Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Bloody Wings

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Drag.
view post Posted on 29/4/2013, 21:39 by: Drag.




In genere, a quell'ora gli unici vagabondi per Taanach erano i gatti.
Sbadigliò a lungo, dimenticandosi della buona educazione; nessuno l'avrebbe visto, quindi poteva permettersi qualche scivolone nel galateo. Il quartiere era colorato dell'oro e del rosso dei raggi solari che stavano sorgendo oltre l'orizzonte, tagliando le ombre dei vicoli come una lama assetata di anime. Poche fiaccole erano ancora accese ai crocicchi, consumate dal fuoco che aveva bruciato per tutta notte illuminando la strada ai ladri ed ai delinquenti: quella città era fatta così, e non poteva dire di non amarla.

La tana del Goryo era la perla nel deserto, il valzer incasinato di un folle - ma geniale - direttore d'orchestra.

Camminando a passo svelto, Vaairo sorrise vagamente al paragone tra la sua casa natia, il Bloodrunner, e quella attuale.
Non aveva mai avuto una vita facile: aveva sempre dovuto combattere per ciò che possedeva; una vita fatta di sudore, botte e fallimenti. Anche così, però, l'orgoglio sorgeva spontaneo: era ancora lì, vivo e vegeto, a mandare a fare in culo il mondo intero. Ogni tanto, però, il mondo ti sputa fuori dei mostri che neppure gli incubi sanno descrivere.

Aveva sentito parlare di quei particolari omicidi per la prima volta tre giorni prima, quando stava pranzando con Charlie ed un suo conoscente del posto; il povero Holtz non si era più ripreso dopo la battaglia dell'Alveare. L'amico avventuriero gli aveva salvato la vita contro quel colossale Kaeldran, ma ci aveva rimesso le gambe. Ora andava in giro con una sedia a rotelle anche abbastanza lussuosa, perchè si era messo tutto il quartiere a fare colletta per comprargliela. Vaairo aveva anche pensato di sentire Lily, che era una famosa scienziata, per vedere cosa potesse fare per l'amico: dopo qualche visita, però, era stato chiaro che c'era ben poco da fare per lui. La mutazione - poi regredita - aveva completamente compromesso il tessuto cellulare degli arti inferiori ed era già un miracolo che questi non andassero in cancrena. Charlie Holtz avrebbe dovuto mettersi il cuore in pace e vivere il resto dei suoi giorni da disabile.

« Che teste di cazzo che ci sono in giro. », aveva commentato alla notizia del terribile modo in cui era stata preparata la vittima. Poi, avventandosi con rabbia sulla zuppa, si era chiuso nel silenzio.

Non poteva dargli torto, pensò Vaairo mentre raggiungeva il luogo dell'incontro.
McKeane lo aveva reclutato per fiancheggiare il vecchio Guardiano Grimher nella ricerca del sanguinario assassino. Gli suonava un po' strano, perchè lui non era certo il meglio delle menti che il Goryo potesse offrire: Zero, tanto per cominciare, ne sapeva una più del diavolo. Come guardia del corpo andava benissimo, però, quindi forse l'aveva scelto proprio per questo.
Oppure, verosimilmente, sapeva che il mercenario stava povero in canna e, dato che si stava prendendo cura anche di Charlie - il quale aveva perso tutto il suo patrimonio nell'invasione Kaeldran durante la finale del Cane Mangia Cane -, aveva deciso di affidargli un bel lavoretto remunerato.

Fischiettando allegro nonostante l'aria assonnata, quindi, Vaairo giunse alla locanda "Quattro Amici" dopo pochi minuti dal sorgere dell'alba. Era una teverna come un'altra, i cui dettagli erano facilmente trascurabili in favore della coppia che attendeva davanti ad essa: una era la sagoma vibrante e malevola del famigerato Dave, uno dei tre Guardiani in forze al Goryo attualmente attivi in Vecchia Taanach, e l'altro era Floki Grimher.
Floki era una personalità piuttosto nota nel quartiere: godeva di buona fama ed era abbastanza rispettato dalla comunità per le sue gesta giovanili e per i tanti anni passati al servizio del clan. Stando a quanto aveva udito di lui, aveva trascorso parecchio tempo come guardia carceria a bordo della Fat Whore, una seconda vita da aguzzino e soldatino antisommossa. Era, come si suol dire, un onesto figlio di puttana. L'opportunità di conoscerlo non poteva che far piacere a Vaairo, il quale, essendo cresciuto in un ghetto criminale fatto di onore e regole, non aveva mai avuto modo di incontrarlo.
Si avvicinò ai due tenendo tenendo le mani nelle tasche delle brache beige. « 'Giorno! », esclamò.
Salutò prima McKeane, poi si rivolse al suo nuovo datore di lavoro. « Lei deve essere Floki Grimher; mi chiamo Vaairo, sarò uno dei suoi. »

Poi, comparve una persona che prese il mercenario totalmente in contropiede.

Morpheus li aveva raggiunti e si era presentato, stringendo la mano ad ognuno di loro. Doveva essere il secondo uomo che Floki aveva chiesto, perchè altrimenti non avrebbe avuto alcuna ragione di essere lì; Vaairo non provava alcun astio nei suoi confronti, a malapena si conoscevano, ma i retroscena che il mercenario sapeva di quel comandante Goryo lo mettevano a disagio. Non era trascorso poi tanto tempo dall'Arena dei Maegon, quando Gerth lo aveva avvicinato incaricandolo di eliminare tutti quei voltagabbana che avevano tradito la fiducia di Viktor durante la ribellione nella Purgatory. Ora, dopo aver combattuto assieme - anche se in fronti differenti - sul campo dell'Alveare Kaeldran, Vaairo si trovava nuovamente dinanzi Morpheus, lasciandolo spiazzato e confuso.
Cercò in tutti i modi di nascondere la sua sorpresa e la sua indecisione, ma non era poi tanto sicuro che vi stesse riuscendo per bene.

« Chiedo degli uomini e mi portano due ragazzini. », stava intanto borbottando Floki, facendo cenno a tutti di entrare nella locanda e passando l'uscio lui stesso. « Sapevo di non dovermi fidare di te, McKeane. »
« Ehi, io ho quasi trent'anni! », commentò lui al "ragazzini", allacciando le dita della mani dietro la nuca. I convenevoli e l'evidente pessimo umore del grosso guardiano lo stavano aiutando a mettere da parte i suoi dubbi riguardo alla lista dei nomi, accantonando tutto quanto. Il mercenario riprese la sua aria spavalda e rude, cercando di sembrare serio - o quantomeno prendere tutta quella faccenda seriamente.

« Lasciatelo stare, la sua giornata è iniziata davvero male. »

Quando entrarono, l'oscurità che avvolgeva il locale sembrò colpire il tuttofare della yorozuya con la violenza di un pugno; l'aria era pesante, tesa, come se qualcosa di sacrilego si fosse consumato e faticasse molto a lasciare quelle quattro mura costruite in pietra e legno scuro.
L'interno della locanda era costituito da un solo, vasto antro illuminato dalla luce incerta di lanterne ad olio. Attorno a un tavolino in un angolo siedono quattro persone, delle quali due incappucciate e a capo chino.
« Loro erano gli unici clienti di stanotte, prima che ammazzassero Albert. »
Grimher fece un segno a Dave, lasciandogli intendere di prendere la retroguardia e di non farsi scappare i testimoni.
« Tu resta qui e tienili d'occhio, io vado di sopra con loro. »

Si diressero oltre il bancone, verso le scale a chiocciola che conducevano al piano soprastante. Vaairo e il suo compagno lo seguirono senza fiatare, quasi pedinandolo passo dopo passo. Prima di salire, però, si fermò: voltandosi verso di loro, li guardò dritti negli occhi, come per esprimere un concetto difficile, che pesasse quanto un macigno.
« Spero che non abbiate lo stomaco debole. Qui sopra c'è il nostro quarto corpo, e dopo averlo studiato per bene mi aiuterete a metterlo apposto e a portarlo giù. Chiaro? »

Un brivido corse lungo la schiena di Vaairo, poichè si era reso conto solo allora che quello non era un luogo d'incontro, ma la quarta scena del crimine. Si sentì in colpa per i pensieri frivoli che aveva avuto raggiugendo i "Quattro Amici", e la maleducata baldanza con cui aveva seguito Floki all'interno della locanda. Non portava bene disturbare il giaciglio dei defunti.
« Chiaro. »

Salirono, proseguendo poi lungo il corridoio. Si fermarono di fronte alla terza porta sulla destra, dal cui uscio fuoriuscivauna larga macchia di sangue scuro.

« Il povero diavolo è...
era la mia spalla durante l'indagine. Anche lui uno del Goryo.
Avevamo preso due stanze separate per la notte.
»

Il passo si fece pesante quanto il cuore, ogni suono un rintocco funebre di campane d'ottone e rame.
Se Vaairo avesse avuto un cappello se lo sarebbe sicuramente levato, perchè i buoni morti meritano il rispetto dei vivi che vengono a traghettarli verso i loro letti eterni. Come il buon codice criminale insegnava, nessuno poteva profanare il corpo del defunto portando nella stessa stanza un'arma, specialmente un'arma da fuoco. Doveva ovviamente trattarsi di una di quelle che si usano comunemente, per le rapine e i combattimenti, e non dei "ferri buoni", che invece possono - ed anzi devono - essere tenuti accanto durante la visita, affinchè gli spiriti le benedicano e possano essere utilizzate per uccidere i giusti o terminare il calvario degli amici moribondi.
Sospirando appena, Vaairo si tolse la fondina, appoggiando a terra la desert eagle prima che Floki entrasse e li presentasse al suo vecchio compagno di indagini.

« Albert, ti presento Vaairo e Morpheus. Da oggi ti sostituiscono loro. »

Era una fortuna fosse stato preparato a quella vista, altrimenti avrebbe di certo rimesso i cereali ed il pane imburrato che aveva trangugiato per colazione.
Il monolocale che fungeva da tomba per Albert era spartano quanto i modi di fare di Grimher, ma neppure l'aria che entrava dalla finestra e la luce dell'alba che illuminava il corpo poteva levare da quella stanza il puzzo di morte e profanazione. Come una marionetta, il cadavere era appeso al soffitto da una miriade di sottili lenze da pesca ed addobbato in una maniera che pure descrivere provoca il voltastomaco.

Proprio nel momento in cui l'orrore lasciava il posto dello stupore negli occhi di Vaairo, dal piano di sotto esplosero una serie di grida e voci furibonde che fecero dare di matto il già teso Floki. « E adesso che cazzo succede di sotto? »

« Vado io. », si offrì Vaairo, un tantino ansiono di levarsi da lì per respirare e togliersi dagli occhi quell'immagine infernale. Non c'era più nulla di spavaldo, ora, nella sua espressione. « Poi vengo a darvi una mano. »

Con malcelata rapidità, il mercenario uscì dalla macabra stanza, fiondandosi al piano inferiore.


Ovviamente, scelgo l'opzione tre, al piano di sotto!
NB: da background - anche se non ho mai avuto occasione di ruolarlo -, Dave McKeane conosce Vaairo. Quest'ultimo è infatti spesso a Taanach e piuttosto attivo nella vita del quartiere, quindi è naturale che si siano incontrati.
 
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