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The Price of Vengeance, « Goryo - Main Quest »

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Orƒ
view post Posted on 6/3/2013, 20:54 by: Orƒ




L'esercito si era messo in marcia appena apparvero le prime luci dell'alba all'orizzonte, cingendo con un caldo abbraccio le distese dell'Orbrun, ancora ammantato da una coltre nebbiosa imperscrutabile.
Shi'nthara ripensò spesso se la scelta di far unire l'altro drow fosse stato corretta o meno, ma d'altrocanto avrebbe rischiato che fuggisse da Taanach e a quel punto non avrebbe più saputo nulla sui movimenti nemici.
Inoltre era armato di uno stocco anche se all'apparenza non sembrava aver assaggiato il sangue di un nemico, anche l'elsa era intonsa e il rubino sul pomello lasciava pensare che l'arma fosse con il mercante solo per bellezza e non per reale utilità.

Non camminarono così a lungo, poiché la foresta a un certo punto smise semplicemente di esistere: nessun filo d'erba cresceva sano nel raggio di parecchi metri dalle capsule chitinose impiantate nel terreno, mentre gli alberi si rifiutavano di fiorire e far nascere foglie, preferendo alla morte ad una tale sofferenza.
Si appostarono tra l'erba alta limitrofa all'area desertica, osservando quei strani bozzoli dall'aspetto viscido e immondo; per nulla al mondo il cinereo li avrebbe sfiorati anche con un solo dito, per timore vi si nascondesse una qualche sorta di trappolla.
Adesso dovevano solo attendere che i loro avversari si mostrassero, anche se la cosa poteva richiedere diverso tempo, probabilmente non molti dei mercenari lì riuniti avevano i nervi così saldi da resistere.

Iniziò come un ronzio sommesso, molto fastidioso e ripetitivo, poi gli sguardi di tutti si innalzarono al cielo e videro, con enorme stupore, uno sciame enorme di quelle bestie catapultarsi contro l'esercito del Goryo, pronti a dargli battaglia.
Gli stregoni che accompagnavano quei nerboruti e possenti guerrieri fece in tempo ad ergere una difesa abbastanza potente da difendere tutti e contrattaccare nel frattempo.
Un urlo entusiasta si innalzò nell'aria immonda e carica di tensione, una prima vittoria su quei mostri alati era proprio quello che serviva alle truppe per risollevarsi.
Una felicità che non era destinata a durare e si spense, almeno in parte, quando i primi membri cominciarono a svanire nel nulla lasciando al loro posto solo grosse buche.
Lentamente, dagli strati superficiali della terra cominciarono ad uscire i kaeldran, determinati a mietere più vittime possibile una volta che l'attacco aereo - probabilmente un diversivo - non era andato a buon fine.

« Arrivano da sottoterra!? »
Urlò Shi'nthara, mentre estraeva una delle sciabole e volendo poi lo sguardo in direzione di Wehlvyll, che a sua volta si era armato dello stocco.
Le fila cominciarono ad agitarsi e l'elfo chiamato Deöwyr cercò subito di prendere in mano la situazione, impartendo ordini e imbastendo una strategia comune per poterne massacrare la maggior parte.
Lo sguardo cremisi del cinereo si acuì a tal punto da formare una smorfia di disgusto, non poteva accettare con tanta facilità che un elfo tamatore gli ordinasse così a cuor leggero cosa e come fare il suo lavoro, quello che gli riusciva meglio da quando era nato: uccidere.

Sputò a terra ma accettò comunque di far parte di quella strategia, lo vide come un modo per rendersi utile e perché sapeva che, in fondo, senza di lui non avrebbero risolto nulla.
Era una visione un po' narcisistica dei fatti, ma era anche l'unico modo in cui poteva vederla Shi'nthara.
Il giovane cuoco di nome Vaairo partì immediatamente all'attacco, e mentre cercava di farsi strada attraverso le orde di esseri chitinosi una sua vecchia conoscenza, Zero, e l'elfo si aiutavano a vicenda nel tentativo di raggruppare più kaeldran possibile e stordirli con tecniche mentali degne degli Illithid più navigati.
Il suo compito, per ora, era quello di controllare che Wehlvyll non venisse decapitato da una di quelle chele, un compito più facile a dirsi che a farsi, sembrava quasi una calamita per quei mostri.
Arrivavano a dozzine e nonostante lo stocco ne infilzasse goffamente anche tre o quattro il lavoro maggiore lo facevano gli altri mercenari, che senza volerlo eliminavo un kaeldran dietro l'altro.
Solo uno di quei mostri chitinosi, seguito da altri tre, riuscì quasi nell'intento di strappare il capo dell'elfo oscuro, ma ci pensò Shi'nthara ad eliminarlo: con la sinistra libera richiamò la magia dei suoi avi e la scagliò senza tanti rimorsi verso il piccolo gruppo, lasciandoli bruciare nel loro stesso esoscheletro in procinto di sciogliersi e da cui fuoriuscì un puzzo nauseante e mefitico.

« flamgra. »
bruciate

Troppo impegnato ad eliminare quel piccolo gruppo, il cinereo non si si accorse del kaeldran alle sue spalle, pronto a infilzare l'orribile chela nella schiena del drow conficcandola nel cuore.

Krahhhhch!

Quel verso orribile sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe udito il drow, non fosse per il falco dell'elfo che si era gettato in picchiata contro il mostro deturpandogli il viso: gli artigli affilati gli si gettarono negli occhi voluminosi dell'insetto, strappandogli con indicibile rabbia, per poi concludere l'opera usando il becco.
Non si fosse trovato nel mezzo di una battaglia tanto importante, probabilmente avrebbe inteso quel gesto come una sfida da parte dell'elfo.

SHI'NTHARA!!

Un urlo squarciò il trambusto della battaglia, richiamando all'attenzione del drow l'attacco del cuoco Vaairo, che grazie ad un portentoso colpo di martello aveva spaccato in due il terreno e fatto precipitare i numerosi Kaeldran ammaliati poco prima da Zero e Deöwyr.
A quel punto era il suo turno, ma si trovava troppo lontano, i mostri chitinosi avrebbero fatto leva sulle proprie chele e sarebbero tornati in superficie entro pochi istanti.
Lo sguardo cremisi del cinereo andò a focalizzarsi sul più vicino dei suoi compagni, Zero, che immediatamente raggiunse Vaairo e tramite un'eccelente prova di agilità saltò sopra la voragine e con un pugno d'ossa li scaraventò nuovamente sottoterra.
A quel punto Shi'nthara aveva guadagnato tempo e accorciato abbastanza le distanze da poter concludere l'opera, seppellendo decine di nemici.
Si avvicinò alla voragine per disegnare velocemente una piccola runa nell'arida roccia, quindi si alzò e conficcò al centro del disegno la propria scimitarra.
Lungo le pareti si crearono numerose spaccature e un'evidente smottamento del terreno, finché non giunse in prossimità dei kaeldran, dove l'evento sismico cessò d'esistere.

« Non vi attende altro destino se non.. »Un rombo, la terra cominciò a tremare e le spaccature lasciarono il posto ad un numero imprecisato di lame, che sbucarono da ogni dove nel tentativo di infilzare i mostri.
« la morte! »


Shi'nthara Do'rahel T’rissvyll
critico: 34% | alto: 17% | medio: 7% | basso: 2%
agilità: 4CS | concentrazione: 1CS


Consumi - 100 -7 -17= 76%;
Status - Perfetto.

infrangianime ~ spada drow (estratta);
aranea ~ spada drow (riposta);
sussurro del vento ~ balestra [15/15] (riposta);
ninnoli dell'inganno ~ bombe stordenti [3/3]
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passive - Non emette alcun odore o rumore; non lascia tracce del suo passaggio; immunità ad auspex passivi; immunità alle psioniche passive; non sviene raggiunto il 10% di energie; diminuzione del 3% sui consumi.
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CITAZIONE
Ancestor's Wrath
Shi`nthara non sarà sempre costretto a richiamare le fiamme in modo così vistoso, basterà infatti concentrare il potere magico in un unico punto per dare vita ad attacchi più concentrati e potenti. Basterà un consumo di energie variabile e i danni provocati saranno d'ustione e commisurati al consumo speso per evocare le fiamme. Potranno scaturire dalle mani sottoforma di sfera incandescente, potranno manifestarsi sotto forma di una gittata di fuoco, di armi, spazzate, o ancora il caster potrà evocare le fiamme ad area, con una potenza di un livello inferiore al consumo speso, come di consueto. Brucerà qualsiasi cosa si trovi sul cammino, provocando ingenti danni da ustione e le fiamme spegneranno solo poco dopo l'attacco.
consumo variabile (medio)

Hell Gate
Shi'nthara è un abile combattente e un capace spadaccino, ma nonostante queste sue capacità predilige ancora l'attacco dalla distanza.
Poter osservare le mosse dell'avversario, studiarlo e colpirlo sul suo punto debole, questo è il modus operandi del drow.
Per mantenere questa linea ma essere efficace come in uno scontro corpo a corpo, il cinereo fa uso ancora una volta delle capacità arcane che possiede.
Basterà un consumo alto di energie per far in modo che numerose lame affilatissime spuntino improvvisamente dal terreno, sotto i piedi dell'avversario, infilzandolo e torturandone le carni.
Non ci saranno preavvisi per l'avversario quando le lame lo raggiungeranno, può solo sperare di vedere in tempo lo smottamento del terreno che va dal drow ai suoi piedi e da cui spunteranno decine di lame affilatissime e mortali.
Una tecnica infida, che il drow sfrutta speso e volentieri se messo alle strette.
consumo alto

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Mi limito a seguire la strategia comune e ad uccidere un gruppetto di Kaeldran con la variabile di fiamme.
Si il verso è qualcosa di allucinante ma non aveva assolutamente idea di come farlo. XD

CONSUMI: Medio + Alto.
 
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30 replies since 14/2/2013, 19:25   936 views
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