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The Price of Vengeance, « Goryo - Main Quest »

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.Azazel
view post Posted on 21/2/2013, 23:35 by: .Azazel




The Price of Vengeance
Orbrun, Atto I
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257mvwl


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« Klaus van Schwarz dell'Ovest, questa è per lei »
Un giovane soldato in armatura raggiunse il goryano e gli allungò una busta. Non ebbe nemmeno il tempo di chiedere chi fosse il mittente che il militare si dileguò in mezzo alla folla del mercato principale di Taanach, lasciando il mezzodemone leggermente perplesso: rapidamente aprì la busta, la quale conteneva un messaggio di primaria importanza e che veniva direttamente dalle alte sfere del Goryo stesso.
Quasi non credette al contenuto: rilesse il tutto più e più volte.
Finalmente il Goryo aveva deciso di muovere ufficialmente guerra ai Kaeldran: dopo l'assalto subìto durante il Torneo Interno non vi era altra scelta che quella di schiacciare quei maledetti insetti.
La marcia verso l'Alveare era imminente.

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Fu un difficile e lungo giorno di marcia, quello appena terminato per l'esercito del Clan: l'aria si faceva sempre più pesante e il territorio attorno a loro s'impoveriva sempre più, segno che la meta era vicina.
Se ne stava seduto dinanzi al falò di uno dei tanti campi costruiti per l'esercito, osservava rapito il fuoco danzare sinuosamente mentre assaporava con gusto lo stufato di carne di cinghiale e carote. Cercava di ripararsi dal gelo della notte che si insinuava sotto l'armatura e azzannava la carne sino a giungere alle ossa. Aveva affrontato parecchie battaglie, vinto numerose guerre, ma mai con uomini diversi da quelli che componevano il suo esercito. Questo lo preoccupava e non poco. Tra un sorso di brodo e un morso alla calda carne, lanciava fugaci occhiate ai soldati e ad altri membri del Goryo cercando di decifrarli, di comprenderli solo con gli occhi. Compito pressochè impossibile: solo sul campo di battaglia avrebbe conosciuto le loro capacità e avrebbe capito se sarebbe stato un onore morire o trionfare al loro fianco. Posò la ciotola, completamente ripulita, per terra e tornò a guardare il fuoco standosene in silenzio.
Il tintinnio di monete lo svegliò da quel mutismo dovuto alla tensione prima dello scontro frontale col nemico.

« Vi va di aggiungere pepe alla battaglia di domani? Gareggiamo! Ognuno scommette qualcosa; chi uccide più insettoidi si prende tutto quanto »

L'ottima idea del compagno goryano sbloccò anche la montagna nera che s'intromise subito nel discorso senza tanti convenevoli, pronto a far baldoria e cantare tutta la notte, giusto per levarsi di dosso i pensieri della battaglia che di lì a poche ore avrebbero dovuto ingaggiare.

« Il vincitore della scommessa pagherà qualche giro di birra di ritorno a Taanach »
Esclamò con aria divertita, cosa alquanto insolita per un soggetto come lui.
Ma d'altronde lo sapeva bene: starsene in disparte e far sì che certi pensieri negativi s'impadronissero della mente non avrebbe portato a nulla, tanto valeva scaricare un pò di adrenalina e tensione facendo un pò di trambusto.
« Oppure banchetteremo direttamente sui resti del nemico! » concluse urlando ferocemente e alzandosi in tutta la sua imponenza.

Dovettero rapidamente tornare coi piedi per terra: i due Generali del Goryo uscirono dalla tenda del comando principale, portavano con loro notizie sul nemico.
Uno non lo conosceva, l'altro era Morpheus: un ottimo guerriero sul quale aveva totale fiducia e col quale aveva già collaborato in passato in una missione.
Sapere che era uno dei comandanti scelti per la guerra lo rassicurò abbastanza.

« Compagni, si è concluso quello che è probabilmente l'ultimo Consiglio prima della battaglia. Io e Morpheus abbiamo delle informazioni da riferirvi »
Esclamò il Generale goryano, fece poi segno a Morpheus di continuare il discorso e comunicare loro le informazioni.
« Non è cambiato molto rispetto agli altri giorni. Domani giungeremo presso l'Alveare, la tana dei Kaeldran, un grosso blocco di metallo sospeso nel cielo ricoperto da strane placche organiche, alcune sentinelle controllano il perimetro esterno della struttura. Sotto nient'altro che terra brulla e capsule, migliaia di capsule bianche e lisce. Qualsiasi cosa siano le attaccheremo, con la speranza che i Kaeldran escano allo scoperto. Presumiamo siano colture, i Kaeldran si sentiranno minacciati quando gli taglieremo i viveri. Una volta in campo aperto saranno senza ripari. Tuttavia, anche noi saremo senza difese, saremo bersagli facili, forse anche più di loro. La verità è che alcuni generali lì dentro hanno troppa fretta di morire, e qualcuno di loro non supererà vivo la giornata. Ma noi non siamo semplici mercenari, non siamo semplici guerrieri. Siamo il Goryo, l'armata più potente che abbia mai solcato l'Akerat e territori dell'Asgradel. Non tremate, non abbiate paura, e domani sarà un giorno di gloria.
Per tutti noi!
»

Parve quasi ruggire il gerarca del clan, sembrava riuscito ad alzare il morale dei soldati tramite quell'azzeccato discorso d'incoraggiamento.
Il giorno seguente l'enorme landa desolata che era l'Orbrun avrebbe ben presto assaporato il sangue, di entrambi gli eserciti, dissentandosi per lungo tempo della linfa vitale scaturita da un'assicurata ecatombe.

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Il fatidico giorno giunse e il procedere dell'esercito continuava, inesorabile e implacabile come una marea di metallo all'orizzonte che inghiottiva, lentamente, metri e metri di terreno.
In lontananza, poi, comparve l'Alveare e alla sua vista una scarica d'adrenalina attraversò lo Schwarz dalla testa ai piedi.
Dentro di lui sentiva l'eccitazione salire, era proprio come una troietta bagnata: poche ore e ben presto l'Inferno stesso si sarebbe manifestato su quella distesa arida e spoglia e si sarebbe trovato in quel marasma generale fatto di sangue e morte.
Non vedeva l'ora.
Tornò a focalizzare l'attenzione sull'alveare: pareva un ciclopico tumore che levitava alto nel cielo e che regnava in maniera indiscussa sul territorio sottostante, come una sorta di simulacro immobile e silenzioso che monitorava qualsiasi cosa accadesse sotto di esso. La vista di tale costrutto volante non sembrò per nulla intimorire l'esercito goryano il quale era pronto e determinato ad estirpare il flagello dei Kaeldran.
L'incursione a Taanach fu un affronto tale che solo il sangue di quei dannati insetti era in grado di ripagare e lenire una ferita di tale entità.
Scioccamente hanno cercato di colpire il Goryo, l'unica risposta degna a tal proposito era l'eliminazione totale.
Da che mondo è mondo gli insetti vanno schiacciati.



Buona quest a tutti! :v:

 
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30 replies since 14/2/2013, 19:25   936 views
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