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Una notte un uomo si recò da un fabbro, nella periferia di un piccolo regno sconosciuto tra le montagne. Ma poiché non si tratta di una leggenda, non si trattava del migliore fabbro di tutto il regno, né di un coraggioso mago nascostosi in quel luogo anni prima. Era un semplice armaiolo, che cercava di sopravvivere e nutrire la propria famiglia. Non era esperto del mondo, e forse proprio per questo non riconobbe l’uomo che entrò ammantato nella sua bottega. Lui non conosceva i Lancaster, o meglio, ne conosceva solo alcuni. Per questo pensò che l’uomo di fronte a lui, con lo sguardo basso e il tono tremulo della voce, fosse poco più che un servo. Un attendente, forse, o uno scudiero, che gli chiese di forgiare una spada da donare alla propria figlia. Una spada così gloriosa da racchiudere tutte le virtù della famiglia Lancaster, così affilata da eguagliare le lame dei racconti, così preziosa da entrare un giorno nella storia. Il piccolo fabbro ingobbito strinse i propri occhi cisposi e, senza neppure replicare, cominciò a lavorare. Ma poiché non stiamo narrando un racconto da menestrelli, non lavorò per soli tre giorni insieme ad una fata né infuse speciali incanti primordiali sulla lama. Egli lavorò giorno e notte per ben sei mesi, rifinendo con estrema cura la propria opera. E proprio all’ultimo, quando ancora il ferro era rovente, lo raffreddò passandovi sopra un panno intriso di sangue di drago. Lo fece con un mezzo sorriso, pensando che questo ai Lancaster sarebbe veramente piaciuto. Fu così che nacque Summa Virtutum, lo specchio di tutte le virtù della famiglia Lancaster, nata per la guerra, forgiata nel fuoco e nel sangue, temprata dall’inverno. Letale, folle, indomita. Certo, non si tratta di una fiaba, ma se il fabbro fosse stato accorto avrebbe saputo che nel sangue dei draghi si nasconde sempre un pizzico di magia. E che l’ambizione divorante di un uomo talvolta può infondersi in ciò che possiede, fino a distruggere lentamente entrambi.
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Non vi è virtù senza vizio, luce senza ombra, eroe senza compromessi. La vita della lama e della suo portatrice è continuamente in bilico tra i due opposti, attratta verso l’uno nel vano tentativo di aggrapparsi all’altro. L’oscurità, che sempre germoglia nel cuore dei Lancaster, ha corrotto i poteri dell’arma, strisciando dentro il cuore di ogni erede come una maledizione. La spada è in grado di accumulare al proprio interno cinque livelli di buio, che ne muteranno anche l’aspetto esteriore: man mano la lama si farà progressivamente più nera, come d’ossidiana, e l’elsa si coprirà di volute di pietra scura, quasi vene di corruzione. Ogni volta che il portatore casterà una tecnica della spada in ambiente oscuro, questa guadagnerà permanentemente (anche dopo la conclusione della giocata) un livello di Buio e ogni qual volta venisse castata una tecnica al di fuori dello stesso la spada perderebbe un livello di Buio, ritornando al proprio aspetto originale. Non si tratta però di un semplice vezzo estetico: al quindi livello di Buio, infatti, anche il cuore del guerriero sarebbe definitivamente corrotto. La sua anima sarebbe risucchiata dalla spada, ed egli non potrebbe più usare altra arma né potrebbe separarsene senza soffrire. Infatti, il suo corpo non sarebbe altro che un involucro vuoto, e il suo spirito risiederebbe nell’acciaio. Per questo motivo, egli diventerebbe non più un essere umano, ma una Progenie delle Ombre, una creatura al limite tra la vita e la morte [Malus]. D’altro canto, il vivere nel buio porta anche i propri vantaggi. L’oscurità, la dannazione hanno una voce dolce e suadente per coloro che si soffermano ad ascoltarla. Ogni qual volta la portatrice della spada castasse una tecnica nel Buio, questa guadagnerebbe 1 CS in Determinazione da aggiungere alla propria riserva [Passiva – 4 usi].
Tenacia
È senz’altro questa la prima qualità della famiglia Lancaster, infusa nella lama, resistente quanto il ghiaccio sopra i monti ai confini dei regni umani. La forza di non fermarsi di fronte alle difficoltà, di guardare oltre, di non provare timore davanti ai propri nemici. Stringere i denti, proseguire nonostante perfino gli dei siano avversi. La guerriera che sia stata temprata come il ferro nella fornace, non consocerà ostacolo in grado di dissuaderla, al punto da sacrificare perfino la propria ragione per l’obiettivo che persegue. Le basterà quindi sollevare la lama perché dalla punta si propaghi, in tutto il campo di battaglia un’oscurità notturna e al tempo stesso innaturale. Densa più della mezzanotte senza luna, questa impedirà a chi non possieda poteri adeguati di vedere chiaramente, senza però che la portatrice della spada ne sia invalidata. Inoltre, da questo momento e per due turni, nel campo sarà presente l’elemento Buio, il lato oscuro dell’anima della guerriera, e qualsiasi tecnica castata in questa condizione conterà come una tecnica castata nel Buio [Consumo di Energia Medio - Natura Magica – 2 Turni]. Inoltre, qualora la battaglia si svolgesse contro più avversari, la guerriera priva di qualsiasi scrupolo potrebbe rendere le proprie tecniche molto più forti di quelle comuni. Anche le sue tecniche ad area potrebbero quindi infliggere il danno di una comune tecnica senza che sia necessario spendere ulteriori energie [Passiva – 4 utilizzi].
Forza Quale Lancaster non può vantarsi di essere forte? Alcuni sono così possenti che si dice possano infrangere la roccia con la propria spada, altri stringono regni tra le dita, perfino i loro bastardi sono in grado di cavalcare e domare i draghi. E anche qualora alcuni di loro apparissero gracili e insignificanti, essi sanno che la vera forza non si nasconde dove gli altri possono vederla. Così la guerriera che impugna la spada sa che anche nelle mani di una donna si può nascondere la forza di infrangere il destino altrui. Anzi, forse ben più di altri sa quanto la forza di un guerriero spesso risieda nella debolezza del suo nemico. Per questo potrà tracciare una spazzata nell’aria con la lama e spendere un consumo alto. L’aria stessa diventerebbe rovente, fino al punto da ustionare la pelle di tutti gli altri presenti sul campo. Qualora la tecnica venisse castata nel Buio, sarebbero le stesse tenebre ad infiammarsi come pece, colmandosi di fiamme bluastre e dolorose. Se invece fosse castata al di fuori di tale elemento, ai nemici sembrerà che sia l’aria, il loro stesso fiato, ad aver preso fuoco per motivi inspiegabili. Inoltre essi saranno anche incredibilmente disorientati dal dolore ricevuto, tanto che non saranno in grado di distinguere la destra e la sinistra per un intero turno. [Consumo di Energia Alto – Natura Magica – Tecnica ad Area – Infligge un danno Basso al fisico da ustione e un danno Basso alla Mente che impedisce di distinguere la destra e la sinistra per un turno].
Coraggio I corpi dei Lancaster sono seminati nei campi di battaglia di tutto il Dortan, quelli dei loro nemici, forse, non sono ancora stati seppelliti. Come draghi si sono lanciati tra gli eserciti, decimandoli, come strateghi hanno strangolato i propri avversari riducendoli in ginocchio. Come signori e padroni sono nati dal nulla divenendo più grandi di coloro che, credendosi al sicuro, si erano distratti. Coraggio, certo, è una delle loro principali virtù. Qualcuno potrebbe chiamarlo faccia tosta, altri arrivismo, ma l’invidia non ha mai spaventato i signori dei draghi. Coraggio, per la combattente, è anche insegnare al proprio nemico a non fuggire. O a non attaccare. Coraggio è infilzarlo con la spada prima che possa domandare pietà. Coraggio è giungergli alle spalle prima che possa reagire, circondata da un esercito che non può vedere. Qualcuno, naturalmente, potrebbe non essere dello stesso parere, ma le lamentele sono per coloro che non sanno sfoderare una lama. Spendendo un consumo Alto, la signora della spada potrà annullare per un turno la propria aura e quella di qualsiasi alleato presente sul campo, rendendoli invisibili ai propri avversari. Qualora questa tecnica fosse castata nel Buio, essi semplicemente si mescolerebbero alla tenebra, niente più che un sospiro di vento nella notte. Qualora, invece, la tecnica fosse castata al di fuori del Buio, essi sarebbero poco più che un evanescente movimento dell’aria. Al primo attacco o tecnica castata, ritornerebbero però immediatamente visibili. Qualora, poi, l'avversario usasse il proprio potere per scorergere l'attacante, questi ne trarrebbe comunque un vantaggio e guadagnerebbe 1 CS in Velocità. Allo stesso tempo, tutti gli avversari sarebbero improvvisamente immobilizzati da tentacoli rispettivamente d’ombra o di luce, a seconda che la tecnica sia castata nel Buio o meno. [Consumo di Energia Alto – Natura Magica – Tecnica ad Area – Anti auspex Passivo (ad area) per un turno, Passiva che fa guadagnare 1 CS in Determinazione se nello stesso turno vengono castate tecniche di auspex e danno Basso al fisico, sotto forma di tentacoli che trattengono l’avversario nella propria posizione per un turno (e possono essere spezzati con un danno fisico pari alla loro potenza)].
Ambizione Certamente è questo il fuoco che più ha bruciato nella famiglia Lancaster, potente quanto il fiato di un drago. Un’ambizione così grande da travolgere i propri ostacoli, fossero essi amici o nemici trovatisi per sbaglio sulla loro strada. Un’ambizione irrefrenabile, alimentata dal successo e dall’invidia di coloro che li hanno circondati, affamata come una fiera nel giorno di caccia, insaziabile quanto un animale appena risvegliatosi dal letargo. Anche la portatrice della spada, araldo delle virtù dei Lancaster, non potrà mai esserne immune. E sarà l’ambizione stessa a donarle il proprio più grande potere. Levando la spada in alto, la guerriera potrà richiamare al proprio servizio una creatura ancestrale di immane potenza, che assumerà solo per lei le fattezze di un drago imponente. Se il richiamo avverrà in condizioni normali, le scaglie del drago saranno candide come la neve e i suoi occhi d’oro zecchino. Il suo aspetto imponente, con grandi ali coperte di piume, sarà rassicurante e bonario e dalle sue fauci soffierà un fuoco dorato. Come un buon patrono veglierà sull’incolumità della sua erede. Ma qualora la tecnica fosse castata nel Buio, il drago nascerà come una creatura emaciata, coperta di scaglie in parte infrante dai lunghi secoli trascorsi nella corruzione. Il suo muso sarà crudele e i suoi occhi color della brace rovente. Un ghigno malefico gli storcerà le fauci, dalle quali usciranno fiamme rossastre dall’odore di putrefazione. Un drago corrotto dal proprio stesso potere, che ha rinnegato la propria bellezza per ottenere in cambio agilità e potenza. Grottesco, quanto il desiderio di vittoria di colei che lo avrà richiamato. [Consumo di Energia Critico – Tecnica Magica – Evoca un drago che soffia fiamme e resta in campo per due turni. Può essere abbattuto da un danno Alto e dispone di 8 CS per attaccare]. Poiché l’ambizione è sorella della gelosia, finchè questo drago sarà in campo, la portatrice della spada non potrà evocarne o richiamarne altri di diversa natura, a pena di perdere una CS e di veder scomparire il proprio servo nel nulla, in un grido di rabbia [Malus].
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CODICE <p align="center"><table border="0" width="700">
<tr> <td height="800" align="right"><div style="float: left; margin-right: 10px; margin-top: 200">[size=15][color=black]<i><b>[font=Book Antiqua]S u m m a
V i r t u t u m [/font]</b></i>[/color][/size]</div> [IMG=Qq7sHN4]http://i.imgur.com/Qq7sHN4.png[/IMG]</td> </tr>
<tr> <td>[size=2] <p align="justify">Una notte un uomo si recò da un fabbro, nella periferia di un piccolo regno sconosciuto tra le montagne. Ma poiché non si tratta di una leggenda, non si trattava del migliore fabbro di tutto il regno, né di un coraggioso mago nascostosi in quel luogo anni prima. Era un semplice armaiolo, che cercava di sopravvivere e nutrire la propria famiglia. Non era esperto del mondo, e forse proprio per questo non riconobbe l’uomo che entrò ammantato nella sua bottega. Lui non conosceva i Lancaster, o meglio, ne conosceva solo alcuni. Per questo pensò che l’uomo di fronte a lui, con lo sguardo basso e il tono tremulo della voce, fosse poco più che un servo. Un attendente, forse, o uno scudiero, che gli chiese di forgiare una spada da donare alla propria figlia. Una spada così gloriosa da racchiudere tutte le virtù della famiglia Lancaster, così affilata da eguagliare le lame dei racconti, così preziosa da entrare un giorno nella storia. Il piccolo fabbro ingobbito strinse i propri occhi cisposi e, senza neppure replicare, cominciò a lavorare. Ma poiché non stiamo narrando un racconto da menestrelli, non lavorò per soli tre giorni insieme ad una fata né infuse speciali incanti primordiali sulla lama. Egli lavorò giorno e notte per ben sei mesi, rifinendo con estrema cura la propria opera. E proprio all’ultimo, quando ancora il ferro era rovente, lo raffreddò passandovi sopra un panno intriso di sangue di drago. Lo fece con un mezzo sorriso, pensando che questo ai Lancaster sarebbe veramente piaciuto. Fu così che nacque Summa Virtutum, lo specchio di tutte le virtù della famiglia Lancaster, nata per la guerra, forgiata nel fuoco e nel sangue, temprata dall’inverno. Letale, folle, indomita. Certo, non si tratta di una fiaba, ma se il fabbro fosse stato accorto avrebbe saputo che nel sangue dei draghi si nasconde sempre un pizzico di magia. E che l’ambizione divorante di un uomo talvolta può infondersi in ciò che possiede, fino a distruggere lentamente entrambi.</p> <p align="center">[size=9]<b>[color=black][font=Book Antiqua]<b>__________________________________________</b>[/font][/color]</b>[/size]</p> <p align="justify">Non vi è virtù senza vizio, luce senza ombra, eroe senza compromessi. La vita della lama e della suo portatrice è continuamente in bilico tra i due opposti, attratta verso l’uno nel vano tentativo di aggrapparsi all’altro. L’oscurità, che sempre germoglia nel cuore dei Lancaster, ha corrotto i poteri dell’arma, strisciando dentro il cuore di ogni erede come una maledizione. La spada è in grado di accumulare al proprio interno cinque livelli di buio, che ne muteranno anche l’aspetto esteriore: man mano la lama si farà progressivamente più nera, come d’ossidiana, e l’elsa si coprirà di volute di pietra scura, quasi vene di corruzione. Ogni volta che il portatore casterà una tecnica della spada in ambiente oscuro, questa guadagnerà permanentemente (anche dopo la conclusione della giocata) un livello di Buio e ogni qual volta venisse castata una tecnica al di fuori dello stesso la spada perderebbe un livello di Buio, ritornando al proprio aspetto originale. Non si tratta però di un semplice vezzo estetico: al quindi livello di Buio, infatti, anche il cuore del guerriero sarebbe definitivamente corrotto. La sua anima sarebbe risucchiata dalla spada, ed egli non potrebbe più usare altra arma né potrebbe separarsene senza soffrire. Infatti, il suo corpo non sarebbe altro che un involucro vuoto, e il suo spirito risiederebbe nell’acciaio. Per questo motivo, egli diventerebbe non più un essere umano, ma una Progenie delle Ombre, una creatura al limite tra la vita e la morte [Malus]. D’altro canto, il vivere nel buio porta anche i propri vantaggi. L’oscurità, la dannazione hanno una voce dolce e suadente per coloro che si soffermano ad ascoltarla. Ogni qual volta la portatrice della spada castasse una tecnica nel Buio, questa guadagnerebbe 1 CS in Determinazione da aggiungere alla propria riserva [<i>Passiva – 4 usi</i>].</p>
<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-top: 30px">[size=14][color=black]<i><b>[font=Book Antiqua]Tenacia[/font]</b></i>[/color][/size]</div> <p align="justify">È senz’altro questa la prima qualità della famiglia Lancaster, infusa nella lama, resistente quanto il ghiaccio sopra i monti ai confini dei regni umani. La forza di non fermarsi di fronte alle difficoltà, di guardare oltre, di non provare timore davanti ai propri nemici. Stringere i denti, proseguire nonostante perfino gli dei siano avversi. La guerriera che sia stata temprata come il ferro nella fornace, non consocerà ostacolo in grado di dissuaderla, al punto da sacrificare perfino la propria ragione per l’obiettivo che persegue. Le basterà quindi sollevare la lama perché dalla punta si propaghi, in tutto il campo di battaglia un’oscurità notturna e al tempo stesso innaturale. Densa più della mezzanotte senza luna, questa impedirà a chi non possieda poteri adeguati di vedere chiaramente, senza però che la portatrice della spada ne sia invalidata. Inoltre, da questo momento e per due turni, nel campo sarà presente l’elemento Buio, il lato oscuro dell’anima della guerriera, e qualsiasi tecnica castata in questa condizione conterà come una tecnica castata nel Buio [<i>Consumo di Energia Medio - Natura Magica – 2 Turni</i>]. Inoltre, qualora la battaglia si svolgesse contro più avversari, la guerriera priva di qualsiasi scrupolo potrebbe rendere le proprie tecniche molto più forti di quelle comuni. Anche le sue tecniche ad area potrebbero quindi infliggere il danno di una comune tecnica senza che sia necessario spendere ulteriori energie [<i>Passiva – 4 utilizzi</i>].</p>
<div style="float: right; margin-left: 10px; margin-top: 30px">[size=14][color=black]<i><b>[font=Book Antiqua]Forza[/font]</b></i>[/color][/size]</div> <p align="justify">Quale Lancaster non può vantarsi di essere forte? Alcuni sono così possenti che si dice possano infrangere la roccia con la propria spada, altri stringono regni tra le dita, perfino i loro bastardi sono in grado di cavalcare e domare i draghi. E anche qualora alcuni di loro apparissero gracili e insignificanti, essi sanno che la vera forza non si nasconde dove gli altri possono vederla. Così la guerriera che impugna la spada sa che anche nelle mani di una donna si può nascondere la forza di infrangere il destino altrui. Anzi, forse ben più di altri sa quanto la forza di un guerriero spesso risieda nella debolezza del suo nemico. Per questo potrà tracciare una spazzata nell’aria con la lama e spendere un consumo alto. L’aria stessa diventerebbe rovente, fino al punto da ustionare la pelle di tutti gli altri presenti sul campo. Qualora la tecnica venisse castata nel Buio, sarebbero le stesse tenebre ad infiammarsi come pece, colmandosi di fiamme bluastre e dolorose. Se invece fosse castata al di fuori di tale elemento, ai nemici sembrerà che sia l’aria, il loro stesso fiato, ad aver preso fuoco per motivi inspiegabili. Inoltre essi saranno anche incredibilmente disorientati dal dolore ricevuto, tanto che non saranno in grado di distinguere la destra e la sinistra per un intero turno. [<i>Consumo di Energia Alto – Natura Magica – Tecnica ad Area – Infligge un danno Basso al fisico da ustione e un danno Basso alla Mente che impedisce di distinguere la destra e la sinistra per un turno</i>].</p>
<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-top: 30px">[size=14][color=black]<i><b>[font=Book Antiqua]Coraggio[/font]</b></i>[/color][/size]</div> <p align="justify">I corpi dei Lancaster sono seminati nei campi di battaglia di tutto il Dortan, quelli dei loro nemici, forse, non sono ancora stati seppelliti. Come draghi si sono lanciati tra gli eserciti, decimandoli, come strateghi hanno strangolato i propri avversari riducendoli in ginocchio. Come signori e padroni sono nati dal nulla divenendo più grandi di coloro che, credendosi al sicuro, si erano distratti. Coraggio, certo, è una delle loro principali virtù. Qualcuno potrebbe chiamarlo faccia tosta, altri arrivismo, ma l’invidia non ha mai spaventato i signori dei draghi. Coraggio, per la combattente, è anche insegnare al proprio nemico a non fuggire. O a non attaccare. Coraggio è infilzarlo con la spada prima che possa domandare pietà. Coraggio è giungergli alle spalle prima che possa reagire, circondata da un esercito che non può vedere. Qualcuno, naturalmente, potrebbe non essere dello stesso parere, ma le lamentele sono per coloro che non sanno sfoderare una lama. Spendendo un consumo Alto, la signora della spada potrà annullare per un turno la propria aura e quella di qualsiasi alleato presente sul campo, rendendoli invisibili ai propri avversari. Qualora questa tecnica fosse castata nel Buio, essi semplicemente si mescolerebbero alla tenebra, niente più che un sospiro di vento nella notte. Qualora, invece, la tecnica fosse castata al di fuori del Buio, essi sarebbero poco più che un evanescente movimento dell’aria. Al primo attacco o tecnica castata, ritornerebbero però immediatamente visibili. Qualora, poi, l'avversario usasse il proprio potere per scorergere l'attacante, questi ne trarrebbe comunque un vantaggio e guadagnerebbe 1 CS in Velocità. Allo stesso tempo, tutti gli avversari sarebbero improvvisamente immobilizzati da tentacoli rispettivamente d’ombra o di luce, a seconda che la tecnica sia castata nel Buio o meno. [<i>Consumo di Energia Alto – Natura Magica – Tecnica ad Area – Anti auspex Passivo (ad area) per un turno, Passiva che fa guadagnare 1 CS in Determinazione se nello stesso turno vengono castate tecniche di auspex e danno Basso al fisico, sotto forma di tentacoli che trattengono l’avversario nella propria posizione per un turno (e possono essere spezzati con un danno fisico pari alla loro potenza)</i>].</p>
<div style="float: right; margin-left: 10px; margin-top: 30px">[size=14][color=black]<i><b>[font=Book Antiqua]Ambizione[/font]</b></i>[/color][/size]</div><p align="justify">Certamente è questo il fuoco che più ha bruciato nella famiglia Lancaster, potente quanto il fiato di un drago. Un’ambizione così grande da travolgere i propri ostacoli, fossero essi amici o nemici trovatisi per sbaglio sulla loro strada. Un’ambizione irrefrenabile, alimentata dal successo e dall’invidia di coloro che li hanno circondati, affamata come una fiera nel giorno di caccia, insaziabile quanto un animale appena risvegliatosi dal letargo. Anche la portatrice della spada, araldo delle virtù dei Lancaster, non potrà mai esserne immune. E sarà l’ambizione stessa a donarle il proprio più grande potere. Levando la spada in alto, la guerriera potrà richiamare al proprio servizio una creatura ancestrale di immane potenza, che assumerà solo per lei le fattezze di un drago imponente. Se il richiamo avverrà in condizioni normali, le scaglie del drago saranno candide come la neve e i suoi occhi d’oro zecchino. Il suo aspetto imponente, con grandi ali coperte di piume, sarà rassicurante e bonario e dalle sue fauci soffierà un fuoco dorato. Come un buon patrono veglierà sull’incolumità della sua erede. Ma qualora la tecnica fosse castata nel Buio, il drago nascerà come una creatura emaciata, coperta di scaglie in parte infrante dai lunghi secoli trascorsi nella corruzione. Il suo muso sarà crudele e i suoi occhi color della brace rovente. Un ghigno malefico gli storcerà le fauci, dalle quali usciranno fiamme rossastre dall’odore di putrefazione. Un drago corrotto dal proprio stesso potere, che ha rinnegato la propria bellezza per ottenere in cambio agilità e potenza. Grottesco, quanto il desiderio di vittoria di colei che lo avrà richiamato. [<i>Consumo di Energia Critico – Tecnica Magica – Evoca un drago che soffia fiamme e resta in campo per due turni. Può essere abbattuto da un danno Alto e dispone di 8 CS per attaccare</i>]. Poiché l’ambizione è sorella della gelosia, finchè questo drago sarà in campo, la portatrice della spada non potrà evocarne o richiamarne altri di diversa natura, a pena di perdere una CS e di veder scomparire il proprio servo nel nulla, in un grido di rabbia [<i>Malus</i>].</p>
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</table></p> Spero ti piaccia ^^ codice in spoiler. Scalo il tuo conto.
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