Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

C'era una volta...

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Yvenna
view post Posted on 25/1/2013, 17:18 by: Yvenna




TANNENWALD

Chapter I - Once upon a Time...

Per chi cerca gloria a Basiledra c'è sempre spazio. Era uno dei tanti adagi che circolavano nei bassifondi dove personalità più o meno illustri vagavano alla ricerca di un facile guadagno ed un remunerativo ed assoluto salto di qualità. Tra i tanti strilloni, baldacchini e venditori c'era una lettera, palesemente scritta in modo frettoloso cercando di copiare l'originale, che ostentava una richiesta di aiuto snobbata da tutti. Andrea la prese, leggendo con cura quanto vi era riportato: quel denaro avrebbe forse coperto le spese del viaggio, o forse nemmeno quelle, ma la possibilità di fare qualcosa di buono per il popolo del nord e per prevenire ancora soprusi su bambini la spinse a conservarlo: lo infilò dentro la corazza desiderosa di unirsi a chiunque avesse avuto abbastanza buon cuore da aiutare Tennenwald.
Gull'wa non era mai stato felice durante le lunghe partenze di Andrea, ma quella era una situazione spiacevole e pericolosa per un pulcino di grifone, non sarebbe stato al sicuro e la paladina non avrebbe potuto proteggere il suo piccolo, se stessa e anche gli eventuali bambini scomparsi contemporaneamente. A malincuore lo affidò alle cure della caserma dove aveva chiesto di prendere residenza per poi noleggiare un cavallo per l'aspro terreno dell'Erynbaran.

Durante il viaggio molti pensieri la tormentarono, alcuni più intensi e dolorosi di altri, come la perdita dell'amica Salva nelle miniere, la schiavitù indiscriminata dei pargoli e quant'altro di brutto le fosse mai accaduto durante i primi anni di vita. Tuttavia, nonostante la spiacevole sensazione di rabbia che aleggiava come uno sciame furioso di farfalle nel suo stomaco, l'aria sempre più fredda e familiare del nord le ricordava casa e tutto ciò che un giorno avrebbe potuto far nuovamente suo.

Alle porte della città lo sguardo dei picchieri di guardia si soffermò sulla figura della donna per pochi istanti, i lineamenti piuttosto comuni e l'aria serena di chi in quel posto c'era nato non la rendevano poi più diversa di una qualsiasi altra ragazza locale. Certo, forse quell'armatura brillante tirata a lucido e la flamberga sulla schiena ne delinieavano un certo carattere forte e deciso, ma al momento di entrare in città nessuno disse o fece nulla per impedirglielo. Stranamente era una giornata di sole abbastanza serena, a differenza delle facce smunte e consumate degli abitanti di quel luogo, che sembravano quasi tante anime in pena che cercavano una qualche specie di redenzione vagando in azioni ripetitive e meccaniche, nella speranza che qualcuno spezzasse quella loro routine, lasciandoli finalmente liberi. Andrea si fermò lasciando il cavallo in una stalla locale, dove un vecchio con una folta barba nera la guardò con occhio avido, senza chiedere però nulla in cambio del "posteggio" per l'animale. In qualche modo la gente percepiva la diversità di Andrea e a lei dispiaceva spesso e volentieri, ma la sua natura nuova e fortificata dal signore dei corvi non ammetteva solo benefici, ma anche condizioni a cui sottostare, ed uno sguardo incuriosito o titubante non era poi il prezzo più alto. Lo stesso vecchio affermò di aver visto un altro straniero dirigersi verso la piazza della città, proprio dove sorgeva la chiesa, inutile dire che la sequenza di appellativi usati da quell'uomo indicava chiaramente che non si trattava di qualcuno di "Ordinario".

La paladina iniziò a muoversi per le strade, c'era uno strano silenzio interrotto solamente dal pianto sporadico di qualche pargolo e dalle grida di questa o quell'altra madre che non riusciva più a vedere il figlio monello nascosto dietro qualche albero o carretto. Andrea non era solita farsi distrarre da certe problematiche, era spiritualmente vicina alla perdita dei cari di ogni anima in quella città, ma non poteva certamente permettersi di cadere nella stupidità classica di farsi impietosire, diminuendo di infinite volte le sue possibilità di salvare qualche vita o scoprire qualcosa di utile. Decisa e concentrata, null'altro, ed in poco meno di dieci minuti arrivò anche lei davanti alle porte della chiesa sotto lo sguardo attento dei paesani più vicini. Appoggiò la mano destra sul portone spingendolo ed entrando all'interno con passo sicuro, accompagnata dal tintinnio simpatico del metallo della corazza. - E' qui il Sindaco? - Esordì, rimanendo in attesa di risposta sull'uscio della struttura.



CITAZIONE
NOTE
Basso: 6% Medio: 12% Alto: 24% Critico: 48%
Capacità Speciali: 1 Tenacia (Umana)
Stato Psichico: Calmo
Equipaggiamento:
• Flamberga - Spada bastarda a una mano e mezza [Riposta]
• Armatura - Mezza armatura [Indossata]
• Balestrino a una mano [Sul fianco]
Passive Sfruttate (Sintetizzate):
• The Last Valkyrja - Passiva Absolute Defence I per le difese rapide in combattimento.
• Hildegard of Asgranor - Passiva Raziale di timore dell'Avatar
Notazioni: Eccomi qua, è la mia prima quest e sono parecchio emozionata, il post è abbastanza semplice per non appesantire inutilmente l'azione e si conclude con una domanda rivolta all'interno della chiesa, non rivolta ad una persona precisa. Buon gioco a tutti^_^
 
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36 replies since 21/1/2013, 20:34   971 views
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