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C'era una volta...

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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 5/2/2013, 01:35 by: PARACCO TRAVESTITO ALOGENO




Cimitero
Apparizioni nella notte


La notte si prospettava fredda ma tranquilla.
Ogni tanto faceva una passeggiata tra le lapidi, immaginando i visi di coloro che le abitavano: uno di loro poteva essere stato un mercante, un altro un boscaiolo, un altro ancora un fabbro.
Ogni volta però tornava sempre alla fontana, e lì si fermava a osservarne le forme, prima di riprendere dopo qualche minuto la sua ronda.

...

Era quasi mezzanotte quando accadde.
Ad una ad una, le lapidi e le croci parvero accendersi di una luce spettrale, tendente all'azzurro: da esse si levarono in volo, spinte dalla brezza notturna, forme eteree, forse spettri di coloro che riposavano sotto la terra soffice. Aang rimase immobile, impietrito da quella manifestazione così insolita; cercava di coglierne i dettagli con gli occhi, ma i suoi sensi gli dicevano di non avere paura.
Nonostante questo, strinse il bastone di fronte a sè, pronto ad affrontare problemi inaspettati.

Le luci danzavano grazie alla spinta del vento, al canto degli uccelli di bosco, al frinire degli insetti notturni. Aang continuò ad osservare quelle ombre eteree, girando su se stesso per osservare tutto il cimitero, finchè i suoi occhi riuscivano ad arrivare. La danza durò ancora qualche secondo, poi il tempo parve fermarsi: i suoni lasciarono spazio al silenzio, il vento cadde, e l'aria immobile come in attesa di qualcosa. O qualcuno.

E ora cosa sta succedendo?

Come in risposta una luce si accese alle sue spalle, dalla vasca più alta della fontana.
Aang si voltò rapido per affrontare quell'ennesima stranezza ma... era solo una bambina.
Il primo pensiero che balenò per la testa del monaco fu "candida", perchè quella piccola apparizione non era che la personificazione di quella semplice parola.
La sua pelle era bianca come latte, illuminata da una luce celeste che irradiava la sua intera figura. I capelli, lunghi fino alla vita, sembravano una cascata di ghiaccio che l'avvolgeva come una gelida coperta.
I suoi occhi era bianchi, se non per le pupille, due puntini neri che lo guardavano, ridenti.
E tra le sue piccole mani un flauto, d'avorio anch'esso, che prima baciò e poi iniziò a suonare.

Dalle tombe si levarono piccole fiammelle di luce celeste: come se non avessero aspettato altro che quella melodia, iniziarono a danzare nella brezza che si era levata con la musica, levitando leggiadre verso la bambina. E mentre loro salivano, sparendo alle sue spalle, la piccola scendeva senza peso, continuando a suonare il flauto ad occhi chiusi, concentrata per non interrompere quella strana armonia.
Continuò a scendere finchè anche l'ultima luce non sparì sopra di lei: solo allora stacco le labbra dal suo strumento e guardò Aang, che era rimasto immobile ad ammirarla per tutto il tempo.

Uno... spirito?

Il monaco non disse niente, perciò fu la bambina a parlare per prima, con una voce che sembrava musica così come quella che aveva appena finito di suonare:

« Ti è piaciuta la musica? »

Una domanda all'apparenza semplice, ma che spiazzò Aang: la bambina tuttavia non gli sembrava potesse nascondere qualche trucco, il suo intuito glielo aveva sussurrato all'orecchio della mente per tutta la durata della musica. E lui si fidava spesso di quei consigli. Si schiarì la voce, per poi mormorare:

« Era... bellissima. »

La melodia era stata veramente bella, ma tutto il resto era troppo strano per essere definito "normale". Così si prese di coraggio, deglutì e le pose la domanda che si era fatto non appena l'aveva vista scendere giù levitando dalla fontana:

« Chi sei... tu? »



Diario del Monaco
Comprensione





Cs totali: 4 (2 in Percezione; 2 in Intuito)
ReC: 325 ~ AeV: 125 ~ Perf: 200 ~ Perm: 350 ~ Caem: 200
Basso 2% ~ Medio 7% ~ Alto 17% ~ Critico 37% ~ Mortale 77%

Energia attuale: 100%
Consumi utilizzati: //

Condizioni fisiche: Illeso.
Condizioni mentali: Illeso.

Bastone del Manipolatore: impugnato nella mano destra
Balestra: 15/15 - appesa alla cinta



Passive in uso:

CITAZIONE
Controllo Passiva razziale umana
Meditazione. Disciplina. Controllo. Capacità richieste a tutti i novizi quando iniziano a muovere i primi passi nel difficile mondo della manipolazione. L'addestramento però, non consiste solo in prove mentali e spirituali, ma consta anche di interminabili prove fisiche mirate alla perfezione dei corpi degli iniziati. I manipolatori usciti da questa parte dell'iniziazione sono così talmente resistenti da non svenire in condizioni critiche, come quando si trovano sotto il 10% delle energie. Nonostante i pericoli, ogni monaco sa che serve un involucro perfetto per la magia perfetta.

CITAZIONE
Intuito Prime due passive del dominio Auspex
La meditazione è una pratica indispensabile per ogni uomo che voglia intraprendere la via del Flux: la concentrazione e il controllo di sè sono basi indispensabili per la Manipolazione, anche se non sono gli unici vantaggi derivanti da tale applicazione. Dopo anni di intensi allenamenti, Aang ha oltrepassato il limite dei sensi umani, arrivando a percepire anche le auree di ogni essere vivente che lo circonda, indipendentemente che sia nascosto o meno. Un potere che ha sviluppato a tal punto da renderlo in grado di capire anche l'allineamento del soggetto preso in esame, permettendogli di capire a grandi linee le sue intenzioni: odio o paura non potranno più essergli nascoste, tradimenti o eventuali antipatie saranno per lui leggibili come in un libro aperto.

CITAZIONE
Onniscienza Terza passiva del dominio Auspex
Elevazione spirituale, occhio della mente o conoscenza assoluta. Comunque la si voglia chiamare, l'arte monastica basa le sue tecniche su una profonda conoscenza di se stessi e dell'ambiente circostante. La propria essenza diventa solo il mezzo tramite cui conoscere il tutto, che ogni monaco di alto grado può applicare semplicemente toccando un oggetto o una persona dotata di poteri. Come se lo avesse studiato per mesi, Aang sarà in grado di capirne le capacità e discernerne le caratteristiche. Un potere degno di un dio, concesso a chi ha raggiunto le vette più elevate della via monastica.

CITAZIONE

L'IMMORTALE INDICA LA VIA
sii saldo come una roccia .

«Conoscere l'altro e se stessi –cento battaglie, senza rischi; non conoscere l'altro,
e conoscere se stessi –a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l'altro, né se stessi –ogni battaglia è un rischio certo.»


La prima regola codificata dal Maestro è conoscere gli altri e conoscere sé stessi: solo da questa doppia conoscenza può derivare la necessaria saggezza per arrivare alla vittoria ancor prima di aver ingaggiato la battaglia. Lo spirito stesso di questa regola è infuso nella pergamena, tanto che chi ne entra in possesso ed è in grado di leggerla e comprenderne gli insegnamenti, riceve l'indicazione per la via della Vera Saggezza. Questo si traduce in una resistenza mentale fuori dall'ordinario, dovuta alla profonda conoscenza che si tramuta in padronanza di sé e dei propri mezzi. La mente del guerriero diviene resistente, e benché possa ancora essere intaccata, egli non ne proverà alcun dolore. [Passiva - Resistenza fino ad un ammontare di 2 Mortali Psionici. Passiva - Immunità dal dolore psionico.]


Attive in uso: //

Azioni:

Come scritto in confronto, assisto alla scena, poi le rispondo e le faccio una domanda. :v:

Note:

Ora sono curioso però. :glare:

 
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36 replies since 21/1/2013, 20:34   971 views
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