La locanda era stracolma di prostitute e bigotti. La feccia della società sbraitava gioiosa: ladri e furfanti urlavano e sghignazzavano quasi fossero in festa.
Come se avessero qualcosa da festeggiare.Grida, risate, casino. Qualche piatto volava e di tanto in tanto si poteva udire il rumore d'un bicchiere fracassato a terra.
Il tutto era condito dal nauseante odore di alcol della peggiore qualità.
Eppure la locanda era piena. Piena di rifiuti, di scarti; piena di tutto ciò che era superfluo e non aveva ragione di esistere.
E forse Sergey era parte di questi avanzi.
Sedeva composto su uno sgabello, con lo sguardo fisso sul bicchiere di rum. Il baccano che lo circondava pareva essergli estraneo, come se non gli appartenesse: i suoi pensieri scorrevano veloci, per nulla infastiditi dalla feccia che lo circondava.
Era in pena: sua figlia era scomparsa ormai da troppo tempo e non sapeva cosa fare per ritrovarla; da più di qualche giorno frequentava quel posto ed ogni volta aveva finito per picchiare – e persino uccidere – qualcuno.
Quella sera, lo sapeva, le cose non sarebbero andate diversamente.
Fu un giovane dalla vermiglia armatura a fornirgli il pretesto per l'ennesima rissa. S'agitava sicuro invitando i presenti a sfidarlo in un duello;
in nome di cosa, poi?Un sorriso prese forma sul volto di Sergey: aveva trovato il modo di soddisfare il suo capriccio.
Uno spiraglio di vento alitò particolarmente forte, sbattendo la porta d'entrata e facendo ondeggiare il lampadario che già non pareva particolarmente stabile. Per un istante lo scricchiolio della lampara fu l'unico rumore udito, poi subito riprese il baccano di prima.
"Critichi la feccia, eppur non mi sembri così diverso da coloro che ne fanno parte."Parlò a voce alta, sicuro che tutti avrebbero prestato attenzione a quanto aveva da dire. Ed in effetti molti zittirono nonappena Sergey cominciò a pronunciar parola. Questa volta il silenzio durò più di qualche secondo e fu seguito da un rapido brusio. Sì, perché praticamente tutti sapevano cosa sarebbe successo: l'ennesima rissa stava per avere inizio.
"Forza, sono qui, divertiti pure".
Disse infine, alzandosi e facendo segno all'uomo di accomodarsi.
I suoi modi erano semplici, eppure conditi da una sinistra eleganza; le braccia distese quasi in un insensato abbraccio, parevano invitare l'individuo in quello che sarebbe stato l'ultimo gioco della sua vita.
Un gioco. Sì, perché per Sergey era solo un gioco. Rischiava la vita in risse e scazzottate contro gli individui più improbabili solo per soddisfare un suo capriccio. E giustificava a se stesso queste azioni tentando di convincersi che gli uomini da lui eliminati non erano che la feccia della società.
Ma mentre coglieva la provocazione dell'uomo, un dubbio cominciò a farsi strada nella sua mente: era realmente diverso da loro?
Forse era più malvagio di ognuno di quei delinquenti; forse era solo l'ipocrisia a guidare i suoi comportamenti.
Forse. Eppure per quanto Sergey si lambiccasse il cervello, sapeva che mai sarebbe riuscito ad evitare di cedere a questa tentazione; era sicuro – ed i sensi di colpa gliel'avevano fatta pagare con i più penosi sentimenti – che in lui esistesse qualcosa di sbagliato; era consapevole, per quanto non volesse ammetterlo neanche a se stesso, che nel profondo del suo essere albergava null'altro che mera malvagità.
E dunque procedeva in quel penoso circolo vizioso, dove la soddisfazione di un combattimento e la libidine di un'uccisione lasciavano presto il posto alle angosce dei sensi di colpa, in attesa di trovare lo sfidante che sarebbe stato in grado di porne fine.
Energia:
100%
Status fisico/Psicologico:
Illeso/Illeso
16/16 / 16/16
Cs:
2 Destrezza
Armi:
L'arto sinistro di Sergey pare appartenere più ad un demone che ad un umano. È composto da una sorta di corazza di colore nero, salvo alcune venature grigiastre che compongono un'illogica trama. L'uomo è solito coprire il braccio con delle bende. [Arma naturale]
L'arto destro è invece più simile a quello di un umano: l'unica anomalia consiste nello spessore esagerato delle vene, e nelle unghie estremamente affilate; esse sono infatti lunghe circa il doppio del normale ed in grado di tener testa persino alla lama più tagliente. Molto spesso indossa un guanto che ne cela malamente le anormalità. [Arma naturale]
L'intero corpo, in realtà, è estremamente resistente, al pari delle armature più leggere. Nonostante ciò, non presenta particolari anomalie. [Arma naturale]
Le uniche armi che in effetti possiede, sono una pistola antica dalla lunghezza di 37 cm e l'altezza di 11 cm [Pistola – 5 colpi disponibili a giocata], ed un archibugio della lunghezza di 70 cm, l'altezza di 15 cm ed il peso di 3,5 kg [Fucile – 3 colpi disponibili a giocata].
Consumi:
B:5 M:10 A:20 C:40
Abilità passive:
Ian Tao: Sergey ha sviluppato la capacità di muoversi senza far alcun rumore ed al contempo riesce a non emettere alcun odore, impedendo a chiunque di percepire la propria presenza attraverso l'udito o l'olfatto. Inoltre il suo passaggio non crea alcuna vibrazione, e non lascia traccia alcuna sul terreno.[I e II Effetto passivo del dominio Assassino]
Indifferenza: Fin da quando era piccolo, Sergey è sempre stato poco influenzabile dagli eventi esterni, forse per la sua natura, forse per il modo in cui è cresciuto. In termini tecnici, possiede una difesa psionica passiva. [Abilità razziale Autosufficienza]
Abilità attive:
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Note:
Semplice post d'introduzione; a te la mossa e che vinca il migliore!