Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Cronos ~ Tombe., Duello ufficiale. Yu & Hole.

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view post Posted on 22/8/2013, 17:54
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Yu Kermis vs. Taliesin

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Verde Vs. Verde
Grado B Vs. D


Primo post: Hole.
Player Killing: Off.
Durata: Un post di presentazione e quattro post di combattimento.
Tempi di risposta: Illimitati.
Arena: Il Memoriale dei Giganti - scavando a fondo nella regione di Erynbaran vengono a galla tantissimi misteri, segreti rimasti nascosti per così tanto tempo da essere dimenticati. Il Tempo, però, non dimentica mai nessuno. Egli vigila, attento e paziente su ciò che è avvenuto e che verrà. Il Memoriale dei Giganti è una distesa verde molto vasta, dalla forma circolare. Ciò che contraddistingue la zona è sicuramente la differenza di vegetazione con il resto dell'Erynbaran e le tombe che vi fanno da cornice. Sembrerà infatti di entrare in un posto ben diverso da tutto ciò che lo circonda; non vi sarà desolazione, tanto meno la distorsione dei colori. Solo il ricordo. Il ricordo dei Giganti, che fa da monito a chi calpesta quelle terre. Li mette in avvertimento.
Perché è quello che succede quando i Titani raggiungono l'Asgradel. L'oblio.
Regole: Si seguono le normali regole di un duello ufficiale.
Background: L'ultima volta che la Dark Soul di Taliesin ha brillato, egli ha dovuto sacrificare un orecchio per rispondere alla sua chiamata; corpo ed anima si sono uniti a Ceo, il suo Titano, ma da allora non ha avuto altre notizie di Crono. La Dark Soul, però, lo sta chiamando. Proprio ora, mentre lui dorme e il segno del suo sacrificio sanguina. Quel tatuaggio non sparirà mai, lo sa bene. E' ormai entrato a far parte di qualcosa di molto più grande di lui, qualcosa però che deve essere portata a termine. Come risponderà stavolta? Ma soprattutto.. è ancora disposto a perdere il suo corpo per il suo sogno di appartenenza?
 
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view post Posted on 29/8/2013, 17:28
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H8HRO7F


Stavo seduto comodamente dietro il carretto, con la schiena stanca immersa nel covone di paglia e le gambe a penzoloni. Osservavo con sguardo rapito e sognante le mille chiome degli alberi che si allontanavano da me, rimpicciolendosi sempre di più a mano a mano che la via già percorsa veniva risucchiata da un punto dell'orizzonte, e inghiottita infine dal vasto bosco, tetro e senza fine. Di tanto in tanto il carro sobbalzava, superando i dossi che puntellavano la strada, e alcune volte rischiai di finire con il naso nella polverosa terra battuta; in quei casi il contadino rallentava i due buoi con uno strattone, e si voltava per accertarsi che io fossi tutto intero. Subito dopo essermi rimesso comodo incrociavo i suoi piccoli occhi scuri, colmi di premura e gratitudine, e lo rassicuravo: avevo pagato generosamente quel passaggio improvvisato verso sud, ma ero quasi fiero di averlo fatto. Avevo avuto compassione per quel suo volto scavato da rughe profonde, come se per ogni stagione passata ad arare i campi, la fatica si fosse riflessa sulla sua stessa pelle, arsa dal sole e lorda di terra. Ero anche certo meritasse quella manciata di monete d’oro ben più dei mercenari che avevo conosciuto settimane prima: lui, almeno, avrebbe saputo usarle con la parsimonia tipica di chi ha vissuto una vita di stenti, diventando capace di dare il giusto peso alle cose, ed evitando la leggerezza con cui io stesso le avevo riversate nelle sue mani, incrostate di terreno e coperte di calli.

Il vento si alzò, ululando tra le fronde. « La vita non è facile, in questi boschi. » dissi, pensando ad alta voce fra me e me. « No, ser. » rispose quello, senza tentare in nessun modo di affermare il contrario. Risi. « Ti ho già detto che non sono Sir. » Sospirai. « Merita di esserlo, però! » Ridemmo entrambi. « Se non sei... siete un ser, allora chi siete? » La sua difficoltà con la lingua, che io mi vantavo di padroneggiare al meglio, mi metteva quasi tenerezza. « Sono un bardo. Un... musicista vagabondo. Ho suonato per alcuni Sir canzoni che narravano di altri Sir, ma nessuno ha mai suonato per o su di me. » Una lieve differenza. Catturai la sua curiosità: per lui la musica doveva essere qualcosa di perlopiù sconosciuto e leggendario – un’opzione che non riuscivo nemmeno a immaginare. Ripresi « Ricordo una volta in cui un certo Sir Attenbourgh si vantava tanto di saper riconoscere ad orecchio tutti i componimenti di un certo Sir Cowper. Per far colpo sulle donzelle che gli giravano attorno, come pulcini attorno a un'oca, si mise d’accordo con me sull’ordine in cui io avrei dovuto eseguir... » « Ma cosa c’è all’orecchio? Si sente male? » Odiavo essere interrotto. Leggermente spazientito portai una mano all’orecchio, non provando alcun dolore, ma quando la ritrassi mi accorsi con orrore che la punta delle dita era coperta di sangue scuro e caldo.

« Ooooh! » Fermò l’avanzata delle bestie, e fece per precipitarsi giù dal carro per soccorrermi. « Non un altro passo! » sbottai, mostrando un sorriso che mascherasse la mia preoccupazione. « È una sciocchezza, un nonnulla... mi capita spesso. » Imperterrito, il contadino si issò sul carro e mi fece adagiare. Tentai di protestare, ma lui mi costrinse a stare fermo con più decisione di quanta io ne avessi per controbattere. I suoi occhi brillavano, come se stesse ricordando qualcosa di triste... per un istante provai l’impellenza di conoscere i suoi pensieri, bramandoli quasi con voracità. Proprio non capivo. In effetti, tutto quanto avvenne troppo velocemente perché io potessi capire. Mi accorsi di una luce brillante provenire da un taschino del mantello, ma non ricordai subito cosa effettivamente avessi infilato in quel posto. Le sue grosse dita scostarono i capelli. « Il suo tatuaggio sembra... » Tatuaggio? Il cuore cominciò a battere, sempre più forte. Non udivo più nulla, come se ogni rumore fosse inghiottito dal battito furioso, ma potevo ancora vedere le sue labbra muoversi. Mi diede qualche schiaffo, mentre ogni immagine iniziava a sbiadirsi. Il mio petto pulsava come non mai, contratto in uno sforzo titanico. Ancora, non capivo, mi rifiutavo di capire, ma in poco tempo anche la mia volontà venne annullata. « Ceo... » E il buio mi avvolse quasi premurosamente, come un manto che mi proteggeva dal freddo della notte.

[...]


Il fruscio delle foglie, lieve e armonioso, accompagnava dolcemente il ritmo minaccioso e incessante dei miei passi, che scandivano il tempo in una marcia che assomigliava più a una corsa attraverso le chiome scure degli alberi. Non riuscivo a mettere in ordine i mille dubbi che perseguitavano la mia mente; non potevo nemmeno cercare semplicemente di scacciarli, poiché si affollavano come vespe attorno al nido: un unico ronzio insopportabile e mille punture non appena tentavo di disperderle. Avevo ripreso conoscenza pochi secondi prima, ma era stato completamente diverso dalle altre volte: stavo già correndo, quando mi svegliai, ed i pensieri erano già lì, pronti per assalirmi e perseguitarmi. Al dito avevo un anello scuro che riconobbi con orrore come il dono di Ceo, l’ultimo rimasuglio di quell’incubo di molto tempo prima. Ben presto compresi anche il significato del sangue all’orecchio sinistro, e mi ricorda della presenza del discreto tatuaggio che in pochi, pochissimi avevano mai visto. Nonostante la paura, non riuscii a fermarmi. Cosa ne era stato del povero contadino?

Sbucai dalla vegetazione, e mi fermai all’improvviso. L’anello smise in quell’istante di brillare, e la prima cosa che feci fu togliermelo e tentare di lanciarlo lontano; indugiai però proprio mentre portavo il pugno indietro. Alzando lo sguardo, non potei fare a meno di osservare con meraviglia il luogo a cui ero stato, più o meno letteralmente, trascinato. Si trattava di un’immensa radura, completamente priva di vegetazione: una sorta di perla luminosa, celata con cura nel profondo mare scuro qual era l’Erynbaran. I raggi del sole riflettevano la loro luce sull’erba e su circa una dozzina di grandi lastroni di pietra, piantati nel terreno al posto degli alberi millenari. Regnava sovrano un assoluto silenzio, interrotto nemmeno dal cinguettio degli uccelli: l’impressione che si aveva era quella di un profondo e pacifico senso di calma, ma anche di un rispetto quasi reverenziale, serbato persino dalla natura stessa.

Feci qualche passo in avanti per avvicinarmi, nel momento in cui mi parve di scorgere una figura e non credetti ai miei occhi: c’era qualcuno, accanto ad una delle lastre di pietra. Qualcuno che senza dubbio non era lì per caso. La mia voce tuonò per tutta la radura. « Perché, Ceo? » una semplice domanda, in attesa di una non altrettanto semplice risposta.




- Taliesin -


Energia

100 / 100
CS

5
Status fisico
0 / 16
(illeso)
Status mentale
0/16
(illeso)
Razza
Umano
Dominio
Illusionista
Classe
Ladro
Energia Verde - Pericolosità D

5 - 10 - 20 - 40
(standard)


Equipaggiamento

Fabula: spada corta;
Scarabio: artefatto di livello epico;
Flauto della Palude Nera: strumento musicale, artefatto di livello avanzato;
Liuto di Luke Mannersworth: strumento musicale;
Itinerante: mantello, artefatto di livello epico;
Fumogerno: oggetto dell'erboristeria;
Sfera dell'evocazione: oggetto dell'erboristeria;
Fabula: spada corta;
Pistole ad avancarica monouso (5): arma da fuoco piccola.



Abilità Passive

Il cantastorie: le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate; possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento; fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche il corpo del caster potrà essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione;
Il vagabondo non si sviene sotto il 10% delle energie; malia psionica passiva di fascino;
Scarabio: possibilità di parlare amichevolmente con animali non più grandi di uno scoiattolo; il peso del corpo di Taliesin è pari a quello di uno scarabeo e non emette rumori mentre cammina; senso di inadeguatezza nei confronti della natura;
Il Flauto della Palude Nera: il suono del Flauto provoca negli ascoltatori un senso di profonda insicurezza;
Itinerante: immunità da auspex passivi.



Abilità Attive



Ricapitolando...

Nulla da dire. Mi sono divertito molto. L'ultimo urlo è considerabile così prorompente per via della passiva sopra riportata: il volume non è alto, ma il suono si espande ovunque, rompendo il silenzio.
A te. E grazie della possibilità.
EDIT: errore di battitura. Grazie Yu :3




Edited by Hole. - 30/8/2013, 10:26
 
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view post Posted on 7/9/2013, 13:58
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Gargantua rimirava le tombe con estrema attenzione, come fossero ricordi del suo passato.
Le lastre di marmo bianco fuoriuscivano dal terreno feroci, come a rompere la sacralità del luogo; il Memoriale dei Giganti, lo chiamavano. Un posto come tanti, posto nella grande foresta della regione di Erynbaran, almeno così dicevano in molti. In realtà, nascosto da numerosi percorsi poco praticabili e da cespugli folti che ne oscurano la vista, quel posto non era esattamente un luogo .. comune. Esso raccoglieva e preservava un segreto molto importante, un segreto che solo il Tempo ed i suoi affiliati potevano conoscere. Più e più volte si è parlato di Titani che raggiungono l'Asgradel, ma nessuno ha mai avuto la certezza, né la prova per constatare simili storie; di fatto, quella era l'unica prova di cui tutti necessitavano. La prova che i Titani esistono, che sono vivi e vegeti, camminano tra la gente e possono morire, in quanto semi dei. Yu Kermis accarezzò l'erba, riportando alla mente ricordi felici legati a Giselle, sua figlia. Le immagini di sé stesso che corre insieme alla figlia verso casa, le notti passate ad ascoltare il canto dei grilli con il freddo pungente che li intorpidiva, la voce di sua moglie Yavanna che li chiamava per la cena. Una goccia cadde veloce su un filo d'erba, trascinandosi lentamente fino al terreno. Si asciugò le lacrime, mentre osservava il suo compagno studiare dettagliatamente uno degli spuntoni bianchi. Da quando avevano vissuto l'esperienza nella foresta, due cose erano successe: non avevano più visto la beduina e non si fidavano più l'uno dell'altro. Un problema relativamente inesistente, il primo, dato che non erano nemmeno così legati, eppure qualcosa turbava il Mercante. Il motivo per il quale aveva raggiunto le tombe era lo stesso per il quale aveva perso la fiducia in Gargantua: Cronos. Il Tempo si stava muovendo, con lui tutti i suoi affiliati: i Titani, le Muse, gli Dei ed anche lui, Kermis. Lui che con quel mondo di promesse e guerre non aveva nulla a che fare, ma che vi era entrato solo perché aveva fatto un patto con Crono. Un contratto, ma senza imbrogli. Perché con il Tempo non si può scherzare, altrimenti ti uccide. Fece perno sulle ginocchia, alzandosi e scrollandosi la polvere dagli scuri vestiti, a tratti logorati dal tempo. Accarezzò il tessuto del suo mantello nero, che ancora lo legava a sua figlia, dunque si avvicinò a Gargantua, portando la sua attenzione alla tomba che il Gigante stava osservando da qualche minuto. Mnemosyne, titanide dei Ricordi.

« Credi che questa sia.. »
Il volto del Gigante volse verso il corpo esile del Mercante, annuendo con estrema semplicità.
« Ti ho promesso che - » la parola promessa non sembrava più così sicura. « lo libererò, te l'ho detto. »
Devi solo fidarti di me.
Avrebbe voluto dire, se solo non fosse stato il messaggio peggiore da lanciare, in quel momento.



Poi il silenzio di quel luogo si ruppe, in un attimo i ricordi dei Titani vennero a galla.
Ceo, l'unica parola che arrivo all'orecchio di Kermis. Subito sembrò di ricordare parole simili uscire dalla bocca di Crono, che identificava figure come quelle come.. nemici. Il gioco del Tempo, in fondo, non era affatto di facile comprensione, tutt'altro. Egli era in grado di intessere fili ed intrecciarli con così tanta facilità che anch'egli a volte dimenticava quanto importanti fossero le variabili, gli imprevisti. Gargantua si voltò immediatamente, agitato. Il Mercante poggiò la destra sul polpaccio roccioso di questi, cercando di calmarlo. Non glielo aveva rivelato, ma egli già sapeva cosa stava per accadere. Il Tempo lo aveva avvertito, ma lui non aveva avvertito il suo compagno. Non voleva farlo preoccupare, in fondo. Stava per affrontare uno dei suoi fratelli, Gargantua. Una cosa importante che non aveva mai saputo, era proprio quella. Che Gargantua, al contrario di Kermis, faceva parte eccome di quel grande disegno Titanico. In lui conviveva lo spirito del Titano dell'Ignoto. Chaos.
Un ragazzo.
In fondo era semplicemente un ragazzo dai capelli rossi volti a coprire il suo tatuaggio ed il suo sacrificio. Un ragazzo che ospitava nel suo animo la forza e la saggezza di anni di esperienza. Pur non sapendolo, egli era esistito. Aveva combattuto ed aveva perso. Ed ora voleva la sua vendetta.

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« Ceo.. »
In che misura quel ragazzo poteva rappresentare una minaccia per il Tempo?
Proprio non riusciva a comprenderlo, il Mercante.
« Sei giunto, dunque. »
Lo guardò con stupore ed interesse.
« Questo è il posto dove i tuoi fratelli sono stati sepolti.
Qui i perdenti hanno scontato la loro pena.
»
Toccò una delle lastre fredde, poi sospirò.
« Non hai interesse nel conoscere il mio nome, né quello del mio compagno.
Sei qui per metterti alla prova.
»
E morire, forse.
« Per quanto saprai spingerti oltre? »
Poi il Golem iniziò la sua marcia, a ritmo funebre.
Nessuno sconto, nemmeno per un ragazzino. Aveva un accordo da rispettare.
Ed un Titano da uccidere.


CS: 4 {1 Lucidità, 2 Intuito, 1 Destrezza}
Mana: 100%. {-}
Stato Fisico: Ottimale. {100%}
Stato Mentale: Ottimale. {100%}

FBxhE


Passive.

Deal. Le persone vittime di un accordo di Kermis riveleranno a questi il proprio passato e l'immediato futuro. Le condizioni poste dal mercante saranno viste come vere e proprie imposizioni morali. Kermis è considerato fuori scala. Kermis può partecipare agli eventi Toryu.
Spy. Kermis è in grado di parlare qualsiasi lingua. Kermis è in grado di capire se il suo interlocutore sta mentendo.
Invisible. Difesa da psioniche passive. Auspex passivo per coloro che sono attorno a Kermis. Kermis può guardare nelle ombre o attraverso altri impedimenti esterni.
All magic comes with a price. Quando Kermis utilizza una tecnica del contratto, può infliggersi un danno psionico Basso per caricarlo di un punto sangue.
Now tell me: what do you want?. Kermis riesce a percepire l'aura delle persone che hanno bisogno di esprimere un desiderio.
Cappa. Kermis può liberare cenere dalla sua cappa a suo piacimento, tale cenere sarà considerata come una psionica passiva che altera i sensi. Inoltre, il mercante potrà utilizzare tale cenere per attaccare - fanno fede le sue CS -.
Bag. Risparmio energetico del 3% su qualsiasi tecnica.

FBxhE


Attive.

FBxhE


Riassunto.

E.. divertiamoci! 8D
 
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view post Posted on 22/9/2013, 14:05
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Cardine
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Le terra tremò, sotto i passi della creatura. Golem, lo avrebbero chiamato a sud, mentre per tutto l’Eden lo avrebbero additato col nome di Gigante. Titano, temetti io. Chi si sbagliava? Provai il fascino e la paura che in egual misura nascono quando ci si trova davanti ad esseri leggendari – più paura che fascino, a dire il vero.
« Ceo.. » disse l’uomo che stava accanto alla bestia, una piccola figura indefinita che si appoggiava alla sua gamba. « Sei giunto, dunque » Non era stato proprio Ceo a chiamarmi fin lì? Non capivo. « Questo è il posto dove i tuoi fratelli sono stati sepolti. Qui i perdenti hanno scontato la loro pena » continuò quello. Percepii un brivido attraversarmi la schiena, alla parola perdenti. Cominciai a capire. « Non hai interesse nel conoscere il mio nome, né quello del mio compagno. Sei qui per metterti alla prova » Fui sul punto di protestare animatamente. No, davvero, chi era lui per dirmi cosa dovevo o non dovevo fare? « Per quanto saprai spingerti oltre? » domandò. « Meno di quanto tu possa sperare » risposi, con astio. « Non sono chi tu credi ».

Il mostro cominciò a marciare verso di me, lento e inesorabile. Un mucchio di parole non sarebbe stato abbastanza per farmi ammazzare, come non sarebbero bastate nemmeno le catene più spesse. Afferrai un pugno di terriccio secco da terra, stringendolo nella mano destra e sbriciolandolo lentamente. Ashes to ashes, dust to dust, avrebbe pensato qualcuno, mentre lanciavo la polvere dinnanzi a me con un ampio gesto. Buffo, poiché quelle sembravano essere proprio grandi lapidi di un enorme cimitero.
La polvere non cadde però al suolo: venne inghiottita da un vento inesistente, che alzò una densa coltre di polvere in tutta la radura. Cominciò a vorticare in turbini, per poi fermarsi sospesa a mezz’aria, pronta a venire sospinta di nuovo in qualche altra direzione: una visione struggente e di rara bellezza. Avvolse persino il mio corpo come una seconda pelle, rendendomi quasi un tutt’uno con la tempesta. Cominciai a tornarmene da dov’ero venuto e lasciare tutti quanti, letteralmente, con una manciata di polvere tra le mani. Ma qualcosa, o qualcuno, mi trattenne. Come potevo accettare un affronto del genere?

[...]

Mi trovai a correre tra le grosse lapidi, spada sguainata, avvolto nel mantello: ero un fantasma di polvere, uno spirito silenzioso che vagava in preda all’odio. « Sento i miei fratelli » Risuonarono le mie parole, molto lontano da lì. « P i a n g o n o » sussurrò un’altra voce, diversa, ancor più lontana, famigliare. Una voce che fino a poco prima avevo temuto di udire dalla bocca dell’uomo, ma che in quel caso era la mia. Non c’era qualcuno a controllare le mie azioni, invero ero perfettamente cosciente e particolarmente convinto di quel che facevo: la cosa giusta per loro, in ogni caso.

Mi aveva ferito nel profondo, com quelle parole: mancare di rispetto in tal modo ai miei cari fratelli, rei di un peccato che non avevano mai commesso. Chi era lui per giudicarli? Una formica da schiacciare, come tutti i pedoni della scacchiera. Carne da macello, della quale bisognava liberarsi con freddezza. Minuscolo sassolino nello stivale. Cosa sapeva, lui, di me? Cosa sapeva, lui, di tutto quanto? Lo avrei scoperto. E dopo lo avrei schiacciato.

Aggirai il gigante, la cui sagoma torreggiava nel pulviscolo, scura come una montagna nella nebbia del mattino. Passai tra due lapidi e girai a destra, avvicinandomi all’uomo alle sue spalle. « Devo farli smettere » Questa volta le mie parole provenivano, forti e chiare, dalla sagoma del Golem. Presi un silenzioso respiro, e scattai verso l'uomo con un movimento sorprendentemente deciso. Assestai un calcio al ginocchio destro, sperando fosse abbastanza per farlo cadere a testa, e mi lanciai addosso a lui cercando di affondargli la lama nella schiena.

Perché stavo facendo tutto ciò? Sarebbe stato decisamente più semplice voltare le spalle e proseguire per la mia strada. Magari avrei persino ritrovato il contadino che tanto gentilmente mi aveva permesso di salire sul suo carro. Era lì vicino? Stava per partire? Che ne era stato? Quanto tempo avevo per tornare indietro e proseguire il viaggio che avevo interrotto?
No, un affronto del genere non poteva passare inosservato. Avrebbe aspettato.
E se invece...

Vai via... VIA!

Anche se volessi, non potrei.

Perché mi fai questo?

Sei stato tu ad accettare.








- Taliesin -


Energia

75 / 100
CS

5
ingegno x2
riflessi
attenzione
fortuna
Status fisico
0 / 16
(illeso)
Status mentale
0/16
(illeso)
Razza
Umano
Dominio
Illusionista
Classe
Ladro
Energia Verde - Pericolosità D

5 - 10 - 20 - 40
(standard)


Equipaggiamento

Fabula: spada corta;
Scarabio: artefatto di livello epico;
Flauto della Palude Nera: strumento musicale, artefatto di livello avanzato;
Liuto di Luke Mannersworth: strumento musicale;
Itinerante: mantello, artefatto di livello epico;
Fumogerno: oggetto dell'erboristeria;
Sfera dell'evocazione: oggetto dell'erboristeria;
Fabula: spada corta;
Pistole ad avancarica monouso (5): arma da fuoco piccola.



Abilità Passive

Il cantastorie: le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate; possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento; fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche il corpo del caster potrà essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione;
Il vagabondo: non si sviene sotto il 10% delle energie; malia psionica passiva di fascino;
Scarabio: possibilità di parlare amichevolmente con animali non più grandi di uno scoiattolo; il peso del corpo di Taliesin è pari a quello di uno scarabeo e non emette rumori mentre cammina; senso di inadeguatezza nei confronti della natura;
Il Flauto della Palude Nera: il suono del Flauto provoca negli ascoltatori un senso di profonda insicurezza;
Itinerante: immunità da auspex passivi.



Abilità Attive

Attiva di talento, energia blu: natura magica; spendendo un consumo alto si potrà generare un numero qualsiasi di illusioni, che andranno a ricoprire l’intero campo di battaglia, modificandone anche radicalmente l’aspetto. Ingannano tutti e cinque i sensi, permangono per due turni compreso quello di attivazione e saranno visibili da chiunque.
« [...] Ma il potere dell’inganno è ancora più grande, e mentre prima tutto si limitava a qualche fugace apparizione, sarà persino possibile modificare radicalmente tutto il mondo attorno a sé, come se la polvere si posasse di nuovo a terra con una nuova forma. Sorgeranno città, cresceranno foreste, il mondo stesso verrà fatto a pezzi: come non c’è limite all’immaginazione, non c’è limite all’inganno. »
Sgambetto, pergamena iniziale: natura fisica; tramite un consumo basso il caster, utilizzando il proprio corpo o qualsiasi strumento adatto, infliggerà un danno basso alle gambe del nemico, facendolo cadere a terra.



Ricapitolando...

E comincia la sofferenza di Taliesin, conteso tra se stesso e Ceo.
In primis utilizzo l'attiva di talento, energia blu, sovracitata. Questa tecnica, la cui natura è magica, genera una coltre di polvere illusoria che ostacola parecchio la vista. Sfrutto la passiva di talento, sempre terzo livello, per modificare l'aspetto del mio corpo ed essere poco più che uno sbuffo di polvere all'interno della tempesta. Questo rende ancora più difficoltoso individuarmi con la vista Sfrutto anche la passiva di secondo livello per riprodurre la mia voce (e non soltanto la mia, ma modificata per assomigliare a quella di Ceo) per trarre in inganno Yu, facendola provenire da luoghi diversi. Taliesin si è chiuso nel mantello, e non è quindi individuabile da auspex. Inoltre non produco rumori muovendomi grazie alla passiva del tuo Scarabio.
Taliesin sarebbe intenzionato ad andarsene, Ceo un po' meno: il bardo perde il controllo di sé, sfodera l'arma e aggira Gargantua correndo tra le lapidi. Tutto questo il fine di arrivarti alle spalle (alla fine l'ultima voce proviene da Gargantua stesso), lanciare la pergamena Sgambetto e inflizarti come uno spiedino.



 
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view post Posted on 21/10/2013, 11:31
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Più si soffermava ad osservare il ragazzo, più sentiva crescere un senso di rimorso nel suo cuore.
In fondo lui non sapeva perfettamente cosa si potesse provare ad avere dentro di sé lo spirito di un Titano; non immaginava minimamente quanto fosse concreta la consapevolezza di avere un simile potere, tanto meno quella di averlo desiderato. A lui quasi sembrava una maledizione, più che un dono, un peso da condividere solo con sé stessi, rinunciando a qualsiasi aiuto e a qualsiasi rapporto umano. Vivere con la proiezione del proprio spirito in cerca di vendetta e di una condizione di pace che mai avrebbe potuto raggiungere. Questo lo sapeva fin troppo bene, il Mercante, che da tempo dedicava le sue azioni solo verso un desiderio di vendetta, un'attestazione che rendesse concreto e giusto il suo lavoro, quel compito tanto ingrato derivato da un potere così grande. Come lui, anche i Titani dovevano sentirsi .. incontrollati, spinti da qualcosa di estraneo ed avulso a loro stessi.
La terra tremava ad ogni passo del Gigante, quasi si potevano sentire le voci dei vecchi Titani gridare rispetto.
Gargantua non era a conoscenza del potenziale insito in quella figura. Egli non era entrato in contatto con il Tempo, perché farlo - agli occhi di Kermis - avrebbe significato renderlo cavia di un esperimento che lo avrebbe di certo ucciso. Il Golem di pietra era un Titano, sì, ma prima di tutto era un suo amico. E per quanto la sfiducia che aveva avvolto i due nella foresta stesse crescendo di intensità, il Mercante ben conosceva il valore del suo amico. Era un tesoro, ai suoi occhi da Mercante. Un tesoro da proteggere e preservare dalle grinfie distruttive del Tempo. Cronos lo avrebbe ucciso, se solo fosse venuto a conoscenza del misfatto.
Le parole di Ceo entrarono con suoni distorti nella mente di Yu Kermis, leggermente spaventato dal compito che era stato lui assegnato. Non conosceva fino in fondo la forza di un Titano, se non quella traslata nel corpo del suo amico di pietra. Erano parole di inconsapevolezza e terrore. Le prove alle quali l'involucro di Ceo era stato sottoposto dovevano essere state assai dure per un ragazzo della sue età. Ceo, in fondo, era il titano della saggezza, egli esisteva sin da quando Crono aveva mosso i suoi primi passi verso l'Olimpo. Uno dei Titani più vecchi ed esperti, dunque - Crono lo aveva messo in guardia - non sarebbe stato facile.
Il Memoriale dei Giganti prese a colorarsi di uno strano grigio che avvolse tutti gli elementi sul quale riusciva a posarsi o anche solo a scontrarsi. Il grigio della cenere, un colore tanto caro al Mercante ma che per quella volta non era stato generato dai suoi sensi, né dal ricordo della sua amata figlia. La vista prese ad offuscarsi, i rumori assunsero connotati ben diversi e l'odore acre dei granelli minuscoli pervase le vie nasali di Kermis, facendogli perdere d'occhio Gargantua, di cui avvertiva solo l'agitazione materializzata attraverso i passi pesanti sul terreno bagnato.
Era stato Ceo a creare quello stratagemma. Kermis socchiuse gli occhi, cercando di concentrarsi quanto più riusciva nel focalizzare il suo avversario, ma il tentativo fu inutile. Tutti suoi sensi erano ormai in balia di quel pulviscolo etereo che lo stava mandando in forte confusione. La voce di Ceo venne a materializzarsi in un punto imprecisato del campo di battaglia; prima a destra, poi a sinistra, poi la voce sembrò pervenire dalla direzione verso la quale era fermo Gargantua. Riuscì infine ad immaginarsi il seguito; respirò profondamente, dunque materializzò uno scudo di pergamene tutto attorno a sé, seguito poi da un tonfo abbastanza violento causato dall'impatto con un calcio dell'avversario.

« Urgh. »
Il calcio era seguito da un colpo di lama che il Mercante riuscì appena a deviare verso il braccio destro, causando una ferita non troppo profonda.
« Gargantua - » il Golem iniziò a correre verso Kermis, cercando di basarsi sull'origine della voce. Bastarono due passi per raggiungere il suo padrone. « prendilo! »
Titano chiama Titano.



Il terreno tremò nuovamente, un'enorme radice sbucò dal terreno per dirigersi verso il nemico, per stritolarlo e dare il tempo al Golem di fare ciò che doveva.
Per quanto potesse capire l'inesperienza di quel ragazzo, Kermis era certo di non poter soprassedere sulla sua condizione. Crono lo aveva etichettato come un nemico, Kermis doveva solo stare agli ordini. Inimicarsi il Tempo sarebbe stata una scelta oltremodo sbagliata, considerate soprattutto le condizioni di Gargantua.
Avrebbe messo a dura prova il suo essere Titano.


CS: 4 {1 Lucidità, 2 Intuito, 1 Destrezza}
Mana: 70%. {Medio + Alto}
Stato Fisico: Danno basso alla spalla destra. {93,75%}
Stato Mentale: Ottimale. {100%}

Gargantua
CS: 4 {2 Resistenza, 2 Forza}
Stato Fisico: Ottimale. {100%}
Stato Mentale: Ottimale. {100%}

FBxhE


Passive.

Deal. Le persone vittime di un accordo di Kermis riveleranno a questi il proprio passato e l'immediato futuro. Le condizioni poste dal mercante saranno viste come vere e proprie imposizioni morali. Kermis è considerato fuori scala. Kermis può partecipare agli eventi Toryu.
Spy. Kermis è in grado di parlare qualsiasi lingua. Kermis è in grado di capire se il suo interlocutore sta mentendo.
Invisible. Difesa da psioniche passive. Auspex passivo per coloro che sono attorno a Kermis. Kermis può guardare nelle ombre o attraverso altri impedimenti esterni.
All magic comes with a price. Quando Kermis utilizza una tecnica del contratto, può infliggersi un danno psionico Basso per caricarlo di un punto sangue.
Now tell me: what do you want?. Kermis riesce a percepire l'aura delle persone che hanno bisogno di esprimere un desiderio.
Cappa. Kermis può liberare cenere dalla sua cappa a suo piacimento, tale cenere sarà considerata come una psionica passiva che altera i sensi. Inoltre, il mercante potrà utilizzare tale cenere per attaccare - fanno fede le sue CS -.

FBxhE


Attive.
CITAZIONE
{6;7/10 Medio x2; Kermis può evocare pergamene ed inchiostro per aiutarsi in combattimento; le pergamene potranno essere utilizzate solo per difendersi, l'inchiostro rovente solo per attaccare e la loro potenza sarà pari al consumo speso}.

CITAZIONE
{alto [pergamena Rampicante Strisciante] + alto [pergamena Vento Violento; Kermis può richiamare a sé gli elementi della natura. Potrà evocare infatti un rampicante in grado di stritolare il nemico e causare danni Alti o provocare una fortissima folata di vento, che scaglierà il nemico lontano, causando danni Alti}

FBxhE


Riassunto.

So..
Sfruttando le CS in Intuito e Lucidità, Kermis riesce a comprendere che la nebbia è solo un espediente per attaccarlo, quindi utilizza le pergamene a 360° a consumo Medio per difendersi dalla tua tecnica, prendendo però il colpo che devia alla spalla destra, incassando un Basso. Fatto questo, ordina immediatamente a Gargantua di colpirti mentre evoca un rampicante che dovrebbe raggiungere il tuo corpo e stritolarlo - causando danni Alti in caso di riuscita - e lasciando il tempo al Golem di colpire con due pugni ben assestati - non può mirarli, essendo le sue mani grandi quanto il corpo di Talieslin -.
A te!
 
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view post Posted on 24/10/2013, 17:04
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Ferro e inchiostro, suggerì una voce metallica dentro di me, quando il sangue macchiò la pergamena. Il tono somigliava al clangore delle catene che si spezzano, o degli ingranaggi che si mettono in moto all'improvviso, e la mia mente non riuscì a resistere un solo secondo di più. « Eccomi » sussurrai, mentre la tempesta di polvere imperversava più di prima, e mentre gli occhi si chiudevano.


Finalmente un corpo, pensa Ceo, mentre apre gli occhi. Muove le dita delle mani, come a volersi assicurare che tutto quanto risponda al suo volere e che, nelle membra di quello sciocco bardo - ora le sue, di lui non sia rimasto che il ricordo. Stringe la lama di acciaio opaco, respira la polvere e distende i muscoli di quel corpicino martoriato da mille acciacchi, un pegno che il titano è ben disposto a pagare per sentirsi vivo. Sa di avere una storia da scrivere, e che lo farà con il sangue sulla carta del suo nemico. E mentre rinfodera la spada, si ripete che non ha tempo da perdere.

Schiva la serpe di viticci con un gesto sprezzante, spostandosi rapidamente a sinistra e assecondandone il movimento con un braccio. Avvolto nel suo mantello di polvere, calcola in fretta e prevede i movimenti del gigante, e schiva il suo attacco con un salto all'indietro, come svanendo nella tempesta. È goffo e massiccio, ma si tratta di una forma che ciononostante gli invidia. Rivuole il potere che gli spetta, che il golem rispecchia solo vagamente nella sua forma imponente: gli manca la magnificenza sottrattagli tempo prima, e brama con tutto se stesso.

L'artista aveva opposto troppa resistenza, e questo lo aveva costretto a soppiantarlo. Per il titano diventava sempre più difficile convincerlo a fare ciò che era giusto, e prevedere le sue mosse, poiché ogni giorno la mente del suo simulacro diventava sempre più forte e sicura di sé, plasmata da tutte le peripezie a cui andava incontro. Ma adesso è diverso: non solo è a rischio la sua vita, c'è anche di mezzo un altro titano. E questo lui non può sopportarlo.

Aggira di nuovo il nemico, confondendosi nella polvere rossastra, sostanza così cara al bardo, ma che lui odia con tutto se stesso. La polvere è come l'arte, tutta quanta: illude, inganna, dissimula e nasconde alla verità. La scienza, la conoscenza. Eppure in quel momento anche lui, così consapevole che la vera trama della natura non è quella, non può farne a meno. Sa di essere debole, e che l'inganno gli serve, ma sa anche di essere il più furbo di tutti, ed è in grado di padroneggiarlo. Ed è sicuro che nessuno può fermarlo, né in quel cimitero pieno di ricordi, né da nessuna parte.

La sua mano quindi si allunga dietro il mantello, afferrando l'impugnatura di legno e accarezzando con l'indice il freddo metallo della canna. Si chiede per quale assurdo motivo il bardo abbia così tanto timore nell'utilizzare una così meravigliosa conquista della scienza, in grado di soggiogare le leggi della natura al suo volere. Carbone, zolfo, salnitro e piombo. Elementi miscelati in una combinazione letale, ma prima ancora profumi, che Ceo rivive con immensa nostalgia.

Si domanda cosa penserebbe il golem vedendo il suo compagno steso al suolo, la testa sfracellata in un lago di sangue e cervella. Come aveva potuto un essere del genere sottomettersi a quell'uomo, accettando quindi un padrone? Le cose non vanno così, non devono andare così, non è scritto da nessuna parte e mai lo sarà. Ma allora qual'è il motivo di quel gesto? Presto quella curiosità divampa in lui, rinvigorendolo di nuova energia, e comincia a correre senza il minimo rumore.

Ora l'umano, la cui ferita gronda ancora di sangue, è sulla linea che separa lui e il gigante. Al titano basta un misero sforzo della sua immensa volontà, perché la polvere davanti al nemico si trasformi una perfetta copia di sé stesso - del nuovo sé stesso, plasmatosi secondo il suo desiderio: una maschera di metallo scuro, dalla quale il corpo si diffonde in una nuvola di polvere, camaleontica in mezzo alla tempesta.




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La sua copia appare proprio tra padrone e bestia, uscendo da uno dei tanti vortici di pulviscolo e puntando l'arma a polvere nera proprio verso il nemico, dando le spalle al costrutto: avrebbero potuto entrambi sentirne l'odore, identico a quello del ferro arrugginito, e scorgere l'inquietante luccichio proveniente dalle cavità degli occhi nella mascherà. Il gesto, deciso e naturale, è lo stesso del vero Ceo che nel frattempo alza il braccio, qualche metro alle spalle del nemico, ancora avvolto nella tela del suo inganno.

Click.

Tutto avviene in un attimo: la copia rimane immobile, senza premere il grilletto, ma imitando il rinculo che lo sparo provocherebbe. Recita una parte, come se essa fosse l'immagine riflessa in uno specchio del vero titano, che dalla parte opposta a quella il grilletto lo ha premuto davvero, innamorandosi sia del prepotende fragore dello sparo, sia di quel suono secco e acuto che lo precede. Un lampo, il raggiungimento dell'illuminazione, il colpo di genio, che ha guidato persino alcune menti straordinarie nella storia di quel continente. Poche, purtroppo, confronto all'immensa marea di stolti e ignoranti. Audacia e ingegno, in uguali proporzioni, bruciano meglio di qualsiasi polvere, pensa Ceo. E sorride, pur sapendo che presto la tempesta cesserà.







- Taliesin -


Energia

45 / 100
CS

5
ingegno x2
riflessi
attenzione
fortuna
Status fisico
0 / 16
(illeso)
Status mentale
0/16
(illeso)
Razza
Umano
Dominio
Illusionista
Classe
Ladro
Energia Verde - Pericolosità D

5 - 10 - 20 - 40
(standard)


Equipaggiamento

Fabula: spada corta;
Scarabio: artefatto di livello epico;
Flauto della Palude Nera: strumento musicale, artefatto di livello avanzato;
Liuto di Luke Mannersworth: strumento musicale;
Itinerante: mantello, artefatto di livello epico;
Fumogerno: oggetto dell'erboristeria;
Sfera dell'evocazione: oggetto dell'erboristeria;
Fabula: spada corta;
Pistole ad avancarica: arma da fuoco piccola, 5 4 colpi.



Abilità Passive

Il cantastorie: le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate; possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento; fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche il corpo del caster potrà essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione;
Il vagabondo: non si sviene sotto il 10% delle energie; malia psionica passiva di fascino;
Scarabio: possibilità di parlare amichevolmente con animali non più grandi di uno scoiattolo; il peso del corpo di Taliesin è pari a quello di uno scarabeo e non emette rumori mentre cammina; senso di inadeguatezza nei confronti della natura;
Il Flauto della Palude Nera: il suono del Flauto provoca negli ascoltatori un senso di profonda insicurezza;
Itinerante: immunità da auspex passivi.



Abilità Attive

Liberazione, pergamena ultima: natura fisica; consumo variabile, grazie alla sua fortunosa rapidità il caster diventerà in grado di evitare offese fisiche o magiche avversarie semplicemente schivandole, con un consumo di energie adatto. La tecnica può essere usata a 360°, perdendo effettività come tutte. Inoltre tramite un consumo nullo sarà possibile aprire lucchetti, serrature ed altre ostruzioni non magiche. (consumo alto)
Attiva di talento, energia verde: natura magica; spendendo un consumo medio il caster ricreerà un’immagine illusoria a suo piacimento, che ingannerà tutti e cinque i sensi dell’avversario. Essa sarà completamente innocua, potrà compiere qualsiasi azione ma si dissolverà nel caso in cui venga colpita o cerchi di attaccare. Permarrà per due turni compreso quello di attivazione e sarà visibile da chiunque.

[Attiva di talento, energia blu: natura magica; spendendo un consumo alto si potrà generare un numero qualsiasi di illusioni, che andranno a ricoprire l’intero campo di battaglia, modificandone anche radicalmente l’aspetto. Ingannano tutti e cinque i sensi, permangono per due turni compreso quello di attivazione e saranno visibili da chiunque. SECONDO TURNO]



Ricapitolando...

Dal punto di vista tecnico, Tal/Ceo si difende totalmente dal rampicante con un consumo alto della variabile Liberazione (75-20) e schiva i pugni ancora forte del fatto che si confonde nell'illusione, e che le sue CS sono superiori (grazie all'ingengo, attenzione e riflessi non ha problemi a prevedere i movimenti di gargantua e studiare il movimento più adatto per salvarsi). Dopo di questo torna a confondersi nella tempesta, correndo tra le lapidi, questa volta in perfetto silenzio, e ricominciando la manovra di aggiramento. Estrae la pistola, già carica (è ad avancarica) ed evoca un'illusione nell'illusione (lol) a costo medio, che durerà anche nel prossimo turno. L'attacco non è supportato da nessuna tecnica, se non da mille condizioni favorevoli: la copertura fornita dalla tempesta, che svanirà alla fine del turno, l'immunità da auspex, e l'espediente della copia. Essa infatti appare proprio tra te e Gargantua, mentre Ceo si è posizionato dalla parte opposta di essa rispetto a te. E infine spara. L'aspetto cambia di nuovo, grazie alla passiva, di prima, rendendolo simile al tizio nell'immagine. La tempesta dura fino alla fine di questo turno.

In breve ho descritto un attacco di titanismo, inteso come vero e proprio sdoppiamento di personalità (ma penso che questo sia evidente), cercando di interpretare Ceo, titano della conoscenza, nella sua freddezza inumana, e nel suo particolare legame con la scienza. Cambio di tempo e persona sono per enfatizzare questa differenza. L'immagine è lavorata da me (ora come ora la visualizzo leggermente male, ma credo sia colpa di firefox), mi sono sentito un maestro della grafica quando l'ho assemblata. Rispecchia bene l'atmosfera rossastra dovuta alla polvere e l'aspetto illusorio del pg. A te! :D:


 
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view post Posted on 28/10/2013, 22:43
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Avvolto dalla nebbia, Kermis si sentiva estremamente fragile.
Lo riconosceva, quel pulviscolo scuro che gli impediva di vedere o sentire, di toccare con mano ciò che stava vivendo. Era la coltre oscura che ne bloccava i movimenti e le intenzioni quando pensava al suo passato, ai suoi errori e ai continui rimorsi, catastrofiche sensazioni che avevano tormentato la sua vita per così tanto tempo che aveva dimenticato quando fossero iniziati. Aveva dimenticato quando aveva perso il senno, quando aveva oltrepassato quel limite oltre il quale risiede solo la follia; arte per alcuni, disturbo mentale per altri. Dannosa per tutti. Si era sporto così tanto da poterlo vedere, il precipizio che lo avrebbe condotto all'oblio una volta per tutte, costringendolo a compiere azioni dissennate, a comporre percorsi mentali deviati e distorti. Per quanto tempo un uomo deve pagare l'errore di una notte? Kermis se lo era chiesto molte volte, talmente tante da formularla come retorica, come una frase di circostanza dettata da circoli morali predefiniti. Non vi aveva mai trovato risposta, perché la fossa nella quale era caduto era così profonda da non riuscire più a vedere la luce del sole.
Quella era la nebbia della sua mente, il suo limite ultimo. L'unica ragione per la quale aveva fatto accordi con il Tempo.
Non era uno sprovveduto, tanto meno uno sciocco. Yu era perfettamente a conoscenza delle conseguenze del suo gesto, eppure non ci aveva pensato due volte prima di stringere il contratto con Crono. Lui lo avrebbe aiutato nel suo desiderio di vendetta, ma in cambio il Mercante desiderava una cosa sola: riparare ai suoi errori. Sarebbe tornato indietro, avrebbe attraversato lo spazio ed il tempo per giungere in una proiezione del proprio passato. Poi avrebbe fatto ciò che un padre ed un marito devono fare, ciò che un uomo d'onore come lui avrebbe dovuto fare. Avrebbe cambiato le sorti del suo presente pur di scongiurare i fantasmi del passato. Bruciando la sua conoscenza ed il rapporto con Gargantua, forse, se mai fosse stato necessario.
Perché troppo forte era il pentimento, troppo grande il rischio.
La corsa irrefrenabile del rampicante continuò per diversi secondi, suggerendo al Mercante l'idea che il nemico potesse aver evitato la sua offensiva. Il Golem batté per due volte i pugni sul terreno, facendo tremare il campo di battaglia per qualche secondo. I suoi occhi vuoti cercarono di individuare Kermis, che, a causa della nebbia, non riusciva a comunicare efficacemente con il suo compagno. Avrebbe dovuto fare a meno di lui, almeno fino a quando non fosse riuscito a dissolvere la nebbia. Si voltò più e più volte alla ricerca di un indizio, uno stimolo utile a fargli localizzare il suo nemico, eppure tutto sembrava così sfumato da apparire etereo, irreale agli occhi di un uomo
Poi riuscì a sentirlo, seppure distorto, il suono di una figura apparire davanti i suoi occhi. La pistola nella mano destra, pronto a sparare. Sarebbe bastato spostarti di lato, aveva pensato immediatamente, ma poi il Mercante comprese la sconsideratezza di un'azione simile; se i suoi sensi erano distorti a causa di quella nebbia, sbagliare il proprio posizionamento avrebbe potuto rappresentare un pericolo molto grande. Un pericolo che non poteva correre, non in quella situazione almeno.
Al suono dello sparo il corpo dell'Invisibile sparì per qualche istante, circondato dalle pergamene dei suoi contratti, l'arma più forte di cui disponeva.
Forse l'unica in grado di contrastare un Titano.
E la vista di un'ombra, lo stimolo che stava ricercando.

« Non hai il diritto di chiudermi in questa dimensione. »
Quasi urlando, per cercare di aiutare il Golem a localizzarlo.
« Ceo, tu non sai niente - » lo avrebbe ricercato con il pensiero, il Mercante, pronto ad instillare in lui un senso di puro terrore. « ed è ora che tu inizi ad avere paura di ciò che sei. »
Perché non sei il solo.

nebbia_zps20a33d56




CS: 4 {1 Lucidità, 2 Intuito, 1 Destrezza}
Mana: 50%. {Medio + Medio}
Stato Fisico: Danno basso alla spalla destra. {93,75%}
Stato Mentale: Ottimale. {100%}

Gargantua
CS: 4 {2 Resistenza, 2 Forza}
Stato Fisico: Ottimale. {100%}
Stato Mentale: Ottimale. {100%}

FBxhE


Passive.

Deal. Le persone vittime di un accordo di Kermis riveleranno a questi il proprio passato e l'immediato futuro. Le condizioni poste dal mercante saranno viste come vere e proprie imposizioni morali. Kermis è considerato fuori scala. Kermis può partecipare agli eventi Toryu.
Spy. Kermis è in grado di parlare qualsiasi lingua. Kermis è in grado di capire se il suo interlocutore sta mentendo.
Invisible. Difesa da psioniche passive. Auspex passivo per coloro che sono attorno a Kermis. Kermis può guardare nelle ombre o attraverso altri impedimenti esterni.
All magic comes with a price. Quando Kermis utilizza una tecnica del contratto, può infliggersi un danno psionico Basso per caricarlo di un punto sangue.
Now tell me: what do you want?. Kermis riesce a percepire l'aura delle persone che hanno bisogno di esprimere un desiderio.
Cappa. Kermis può liberare cenere dalla sua cappa a suo piacimento, tale cenere sarà considerata come una psionica passiva che altera i sensi. Inoltre, il mercante potrà utilizzare tale cenere per attaccare - fanno fede le sue CS -.

FBxhE


Attive.
CITAZIONE
{6;7/10 Medio x2; Kermis può evocare pergamene ed inchiostro per aiutarsi in combattimento; le pergamene potranno essere utilizzate solo per difendersi, l'inchiostro rovente solo per attaccare e la loro potenza sarà pari al consumo speso}.

CITAZIONE
{alto [pergamena Necrosi Mentale] + variabile (MEDIO) [pergamena Terrore incastonata nella pergamena vuota]; Kermis può instillare un senso di estremo terrore nei suoi confronti e nell'ambiente al nemico - il danno psionico è pari al consumo speso -. Egli potrà manifestare tale oppressione anche facendo credere all'avversario di essere ricoperto di ferite e necrosi, che lentamente consumeranno il suo corpo - spendendo un costo pari ad Alto -}

FBxhE


Riassunto.

Sempre sfruttando le CS in Intuito e Lucidità, comprendo la gravità della situazione; di fatto, non vedere un nemico rappresenta un grave pericolo. Quando vedo la copia, dunque, ipotizzando sia il vero Talieslin utilizzo nuovamente le pergamene a 360° a consumo Medio. Ho scelto di utilizzare una difesa a 360° per un semplice attacco fisico - il colpo di pistola - per il semplice fatto che, essendo Kermis preso con la copia, il vero Talieslin avrebbe potuto procurargli un danno Critico, se non di più, anche solo con un buon colpo, piazzato al punto giusto. Sparisco dunque in una coltre di cenere e riappaio in un punto diverso del campo di battaglia, dunque individuo - più o meno - Talieslin e lancio verso di lui Terrore a consumo Medio, favorendo quindi un approccio psionico ad uno del tipo fisico, non realizzando precisamente dove tu sia. Lancio inoltre una bomba nella tua direzione, senza - ovviamente - poter mirare.

Edit: Corretti errori random. RIuppata l'immagine.


Edited by Y u - 29/10/2013, 20:44
 
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view post Posted on 9/12/2013, 21:42
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Un giogo pesante sul mio collo, che non mi permetteva di reagire; il suo peso mi spingeva sul freddo pavimento scuro, senza che io potessi reagire: ecco come passarono quei lunghi istanti, la sensazione che provai mentre Ceo mi usava contro la mia volontà. Vedevo, ma non reagivo, pensavo, ma non parlavo. Strappato via da me stesso, potevo solo mettermi il cuore in pace ed osservare la scena.



Blocca quella mediocre intrusione con un semplice sforzo del pensiero e un gesto sprezzante della mano: ci vuole ben altro per corrompere la mente di un Titano, pensa. Mentre la polvere comincia a posarsi, i suoi occhi sono abbastanza veloci da accorgersi del rapido spostamento dell'umano. Quello lancia qualcosa nella sua direzione, ma i riflessi di quel misero corpo sono abbastanza rapidi. Schiva la sfera, che nemmeno lo sfiora. Essa detona qualche metro dietro, in un'esplosione che per un attimo lo fa sognare: boato estasiante, odore inconfondibile. La sua mano afferra la piccola biglia, simile a quella lanciata, e la stringe, nascondendola.

« Credi di sapere di cosa dovrei avere paura? » Dice lui, il suo sosia che pronuncia le stesse parole contemporaneamente, mentre si avvicinano l'uno all'altro, camminando. « E credi che IO non sappia niente?! » le due voci sono cariche di odio. I profili si intrecciano, e per un attimo illusione e illusionista diventano quasi la stessa cosa. « Dopo tutto questo tempo ho il diritto di riavere ciò che è mio. Ho il diritto di esistere. Chi sei TU per negarmelo, insignificante buffone? » Ironia: il buffone, quello vero, è proprio lui. « Io sono nel giusto, tu nel torto »

Sfoderano la spada e si dividono. La copia, perfettamente identica, corre verso l'uomo, compiendo un'ampia curva per costringerlo a dare le spalle al golem. All'improvviso arresta la sua corsa e si avventa su di lui, pronta a menare un letale affonto. E poco prima si dissolve in una nuvola di polvere.

Intanto Ceo, quello vero, corre verso il gigante, rimettendo la spada nel fodero. Getta quindi il fumogeno in alto, verso il torace del gigante, in modo da distrarlo. Carica in fretta la pistola e, arrivato vicino, spara un colpo all'altezza dell'enorme ginocchio. Lascia cadere l'arma con innaturale noncuranza - non ne ha più bisogno - e estrae di nuovo la piccola lama.
Pretendendo uno sforzo vigoroso da quelle deboli membra, cerca di affondare la lama con tutta la sua forza proprio nel punto in cui ha sparato il colpo, sperando di scalfire la dura corazza della creatura.

Finalmente assapora la vendetta, bramando la sua vittima - quella vera. Ceo sorride: un ghigno infernale su un volto che, lentamente, torna quello di un uomo normale, distrutto dalla sua storia passata e volenteroso di cancellare i suoi ricordi. Povero bardo, pensa.






- Taliesin -


Energia

25 / 100
CS

5
ingegno x2
riflessi
attenzione
fortuna
Status fisico
0 / 16
(ustione al braccio sinistro)
Status mentale
0/16
(illeso)
Razza
Umano
Dominio
Illusionista
Classe
Ladro
Energia Verde - Pericolosità D

5 - 10 - 20 - 40
(standard)


Equipaggiamento

Fabula: spada corta;
Scarabio: artefatto di livello epico;
Flauto della Palude Nera: strumento musicale, artefatto di livello avanzato;
Liuto di Luke Mannersworth: strumento musicale;
Itinerante: mantello, artefatto di livello epico;
Fumogerno: oggetto dell'erboristeria;
Sfera dell'evocazione: oggetto dell'erboristeria;
Fabula: spada corta;
Pistole ad avancarica: arma da fuoco piccola, 5 4 3 colpi.



Abilità Passive

Il cantastorie: le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate; possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento; fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche il corpo del caster potrà essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione;
Il vagabondo: non si sviene sotto il 10% delle energie; malia psionica passiva di fascino;
Scarabio: possibilità di parlare amichevolmente con animali non più grandi di uno scoiattolo; il peso del corpo di Taliesin è pari a quello di uno scarabeo e non emette rumori mentre cammina; senso di inadeguatezza nei confronti della natura;
Il Flauto della Palude Nera: il suono del Flauto provoca negli ascoltatori un senso di profonda insicurezza;
Itinerante: immunità da auspex passivi.



Abilità Attive


Autocontrollo, pergamena ultima: natura psionica; consumo variabile, conta come una normale difesa variabile da attacchi psionici, che tramite un consumo appropriato renderà la mente del caster sfuggente e inattaccabile. (MEDIO)
Menzogna, pergamena iniziale: natura psionica; consumo medio, vincolo vocale, gli ascoltatori subiranno un danno basso da confusione alla mente e giudicheranno indubbiamente veritiere le parole del caster, reagendo nel modo più affine alla loro psicologia. Contrastabile con normali difese psioniche.

Attiva di talento, energia verde: natura magica; spendendo un consumo medio il caster ricreerà un’immagine illusoria a suo piacimento, che ingannerà tutti e cinque i sensi dell’avversario. Essa sarà completamente innocua, potrà compiere qualsiasi azione ma si dissolverà nel caso in cui venga colpita o cerchi di attaccare. Permarrà per due turni compreso quello di attivazione e sarà visibile da chiunque. SECONDO TURNO, svanita.



Ricapitolando...

Partiamo dall'inizio: Ceo si difende dal tuo attacco psionico, e si accorge della tua controffensiva grazie alle cs in riflessi e attenzione. Schiva dunque la bomba, e poi ecco l'offensiva.
Estrae il fumogeno e lo tiene in mano. Mediante il discorsetto lancia la pergamena Menzogna, per confondere sia te che Gargantua: è lui l'obiettivo della offensiva successiva. Taliesin cerca di confondersi con la copia ancora attiva, sfruttando il momento di confusione dovuto eventualmente alla pergamena. La copia ti attacca, o meglio, finge di farlo: intanto il pg reale corre verso gargantua, lo confonde con il fumogeno e, avvicinatosi, spara al ginocchio (o sotto, in modo che ci arrivi) e infila la lama proprio nel punto dove ha appena sparato. Intanto la copia si dissolve, e di conseguenza anche la passiva che modifica l'aspetto.

Ammettiamolto: in questo duello la gara è chi ci mette di più a rispondere. Il mio comportamento resta ingiustificabile, ma eravamo d'accordo che i tempi di risposta sarebbero stati illimitati, quindi hai solo le mie scuse.


 
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view post Posted on 18/12/2013, 17:26
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Le parole del Titano entrarono dritte nel cuore di Kermis, scombussolandone l'equilibrio, destabilizzando la natura insita in lui come dardi avvelenati del più potente degli intrugli: la verità.
Ceo stava parlando con saggezza, sì, ma anche con sincerità, perché è ciò che lo contraddistingueva dagli altri Titani - aveva riferito Crono -, essere sincero ed onesto. Era il tassello di un progetto molto grande, un progetto che di certo aveva lasciato spazio alle menzogne e agli inganni; forse l'intera famiglia dei Titani era fondata sulla disonestà del Tempo. Forse, pensava Kermis sin da quando aveva stretto un accordo con egli, quei Titani non sapevano davvero a cosa andavano incontro. Il Mercante, invece, pur non appartenendo alla loro famiglia per origine, riusciva a scorgere nell'orizzonte che mirava all'Olimpo una nota di terrore e desolazione, un misto di sensazioni che avrebbe spaventato chiunque. Yu in particolare, che era parte scatenante di quella nota.
La verità è estremamente relativa; su questo concetto si basava l'intera fase di negoziazione di un bene, Kermis lo sapeva fin troppo bene. Ceo diceva la verità, ma la sua. Egli non era stato avvisato dei rischi che correva, di ciò che stava preparando, dell'animo corrotto di colui che stava servendo ed aiutando. Egli conosceva solo una delle tante verità legate a Cronos, eppure avrebbe difeso quella fiamma leggera al costo della propria vita, senza curarsi di eventuali ripercussioni sulla propria coscienza o sul proprio spirito. Egli era libero, e libera era la sua interpretazione dei fatti.
Il Mercante non poteva sopportare tanta libertà. Da sempre Yu Kermis era alla ricerca delle tante verità del mondo; sin da quando era piccolo, non faceva altro che cercare risposte su sé stesso, sulla propria famiglia, sul proprio lavoro, ma in particolar modo, egli cercava risposte sul Tempo, quell'ente così lontano da tutti da sembrare irrecuperabile. Lui lo aveva trovato, il Tempo, nascosto in una dimensione esterna alle leggi del mondo umano e del Continente, nascosta negli antri del fallimento e di una vita condotta alla ricerca della vendetta. Lo aveva trovato e aveva parlato con lui, stringendo un accordo che li avrebbe legati fino alla morte di uno dei due. Nel momento stesso in cui l'accordo fu siglato, Kermis avvertì la sensazione di aver sbagliato, di aver commesso un errore enorme; come poteva un uomo scendere a patti con il Tempo, che regna su ognuno di noi? Proprio per questa ragione l'Invisibile non aveva mai considerato Crono come un suo amico, né come un alleato dal quale inspirarsi o trarre fiducia.
Il Tempo, per lui, era solo un errore.
Un errore al quale dover rimediare.


Portò le mani alla testa, cercando di scacciare quei pensieri.
Quando la nebbia si dissolse del tutto riuscì a scorgerle, le due figure - quella di Ceo ed un'altra figura ad egli simile - che correvano verso due direzioni opposte. Verso la figura del Mercante - quella di Ceo - la prima, mentre la seconda caricava direttamente il suo amico Titano, Gargantua. Senza perdere tempo l'Invisibile si preparò ad affrontare l'offensiva del nemico, ma l'attacco del ragazzo si fermò a mezz'aria, bloccato da una forza che lo rendeva simile ad una statua. Al contrario, dall'altra parte del Memoriale si udì un colpo d'arma da fuoco, seguito dal clangore del metallo che danneggia la roccia.
Si voltò veloce verso il suo compagno roccioso, ma questi stava già gridando.

hole_zps58de2ae5

« Non devi toccarlo. »
Aprì la bocca appena, ma il suono della sua voce riecheggiò più volte nel Memoriale.
Lì, dove tante voci si erano spente, ecco apparire la sua. Motivazioni ben differenti da quelle dei Titani, non mirate al raggiungimento di uno scopo, ma alla sua preservazione. Kermis poteva essere considerato un Titano a tutti gli effetti, ma egli non desiderava l'Olimpo, perché il suo Olimpo era già arrivato.
Gargantua.
« Non puoi raggiungerlo in nessun modo. Lascia che quest'incubo finisca, Ceo, una volta per tutte.
Lasciati morire.
»
Così partì lo spuntone d'inchiostro atto ad accecarlo.
Poi una sola corsa, in direzione unica. Il suo cuore.

Perché so quanto può essere difficile vivere all'oscuro della verità.
Ed io voglio aiutarti.




CS: 4 {1 Lucidità, 2 Intuito, 1 Destrezza}
Mana: 25%. {Alto + Basso}
Stato Fisico: Danno basso alla spalla destra. {93,75%}
Stato Mentale: Danno basso alla mente. {93,75%}

Gargantua
CS: 4 {2 Resistenza, 2 Forza}
Stato Fisico: Danno medio + basso al polpaccio destro. {81,25%}
Stato Mentale: Danno basso alla mente. {93,75%}

FBxhE


Passive.

Deal. Le persone vittime di un accordo di Kermis riveleranno a questi il proprio passato e l'immediato futuro. Le condizioni poste dal mercante saranno viste come vere e proprie imposizioni morali. Kermis è considerato fuori scala. Kermis può partecipare agli eventi Toryu.
Spy. Kermis è in grado di parlare qualsiasi lingua. Kermis è in grado di capire se il suo interlocutore sta mentendo.
Invisible. Difesa da psioniche passive. Auspex passivo per coloro che sono attorno a Kermis. Kermis può guardare nelle ombre o attraverso altri impedimenti esterni.
All magic comes with a price. Quando Kermis utilizza una tecnica del contratto, può infliggersi un danno psionico Basso per caricarlo di un punto sangue.
Now tell me: what do you want?. Kermis riesce a percepire l'aura delle persone che hanno bisogno di esprimere un desiderio.
Cappa. Kermis può liberare cenere dalla sua cappa a suo piacimento, tale cenere sarà considerata come una psionica passiva che altera i sensi. Inoltre, il mercante potrà utilizzare tale cenere per attaccare - fanno fede le sue CS -.

FBxhE


Attive.
CITAZIONE
{4/10 alto; Kermis pone una condizione al suo avversario, che potrà scegliere di rispettare o meno tale condizione - che non potrà mai eccedere i limiti dell'azione comune -. Nel primo caso, l'avversario riceverà un danno pari alla metà del consumo speso - medio [Magico] -, in caso contrario il danno che l'avversario riceve è pari al consumo speso maggiorato di una malia - Alto [Magico] che causa anche una malia di confusione -. Le ferite dell'avversario saranno rappresentate da bruciature, che ricorderanno loro il prezzo da pagare per un accordo; la tecnica può essere evitata con un'opportuna difesa psionica di livello Alto}

CITAZIONE
{6;7/10 BASSO x2; Kermis può evocare pergamene ed inchiostro per aiutarsi in combattimento; le pergamene potranno essere utilizzate solo per difendersi, l'inchiostro rovente solo per attaccare e la loro potenza sarà pari al consumo speso}

FBxhE


Riassunto.

Sia Kermis che Gargantua subiscono il danno psionico. Ingannati dalla copia e dal fumogeno, inoltre, Gargantua riceve in pieno il danno all'altezza del polpaccio - incassando un danno Medio + Basso -. Kermis passa all'offensiva, utilizzando la sua abilità per porre condizioni: la condizione è "resta fermo e fatti colpire". Dunque utilizza un fumogeno per non farsi vedere mentre Gargantua ti carica, sferrando un colpo fisico. In realtà il colpo vero e proprio proviene da Kermis, che dopo aver lanciato una scia d'inchiostro all'altezza degli occhi - con l'intento di accecarti - a consumo Basso, carica con il suo bastone e mira al cuore. L'attacco di Gargantua avviene circa cinque secondi prima di quello di Kermis, non in contemporanea.
Non preoccuparti per i ritardi, tanto ci rimane l'ultimo turno.
A te!
 
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view post Posted on 30/12/2013, 13:14
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Cardine
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Ceo rifiuta l'offerta, orgoglioso.
La sua ira, emozione che poco gli si addice, è ormai un lontano ricordo.
Non resta fermo, ma risprofonda nell'oblio, perdendo il controllo di quel debole corpo.
Sa che il tempo è ormai arrivato, e che Febe lo aspetta.

Chiude il suo occhio che tutto indaga, poi resta immobile, silente,
in attesa.
Di nuovo.



Imprigionato in un qualche oscuro anfratto della mia mente, rannicchiato e stanco, vidi qualcosa spezzarsi. Fu come se qualcuno schiudesse una porta, al di là della quale risplendeva una luce abbagliante. Alla disperata ricerca di un po' d'aria, mi scagliai di corsa verso l'apertura, terrorizzato al solo pensiero di vederla richiudersi davanti ai miei occhi. Varcai la soglia senza fermarmi, con la stessa foga di un naufrago che riemerge dal sott'acqua alla disperata ricerca d'aria, e ad accogliermi fu un dolore atroce su tutto il corpo, come se qualcuno stesse imprimendo centinaia di marchi con ferri roventi. Se non altro il dolore servì a farmi tornare perfettamente cosciente in poco tempo.


Una nube di fumo esplose vicino a me, avvolgendomi. Sapevo cosa sarebbe seguito, perciò cominciai ad indietreggiare rapidamente, schivando prima il poderoso attacco del golem, e poi sfuggendo all'aggressione dell'uomo. Ad ogni movimento troppo brusco la pelle bruciata si tirava, provocando dolori lancinanti. Ci volle tutto il mio impegno - e forse tutta la mia fortuna - per evitare che la punta del lungo bastone mi infilzasse tra le costole. La rapida ritirata mi portò però esattamente tra le gambe del gigante, una posizione nettamente sfavorevole e scomoda. Presi fiato, affannosamente, ragionando per qualche istante sul da farsi.


Mi feci prendere dalla disperazione, ma in fondo era inevitabile che succedesse: Ceo mi aveva semplicemente abbandonato, lasciandomi in balia degli eventi: sarei potuto morire, se non mi fossi deciso rapidamente. Una situazione a dir poco spiacevole, degenerata per colpa sua. Qual'era il suo guadagno, però? Se fossi morto, anche la sua entità sarebbe andata persa. Avrebbe dovuto proteggermi, e non mettermi nei guai. Evidentemente c'era qualcosa, dietro, legato a quei due. Ma cosa avrei dovuto fare a quel punto? Arrendermi? Scappare? Spiegare all'uomo che no, non ero io quello di poco fa? Solo uno stolto avrebbe creduto ad una cosa del genere, e l'uomo ed il gigante parevano seriamente intenzionati a porre fine alla mia esistenza.


Se solo avessi saputo che prostrarmi al volere di un Titano avrebbe comportato tutti quei rischi... Di sicuro da solo non ce l'avrei mai fatta, contro qui due: avevo bisogno di un aiuto, di un espediente per poter salvare la pelle. « Scarabio, amico mio, aiutami. Sono io, Taliesin » sussurrai appena, con voce pietosa. Mi sembrò di udire un leggerissimo ronzio in tutta risposta, perciò raccolsi la pistola e sforderai la spada.


L'uomo, e lui solo, avrebbe visto centinaia di piccoli scarabei fuoriuscire da sotto il mio mantello, per poi sciamare tutti verso di lui, avvolgendolo e mordendo le sue carni. Io scattai in avanti, per raggiungerlo e menare un disperato fendente in pieno petto. Volevo soltanto arrivare alle sue spalle, per poi allontanarmi da lui e dal golem, indietreggiando verso il limitare della radura. Tutti i pensieri sull'accaduto avrei dovuto farli in un secondo momento, poiché la priorità era prima di tutto quella di fuggire di lì sano e salvo. Eppure quell'ultimo sforzo aveva prosciugato anche le ultime energie. Non potevo permettermi più nemmeno il minimo errore.



- Taliesin -


Energia

5 / 100
CS

5
ingegno x2
riflessi
attenzione
fortuna
Status fisico
4 / 16
(ustioni su tutto il corpo)
Status mentale
0/16
(illeso)
Razza
Umano
Dominio
Illusionista
Classe
Ladro
Energia Verde - Pericolosità D

5 - 10 - 20 - 40
(standard)


Equipaggiamento

Scarabio: artefatto di livello epico;
Flauto della Palude Nera: strumento musicale, artefatto di livello avanzato;
Liuto di Luke Mannersworth: strumento musicale;
Itinerante: mantello, artefatto di livello epico;
Fumogerno: oggetto dell'erboristeria;
Sfera dell'evocazione: oggetto dell'erboristeria;
Fabula: spada corta;
Pistole ad avancarica: arma da fuoco piccola, 5 4 3 colpi.



Abilità Passive

Il cantastorie: le illusioni non necessitano di vincoli fisici, come il movimento e la voce, per essere castate; possibilità di modulare tono, volume e punto di provenienza della propria voce a piacimento; fintanto che un’altra illusione è attiva, come effetto aggiuntivo anche il corpo del caster potrà essere modificato a proprio piacimento, nonostante rimanga una semplice illusione;
Il vagabondo: non si sviene sotto il 10% delle energie; malia psionica passiva di fascino;
Scarabio: possibilità di parlare amichevolmente con animali non più grandi di uno scoiattolo; il peso del corpo di Taliesin è pari a quello di uno scarabeo e non emette rumori mentre cammina; senso di inadeguatezza nei confronti della natura;
Il Flauto della Palude Nera: il suono del Flauto provoca negli ascoltatori un senso di profonda insicurezza;
Itinerante: immunità da auspex passivi.



Abilità Attive


Inafferrabile liberazione, pergamena ultima: natura fisica; consumo variabile, grazie alla sua fortunosa rapidità il caster diventerà in grado di evitare offese fisiche o magiche avversarie semplicemente schivandole, con un consumo di energie adatto. La tecnica può essere usata a 360°, perdendo effettività come tutte. Inoltre tramite un consumo nullo sarà possibile aprire lucchetti, serrature ed altre ostruzioni non magiche. (consumo medio)
Scarabio: Tecnica di natura psionica, consumo Medio. Il caster lancerà un attacco psionico diretto alla mente dell’avversario, materializzando nella sua immaginazione migliaia di scarabei che assaliranno e morderanno l'avversario; la tecnica causa danni alla mente.



Ricapitolando...

Sono riuscito a ritagliarmi questa giornata per postare.
Subisco la tua tecnica alta senza accettarne le condizioni e, rocambolescamente, schivo gli attacchi fisici e l'inchiostro con un consumo medio della pergamena inafferrabile, ex liberazione, ex-ex lockpick (il duello è durato così tanto che ha avuto il tempo di cambiare nome :argh:). Taliesin torna in sé e, spalle al muro Gargantua, chiede aiuto all'amichetto Scarabio. Lancia una tecnica psionica e infligge un attacco fisico a Yu, fuggendo dal gigante e cercando di arrivare dopo l'attacco alle spalle di Kermis. Inizierà poi a indietreggiare, preparando la fuga.

Grazie mille dell'opportunità: mi sono divertito molto, nonostante i tempi biblici dovuti in gran parte alla mia pigrizia.


 
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view post Posted on 1/1/2014, 18:00
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Digrignò i denti ed urlò, non appena vide che il suo attacco e quello del suo compagno non erano andati a segno. Un urlo, però, che nascondeva molteplici sentimenti al suo interno. Rabbia, senz'altro; la rabbia di non avere avuto successo in un'azione, la rabbia che il Mercante provava ogni volta che perdeva. Casi isolati, certo, ma che avevano un alto prezzo da pagare, un prezzo che a lui non andava giù per niente. Soddisfazione, poi; la soddisfazione di aver intrapreso la battaglia con un guerriero degno di tale nome. Stava sfidando un Titano e di certo non stava soccombendo sotto il suo potere e la sua saggezza. Al contrario, sentiva di procedere molto bene all'interno del duello. Lui, che pur essendo stato nominato dal Tempo un Titano, altro non era che un uomo con uno strano appellativo. Un mercante, un uomo d'affari la cui ricerca è volta solo alla soddisfazione delle proprie voglie. La stessa soddisfazione che provava nel vedere che, in fondo, aveva ragione. Il Tempo non era invincibile, il suo punto debole risiedeva proprio in quello che definiva il suo esercito: i Titani. Kermis era stato lungimirante, egli in fondo era a conoscenza dell'obiettivo bieco di Crono, un obiettivo che non vedeva l'ora di distruggere, anche se ciò avrebbe significato venire meno al suo patto. I Titani erano il cerotto che avrebbe guarito la sua ferita. Pace, infine; la pace di non aver spezzato la vita di un uomo prima del suo tempo. Talieslin e Ceo sarebbero stati molto importanti in un futuro prossimo, egli riusciva ad avvertirlo e ne era estremamente felice.
Guardò gli occhi del Titano, carichi di un senso di estremo abbandono e malinconia. Gli occhi di chi ha condotto la propria vita alla ricerca di un qualcosa che non sarà mai recuperabile, se non attraverso il potere dei Miracoli. Occhi che Kermis conosceva bene, perché riusciva a riflettere sé stesso in quell'immagine.
Crono, ho adempiuto alla tua richiesta.
Ora è il tuo turno di pagare pegno.


Quando il fumogeno si dissolse, Kermis riuscì a vedere benissimo il suo avversario proprio davanti la figura rocciosa di Gargantua.
Improvvisamente lasciò che l'aria fredda del Memoriale entrasse negli spiragli del suo mantello, dal quale uscirono creature dall'aspetto simile a quello di formiche, ma ben più grandi e minacciose. Un senso di terrore e disgusto iniziò ad assediare la mente del Mercante, che prontamente chiuse gli occhi, concentrandosi solo sulla propria figura e quella del Gigante. Null'altro aveva più senso; quando aprì gli occhi, le creature erano sparite ed il suo avversario già caricava per una nuova offensiva. Lo schivò appena, Yu Kermis, il colpo di spada, procurandosi una piccola ferita alla spalla destra, già in precedenza danneggiata. Nonostante il colpo, però, la carica nemica non si arrestava. Quella che sembrava una normale offensiva si era rivelata solo uno stratagemma per continuare sulla sua strada, cercando di scappare dal Mercante e dal suo amico.
I passi pesanti di Gargantua intonarono un inno veloce che però fu arrestato dal segno chiaro di arresto da parte del suo padrone.

« Lasciamolo andare. » proferì, con la più devastante calma che poteva pervadere le sue parole. « Ha un compito che lo aspetta. »
Kermis aprì il palmo della mano, rivelando una lettera scritta su una delle sue amate pergamene bianche. La lanciò, lasciando che l'aria la portasse a chi doveva.
Il tramite che lo avrebbe fatto ricongiungere con lo Specchio.
Confido in te, Ceo.

PER MNEMOSINE





CS: 4 {1 Lucidità, 2 Intuito, 1 Destrezza}
Mana: 15%. {Medio + Nullo}
Stato Fisico: Danno medio alla spalla destra. {87,50%}
Stato Mentale: Danno basso alla mente. {93,75%}

Gargantua
CS: 4 {2 Resistenza, 2 Forza}
Stato Fisico: Danno medio + basso al polpaccio destro. {81,25%}
Stato Mentale: Danno basso alla mente. {93,75%}

FBxhE


Passive.

Deal. Le persone vittime di un accordo di Kermis riveleranno a questi il proprio passato e l'immediato futuro. Le condizioni poste dal mercante saranno viste come vere e proprie imposizioni morali. Kermis è considerato fuori scala. Kermis può partecipare agli eventi Toryu.
Spy. Kermis è in grado di parlare qualsiasi lingua. Kermis è in grado di capire se il suo interlocutore sta mentendo.
Invisible. Difesa da psioniche passive. Auspex passivo per coloro che sono attorno a Kermis. Kermis può guardare nelle ombre o attraverso altri impedimenti esterni.
All magic comes with a price. Quando Kermis utilizza una tecnica del contratto, può infliggersi un danno psionico Basso per caricarlo di un punto sangue.
Now tell me: what do you want?. Kermis riesce a percepire l'aura delle persone che hanno bisogno di esprimere un desiderio.
Cappa. Kermis può liberare cenere dalla sua cappa a suo piacimento, tale cenere sarà considerata come una psionica passiva che altera i sensi. Inoltre, il mercante potrà utilizzare tale cenere per attaccare - fanno fede le sue CS -.

FBxhE


Attive.
CITAZIONE
{passiva razziale mezzodemone + MEDIO [pergamena Autocontrollo]; Kermis non sarà intimorito da alcuna passiva psionica. Per attacchi di maggiore entità alla sua mente, inoltre, egli sarà in grado di difendersi al meglio, rinforzando la sua mente con uno scudo che lo difenderà da qualsiasi attacco - la difesa psionica è pari al consumo speso -}

CITAZIONE
{6;7/10 NULLO x2; Kermis può evocare pergamene ed inchiostro per aiutarsi in combattimento; le pergamene potranno essere utilizzate solo per difendersi, l'inchiostro rovente solo per attaccare e la loro potenza sarà pari al consumo speso}

FBxhE


Riassunto.
Kermis si difende dalla tua offensiva psionica con la pergamena Autocontrollo a consumo Medio, nullificando quindi il danno. Schivo parzialmente il fendente, procurandomi un danno Basso alla spalla destra. Gargantua cerca di seguirti mentre scappi, ma Kermis lo ferma: il suo scopo - cioé quello di testare la tua forza - è stato raggiunto. Utilizza la vaiabile delle pergamene a consumo nullo per lanciarti una pergamena, con la scritta: "Per Mnemosyne". E' una sorta di lettera chiusa, a te decidere se leggerla o meno - nel caso mi invii un mp -. Ho preferito non attaccarti con il secondo slot sia perché è l'ultimo turno e non sarebbe sensato, sia perché mi fa molto più comodo a livello narrativo e di storia Cronos.
Grazie per il duello, ci si vede in quest! 8D
 
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Caccia92
view post Posted on 3/1/2014, 23:48




- Giudizi -




» Hole
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

Scrittura: Voglio farti i miei più sinceri complimenti per come hai gestito questa giocata, immergendo il tuo personaggio in un'ambientazione a te estranea e, a dirla tutta, non troppo inerente alla psicologia del bardo. Ho apprezzato tantissimo il cambio di prospettiva che ti ha portato ad annullare completamente il lato umano di Taliesin in favore di una compostezza glaciale per interpretare al meglio il titano. Ceo spicca per la sua durezza, per il suo fare sicuro e contrapposto al cantastorie, per le sue frasi enigmatiche riguardo la scienza e la tecnologia. Molto azzeccati questi passaggi per definire Ceo proprio come promotore dell'innovazione. Ho sperimentato anche io molte volte - non tutte con successo - questa modalità di scrittura e devo dire che tu hai fatto un lavoro egregio. Le due parti mentali in questo duello sono talmente differenti e talmente opposte che mi sorprende la tua costanza nell'utilizzarle. I post, seppure brevi, racchiudono una qualità elevatissima e, per chi legge, sembra proprio di esplorare due mondi staccati. L'uomo e il titano. L'insicurezza, i dubbi, la clemenza per Taliesin; la freddezza, la forza e la decisione per Ceo. Persino il combattimento si spezza quando muti il contenuto dell'involucro del tuo personaggio. Il titano disprezza il proprio corpo fragile, ma lo sfrutta per i suoi fini. Mi è piaciuto anche il modo in cui hai raggiunto il cimitero delle colonne e la storia in generale. Non ho riscontrato errori ortografici. I pensieri sempre presenti e chiari, l'introspezione eccellente.
Voto [7,5]

Strategia: Partivi in svantaggio, ma non ti sei assolutamente tirato indietro. Parti subito con una combinazione atta a destabilizzare i sensi dell'avversario e a prenderlo di sorpresa, combinazione molto azzeccata anche per fare da contorno all'introspezione. Questa nebbia magica ti ha aiutato per buona parte del duello e ha favorito l'utilizzo delle tue tecniche illusorie. Ti nascondi, sfrutti le debolezze dell'avversario, ti mantieni a distanza per provare a colpire dall'ombra. Un atteggiamento che poi si è raffinato quando Ceo ha preso il posto di Taliesin. Sapevi di essere in difficoltà contro due avversari contemporaneamente, quindi hai colpito prima l'uno e poi l'altro. Ho notato che il tuo scopo era quello di giocare tutte le carte ignorando il costrutto, ma poi hai dovuto riadattare la strategia per debilitare il golem che ti ostruiva troppo la vista. Buono il cambio, anche giustificato dalla mentalità di Ceo. L'unico appunto che mi sento di farti è di non aver sfruttato appieno l'incapacità del tuo avversario di rilevarti, sparando solo un colpo di pistola quando hai generato la copia illusoria. Per il resto hai fatto un buon lavoro, anche in fase difensiva.
Voto [7]

Sportività: Devo segnalare una cosa ad entrambi. Secondo me avete valorizzato troppo i CS per alcune azioni puramente fisiche, valutando eccessivamente le vostre capacità di intuito e prontezza di riflessi. In alcune situazioni hai dato poco peso - sempre secondo un giudizio puramente soggettivo - alla forza dell'avversario, scansando senza troppe considerazioni le offensive portate contro la tua persona. Il gargantua era presente e i suoi movimenti avrebbero per lo meno destabilizzato la tua concentrazione. Non è un vero e proprio errore, i CS sono sempre difficili da valutare. Non tengo conto, ovviamente dei tempi di risposta in quanto avevate deciso di ignorarli. Per il resto vi siete comportati entrambi bene e con sportività.
Voto [6,5]



» Y u
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

Scrittura: Intanto devo congratularmi per l'ambientazione che hai creato per questo duello e per il tuo ciclo in generale. Mi sono dedicato parzialmente alla lettura di Cronos perché è davvero interessante vedere come si intrecciano i vari piani dei Titani, di come il Tempo prenda il sopravvento su tutto e di come i titani stessi si comportino, alla fine, come uomini. Della tua interpretazione ho apprezzato particolarmente la spiegazione del legame tra te e Cronos, legame in cui mi sono riconosciuto molto. Più in generale mi sono immerso abbastanza facilmente nella filosofia che stai portando avanti. Anche Yu si è reso conto dell'errore, ovviamente in senso diverso dal mio personaggio. Lasciando stare questo complimento che deriva da una visione personale delle cose, il tuo scritto spicca per la qualità che mi aspettavo da te e da una profonda conoscenza del personaggio. Si riesce a capire che Gargantua è qualcosa di più di un semplice costrutto ed è evidente che per Yu questo allacciamento deriva non da una costrizione, ma dalla volontà di costruire un'amicizia. Ho trovato qualche errore di battitura, inezie in confronto alla mole di lavoro eseguita. Non mi sento di darti consigli per il semplice fatto che sei molto navigato e penso che questa sia la direzione che vuoi dare alla tua storia. Bene anche le modalità con cui hai accompagnato il tuo avversario verso una fine precisa e ben studiata.
Voto [7,5]

Strategia: Molto buona. Ho notato che ti sei trovato in difficoltà quando il tuo avversario ha utilizzato la tecnica della nebbia, difficoltà derivata soprattutto da una sua eccellente combinazione di passive. Questo non ti ha spaventato, anzi, ti ha spronato a dare il meglio di te nel corso del duello. Hai soppesato a questa tua mancanza con una serie di tecniche difensive ad area che ti hanno permesso di non prendere eccessivi danni. L'uso del tuo costrutto è stato ostacolato dalla strategia avversaria, ma questo non ha pesato più di tanto con le tue mosse. Bene il cambio dal comparto fisico a quello psionico per colpire il nemico, buono anche lo spostamento nella nuvola di cenere per evitare di essere bersagliato troppo dagli spari della pistola. Ottima l'offensiva finale che costringe Hole a decidere se prendere un danno o l'altro. Non ho molti appunti da farti, forse avresti potuto sfruttare meglio il golem - ma sarebbe andato incontro alla psicologia del tuo personaggio, quindi è giustificato.
Voto [7]

Sportività: Signorile. Come ho già detto al tuo avversario, in alcune situazioni giustifichi le tue azioni basandoti troppo sui CS, ma questo non è un errore pesante. Bravo, invece, a segnalare sempre la tua possibilità di fallire i colpi nel mezzo della nebbia e l'ultima tecnica portata a consumo nullo per non infierire su un avversario che ovviamente non avrebbe potuto rispondere. Espediente narrativo, ok, ma molto sportivo in ogni caso.
Voto [7,5]



- Medie -

Hole [7] --- Y u [7,33]

Duello estremamente interessante, sia dal punto di vista del puro confronto, sia per quanto riguarda la storia. Il combattimento è stato vinto dal migliore solo per merito e non per sbagli dell'avversario. Lo sfondo c'era, le premesse anche, bravi ad aver costruito una scena da ricordare. Interazioni anche a livello psicologico hanno fatto da contorno ad un evento che probabilmente rientrerà in un ciclo più ampio, ma che non resterà in ombra rispetto alle altre giocate. Complimenti a tutti e due.
Il vincitore ha diritto ad un post autoconclusivo, senza possibilità di uccidere o derubare l'avversario. Per domande, insulti o quant'altro, la mia casella dei messaggi è a vostra disposizione. Y u guadagna 733 gold, Hole 350 gold. Mi assegno una ricompensa di 350 gold per la correzione.
Assegno, inoltre, un punto promozione all'utente Y u per la giocata.
Aggiorno.

 
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11 replies since 22/8/2013, 17:54   370 views
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