Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Bloody Wings

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Lud†
view post Posted on 3/5/2013, 00:25 by: Lud†

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Era notte tarda o mattina presto, tutto dipendeva dai punti di vista di chi si sarebbe dovuto svegliare a quell'ora.
Venne buttato giù dal suo giaciglio nel cuore della notte da uno degli scagnozzi di Dave Mckean, come consuetudine non gli erano state comunicate molte cose, un luogo, un’ora e un blando motivo per cui doveva intervenire; funzionava così nel Goryo, loro chiedevano e tu dovevi agire, niente di più facile, niente di complicato. Non c’erano stupidi giochi di corte e il potere, dai fatti di Conquistadores, non era più in discussione. Taanach, più del Goryo, era comandata dalla figura imponente del vice capitano Shivian, tra le strade si cercava di riportare l’ordine, i custodi vigilavano sulla città come dei potenti paladini della giustizia, ma le loro ragnatele, le loro braccia, non potevano arrivare ovunque e dove la loro forza non arrivava, o dove ancora non era necessaria, venivano coinvolti loro, membri semplici e carne da macello per la maggior parte del tempo. Venivano svegliati bruscamente, avvisati che un pericoloso criminale, un fuggiasco, o qualche aspirante carcerato, era in fuga da qualche parte, e per la maggior parte delle volte quella parte era vecchia Taanach. Era poco prima dell’alba, nel momento in cui la notte diviene più chiara e il torpore del mondo comincia a sparire. Morpheus camminava tra i vicoli della città vecchia, il puzzo di fogna, di merda, di sporco e di relitto gli giungevano prepotentemente nelle narici stimolando malamente il suo olfatto. Il ciottolato mal ridotto delle strade era impregnato di acqua stantia e di una cloache fangosa di cui, di tanto in tanto, qualche carcassa animale spuntava in via di decomposizione, mentre ratti famelici si aggiravano per le strade addentando qualunque cosa con le loro zanne. Nell’aria si avvertiva l’odore della morte, il fetore del pericolo, ma a quell’ora anche il criminale più incallito riposava, tutto il quartiere era immerso in una strano e atipico silenzio intervallato solamente dal ticchettio delle gocce d’acqua che colano dai tetti e dallo squittire dei topi. Morpheus indossava una tunica color blu, non era la solita veste per le grandi occasioni, ma anche quel tessuto pareva la cosa più bella che calcava le strade di Taanach da molto tempo. Non aveva paura di attirare addosso a sé sguardi indiscreti, occhiate maligne, il dragone fluttuava in quelle strade come una presenza mistica che librava a qualche centimetro da terra, come una speranza, un bagliore puro in tanto lercio letame.
Arrivò mentre il fiume dei suoi pensieri si perse in una cascata lattiginosa, etereo e sublime la figura del ragazzo si palesò dinanzi ai tre uomini, come quattro amici si erano ritrovati all’omonima locanda, come quattro semplici amici che si incontrano per bere un whiskey di pessima qualità. In verità quei quattro poco o nulla avevano in comune, ognuno con la propria storia, la propria particolarità e il proprio passato.
Uno l’aveva odiato profondamente quando, perso nel limbo della sua natura primitiva, desiderava con ardore di porre fine alla sua bieca vita, mentre l’altro l’aveva conosciuto in guerra, su di un campo di battaglia, l'ultimo gli era totalmente avulso: Floki Grimher, ex carceriere e non carcerato del Goryo, uno che sicuramente sulla Fat Whore avrebbe dato noia a Morpheus se si fossero incontrati, ma ormai quei tempi erano distanti, lontani e dimenticati nell’indimenticabile atrio della sua mente, nello stanzino buio ricolmo di scheletri penzolanti dietro le ante di un armadio.

« Salve, il mio nome è Morpheus Ulhar »

Strinse le mani a tutti, soffermandosi qualche secondo di troppo negli occhi di Dave, nella mente qualche immagine fugace strisciò sibillina dall’ippocampo fino a manifestarsi nei suoi occhi interiori, ma fu un’immagine che scivolò via immediatamente come un flashback infinitesimale. Poi sorrise, mostrando la bianchezza pungente delle chiostre dei suoi denti.

« Come hai intenzione di trovare l'assassino? »

Volse il suo sguardo a Floki, ma da esso non ebbe risposta, pareva quasi deluso dalla sua presenza, e Morpheus parve di intuirne il motivo.
« Chiedo degli uomini e mi portano due ragazzini. », Borbottò Floki, Morpheus ormai era abituato agli atteggiamenti degli esseri umani, erratamente danno fin troppa importanza alla prima impressione, ciò che suscita in loro l’aspetto esteriore a un primo sguardo dimenticandosi della sostanza, ignorò semplicemente, in cinquecento anni di vita ormai aveva sentito quella frase tante di quelle volte da essere diventato un noioso cliché. « Sapevo di non dovermi fidare di te, McKeane. »
Oltrepassarono l’uscio della porta, all’interno la locanda sembrava immersa nel buio delle tenebre, la luce delle lanterne illuminava un vasto antro, mentre quattro persone sedevano in un angolo, dove la luce scarsamente riusciva a raggiungerli. Dave venne lasciato lì a controllare gli uomini; erano gli unici clienti a parte la vittima, potenziali assassini, probabili candidati. Floki si diresse oltre il bancone, vicino a una scala a chiocciola, « Spero che non abbiate lo stomaco debole. Qui sopra c'è il nostro quarto corpo, e dopo averlo studiato per bene mi aiuterete a metterlo apposto e a portarlo giù. Chiaro? »
Morpheus si limitò a fare un gesto affermativo con il capo, non sarebbe stato un uomo morto a fargli rivoltare le budella. Salirono le scale e proseguirono lungo il corridoio fino a giungere alla terza porta sulla destra, sotto essa una macchia di sangue scuro si espandeva verso l’uscita, il fetore della morte colse le sue narici ma ciò che immaginò non fu neanche lontanamente vicino a quello che vide quando Floki spalancò l’anta. Dinanzi a lui un uomo morto penzolava con il capo rivolto verso il basso, sotto i suoi piedi un lago di sangue, ma questo non fu il particolare più rivoltante: le sue costole erano state spezzate e rivoltate verso l’esterno, i suoi polmoni estirpati dalla loro sedi e adagiati sulle ossa il tutto rappresentando un osceno angelo della morte che cercava di spiccare il volo che anzi rimaneva sospeso in aria con lenze e uncini. Infine di sotto scoppiò il caos, come prevedibile qualcosa era andato storto, Vaairo si precipitò immediatamente al piano inferiore, mentre Moprheus si diresse verso il corpo iniziò a cercare qualcosa, qualcosa che potesse aiutarlo a capire, iniziò a girare intorno al corpo ispezionando ogni suo parte: sotto le ascelle, dietro il collo, al sedere, l’addome, qualsiasi cosa potesse portarlo a una pista. Alla fine avrebbe strappato le lenzi e lo avrebbe adagiato sulla sedia, in attesa di portarlo giù e non ancora sapeva dove lo avrebbe portato tutta quella situazione. Solo di una cosa era sicuro, gli sarebbe servita presto una doccia.



Scusate l'attesa, opzione NAMBER UAN YEAAAAH
 
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25 replies since 27/4/2013, 15:55   641 views
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