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C'era una volta...

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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 24/1/2013, 23:07 by: PARACCO TRAVESTITO ALOGENO




Nuovi viaggi
Tannenwald



Basiledra, Capitale del Regno


Ancora una volta, si trovava in quel luogo.
Basiledra rifulgeva di una luce che Aang aveva imparato a conoscere bene: in essa il monaco scorgeva nuove opportunità e nuovi inizi, ma anche riflessi di pericoli vicini e lontani. Gli uomini troppo incauti, come falene nella notte, si ustionavano se si avvicinavano troppo. E come una lanterna, ogniqualvolta che un banditore appendeva annunci di nuovi lavori a una delle molte bacheche cittadine, in molti si avvicinavano, urlando e urtandosi, come se il messaggio avesse dovuto perdere improvvisamente colore per sparire nel nulla. Ogni tanto qualcuno provava a strappare un annuncio per avvantaggiarsi sugli altri, ma le guardie non lasciavano che nessuno osasse tanto: gli audaci venivano portati via e picchiati finchè non mostravano di aver capito la lezione, se la vergogna di essere arrestati di fronte a tante persone non era abbastanza per loro.

Aang aveva visto quelle scene innumerevoli volte, ma ogni volta che un uomo veniva portato via dalle guardie e ne sentiva le urla lontane, sentiva un disgusto crescente nascergli dentro: una voglia di allontanarsi da quella città e di scoprire nuovi luoghi e persone, possibilmente migliori dei precedenti. Spesso non era così, ma le sue continue avventure lo rafforzavano, ne era consapevole, e la cosa gli era sempre tornata molto utile. Le situazioni di pericolo non gli mancavano, mai.

Quel giorno un messaggio attirò la sua attenzione: l'annuncio era piccolo in confronto alle baldanzose e colorate richieste di aiuto delle compagnie di ventura, ma Aang era fatto così; spesso veniva attirato da dettagli all'apparenza insignificanti, ma che in genere conservavano un grande insegnamento. Aveva imparato a fidarsi del suo istinto, e in quell'occasione non si comportò diversamente, avvicinandosi per leggere il messaggio.

"Tannenwald...
Dopo due mesi di sparizioni...
I nostri bambini vengono rapiti praticamente sotto gli occhi...
A chiunque sia interessato, preghiamo di presentarsi il mezzodì del 25 ottobre alla chiesa centrale del villaggio."


La paga era irrisoria, ma il giovane provò ad immedesimarsi nella situazione di quel villaggio: un gruppo di genitori disperati per la scomparsa dei propri figli cerca a tutti i costi una soluzione, e con i pochi risparmi prova ad ingaggiare qualcuno che li aiuti. Una storia che poteva sembrava fantasiosa, ma che spesso non lo era. Il continente asgradelliano non aveva pietà per i deboli, e lungo i suoi viaggi ne aveva avuto spesso conferma.

Il monaco si informò con uno dei banditori, e fu quello a convincerlo. La sua meta era ancora una volta il Nord, un luogo che diverse volte gli aveva portato fortuna, ma altrettante volte dolore e patemi.
Per l'ennesima volta affidò la sua vita alla fortuna, lasciandosi cullare dagli eventi senza lasciarsi influenzare. Equilibrio e coerenza, qualità ben rare negli uomini di quel continente.

...


Tannenwald, territori dell'Erynbaran



Era arrivato al villaggio da un paio d'ore, ma si era già reso conto della situazione: Aang non passava di certo inosservato, e uno straniero in un villaggio dove spariscono bambini da qualche mese viene sempre visto con estremo sospetto. Il giovane non se la prese, nemmeno quando una donna quasi lo centrò con un secchio d'acqua che aveva "sbadatamente" buttato dalla finestra. Vedeva in ciascuno di loro, uomini e donne, la paura, l'ansia e la diffidenza, ma anche la speranza. Come un tizzone che brucia ostinatamente sotto ceneri quasi spente, così ardeva il loro desiderio di tornare ad avere una vita normale. Il giovane poteva scorgerlo nelle loro espressioni così come nei loro cuori, nei pochi bambini portati per mano ovunque e negli occhi cerchiati di nero delle madri che avevano perso il frutto del loro amore.

Sospirò controllando le sue scorte di cibo: il viaggio fin lì era stato particolarmente ostico, ma per sicurezza aveva portato qualcosa in più, e di questo non si era pentito. Mentre attraversava la strada solitaria che conduceva in quel villaggio sperduto, un paio di orsi lo avevano scambiato per un passatempo, rincorrendolo finchè qualche pezzo di carne essiccata non aveva attirato la loro attenzione. Aang aveva fatto il resto del viaggio in tensione, tenendo qualche altro boccone appetitoso a portata di mano nel caso di altre fughe rocambolesche.

La chiesa dovrebbe essere questa...

Il sole era alto nel cielo e la sua luce inondava la piazza. Al suo centro si proiettava l'ombra imponente della chiesa, un massiccio edificio con un campanile che svettava sul piccolo villaggio, quasi ergendovisi a silenzioso guardiano. Aang si avvicinò a passo lento, consapevole degli sguardi diffidenti che aveva puntati addosso. Poggiò il palmo della mano sulla porta di legno, bussò piano con il bastone per annunciare la sua presenza ed entrò, quasi trattenendo il fiato.



Primo post introduttivo, semplice e veloce. Non penso ci sia nulla da spiegare, preciso solamente che molte delle impressioni tratte da Aang sono dovute alla seconda passiva del dominio Auspex, che cito qui sotto assieme alle altre.

CITAZIONE
Controllo Passiva razziale umana
Meditazione. Disciplina. Controllo. Capacità richieste a tutti i novizi quando iniziano a muovere i primi passi nel difficile mondo della manipolazione. L'addestramento però, non consiste solo in prove mentali e spirituali, ma consta anche di interminabili prove fisiche mirate alla perfezione dei corpi degli iniziati. I manipolatori usciti da questa parte dell'iniziazione sono così talmente resistenti da non svenire in condizioni critiche, come quando si trovano sotto il 10% delle energie. Nonostante i pericoli, ogni monaco sa che serve un involucro perfetto per la magia perfetta.

CITAZIONE
Intuito Prime due passive del dominio Auspex
La meditazione è una pratica indispensabile per ogni uomo che voglia intraprendere la via del Flux: la concentrazione e il controllo di sè sono basi indispensabili per la Manipolazione, anche se non sono gli unici vantaggi derivanti da tale applicazione. Dopo anni di intensi allenamenti, Aang ha oltrepassato il limite dei sensi umani, arrivando a percepire anche le auree di ogni essere vivente che lo circonda, indipendentemente che sia nascosto o meno. Un potere che ha sviluppato a tal punto da renderlo in grado di capire anche l'allineamento del soggetto preso in esame, permettendogli di capire a grandi linee le sue intenzioni: odio o paura non potranno più essergli nascoste, tradimenti o eventuali antipatie saranno per lui leggibili come in un libro aperto.

CITAZIONE
Onniscienza Terza passiva del dominio Auspex
Elevazione spirituale, occhio della mente o conoscenza assoluta. Comunque la si voglia chiamare, l'arte monastica basa le sue tecniche su una profonda conoscenza di se stessi e dell'ambiente circostante. La propria essenza diventa solo il mezzo tramite cui conoscere il tutto, che ogni monaco di alto grado può applicare semplicemente toccando un oggetto o una persona dotata di poteri. Come se lo avesse studiato per mesi, Aang sarà in grado di capirne le capacità e discernerne le caratteristiche. Un potere degno di un dio, concesso a chi ha raggiunto le vette più elevate della via monastica.

CITAZIONE

L'IMMORTALE INDICA LA VIA
sii saldo come una roccia .

«Conoscere l'altro e se stessi –cento battaglie, senza rischi; non conoscere l'altro,
e conoscere se stessi –a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l'altro, né se stessi –ogni battaglia è un rischio certo.»


La prima regola codificata dal Maestro è conoscere gli altri e conoscere sé stessi: solo da questa doppia conoscenza può derivare la necessaria saggezza per arrivare alla vittoria ancor prima di aver ingaggiato la battaglia. Lo spirito stesso di questa regola è infuso nella pergamena, tanto che chi ne entra in possesso ed è in grado di leggerla e comprenderne gli insegnamenti, riceve l'indicazione per la via della Vera Saggezza. Questo si traduce in una resistenza mentale fuori dall'ordinario, dovuta alla profonda conoscenza che si tramuta in padronanza di sé e dei propri mezzi. La mente del guerriero diviene resistente, e benché possa ancora essere intaccata, egli non ne proverà alcun dolore. [Passiva - Resistenza fino ad un ammontare di 2 Mortali Psionici. Passiva - Immunità dal dolore psionico.]

 
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