Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Rise of the Whisper ~ Prologo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/11/2012, 14:37
Avatar

Esperto
······

Group:
Member
Posts:
4,434

Status:



Freddo. Faceva freddo nella fortezza. Aveva dovuto attraversare una tormenta perenne, come mossa da forze sovrumane, ma per la sua nuova famiglia era un sacrificio minimo. Camminava in quel corridoio al fianco di un'altra figura ammantata: le numerose torce illuminavano, ma il calore emanato era poca cosa per l’ambiente, tanto che chiunque lì dentro sarebbe morto congelato senza le giuste protezioni.
La voce rimbombava per il corridoio vuoto. La condensa del fiato appannava i vetri grazie ai quali Joseph Jackson riusciva a vedere bene. La mano tremava tanto per i brividi quanto per l'emozione: erano passati mesi, e finalmente sarebbe entrato a far parte della cerchia più stretta.

Ci hai servito bene, Jackson.

Il vecchio parlava con voce stanca. Il suo pupillo aveva mostrato grandi doti e dedizione, riuscendo a onorare la causa dei Grandi Casati. Aveva superato prove che ponevano la sua fedeltà al di sopra di ogni dubbio. Per intere notti aveva chiesto e sparso voci, muovendosi per farlo accettare dai Pochi. Lucas Lyod era quasi arrivato al termine dei suoi giorni, e porre nel concilio il suo sostituto sarebbe stato l'ultima mossa in quelle terre prima di trovare un luogo in cui morire.

E' stato un onore sostenere la nostra causa, mio Lord.
Ricorda: il concilio è di pari, ma ognuno di loro si crede superiore agli altri. Ti tratteranno come un ragazzino, si faranno influenzare dalla tua inesperienza. Non daranno importanza alle tue proposte e rifiuteranno ogni tuo consiglio tacciandoti di ignoranza e inesperienza. Ma sono uomini importanti, e se possiedono quel potere un motivo c'è.
Beh, è un vero peccato che il popolo dia molta più importanza al Comandante. Il loro potere sembra poca cosa al confronto.

Di scatto, la schiena al muro. Il vecchio Lyod utilizzò tutte le forze residue per spingere il ragazzo. Era gobbo, ma abbastanza alto da poterlo fissare negli occhi. Non doveva permettersi. Jackson sentì per un attimo un puro sentimento di rabbia emanato dal corpo del mentore. Ebbe paura, per un istante.

Non osare. Non osare neppure pensare nulla di simile quando sarai al loro cospetto. Ti ho portato ad un passo dallo scranno più importante su cui potrai mai pensare di sederti. Osa rovinare tutto, e sterminerò tutta la tua famiglia, fosse l'unica cosa che farò prima di morire. Sei la cosa più vicina ad un figlio che mi ritrovo, e non tollero un atteggiamento simile dal mio successore, sono stato chiaro?

Un cenno tremante col capo. Ma non distolse lo sguardo: farlo avrebbe peggiorato la situazione. Doveva essere forte, sicuro di se. In fondo aveva una causa da servire, e non poteva rovinare tutto una volta arrivato a quel punto.





Freddo. Faceva freddo nella sala. Il luogo più elitario di quella fortezza. Era al centro della stanza, osservato dalle le persone più influenti di quei regni. Era inginocchiato al cospetto dei seggi più decorati, coloro che, in una cerchia di pari, occupavano il grado più elevato. In piedi, subito alle sue spalle, Lord Lucas Lyod procedeva pronunciando il solenne discorso di protocollo. Anche lui lo conosceva a memoria: doveva avere a mente ogni passo della cerimonia, perchè sbagliare qualcosa avrebbe rovinato lo scopo di una vita.
Di fronte a lui, sempre in piedi, il Lord Comandante. La Voce del Consiglio.
Sentiva il suo sguardo addosso, come se ignorasse palesemente il vecchio Lyod per concentrarsi sul nuovo arrivato.

...è questo che chiedo al Consiglio. Per non far tremare la mano che regge la spada. Per portare la Libertà ai popoli. Per ottenere Giustizia ad ogni costo. Perchè questo è il nostro compito, lo scopo della nostra veglia.

Aveva concluso. Il discorso era poco più che un protocollo: in effetti era già stato tutto deciso settimane addietro, ma i gradi più alti di quell'ordine tenevano alle tradizioni. Quella cerimonia però si sarebbe conclusa solamente quando Lorch avrebbe accettato. Era inferiore a loro, ma avrebbe potuto porre il veto, e nessuno avrebbe osato contestare. La spada senza il Re era sguainata, la punta poggiava per terra.
Onore o Morte.

Sir Joseph, dell'esiliato casato di Jackson.
La voce del Monmouth era vecchia e rauca, ma conservava un'aria di solennità rara.
Riguardo la tua candidatura il concilio si è riunito e ha decretato. Non hai l'età per sedere fra noi...

Un colpo al cuore. Joseph doveva essere eletto, cosa stava succedendo? Piccole gocce di sudore si formavano sulla fronte del ragazzo per cristallizzare immediatamente non doveva finire così, perché chiunque si candidasse a membro del concilio aveva un unico destino in caso di fallimento. Poteva avere lavorato per mesi, senza ottenere nulla? La punta della spada si sollevò dal terreno. Era quello il momento della sua esecuzione?

Nel tuo spirito arde la fiamma dell'irruenza, e questa troppo spesso porta gli uomini ad ascoltare prima il cuore e poi la mente. Quando avrai il doppio dei tuoi anni forse sarai maturo abbastanza per un compito simile. Questo è il mio volere.

Una breve pausa. Forse gli ultimi momenti di vita del giovane.

Ma il concilio è una Democrazia. Parola tanto familiare a noi, quanto sconosciuta ai nostri nemici. E il volere esplicito di Lord Lyod di nominarti suo successore ha convinto altri a sostenere la tua causa. Hai passato la prova, ragazzo. Quello è lo scranno sul quale siederai.

Sorrise. Per un attimo aveva temuto il peggio, eppure ce l'aveva fatta. Era diventato uno dei pochi, ora faceva parte della cerchia più alta. Il Lord Comandante poggiò la spada a terra, inginocchiandosi a sua volta.
Sir Joseph si alzò, impugnando la lama e alzandola verso il cielo. Aveva superato l’ennesima prova. Urlò, incitando la sala.

IL RE SENZA UNA SPADA! LA TERRA SENZA UN RE!
IL RE SENZA UNA SPADA! LA TERRA SENZA UN RE!

Un urlo riecheggiante. Il concilio urlava il proprio credo, felici di aver riempito il posto vacante. Quella sera avrebbero festeggiato. E presto lo avrebbero messo al corrente dei loro piani più segreti.
Lui era Reef Cameron, ma in quel luogo lo conoscevano come Sir Joseph Jackson.
Lui era un membro del Consiglio Centrale della Guardia Insonne.
Lui era un Silenzioso Sussurro.






Freddo. Faceva freddo nella sua stanza. Quello che aveva scoperto era di una gravità sconvolgente, doveva avvisare il Primo Sussurro prima che fosse stato troppo tardi. Era entrato da tre mesi nel Consiglio Centrale, ma non era ancora stato messo al corrente di nulla. Che sapessero? No, era impossibile: la sua identità era stata ricreata alla perfezione, neppure il vecchio Lyod che aveva scelto come mentore aveva mai sospettato di nulla.
O forse aveva solo sopravvalutato il potere del Consiglio della guardia? Parlavano di come allenare soldati, di quando eleggere nuovi membri, di come apparire migliori agli occhi del popolo. Era questo che facevano i principali nemici dei Toryu? No, era impossibile.
Solo per caso era riuscito a trovare quei piani. Aveva rischiato molto, ma ne era valsa la pena. Eppure faticava a credere che ci fosse qualcuno a prendere decisioni senza informare il consiglio. Doveva fare in fretta. Forse esisteva un organo ancora più segreto di cui non conosceva l’esistenza, ma ormai non importava più nulla: doveva avvertire il prima possibile il Regno.

"No, impossibile."

Non c'era. Eppure era lì che l'aveva nascosto: sotto la terza asse di legno a partire dal muro, nello scompartimento segreto che aveva creato. Il taccuino non c'era! Eppure nessuno era entrato in quella camera: ogni notte controllava prima di dormire, e non aveva mai trovato alcun segno di effrazione
Due colpi alla porta, doveva aprire. Sistemata l'asse cercò di darsi un contegno.

Arrivo.

Una volta aperta la porta, si bloccò. Un brivido freddo lungo la schiena.

B-buongiorno mio...

Entrò senza essere invitato, percorrendo la stanza ad ampi passi fino a sedersi vicino la scrivania. Emanava un'aura a dir poco temibile, sembrava quasi che la temperatura si fosse abbassata ulteriormente dopo il suo ingresso. Scrutava l'orizzonte fuori dalla finestra, non rivolgendogli neppure uno sguardo.

Lord Comandante, a cosa devo l'onore?
Dimmi Jackson, sai perchè la Guardia Insonne è così temuta nel regno?
Perchè il concilio...

Stava per rispondere secondo quello che gli avevano insegnato. Era una frase di protocollo, che persino i bambini che abitavano quelle terre conoscevano. Ma non ebbe il tempo di finirla.

Perchè il concilio non è la cerchia più stretta.

Freddo. Sempre di più.

Ogni eminentissimo lord che siede in quella sala ricopre una posizione di estremo rispetto. La più alta al quale ognuno di loro può arrivare. Ma credi veramente che Monmounth, Cousland, Hefford, Lancaster e gli altri veramente importanti lascino scegliere a gente come te, Lyod, gli Owen o quella marmaglia deri Pilgrim i loro piani più segreti? Sei uno sciocco se lo credi.
Perchè mi sta dicendo questo, mio Lord?
Semplice. Perchè oggi hai visto cose che non dovevi vedere. Perchè hai superato il limite della tua cerchia molto tempo fa. Perchè ho trovato un certo taccuino nella tua stanza questa mattina, che mi ha aperto gli occhi sulla tua vera identità.

Un passo indietro. La porta era vicina, forse sarebbe riuscito a scappare. In effetti aveva scoperto un paio di passaggi segreti all'interno di quella fortezza, e una volta fuori, nella tormenta, sarebbe stato facile far perdere le tracce. Scendendo a Briggs avrebbe avvisato i Toryu dell'incredibile pericolo.

Addio, spia. Quando sarai all'inferno di al tuo vecchio Re che stiamo per prenderci ciò che era nostro.

Provò a fuggire, ma le gambe erano bloccate. Il ghiaccio stava ricoprendo rapidamente il suo corpo, e la paura della morte prendeva il sopravvento sull'altro pensiero che lo tormentava da quando aveva visto la verità.
Non era riuscito ad avvisare nessuno.
Per i Toryu, sarebbe stata la fine.



 
Top
0 replies since 15/11/2012, 14:37   190 views
  Share