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 76%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto)
Status mentale:Rispetto per il suo avversario.

Abilità attive:
– Turn-out.
Al cospetto delle cose del cielo e dell’universo chiunque è per certo piccolo e misero. Dalla terra ogni cosa pare tuttavia lontana e insignificante, troppo distante affinché possa divenire fonte di preoccupazione, ma la sola vastità di quel che si rivela allo sguardo dovrebbe essere già indizio importante, spesso trascurato. Ma quando un corpo celeste precipita in tutta la solennità che gli è possibile, cosa fare? Spendendo un quantitativo Medio di energie, e mediando un’offesa con Ramhat, si riuscirà ad instillare nell’avversario una sensazione di panico e impotenza, come se non potesse far nulla per contrastare l’arma che veemente si abbatte su di lui. La tecnica ha natura psionica, infligge danni alla mente per un ammontare pari al consumo e può essere contrastata mediante opportune difese psioniche. {Tecnica di potenza Media}
Breath of the Dragon
Tuttavia con la crescita, i polmoni di Morpheus hanno acquisito una maggior capacità di incameramento di energia elementare elettrica. Tant'è che non vi sono più limiti imposti. A un consumo variabile infatti Morpheus è capace di sprigionare letteralmente scariche elettriche che provocheranno danni suddivisi equamente tra mente (shock) e corpo (ustione). Se utilizzata a 360° l'offensiva risulta essere di un livello inferiore. Le emanazioni dovranno necessariamente avere come punto di origine Morpheus e in forma umana il soffio non dovrà necessariamente fuoriuscire dalla bocca. [Pergamena Dominio del lampo].
Consumo usato Alto

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Schivo il primo attacco, dato che, come tu hai detto, non era tuo intento attaccarmi ma obbligarmi a spostare.
Ok, allora avrei potuto parare il tuo medio (danno alto visto la tua passiva), ma, mia scelta, ho deciso di subire il danno per sfruttare il tuo spunto di gdr. Quindi cado dal ponte e, come volevasi dimostrare, poco prima di cadere nel fiume mi ridesto in una versione più primitiva di Morpheus, dove al momento l'istinto è l'unica cosa a vivere, quindi una parziale catarsi, dato che VIktor non è il portatore dei mali di Morpheus ma viene usato per ridestarsi parzialmente. Da qui afferma di non essere un suo schiavo né di esserlo mai stato, l'orgoglio lo spinge a cercare di farti provare paura, quindi attacco con Rahmat attivando l'abilità Turn out. Successivamente spalanco la bocca sparandoti un alto con la perga dominio del lampo, e qui attacco con una seconda frustata sul tuo lato sinistro.
Spero che tu possa gradire il post.
editati un paio di errori



Edited by Lud† - 14/10/2012, 00:08
 
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view post Posted on 17/10/2012, 13:52
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C a t a r s i

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— CANE MANGIA CANE —






Una volta liberata la bestia leggendaria, il pubblico non riuscì più a trattenere l’eccitazione. Migliaia di occhi seguirono la metamorfosi del drago con sguardo avido come se quel duello fosse iniziato realmente solo ora. Le voci d’incitamento soverchiarono rapidamente quelle terrorizzate dall’apparizione della creatura innalzandosi ancora più di quanto avevano fatto nell’accogliere i due contendenti umani.
La violenza con la quale l’immenso drago atterrò sul ponte di pietra provocò un contraccolpo tale da far tremare sia l’intera struttura che la terra sotto ai palchi. In solo istante tutte le voci estranee si ammutolirono mentre a risuonare ora c’era solo il ruggito di furia di Morpheus. Più simile ad un ruggito che alle parole di un uomo la durezza del tono della sua voce riuscì a mantenere il silenzio ancora qualche momento mentre gli uomini non aspettavano altro che di vedere calare il primo vero attacco di quel duello.

Di fronte ad un simile spettacolo Shivian sentì montare una sempre maggiore frenesia come se quel duello stesse risvegliando, al pari del suo avversario, la parte più selvaggia del proprio animo; messo finalmente di fronte ad un degno avversario poteva nuovamente tornare ad apprezzare quelle sensazioni che da troppo tempo erano rimaste sopite. Allo stesso tempo era però rimasto quasi deluso dalle parole del drago che stupidamente non sembrava voler accettare la realtà della situazione.

« Eppure sei stato portato qua in catene. » La voce di Shivian mantenne lo stesso duro tono di sfida risuonando al pari di quella del proprio avversario in una arena improvvisamente silente. A privare il pubblico della voce ora più che le parole c’era la furia del drago: i suoi muscoli poderosi guizzavano sotto la pelle corazzata di scaglie mentre l’immensa sfera d’acciaio era mossa con disarmante facilità.
Neanche di fronte ad una simile offensiva Shivian distolse lo sguardo dal suo avversario, i suoi occhi scuri rimasero fissi su quelli, lucenti, dell’altro sottolineando ancora una volta quanto aveva appena detto.
Tutto questo mentre attorno a sé il mondo si piegava al suo volere, lasciandosi osservare con occhi nuovi. Nonostante il forte nucleo di potere che risiedeva nell’arma del drago i suoi movimenti erano per Shivian goffi, lenti e facilmente prevedibili. Lo stesso attacco con la coda poteva essere facilmente intuito dai minimi cambiamenti posturali necessari per mantenere bilanciato il peso. L’arma in sé nonostante le dimensioni titaniche non era per nulla pericolosa e l’unica reale minaccia proveniva solo dai poteri che vi erano contenuti. Intenzionato a portare avanti la sua strategia iniziale Shivian si limitò semplicemente ad ignorare gli attacchi avversari sfruttando le capacità apprese con il Niman e lasciandosi assorbire dalla stessa pietra del ponte che il drago aveva prima fatto quasi vacillare con il suo peso.

In quei pochi istanti di parziale incoscienza Shivian lasciò libere le sue capacità sovrannaturali osservando il mondo in maniera unica. Non esistevano più i movimenti dell’arma del drago ma soltanto oscillazioni nella sua potente aura così come riuscì a vedere il nucleo di energia elettrica che dal petto della creatura veniva rilasciata in un vortice la cui terribile furia era per lui solo una cascata di colori unici. Di fronte ad un simile spettacolo perfino il mare delle flebili quanto variegate auree degli spettatori appariva grigio e inerte al pari del fiume morto che scorreva sotto di loro.

« E io non tremo affatto. » Riemerso da un punto esterno del ponte sul fianco sinistro della creatura Shivian lasciò erompere nuovamente la propria voce con forza e decisione, intento a catturare nuovamente l’attenzione del proprio avversario prima di passare a sua volta all’attacco. Con quelle rapide parole desiderava portare Morpheus a riflettere non solo su quanto aveva detto pochi attimi prima ma anche su quello che sarebbe stato il suo imminente destino.

Ancora una volta i movimenti del mezzo demone furono innaturalmente rapidi e precisi; sfruttando il momento di apertura nella guardia del drago dovuto all’ultimo spostamento della sfera si preparava ad attaccare proprio quel punto conscio del fatto che per fare una nuova spazzata con la coda avrebbe prima dovuto spostarla verso destra e caricare così un nuovo colpo. Sfruttando le movenze molto più aggressive del Djem So Shivian convogliò verso l’esterno una piccola parte delle sue energie andando a concentrarle vicino al muso del drago provocando prima una leggera distorsione dell’aria e quindi una contenuta quanto comunque pericolosa esplosione. L’attacco più che a provocare grandi danni mirava in particolare a distrarlo in modo da obbligarlo ad aprire ulteriormente la propria guardia, anche se il punto d’esplosione sarebbe anche potuto arrivare a danneggiargli seriamente la vista dell’occhio sinistro.
Con quest’ulteriore distrazione Shivian si sentì libero di accorciare ancora di più le distanze attaccando anche con la possente lancia da combattimento. I suoi movimenti erano sempre fluidi e rapidi ma a renderli realmente inaspettati fu quando i suoi piedi si appoggiarono sopra la stessa aria lasciando salire verso quello che era da sempre stato il suo vero bersaglio. Sarebbero bastate due rapide spazzate con la punta della lancia per mettere in seria difficoltà il terribile drago. La sottile membrana delle sue ali era infatti particolarmente vulnerabile agli attacchi diretti , sarebbero bastati dei semplici tagli per rendergli quasi impossibile volare di nuovo dato che lo squarcio si sarebbe inevitabilmente allargato sotto la pressione de vento. Inoltre Shivian conosceva anche con precisione quali punti attaccare per rendere sempre più deboli i muscoli dell’ala e quindi in ciascuno dei due assalti avrebbe cercato, sfruttando l’ampia portata della sua arma, di colpire sia una parte di membrana che parte della struttura di ossa e carne che la sorreggeva.

Fino a quando Morpheus non avrebbe compreso e accettato gli errori fatti avrebbe dovuto pagarne le debite conseguenze. Dopo essersi isolato in se stesso per sopravvivere agli orrori della prigionia era bastato molto poco per far sì che la sua rabbia primeva fuoruscisse orgogliosa. Concluso questo punto Shivian avrebbe ulteriormente insistito per provocare una profonda riflessione nel drago: erano davvero così solide le sue certezze e i suoi piani? Ogni sua azione era stata giusta o avrebbe potuto compiere scelte diverse?

Lascia da parte l’orgoglio e osserva i tuoi errori, drago.
Altrimenti non ne uscirai vivo.



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Shivian °}



± Critico_ 33% ± Alto_ 15% ± Medio_ 6% ± Basso_ 2%
± Capacità Straordinarie__8 (4 Percezione, 2 Velocità, 1 Forza, 1 Intelligenza)
± Energia__ 71% (79% -6% -2%)
± Status Fisico__ Illeso.
± Abilità Passive
Heji tal - Center of Being


± Abilità Attive
Niman – La Forma della moderazione

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Il Niman tenta di bilanciare tutti gli elementi del combattimento, combinando gli stili inventati prima in uno nuovo che richiede meno risorse energetiche. Il risultato è che l'abilità in ogni area del combattimento è solo moderata, senza eccellere in nessuna. La base di questo stile è però molto solida tanto che spesso viene anche associata al combattimento con due spade dato che l’ampiezza di possibilità dello stile permetteva un rapido passaggio sia verso forme più aggressive che verso altre maggiormente difensive. Il nucleo centrale della forza di questo stile è, però essere l’ampia possibilità di sfruttare le proprie energie per tecniche non strettamente legate al combattimento ottenendo capacità molto più facilmente utilizzabili anche fuori dallo scontro. Conosciuto anche come lo stile dei diplomatici, il Niman concede la capacità di ingannare gli occhi e la mente dei propri avversari.
Nel primo caso l’utilizzatore semplicemente sfrutterà l’energia accumulata per ammantarsene fino a diventare completamente invisibile agli occhi di chiunque. In questo modo potrà muoversi, difendersi o anche curarsi ma non attaccare in quanto il manto energetico andrebbe a disperdersi appena fosse concentrato per una azione offensiva. La stessa energia con cui è avvolto il corpo può anche essere sfruttata non per nascondersi ma per attraversare indenni e con grande rapidità il sottosuolo entrando in comunione con gli elementi naturali per poi riuscirne anche a grandi distanze.
Nel secondo caso sarà possibile manipolare direttamente la mente dell’avversario, sia con un contatto visivo sia con altre forme di percezione, venendo immediatamente a conoscenza della storia del suo bersaglio: di tutti i suoi segreti, del suo passato, di ciò che teme di più in assoluto e simili. Tali inganni potevano facilmente volgere anche il più serrato degli scontri verbali a favore del maestro di Niman. Alternativamente era anche possibile semplicemente sconvolgere la mente avversaria privandolo di buona parte delle sue energie (20%) e lasciandolo stanco e inerme.
[Pergamena Invisibilità – Movimenti sotterranei – Spia – Maledizione superiore. Consumo Medio. Natura Magica]


Djem-So – La Forma della perseveranza

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Il Djem-So è uno stile sviluppato da adepti che usavano il Soresu ma che preferivano una forma più offensiva che difensiva. Questa forma si evolve in uno stile che combina le manovre difensive del Soresu con la filosofia aggressiva del Makashi. Usando una combinazione di blocchi e parate derivate da Soresu e Makashi chi usa Djem-So ha una conoscenza buona su come difendersi dagli attacchi ravvicinati che da quelli a distanza. Ciononostante, mentre chi usa il Soresu rimane sulla difensiva e contrattacca solo quando si verifica una debolezza nella difesa nemica, chi usa il Djem-So non è così paziente e dopo un attacco del nemico parato attacca a sua volta usando una serie di colpi poderosi, per battere la difesa nemica. La potenza di questa forma risiede proprio nell’energia scatenata da questi contrattacchi. Le violente eruzioni energetiche che vengono scatenate sono rapidamente convogliate verso l’esterno fino a provocare violenti esplosioni nell’ambiente circostante. Prendendo forza dalle emozioni risvegliate dal combattimento un maestro è in grado di controllarsi a tal punto da focalizzare il punto ove riversare la propria energia creando prima una leggera sfocatura che sembra collassare in un unico punto e un istante dopo lasciarla esplodere in una violenta esplosione.
Alcuni fruitori preferiscono comprimere questa furia in piccole sfere d’energia sul palmo della mano libera per poi liberarne la forza a contatto con il bersaglio. L’esplosione che ne risulta è pari a quella di un potente tornado in grado di travolgere e spazzare via anche il più resistente degli avversari.
I problemi di questa forma risiedono nel fatto che chi la usa può diventare impulsivo e avventato, abbassando inavvertitamente la difesa.
[Pergamena Dominio delle Esplosioni – Vortice. Consumo Basso . Natura Magica]


± Note_
Complimenti per il precedente turno, ho molto apprezzato che hai scelto di seguire lo sviluppo che volevo dare a questo scontro. Nonostante in questo turno non compio azioni altrettanto spettacolari dovevo prima porre le basi per quello che ho in mente per i prossimi turni.
Per quanto riguarda la parte tecnica
□ Più che altro per motivazioni di interpretazione scelgo di usare fin da subito la mia difesa assoluta evitando la tua combo di attacchi con la pergamena "Movimenti Sotterranei" –Consumo Medio–.
□ Passando al contrattacco sfrutto prima la pergamena "Dominio delle esplosioni" –Consumo Basso– per crearmi un ulteriore diversivo e successivamente attaccare fisicamente.
□ I due attacchi fisici mirano a rendere inservibile la tua ala sinistra e in particolare sfrutto tra le passive "Appoggio" e "Punti Nevralgici" che ho citato nel primo turno di combattimento.

Per qualsiasi domanda puoi mandarmi un messaggio privato.
In bocca al lupo per il prossimo turno.

Edit: ho modificato lo specchietto riassuntivo in quanto mi è stato giustamente fatto notare che nel riassunto degli attacchi avevo segnato solo un attacco fisico quando nel posto ne sono, giustamente, segnati due.


Edited by Shivian - 18/10/2012, 16:09
 
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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -


Le zampe poggiavano sulla dura pietra, gli artigli lambivano il terreno come a non volersene separare. Il fiato del drago era smorzato da un dolore interno, ogni respiro invece di accogliere aria pura era accompagnato da una fitta lì nel fianco, le costole incrinate minacciavano di perforargli i polmoni che, oltre a essere cardini del sistema respiratorio, contenevano anche la sua energia elementale. Il collasso degli organi avrebbe figurato un'enorme deflagrazione di energia elettrica pura, un'esplosione talmente forte che avrebbe investito chiunque nel raggio di decine di metri, e se l'incolumità di Shivian era garantita, lo stesso non si poteva dire del pubblico accorso a veder quello scontro. Per lo più erano persone normali, senza nessun scorcio di magia che scorreva nelle loro vene e la paura che vi leggeva nei loro occhi, non era sufficiente per descrivere ciò che sarebbe potuto accadere: la struttura metallica avrebbe ceduto, una marea umana sarebbe caduta nel Grigio; le persone, tra urla e dolore, avrebbero annaspato un ultimo flebile respiro di vita. Morpheus alzò il muso giusto in tempo per vedere il vice capitano sparire nella pietra, i suoi attacchi vennero schivati con una facilità sorprendente: in quello stesso istante il pubblico tirò prima un sospiro di sollievo poi, quando il capo di Shivian riemerse dalla pietra, ci fu un'ondata di acclamazione, un tripudio per il loro campione. Morpheus parimenti ruggì, la bestia fu ancora più ferita nell'orgoglio e se possibile le parole successive dell'uomo aprirono uno squarcio ancora maggiore nel petto del dragone.

« E io non tremo affatto. »

Sbuffò, dalle sue fauci fuoriuscì una piccola nube di fumo, mentre tutt'intorno si addensarono piccole scariche elettriche simili ad api che ronzano intorno a un'esalazione evanescente, la nuvola si perse come un ricordo sfocato tra la nebbia e il vento, mentre davanti agli occhi un'esplosione cancellò via ogni pensiero. Inizialmente non fu altro che un botto, un rumore sordo venuto a rompere il silenzio atono che accompagnava ogni azione dei due (come se gli spettatori trattenessero il respiro, come se essi si immedesimassero talmente tanto nei due contendenti di scordarsi persino delle funzioni vitali del loro organismo), ma quando chiuse gli occhi, e lasciò che l'esplosione gli investisse la membrana che copriva l'occhio sinistro, piccole fastidiose flittene crebbero. Ciò che all'inizio parve una fastidiosa puntura di zanzara, si trasformò in un dolore rovente, nulla di trascendentale, ma sufficiente per creare una perenne distrazione a Morpheus; distrazione che quasi gli costò l'uso di un'ala.
Lo vide all'ultimo istante, come un dardo scagliato che sfiora l'epidermide, che accarezza la cute, lo vide di sfuggita e sembrava quasi che volasse. Infine ci furono due rapide spazzate conseguenziali, eppure la lancia non arrivò mai alla membrana, una spessa barriera eterea si frappose a impedirne l'attacco, a mantenerla incolume. A quel punto quella stessa ala si piegò verso Shivian, gli spuntoni sulla superficie erano diretti verso il corpo del vice capitano, più che attaccarlo voleva farlo spostare da quello che era un punto cieco, farlo arretrare per averlo nuovamente davanti ai suoi occhi.

Per vederlo, per scrutarlo, per carpirne un punto debole.
O più semplicemente per cercare di uscirne vivo.

Non avrebbe ruggito, né alcun lamento sarebbe fuoriuscito dalle sue fauci, non poteva dare questa soddisfazione al suo avversario. Altresì la sua menti si aprì per diventare un tutt'uno con quella di Shivian, per condurlo in un sogno da lui mosso, nello stesso palcoscenico logoro del ponte, in un tempo diverso ma parallelo.

y2JBX

Dragone e uomo di fronte l'un l'altro. Nel silenzio degli spettatori in attesa. Morpheus era seduto sulle zampe posteriori, proprio come un felino aggraziato. I suoi pensieri tornarono vivi e vividi, l'istinto venne parzialmente scostato, per un momento tornò il dragone che era.

« Vedi Shivian, » si prese una piccola pausa, giusto per assaporare lo sguardo dell'uomo, « ciò che non capisci è che è stato necessario attaccare il Goryo. »
La voce si affievolì, divenne più morbida, ma al contempo più vissuta.
« Ogni cosa ha un proprio corso nella storia, la Purgatory aveva semplicemente terminato il suo. »
Come Ray nel Toryu, come la fine del Sorya.
Il dragone sorrise, quasi fosse orgoglioso di ciò che lui aveva aiutato a creare.
« Guardalo adesso il Clan, fiorisce in un nuova città, diventa sempre più grande. »
Il drago alzò la poderosa zampa, dimenticandosi quasi della sua forma, indicò l'uomo.
« E tu Shivian, sei praticamente il signore di tutta Taanach. »
Hyena non era diventato nient'altro che un fantasma dimenticato nel cuore della Purgatory, un ricordo che vagava spento nel simbolo di ciò che era stato e che non poteva più essere.
« La distruzione è solo il primo passo verso un nuovo ciclo. »
Shivian signore, Hyena dimenticato, Viktor null'altro che un criminale in fuga.
« Chi ci ha guadagnato di più dalla Ribellione? »
In un certo senso gli avrebbe dovuto dire grazie, ma non lo avrebbe fatto. Non lui.

____________________________________



Nella realtà sarebbero passati solo pochi secondi, Morpheus sarebbe rimasto fermo a guardare Shivian, fin quando non avrebbe aperto gli occhi tornando nel vero mondo. E nello stesso istante in cui l'avrebbe fatto, ad accoglierlo avrebbe visto la zampa anteriore destra a pochi centimetri dal fianco sinistro, le unghie sarebbero penetrate nella carne, mentre Ramhat lo avrebbe attaccato dalla parte opposta, come a volerlo stringere in una morsa infernale.
Shivian avrebbe potuto percepire chiaramente il dipingersi di un sorriso tra le chiostre dei denti del drago. Non v'era astio, né sarcasmo.
Si stava semplicemente divertendo.

Ricordati.

072r

« I cani non sono fatti per volare. »
Quello è roba per draghi.


CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 68%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto) Ustione di secondo grado all'occhio sinistro (danno medio)
Status mentale:Rispetto per il suo avversario. Vagamente divertito

Abilità attive:

Un drago non è solo una macchina da guerra perfetta fatta solo per attaccare, bensì un drago ha anche ottime capacità difesa. Grazie alle conoscienze magiche e alla grande padronanza della stessa, un drago non si troverà mai in difficoltà. Spendendo un consumo pari a medio, Morpheus potrà creare una barriera di un candido colore bianco grossa al massimo quanto lui che lo coprirà da un solo lato, la difesa lo proteggerà da ogni attacco a lui rivolto fino a un massimo di medio. [Pergamena Barriera].

Creator of dreams

I sogni sono il teatro della notte. Dove il cervello crea delle sceneggiature che esulano dal controllo del sognatore. Ritrovarsi in ambientazioni orride, calvalcare scenari del terrore, e il tutto senza poter far niente. L'unica possibilità è rimaere a guardare. Morfeo non è come l'antica divinità greca, lui non compare nella notte per allietare il sonno degli umani. Morpheus è il creatore dei sogni, belli o brutti. Felici o tristi. Talmente reali da non far distinguere la differenza tra realtà e finzione. In termini gdr Morpheus può riprodurre delle immagini nella testa del suo avvesario che prendono la sembianza di veri e propri sogni, essi possono essere sia sogni belli che veri e propri incubi, ma in ogni caso alla fine del sogno il sognatore avrà un danno alla pscihe pari al consumo speso. [Variabile personale].
Consumo usato Basso

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Allora, questo è post complicato da spiegare.
Non mi paro dal tuo primo attacco quindi subisco un basso che diventa medio, paradossalmente vista la disparità di Cs avrei riportato maggiori danni con gli attacchi fisici che con la tecnica, quindi mi difendo con una barriera media, che copre tutti e due attacchi, successivamente ti attacco con l'ala che volevi attaccare, solo che come te è un'espediente per portarti dinanzi a me.
Qui puoi scegliere se non difenderti dalla mia illusione (consumo basso) e quindi assistere a ciò che descrivo, oppure pararti semplicemente e quindi di quel discorso Shivian non ne saprà mai nulla. Quello non è nient'altro che un'espediente per non dilaniare il timing e la fluidità dello scontro, difatti nella testa il dialogo sarà quello, mentre nella realtà passano due secondi. A quel punto solo quando riaprì gli occhi, vedrai gli artigli della zampa destra perforarti il fianco sinistro e la palla nel contempo attaccarti dalla parte opposta. Spero che il post possa essere di tuo gradimento e anche, perché no, l'attacco. A te i tasti.
Ps: Il dividers è di Coldest, mentre pur di mettere un'immaggine nel post ho dovuto riciclare una vecchia mia immagine, usata al valzer, dato che sono privo di un mio personal computer e vado a scrocco da quello di mia sorella. (saranno secoli ormai XD) ma DOVEVO mettere un'immagine in questo post.



Edited by Lud† - 20/10/2012, 14:18
 
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view post Posted on 24/10/2012, 11:31
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C a t a r s i

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— CANE MANGIA CANE —






Cieco nella sua furia il dragone blu, impossibilitato a colpire il proprio avversario, aveva riversato i propri attacchi contro il pubblico inerme. Distruggendo con i propri fulmini una delle strutture metalliche che ospitava parte del pubblico accorso per il torneo. Le urla di dolore di quegli sventurati furono però rapidamente coperte ed ignorate dagli incitamenti del pubblico rimanente che non sembrò preoccuparsi affatto della sorte dei propri simili. Bastarono solo pochi minuti e lo spazio fumante resistito all’assalto del drago venne nuovamente riempito di altri spettatori, forse perfino ignari di quello che era successo davanti a loro e grati solo di avere l’occasione di vedere quell’epico duello da una posizione avvantaggiata.

Vedendo deviata, seppur solo in parte, la propria offensiva Shivian rimase quasi deluso dal contrattacco nemico: assecondare il movimento dell’ala del drago per evitarne gli artigli era una mossa estremamente facile, quasi banale. I movimenti rapidi del Djem-So erano più che sufficienti per contrastare simili assalti ma allo stesso modo la semplicità dell’attacco lo rese decisamente più guardingo tanto che temendo qualche inganno mentre indietreggiava passava alla postura, decisamente più difensiva, del Soresu.
In quei secondi, inevitabilmente, non poteva fare altro che assecondare la strategia del drago intenzionato anche a bleffare quel tanto necessario per convincerlo a scoprire il proprio gioco.

Questa volta nessun ruggito, insulto o minaccia anticipò le mosse del drago che si limitò ad intrappolare la mente del proprio avversario in un mondo onirico. Un mondo questo però che Shivian comprendeva fin troppo bene: stanco di permettere ad estranei libero accesso ai segreti della sua mente aveva da tempo appreso non solo come bloccare tali intrusioni ma anche come ritorcere tali tentativi contro chi era stolto a tal punto da tentargli contro di lui. Eppure questa volta voleva vedere, voleva lasciare il drago entrare nella fortezza del suo spirito in modo da poter più facilmente entrare a sua volta in quello di lui.
Dove le provocazioni e gli atti di forza avevano fallito forse quel reciproco assalto mentale avrebbe ottenuto maggiore effetto nel piegare l’orgogliosa ostinazione di quel drago.



_________________________________________

Il caos era cessato: nessuna voce si alzava più dal pubblico e anche il drago e il suo avversario sembravano essere entrambi ben diversi da come la frenesia del combattimento li stava rendendo.
Nonostante la voce ora più calma e tranquilla il drago non sembrava affatto disposto ad accettare la realtà di quanto aveva compiuto e, al contrario, sembrava quasi aspettarsi una ricompensa per le sue azioni.
Ad ogni sua parola, in particolar modo per gli onori attribuitigli, Shivian tratteneva a stento un lieve sorriso come se il suo avversario non avesse ancora realmente compreso le parole che aveva appena pronunciato.

« Sono stati questi pensieri ad occuparti la mente nei giorni di prigionia? » Volutamente aspetto ancora un secondo dopo che il drago ebbe terminato il suo discorso prima di rispondergli a sua volta lasciando volutamente che l’eco della sua domanda si perdesse in quel mondo di silenzi dove esisteva solo la voce di loro due.
« Non dovrebbero essere la Purgatory o il destino che ho in mente per il Goryo lo scopo ultimo delle tue riflessioni quanto più il destino che ora t’attende.
E’ solo la fortezza del Clan ad aver concluso il suo corso nella storia o era di te stesso che parlavi? »

Desiderando che le proprie parole avessero maggiore presa nella mente del dragone rivolse contro di lui una delle frasi da lui stesso dette pochi attimi di prima.
« Sei disposto ad accettare questo nuovo ciclo o da esso ti lascerai distruggere? »
Mentre quel mondo onirico ed irreale si apprestava a sparire Shivian volse il proprio sguardo un ultima volta verso quello del suo avversario quasi si aspettasse di vederlo realmente scosso dalle sue parole, sperando che almeno queste fossero riuscite ad infrangere la corazza del suo orgoglio.

_________________________________________




A riportarlo nel mondo reale non era però stato lo sguardo fiero del drago quanto più il sorriso divertito di una lucertola. Morpheus aveva infatti approfittato di quella illusione per portarsi in una posizione particolarmente vantaggiosa in modo da ferirlo ancora prima che potesse in alcun modo preparare a sua volta una strategia difensiva. Gli artigli del drago avevano erano già leggermente penetrati nella sua carne quando però vennero rapidamente bloccati dalla violenta reazione istintiva di Shivian. Resistendo al dolore di quel suo primo sangue versato aveva infatti potuto richiamare quasi istintivamente la più forte difesa dello stile Soresu: al pari una armatura metallica strali di energia oscura gli coprirono il corpo in una difesa totale e perfetta. Migliaia di piccoli ed eterei filamenti energetici danzavano attorno alla sua figura per qualche istante prima di depositarsi sulla sua pelle. Né gli artigli del drago né perfino la gigantesca sfera metallica poterono nulla contro una simile difesa, i primi furono rapidamente estirpati dalle carni del mezzo demone lasciando dietro di se solo una piccola traccia rossa mentre la seconda non arrivò neanche a colpirlo andando a scontrarsi inutilmente contro quell’impenetrabile barriera per poi ricadere inerte al suolo.

In quel momento a colpire Shivian furono solo le boriose parole del drago. Non c’era rimorso nella sua voce, non c’era traccia alcuna del cambiamento necessario alla sua sopravvivenza ma solo l’ostinazione di chi, abituato a vivere in un mondo illusorio, diventa cieca di fronte a quello reale.
« Se è questa la tua scelta, drago. » Parole lente, pronunciate con la mesta determinazione di chi sperava di non dover arrivare al punto in cui si trovava. La mano sinistra di Shivian, troppo danneggiata per essere realmente utile in combattimento si limitò a distruggere una delle piccole sfere che teneva alla cintola lasciando che i suoi vapori velenosi salissero fino al volto del drago in modo da coglierlo a sua volta impreparato per il momento in cui avrebbe attaccato.
In una violenta esplosione energetica Shivian si liberò dei rimanenti filamenti difensivi concentrando ora la sua energia solamente nel braccio, il destro, che impugnava la lunga lancia da combattimento. Per accorciare ulteriormente la distanza tra i due non furono sufficienti che un paio di passi dopo i quali Shivian cercò di affondare con la massima forza possibile la lancia direttamente nel costato del drago davanti a lui. La posizione in cui Morpheus l’aveva costretto era stata necessaria per ottenere il contatto visivo indispensabile all’illusione ma d’altra parte in questo modo aveva anche avvicinato a sufficienza Shivian per fargli scatenare un tremendo contrattacco. In particolare il mezzo demone mirava a perforargli anche almeno uno dei polmoni o, nel caso in cui si fosse spostato, almeno a riuscire a colpire una delle due spalle così che anche restare appoggiato alle quattro zampe gli fosse stato particolarmente difficile.
Indipendentemente dal risultato del primo assalto Shivian avrebbe quindi immediatamente ritratto l’arma per poi eseguire un secondo, seppur meno potente, affondo con l’intenzione questa volta di allargare ulteriormente la ferita appena provocata o di cogliere in contropiede l’eventuale barriera che, com’era già successo per le ali, si fosse disposta a sua protezione. A differenza di prima questa volta i due attacchi erano stati pensati proprio per impedire a Morpheus di difendersi efficacemente da entrambi gli assalti.
Dimenticati di volare e accetta questo nuovo destino.



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Shivian °}



± Critico_ 33% ± Alto_ 15% ± Medio_ 6% ± Basso_ 2%
± Capacità Straordinarie__8 (4 Percezione, 2 Velocità, 1 Forza, 1 Intelligenza)
± Energia__ 59% (79% -6% -6%)
± Status Fisico__ Ferita di media entità braccio Sinistro.
± Status Mentale__ Trascurabile danno Medio.
± Abilità Passive
Heji tal - Center of Being


± Abilità Attive
Soresu – La Forma della resistenza

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La filosofia del Soresu è descritta come "essere nell'occhio del ciclone". L'adepto mantiene uno stato di concentrazione, indisturbato dal conflitto tutt'intorno ad esso. Il motivo di ciò è quello di mantenere il centro calmo dove il ciclone esterno non può recare danno. Quindi il Soresu padroneggia potenti tecniche difensive che sembrano adattarsi praticamente ad ogni circostanza, al prezzo di non poter uscire da questo ipotetico occhio del ciclone. La tecnica del Soresu usa poco o niente del potere offensivo impiegato da coloro che si concentrano sul ciclone esterno. Coloro che studiano questo stile utilizzano le sue tecniche difensive per logorare gli avversari aggressivi, difendendosi da lunghe offensive con minimi contrattacchi. Essi aspettano finché l'avversario consuma gran parte delle sue forze, quindi impiegano degli attacchi alternativi, più aggressivi. Coloro si specializzano nello studio di questo stile riescono con il movimento della propria spada o anche solo con la loro volontà a manipolare la propria energia spirituale fino a creare vere e proprie barriere, scudi, cupole d’acciaio, ossa o quant’altro desiderino. Allo stesso modo i maestri più illuminati possono annichilire perfino ciò che non ha sostanza dissipando nel nulla eventuali attacchi magici lanciati contro la loro persona.
Dato che questa forma implica la preparazione a battaglie prolungate i suoi adepti hanno imparato ad osservare ed imparare il più possibile delle tecniche usate dal o dagli avversari anche durante il combattimento. Hanno quindi appreso come estraniare dal loro ciclone difensivo parte della propria coscienza creando nell’aria una piccola emanazione energetica semiluminosa attraverso la quale sono in grado di utilizzare tutti i loro sensi permettendogli di osservare punti che altrimenti sarebbero loro negati.
Coloro che padroneggiano il Soresu sono quindi ampiamente conosciuti per possedere una difesa imbattibile e per essere maggiormente efficaci nelle situazioni in cui una rapida vittoria non è preferibile ad un'azione pianificata ed alla comprensione totale
[Pergamena Dominio delle Ossa – Attiva dominio Arcanismo – pergamena Sentinella. Consumo Variabile Medio]


Ataru – La Forma della aggressione

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L'Ataru è una forma di combattimento aggressiva che fa affidamento su una combinazione di potenza, forza e velocità. I suoi adepti sono sempre sull'offensiva, attaccando con ampi, rapidi e potenti fendenti. I professionisti di questa forza ricorrono costantemente alle proprie energie spirituali come aiuto nei loro movimenti ed attacchi. Permettendogli di scorrere attraverso il loro corpo, essi possono superare le loro limitazioni fisiche ed effettuare sorprendenti acrobazie, come salti mortali e capriole, non solo per attaccare ma anche per sfuggire agli attacchi degli avversari. Corsa, salti e rotazioni sono messi in rilievo nell'insegnamento degli elaborati movimenti cinetici di questa forma. A questi continui movimenti poi vengono ad aggiungersi potenti attacchi in mischia nei quali il concentramento d’energia è in grado di spezzare praticamente qualsiasi tipo di difesa. Per un maestro però le complicate manovre di questo stile, e soprattutto le sue esplosioni di potenza, sono facilmente introdotte anche negli altri stili permettendo però di variare facilmente forma sfruttando la potenza delle tecniche offerte dall’Ataru soltanto quando necessario. Questo perché nonostante sia molto efficace nel combattimento ravvicinato, in particolare contro un singolo avversario, non funziona molto bene contro più avversari e soprattutto in caso di combattimenti prolungati, in quanto la sua natura può gravare pesantemente sul corpo. Infine una particolare nota è per i maestri dell’Ataru che combinano le mosse rapide e imprevedibili di questo stile ad alcuni rapidi attacchi a distanza: al fine di obbligare l’avversario a scoprirsi in modo irrimediabile è possibile, tramite l’utilizzo di una minima quantità d’energia, di moltiplicare temporaneamente le armi lanciate contro l’avversario. Sebbene molti credano che questa pratica sia solo una banale l’illusione tutti tendono a ricredersene quando le loro carni sono trafitte in svariati punti.
[Abilità Personale (potenziamento Magico) – pergamena Moltiplicazione. Consumo Variabile Medio]


± Note_
In questo turno sono stato io a seguire in parte la tua strategia cercando però di rivoltartela contro seguendo l'andamento dello scontro che mi sono prefissato di portare avanti fin dal primo turno. In particolare ho molto apprezzato l'idea della illusione come mezzo per ritagliarci in uno scontro così frenetico lo spazio per parlare.
□ Nonostante i preamboli subisco l'illusione riportando un danno medio per la tua passiva. Potendo però sopportare un danno psionico pari a due Mortali tale azione non mi procura veramente danni influenti.
□ Grazie alla passiva del dominio di casting istantaneo appena uscito dalla illusione riesco a difendermi dalla maggior parte della tua offensiva utilizzando una difesa Media a 360°.
□ L'offensiva avviene invece in tre momenti separati ma comunque molto rapidi uno con l'altro. Prima utilizzo l'oggetto dell'erboristeria "Stordente" e solo successivamente attacco con la mia abilità personale a potenza Media. Per ultimo infine eseguo anche un semplice attacco fisico nello stesso punto del primo assalto.

SPOILER (click to view)
Stordente [La bomba stordente è costituita da una piccola biglia viola del diametro di un paio di centimetri che, se gettata in terra, si spezzerà, generando una densa nebbia violacea. Chiunque respiri questa nebbia proverà un lieve senso di stordimento, e i suoi sensi risulteranno leggermente offuscati per i prossimi due post di combattimento. La nebbia persiste per qualche secondo, poi si dissolve nell'aria.]


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view post Posted on 27/10/2012, 14:05

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

Rimase qualche secondo nella sua testa.
Sentì le parole che pronunciò Shivian con totale interesse, in quello spazio della mente la sua ragione era risvegliata, l'istinto primordiale venne spento in quel barlume di razionalità. Un nuovo mondo andava creandosi, le vecchie costituzioni logore stavano crollando. Allora c'era troppa roba nella sua testa: pensieri, parole e soluzioni che tardavano ad arrivare. Lui figlio di un mondo vecchio di cui non aveva voluto far parte, percepiva l'esterno come un'ombra vacua, un riflesso sporco di ciò che era in realtà. Riaprì gli occhi quel giorno nella sua caverna, quando il mondo gli apparve nuovamente lucido. I colori sembravano diversi, come se davanti ai suoi occhi ogni cosa avesse preso a danzare in una ritrovata frenesia, gli alberi con il loro frusciare parevano parlare al mondo. Morpheus era un drago che aveva buttato gran parte della sua gioventù in un senso di colpa non dovuto, un cucciolo a cui era stato negato il diritto di sognare. Venne fatto carico di una responsabilità troppo grande, la spada dei patti e dell'equilibrio brillò in mano sua quando era solo un cucciolo.
E lui si ritrovò a essere il guardiano silenzioso del mondo.
Per secoli fuggì da questa maledizione, solo la morte di Akor' rianimò quella scintilla sopita nel suo animo. Fu scosso dalla sua morte ma al contempo ne fu lieto, si ruppe qualcosa nel suo cuore, forse una fanciullezza mai avuta, o forse una prigione di cristallo che rinchiudeva la sua libertà.
Ma in quell'istante la parte irrazionale del drago sommerse la ragione, il dolore devastò la gioia. Senza accorgersene solcò i cieli dentro una fortezza volante e, con Viktor, arrivò al clan per invaderlo. Shivian ora gli stava offrendo, più o meno velatamente, la possibilità di far parte del nuovo ciclo del clan. In quei attimi brevi Morpheus rimase a pensare, mai aveva preso in considerazione l'ingresso nel Goryo, né tanto meno di far parte di qualcosa, Morpheus d'altronde era restio a piegarsi dinanzi a un'autorità, altresì legarsi a qualcosa o a qualcuno, sottostare a leggi non proprie, erano cose che un drago mal volentieri digeriva. Nella veemenza dello scontro tuttavia le sue idee rimasero solo in una fase embrionale, non riuscì a elaborare un pensiero concreto che Ramhat fu fermata l'attimo prima di travolgere il corpo del vice capitano. Gli artigli, che avevano assaggiato il sangue della propria preda, vennero cacciati indietro come se l'organismo li avesse espulsi al pari di volgari parassiti. Frattanto una caligine violacea crebbe dal suolo come un'entità malefica. Il fumo, come un serpente viscido, strisciò nelle narici del dragone e i polmoni inconsapevolmente respirarono l'aria malsana. Dentro il suo corpo avvennero delle razioni innaturali: La sua mente vagò in uno strato di nebbia densa; i sui occhi furono appannati da una patina incostante; i suoi sensi tutti furono avvolti da una bolla ermetica; le sue zampe vacillarono sotto il peso del suo corpo. Ma nulla fu come ciò che avvenne dopo. Lì nel costato, qualcosa penetrò nella carne fermandosi a pochi centimetri dai polmoni. Fu un dolore immenso, amplificato dallo stato di confusione in cui stava versando, sentì la punta farsi largo tra gli strati di pelle e le scaglie, sentì il freddo dell'acciaio raffreddargli le viscere e al contempo il sangue caldo riscaldargli la pelle come una colata di lava che discendeva il suo petto. Solo l'istinto lo salvò, lì dove la mente vagava in un totale oblio, la parte primordiale del suo essere irrigidì il costato trasformandolo nel più duro dei metalli e quando il secondo colpo di lancia cercò di affondare nella pelle, il metallo cozzò contro altro metallo e nell'aria si riprodusse soltanto il suono freddo dell'attacco spento nel nulla. Morpheus ruggì, ma dalla sua bocca fuoriuscì soltanto sangue e sangue, conati di cremisi incontrollato misto a bile. Alle zampe del drago, sul pietrisco del ponte, una cloache indefinita si amalgamò.

Il dolore lo intorpidiva, lo rendeva debole.

Freddo indistinto crebbe all'interno del suo cuore, in netto contrasto con il calore del sangue sulla sua pelle. Del suo sangue.
Barcollò, due passi pesanti che per poco non lo facevano cadere oltre il ponte, sentì il vociare indistinto del pubblico gridare di terrore quando Ramhat venne mossa per la prima volta in maniera del tutto casuale e confusionaria. Aveva perso la totale cognizione dello spazio intorno a lui, tanto che Shivian appariva come una figura sfocata e nebulosa, fluida e imprevedibile.
Mosse la coda in due direzioni differenti, la prima frustata diretta verso la struttura metallica, l'altra con il cambio di inerzia della forza in direzione del centro del ponte, proprio dove la figura di Shivian doveva ancora essere. Subito dopo alzò, qualunque fosse stato l'esito del movimento casuale, la coda verso l'alto, Rahmat si sarebbe innalzata per un momento verso il cielo per apparire, per un momento, come un sole che risplendeva nel cielo, l'arma di un titano che avrebbe rilasciato un'energia potenzialmente distruttiva. L'onda d'urto avrebbe colpito chiunque, facendo tremare il pubblico e investendolo, scuotendo le fondamenta delle tribune, rischiando di trascinarli nell'abisso del Grigio.
Morpheus si era tramutato in una bestia fuori controllo.

Un'animale senza ragione.
Una bestia che brancola nel buio.

Un ruggito roboante ruppe le pareti del cielo.

« Io... » sussurrò leggermente stordito dall'attacco, debole dalle ferite, la voce strozzata e bassa malapena udibile, « voglio far parte del nuovo ciclo. »
Lo realizzò in un momento, un pensiero incontrollato che viaggiò dal lobo alla bocca senza nessun filtro.
Ma il torneo era un'altra cosa. L'orgoglio gli impediva di arrendersi, la battaglia aveva risvegliato la sua natura più primitiva e combattiva.

Una parte arcaica che se provava dolore non s'arrendeva, che se doveva morire...
Non sarebbe semplicemente morto.

Stoicamente il muso di Morpheus volse lo sguardo verso l'animo del suo desiderio: il cielo lì in alto oltre la nebbia, là dove non osavano nemmeno le aquile, per tornare il Re del cielo. Ma le forze lo stavano abbandonando, non sarebbe riuscito a librarsi nel cielo, non in quel momento, si limitò ad arretrare di qualche passo per mettere spazio e luce tra lui e Shivian. Giusto per metterlo a fuoco in tutta quella confusione.



CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 49%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto) Ustione di secondo grado all'occhio sinistro (danno medio) Lacerazione al costato (Danno alto) = Danno Critico + medio in toto.
Status mentale:Estremamente confuso, stordimento generale, sensi offuscati.

Abilità attive:

Si sa, altresì, che i draghi possiedono un corpo pressoché inscalfibile, un corpo in grado di proteggere gran parte degli organi vitali con il solo ausilio delle scaglie, ma se il dragono si trovasse nella sua forma meno nobile o se qualche arma riuscisse nell'impresa di oltrepassare il corpo, con un consumo pari a Basso il drago può scegliere di indurire a suo piacimento una parte del corpo, essa avrà, per l'intera durata del turno, o quanto basta per difendersi, la consistenza dell'acciaio. Questa tecnica potrà essere utilizzata anche in fase offensiva utilizzando il proprio corpo come vera arma contundente. [Bassa personale]

– Outburst.

Un’arma che vaga al pari di una cometa, che perfora nembi siderali attraversando realtà diverse e sconosciute, un oggetto non identificato che ha visto più di quanto essere vivente possa mai fare in cento vite, e tutto ciò nell’arco di un attimo neppure calcolabile. Se forza potesse mai reggere un simile sforzo, se corpo e muscolatura possa ripetere simile prodigio, Ramhat potrebbe ripetersi. Con un consumo energetico pari ad Alto e usufruendo della sfera di metallo, il caster potrà dar vita a un fenomeno portentoso. Una volta giunto a contatto con l’obiettivo dell’offesa si vuoterà della forza cumulata, per poi liberare un’onda d’urto che investirà chiunque e qualsiasi cosa nel raggio di qualche decina di metri e a trecentosessanta gradi. In termini di gioco il bersaglio primario della tecnica subirà un colpo di potenza Media, dopodiché un’onda d’urto dipanerà investendo qualsiasi cosa nel suo raggio d’azione, che si troverà a far fronte ad una forza repulsiva di potenza Bassa. La tecnica ha natura fisica. {Tecnica di potenza Alta}

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Niente, subisco l'effetto della biglia e impazzisco verosimilmente sarebbe stato difficile pararmi dal primo attacco, per lo meno per un fatto di sportività, ma dopo che subisco il primo attacco, d'istinto indurisco il costato e paro il secondo colpo. Dopo di che confuso e ferito barcollo, due frustate di coda sono mirate una verso gli spettatori, dubito che li vuoi salvare, e un secondo verso di te, dato che non hai specificato nessun movimento nel tuo post presumo che sei ancora nello stesso punto, a quel punto alzo la coda e ti attacco con la tecnica Outburst, spero sia tutto chiaro. Per dubbi Mp.



Edited by Lud† - 2/11/2012, 15:47
 
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view post Posted on 6/11/2012, 00:16
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C a t a r s i

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— CANE MANGIA CANE —






Con lo scontro tra i due contendenti che raggiungeva il massimo climax, la voce del pubblico esplose nuovamente in una cacofonia di urla godendo finalmente della vista del sangue che sgorgava copioso dalle ferite. Al pari della più fiera delle creature però il dragone, nonostante le numerose ferite subite, continuava a non darsi per vinto! Le sue scaglie un tempo color del cielo in tempesta apparivano ora in più punti lorde di sangue. L’ultimo assalto di Shivian aveva aperto un largo squarcio nel costato di Morpheus che però era riuscito ad evitare il peggio bloccando efficacemente il secondo colpo che altrimenti gli sarebbe stato fatale. Soffocata dal sangue e dal dolore la voce del drago sembrava esser sparita tanto che ora anche i suoi ruggiti non erano più terribili e spaventosi come solo qualche minuto prima. Ormai più nessuno sembrava favorire il colossale dragone, anche coloro che l’avevano tanto applaudito quando era entrato in quell’arena per affrontare il leggendario comandante dei custodi ormai erano pronti a voltargli le spalle.

Accecato dal dolore delle ferite Morpheus non riuscì più ad ignorare la continua voce del pubblico contro di sè tanto da arrivare a lasciarsi possedere da una furia così cieca e selvaggia che sorprese anche il suo avversario. Dimenticando dolore e ferite i movimenti del drago, per quanto meno precisi di un tempo, possedevano ora quella istintiva violenza propria degli animali selvaggi: in quei pochi attimi ogni strategia sembrava essere stata abbandonata assieme alla ragione. Spaventato a morte dallo spettro della rovina Morpheus attaccò indistintamente sia Shivian che le persone del pubblico che avevano prima goduto delle sue sofferenze!
In un altro tempo il destino di quelle persone sarebbe stato irrimediabilmente segnato eppure qualcosa aveva cambiato a tal punto il mezzo demone da convincerlo a muoversi in loro difesa. Durante la guerra del Crepuscolo aveva visto gesti atroci realizzati per compiacere un uomo folle che aveva toccato più di chiunque altro il potere degli dei fino a farsi da esso corrompere. Entrambi avevano percorso la stessa strada verso la trascendenza eppure di fronte ad un simile spettacolo Shivian non aveva più potuto vedere nella stessa luce il mondo immateriale che tanto aveva desiderato fino a quel momento.
Sopravvissuto a quel periodo oscuro aveva combattuto sulla Purgatory per salvare l’unico vero legame che gli rimaneva con il mondo degli uomini accettando per se stesso nuove motivazioni e un diverso destino.

L’attacco di Morpheus non raggiunse mai gli spalti del pubblico: la sfera di metallo percorreva traiettorie sempre più prevedibili, strategie che ormai per Shivian non rappresentavano più né una sorpresa né una minaccia. Con uno scatto improvviso il mezzo demone aveva anticipato il movimento dell’arma nemica bloccandone il principale punto di snodo infilzando a terra la catena con la propria lancia.
Cieco a quello che accadeva attorno a sè Morpheus si limitò a strappare via entrambe con un unico movimento della coda facendo sussultare il ponte ancora una volta mentre cercava di colpire il punto in cui si trovava prima Shivian. Nello stesso istante in cui la potente lancia da combattimento cadeva inesorabilmente verso le acque del Grigio il potere del drago esplose in tutta la sua devastazione.
In quell’attimo la terrà intera tremò mentre l’aria sembrava incendiarsi. Con la violenza di un sole appena sorto Morpheus sembrava voler spazzare via ogni cosa riducendo l’intero luogo ad una desolazione informe.

E poi venne il silenzio. Niente sconvolse quel luogo che per pochi istanti sembrava aver visto la propria fine e anche il pubblico osservava ora quanto successo completamente ammutolito. Privo della sua arma Shivian aveva infatti rivolto le proprie mani verso Morpheus e il suo attacco contenendone la furia semplicemente tramite la propria volontà. Non più bestia priva di freni dopo quell’ultimo assalto anche il dragone sembrava aver ritrovato parte della propria lucidità accettando infine anche lui un cammino nuovo.

« E allora non lasciare che il passato possa distruggerti. »

Attorno al drago, esattamente al centro del ponte, tenui filamenti energetici si spezzarono uno dopo l’altro. Al pari di un fiore che si apriva al mondo l’energia accumulata in quel luogo all’inizio dello scontro si stava finalmente risvegliando: il guscio di contenimento entro la quale era stata imprigionata ora si spezzava istante dopo istante. L’aria stessa attorno al centro del ponte era distorta mentre ogni particella collassava su se stessa in una reazione a catena che deflagrò infine avvolgendo ogni cosa in un’esplosione di luce.
Ogni momento di quel violento duello era stato costruito e preparato per questo momento: l’intenso bagliore serviva a Shivian anche per richiamare a sè un’arma molto più pericolosa di quella che aveva prima offerto in tributo alle acque del Grigio. Intrappolando il riverbero dell’esplosione Shivian impugnava ora nella mano destra una lama di luce pulsante.
Senza lasciare al drago alcuna possibilità di reazione il successivo attacco del mezzo demone approfittò dello scoppio come se non fosse stato altro che un semplice strumento per distrarre l’avversario.

Qualsiasi movimento il drago avesse fatto Shivian, ben più rapido di quanto lui potesse mai essere, gli sarebbe stato inevitabilmente addosso in pochi attimi aggirandolo camminando sull’aria in modo da riuscire a guadagnarne il fianco destro fino a scoprire l’obiettivo desiderato: la coda.
Per accettare il proprio nuovo destino Morpheus avrebbe dovuto inevitabilmente soffrire la perdita di qualcosa di veramente importante.



png



Shivian °}



± Critico_ 33% ± Alto_ 15% ± Medio_ 6% ± Basso_ 2%
± Capacità Straordinarie__8 (4 Percezione, 2 Velocità, 1 Forza, 1 Intelligenza)
± Energia__ 39% (59% -15% -15%)
± Status Fisico__ Ferita di media entità braccio Sinistro.
± Status Mentale__ Trascurabile danno Medio.
± Abilità Passive
Heji tal - Center of Being


± Abilità Attive
Soresu – La Forma della resistenza

SPOILER (click to view)
La filosofia del Soresu è descritta come "essere nell'occhio del ciclone". L'adepto mantiene uno stato di concentrazione, indisturbato dal conflitto tutt'intorno ad esso. Il motivo di ciò è quello di mantenere il centro calmo dove il ciclone esterno non può recare danno. Quindi il Soresu padroneggia potenti tecniche difensive che sembrano adattarsi praticamente ad ogni circostanza, al prezzo di non poter uscire da questo ipotetico occhio del ciclone. La tecnica del Soresu usa poco o niente del potere offensivo impiegato da coloro che si concentrano sul ciclone esterno. Coloro che studiano questo stile utilizzano le sue tecniche difensive per logorare gli avversari aggressivi, difendendosi da lunghe offensive con minimi contrattacchi. Essi aspettano finché l'avversario consuma gran parte delle sue forze, quindi impiegano degli attacchi alternativi, più aggressivi. Coloro si specializzano nello studio di questo stile riescono con il movimento della propria spada o anche solo con la loro volontà a manipolare la propria energia spirituale fino a creare vere e proprie barriere, scudi, cupole d’acciaio, ossa o quant’altro desiderino. Allo stesso modo i maestri più illuminati possono annichilire perfino ciò che non ha sostanza dissipando nel nulla eventuali attacchi magici lanciati contro la loro persona.
Dato che questa forma implica la preparazione a battaglie prolungate i suoi adepti hanno imparato ad osservare ed imparare il più possibile delle tecniche usate dal o dagli avversari anche durante il combattimento. Hanno quindi appreso come estraniare dal loro ciclone difensivo parte della propria coscienza creando nell’aria una piccola emanazione energetica semiluminosa attraverso la quale sono in grado di utilizzare tutti i loro sensi permettendogli di osservare punti che altrimenti sarebbero loro negati.
Coloro che padroneggiano il Soresu sono quindi ampiamente conosciuti per possedere una difesa imbattibile e per essere maggiormente efficaci nelle situazioni in cui una rapida vittoria non è preferibile ad un'azione pianificata ed alla comprensione totale
[Pergamena Dominio delle Ossa – Attiva dominio Arcanismo – pergamena Sentinella. Consumo Variabile Alto]


Arashi no āto - Arte della Tempesta

SPOILER (click to view)
Già citata nel primo turno attivo del duello. In questo turno decido semplicemente di lasciarla esplodere


Makashi – La Forma della contesa

SPOILER (click to view)
Lo stile Makashi si focalizza principalmente sul miglioramento dei duelli singoli. È descritta come molto elegante, potente e richiedente di una precisione estrema, in modo da consentire al fruitore di attaccare e difendere con il minimo sforzo mentre l'avversario si affatica, spesso brandendo la spada con una sola mano per avere maggiori raggio di movimento e fluidità. La forma fa affidamento su parate, affondi e piccoli, precisi fendenti, in opposizione alle parate e mosse maggiormente ampie delle altre forme. I praticanti di questo stile sono particolarmente addestrati a prevenire di essere disarmati o che la loro arma sia distrutta dall’avversario tanto da enfatizzare ogni movimento rendendolo talmente fluido da anticipare i colpi sferrati dall'avversario. Secondo molti i maestri dello stile Makashi riescono a scorgere frammenti di futuro tanto da rendere la loro difesa impenetrabile e i loro attacchi perfetti.
Allo stesso tempo enfatizzando i loro rapidi movimenti fatti di continue finte e affondi possono ammantarsi completamente della propria energia spirituale tanto da rendere i propri contorni indefiniti a tal punto da confondere anche il più testardo degli avversari. Si fa affidamento su tempismo, accuratezza ed abilità piuttosto che sulla forza per sconfiggere l'avversario, e con un abile professionista il risultato può essere estremamente potente. Il rigido addestramento mentale cui i fruitori del Makashi devono sottoporsi permette loro persino di materializzare nelle loro mani armi di potente luce in grado di distruggere sia l’acciaio che i trucchi dell’arcano. Purtroppo la natura instabile di questo potere rende difficile anche ai maestri controllarlo per più di un minuto.
Eleganza, galanteria, incanto, finezza, arte ed economia rappresentano il cuore del Makashi e i suoi utilizzatori sono eleganti, precisi, calmi, sicuri di sé fino all'arroganza tanto da essere estremamente certi delle proprie possibilità di vittoria apparendo talmente rilassati mentre combattono tanto da far credere che stiano semplicemente danzando.
[Pergamena Preveggenza – Sfocatura – Spada Magica. Consumo Variabile Alto]


± Note_
Ed eccoci finalmente alle battute finali di questo duello. Ho approfittato anche io della proroga di Lucca dato che in questi giorni ero stato particolarmente impegnato.
□ Di fronte alla tua furia Shivian decide di salvare gli spettatori. Inverto quindi gli attacchi, affrontando direttamente il primo mentre il secondo pur non colpendomi riesce, a causa della modalità in cui mi sono difeso, a strapparmi per sempre di mano la mia arma.
□ Sempre con l'intento di impedirti di danneggiare il pubblico non mi difendo con una barriera dalla tecnica ma scelgo di annullarla completamente con l'attiva del dominio Arcanismo. - Consumo Alto -
□ Passando quindi al contrattacco attivo prima la tecnica "Trappola Temporale" che avevo piazzato nel primo turno e che quindi non mi costa ne slot tecnica ne energia.
□ Subito dopo l'esplosione attivo la pergamena "Spada magica" - Consumo Alto, 2 turni - per attaccarti a distanza ravvicinata. Il mio obbiettivo questa volta è di staccarti l'ultima parte di coda così da privarti del tutto della sfera metallica con la quale continui ad attaccare.

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view post Posted on 9/11/2012, 12:13

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

I raggi del sole si stavano spegnendo oltre l'orizzonte, la densa nebbia ammorbava ancor di più i due contendenti in una morsa oscura. Le ultime luci del giorno faticavano a oltrepassare la spessa bruma. Il ponte, la pietra, gli spalti e il pubblico si tinsero di una strana sfumatura di grigio; di quelle che parevano estrapolare la vita in tutta la sua essenza fin dalla radice. Il mondo era immerso in un vorticare sfocato di colori indefiniti, i suoni giungevano amalgamati in un coacervo confusionario di grida e urla, fischi che piombavano come pioggia sul bagnato sul capo del drago. La fatica lo attanagliava, la confusione dominava la sua mente, il respiro era lacerato dalla ferita che incombeva nel costato. V'era poco di cui gioire, eppure il muso del drago era ancora scolpito in una coraggiosa quanto grottesca rappresentazione di un sorriso. Non era l'espressione di uno stolto, bensì era l'orgoglio che rifiutava di piegare persino quei pochi muscoli necessari a scolpire il volto in quel semplice gesto. Ostentava una sicurezza che iniziò a vacillare sotto i colpi di una tempesta con sembianze umane. Le sue zampe tremarono ancora una volta, e ancora una volta lottò contro la tentazione di abbandonare, di arrendersi a qualcosa – evidentemente – troppo più forte di lui. Girò lo sguardo a destra e a sinistra, tutt'intorno a lui c'erano altre persone urlanti, altra pietra dura, altra acqua malefica e altra nebbia, densa e invalicabile nebbia. Davanti – invece – la figura di Shivian appariva sempre discreta e composta, quasi imperturbabile. Come se quel duello non avesse scalfito per nulla la serenità del vice capitano. Una figura trascendentale ed estranea a quel contesto.

« E allora non lasciare che il passato possa distruggerti. »

Come la nebbia che li attanagliava, così il passato aveva preso possesso della sua mente, un drago in balia degli eventi, una bambola di pezza soggiogata dalla paura più infima. Era piombato nel caos del suo Io incapace di gestire il suo stesso corpo. E adesso non sentiva semplicemente più niente. Non v’era il suono della paura, né quello dell’incertezza, un unico ultimo obbiettivo animava la quiescenza del suo animo.

Una serenità razionale e non istintiva, evoluta e non primitiva.
Era diventato ciò che non era mai stato. Era diventato ciò che doveva essere fin dal principio:
Un drago padrone del proprio destino.

Benché la nebbia lo soffocasse, benché i muscoli dolessero, benché i suoi sensi fossero offuscati; e il mondo girasse animato da una danza tribale, il drago fu calmo, fu lucido. Attorno a lui i suoni giungevano ovattati e sterili, finché anche quelli non furono spenti definitivamente in uno status di calma serafica, in un silenzio che divenne finalmente d’oro. Dinanzi a lui, intorno a lui, ovunque guardasse, un bagliore preannunciava l’imminenza di una deflagrazione. Ma nulla sembrava avere d’improvviso alcuna importanza. I volti erano come scolpiti nella pietra, rigidi nella loro ultima espressione. Vi leggeva negli occhi odio, eccitazione, divertimento, delusione, un clangore cangiante di emozioni in tumulto bloccati nella diapositiva di un’istantanea e, dinanzi a lui, il corpo di Shivian svettava come la più maestosa delle statue, nell’attimo che precedeva il colpo di grazia. La spada magica baluginava nella sua mano, il corpo teso come una molla, le gambe solcavano l’aria, il volto rigido per la battaglia, gli occhi calmi del mezzo demone e i capelli corvino bloccati a mezz’aria. Il drago tornato drago aggirò l’esplosione come se nulla fosse, si posizionò alle spalle dell’uomo.
A quel punto il mondo riprese il suo normale scorrimento, il silenzio fu rotto dagli spettatori che successivamente si ammutolirono nuovamente sbigottiti e increduli: Non c’era più il drago dinanzi a Shivian, bensì un uomo ora era dietro, lo stesso umano dagli stracci logori che aveva iniziato la battaglia e accanto a lui una piccola folgore che librava in aria. Nessuno degli spettatori seppe spiegarsi ciò che era successo. Li vide stropicciarsi gli occhi, vide lo stupore delle loro facce senza in realtà osservarli veramente.

Infondo era lo stesso uomo ma profondamente diverso.

Dunque non più drago ma uomo sfoderò Stormbringer e lo zaffiro dell’elsa brillò più forte del solito, più bello del solito, la sua luce baluginò come se finalmente avesse capito quale fosse il suo destino. La sciabola dall'elsa d'oro si macchiò di cremisi, il suo stesso sangue scorse sulla lama come era stato in principio di tutto. Il gocciolare del liquido che cadeva picchiettando sul pietrisco del ponte, la spada che finalmente lo abbracciava, che nuovamente riconosceva il suo padrone.

Era diventato ciò che la pietra aveva letto che diventasse:
Un guardiano silenzioso, un custode vigile dell'equilibrio del mondo. Una responsabilità, che ora, non appariva poi così grande.

Affondò un unico colpo in direzione della schiena di Shivian, ma non fu sicuro del risultato, troppo stanco per essere preciso, troppo confuso per essere letale, il braccio pesante sarebbe penetrato nella carne lentamente. Ma sapeva Morpheus che la piccola folgore accanto a lui non avrebbe sbagliato, avrebbe lanciato due proiettili di energia elementale uno a poca distanza temporale dall’altro. Cranio e ventre per porre fine allo scontro. Mentre la voce del drago sarebbe rimbombata ancora una volta nell’aria, per distrarre l'avversario.


« Il passato non mi distruggerà più. »
Nemmeno la paura.
« Suppongo debba ringraziarti per questo. »
Nella sua voce non traspariva più la paura nell’incertezza, non era più rotta dalla confusione. La sua voce era ferma e sicura.
Mentre in quel momento tutto divenne FINALMENTE lucido e stabile.
Non v’era alcuna confusione.
Non più.



CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


5 cs Potenza fisica


Energia: 35%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto) Ustione di secondo grado all'occhio sinistro (danno medio) Lacerazione al costato (Danno alto) = Danno Critico + medio in toto.
Status mentale:Estremamente confuso, stordimento generale, sensi offuscati.

Abilità attive:
L'ultima difesa di cui dispone Morpheus è la migliore di tutte, quella che sfodera solo in occasioni critiche senza via d'uscita. Infatti Morpheus grazie alla conoscienza anche del tempo potrà fermare lo stesso a suo piacimento, divenendo, per qualche attimo, l'unica persona in grado di potersi muovere liberamente, gli altri risulteranno essere come pietrificati. La tech, che ha un consumo pari a medio, potrebbe essere anche utilizzata per portarsi in una posizione vantaggiosa per un futuro attacco, ma se utilizzata in caso di difesa essa conta come una difesa assoluta. [Pergamena Stop].

Inoltre i draghi fatati amano circondarsi da creature che combattino a loro posto, spendendo un consumo pari ad alto, potrà richiamare sul campo di battaglia uno spiritello, esse saranno rappresentazioni dell'elemento folgore, piccoli spiritelli a forma di tuono di color giallo che libreranno sul campo di battaglia, occasionalmente, l'evocazione può essere in grado di librarsi nell'aria. L'evocazione attaccherà il proprio avversario con proiettili appartenenti al proprio elemento, avrà potenza Media e potrà sopportare un danno fino a Medio, prima di scomparire. Se non distrutta, rimarrà sul campo di battaglia per un totale di due turni, svanendo al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. La sua potenza è pari a 4 CS. [Pergamena purgatorio].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Forse è il primo post di questa giocata che poco mi convince. Comunuque l'intera giocata era volta a far avere un risveglio della ragione in Morpheus sia dopo i fatti della Mano di vega, mia quest, sia dopo i fatti di conquistadores. Morpheus doveva accettare il proprio destino, doveva evitare di fuggire e di diventare una marionetta mossa dalle sue emozioni, doveva diventare il drago che non è mai stato abbandonando la paura dell'incertezza e del fallimento. Ne approfitto in questo post poiché anche la confusione della biglia si spezza alla fine dle turno, quindi l'intero post è legato a ciò.
Passando al duello in sé per sé invece, Morpheus ferma il tempo inizialmente più per isolarsi dal mondo e trovare lucidità, proprio per questo nel precedente post mi ero allontanato dal mio avversario. Quando il tempo viene bloccato aggirà l'esplosione e si pone dietro a shivian. Torna umano e sfoderà stormbringer tuttavia è troppo stanco e ancora confuso per effettuare un attacco articolato, si limita a evocare una piccola folgore e fare un affondo nella schiena di Shivian (questo affondo affrontalo per effettivmaente com'è: debole, lento, nulla di assolutamente letale. Mentre i due successivi attacchi della folgore sono due proiettile successivi l'un l'altro ma abbastanza per non essere considerati come un solo attacco. Uno al cranio e uno al ventre. La folgore è accanto a Morpheus che è dietro a Shivian di circa una 70 cm, quindi anche la folgore è abbastanza vicina al tuo corpo. Ogni azione avviene in un tempo relativamente corto.
A te la penna per l'ultimo post ^^



Edited by Lud† - 9/11/2012, 14:04
 
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view post Posted on 13/11/2012, 22:44
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C a t a r s i

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— CANE MANGIA CANE —






Gli ultimi, tenui, raggi di sole avevano assunto, attraverso la densa nebbia che dopo l’ultimo assalto andava progressivamente disperdendosi, una forte colorazione rosseggiante. Lo stesso ponte sul Grigio era ben differente da quello che aveva accolto i due contendenti: il pubblico aveva da qualche tempo perso i toni festosi dei primi momenti e alcuni erano perfino scappati temendo che di fronte ad un nuovo attacco da parte del drago nemmeno il comandante dei Custodi potesse riuscire a salvarli tutti ancora una volta. Lo scheletro della prima struttura metallica adibita a palco che era stata distrutta dal soffio del drago si stava ora disfacendo all’interno delle acque del fiume con una rapidità allarmante; erano bastati pochi minuti e anche le parti ancora emerse vennero ricoperte da una ruggine talmente corrosiva da ridurla rapidamente ad una massa informe destinata a dissolversi in poche ore. Il ponte stesso aveva invece dovuto subire la piena furia di entrambi i contendenti mostrando, ancora adesso, i segni sia dei precedenti attacchi che in particolar modo dell’ultima esplosione la quale aveva scavato nel centro della struttura un solco talmente grande da farne irrimediabilmente crollare il bordo destro nelle acque insaziabili del fiume.

Al contrario dell’ambiente che lo circondava e del suo avversario Shivian non sembrava, almeno esternamente, altrettanto provato. Solamente uno tra tutti gli assalti del drago era riuscito a scardinare il suo stile difensivo e anche questo aveva lasciato solamente dei danni marginali che non lo avevano affatto impensierito. Nonostante quest’apparente invincibilità anche lui, però, iniziava a risentire del lungo scontro tanto da immaginare che entrambi non avrebbe potuto continuare a combattere ancora a lungo.
Ad impensierirlo in particolar modo era lo stato psicologico in cui aveva lasciato il drago che se prima sembrava essere finalmente disposto a lasciarsi plagiare dai progetti del mezzo demone ora sembrava quasi tornato ad essere la stessa irremovibile creatura sulla quale aveva lavorato fin dalle prime battute di quel duello. Con sempre meno tempo a disposizione i momenti successivi sarebbero stati decisivi per chiarire definitivamente quale sarebbe stato il futuro del dragone.

Nel momento in cui le ferite si erano fatte più gravi Morpheus aveva gridato l’accettazione del proprio nuovo destino in seno al Goryo. Ora che, però, sembrava aver riacquistato buona parte della lucidità persa in quegli attimi concitati avrebbe accettato ugualmente la guida, gli insegnamenti ma anche gli ordini da parte di un uomo che lo aveva portato ad un passo dalla morte? Avrebbe imparato a lasciare da parte perfino il suo orgoglio accettando quei momenti come indispensabili per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato? Nonostante Shivian comprendesse come i suoi scopi ultimi non fossero così discordanti da quelli per i quali era stato reclutato dal Beccaio era ugualmente convinto che i loro modi operandi fossero decisamente differenti.


Avvertito sia dal rumore della spada che veniva estratta dal proprio fodero che dalla forte aura del drago per il mezzo demone l’affondo della spada avversaria non rappresentava il benché minimo pericolo; il colpo stesso, privo di forza e di convinzione, non sarebbe stato comunque pericoloso anche contro avversari meno esperti. Nemmeno lo spirito appena evocato, risplendente, per Shivian, sia di magia che delle energie del proprio rivale, era destinato ad avere maggiore fortuna: un fulmineo movimento rotatorio del busto, accompagnato da quello del piede sinistro, spostatosi all’indietro, gli consentì di evitare facilmente l’affondo della lama. Con lo sguardo ora rivolto al fianco destro del drago anche le due rapide emanazioni dello spirito furono bloccate dalla spada di luce di Shivian che, muovendosi quasi fosse per il mezzo demone completamente priva di peso, intercettò di piatto entrambi i colpi quasi senza sforzo.

« Hai affrontato il peso del tuo passato e forgiato un nuovo destino... »

Non avrebbe mai potuto realmente pretendere dei ringraziamenti sinceri da parte sua eppure in un futuro ancora incerto anche per lui il destino forgiato col sangue di quel duello avrebbe potuto portarlo a raggiungere traguardi che prima non avrebbe mai neanche immaginato. L’ultima prova sarebbe stata però la più terribile: a differenza di quando, pochi attimi prima, gli aveva scatenato contro la furia della sua potenza ora Morpheus si sarebbe trovato a dover contrastare un assalto molto più insidioso. Con la sola imposizione della propria volontà in pochi attimi Shivian avrebbe infatti cercato di privarlo anche delle ultime energie che ancora gli permettevano di reggersi in piedi. Con l’intento di indebolirlo fino al limite della sopportazione avrebbe quindi approfittato della stanchezza ora inevitabile per sferrare l’ultimo assalto vero e proprio: spostando il peso sul piede sinistro mosso in precedenza Shivian avrebbe cercato con il destro di effettuare una violenta spazzata verso le gambe avversarie approfittando del naturale sbilanciamento dovuto all’affondo andato a vuoto per mandarlo ineluttabilmente inerme schiena a terra.
Solo a quel punto avrebbe attaccato con la spada appoggiandola rapidamente al costato lasciandola quindi penetrare solamente di pochi centimetri, sufficienti a bloccarlo senza però provocargli una ferita che potesse metterlo in serio pericolo di vita. Non aveva ragione alcuna per ucciderlo; in quel momento ciò che desiderava da lui era solamente una risposta.

« .. sei in grado ora di accettare la mia guida negli eventi che verranno? »



png



Shivian °}



± Critico_ 33% ± Alto_ 15% ± Medio_ 6% ± Basso_ 2%
± Capacità Straordinarie__8 (4 Percezione, 2 Velocità, 1 Forza, 1 Intelligenza)
± Energia__ 24% (39% -15%)
± Status Fisico__ Ferita di media entità braccio Sinistro.
± Status Mentale__ Trascurabile danno Medio.
± Abilità Passive
Heji tal - Center of Being


± Abilità Attive
Soresu – La Forma della resistenza

SPOILER (click to view)
Il Niman tenta di bilanciare tutti gli elementi del combattimento, combinando gli stili inventati prima in uno nuovo che richiede meno risorse energetiche. Il risultato è che l'abilità in ogni area del combattimento è solo moderata, senza eccellere in nessuna. La base di questo stile è però molto solida tanto che spesso viene anche associata al combattimento con due spade dato che l’ampiezza di possibilità dello stile permetteva un rapido passaggio sia verso forme più aggressive che verso altre maggiormente difensive. Il nucleo centrale della forza di questo stile è, però essere l’ampia possibilità di sfruttare le proprie energie per tecniche non strettamente legate al combattimento ottenendo capacità molto più facilmente utilizzabili anche fuori dallo scontro. Conosciuto anche come lo stile dei diplomatici, il Niman concede la capacità di ingannare gli occhi e la mente dei propri avversari.
Nel primo caso l’utilizzatore semplicemente sfrutterà l’energia accumulata per ammantarsene fino a diventare completamente invisibile agli occhi di chiunque. In questo modo potrà muoversi, difendersi o anche curarsi ma non attaccare in quanto il manto energetico andrebbe a disperdersi appena fosse concentrato per una azione offensiva. La stessa energia con cui è avvolto il corpo può anche essere sfruttata non per nascondersi ma per attraversare indenni e con grande rapidità il sottosuolo entrando in comunione con gli elementi naturali per poi riuscirne anche a grandi distanze.
Nel secondo caso sarà possibile manipolare direttamente la mente dell’avversario, sia con un contatto visivo sia con altre forme di percezione, venendo immediatamente a conoscenza della storia del suo bersaglio: di tutti i suoi segreti, del suo passato, di ciò che teme di più in assoluto e simili. Tali inganni potevano facilmente volgere anche il più serrato degli scontri verbali a favore del maestro di Niman. Alternativamente era anche possibile semplicemente sconvolgere la mente avversaria privandolo di buona parte delle sue energie (20%) e lasciandolo stanco e inerme.
[Pergamena Invisibilità – Movimenti sotterranei – Spia – Maledizione superiore. Consumo Variabile Alto. Natura Psionica]


Makashi – La Forma della contesa

SPOILER (click to view)
Attiva dal turno precedente. Utilizzata offensivamente.


± Note_
Come prima cosa mi scuso per il ritardo di qualche ora. Stupidamente avevo calcolato male i giorni a mia disposizione ed ero convinto di avere tempo fino a domani per rispondere.
Appena mi sono reso conto della cosa ho iniziato subito a scrivere ma devo ammettere che sono particolarmente soddisfatto del lavoro fatto. Credo che questo ultimo turno possa essere la degna conclusione di uno scontro che mi ha molto appassionato fin dalle sue prime battute. Sono contento indipendentemente dal risultato finale dello scontro e spero che anche tu abbia apprezzato la giocata in modo da poterla sfruttare anche in impegni futuri.

Per quanto riguarda il riassunto tecnico:
□ Essendo "Purgatorio" una tecnica di evocazione gli attacchi della creatura sono da considerare come semplici attacchi fisici con una potenza pari a 4 CS. Avendo io passivamente un numero di CS decisamente superiore non ho avuto bisogno di alcuna tecnica attiva per contrastarne gli effetti. Mi limito quindi a evitare il tuo affondo e parare (scelta puramente descrittiva) con la spada i due proiettili.
□ Ritrovandomi quindi con due slot disponibili per la parte offensiva più una tecnica ancora attiva ho scelto di utilizzare il primo per una mossa più di supporto. Ho utilizzato quindi "Maledizione superiore" - Consumo Alto - con l'intento di limitare molto le tue prossime azioni senza però metterti di fronte a troppi attacchi.
□ Lo sgambetto non viene portato tramite tecniche ma si tratta solamente di un semplice attacco fisico reso però insidioso dai miei 8 CS e dalla tua stanchezza.
□ L'attacco con la spada magica - Potenza medio - viene comunque effettuato normalmente in quanto , anche se non ti difendi, non ti porterebbe ugualmente ad un danno totale Mortale.
□ Non utilizzo il secondo slot (ad esempio per potenziare con l'Ataru lo sgambetto) proprio per evitare una somma di danni troppo elevata.

In bocca al lupo per l'ultimo turno, sono certo che non mi deluderai.
 
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view post Posted on 17/11/2012, 12:53

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Cane mangia cane
- Rebirth of reason -

Alzò gli occhi, lentamente.

La lama oltrepassò Shivian senza riuscire nemmeno a sfiorarlo. Il suo bracciò proseguì oltre sbilanciando il suo corpo in avanti, rimanendo totalmente in balia del proprio avversario. Vide i suoi attacchi infrangersi contro la forza di Shivian, vide il suo ultimo tentativo essere fermato con una facilità imbarazzante. Infine sentì soltanto un senso di impotenza invadergli la mente. Troppo forte era il suo avversario, esso appariva come un oggetto inamovibile dotato di una forza inarrestabile, un connubio improbabile tra due antonimi che si scatenò sul suo corpo. Gli scalfì la superficie ma non la mente, difatti il senso d’impotenza fu presto divelto come il fioco barlume di una candela in preda alla tempesta. E s’accorse che quella sensazione non era altro che un fallace artifizio dell’uomo per renderlo ancora più debole. Un tentativo di piegarlo oltre che nel corpo anche nella mente, ma essa era schermata da una barriera di pura razionalità. Non fu dunque l’istinto a salvarlo quella volta, ma la ragione che aveva creato quel muro invalicabile. Da secoli studiava gli effetti della mente, per secoli aveva scartabellato libri sul libri archiviando tutto il sapere nella sua testa. Nulla poteva penetrarlo nel profondo, violare i segreti più inaccessibili della sua mente. Fu troppo concentrato a espellere quella minaccia che non si accorse – nel frattempo – con quanta velocità il suo avversario si mosse. Un momento prima era di fronte a lui, l’attimo dopo l’uomo approfittò del corpo teso in avanti del drago per mandarlo a terra.
Morpheus cadde rovinosamente sulla sua schiena, con il capo rivolto verso Shivian.

Alzò gli occhi, lentamente.

Trasalì, persino le sue labbra si piegarono smorzando per un momento l’orgoglio che manteneva innalzati i lembi della sua bocca. Provò paura, una paura differente. Non più la paura diffusa, sparsa, indistinta, dell’incertezza. Bensì ora la paura aveva un indirizzo chiaro: Più naturale; più primitiva; più accettabile. La paura della morte. Aveva riscoperto la gioia di vivere e si era aggrappato violentemente a questa nuova consapevolezza da non volerla abbandonare proprio ora. Per questo provò paura, e per questo fu giusto che il piccolo spiritello si sacrificò per lui. La folgore era un’emanazione dei suoi pensieri, una creatura votata soltanto al drago.

Essa si frappose tra lui e la lama, tra lui e Shivian, tra lui e la paura.

La spada di pura energia non raggiunse mai il costato, e questo spense definitivamente quel sentimento naturale in ogni essere vivente.

Alzò gli occhi, lentamente.

Finanche la bocca rialzò le sue estremità: No, non sarebbe morto quel giorno. Forse un giorno, ma non quello. Il braccio sinistro s’indurì divenendo della stessa consistenza dell’acciaio, sfruttando a sua volta il mancato attacco dell’avversario, braccio e piatto della lama della sua spada avrebbero colpito la parte posteriore del ginocchio di entrambe le gambe, per mandare anch’esso schiena a terra.

« Forse mi hai sottovalutato. »
Sospirò, stanco.


Alzò gli occhi, lentamente.


Il battito del suo cuore rallentava, il respiro era in parte corrotto dalla polvere e dalla bruma che entravano nei suoi polmoni. Il respiro era affannoso e irregolare, a ogni sospiro i polmoni parevano collassare sotto un’ondata simile a magma rovente. Parte del ponte si sgretolò, pezzi di pietra iniziarono una discesa ineluttabile nel letto del grigio, il fiume insaziabile avrebbe corroso e devastato anche quella dura pietra: diventando sabbia bagnata prima, liquefacendosi e amalgamandosi a quel coacervo di virus poco dopo. Pulviscolo si alzò sospinto da folate di vento che generarono nubi dal sapore amaro, ma nulla poté scalfire quella nuova consapevolezza. Il combattimento stava vivendo gli ultimi concitati attimi, le panche di metallo andavano via via svuotandosi. Presto le persone sarebbero tornate alla vita di tutti i giorni con la consapevolezza – tuttavia – che Taanach non sarebbe stata più la vecchia, decadente, noiosa Taanach, bensì il Cane mangia cane e lo stesso Goryo stavano dando un impulso nuovo alla città. Una nuova vita. Un nuovo ciclo. I Kaeldran devastarono la città, fecero razzie nel vecchio quartiere riducendolo alla stregua di un quadro fatto a brandelli, una bieca, deludente rappresentazione di sé stessa. Era una landa malfamata e corrotta, null’altro rimaneva se non un’ombra vanescente di ricordi ormai sepolti. Forse per questo Morpheus prese tanto a cuore le sorti di quella città, forse per questo Morpheus si piegò a un umano. Taanach era un glorioso titano decaduto, e con lui avrebbe raggiunto nuovo lustro. Ora Nuova Taanach sarebbe rinata come una fenice dalle proprie ceneri.

Alzò gli occhi, lentamente.

Avrebbe voluto rimanere a terra disteso nell'attesa che qualcuno fosse venuto ad alzarlo. Ma sarebbe stato come ammettere di essere sconfitto, di non essere in grado di alzarsi sulle sue gambe.
Piantò Stormbringer nella pietra e, facendo peso su di essa, si aiutò ad alzarsi. Ogni singola parte del suo corpo strillò invasa da un dolore – e da una stanchezza – quasi insopportabile. Una volta in piedi, guardò il pubblico, guardò il ponte, guardò il fiume, ma soprattutto guardo l'uomo che aveva di fronte. Le dita scorsero sull’elsa di Stormbringer accarezzando l’impugnatura d’oro bardata di cuoio, con forza l’estrasse dalla pietra puntandola contro il volto di Shivian, come a volergli fare intendere che non si arrendeva.
« Un drago non scende mai a compromessi, » la sua voce suonò irriverente, un ghigno sardonico di pura durezza, « tuttavia… »
Il drago si prese una pausa calcolata. A quel punto afferrò Stormbringer per la lama e volse l’elsa verso il vice capitano del clan.
« Avrai i miei servigi fintanto che tu lo riterrai necessario, » sorrise, in maniera naturale, « non ti tradirò. »
Una postilla importante per uno che aveva appena attaccato il clan, o almeno così pensò di dover specificare Morpheus.
« Ma dovrai lasciarmi libero quando sarà giunto il momento. »
Ovvero quando il compito di Morpheus nell’Asgradel sarà terminato. Poggiò il dito indice sull’elsa sperando di essere imitato da chi aveva di fronte.
Per stringere un patto inderogabile, cosa che i draghi, soprattutto quelli della famiglia di Morpheus, ritenevano sacri.

Alzò nuovamente gli occhi.
A mirar finalmente il cielo.

Ciò che vide erano gli ultimi raggi del sole che oltrepassarono la bruma, poi il buio e la notte cinsero Taanach tra le loro braccia.




CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


4 cs intelligenza 1 cs Potenza fisica


Energia: 16%
Status Fisico: Costole incrinate (Danno totale Alto) Ustione di secondo grado all'occhio sinistro (danno medio) Lieve contusione alla gamba (danno basso) Lacerazione al costato (Danno alto) = Danno Critico + medio + basso in toto.
Status mentale:Stanco, affaticato.

Abilità attive:

Inoltre i draghi fatati amano circondarsi da creature che combattino a loro posto, spendendo un consumo pari ad alto, potrà richiamare sul campo di battaglia uno spiritello, esse saranno rappresentazioni dell'elemento folgore, piccoli spiritelli a forma di tuono di color giallo che libreranno sul campo di battaglia, occasionalmente, l'evocazione può essere in grado di librarsi nell'aria. L'evocazione attaccherà il proprio avversario con proiettili appartenenti al proprio elemento, avrà potenza Media e potrà sopportare un danno fino a Medio, prima di scomparire. Se non distrutta, rimarrà sul campo di battaglia per un totale di due turni, svanendo al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. La sua potenza è pari a 4 CS. [Pergamena purgatorio].

Inoltre, essendo Morpheus il creatore di sogni, potrà pararsi dalle sue stesse creature, potrà scioglierle in qualsiasi momento. Nulla può intaccare la sua psiche, nemmeno involontariamente. In termini di gdr Morpheus potrà spezzare qualsiasi illusione o danno psichico che intacchi la sua mente, a patto che il consumo sia proporzionato alla potenza della tecnica avversaria. [Variabile personale di difesa psionica]. Usato Alto.

Si sa, altresì, che i draghi possiedono un corpo pressoché inscalfibile, un corpo in grado di proteggere gran parte degli organi vitali con il solo ausilio delle scaglie, ma se il dragono si trovasse nella sua forma meno nobile o se qualche arma riuscisse nell'impresa di oltrepassare il corpo, con un consumo pari a Basso il drago può scegliere di indurire a suo piacimento una parte del corpo, essa avrà, per l'intera durata del turno, o quanto basta per difendersi, la consistenza dell'acciaio. Questa tecnica potrà essere utilizzata anche in fase offensiva utilizzando il proprio corpo come vera arma contundente. [Bassa personale].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}

Kajera
È la lama che infrange i legami. Ella si sazia dell'ardimento dei cuori, di qualunque tipo esso sia. Ella brama, invero, di rifrangere ciascuno di quei vincoli intensi, sussurrando direttamente negli animi delle sue vittime di quanto ogni vita donata a qualcun'altro altro non sia che la debolezza di un cuore che rinuncia alla propria dignità. Per farlo, però, deve poter comprendere ove colpire, oltre che chi colpire, naturalmente. Kajera, infatti, permetterà al suo portatore di scrutare nei cuori di coloro che amano, soffrono o vivono un sentimento, un legame di affetto di qualunque tipo e genere. Tale legame apparirà agli occhi del portatore che una scintilla che brilla nell'animo di chiunque, potendo finanche comprendere se due scintille, se ammirate insieme o distintamente, siano o meno legate l'una all'altra. Invero, però, ammirare una scintilla non farà comprendere comunque mai la natura del legame o il nome della persona con cui il legame esiste, avvertendolo unicamente della sua esistenza e, al massimo, della reciprocità del contatto. [Passiva, il portatore potrà vedere nel cuore di ciascuno la presenza o meno di un qualunque legame affettivo, di qualunque tipo questo sia, senza - però - poter conoscere con tale potere la natura o la storia dello stesso. Qualora il portatore veda due o più persone, inoltre, potrà comprendere se il legame che esiste nei loro animi le vincola l'una all'altra o meno. Inoltre, il portatore potrà vedere in ciascun avversario ogni scintilla per ciascun legame, per quanto grande o piccolo esso sia, in quando brilleranno di intensità variabile a seconda della forza dell'affetto.]

Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
Ho faticato a trovare l'ispirazione di questo pos, ma spero che il risultato sia quanto meno accettabile.
Comunque niente, in linea di massima avevo previsto il dover fronteggiare un po' di attacchi, per questo avevo evocato la folgore, almeno mi sarei parato al secondo turno dalla tua lama magica. Dato che fa danno medio e l'evocazione sopporta fino a un massimo di danno medio. Mentre per la perga maledizione mi difendo con la difesa psionica.
Quindi in sintesi a parte lo sgambetto, di cui ho riportato un danno basso, questo turno non subisco danni. Fuck YEAH! XD Poi in realtà non volevo nemmeno attaccare, ma avrei visto corllare ancor di più il mio voto in strategia, quindi con un basso (avrei potuto utilizzare un medio o un alto, ma nel primo caso ho scelto una tecnica diversa per il modo in cui sono stati gestiti gli attacchi, per il secondo invece sarei svenuto, non morto, e sinceramente avrebbe avuto poco senso svenire.) più il piatto della lama per farti cadere a tua volta.
Qualunque sia il risultato mi rimetto in piedi, e succede quel teatrino al che mi accingo a stringere il patto con un'altra tecnica, che non viene calcolata nel computo di questo turno sia chiaro, dovrà essere calcolata solo nel post finale, eventuale, di Shivian e solo nel caso lui vorrà. Per la mia parte del patto non ho intenzione di lasciare il Goryo né nulla, solo che se un giorno volessi cambiare pg, per non archiviarlo così e lasciarlo una figura morta del goryo, Shivian dovrà lasciarlo libero, solo in quel caso, poi ci penserò io a farlo sparire. u.u Questa è la tecnica:
CITAZIONE
Behold my true form. Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]
Qualora poi il portatore della lama decidesse di stringere egli stesso una promessa con altri coraggiosi, essi dovrebbero poggiare entrambi il dito indice sulla pietra incastonata nell'elsa. Una luce azzurra brillerà e da questo momento in poi il loro legame diverrebbe indissolubile. Per un istante sui loro polpastrelli si proietterà un alone celeste che subito scomparirà, ma non per sempre. Al momento di ottemperare al patto, infatti, la punta del dito si illuminerà nuovamente, fino al momento in cui il contraente non compirà la propria scelta. E qualora questi si rivelasse un traditore, il suo polpastrello rimarrebbe macchiato d'azzurro per l'eternità, senza alcuna possibilità di lavare la macchia simbolo della sua onta. [Consumo Nullo. Tecnica puramente scenica, che se usata con personaggi giocanti necessita del loro consenso.]

Comunque anche per me il torneo è concluso, al di là della strategia, dove credo di aver fatto comunque il possibile, quanto meno sono ancora in piedi, non posso recriminare nulla allo scontro e credo di aver dato veramente il massimo.
Ringrazio Shivian per il duello, mi è stato di grande utilità per far crescere Morpheus e per fare, finalmente aggiungerei, il mio ingresso ufficiale nel clan.
Mi sono divertito molto e spero di aver in futuro possibilità di ruolare ancora con te.
Edit: mi sono dimenticato di dire una cosa. Il patto è stretto solo con Shivian, sembra un'inezia, ma Morpheus non sarà in alcun modo vincolato dal Goryo altresì non sarà obbligato a seguire ordini di Hyena, Zaide, apo e chi altri, magari li seguirà anche ma sarà obbligato, nel senso stretto del termine, solo dagli ordini di Shivian.



Edited by Lud† - 17/11/2012, 13:47
 
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view post Posted on 27/11/2012, 19:14
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[Shivian]_________________

[Scrittura] -
Arrogante. In senso buono ovviamente. Quello che più mi ha colpito di Shivian è stata la sua assoluta certezza di poter controllare gli eventi del Cane Mangia Cane. I suoi obbiettivi e i suoi propositi erano chiari, ma sei riuscito a sviluppare il duello in modo tale da portare il lettore a scoprire con calma le sue reali intenzioni. Gloria, riconoscenza, potere. Questo vuole il tuo personaggio, un metodico individuo che tenta di imbastire i suoi piani e di portarli avanti nonostante tutte le interferenza. Hai descritto città e popolo come parte integrante della visione di grandezza, riferendoti anche alla ricostruzione stessa del clan. Un vero capo, insomma, che desidera prendere le responsabilità sulle spalle per generare una nuova stirpe di carcerieri. Forse Shivian è il soggetto che -a ragione- incarna perfettamente lo spirito del Cane Mangia Cane.
Calmo, diretto, autoritario. Persino il suo stile di combattimento porta a pensare ad un personaggio con eccellenti doti di comando. E questo scontro era solo un tassello del piano globale, un episodio dei tanti per ricongiungere e reclutare guerrieri nei ranghi del Goryo. Shivian non si era dato per vinto con Morpheus, voleva provare a redimerlo attraverso un'offerta di sangue, attraverso una forte scossa di consapevolezza. Sei stato bravo a mostrare questo aspetto del tuo personaggio, l'arrogante capitano che non lascia andare nemmeno una delle proprie reclute. Anche quelle incatenate e quasi marcite in prigione. Orgoglio? Forse. Presunzione? Anche. Shivian rappresenta il clan con tutto se stesso, portando in città la spada e lo scudo per mostrare alla gente tutto il potenziale del Goryo. Questa è una mia personale interpretazione dello scontro e sono soddisfatto di quello che ho letto.
Ci sono alcuni errori grammaticali e di distrazione. Qualche ripetizione, in alcuni punti sono assenti accenti o lettere. Secondo me dovresti anche aggiungere più punteggiatura nelle frasi. Mi dispiace far notare queste cose, considerato il tuo livello e la qualità dello scritto, ma è mio dovere. In ogni caso il voto si mantiene piuttosto alto.


[Strategia] -
Macchina da guerra. Un misto tra samurai e stregone, Shivian mette sul campo una forte consapevolezza delle sue capacità e prova fin da subito a reclamare la supremazia. Affondi, spazzate, trappole, stratagemmi, diversivi, difese...insomma, cosa si vorrebbe di più da un combattente? Non so da dove cominciare, in realtà, poiché gli errori sono pochi e gli elogi sono tanti. Mi ha fatto particolarmente piacere leggere della trappola temporale, in quanto hai rinunciato ad uno slot in principio per poi portare un'offensiva pesante a duello inoltrato. Le passive si sentono e tu non manchi di sfruttarle per costringere il tuo avversario in posizione svantaggiosa. Le biglie e le esplosioni sono servite per "massimizzare" i danni, quindi molto bene. Hanno ricoperto anche un ruolo estetico. Mi ha colpito molto anche la tua precisione nell'indicare i vari stili di combattimento e la sicurezza nel considerare i tuoi CS come parte integrante degli attacchi. Decisamente buona anche l'idea di "accompagnare" la strategia avversaria e di interagire con l'ambiente circostante (vedasi spettatori) per rendere la battaglia realistica.
Ti ringrazio, infine, per l'esauriente specchietto a fine post. Ah, l'unica pecca è, credo, la difesa assoluta utilizzata prematuramente.


[Sportività] -
Signorile. Nulla da dire. Non hai commesso errori gravi, non hai agito in maniera antisportiva, non hai sbagliato praticamente nessun conteggio. Sei riuscito anche, forse volontariamente, a concedere spazi di manovra al tuo avversario quando potevi benissimo soverchiarlo su tutti i fronti. Questo mi ha fatto molto piacere. Voto pieno.



[Morpheus]_________________

[Scrittura] -
Deciso. Nonostante l'entità dell'avversario, ti sei distinto in maniera eccellente. Mi piace Morpheus, mi piace la sua storia e la sua condizione. Ho apprezzato particolarmente il tuo primo post, in cui rappresenti il tuo personaggio in catene e senza più alcuna voglia di vivere. Non hai cercato un pretesto, hai creato un'occasione per emergere e far risaltare il carattere di un drago intrappolato. Sono riuscito a ripercorrere tutte le emozioni di Morpheus, ad assaggiare il sapore di libertà insieme a lui, a percepire la sua gioia nell'ergersi nel cielo nella sua vera forma. Davvero emozionante. Il tuo italiano è buono, il tuo lessico è ampio e fa da contorno ad una serie di riflessioni e di pensieri dall'alta qualità introspettiva. Sicuramente sai giocare il tuo personaggio, sai renderlo reale, sai interagire con l'esterno. Determinato fino all'ultimo, lasci intendere al lettore che Morpheus non è un tipo che si piega tanto facilmente al destino e che cerca in tutti i modi di mantenere il proprio spazio vitale. Un'esistenza di fallimenti lo ha reso mansueto, ma in questo duello è riuscito a far risorgere la fiamma del drago. E a trovare un nuovo scopo per combattere. Interessante anche l'ultima tecnica di legame, un modo raffinato per concludere il duello.
Fatta eccezione per alcuni futili errori grammaticali, sei stato decisamente bravo. Non hai nulla da invidiare a Shivian, puoi diventare grande con questo personaggio. Continua così!


[Strategia] -
Temerario. Hai cercato in tutti i modi di ferire il tuo avversario, di far prevalere la tua forza, di costringerlo sulla difensiva. In effetti, era l'unica possibilità che avevi contro Shivian, che si è comunque dimostrato più potente - non per colpa tua. Hai preso danni intelligentemente, lasciamelo dire, nel senso che hai deciso di costruire la tua strategia su un possibile difesa/attacco quantificando le ferite nel modo giusto. Come quando decidi di prendere i danni della tecnica per evitare gli attacchi fisici, considerando i CS dell'avversario; o all'inizio, quando opti per una caduta per poi portare un assalto dalla distanza. Ho apprezzato molto la varietà delle tecniche, un po' meno quella dei colpi di frusta. Troppi, secondo me. Forse sei stato eccessivamente aggressivo perché sapevi quanto critica era la situazione. Non lo considero un errore vero e proprio, ma ti ha penalizzato dal punto di vista strategico. Continuare ad attaccare con la frusta mi è parso ripetitivo e privo di un reale scopo. Ad un certo punto hai bersagliato le tribune: ok, forse era verosimile la confusione, ma attaccare gli spettatori? Era un colpo a vuoto, che tuttavia si è dimostrato "quasi" vincente per l'intervento diretto del tuo avversario. Nel complesso mi sei piaciuto, ti prendi anche una nota di merito per non essere scappato dinnanzi a Shivian...naturalmente è uno scherzo.


[Sportività] -
Corretto. Anche per te nessun reale errore. Forse qualche azione di troppo in un lasso di tempo abbastanza breve, ma sono davvero inezie. Gestisci correttamente le situazioni, prendi i danni che devi, non tralasci niente e conteggi bene le energie. Mi è sembrato che tu abbia anche mostrato il dolore del tuo personaggio durante il duello, quindi tutto a posto.



VALUTAZIONI




[Shivian]
Scrittura: 7,25 + 6,75 + 7 = 7,000

Strategia: 7,75 + 8 + 7,5 = 7,750

Sportività: 7 + 7,5 + 7,25 = 7,250

MEDIA: 7,333


[Morpheus]
Scrittura: 7 + 6 + 7,5 = 6,833

Strategia: 6,75 + 6,75 + 6,75 = 6,750

Sportività: 6,75 + 6,5 + 6,25 = 6,500

MEDIA: 6,694

 
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