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C'era una volta...

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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 2/2/2013, 15:49 by: PARACCO TRAVESTITO ALOGENO




Alleati
L'inizio della cerca


Non era l'unico ad aver risposto all'appello degli abitanti di Tannenwald, questo era certo: poco dopo essere entrato in chiesa la porta dietro di lui si riaprì e una donna in armatura entrò a passo pesante, guardandosi attorno nella penombra che regnava in quel luogo. Aang rimase per un attimo spiazzato da quella visione: nei suoi viaggi, che gli avevano fatto esplorare praticamente tutto il continente, aveva già visto donne che avevano scelto di fare della violenza il loro mestiere, ma che sempre usavano modi agili ed eleganti per combattere, estremamente letali ma senza perdere un grammo della loro femminilità.

Lei, invece, era diversa. Nonostante il viso attraente, indossava un'armatura quasi completa, che avvolgeva il suo corpo allenato come una seconda pelle. Una visione strana, ma non quanto quella della terza persona che aveva risposto a quell'annuncio. Era entrato subito dopo la donna, camminando con disinvoltura nella chiesa scura e avvicinandosi a loro. Sembrava un uomo qualunque: attorno ai vent'anni, capelli di un nero corvino, pelle rosata.

Sembrava, perchè Aang avvertiva molto di più, in entrambi loro. Da tempo le sue percezioni avevano superato i confini umani, aggiungendo altri sensi a quelli normalmente a sua disposizione. Questo gli portava spesso innegabili vantaggi, come in quel caso: raramente sottovalutava qualcuno, perchè era facile ingannare l'occhio, ma era ben più complicato ingannare l'anima.

« Molto lieta di fare la vostra conoscenza, io sono Andrea di Ravencrest. »

« Io sono Morpheus Ulhar, piacere. »

« Ed io sono Aang di... »

Sōngshān? No, non più...

« ...Basiledra. Il piacere è mio. »

In quel momento sentirono dei passi, e tutti e tre si voltarono verso un giovane che si stava avvicinando a loro con l'ansia dipinta in viso. Evidentemente anche lui sentiva che qualcosa non andava, e non aveva affatto torto. Erano un trio ben strano, ma il monaco era fiducioso. A pelle, sentiva che assieme avrebbero lavorato bene, soprattutto nell'interesse di quei bambini scomparsi.

...

« Sedetevi pure, signori. Non ci metteremo che pochi minuti. »

Aang guardò il vecchio di fronte a loro: il sindaco Gottfried cercava di essere cordiale con coloro che avevano accettato quell'onere, ma dietro quella maschera sottile di cordialità il monaco vedeva stanchezza e ansia.

Sta sopportando tutto questo dolore da solo...

Il giovane ascoltò attentamente le spiegazioni sul problema, senza riuscire a ricavarne niente di veramente utile: l'uomo cercò di essere il più completo possibile nei dettagli, ma si vedeva che si vergognava, come se la colpa di quel terribile problema fosse sua. Aang si intromise per cercare di allietare i suoi dolori e confortarlo, anche se era difficile che uno sconosciuto - quale lui era - potesse calmare l'anima tormentata del vecchio con delle semplici parole, il giovane se ne rendeva conto.

« Non biasimate i vostri concittadini, sindaco. »
« Ciò che è sconosciuto spesso fa più paura di ciò che si conosce. »

Ed io lo so bene - pensò, chiudendo e riaprendo la mano sinistra, là dove giaceva dormiente il potere del Flux rosso.

« Ad ogni modo, spero che vogliate informarli della nostra presenza in città, in modo che non rallentino il nostro dovere inconsapevolmente. »

Sorvolò sulla secchiata d'acqua che aveva dovuto schivare in quella mattinata per non metterlo in imbarazzo, ma sarebbe stato difficile lavorare se i cittadini di Tannenwald avessero remato controcorrente.

« Non dovete preoccuparvi, dubito che ci sia qualcuno che non sappia del bando che ho inviato alla capitale, e farò avvertire che siete finalmente arrivati. Solo, molti potrebbero essere comunque diffidenti nei vostri confronti. Se aveste particolari problemi, non esitate a rivolgervi a me. »

Aang annuì, chiudendo la questione. Il sindaco fece loro vedere una carta del villaggio, spiegandola sul tavolo davanti a loro. Il monaco scese dallo sgabello per vederla meglio: tre zone della città erano state cerchiate a matita, segno che lì vi erano stati il maggior numero di avvistamenti strani, come aveva accennato il sindaco pochi minuti prima.

Il cimitero, la legnaia e la porta Nord del villaggio, come spiegò subito dopo. Il loro compito consisteva nel posizionarsi in uno di quei luoghi, assicurandosi che tutto fosse tranquillo, intervenendo nel caso in cui la situazione dovesse diventare strana. Un lavoro all'apparenza semplice, ma Aang sapeva che erano ancora all'inizio: in quel modo avrebbero al massimo limitato la sparizione di altri bambini, ma non che fine avessero fatto gli altri.

Discussero un altro pò, cercando di ricavare qualche altro dettaglio che poteva essere importante, ma alla fine si decisero a dividersi le zone: il monaco parlò per primo, chiedendo se poteva essere lui a recarsi al cimitero. Gli altri due annuirono: la donna, Andrea, sarebbe andata alla porta Nord di Tannenwald, mentre Morpheus avrebbe sorvegliato la legnaia.

...

Era notte a Tannenwald, e il cimitero era quasi buio, appena illuminato dalla luna in cielo. Il monaco fece qualche passo al suo interno, muovendo la lanterna con la mano mancina, la destra stretta fermamente sul suo bastone. Il giovane guardò indietro, verso i due grossi cipressi che aveva appena superato, guardiani centenari delle anime di quella brava gente. Le lapidi si stagliavano innumerevoli sul bordo del sentiero centrale: alcune erano tra le più comuni, pietra e parole corrose dalla pioggia e dal tempo, altre si accompagnavano a statue di abeti e querce. L'effetto era strano, per Aang era come camminare all'interno di una foresta pietrificata, piante nate da coloro che non c'era più. Ma non ne aveva paura.

Da sempre aveva considerato i cimiteri luoghi pieni di significato, carichi di nostalgia e rimpianto, ma tranquilli e mai pericolosi, soprattutto la notte. Per questo aveva scelto di sorvegliare quel luogo: lì il respiro che sempre lo accompagnava era più forte e più profondo, come di una persona immersa in un lungo sonno beato. Ed Aang non aveva intenzione di disturbare, per questo camminava lentamente e senza far rumore, dirigendosi sempre più dentro il camposanto, finchè non si ritrovò di fronte alla grossa fontana che aveva visto entrando. Lì alzò la lanterna e guardò agli angeli che - immobili - continuavano a vuotare acqua nella vasca più alta.

Com'è bello qui...

La notte sarebbe stata forse irrequieta, ma Aang aveva intenzione di godersi in silenzio quei momenti di tranquillità. E di ricordo.

Mi manchi, Annie...



Diario del Monaco
Comprensione





Cs totali: 4 (2 in Percezione; 2 in Intuito)
ReC: 325 ~ AeV: 125 ~ Perf: 200 ~ Perm: 350 ~ Caem: 200
Basso 2% ~ Medio 7% ~ Alto 17% ~ Critico 37% ~ Mortale 77%

Energia attuale: 100%
Consumi utilizzati: //

Condizioni fisiche: Illeso.
Condizioni mentali: Illeso.

Bastone del Manipolatore: impugnato nella mano destra
Balestra: 15/15 - appesa alla cinta



Passive in uso:

CITAZIONE
Controllo Passiva razziale umana
Meditazione. Disciplina. Controllo. Capacità richieste a tutti i novizi quando iniziano a muovere i primi passi nel difficile mondo della manipolazione. L'addestramento però, non consiste solo in prove mentali e spirituali, ma consta anche di interminabili prove fisiche mirate alla perfezione dei corpi degli iniziati. I manipolatori usciti da questa parte dell'iniziazione sono così talmente resistenti da non svenire in condizioni critiche, come quando si trovano sotto il 10% delle energie. Nonostante i pericoli, ogni monaco sa che serve un involucro perfetto per la magia perfetta.

CITAZIONE
Intuito Prime due passive del dominio Auspex
La meditazione è una pratica indispensabile per ogni uomo che voglia intraprendere la via del Flux: la concentrazione e il controllo di sè sono basi indispensabili per la Manipolazione, anche se non sono gli unici vantaggi derivanti da tale applicazione. Dopo anni di intensi allenamenti, Aang ha oltrepassato il limite dei sensi umani, arrivando a percepire anche le auree di ogni essere vivente che lo circonda, indipendentemente che sia nascosto o meno. Un potere che ha sviluppato a tal punto da renderlo in grado di capire anche l'allineamento del soggetto preso in esame, permettendogli di capire a grandi linee le sue intenzioni: odio o paura non potranno più essergli nascoste, tradimenti o eventuali antipatie saranno per lui leggibili come in un libro aperto.

CITAZIONE
Onniscienza Terza passiva del dominio Auspex
Elevazione spirituale, occhio della mente o conoscenza assoluta. Comunque la si voglia chiamare, l'arte monastica basa le sue tecniche su una profonda conoscenza di se stessi e dell'ambiente circostante. La propria essenza diventa solo il mezzo tramite cui conoscere il tutto, che ogni monaco di alto grado può applicare semplicemente toccando un oggetto o una persona dotata di poteri. Come se lo avesse studiato per mesi, Aang sarà in grado di capirne le capacità e discernerne le caratteristiche. Un potere degno di un dio, concesso a chi ha raggiunto le vette più elevate della via monastica.

CITAZIONE

L'IMMORTALE INDICA LA VIA
sii saldo come una roccia .

«Conoscere l'altro e se stessi –cento battaglie, senza rischi; non conoscere l'altro,
e conoscere se stessi –a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l'altro, né se stessi –ogni battaglia è un rischio certo.»


La prima regola codificata dal Maestro è conoscere gli altri e conoscere sé stessi: solo da questa doppia conoscenza può derivare la necessaria saggezza per arrivare alla vittoria ancor prima di aver ingaggiato la battaglia. Lo spirito stesso di questa regola è infuso nella pergamena, tanto che chi ne entra in possesso ed è in grado di leggerla e comprenderne gli insegnamenti, riceve l'indicazione per la via della Vera Saggezza. Questo si traduce in una resistenza mentale fuori dall'ordinario, dovuta alla profonda conoscenza che si tramuta in padronanza di sé e dei propri mezzi. La mente del guerriero diviene resistente, e benché possa ancora essere intaccata, egli non ne proverà alcun dolore. [Passiva - Resistenza fino ad un ammontare di 2 Mortali Psionici. Passiva - Immunità dal dolore psionico.]


Attive in uso: //

Azioni:

Aang si dirige lentamente verso il centro del cimitero e si ferma a contemplare la grossa fontana.

Note:

Perdonate il leggero ritardo, è stata una settimana particolarmente stancante. Prometto di essere più celere. :v:

 
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