Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Cane mangia cane, « Avvoltoi - Scena Libera »

« Older   Newer »
  Share  
Nergal.
view post Posted on 27/1/2013, 19:30






Quella non sarebbe stata una giornata qualsiasi. No davvero. E non per la compagnia di quei due divertenti ammassi di sangue e carne; loro non c’entravano. L’aria si fece pesante tutto a un tratto. Pesante era, così pesante che sembrava come un macigno sulle spalle ed era come una nebbiolina. Come quando i vetri si appannano per la differenza tra caldo e freddo dell’ambiente; era davvero così. E la lama nera nella sua sinistra ronzò.
E poi fu guerra!

Urla, strepitii, dolore, sangue, visceri. Distruzione in una solo parola che racchiudeva tutto quello che stava succedendo nell’arena dei Goryo. Strano davvero però il destino, il caso, il fato o come diavolo lo vogliate chiamare, strano davvero: uno spettacolo di potenza per consolidare un potere, una quinta teatrale per recitare la parte dei più forti; i protagonisti che erano già all’atto conclusivo tutto era pronto per il gran finale. E invece degli attori non protagonisti irruppero dal nulla scombussolando i piani delle alte gerarchie del Goryo!
Strano davvero il destino e la quinta scenica agghindata a festa ora aveva queste “macchie” non volute. L’intera arena tremava. Tremava come le sue mani di fronte a quello spettacolo ma non per paura o per terrore: era la frenesia della battaglia del mettersi in gioco e di sentirsi sempre vivo e presente solo in quelle occasioni.
Dentro di lui Samael cominciò ad agitarsi a dargli quella scintilla di potere nero che lo rendeva così diverso, così “nero”, così PERDUTO.
E l’arena tremò, la sua sinistra si chiuse a tenaglia sull’elsa finemente rifinita della sua Vergil, occhi che divennero viola e quel ronzio metallico.
Il nero acciaio fu rivelato, il mantello danzò al leggero vento e lo scatto in piedi fu da felino e da predatore. Occhi in quegli abissi vuoti che il tempo aveva inghiottito cancellandoli dalla memoria, dalla memoria dei più però. Ma loro ora tornavano; tornavano per i loro turpi scopi ma non era il tempo di domande che non avrebbero ricevuto risposta; quello era il tempo solo e soltanto DELLE SPADE!

Scattarono tutti e tre all’unisono come se si conoscessero da una vita, come se loro fossero insieme da tempi immemori ognuno con le sue abilità, la sua personalità e i loro desideri. Strano che si conoscevano da così poco tempo ma in guerra quei tre sembravano come un Drago a tre teste: pericoloso, folle, sadico.


Mi piacerebbe il tuo però di culo invece di questi! Non sono sodi e belli come il tuo e sono pure brutti!

Disse ridendo con quel tono d’acciaio ma le sue parole ora non erano tra il serio e il faceto no. Erano davvero seri e quegli occhi che da neri passavano a viola ora guardavano il suo nemico. Un nemico oscuro con poteri oscuri e una bordata di ghiaccio e freddo andò ad impattare dietro di lui: il nemico era squartato e vinto. Freddo il suo corpo, come quella bordata elementale che l’aveva colpito, e la morte reclamò il suo dovuto tributo.

Tranquilla “amore”. Ora che ci siamo innamorati non mi farò ammazzare così su due piedi!

L’altro suo “compagno” si stava dando da fare davvero: un ottimo spettacolo offerto; tanto per ricordare che il Goryo non era da prendere sotto gamba e anche lui si tuffò nella mischia.
Occhi che divennero sempre più viola e penetranti e la destra si chiuse a pugno artigliando l’aria e in quel momento la mente di uno di quegli esseri fu distrutta, annebbiata. Ma non ebbe tempo di capire chi o cosa fosse. Non ebbe il tempo di mettere a fuoco; non ebbe tempo di fare nulla solo di emettere un rantolo e di vedere, ultimo dono concessogli da Erlik, la nera Vergil che sinuosa danzava nell’aria.
Fiamma nera che rutilava. E il nero sangue fu versato tra schizzi e rantoli.

Io sono Erlik Khan! Un vero piacere… e le lame cozzarono tra stridore metallico e scintille Un vero e proprio piacere!

Cominciò quella battaglia spalla contro spalla, lama che proteggeva lama, ma soprattutto tre contro quei maledetti! Un numero esiguo. Troppo esiguo per affrontarli…forse. Perché qui tre non erano normali e il braccio di Erlik rimandò fiamme nere come la notte e il mantello fu tolto, mostrando la sua armatura nera con il copri petto nero come la notte con quei Draghi alati che solcavano un cielo pieno di nubi; e Vergil, il suo filo la sua punta, fu mostrata ad uno di quei maledetti. Lama contro lama e la velocità era tale che era difficile seguire quei movimenti ad un occhio non allenato: rapidi fendenti e stridore di lama che cozzava contro un altra.
Anche se di lama era difficile parlarne visto che era una vera e propria lama ossea che gli usciva dalle carni; uno sguardo folle e la bava che colava da quella specie di bocca piena di denti aguzzi che tutto sembrava tranne che fosse stata creata per sorridere e fare amicizia. Anzi. Ma sorrise, un accenno di sorriso fece il perduto: il sapore della battaglia e quel ronzio nella sua testa. Vergil stretta e il braccio destro che incominciò a mostrare le sue peculiarità.
E il fuoco divampò dal suo braccio sempre più forte, sempre più caldo.

Cercate di non rubarmi troppe teste… disse sorridendo e quel fuoco divampò come il soffio di un drago. E puntava uno di quegli incubi. Per arderlo fino alle sue ossa e consumarlo per sempre.
Il “perduto” iniziava la sua lotta.




Erlik Khan
Energia: Gialla Pericolosità: G CS: +1 Destrezza
Status fisico:
Status Psichico: Consumi energetici in questo turno: 22%
Riserva energetica residua: 78%

_ ___ _____ ___ _

Abilità Passive:
Abilità razziale: Presenza demoniaca ~ Per quanto possano essersi pentiti del loro passato, o essere in redenzione, gli Avatar di stampo demoniaco sono comunque e in ogni caso delle creature infernali verso le quali le altre razze non si fideranno mai, o comunque non completamente. Le loro origini non possono certo essere ignorate ed è per questo, infatti, che i demoni incutono un lieve timore in chiunque gli stia accanto, purché questo non sia un demone stesso, e che sia di energia pari o inferiore all'agente.
Non importa il carattere e l'allineamento del demone, quest'abilità funzionerà sempre e comunque, indipendentemente dai sopracitati fattori.

[Passiva Razziale].

Incantaspade: I guerrieri che si accostano a questa linea di pensiero sono oltremodo distinguibili dalla massa poiché detentori di armi dalle caratteristiche eccezionali. Non solo acciaio, non solo la blanda e usuale forgiatura del metallo, ma in esse risiede un vero e proprio cuore, un’anima viva e pulsante. Ma come un qualunque genitore, per quanto imparziale coi suoi figli, tenderà sempre a prediligerne uno e uno solo, tanto che l’armigero riuscirà a infondere la capacità di indistruttibilità nella sua arma eletta nonostante gli attacchi che le potrebbero venir mossi, difendendone l'integrità.

_ ___ _____ ___ _

Abilità Attivate:

Pergamena Confusione. Consumo Medio

Drago di nere fiamme Consumo Medio-Tecnica magica-Danni medi da ustione


_ ___ _____ ___ _

Riassunto e Note:

Ingaggio subito battaglia con uno dei tizi di energia e pericolosità inferiore: casto confusione in modo tale da non fargli capire nulla e lo finisco con vari fendenti. In seguito ne affronto un altro rapido scambio di colpi e alla fine casto la mia abilità personale. Essendo un energia Gialla uguale a me lascio così il tutto.


 
Top
view post Posted on 31/1/2013, 22:33
Avatar

C a t a r s i

·······

Group:
Member
Posts:
6,493

Status:




Last word





Ai Kaeldran erano bastati solo pochi minuti per infrangere facilmente quanto il Goryo aveva ottenuto in tutti quei mesi a Taanach. Molti tra i nobili e le più alte cariche che fino a quel momento avevano accettato con benevolenza l’invasione del clan confidando proprio nella sua protezione per dare nuovo lustro alla città ora giacevano inermi sulle gradinate della gigantesca arena dei Maegon. I loro corpi macellati dalla furia delle truppe dei Kaeldran si mischiavano sia a quelli dei numerosi comuni cittadini che a quelli delle guardie che avevano costituito la prima linea difensiva.

Mentre la battaglia al centro dell’arena giungeva alla sua naturale conclusione centinai di altri scontri scoppiavano in ogni punto delle gradinate. Gli stessi membri del Goryo che avevano combattuto tra di loro nel primo turno sembravano essersi finalmente uniti di fronte ad un nemico che minacciava sia loro stessi che l’organizzazione a cui appartenevano. La forza con la quale avevano impressionato l’intera città solo pochi giorni prima ora, superato il primo momento di smarrimento, sembrava essere in grado di schiacciare facilmente ciascun abominio vomitato dal ventre dell’alveare Kaeldran.

« E’ inutile che vi illudiate a questo modo.
Abbiamo sacrificato troppo per arrivare a questo stadio. Non abbiamo più alcun bisogno di queste inutili pedine. Presto l’intero Akerat si piegherà sotto il nostro dominio. »



Come un terribile urlo l’assalto la voce dell’essere oscuro all’interno della mente di Shivian si diffuse in tutta l’arena seguendo canali energetici che prima gli erano completamente sconosciuti: in quell’istante riuscì a comprendere come ciascuna delle creature che stavano flagellando l’arena dei Maegon fosse collegata a livello psichico non solo con quelle che la circondavano ma anche, attraverso la presenza che lo infestava, anche con se stesso. Rinunciando alle proprie capacità Shivian lentamente stava imparando a percepire questi nuovi canali con sempre maggiore precisione, sovvertendoli uno alla volta al loro controllo originario apparentemente bloccando od uccidendo i rispettivi Kaeldran ad esso collegati e aiutando in questo modo le truppe impegnate sugli spalti.

« Nessuno sarà in grado di fermarci, né Taanach, né il Goryo né tanto meno tu! »



La nuova scarica energetica emanata dalla misteriosa presenza fece improvvisamente saltare ciascun tipo di connessione neuronale sovraccaricando l’intero circuito psichico fino a distruggerlo irrimediabilmente. In pochi istanti, sebbene apparentemente non fosse accaduto nulla la maggior parte dei Kaeldran ancora impegnati nel combattimento sugli spalti caddero a terra privi di vita mentre i più forti tra loro sembravano impazziti a tal punto da non poter più opporre alcuna resistenza, non costituendo quindi più un qualsiasi tipo di minaccia. Ormai strettamente collegato alla rete psichica aliena nemmeno Shivian sembrava essere in grado di evitare la minaccia incombente venendone inevitabilmente travolto.




Siamo arrivati alla conclusione della Scena Free.
La presenza aliena che era riuscita a possedere Shivian bloccandone quindi le azioni e che aveva scatenato l'assalto all'arena del torneo vedendo che le sue truppe stanno per essere sconfitte scatena una potentissima tecnica attraverso la rete psionica a cui sono collegati tutti i Kaeldran e lo stesso Shivian.
Tale tecnica conta come un doppio Mortale psionico risultando quindi di potenza mortale per tutti i bersagli colpiti.

Inutile dire che questa azione pone definitivamente fine anche alla totalità degli scontri sulle gradinate. Tutti i Kaeldran che non sono stati ancora uccisi è come se venissero tutti contemporaneamente stroncati da un infarto.
Tutti coloro che decidono di fare un ultimo post conclusivo sono liberi di narrare sia i fatti che accadono al centro dell'arena che la fine dei Kaeldran sugli spalti.
 
Top
31 replies since 11/12/2012, 21:17   981 views
  Share