Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Zorien, The Fallen Angel

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view post Posted on 20/9/2013, 23:21
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Razza: Incarnazione [Avatar]
Sesso: Maschio
Età: Apparentemente 25 circa, effettiva più di un secolo
Allineamento: Caotico Neutrale
Classe: Protettore del Sapere [Sciamano]
Talento: Esperienza Secolare [Stratega]
Clan: Sorya
Energia: Bianca
Pericolosità: G
Banca: Conto di Zorien
Astuzia [1CS]
Agilità [1CS Forma Angelica]



L'Abito non fa lo Sciamano
L'aspetto con cui Zorien decide di mostrarsi quando è nella sua forma umana è solitamente sempre lo stesso. Un uomo all'incirca di venticinque anni, slanciato, dal fisico asciutto e tonico. Alto quasi due metri, dal portamento sicuro, la schiena dritta. La pelle quasi diafana lo fa sembrare simile ad un elfo, così come le iridi di un viola profondo e inquietante. Non ha però orecchie a punta che possano far pensare ad un origine elfica. I capelli corvini solitamente ricadono lungo la parte superiore della schiena in una minuta coda eseguita quasi in prossimità delle punte. Il viso presenta una mascella non troppo squadrata nascosta da una barba tagliata corta, che aggiunge un'aria di mistero a quell'uomo apparentemente distante da tutto il resto. Un espressione fredda e distaccata, che all'occasione accoglie dei sorrisi maliziosi che non lasciano trasparire altro che perversione. Gli abiti sono per lo più semplici, avendo vissuto lontano dalla civiltà. La maglia di stoffa grezza è coperta da una lunga giacca scura piena di tasche interne, dove Zorien raccoglie e conserva i semi delle più svariate piante. Essa ricopre in parte anche i logori pantaloni, sormontati a partire da metà degli stinchi dalle calzature, pesanti stivali di nera pelle, unica parte dell'abbigliamento ad essere tenuta con estrema cura.


L'altra Faccia della Medaglia
Quella umana, però, non è che una mera facciata, un'illusione viva, atta a nascondere la vera natura di Zorien. Una figura angelica, un manifestazione quasi divina, un'incarnazione di pura energia. Non sbagliamoci, però, non tutti gli angeli sono bianchi e splendidi come ci si aspetta. Zorien, infatti, non possiede nessuna delle peculiarità che si attribuiscono ai comuni angeli, se non si considerano le ali, pur anch'esse diverse. L'altezza aumenta, arrivando fino ai 3 metri circa. La cute assume un tono freddo, tendente all'azzurro. Inoltre essa e ricoperta di glifi e rune in antichi linguaggi ormai persi, messi in rilievo su tutto il corpo come vene gonfie di furore. Gli arti superiori si moltiplicano, andandone ad aggiungere un paio al si sopra delle spalle, perfettamente uguali tra di loro. Le mani coperte da una membrana molto resistente e scura che va a ricoprire gli artigli, rendendoli un'arma letale. essa va a sfumare sulle braccia, rendendola omogenea con la pelle. Le ali sono composte da piume nere e trasandate, cuciture si intravedono qua e là a tenerle unite, con fili lasciati penzolare al vento. Al di sotto di quelle più grandi ve ne sono altre due paia, più piccole, dall'aspetto quasi normale, e dalle sfumature più tenui. Anche i capelli mutano drasticamente. La coda si scioglie, i capelli si allungano da un lato e si accorciano dall'altro. Difatti sulla parte destra del cranio essi risulteranno rasati, mentre dal lato opposto si avrà un lungo ciuffo nero e che percorre il corpo dell'"angelo" fino alla vita. Il viola delle iridi si attenua leggermente e va ad invadere sia la pupilla che la sclera, lasciando solo due orbite violacee e vuote. La bocca risulterà cucita, pur permettendo all'avatar di parlare normalmente, quasi come se i fili fossero prodotti spontaneamente dalle labbra violacee. Al di là di esse una dentatura affilata, ma la valenza dei sorrisi non cambia.



La Mente di un Angelo Molte sono le ipotesi, e altrettanti i pregiudizi, rivolte al cervello di un avatar, che sia esso angelico o demoniaco. Molte delle razze meno longeve li reputano degli spocchiosi, arroganti, egoisti e distaccati dal resto del mondo. Questo è in parte vero, ma non del tutto. Queste descrizioni rispecchiano appieno una delle categorie di incarnazioni, ma non quelli a cui sono specificatamente rivolte. Difatti i "mortali" spregiano in questo modo le mistiche creature che decidono di mostrarsi nel loro mondo, ma non pensano a coloro che non hanno interesse a vivere un'esperienza simile. Dovrebbero essere li appartenenti a questa categoria ad essere etichettati appieno con simili appellativi. Gli avatar, come Zorien, che decidono di sostare su Asgradel, anche per brevi tempi, non sono così estremi. In particolare l'angelico sciamano ha una mente calcolatrice. Apparentemente sembra fuori dal mondo, come se pensasse con un cervello che è fuori dagli schemi, e in parte è così, ma la verità è che tale comportamento deriva dal suo secolo e passa di esperienze. La sua impassibilità è tradita dalle sue espressioni sadiche e maliziose. Zorien si è ben presto abituato e fatto rapire dai divertimenti terreni. Non disdegna l'alcool, ne rifiuta una nottata immersa nella lussuria con una o più elle donne che può incontrare nelle sue rare incursioni fuori dalla foresta. Non è mai stato un segreto che è in grado di lasciarsi sfuggire parole non esattamente auliche. La sua freddezza deriva anche dal suo passato, nel quale rientrano le sue lunghe riflessioni sul proprio aspetto. Le domande che si è sempre posto confermano che il suo modo di pensare è tutt'altro che astrale rispetto a quello terreno. Di compagni ne ha sempre avuti pochi, se si escludono gli sciamani a cui ha deciso di dedicarsi. In generale con gli estranei è diffidente, perchè è stato abituato da essi ad essere così. Spesso ha la lingua tagliente e si abbandona a frasi ambigue o apparentemente senza senso. A differenza dei suoi "fratelli" angelici lui non si ritiene particolarmente superiore a uomini, elfi o nani, ha semplicemente più esperienza della maggior parte di loro. Se ne deduce che non escluda a priori la possibilità di familiarizzare con chi lo ritiene opportuno. Questo suo carattere si riflette in combattimento come un pensatore e stratega, che prima di lanciarsi sull'avversario lo studia e pensa al modo migliore per fronteggiarlo.

Un Secolo Nebbioso Zorien nasce, non sa come, non si ricorda se avesse genitori, ne fratelli o sorelle. Più di un secolo di vita ti porta a vivere un gran numero di esperienze, soprattutto se sei un angelo, e ogni tanto bisogna dimenticare il passato per far spazio al futuro, o semplicemente esso si assopisce spontaneamente. Per questo l'angelo non prova nemmeno a rimembrare momenti della vita che non ricorda, spesso non ci tiene nemmeno a farlo sapere agli altri. Ricorda fin troppo bene come i suoi compagni avatar parlavano delle razze terrene, di come denigrassero quelli della loro razza. E lui, bè, lui un po' era discriminato anche dai propri amici. Si è sempre domandato se fosse veramente un figura angelica, se uno dei suoi misteriosi genitori non fosse in realtà un demone, o se la sua stirpe scavasse le proprie origini in esponenti demoniaci. Fatto sta che il proprio aspetto fisico lo ha sempre messo in risalto sugli altri angeli, rendendolo a volte bersaglio di frecciatine. "Nel mondo terreno ci guardano già male, pensi che a te non riserverebbero un trattamento peggiore del nostro sapendo che sei un angelo con quell'aspetto? I terreni sono strani!" Queste erano in generale le parole che gli riservarono quando decise di abbandonare il proprio mondo extraplanare per distaccarsi dai compagni, per seguire tutti quelli che voleva palpare con mano cosa volesse dire vivere su Asgradel. Rispose a quelle male lingue in modo non molto garbato e fece di testa sua. Si mosse attentamente scegliendo con cura il posto dove fermarsi. I compagni avevano ragione, d'altro canto lui sapeva bene che la sua razza non veniva vista di buon occhio. Per questo si muoveva sempre in forma umana. Infine trovò il proprio posto. Affascinato dalle arti mistiche seguì le piste verso un fantomatico gruppo di sciamani completamente devoti alla natura, scomparsi da tempo. Lo trovò, ma con una deludente sorpresa essi non erano così numerosi. Decise di approcciarsi a loro, e fu in quel momento che per la prima volta scelse il suo definitivo nome terreno, Zorien, dato che il proprio nome originale sarebbe stato impronunciabile per le lingue terrene. Scoprì presto che essi erano si sciamani molto potenti, ma che ormai la loro stirpe si stava estinguendo, lasciando poche decine di esponenti. Zorian aveva trovato uno scopo su Asgradel, sarebbe rimasto con quella gente che non lo denigrava. Essi insegnarono loro le arti naturali, a chiedere al mondo di prestargli il proprio potere invece che piegarlo al proprio volere. Così l'angelo rimase, fino a che anche l'ultimo dei mistici non perì. Lui era rimasto l'unico a conoscere le loro antiche magie. Di propria volontà si era fatto carico di ereditare tale potere, per poterlo portare avanti nei secoli di vita che ancora lo aspettavano. In quella fitta foresta, ormai il suo tempio, però non vi era nient'altro che potesse giustificare la sua permanenza. Decise così di uscire allo scoperto, dopo anni passati come angelo e altri anni, seppur minori, passato tra la natura terrena, pensava di aver finalmente forgiato lo spirito giusto per poter vivere nel marasma di gente senza dar peso ai giudizi dei più. Stare tra gli alberi non era il modo giusto di onorare quell'antica magia, avrebbe dovuto portarla fuori, farla conoscere, solo così avrebbe potuto ringraziare quei nobili eremiti che lo avevano accolto.



Il Tramite dello Sciamano
[Arma iniziale corpo a corpo] staffqs
In realtà Zorien non ha bisogno di bacchette e pietre per comunicare con la natura, bastano poche parole o semplicemente il proprio pensiero, ma avere un supporto non fa mai male quando si è nel mezzo del combattimento. Questo antico bastone veniva tramandato di generazione in generazione all'interno della tribù di mistici in cui si era insediato. Quando furono prossimi all'estinzione il loro ultimo capo, detentore del bastone, decise di lasciarlo in eredità all'angelo come segno di riconoscimento, rispetto e appartenenza al gruppo. Per l'occasione venne modificato e rinfozato. Le strutture ossee che lo sovrastano, ormai consunte, vennero sostituite con nuovi palchi più grandi e acuminati. Ad esse vennero legati un paio di ciondoli di pietra utilizzati alla stregua di talismani portafortuna. Anche i ciuffi di pelo in fondo all'impugnatura vennero sostituiti scegliendo accuratamente dei rimpiazzi aventi colori che richiamassero la madre terra. Infine vennero aggiunti dei glifi sull'asta, eseguiti con un pastura ricavata da petali di fiori, erbe e un fungo particolare, da cui deriva il caratteristico colore azzurro acceso. Un volta concluso, il bastone risultava alto una quindicina di centimetri in meno di Zorien.


Il Tocco dell'Angelo
[Arma naturale corpo a corpo] Leggende, fiabe e luoghi comuni attribuiscono agli angeli poteri ancestrali, tra i quali sono spesso presenti tocchi mistici, risananti o benevoli. Chi scrive certe storie dovrebbe guardarsi maggiormente attorno, magari fare qualche esperienza in più prima di fermarsi a trarre conclusioni. Quando si trova in forma angelica, Zorien non ricalca esattamente le suddette descrizioni. Infatti le sue quattro mani appaiono tutt'altro che rassicuranti. All'incirca a metà braccio la pelle inizia a lasciare spazio, con mille sfumature tra l'azzurro pallido e il nero, ad un membrana particolarmente resistente. Essa si inspessisce leggermente quando arriva alle dita, culminando in artigli affilati e minacciosi. Questi possono rendere, se l'angelo lo desidera, una semplice carezza un'agonia.



Ali Oscure, Oscure Parole
[Arma iniziale da lancio (20)] Coloro che si lasceranno trarre in inganno dalle trasandate ali dalle nere piume che sovrastano la schiena di Zorien quando si trova in forma angelica, pagheranno care le loro affrettate valutazioni. Le parti prive di piumaggio, quasi scarnificate, i fili e le toppe ciondoloni che le tengono unite non sono frutto di pericolosi scontri o mortali incidente, ma fanno parte dell'aspetto dell'angelo fin dalla sua nascita. Esse quindi appaiono inutili, ma in realtà adempiono pienamente al loro scopo, e anche di più. Difatti, le oscure piume sono affilate come le migliori lame terrene e possono essere sfruttate in combattimento come armi mortali. A Zorien basterà un semplice e leggero movimento dell'apparato alare per scagliare contro il proprio nemico le proprie piume, esattamente come fossero coltelli da lancio. Dopo che esse si saranno separate dal corpo, basterà far passare un ammontare di tempo relativamente breve per far si che nuove piume prendano il posto delle precedenti, così che le ali dell'angelo appaiano sempre in "ottimo" stato e non si consumino a forza di utilizzarle a scopi offensivi.



L'Origine della Vita
[Oggetto] Prima di lasciare il proprio tempio naturale, Zorien ha deciso di portarne una parte con se. I lunghi anni passati immerso fra la flora più varia gli hanno permesso di studiare e riconoscere la maggior parte delle piante. Così a selezionato un vasta gamma di semi da tenere con se. Fiori, frutti, alberi, erbe, una selta varia. Tutti questi semi sono contenuti nelle numerose e ben tenute tasche interne della sua lunga giacca scura. Questi ricordi servono a non separarsi mai dalle proprie origini terrene, e chissà che in futuro non potrebbero servirgli per qualche scopo particolare.


Per non Dimenticare
[Oggetto] Molto tempo prima che Zorien si recasse su Asgradel, quando ancora viveva in mezzo ai propri "simili" senza doversi mascherare da umano, un amico gli fece questo dono. Ricorda a stento il nome, il suo volto risulta sfocato nelle sue memorie. Il tempo purtroppo gioca brutti scherzi anche alle menti migliori. Una cosa però la ricorda con certezza, egli era sempre presente. Era un vero angelo, non gli importava di quale aspetto avesse Zorien, lui era un compagno e così lo trattava. Consapevole del fatto che un giorno avrebbero potuto separarsi gli fece questo dono. Aveva raccolto alcune delle sue candide piume che erano delicatamente cadute dalle sue ali. Erano 5, tutte più o meno della stessa lunghezza, e tenute unite da un laccio molto resistente di coloro rossiccio. Glielo aveva donato per non fargli mai scordare che, per quanto potessero dirne gli altri, lui era un angelo, e non era l'aspetto che determinava la sua appartenenza alla suddetta razza. Infine la previsione si avverò, i due si separarono per motivi ignoti. Zorien, però non potrà mai scordarselo del tutto, non dopo quello che gli ha insegnato e lasciato.



Fedele Compagno
[Compagno Animale] Delle foresta l'angelo non si è portato via solo semi, ma anche un amico, se così lo si può definire. Incontrato durante la lunga permanenza, gli ha dato il nome di Nilintel. Si tratta di una creatura rettili forme, simile ad un'iguana. I muso non è molto allungato, la bocca presenta due file di affilati denti. Gli occhi di un giallo acceso sono vigli e guardinghi. Sulla testa si allunga un prominente cresta dalle sfumature violacee, che va ad estendersi sulla schiena fino ad estinguersi lungo la coda. Essa è affiancata da numerosi aculei dalle discrete dimensioni, che in stato di quiete la bestia tiene adagiate lungo la schiena. La coda è lunga quasi quando tutto corpo. Possiede due paia di zampe anteriori e un paio posteriori, che terminano con artigli di medie dimensioni. E' proprio questo ultimo particolare ad aver fatto avvicinare l'angelo, facendo sembrare avatar e rettile così simili eppure così diversi. Così il conniubio si è creato, uno sciamano con un animale da compagnia non è cosa rara, e la bestia risponde perfettamente ai comandi del padrone


Diverso dagli Altri
[Abilità raziale]Le leggende intorno agli angeli li accompagno sempre, anche se effettivamente non sono loro i fautori di tali storie. Miracoli, imprese impossibili, energie smisurate sono solo alcuni dei tanti poteri attribuiti alle create alate. Questa è una delle fonti primarie della diffidenza scaturita nei cuori delle creature di Asgradel. Purtroppo, per quanto ben mascherato. Zorien non è in grado di nascondere completamente le proprie origini. Chi gli sta intorno capirà sempre che lui non fa completamente parte del mondo terreno e verrà, quindi, influenzato dalla sua presenza intimidatoria, purché tra i presentii non vi siano angeli stessi, e che siano di energie pari o inferiori all'angelo.



Comunione con la Natura
[Abilità Personale Passiva] E' la base della magia naturale. Il primo passo che la comunità sciamanica ha fatto apprendere a Zorien. Per chiedere alla natura di usufruire dei suoi poteri bisogna riuscire a comunicare con essa. Giorni e giorni l'angelo ha passato a meditare ed osservare ciò che gli stava intorno, fino a che finalmente non è riuscito a diventare un tutt'uno con la flora e la fauna, riuscendo a percepire la vita che da esse scaturisce. Da quel momento non ha fatto altro che continuare questi riti all'apparenza semplici, per poter migliorare il modo in cui interagisce col mondo intorno a lui. Dopo anni di perfezionamento, l'avatar è entrato quasi in simbiosi con la natura stessa, ciò gli permette di essere sempre consapevole delle forme di vita che lo circondano e di differenziarle le une dalle altre. Grazie a questa capacità, di tipologia auspex delle aure, è in grado di percepire la presenza vitale di nemici e alleati nelle vicinanze e i loro spostamenti, indipendentemente da quanto bene riescano a nascondersi.


Esperienza Secolare
[Talento - Abilità Attiva + Passiva]Un secolo è lungo, e Zorien è vissuto molto di più. Negli anni di cose se ne imparano, e sempre se ne continueranno ad assimilare. Più è l'esperienza e più si riesce a migliorarsi. L'angelo da sempre è stato un tipo riflessivo e poco avventato, questo lo ha aiutato nel compito molto più di tanti altri. Ne ha viste di cose, sia su Asgradel che sul proprio piano, e nella sua lunga vita ha imparato a riconoscere ciò che è vero da ciò che non lo è. Questa sua capacità gli permette di riconoscere quando intorno a lui si manifesta un'illusione, un inganno. Sebbene non sarà in grado di spezzare tali manifestazioni sarà in grado di continuare a mantenere il contatto con la realtà, senza perdersi in esse. Tramite un consumo Basso, Zorien potrà creare una schermatura contro eventuali attacchi psionici rivolti alla sua mente alle volte non completamente composta. Difatti carpirà dal suo lato perverso la forza per poter difendere la propria psiche, arrivando solitamente a cambiare improvvisamente modo di fare durante il duello.



Due Forme non Bastano
[Abilità Attiva] Essere sciamani non vuol dire solo legarsi alle piante di Asgradel, ma anche poter poter sfruttare la fauna che su di esso nasce, vive e muore. Entrare in simbiosi con animali di ogni tipo non è impresa semplice come comunicare con la flora. E' lo step successivo, che richiede molto più tempo per essere perfezionato. Il tempo, però, non è mai stato il problema dell'angelo, e la sua volontà nel riuscire in questa antica arte è sempre stata solida come la roccia. Così dopo anni è riuscito a interfacciarsi anche con gli animali, a comunicare con loro, a poter sfruttare le loro caratteristiche peculiari, arrivando così anche a mutare il proprio corpo. Con un consumo Medio e pochi instanti utili a focalizzare nella mente la mutazione, l'angelo sarà in grado di acquisire temporaneamente delle caratteristiche presenti in altri esseri viventi per difendersi. corazze e scaglie sono resistenti protezioni, lunghi artigli possono deviare i colpi e spesse pelliccie possono prevenire temperature estreme. L'unico limite risiede nelle conoscenze e nella fantasia dello sciamano.


Piume d'Angelo
[Abilità Attiva] La natura, si sa, non è fatta solamente di piante e animali. I venti gestiscono il tempo atmosferico, logorano la terra. Quest'ultima è la colonna portante di tutto, sorregge tutto il peso di tutto il resto. L'acqua, infine, è l'origine della vita, e tutto ciò che è organico continua a dipendere da essa. Un elemento malleabile, il primo che uno sciamano riesce a padroneggiare. La terra è ben solida, ma altrettanta dura da modellare. Il vento è malleabile, ma la sua astrattezza rende difficile percepirlo con precisione. L'acqua è una via di mezzo, la sua forma liquida si piega facilmente e la sua concretezza rende facile materializzare la forma voluta. In virtù di queste facoltà, Zorien è in grado, utilizzando un Medio dispendio di energia, di far scaturire nel palmo della propria mano un limitato quantitativo d'acqua. Potrà poi modellarlo ricreando le piume angeliche che contraddistinguono la sua razza e scagliarlo contro il proprio avversario come fosse un proiettile. Con il colpo di pistola condivide la consistenza e la velocità, ma non lascia segni esterni. Sarà anche possibile suddividere l'acqua fino a un massimo di quattro piume, che vedranno diminuire la propria potenza in base al numero scelto.


Carezza Pungente
[Abilità Attiva] Un discreto conoscitore di botanica è in grado di distinguere molte piante, e sa bene che non tutte sono portatrici di vita per gli altri esseri viventi. Uno sciamano conosce come il proprio corpo la flora e può comunicare con essa come se stesse parlando con un proprio simile. Se ne deduce che chiedere l'aiuto di piante ritenute scomode o pericolose sia un gioco da ragazzi. Zorien, con un Alto consumo di energia, può avvalersi dell'aiuto di una particolare radice spinata. Gli basterà poggiare una mano a terra, diretto contatto con ciò che lo circonda, per far comparire sotto i piedi dell'avversario la particolare pianta. Le sue spire prenderanno la forma di una mano ed andranno a cingere le gambe fino all'altezza dei polpacci causando lacerazioni di Media potenza. L'attacco conta più sull'effetto sorpresa e sul danno che sulla costrizione dei movimenti, Difatti liberarsene non sarà un problema, utilizzando uno energia pari al danno inflitto o, in alternativa, basterà aspettare per vdere la stretta allentarsi automaticamente durante il turno avversario.


CITAZIONE
Il Tramite dello Sciamano: Arma corpo a corpo
Il Tocco dell'Angelo: Arma naturale corpo a corpo
Ali Oscure, Oscure Parole: Arma da lancio (20)
L'origine della Vita: Oggetto
Per nond Dimenticare: Oggetto
Fedele Compagno: Compagno Animale
Diverso dagli Altri: Abilità razziale
Comunione con la Natura: Abilità Passiva Auspex delle Aure
Esperienza Secolare: Talento Stratega - Abilità Attiva + Passiva
Due Forme non Bastano: Abilità Attiva [Forma selvatica]
Piume d'Angelo: Abilità Attiva [Proiettile acquatico]
Carezza Pungente: Abilità Attiva [Rovi incatenanti]



Edited by Tsuky-chan - 21/9/2013, 10:55
 
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view post Posted on 21/9/2013, 11:19
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Scheda convalidata.

CITAZIONE (~Coldest.Heaven @ 21/9/2013, 03:18)
- Abilità personale: è a posto, giusto specifica in fondo che si tratta a tutti gli effetti di un'abilità di auspex delle aure.

- Pergamene: aggiungi sotto la descrizione quali sono (i nomi veri insomma). Anche se riesco ad intuire di quali si tratta, faciliterebbe per gli altri che leggono e che magari non conoscono quasi a memoria le pergamene della classe.

- Conto: appena creato, puoi aggiungerlo. (x)

Avvisa appena hai finito di correggere, così completo la convalida della scheda a meno che non ci siano altre modifiche tecniche che intendi fare.

CITAZIONE (Tsuky-chan @ 21/9/2013, 10:56)
Apportate le modifiche richieste. Ho inserito a fine scheda uno specchietto dove riassumo tutto, aggiungendo lì i nomi originali. Ho scritto sia lì che nella descrizione della passiva che è un auspex delle auree. Aggiunto anche il conto, adesso metto i link in firma.
Se non è di troppo disturbo potrei chiedere di cambiare il colore del nome della scheda in un viola scuro?

Fatto.
 
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1 replies since 20/9/2013, 23:21   225 views
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