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Chronicles of Morpheus ~ Weldenvard

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.Azazel
view post Posted on 10/12/2012, 12:54 by: .Azazel




Chronicles of Morpheus
Weldenvard I
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Non seppe esattamente quanti giorni passarono da quando si mise in viaggio verso quella lontana cittadina d'Oriente. La missione a Gefahrdorf erano giunta a termine, pure il torneo organizzato dal suo stesso clan, il Goryo, era purtroppo terminato con troppo anticipo per lo Schwarz che ancora, nel profondo del suo cuore, ribolliva di rabbia in seguito alla sconfitta ricevuta.
Non vi era miglior medicina se non accettare un nuovo incarico e pensare ad altro.
Fu un lungo ed estenuante viaggio ma sapeva fin troppo bene che la stanchezza assimilata era uno dei tanti prezzi da pagare nella vita da mercenario: accettare, o comunque sia, cercare il mittente di un bando, significava il più delle volte farsi centinaia e centinaia di miglia, se sei fortunato, a cavallo.
E la Dea bendata sembrava aver scelto altri individui da baciare.
Vento d'Oriente, nome evocativo come del resto il nome della locanda in cui si trovava: Maiale arrosto. Ottimo stratagemma per attirare viandanti e turisti affamati ed infreddoliti.
Una bella locanda dallo stile rustico che ricordava molto quelle presenti nella sua città natale, oramai solo un ricordo lontano e sbiadito dal tempo. Afferrò il boccale e tracannò la poca birra rimasta cercando così di dare un bel colpo di spugna alla nostalgia che cercava di avvolgere e intaccare la sua mente.
A pochi metri alla sua destra, sempre seduto al bancone, vi era sicuramente il mittente del bando, o perlomeno, la quantità di persone che lo circondavano erano tutti dei pretendenti, alquanto speranzosi, che tentavano di far parte alla missione visto che in una postilla erano presenti due paroline magiche in grado di richiamare, come una fiamma con le falene, molti mercenari: lauta ricompensa.
S'alzò dallo sgabello e s'incamminò verso il gruppetto di uomini che sembrava via via sfoltirsi sempre più.
Scostò via senza troppa gentilezza coloro che gli stavano dinanzi e che lo dividevano dal mittente poi prese parola.

« Klaus van Schwarz, la mia spada è al suo servizio »
Proferì con tono deciso e cercando di rimanere impassibile dopo aver visto l'artefice del bando: un semplice ragazzo sulla ventina.
Aveva imparato nel corso del tempo, e a sue spese, a non giudicare il valore e la forza altrui basandosi solo sulle apparenze, perciò rimase imperturbabile contrariamente ad alcuni soggetti che se ne andarono via sghignazzando dopo aver visto chi era veramente il mittente.
Sembrava stanco, il giovane ragazzo, una spossatezza non fisica bensì mentale, quasi rassegnato al dover udire tutte quelle proposte, molte delle quali insignificanti e senza alcun valore. Notando quel piccolo particolare evitò d'assillarlo così, dopo la scarna presentazione di rito, prese uno sgabello e si risedette al bancone, affianco al ragazzo.
Fece un rapido cenno all'oste che, leggermente intimorito dalle dimensioni del guerriero e soprattutto dall'enorme spadone che si portava appresso, portò, lesto come un gatto selvatico, l'ennesimo boccale di birra all'uomo in armatura.
Sorseggiò l'amaro liquido standosene in completo silenzio e drizzando le orecchie qualora si fosse presentato qualcun altro.
Aveva solo una cosa da fare: attendere la decisione e, perchè no, assistere in diretta ad altre presentazioni e proposte di reclutamento delle poche persone rimaste alle sue spalle.




Spero vada tutto bene :v:
 
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