| KungLao |
| | Il cielo era scuro e colmo di nubi dal bronzeo aspetto, ombre che attenuavano i lievi riflessi della luna, donando un pallido lustro alla foresta. Nell'aria v'era un flebile odore d'erba bagnata, un gradevole sentore che forse non rendeva onore all'apparenza. Poi uno strano rumore ruppe la quiete. Ed ecco un corvo spiccare il volo da un albero poco lontano e far cadere qualche foglia; il suo gracchiare echeggiò per qualche secondo, poi ancora silenzio. Valante s'osservò intorno, contemplando l'oblio che lo circondava. Non un individuo fu in grado di scorgere: persino Davor pareva scomparso. Ad attornarlo v'era solo la foresta, fitta come non lo era stata fin'ora. Una morbida folata di vento carezzò la sua figura. Alzò lo sguardo al cielo inspirando profondamente. Poi chiuse gli occhi e trattenne una lacrima.
Empatia. La capacità di comprendere e condividere gli stati d'animo altrui, che si tratti di gioia o di dolore, mai era stata una sua dote. In effetti il suo narcisismo, il suo estremo egocentrismo e la sua riluttanza nei confronti della massa, di ciò che è comune, lo avevano portato ad estraniarsi quasi completamente dalla realtà, trovando rifugio solo nell'arte. Ma con Esmeralda era diverso. Con lei non aveva bisogno di sublimare il mondo; poteva comprenderne sentimenti e percezioni solo osservandola, senza necessità d'una parola. Ed ora, in quella foresta, sentiva come se ancora una volta la sua mente fosse a contatto con quella di qualcun altro. Una strana sensazione, quasi fastidiosa, ma che di certo alimentò le sue speranze. "Esmeralda..." Sospirò lentamente. "ESMERALDA!" Ripetè a gran voce" Nessuna risposta per alcuni secondi, poi sentì qualcosa. "Valante? Valante sei tu?" Una voce di bambina... Era davvero lei? Sorpreso, l'assassino si precipitò nella direzione da cui udiva provenire la voce. Era incredulo, ma non poteva sbagliarsi, non in quel caso. Quella voce era realmente di Esmeralda. "Esmeralda, rispondimi! Es-" Non fece in tempo a continuare, che un enorme serpente gli si parò d'inanzi. Era grande almeno quanto lui, di colore verde e con tracce di sfumature violacee lungo il dorso. Dalla sua possente mascella, un paio di canini lunghi ed affilati emergevano imponenti. Emettè un sibilo assordante, un'espressione d'ostilità che precedette l'attacco. Valante lo osservò impietrito, e non fece in tempo ad estrarre la spada che già se lo ritrovò con i denti affondati nella propria spalla sinistra. "Ma che diavolo.." Asserì a voce bassa, osservando che intorno alla ferita – non molto profonda – la pelle cominciò a diventare violacea ed il muscolo ad intorpidirsi. Fissando gli occhi gialli della vile creatura, l'assassino non potè fare a meno di provare rabbia e disgusto. Estrasse la katana con la mano destra, battette dui colpi sul terreno, poi fece un rapido passo verso il serpente e prima che il piede toccasse terra, la lama era già penetrata nel cranio del rettile. Un unico colpo, rapido e preciso, ed ecco che l'animale iniziò a sciogliersi in un nauseante intruglio, fino a svanire completamente. "Un evocazione? Ma cosa sta succedendo?" "Valante, sei davvero tu?" La voce di Esmeralda interruppe i pensieri dell'assassino. E subito dopo, ecco la sagoma di una bambina fare capolino da dietro un arbusto. Non era particolarmente alta, capelli lunghi e lisci che le scendevano lungo i fianchi, occhi azzurri che parevano risplendere nel fetore delle tenebre che la circondavano, ed un sobrio vestito rosa, stranamente pulito considerato il posto ove si trovava. "Esmeralda..." Sussurrò l'assassino riponendo la katana nel fodero. Subito dopo le corse incontro, stringendola in un abbraccio. La spalla sinistra continuava a duolergli, ma si sforzò di ignorare il dolore. La bambina non reagì all'abbraccio e tenendo le braccia distese lungo i fianchi, sussurrò: "Valante, perché mi hai abbandonata?" Impietrito di fronte a quell'interrogativo, l'assassino lasciò la presa, per poi fissare Esmeralda e biascicare qualche parola. "Io... So-.. Sono venuto a salvarti..." Una goccia di sudore scese sul suo martoriato volto, mentre penose sensazioni presero possesso di lui. "Ti chiedo scusa se non ti ho creduta" Fece un respiro profondo, poi si accovacciò, ponendo il proprio viso all'altezza di quello della bambina, e posando le sue mani sulle sue spalle, continuò: "Se c'è qualcosa che posso fare per rimediare, io... Io...-" "Sì" Lo interruppe la bambina. "C'è qualcosa che puoi fare" Un ghigno si dipinse sul suo viso sin ora inespressivo; avvicinò le labbra all'orecchio di Valante, e ponendogli dolcemente un pugnale nelle mani continuò: "Trafiggi il tuo cuore, poni fine alla tua vita" Allontanò poi il suo volto da quello dell'assassino, tenendolo a qualche palmo da esso. Ed il ghigno divenne una sterile risata. Non il riso di un'ingenua bambina pareva, ma quello d'una donna ammaliatrice, che inganna e sopprime solo per il proprio tornaconto. Continuando a fissare i gelidi occhi dell'incredulo Valante, gli pose dolcemente la mano sull'addome, e continuò: "Non lo farai, vero?" E dalla mano cominciò a fuoriuscire un evanescente aura rossa, dalla quale si generò un vortice. L'assassino potè sentire le proprie costole torcersi mentre veniva scaraventato dalla corrente. Il pugnale gli cadde di mano e non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire un grido di dolore, angosciante espressione di patimento, che fu stroncato solo dal tonfo provocato dall'urto del suo corpo sul nudo terreno. "Chi... Chi sei tu?" Pronunciò poi, rialzandosi lentamente. Sentiva un dolore lancinante alle costole e faticava vistosamente a respirare. La bambina alzò la testa al cielo, e la sterile sghignazzata divenne una risata isterica. "Io..." Si interruppe, per poi riprendere ignorando completamente la domanda di Valante, come se stesse parlando con qualcun altro. "Io ho cercato di salvarlo, ma la salvezza non è da costui meritata." La voce assunse un tono surreale, come se a parlare fossero una ragazzina ed un uomo contemporaneamente. "Ed il serpente lo ha tentato, ed egli ha ceduto." La pelle del viso e delle mani cominciò a sciogliersi, proprio come s'era sciolto il rettile poco prima. "Ed io gli ho offerto redenzione, ma egli non s'è pentito." Il corpo iniziò a crescere, sino a raggiungere altezza e stazza simile a quelle dell'assassino, mentre nel tono della voce, il timbro di Esmeralda era appena percettibile. "Ed ora soffrirà, si tormenterà e morirà. E mi implorerà pietà ed io non gli darò ascolto, perché già gli è stato concesso il potere di rimediare ai propri errori " Ormai della bambina non v'era più traccia, mentre di fronte a Valante si presentava un uomo incappucciato con indosso una tunica rossa. Dei possenti guanti e stivali parevano essere la sua sola armatura, una katana la sua arma. Una maschera bianca ne copriva in parte il volto. Ciò che rimaneva scoperto, appariva così tetro da non poter rievocare nulla di umano.
"CHI SEI? CHE NE HAI FATTO DI ESMERALDA?" Ripetè Valante, non celando la sua rabbia. L'uomo passò delicatamente la sua lingua sulle labbra, godendo dell'irrequietezza che trasmetteva. "Io? Sono solo un umile servo, ma tu..." Si lasciò sfuggire un lieve ghigno. "Tu... Perché mi chiedi di Esmeralda? Non la hai forse appena messa in secondo piano rispetto a te?" "Taci!" Rispose prontamente l'assassino, tentando di insinuarsi nella mente dell'impostore e di indurlo a credere che delle catene lo stessero per avvincere. "Credi davvero di poter usare su di ME certi trucchetti? Io son-" L'offensiva si rivelò inefficace, ma l'uomo non fece in tempo a terminare la frase che fu trafitto da numerosi pugnali, lanciati pochi istanti prima dall'avversario. Aveva nervi e legamenti danneggiati, ed il suo corpo cominciò a sanguinare copiosamente, ma questo non gli impedì di muoversi. "Come osi?" "Ripeto, dov'è Esmeralda?" Questa volta Valante ostentò un'insospettata calma, forse rasserenato dal fatto di aver appena copito l'avversario. "Non capisco." Rispose l'uomo, estraendo con movimenti sinuosi un pugnale e disfacendo un piccola biglia sulla lama. "Sappiamo entrambi che la lascerai morire, così come hai fatto con la tua famiglia" Si lasciò sfuggire un altro sorriso, continuando a fissare l'assassino negli occhi in maniera provocatoria, e lanciandogli poi il pugnale. "Ora!" Sussurrò mentre l'arma era ancora in volo: essa si avvolse d'un ennesima aura evanescente, e dal pugnale ne emerse un altro, poi un altro ed un altro ancora, fino a diventare una dozzina. Valante ne deviò solo qualcuno con la katana, ma riuscì a bloccare gli altri usando il braccio sinistro a mo' di scudo. E nel punto in cui s'era infranto uno dei pugnali, la pelle cominciò a divenire violacea. L'arto iniziò ad intorpidirsi quasi del tutto, tanto che Valante fu più in grado di continuare a muoverlo. "Ho capito." Inspirò leggermente. "Sei stato tu a scavare nella mia mente poco fa, non è vero?" L'enigmatico individuo si limitò a sorridere, per poi continuare. "Allora, com'è stato vedere il corpo di tua madre stuprato da più uomini? Valante, visibilmente irritato, lo ignorò e gli corse incontro tenendo la katana sguainata ed il braccio sinistro penzolante. "Hai goduto?" Nell'attimo in cui l'uomo finì di pronunciare l'ultima parola, nello stesso istante in cui l'assassino fu a lui così vicino da poter osservare il proprio riflesso nei suoi occhi grigi, Valante divenne ombra e sprofondò nel terreno per riemergere alle sue spalle. L'uomo si voltò di scatto, giusto in tempo per osservare la lama dell'assassino affondare rapidamente nel proprio addome. Sentì il calore del sangue che sempre più frenetico imbrattava le sue vesti. Cercò di urlare il proprio dolore, ma non ci riuscì. "E quelli di tuo padre e tua sorella..." Borbottò a malapena. "Puzzavano?" "Tu..." Sospirò Valante con sdegno, mentre con un fendente tranciò la clavicola sinistra dell'uomo. Quasi nello stesso istante, però, quest'ultimo estrasse la katana, e la affondò nel petto dell'assassino, penetrandolo completamente.
Il sangue colava copioso da entrambi, ed ambedue non riuscirono a restare in piedi. Valante cadde in ginocchio, lasciò cadere la lama e passò la mano sulla ferita, per poi osservarla impietrito colma di sangue. L'uomo invece cadde in posizione supina, e non curandosi del sangue che guizzava veloce dalle lacerazioni, abbozzò una risata, interrotta più volte da conati. "Perché, perché fai tutto questo?" Mormorò l'assassino, con un tono di voce particolarmente basso. "Non hai idea di quanto tu sia divertente. Sei... Sei patetico. Pensi davvero di combattere per qualcos'altro oltre la tua sopravvivenza?" "Esmeral-" "No" Lo interruppe, tossì sangue un paio di volte e continuò. "È per te che combatti. E sai benissimo che stai solo ingannando te stesso. Mi... mi dispiace solo che non sarò in grado di vederti morire" E mentre pronunciava queste parole, mosse leggermente le dita, usando le sue ultime energie per sollevare il pugnale che pochi minuti prima aveva dato a Valante, s'alzò da terra, andando ad infrangersi nella schiena dell'assassino. Questi non riuscì a trattenere un grido di dolore, e s'accovacciò sputando sangue sul corpo ormai senza vita del suo avversario. "È la mia fine forse?" Passò la mano sulla schiena, ed estrasse il pugnale, non senza gridare per il dolore. "Se avesse usato un po' più di energia, a quest'ora sarei morto" Poi pose due dita sul collo del nemico per controllarne lo stato. Era deceduto. "Che abbia ragione?" Afferrò la katana, e si alzò usandola a mo' di bastone. Una volta in piedi, avvertì un lieve giramento di testa. "Devo riposare" Trascinò faticosamente il suo corpo per qualche metro e si lasciò cadere poggiando le spalle su di un albero. Faticava a respirare, e si tolse goffamente il copricapo, lasciandolo cadere in terra. Penosi ricordi cominciarono a palesarsi nella sua mente. Vide il corpo di suo padre, giacere senza vita in un lago di sangue; rievocò quello della madre, stuprato ripetutamente da più d'un individuo; gli parve persino di udire le grida strazianti di sua sorella, ancora in fasce, fatta tacere da un paio di colpi di rivoltella; ed in fine rivide sé stesso: patetico sì, pietoso infante con un coltello piantato nell'occhio, che si finge morto per evitare di far la stessa fine della famiglia. "Esmeralda, non ti lascerò morire, non permetterò che la storia si ripeta"
Stato fisico: 5/16 (Danno alto al braccio sinistro, danno alto all'addome, danno medio al torace, danno basso alla schiena) Stato psicologico: illeso. Energia: 94-11-22-22-6-11= 22% Dardi balestra= 15x Pugnali da lancio= 0x Abilità passive: Scurovisione: è in grado di vedere nella notte come se fosse giorno, non importa quanto sia fitta l'oscurità che gli sta di fronte, purché la suddetta non sia illusoria. Allo stesso modo è in grado di guardare attraverso qualsiasi impedimento visivo come nebbia o simili. Dominio Void Runner. Effetto passivo: La prima regola per sparire nel nulla è quella di non essere percepiti, in alcun modo. Va da sé, dunque, che i nati sotto il segno del Void Runner sono in grado di annullare la propria presenza, a partire dalle proprie emanazioni sensoriali. A meno che essi non decidano altrimenti, infatti, dalla loro figura non si disperderà alcun odore, né rumore; potranno infatti muoversi in completo silenzio, e neppure un segugio sarebbe in grado di tracciare la loro pista. Fanno eccezione gli odori imposti sulla loro figura artificialmente, come profumi, macchie di sangue del proprio avversario o simili. Abilità attive utilizzate: Affondo: Valante affonda la propria arma nel corpo del nemico, causandogli una ferita perfettamente circolare e molto profonda, seppur di diametro ristretto. La tecnica ha natura fisica. Il caster compie un unico, rapido movimento per affondare la propria katana nel corpo del nemico, nel tentativo di provocargli un danno molto profondo, ma estremamente localizzato alla zona colpita. La tecnica ha potenza Media e provoca un danno Medio; la sua efficacia si basa sulla rapidità con la quale viene eseguita il gesto, tramite la quale è possibile penetrare più o meno in profondità. Consumo di energia: Medio Illusione imprigionante: Valante si insinua nella mente del proprio nemico, assoggettandolo ad una potente illusione, facendogli credere di essere trattenuto da delle catene. La tecnica ha natura psionica. Per essere castata vi è necessità che l'utilizzatore possa percepire il bersaglio in qualche modo, anche solo visivamente. La vittima, subito l'attacco, vedrà il proprio corpo trattenuto da catene dalle quali le sarà impossibile liberarsi. Per l'avversario sarà possibile liberarsi dalle costrizioni - che non lo immobilizzeranno mai completamente - ma queste si rigenereranno sempre sotto il suo sguardo e tenteranno di trattenerlo, impegnandolo in un combattimento senza uscita. Mentre la vittima è così impegnata, il caster può ovviamente approfittarne per attaccarla - la lotta con le creature, i lacci o simili non impedirà alla vittima di difendersi, anche se sarà inevitabilmente distratta dall'illusione. La tecnica ha potenza alta e infligge un danno alto alla mente del bersaglio. Consumo di energie: Alto Abilità personale: Conosco i tuoi punti deboli: Valante è in grado di lanciare tutti i suoi pugnali contemporaneamente, colpendo l'avversario in punti cruciali (legamenti, nervi, ecc.), provocandogli un danno alto. L'abilità del guerriero, è tale da far assumere alle traiettorie dei pugnali un'andatura imprevedibile, rendendo questi, di fatti, in grado di colpire anche un avversario dietro la propria protezione. Il consumo di energia è alto. Dominio Void Runner. Effetto attivo; Valante muta se stesso in ombra, rendendosi intangibile. In questo modo potrà attraversare una qualsiasi superficie e ricomparire al di là di questa, o in un altro punto di quest'ultima. Egli deve entrare ed uscire dalla superficie nello stesso turno, e non può compiere azioni mentre la sta attraversando, anche nel caso in cui un solo dito vi sia ancora immerso. La tecnica non può essere inoltre utilizzata in maniera difensiva, ma potrà avere solo applicazioni offensive o di spostamento lungo il campo di battaglia. Il consumo energetico è basso. Note: Allora, cos'è successo? Il babau, non visto, usa prima Spia CITAZIONE Spia: Il ninja si insinua nella mente del proprio nemico, venendo a conoscenza del suo passato, delle sue debolezze e dei suoi tormenti più nascosti. La tecnica ha natura psionica. Per essere castata vi è necessità che l'utilizzatore possa percepire il bersaglio in qualche modo, anche solo visivamente. Dopo aver colpito la vittima con successo, l'utilizzatore della tecnica verrà immediatamente a conoscenza della storia del suo bersaglio: di tutti i suoi segreti, del suo background, di ciò che teme di più in assoluto e simili. La tecnica non provoca alcun danno alla mente della vittima, avendo la sola funzione di raccolta di informazioni, che potranno poi essere impiegate come meglio si crede. Consumo di energia: Basso poi Serpente gigante CITAZIONE Serpente gigante: Il ninja evoca accanto a sé un serpente gigantesco, in grado di stritolare ed avvelenare i suoi nemici per lui. La tecnica ha natura di evocazione e richiama una singola creatura velenosa; generalmente un serpente, ma a seconda della personalizzazione può essere utilizzata anche un'altra creatura terrestre che possieda veleno, come un ragno gigante o simili. La creatura potrà raggiungere le dimensioni massime di un elefante; verrà gestita dall'evocatore e non andrà trattata autoconclusivamente. I suoi attacchi fisici provocheranno un danno equipartito fra quello provocato normalmente dall'attacco e quello provocato dal veleno; tale ha la capacità di scatenare emorragie interne e simili sintomi. La creatura evocata avrà potenza Media e potrà rimanere in campo per un massimo di due turni, potendo essere richiamata prima a volontà del caster o fino a quando non sarà distrutta dopo aver subito un danno totale pari a Medio. La potenza della creatura evocata sarà pari a 4 CS. Consumo di energia: Alto Valante subisce sia la tecnica che l'attacco del serpente, e reagisce eliminando il serpente con affondo. Ora, da questo momento inizia il vero duello, che ho cercato di strutturare secondo la maniera classica, quindi con due tecniche per turno, e succede questo: Il baubau usa Trasformazione CITAZIONE Trasformazione: Il ninja muta la propria forma, trasformandosi in un animale o in un'altra persona, o persino in una creatura fantastica, potendo ingannare tutti coloro che lo osservano. La trasformazione avrà natura di "immagine" e andrà dunque considerata una tecnica magica, non psionica: tutte le persone sul campo di battaglia vi assistono allo stesso modo. Non richiederà più di qualche istante, anche se può essere personalizzata come più complessa, lunga o semplicemente scenica. Il personaggio assume solamente la forma di ciò in cui si è trasformato, mantenendo intatte le proprie caratteristiche fisiche e capacità; tale metamorfosi potrà estendersi solamente ad altre creature viventi, umanoidi o meno. Il nuovo aspetto assunto dovrà aggirarsi tra le dimensioni minime pari a quelle di un gatto, o di un rapace, e quelle massime di un orso, o altre creature di simili dimensioni. Il personaggio non guadagna nuove capacità dovute al proprio aspetto, ma mantiene inalterate le proprie: trasformandosi in uccello egli non potrà volare a meno che non ne fosse capace anche nella sua forma originaria - in compenso potrà parlare indipendentemente dall'aspetto assunto, esemplificando. Se assume una forma animale, perderà tutto il proprio equipaggiamento in favore delle armi naturali dell'animale stesso - allo stesso modo, se assumerà una forma umanoide potrà decidere di mantenere il proprio equipaggiamento, perderlo in parte, o cambiare gli accessori (vestiti e simili - non armi). Potrà eventualmente ingannare gli altri assumendo gli odori e la voce (nel caso di mutazioni umanoidi) o emettendo i versi (nel caso di mutazioni animali) dell'aspetto assunto. La metamorfosi avrà una durata massima di due turni compreso quello d'attivazione, potendo essere dissolta prima del termine al volere del caster. Consumo di energia: Medio – c'è un piccolo dialogo – e poi usa Vortice CITAZIONE Vortice: Il ninja colpisce l'avversario, generando nel punto toccato una forza repulsiva a spirale, che coinvolgerà il nemico in un vortice mortale, scaraventandolo lontano. La tecnica ha natura magica. Il caster concentrerà all'estremità della propria mano, nel proprio palmo o sulla punta della propria arma da mischia una potente energia che, toccato l'avversario, si sprigionerà generando un vortice, che lo scaraventerà lontano, in una corrente a spirale. In generale, è possibile associare l'attacco a qualsiasi attacco fisico in mischia, che sia esso portato con armi o meno; la natura dell'energia spiraliforme può essere modificata a seconda della personalizzazione, dandole l'aspetto di un forte vento, di lacci che tirano e sospingono l'avversario, di una creatura che lo scaraventa lontano o altro ancora - l'importante è che il corpo dell'avversario venga travolto e scaraventato lontano. La potenza della forza generata è Alta e così saranno i danni provocati al proprio avversario. Consumo di energie: Alto ; Valante incassa, ed usa prima Illusione imprigionante, poi la personale "Conosco i tuoi punti deboli"; Il babau blocca l'illusione con la difesa psionica Disarmante CITAZIONE Disarmante: Il ladro diviene il nemico naturale dei subdoli psionici, irraggiungibile dai loro incanti e immune ai loro ammaliamenti. La tecnica ha natura psionica. Il caster si difende dalle illusioni, dagli ammaliamenti e dalle maledizioni nemiche, spendendo un consumo pari alla potenza dell'offensiva rivoltagli contro. Più in generale, questa tecnica agisce come una difesa psionica a consumo e potenza variabile, la seconda pari al consumo impiegato. E' possibile castare una difesa psionica nei primi attimi in cui si subisce l'offesa, per prevenirne gli effetti. Consumo di energie: Variabile , ma subisce la personale; poi contrattacca usando un veleno su un pugnale, lanciandolo ed usando Moltiplicazione CITAZIONE Moltiplicazione: Il ninja moltiplica una propria arma da lancio mentre questa è in volo, sommergendo il proprio avversario con una raffica di coltelli. La tecnica ha natura magica. Dopo aver scagliato un attacco fisico con un'arma da fuoco, da tiro o da lancio, il caster è in grado di moltiplicarlo a dismisura, facendo sì che un singolo proiettile, freccia o pugnale divengano una dozzina, tutti con la stessa traiettoria dell'originale. Il numero di copie sarà inversamente proporzionale alla grandezza dell'arma o della munizione: se si scaglierà una lama a boomerang di dimensioni spropositate, sarà possibile generarne una sola copia, mentre con piccoli proiettili è possibile decuplicarne il numero. Tutte le moltiplicazioni sono reali provocano danno normalmente e contano come attacchi fisici. Consumo di energie: Nullo ; Valante viene colpito al braccio sinistro, già colpito in precedenza, e che accumula quindi un quantitativo di danni alto: Valante non riesce quindi più a muoverlo; usa l'attiva del domnio, poi Affondo, ed infine un attacco fisico; il babau incassa sia l'affondo che il colpo fisico, e contrattacca anche lui con Affondo; entrambi cadono a terra, ma il babau usa il secondo slot tecnica per Telecinesi CITAZIONE Telecinesi: Il ninja ha totale controllo degli oggetti sul campo di battaglia, potendo manovrarli nell'aria e controllarli dalla distanza, psicocinetico. La tecnica ha natura magica. Il caster potrà muovere nell'aria parte del proprio equipaggiamento o un oggetto presente sul campo di battaglia. Non potrà influenzare in alcun modo possedimenti del proprio avversario, creature viventi e oggetti che non potrebbe manovrare neppure normalmente, mediante la propria sola forza fisica. Gli oggetti potranno compiere qualsiasi traiettoria e potranno essere impiegati sia in offesa che in difesa; in entrambi i casi, comunque, le loro azioni andranno considerate come attacchi fisici. Con un consumo basso si muoverà ad una velocità pari a 2 CS. Con un consumo medio ad una velocità pari a 4 CS. Con un consumo alto pari ad 8 CS. Con un consumo critico ad una velocità pari a 16 CS. Non è possibile spostare più di un possedimento alla volta. Consumo di energia: Variabile sul pugnale che aveva dato a Valante quando era trasformato in Esmeralda e che in effetti è caduto a terra subito dopo, usando un quantitativo d'energia basso; facendo ciò, però, termina l'enrgia, ed anche se Valante incassa il colpo, a morire è il babau . Per quanto superfluo, ho fatto il conteggio anche dell'energia del nemico: 100-6 (Spia)-22 (Serpente gigante)-11 (Trasformazione) -22 (Vortice)-22 (Disarmante)- 0 (Moltiplicazione)-11 (Affondo)- 6 (Telecinesi)= 0 Inoltre ha una passiva che gli permette di non svenire sotto il 10% PS: parto con 94% per via della tecnica "Spia", usata nel turno precedente e che ho dimenticato di segnalare.
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