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Chronicles of Morpheus ~ Weldenvard

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Lul~
view post Posted on 12/12/2012, 09:51 by: Lul~




« È giunto il momento, Lionet. »

Aveva già sentito quella voce. Profonda, quasi inadatta ad un giovane ragazzo come quello.
Aveva investigato sulle scomparse nel paese del Fantasma, si era scontrato con quell'individuo controllato da chissàcchì, risvegliato nel campo dei Leoni dell'Eden, e dopo l'ultima avventura, le loro strade si erano separate. Le cicatrici di quella giornata abbracciavano ancora le sue membra, forse qualche scaglia della spada che il ragazzo gli aveva infranto addosso albergava ancora nel tempio del suo corpo.
Non aveva fatto cenno alcuno, quando quello se ne era andato. Solo uno sguardo, con la promessa che un giorno lo avrebbe sconfitto, perché quello scontro, di fatto, era finito in parità. La chiesa crollò loro addosso mentre entrambi stavano per sferrare l'ultimo corpo.

Poi il buio, e anime caritatevoli a tirarli fuori dalle macerie. La salvezza che il Nord aveva donato al suo figlio, attraverso suoi fratelli, protettori e uomini liberi di quelle terre. Dopo l'impresa, il Cousland riprese il cammino verso il suo villaggio natìo, quello da cui era stato costretto a fuggire, quello che aveva tanto odiato, e quello che - in tutto quel tempo - gli era clamorosamente mancato. Fu cpsì che finì per imbattersi nel bando di cattura di Folgar Seipelli, nella regione di Crownhaven.
Si pose al servizio del lord reggente Weinard Morley, e portò a compimento il suo impegno. Poi riprese a muoversi, fino al momento della chiamata. La voce del suo assalitore gli rimbombò nella testa e - all'improvviso - seppe dove andare e dove farsi trovare. E quando.

Lanciò un paio di monete alla prima carovana che incontrò che andasse nella sua stessa direzione, e montò sull'ultimo carro, pronto a saltar giù non appena avesse ritenuto il momento opportuno. Pronto a sparire nell'erba alta.
Disse poche parole con un filo di voce, quasi parlasse con sè stesso, con la propria testa.
Con qualcuno che potesse ascoltarlo anche a miglia e miglia di distanza.

« E sia, drago. Solo il tempo di arrivare. »



~

Ore dodici. Locanda del Maiale Arrosto.

Entrò bardato da cima a fondo, completamente coperto di vesti bianche. Il viaggio era stato caldo, fin troppo per il Cousland, che pure aveva fissato la propria dimora nel Sud, presso la fortezza della Nera Signora. Il bancone era tirato a lucido, quasi quella non fosse la bettola che era, ma la fattura, in legno povero d'olmo, testimoniava la poca disponibilità economica di chi l'aveva commissionato. Dello stessa foggia erano le sedie e i tavoli stessi, ricoperti da ridicole tovaglie rosate.

« Avanti, stupitemi. »

« Un'accoglienza decisamente diversa rispetto a quella del nostro ultimo incontro, devo dire. »

Poi si voltò verso colui che si era presentato poco prima, riconoscendo in quella mestosa e nera figura il mercenario che conobbe nell'assalto a Colle Silente. L'unico, fra quelli, che era riuscito fino alla fine a non far andare a rotoli la missione.

« Klaus van Schwarz, eh? Dunque è questo il tuo nome. »

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BORN IN THE DARK ~ II



Edited by Lul~ - 12/12/2012, 10:52
 
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