Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Bloody Wings

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Lud†
view post Posted on 24/5/2013, 15:03 by: Lud†

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Gli angusti vicoletti di Vecchia Taanach si aprirono fatiscenti sotto lo sguardo severo di Morpheus. Un groviglio di persone si districava tra bancherelle consumate in cui la povertà di cibo regnava sovrana. La limpidezza dei raggi solari, ormai alti nel cielo, andava a sbattere contro la monocromia desolante degli abiti del popolo. Un solo colore pareva predominare sugli altri: il grigio sbiadito. Ovunque Morpheus guardasse, abiti logori dal passare inesorabile del tempo predominavano la scena. Persino le persone si aggiravano tra le bancherelle con sguardi spenti e atoni, solo il sogghigno dei banditi dipingeva l’atmosfera di un altro colore, ma era un nero cupo e tetro, quasi malato. Le case, ai due lati della strada, si arroccavano l’una sull’altra intrecciando vari strati di vernice scrostata, parevano arrampicanti tinteggiati con pittura smorta. Era un amalgama di colori informi, il giallo pastello, in cui croste d’intonaco si staccavano come piaghe virulente, si mischiava con il purpureo stinto simile al mattone apparendo, a prima vista, come un’unica accozzaglia d’arancio cereo. Il mattonato delle case, consunto dall’incessante predominio degli agenti atmosferici, era una groviera mangiucchiata da fungini, chiazze degenti e verdognole generate dall’umidità, dallo scarso stato delle tubature e dalla malattia che sembrava divorare dall’interno Vecchia Taanach. Floki era a suo agio in quel sobborgo dimenticato dagli Dei, si aggirava come un serpente tra i cunicoli stretti, sgusciando con noncuranza tra la folla. Morpheus – al contrario – trovava difficile immergersi in un mondo che non solo non lo rispecchiava, ma che era la totale antitesi del suo essere. Non c’era ricchezza, non c’era pulizia, tutto sembrava avvolto in un grigio lezzo tossico.

« Ci dividiamo. Io andrò a fare due chiacchiere col mio amico, voi andrete da quest'altro tale, un usuraio figlio di puttana che si chiama Elias Takevada, per gli amici Facciagialla... ma voi non chiamatelo mai così. »
Il gruppetto si trovava al limitare di una piazza, tutt’intorno catapecchie più o meno simili, una di queste venne indicata da Floki: Non era altro che una baracca, più grande e alta delle altre, ma anche lì era presente lo stesso strato cancerogeno che divorava il quartiere.
« Quella dovrebbe essere la topaia dove vive. Cercate di scoprire più informazioni possibili, ricorrete ad ogni mezzo. Ovviamente senza esagerare troppo. Non voglio presentarmi di fronte a Shivian con un altro morto ammazzato tra le mani. »
Morpheus, senza dire nemmeno una parola, si diresse verso la casa dell’usuraio. Quando le sue nocche incontrarono il legno scheggiato della porta, il dragone era per lo più sovrappensiero. Da sempre gli enigmi e i misteri solleticavano il suo divertimento, gli piaceva vedere fin dove il suo intelletto riuscisse a spingersi per risolvere rompicapo sempre più difficili. Per lui, quel caso, non era che una sfida, un sublime gioco in cui l’assassino era il premio finale. Ma la mente non poté far altro che scorrere su Viktor e suoi uomini, alla minaccia sempre incombente, perché sapeva che non tutto era finito con la vittoria di Hyena, presto o tardi ci sarebbe stata una nuova guerra. Molto più sanguinosa della precedente.

« Gerth? Sei tu? »

Dall’altra parte della porta si sentì una voce sorda e l’avanzare di passi, il rudimentale occhiello venne oscurato dall’occhio di qualcuno.

« E voi chi siete? »

La sua voce non era gentile e non era accogliente. Era raschiante e irritata.

« Siamo Morpheus e Vaairo del clan Goryo, dobbiamo farle qualche domanda se è disponibile. »

Al contrario, quella del dragone, era di quanto più gentile si potesse immaginare, non era difficile, per lui, modulare la voce in modo tale da mettere a proprio agio gli umani, lo aveva imparato nei secoli: si prendevano più mosche col miele che con l’aceto.

« Goryo? »

Il cratere al centro della porta tornò a essere libero, dopo qualche secondo, e lo sferragliare del metallo, la porta si aprì verso l’esterno quanto bastava per mettere in luce la metà destra del volto di Elias. Un uomo sulla quarantina, con un naso storto e in bocca pochi denti e neanche buoni, barba e capelli intrecciati e di color rosso.

« Se siete qui per mio fratello ho già detto ai vostri amici che non ne so più nulla. Che altro volete da me? »

Si aspettava Morpheus una reazione del genere, ma per fortuna gli usurai era talmente legati al denaro da vendere la propria stessa madre per arricchirsi, e in un modo o nell’altro li si convinceva sempre.

« No, stia tranquillo signor Elias, siamo qui per un altro genere di lavoro », dalla tasca della tunica Morpheus tirò fuori un sacchetto di pelle grosso all'incirca quanto la sua mano, si avvertì chiaramente il tintinnare dell’ora all’interno del sacchetto, un rumore soave e puro, un rumore di cui lo stesso Morpheus era assuefatto, volevamo solo alcune informazioni.
La mano di Elias scattò rapida verso il sacchetto, come Morpheus sperava l’usuraio fu facilmente persuaso, l’usuraio controllò il denaro prima di metterselo in tasca, come soppesando se l’oro bastasse per ciò che doveva dire.

« Mh. Va bene. »

L’uomo tolse la catenella dalla porta, e l’aprì per intero. L’interno era composto da un piccolo e logoro salotto, al centro un tavolino ricolmo di fogli e una lampada a olio, solamente due sedie e altre due porte. Una scala a chiocciola che si reggeva in piedi per miracolo portava al piano di sopra.

« Prima di entrare però dovete consegnarmi le vostre armi. Sapete com'è, sono brutti tempi questi.. »

Morpheus si trattenne dallo sbuffare, odiava separarsi da Stormbringer, tra tutti era il tesoro più prezioso che possedeva, l’arma che gli spettò di diritto quando era solo un cucciolo, che brillò nelle sue mani.
Porse l’elsa d’oro verso l’uomo, per quanto doloroso capì che era necessario per guadagnarsi la fiducia di Elias, inoltre non aveva bisogno di armi per ammazzarlo. Sarebbero bastate le affilate chiostre dei suoi denti. « Questa è l'unica che ho », era parzialmente vero, avrebbe potuto evocare in qualsiasi momento Rahmat, o addirittura trasformarsi e distruggere così mezzo quartiere. Si scrollò la tunica, non si sentì nessun rumore metallico, segno che era disarmato, poi fece segno a Vaairo di fare la stessa cosa.
Elias raccolse la pistola e la spada, soffermandosi con sguardo avido su Stormbringer

« Bell'arma. »

Morpheus sorrise, quasi contento del complimento. Sotterrò il sentimento di rabbia che iniziò a crescere, lo sotterrò sotto lo strato infinito della sua pazienza. Gli offrì da bere ma lui rifiutò con quanto più garbo avesse in corpo, come se le sue parole fossero una cascata d’oro puro. Intanto dentro la tempesta cominciava ad agitarsi, tuoni e fulmini illuminavano il suo raziocinio.

« Lei conosce Ragnar e Seraphim? Volevamo qualche informazione su di loro. »

Lo sguardò di Elias per un momento cambiò, un velo si frappose tra gli occhi e l’animo di Elias, nascondeva qualcosa, qualcosa che non gli avrebbe rivelato tanto facilmente, e di questo Morpheus ne era certo.
« Ragnar era il nome di un vecchio amico di mio fratello, ma non so nient'altro su di lui. Non lo vedo né sento da anni. Seraphim è la prima volta che la sento nominare, mi spiace. Temo di non potervi essere di alcun aiuto. »

Con la mano continuò ad accarezzare la scimitarra dall’elsa d’oro, mentre lo zaffiro si intorpidì quasi a rappresentazione dello stato d’animo di Morpheus. Il dragone si girò verso Vaairo, un solo sguardo, un solo cenno della testa.

« Io sono un uomo d'azione, non uno sbirro; eppure credo che esista un nome corretto per questa categoria di uomini. Morpheus, com'è che si chiama quella persona che aiuta degli assassini...? »

« La parola che sta cercando è complici Vaairo, ma sono sicuro che Elias ha tutta l'intenzione di aiutarci. »

« Complici. Giusto. Cerchi di essere ragionevole, signor Takevada: Shivian è un osso duro da compiacere, ma questa è un buona opportunità, soprattutto dopo i vecchi eventi che hanno coinvolto suo fratello. Avremo tutti modo di guadagnare da questa faccenda... Con discrezione, si capisce. »

La reazione di Elias fu violenta ma scontata, si alzò in piedi puntando contro di loro la sua stessa arma. Morpheus sorrise, sentì la tempesta abbattersi violentemente nel suo cuore, sentì i suoi polmoni ribollire di energia elettrica pura. Sarebbe bastato così poco per ridurlo in cenere, sarebbe bastato così poco per ucciderlo, ma non lo fece, e fu il primo dei suoi errori.

« Tranquillo Vaairo, ci penso io. »

Osservò per un breve momento gli occhi di Takevada, cercò di insinuarsi nella sua mente per togliere alcuni attimi della sua vita, per cancellarli, per modificarli in qualcosa di diverso. Elias stava iniziando a raccontargli dei due Korps, dalla sua lingua stava iniziando a fuoriuscire, come una cascata, ogni cosa. Si fidava talmente tanto di Morpheus che era in piedi per ridargli Stormbringer, per far sì che l’arma si ricongiungesse al padrone. Ma Elias sorrise, di fronte a sé Morpheus trovò un muro invalicabile, una fortezza che non riuscì a scalfire con i suoi attacchi.
« Elias Takevada non si lascia fottere dai Goryo. Andateglielo pure a dire, all'idiota che vi ha mandati da me. Si vede che non mi conosce abbastanza. »
Morpheus provò a dissuaderlo con promesse di gloria e ricchezze, ma nulla fece breccia in Elias, se non una piccola parola, che per Morpheus non significava nulla, ma che evidentemente per Vaairo ed Elias significava molto.

« Gerth "Fortunello". »
“Quando tutto sarà finito, devo ricordarmi di interrogare Vaairo”.

Quel ragazzo, sapeva più cose di quanto Morpheus immaginasse, chi era Gerth e come facevano a conoscerlo entrambi? Un flashback nella sua testa lo riportò all’inizio della sua scena, quando Elias pensò che fosse Gerth alla porta, cosa sapeva Vaairo che lui non sapeva? Ma soprattutto perché non voleva che lui lo sapesse? Avrebbe potuto scannerizzare la sua mente da cima a fondo pur di avere una risposta a quelle domande, ma non era il momento, non era il momento di perdersi in altro. Intanto Elias abbandonò la stanza con la sua spada, ma Morpheus, perso nei suoi pensieri, quasi non se ne accorse, fin quando la voce di Vaairo non gli rimbombò nella mente.

« Se l'è svignata, credo. »

Morpheus scosse la testa, come se si fosse ridestato da un momentaneo stato di trance, quel fottuto se l’era svignato con la sua spada. La sua Stormbringer, l’avrebbe pagata, molto cara. Senti il sangue pompare prepotentemente verso il cervello, sentì la rabbia montargli in dosso. Seguì Vaairo oltre la porta e si ritrovarono nella stanza da letto di Elias, una camera spartana con il minimo indispensabile, l’unico oggetto inusuale fu un oggetto ovoidale con tre fori al centro. Vaairo lo prese in mano da terra, e prima che Morpheus potesse dire o fare qualsiasi cosa, prima che potesse fermarlo, il ragazzo vi inserì dentro le dita.
Ne seguì un esplosione, una nube gassosa e tossica avvolse i due ragazzi, sia Morpheus che Vaairo cominciarono a tossire violentemente, gli occhi di Morpheus si fecero pesanti, la mente cominciò a ottenebrarsi. Era stato drogato, per l’ennesima volta.

« Mio fratello Ragnar non gradisce ospiti così invadenti. Ve l'avevo detto di andarvene. »

Prima che tutto si fece nero, prima che tutto si fece confuso, e prima che Morpheus crollò a terra in un sonno senza sogni, fece in tempo solo a vedere la faccia di Elias coperta da una maschera di cuoio.
Infine le ginocchia del dragone cedettero, il suo corpo crollò al terreno privo di sensi.

Riuscì a elaborare un ultimo pensiero.
Un drago era caduto nella tela di un ragno.
Esso sarebbe stato al sicuro, solo fintanto che il drago avrebbe continuando a dormire.
Una volta sveglio, il fuoco della distruzione avrebbe lambito ogni cosa.
L’ira sarebbe esplosa in un vorticoso e inarrestabile maelström di fulmini.

« Morirai... »

Poi venne il buio.
Il nero della sua mente.
Il nulla...



CITAZIONE

Morpheus Somniorum Illusio Caeli et Draconem


4 cs intelligenza


Energia: 93%
Status Fisico: //
Status mentale://

Abilità attive:
The secret of memories

Lambire le conoscenze della mente, conoscere ciò che per gli altri è più intimo e segreto comporta per Morpheus un'intrusione totale nella psiche del suo avversario, tale intrusione non avviene solo da comune spettatore, bensì la mente diviene come una tela bianca in cui dipingere. Come creta la psiche viene modificata e amalgamata in ciò che il dragone più predilige: una stanza di ricordi in cui è possibile instillare nella mente dell'avversario pagine bianche scritte dal drago per rendersi un amico di infanzia mai dimenticato o uno spietato antagonista dal quale stare alla larga. In termini di gdr Morpheus spendendo un consumo pari a Medio, potrà cambiare, eliminare o aggiungere un singolo ricordo. Tale ricordo perdurerà per l'intera durata della giocata sottoforma di danno psionico svanendo al termine della stessa. Per modificare o eliminare un ricordo il drago deve venirne prima a conoscenza, sia vivendolo in prima persona oppure scavando, con oppurtune tecniche, nella mente dell'avversario, è una tecnica psionica difendibile dunque come tale.
[Media personale].

Abilità passive:
Il drago blu, come tutti i draghi, possiede una forza fuori dal comune, difatti, sia in forma umanoide che in forma draconica, qualsiasi arma, oggetto, che per altri sarebbe impossibile da smuovere, Morpheus sarà in grado di alzarlo con il minimo sforzo [Passiva personale]. Un drago, altresì, può cambiare la sua forma da draconica a quella umanoide, senza nessun impedimento esterno, non importa se giorno o notte, l'unico fattore davvero rilevante è il volere dello stesso drago, in quanto una creatura così letale raramente decide di dare un vantaggio all'avversario trasformandosi nella sua forma più miserabile [Amuleto ombra]. Qualunque essere, al cospetto di un drago, impallidirebbe. Indipendentemente dall'allineamento, indipendentemente dall'essere o meno in forma draconica, le altre razze diffideranno dal fidarsi, e in ogni caso, ogni essere avvertirà un lieve timore, purché questo non sia un esemplare della propria razza o di un demone, creature per certi versi similari a loro, e che sia di energia pari o inferiore all'agente [Abilità raziale]. Il drago, inoltre, grazie alla grande energia presente nel suo corpo potrà utilizzare qualsiasi sua tecnica, indipendentemente dalla natura, risparmiando il 3% sul consumo totale normalmente previsto. Se tale risparmio dovesse abbassare il consumo di una tecnica allo 0% o meno, il consumo totale della tecnica rimarrebbe fisso all'1% [Pergamena risparmio energetico].
Inoltre, il drago grazie alla sua conoscenza fuori dal comune, non ha più vincoli riguardanti le illusioni . Egli è talmente dotato da poterle castare istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il suo solo volere perchè la quasi totalità delle tecniche illusorie si attivi all'istante. [Passiva I livello dominio illusionista]. E grazie alle sue ampie conoscienze Morpheus ha la possibilità di risparmiare energie Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%. Questo effetto non è cumulabili ad eventuali altre tecniche di risparmio energetico [Passiva II livello dominio illusionista]. Arrivati a questo punto le conoscenze di Morpheus lo rendono un illusionista di primo livello, in grado di rendere tutte le sue tecniche illusorie o manipolatorie di un livello superiore. Ad esempio una tecnica Media provocherà danno Alto, una alta danno Critico e le tecniche di costo critico provocheranno un danno Mortale. Non c'è variazione nella potenza delle tecniche, ma solo nel danno risultante. [Passiva III livello dominio illusionista]

– Impact.
Un’arma di queste proporzioni non potrebbe essere impugnata da nessuno che non possegga una forza straordinaria. Il suo peso è considerevole, la lega metallica che lo compone è di una densità tale da non rassomigliare ad alcuna già presente sul continente. Ma chiunque riuscirà a far uso di un’arma simile, saprà certamente come utilizzarla. Ad essa è infatti legata una catena, e sfruttando principi basilari della fisica come forza centrifuga e gravità, fintanto che l'arma viene impugnata dal proprietario essa dona 1 CS aggiuntivo alla potenza fisica. {Abilità passiva}


Behold my true form.
Il Cristallo che ha dato potere a Stormbringer originò dal corpo di un drago, ma la sua lama si macchiò del sangue dell’ultimo uomo immortale. Due creature unite da una stessa promessa e da uno stesso destino, capaci di scegliere la morte. Alla presenza di ciò che resta del loro patto i draghi, gli angeli e i demoni potranno solamente inchinarsi, poiché nessuno di loro è all’altezza di coloro che li hanno preceduti. Sarà quindi impossibile per costoro assumere la forma draconica o la forma di avatar fintanto che Stormbringer sarà fuori dal fodero [Passiva]


– Tail.
Nonostante ciò, Ramhat è tutto meno che poco visibile. Un diametro di tre metri di ineguagliabile metallo, una catena così robusta da poter reggere forze e tensioni impressionanti. Così come uno stocco è agile e maneggevole per merito di forma e peso, così una sfera di tali proporzioni sarà poco pratica nonostante la forza di cui si possa godere. Le traiettorie che percorrerà fino a impattare sull’obiettivo saranno lineari e quasi prevedibili all’occhio di un eventuale avversario, che avrà così il tempo di rizzare una difesa più o meno stentata. Questo malus agisce sulle tecniche e gli attacchi fisici portati con Ramhat, a meno che non vengano occultati a loro volta da particolari tecniche. Forza bruta a determinabilità, uno scambio più che equo. Dopotutto ogni cometa ha la sua coda. {Malus}

Note:
FINALMENTEEEEE
 
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25 replies since 27/4/2013, 15:55   641 views
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