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Everlasting nightmare - incipit, Combattimento vs Mostri {Recuperatore - I Molti}

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Swirl of the Will
view post Posted on 24/12/2013, 17:25






Never make your home in a place. Make a home for yourself inside your own head.
You'll find what you need to furnish it - memory, friends you can trust, love of learning,
and other such things. That way it will go with you wherever you journey.

~~~~


Grisasia è un villaggio peculiare.
Sorge ai confini del Samarbethe, nelle Terre dell'Eden, e raccoglie tra i suoi abitanti le più disparate specie. Incroci per lo più, probabilmente una delle tante comunità di reietti che abitano il continente. Molti condividono una origine di esilio ed abbandono, l'empatia può essere così spontanea, data la comprensione di un doloroso passato.
Se tu chiedessi loro il perché di una vita in quel luogo, dati i pericoli della regione, ti risponderebbero che quella era la loro casa e che il mondo là fuori non era poi così diverso.
Ed avrebbero ragione, annuiresti convinto con un mesto sorriso, perché i mostri sono ovunque,
non solo i molti o gli ogre, ma anche lo stesso umano o il sapiente elfo.

Grisaia attribuisce grande importanza all'accoglienza.
Nonostante gli arrivi siano piuttosto sporadici, data la posizione, per i pochi impavidi avventurieri gli abitanti mostrano una grande gentilezza. Basando la loro piccola società sul mutuo supporto, non chiedono denaro o preziosi per beni o semplici soste. Non ne percepiscono il bisogno, dato il pericolo di morire al calare del sole. Una comunità che vive alla giornata, secondo le regole del baratto, che si stringe in un saldo abbraccio nelle difficoltà.
Perché ad ognuno deve essere concessa la vita, quando possibile. Nei momenti in cui si può concretamente scegliere se tendere o meno la mano nessuno può esimersi dal farlo.

Grisaria fonda, infine, le proprie basi sulla riservatezza.
A nessuno è chiesto di rivelare il proprio passato, per nessuno è importante ciò che si è stati se non nel desiderio dell'indagato di aprire il suo cuore, trovando silente ascolto e consolazione nel caso del dolore. Lì conta quello che sei in quel momento, quello che desideri essere. Ciò che puoi essere per loro. Per questo non hanno avanzato curiosità al tuo arrivo. Dall'incontro con il Gorgo, il quietarsi di Velta, hai iniziato un nuovo viaggio alla scoperta dell'Eden, per coglierne le sfumature e le storie. Adempiere al tuo compito di cavaliere del clan, patto siglato nella cicatrice al volto.
Una mezzaluna forse priva di ogni reale valore ma ai tuoi occhi simbolo di una rinnovata volontà.
L'identità di Valesti, ultima dei tre, volta al Futuro.
Al futuro del Sorya, che vuoi vedere con i tuoi stessi occhi,
fino all'epilogo. Che testimonierai,
custodirai.

~~~~

Arrivi al villaggio sotto le luci del tramonto, trovando riparo in una abitazione vuota. Te la offrono senza troppi pensieri, ritenendo che il vecchio Galsen, il proprietario spirato da alcune primavere, ne sarebbe stato ben felice.
La trovi ben curata, probabilmente hanno continuato a pulire e sistemare anche dopo la sua dipartita, e guardandoti attorno sei incuriosito dalla grande quantità di tomi riposti su una libreria. Non sei in grado di leggerne alcuni, la lingua ti è ignota, ma con altri hai più fortuna, potendo abbozzare una comprensione grazie alle note riportate. Non sono stati scritti a macchina, bensì ad inchiostro vivo con molta fatica, data la scrittura personale ed a tratti incerti e distorti, presente su ogni tomo. La firma, ad ogni fine, ti permette di attribuirne la paternità all'uomo che abitava in questa casa. Un accenno di simpatia per la sua devozione verso il sapere, con un pizzico di amarezza.
Ti avrebbe fatto piacere incontrarlo.

« Il tuo aiuto è davvero prezioso, da quando Craig è partito
il vecchio Trevor non riesce a pensare ad altro.
»
A parlarti è Caryn, un'elfa abitante del villaggio. Per ricambiare l'ospitalità hai deciso di offrire qualche aiuto in qualche mansione e riparazione. Apprendi che l'uomo a cui si riferisce, il primo, è assente da alcuni giorni. Aveva deciso di mettersi in marcia con alcuni compagni per il Passo dell'Aquila, una zona poco distante usata dai locali per osservare le comunità vicine per fuggire nel caso di attacchi, per il consueto pattugliamento, ma il ritardo mette in ansia il padre che, ormai avanti con gli anni, rischia di compromettere la sua già precaria salute con le preoccupazioni. Ogni giorno lo aspetta alle porte, speranzoso, e solo sotto la luna torna nella sua abitazione.
Prendi la decisione di indagare, per restituire così l'ultimo favore.
Parti all'alba del giorno seguente, attardandoti per un momento cercando di consolare l'uomo,
già al suo posto, con qualche parola.

~~~~

Zampe nell'oscurità, sussulti di un cuore intimorito ad ogni passo. Le voci sulla regione non tradivano le aspettative, anzi sembrano descrivere uno scenario ben più lieve e pacifico di ciò che vedi. La ricerca è affidato al poco che i tuoi sensi possono percepire tra le fronde degli alberi, e le indicazioni dell'elfa si rivelano un aiuto essenziale.
Erano elementari, dovevi riconoscerlo, ed il percorso rettilineo ammetteva delle curve in poche occasioni, ma non abbassavi la guardia, pur seguendo le tracce di un sentiero percorso innumerevoli volte dai tuoi predecessori.
Ti sembra di udire, per ogni tuo movimento, quello di infinite creature. Un ticchettio paragonabile a quello di pugnali, affilati e nascosti nell'ombra pronti ad attaccare al minimo spiraglio, alla prima esitazione.
E le tue ipotesi non sono fallaci, perché nascosta nell'ombra lei ti attende. Ti aveva trovato non appena avevi messo piede nel suo regno, nella sua tana. Nel suo terreno di caccia, e quale miglior ruolo non potevi che avere al posto di quello di preda? La carne giovane è sempre ambita, si rivela particolarmente prelibata, ed era quindi un trofeo eccellente. O, per essere più chiari, semplicemente irrinunciabile.

Le creatura ha fame, non è mai sazia. Si era nutrita, prima, eppure questo non era bastato.
Erano deboli, loro, si erano lasciati dominare dalla paura. La carne si era indurita in quel tremolio incessante, erano diventati quasi sgradevoli. Ti aspettava con ansia, piccola farfalla. Ora devi solo cadere nella sua rete, cerca solo di rivelarti un buon pasto.
Almeno tu.

« Purtroppo è morto. »
Hai trovato un corpo lungo il sentiero, ricoperto da un breve accenno di ragnatele e bava.
Il marchio del predatore, monito a chiunque volesse rubarglielo.
Si tratta di un mezz'orco, i capelli sono corti, castani, ed indossa abiti in cuoio trattato. Dovrebbe trattarsi di Azog, uno dei compagni di Craig, stando alla descrizione avuta dall'elfa al villaggio. È freddo, troppo per essere morto da poco, e ciò ti fa preoccupare ancora di più per eventuali superstiti.
E come potrebbero essercene con lui nei paraggi? Non lascia scappare nessuno.
Solo più avanti ogni tuo dubbio cessa di esistere, nullo davanti alla crudele realtà. Avevi trovato anche il resto della spedizione ma era troppo tardi, anche se non c'era mai stata alcuna speranza di salvarli. Il tempo a disposizione era scaduto ancora prima di partire probabilmente.
Esanimi li trovi avvolti in bozzoli di tela bianca, sapientemente arrotolati. Se durante il cammino le ragnatele si erano rivelate un importante elemento dello scenario ora ti trovavi forse alla loro massima espressione. O al punto centrale, osando, di una rete incredibilmente estesa.
E loro, gli sventurati, sono appesi in alto, metri sopra la tua testa.

Il ticchettio diventa più forte, sovente si mostra. Spezza le fronde,
domina il paesaggio con la sua stazza. Ti guarda,
quasi sussurra, fremito nell'oscurità.
« Sei spaventato? »

RVoPJIv

« No, non lo sono »
La sua voce ti pare meccanica, come se ogni parola fosse frutto di uno spartito già impostato.
Come una registrazione del passato delle sue vittime, frasi che ha imparato a imitare nel corso del tempo.
Scambio di sguardi e focalizzi l'attenzione sulle sue zanne, quelle mandibole ancora grondanti di sangue.
Probabilmente degli uomini che non hai potuto salvare.
« Chiunque ci teme, il mondo ha paura dei molti. »
Del Kishin, in particolare, loro padre e signore.

« Solo le prede hanno paura. »
Ma non sei neanche cacciatore, non vuoi esserlo.
« Ed io non lo sono, vattene. »
La bestia muove un passo, trovando una sfida nella tua voce.
Esistono solo i predatori ed il cibo per questi, se volevi
rinunciare all'essere nutrimento per il Recuperatore
allora diventavi un fuggitivo.
Da inseguire, braccare
e divorare.

~~~~

Avvolti dal manto di tenebre delle fronde della foresta in cui vi siete immersi vi guardate in silenzio, come attendendo la risposta del nemico. Ma se questo può considerarsi valido per te, per l'aracnide è completamente diverso. Curioso, forse, davanti al tuo comportamento. Sin dal primo momento aveva sentito l'odore del ferro che ti accompagna, la spada cinta al fianco, eppure anche in quel momento la sua posizione era rimasta invariata.
Sei un guerriero per il mostro, eppure rimani inerme, privo di armi.
Perché, potrebbe chiedersi.
Forse erano semplici menzogne le tue ultime parole, forse ti stavi arrendendo.
Un dono volontario al Kishin? Davvero inusuale.
Ma non è sciocco il Recuperatore, ha già viste queste situazioni.
Apparenti esche che in realtà celavano nella loro apparenza armi mortali.
Non si fa ingannare e scatta verso di te. Ti carica con il tuo corpo, un profondo balzo
per atterrarti. Le prede vanno tenute ferme.

Ma qualcosa non va, lo avverte.
Non nel terreno, ha divorato quei pochi metri nel giro di pochi secondi, ma in te, nella sua preda.
È ragionevole pensare che nel momento in cui una bestia della sua mole colpisca una creatura inerme e minuta come te questa cada sotto il peso.
Che si faccia schiacciare. Ma allora perché rimani in piedi?
Prova a muoversi e comprende, riuscendo ora a mettere a fuoco ciò che aveva davanti.
Una barriera, un insulso muro. Guardi il mostro davanti a te, lo vedi agitarsi, e ti fissa.
Occhi di ossidiana, spalancati. Non indietreggi ma rimani sorpreso quando, luce nell'oscurità, senti la spalla lacerarsi. Lieve bruciore, ma sufficiente a puntare su di esso la coda dell'occhio. Ustione ed il volto del mostro ancora fumante, mentre le sue chele ti piovono addosso. Tenti la ritirata ma è troppo veloce, non sei il primo a tentare di fuggire. Ormai nessuno può, non più. Cadono sulle spalle e le graffiano superficialmente, grazie al tuo abbassarti.
Porti la mano al fianco, stringendo l'impugnatura dell'arma. Sarebbe durato poco, molto poco.

Volontà di potenza, desiderio di vittoria prende forma in una manifestazione inconscia della prima trama. Si libera dal tuo animo e giunge nel suo, collegamento empatico dei mondi, piantando il suo seme di distruzione. Il ragno geme per un istante, muove le zampe come perdendo l'equilibrio, e ti fiondi sotto di esso. La lama brilla ed in un istante è già fuori dalla sua guardia, conficcata nel suo torace. Un colpo ampio, un fendente che porti rotolando al suolo, portandoti dietro di lui e nascondendoti tra gli alberi.
Un momento per riprendere fiato e pensare.
Cosa però non concessa.

Lo vedi muoversi, girarsi verso di te. Non puoi nasconderti, ed il mostro balza nuovamente verso di te. Ti senti sicuro dietro l'albero, il tronco potrebbe fare da momentaneo ostacolo. Ritardarlo e forse anche da velo generando un punto cieco. Follia più pura e ben presto te ne accorgi, mentre vedi le sue zanne perforare il legno come se fosse burro, come se non esistesse. Rotoli verso destra stringendo l'arma, compagna inseparabile, generando un globo di mana nella mano libera. Stringi i denti mentre sei costretto a fare perno sulle spalle per il lancio,
lasciandola deflagrare sulla zampa davanti a te.

Logoramento, era inizialmente questo il tuo piano. Piccoli e rapidi colpi nel tentativo di aggravare le condizioni del mostro, puntando sulla ferita che eri riuscito ad infliggere al ventre. Il sangue continuava a cadere eppure non vedevi alcuna reazione. Non arrancava per il dolore, non sembrava debilitato. Sembrava semplicemente impassibile, come se in perfette condizioni. Inizi a dubitare anche dell'effettiva riuscita dei tuoi attacchi, che lentamente continuano a prosciugarti, ma scacci rapidamente tali pensieri. Stringi la spada e ti rialzi, tenendo disteso il braccio per alleviare il dolore, e ti muovi rapidamente alla volta del mostro. Un raggio scarlatto ti viene scagliato contro, nuovamente dagli occhi di rubino, ed una barriera fa da ostacolo. Un mosaico di frammenti di mana che si intersecano, il fermarti un momento per porgere l'attenzione necessaria alla stabilità dell'incantesimo, frangente sfruttato abilmente ai danni da parte del cacciatore. Le vedi, quasi come se il tempo rallentasse, le zampe anteriori caderti addosso. Puoi scorgere il suo petto, sei certo di averlo ferito, e le lame di morte ti lambiscono le carni, squarciando il petto passando poco distanti dal collo.

Sfregio rapido e cruento, al punto di farti cadere sulle gambe, e tossire. Uno sguardo di rabbia è il tuo, ricambiato dal suo fermo ed immobile. Un assassino silenzioso che nulla poteva provare, perché non ne aveva bisogno.

Pv1eEr4
« Le senti le voci? Chiunque mi accompagni è destinato a morire »
Sussurri nell'aria, flebili voci. Lamenti.
« E tu non puoi più fare eccezione »
Ed irrompono le urla nella mente del mostro, quasi come dilaniando il suo spirito. Parole affilate come coltelli, distruttrici del mondo interiore. Muovi rapidamente la spada così, montante diretto al suo volto. Nuovo sangue scorre, diverso del tuo. Ma una volta raggiunto il suolo non si può fare più alcuna differenza.
Forse ora a cadere è anche quello di Craig e dei suoi compagni

Ma non ti basta, non puoi lasciar sfuggire una simile occasione di debolezza. Fai forza sulle ginocchia, pregando che non cedano, e ti lanci in avanti. Richiami la prima trama dietro di te, dalla tua schiena, che gocciola così e si riduce in scaglie di essenza. Queste si elevano e prendono la forma di spade scarlatte, una falange che ti segue, e mira a conficcarsi nel corpo del mostro, scegliendo come bersaglio zampe e dorso. Un affondo poi viene mosso, rapido, indirizzato al suo volto, da poco sfigurato. Pare abbassarsi la bestia mentre i fili cadono sul suo corpo senza andare però in profondità. Cade, la feriscono, ma quasi superficialmente mancando il bersaglio. Sembra morta.
Pensi che fosse allo stremo delle forze, ritenendo plausibile che un simile attacco fosse bastato ad ucciderla.
Perché la osservi e non sembra respirare ed ogni muscolo è rilassato, come addormentato.
Rinfoderi l'arma e ti dirigi agli uomini sospesi nei bozzoli, pensando a come liberarli.
Una lama di mana, forse? Potresti far fatica a controllarla appieno però, data la stanchezza che preme su di te. Ti appoggi ad un tronco per un momento, nel tentativo di fare ordine nella testa, di allontanare quella nebbia di confusione e spossatezza. Dovevi concentrarti, ma non riesci. Ancora una volta non ne hai il tempo.
Un tuono alle tue spalle, quasi un'esplosione.

Lui è un predatore, tu una preda. Non è ammissibile che il cibo possa fuggire dal proprietario. Sarebbe come un affronto a leggi naturali antichissime, che nessuno può permettersi la possibilità di violare. Freme il Recuperatore, si agita alzandosi lentamente.
La carne morbida non va fatta scappare, non una volta verificata la qualità.
E la qualità c'era, pareva finissima.
La prima cosa da fare è prenderla,
afferrarla e tenerla stretta in un poderoso tocco.
Senza più giochi.

E poi sangue, ancora, che cola dalla bocca.
L'hai sentito molte volte ormai, ma stavolta è diverso.
Non hai bisogno di abbassare lo sguardo, semplicemente non puoi. Una lama che scava nella tua schiena, si ramifica per ogni terminazione nervosa che urla, di strazio e confusione, schiacciando il dolore per le sue fauci che ti graffiavano la pelle, quasi assaporando in preda agli istinti più infimi. Non puoi stringere i denti, i pugni, puoi solo restare immobile, nel tentativo di domare le tue emozioni.
Cerchi di controllarle a sguardo perso, nel tentativo di mantenere te stesso.
Cadi in avanti, respiri a pieni polmoni in maniera irregolare. Battiti veloci, riesci a girarti ed arretrare, appoggiandoti al tronco di un albero.

Sei spaventato?
In quel momento lo sei, eppure la bestia non si muove.
Ferma, immobile, con alcuni frammenti della veste ancora sulle zanne.
Addormentata, e stavolta per davvero.
Cerchi di alzarti, barcolli sostenendoti con la spada, solido bastone.
Passi lenti ed incerti per avvicinarti alla creatura, lasciandoti cadere sopra di lei. Afferri il suo corpo, fai strisciare il filo dell'arma su di esso. Un lembo di stoffa attorno alla lama per non ferirti, non riesci ad arrivare alla guardia in quella posizione, ed affondi, lentamente, spingendo senza sosta.
Una goccia di sudore per ogni centimetro nel
suo cranio, poi il nulla.

Ti addormenti.

~~~~

Dopo una simile vicenda il risveglio risulta traumatico.
Quasi come abituato alle tenebre ti si rivela molto difficoltoso l'aprire gli occhi, costringendoti a coprire i deboli raggi del sole con la mano destra. Muovendo lo sguardo ti trovi a Grisaia, per essere più precisi nello stesso edificio in cui hai dormito per alcuni giorni. Provi a rialzarti ma lo fai troppo bruscamente, la schiena ti ricorda la necessità di movimenti cauti, soprattutto per non riaprire le ferite.
Il dolore ti ricorda lo scontro e ti scopri bendato, medicato.
« Oh, buongiorno. » Riconosci quasi subito la voce di Caryn, la giovane elfa che ti aveva dato le indicazioni per raggiungere il Passo. Si avvicina pensierosa, crucciata, ma poi sorride, quasi sollevata. « Per fortuna ti abbiamo trovato, chissà cosa sarebbe successo se al posto nostro ci fosse stato un predatore.
Ma cosa ti aveva portato in quelle lande? Cacciatore di tesori?
»
La guardi incuriosito. Non rispondi subito, attonito dallo stupore di quella domanda.
Era stata lei a parlarti della spedizione, lei ti aveva fornito i dati essenziali per tentare un recupero. Poteva averlo dimenticato, pensi con certezza, attribuendo il tutto ad una memoria debole, ad una qualche malattia. Un trauma forse per il ritrovamento del cadavere.
Il cadavere. Provi a chiedere informazioni a riguardo ma vieni fermato,
vedendo la porta aprirsi, sentendo la voce di un uomo.

« Ringrazia la tua buona stella. »
Si fa strada senza staccare lo sguardo da te, quasi come verificando le tue condizioni.
Deglutisci, ricordando il suo volto esanime.
Craig, come fai ad essere ancora vivo?



Dantalian
Basso 5%| Medio 10%| Alto 20%| Critico 40%



Pericolosità: G [Da ricalcolare]
Razza: Umano.
Classe: Mago.
Talento: Duellante.
Energia: Verde
Capacità Straordinarie: Maestria con armi II
Status Fisico: 12/16. Ustione bassa alla spalla. Tagli di bassa entità alle spalle, per un complessivo medio. Danno alto al torace, lacerazione verticale. Danno di autodanno alla schiena, taglio. Danno medio da lacerazione, sfregamento di zanne, sulla schiena. Affondo medio alla schiena.
Status Mentale: 03/16. Autodanno basso, confusione. Danno medio per sofferenza psionica, dolore aumentato.
Energie Residue: 100-(10+20)-(10+05)-(10+10)-(10)=25%
Equipaggiamento: Spada bastarda "Atropos" + Vesti con resistenza del cuoio "Phantasia"

____ __ ___



Passive vigenti:
- Razziale Umano: Il personaggio non sviene sotto il 10% delle energie. Percepirà comunque la stanchezza e morirà una volta raggiunto lo 0%.
- Passiva Talento Duellante Bianca: può usare oggetti di scenario come armi bianche.
- Passiva Talento Duellante Verde: estrazione istantanea delle armi.


Attive impiegate:
Primo turno:
- Barriera: Il mago genera una barriera di pura energia magica innanzi a sé; un muro cristallino che blocca qualsiasi attacco rivolto alla sua persona.
La tecnica ha natura Magica. Il caster genera una barriera magica grande al massimo quanto lui, in grado di difenderlo efficacemente da una offensiva dello stesso livello o inferiore. A seconda della personalizzazione è possibile dare qualsiasi forma, aspetto e colore alla barriera. La tecnica ha una potenza difensiva pari a Media. Consumo di energia: Medio
- Squarciare l'anima: Il mago usa il proprio potere per logorare l'avversario, colpendolo nella psiche e ottundendone le capacità.
La tecnica ha natura Psionica. Il mago colpisce l'avversario, infliggendogli sia un danno Medio psionico che una diminuzione di 2 CS. Il modo in cui la tecnica viene inflitta potrà essere descritto a sua discrezione (tramite lo sguardo, a contatto oppure tentendo il braccio e indicando il nemico sono solo alcuni esempi). Consumo di energia:Alto

Secondo turno:
- Attiva Verde Duellante: spendendo un consumo pari a Medio il personaggio sarà in grado di asservire la propria maestria con l'arma ad una difesa ancor più efficace. Impugnando, infatti, l'arma con una particolare tecnica, costui si focalizzerà sulle azioni del nemico e la volteggerà con una rapidità ed una capacità tali da controbattere ad ogni sua banale offensiva. In termini tecnici, per due turni il possessore del talento applicherà su se stesso una difesa totale dagli attacchi fisici non tecnica, divenendo, di fatto, immune agli stessi per tutto il tempo di durata. L'effetto si concretizzerà in un movimento armonico e coreografico del possessore con la sua arma in pugno, quasi gradevole alla vista, al punto da sembrare una danza sopraffina. E' una tecnica di natura fisica.
- Hope: abilità personale 02/10. Manipolazione bassa offensiva del non elemento. Lancia un globo di energia ustionante, natura magica.

Terzo turno:
- Barriera: Il mago genera una barriera di pura energia magica innanzi a sé; un muro cristallino che blocca qualsiasi attacco rivolto alla sua persona.
La tecnica ha natura Magica. Il caster genera una barriera magica grande al massimo quanto lui, in grado di difenderlo efficacemente da una offensiva dello stesso livello o inferiore. A seconda della personalizzazione è possibile dare qualsiasi forma, aspetto e colore alla barriera. La tecnica ha una potenza difensiva pari a Media. Consumo di energia: Medio
- Sussurro: Il bersaglio viene circondato da suoni fantasma, la cui insistenza logora la sua salute mentale.
La tecnica ha natura Psionica. Il mago proietta attorno al bersaglio una serie di suoni in realtà inesistenti, che può personalizzare a proprio piacimento (sussurri, voci dall'oltretomba, canti di ninfe sono solo alcuni esempi). Questi ossessionano l'avversario fino a procurargli un danno pari a Medio alla psiche. Consumo di energia:Medio

Quarto turno:
- Personale Variabile Worldgorger: consumo medio + Autodanno basso sia al corpo che alla mente per lame di energia di potenza alta.

Quinto turno:
//



Recuperatore [I molti]
Basso 5%| Medio 10%| Alto 20%| Critico 40%



Pericolosità: E.
Razza: Nano.
Classe: Guerriero.
Talento: Avanguardia.
Energia: Verde
Capacità Straordinarie: Forza II
Status Fisico: 09/16 + Mortale. Squarcio alto al torace. Ustione bassa alla zampa anteriore sinistra. Ferita Alta al volto, da taglio. Affondo mortale al cranio una volta svenuto.
Status Mentale: 04/16. Confusione media. Ossessione media per urla.
Energie Residue: 100-(10+05)-(10+05)-(20+10)-(10)-(0+20)=10%
Equipaggiamento: Armi naturali: zanne e chele mandibolari, artigli,

____ __ ___



Passive vigenti:
- Razziale Nano: Non percepisce la fatica.
- Passiva Talento Avanguardia Bianca: può impugnare armi di grossa stazza.
- Passiva Talento Avanguardia Verde: Non percepisce il dolore.
- Passiva "Tattiche di combattimento": pergamena gialla del guerriero. Vince i confronti a parità di CS.
- Passiva Personale: auspex dell'energia vitale.
- Passiva Personale: olfatto super sviluppato.

Attive impiegate:
Primo turno:
- Colpo di sfondamento: il guerriero colpisce l'avversario con grande impeto, spingendolo a terra e frastornandolo.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero effettua una carica, o aggredisce l'avversario con un attacco particolarmente impetuoso, in grado di spingere il nemico a terra oppure indietro. La tecnica ha il duplice effetto di cagionare danni Bassi e causare nella vittima una forma di paralisi temporanea che dura un turno e non è sintomo di ulteriori ferite. Il bersaglio colpito subirà quindi una contusione e sarà impossibilitato a fornire reazioni immediate per tutto il suo turno. Va considerata una tecnica fisica di potenza Media e come tale fronteggiata. Consumo di energie: Medio
- Variabile Personale: Natura magica, manipolazione del non elemento. Raggio di potenza bassa dal viso.

Secondo turno:
- Attiva bianca Avanguardia: spendendo un consumo di energie Medio, il possessore di questo talento è in grado di migliorare ulteriormente la propria muscolatura rendendola ancor più straordinaria al fine di compiere un'azione altrimenti impossibile. Egli infatti godrà di un momentaneo potenziamento, del valore di 4 CS alla Forza, per un breve periodo di tempo. La tecnica dura solamente il turno di attivazione; va considerata un power-up di natura fisica.
- Balzo: il guerriero, concentrando la propria forza nelle gambe, riesce a compiere un balzo fuori dal comune, che può raggiungere grandi altezze.
La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale. Il peso e l'agilità del personaggio potranno influire sull'altezza del salto. La tecnica potrà servire per evitare attacchi di ampia portata, ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici. Potrà valere come una difesa di livello Basso. È una tecnica istantanea, valida per il tempo di un solo salto e non cagiona alcun danno se utilizzata in azioni offensive o di supporto. Consumo di energia: Basso

Terzo turno:
- Variabile Personale: Natura magica, manipolazione del non elemento. Raggio di potenza media dal viso.
- Maestria in combattimento: il guerriero si prodiga in una serie di attacchi letali e precisi, che penetrano le difese dell'avversario con estrema rapidità.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero diventa padrone assoluto del campo di battaglia, avendo raggiunto una capacità e una versatilità tali da renderlo letale. Potrà dunque effettuare una serie di affondi, fendenti, o colpi di altro genere con qualsiasi arma a sua disposizione e anche a mani nude. Il numero degli attacchi simultanei sarà a sua discrezione, così come la presenza scenica degli stessi, perché al consumo di energie spese per ciascuna offensiva corrisponde un danno proporzionale che prescinde da quanti attacchi vengano sferrati con un singolo utilizzo. La tecnica ha natura prettamente offensiva, di attacco marziale e fisico. Consumo di energia: Variabile, usata a potenza Alta.

Quarto turno:
- Morte simulata: il guerriero simula abilmente la propria dipartita, ingannando il nemico.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero riesce a non subire un attacco, simulando tuttavia la buona riuscita del suddetto: potrà ad esempio fingere di essere stato trafitto da un colpo mortale, quando invece ciò non è avvenuto. Di fatto, l'attivazione di questa tecnica permette al guerriero di evitare qualsiasi offensiva ad esso rivolta, senza subire danni nonostante si getti a terra o compia altri gesti in grado di trarre in inganno l'avversario e poter trarre vantaggio da questa circostanza. La tecnica è da considerarsi come difesa assoluta. Consumo di energia: Medio

Quinto turno:
- Berserk: il guerriero cade in una sorta di trance, preda di una furia indomabile durante la quale non può fare altro che attaccare.
La tecnica ha natura fisica. Quando il guerriero entra in questo stato di trance, non sarà più in grado di riconoscere gli alleati dai nemici, né potrà smettere di attaccare chiunque gli si pari dinanzi indistintamente o avere chiari i propri obiettivi, ricordi e pensieri. A margine di quest'incoscienza, però, otterrà un potenziamento di 2 CS da suddividere tra altrettante distinte caratteristiche. La tecnica dura due turni, durante i quali il guerriero potrà continuare a utilizzare come di norma le proprie armi e tecniche. Al termine del secondo turno di utilizzo - compreso quello di attivazione della tecnica - il fisico del personaggio subirà una ferita di entità Media, sotto forma di affaticamento degli organi e dei muscoli, che risentiranno di danni interni. Va considerata una tecnica di potenza Alta. Consumo di energia: Nullo
- Taglio lacerante: il guerriero va a colpire un punto non vitale ma nevralgico del nemico, causandogli grande dolore.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero mira a colpire una zona del corpo del nemico che non sia necessariamente di vitale importanza, ma abbia piuttosto a che vedere col sistema nervoso della vittima. La tecnica non è infatti letale, tuttavia è tra le più pericolose di cui il guerriero disponga. Se andata a segno, causerà nel bersaglio una sofferenza immane e indicibile, che rende all'avversario difficile comprendere quale sia l'effettiva portata della ferita e si traduce perciò in un danno bipartito tra fisico e psiche. Il singolo attacco di cui si compone questa pergamena è affrontabile con difese di portata Alta o superiore. Consumo di energia: Alto




Riassunto del Combattimento Autoconclusivo


Il background della scena è piuttosto semplice: Nardareck intraprende un viaggio nell'Eden dopo il suo ingresso nel Clan, motivato dal segno lasciatogli da Maelstrom. Raggiunto il villaggio di Grisaia rimane lì per alcuni giorni, ricambiando l'ospitalità con qualche aiuto di varia natura. Parte decidendo di ritrovare il figlio di uno degli abitanti, partito con alcuni commilitoni, per restituire così l'ultimo favore. Li trova vittime di un Recuperatore, ormai deceduti, ed ingaggia battaglia.
Ad attaccare per primo è il mostro, dopo un breve scambio di battute, con la pergamena gialla del guerriero Colpo di sfondamento. Questa viene neutralizzata da una difesa issata dal personaggio attraverso Barriera - pergamena bianca del mago - ma senza arrendersi lancia un raggio di energia dal proprio volto di bassa potenza, una variabile personale di manipolazione dell'elemento. Nardareck ne viene colpito, così come subisce l'attacco fisico supportato dalla passiva Tattiche di Combattimento - pergamena gialla del guerriero - in quanto incapace di opporre difesa anche con la parità di CS. Risponde con la pergamena bianca del mago Squarciare l'anima, che gli permette di infliggere danno alla mente e ridurre le CS nemiche. Forte della possibilità così scatta verso il basso ed estrae l'arma in modo istantaneo grazie al talento Duellante infliggendo un danno di entità alta al torace dell'aracnide.
Si ripara dietro alcuni alberi, sperando di guadagnare tempo, ma viene rintracciato subito grazie alle doti sensoriali del nemico - auspex + olfatto super sviluppato - che lo carica con Balzo e guadagnando 4 CS in Forza grazie al talento Avanguardia.
Nardareck schiva gli attacchi fisici che seguono opponendo la Attiva di energia Verde del talento Duellante, guadagnando la possibilità di eludere per due turni le offensive portate senza tecnica. Si sposta e così lo colpisce alla zampa sinistra con un globo ustionante della Personale Bassa.
L'aracnide non mostra segni di stanchezza, nonostante la perdita di sangue, o anche solo di dolore, cosa che fa preoccupare il personaggio sull'effettiva resa delle sue azioni fino a quel momento. Piccola pausa interrotta dal ritorno dell'aracnide che spara un raggio di media potenza attraverso la variabile personale, attaccando poi con due colpi di artigli con Maestria di Combattimento a potenza Alta. Nardareck para solo il primo e subisce il secondo, quasi cadendo a terra. Lancia Sussurro così che distrae il nemico e gli permette di ferirgli il volto con un nuovo colpo di spada.
Segue poi un affondo accompagnato dalla variabile personale, usata a potenza alta con consumo medio ed autodanno basso sia al fisico che alla mente, nullificati dalla difesa assoluta Morte Simulata, pergamena gialla del guerriero.
Il personaggio ritiene così la creatura deceduta e rinfodera la spada, avvicinandosi alla ragnatela dove erano appesi i corpi della spedizione che cercava. Viene sorpreso quindi dall'ultimo assalto del Recuperatore che sfrutta Berserk - pergamena bianca del guerriero - per incrementare le CS e lo attacca con Taglio Lacerante - pergamena verde del guerriero -, seguito da un colpo di zanne alla schiena sostenuto dalle capacità recuperate. Il personaggio subisce tutto, effetto sorpresa, per un totale Alto riguardo i fisici ed un medio al corpo ed alla mente per la pergamena, cadendo poi al suolo. Si ritira e si appoggia al tronco di un albero, scoprendo così l'effettiva perdita dei sensi del Recuperatore. Trascinandosi, percependo ancora il dolore incrementato dalla pergamena offensiva, affonda la spada nel cranio del mostro.
La perdita dei sensi finale è dovuta al dolore ed alle ferite riportate, alimentato dal terrore finale. Anche con una riserva accettabile l'ho ritenuta come necessaria.
 
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.Neve
view post Posted on 30/12/2013, 17:04




CITAZIONE
Interpretazione e ragionamenti:
Una prova tutto sommato buona, ma che risente ancora di alcuni problemi legati principalmente al fatto che Nardareck è un personaggio nuovissimo, e forse - almeno dai primi preamboli - non ancora del tutto tuo. Se infatti da un lato riesci bene ad integrare e far combaciare psicologia ed azioni subitanee, dall'altro ho ravvisato una manchevolezza dal punto di vista introspettivo - si badi bene, non estrema. Lacuna poco grave ma presente, che abbassa leggermente tutto il livello stilistico del testo. Ciò che pensa il tuo personaggio è chiaro, è palese e visibile anche con i fatti, ma ciò che più mi rammarica è il fatto che a volte tutto l'intero scritto si attesta su una linea di pensieri abbastanza atona, quasi meccanica, come se le emozioni e le sensazioni di Nardareck stentassero ad uscir fuori, timide, arrivando al lettore. A volte ma non sempre, durante la lettura, mi è quasi sembrato di star leggendo un trattato o una pagina di cronaca giornalistica, il che andrebbe anche bene per certi versi ma tutto dovrebbe sempre essere migliorato e coadiuvato con un'attenta analisi psicologica più approfondita. Certo, hai una buonissima infarinatura da questo punto di vista, però hai ancora bisogno di raffinare e colmare i vuoti con l'esperienza che comunque vedo non ti manca del tutto, anche perché il post è poco sopra la media. Cerca comunque di rendere più vivide le emozioni del tuo personaggio durante una scena tipo stilandone - ad esempio - una lista su un foglio, scrivi poi l'intero testo basandoti su di esse ma non citandole direttamente. Questo esercizio potrebbe aiutarti a far venir fuori cento e mille sfaccettature del carattere di Nardareck che non eri riuscito a mettere per iscritto.
Voto: 6.50

Movenze e descrizioni:
Pulite ed attente. Le descrizioni sono fluide e semplici, mai pesanti. L'intero post appare infatti ben strutturato sia dal punto di vista descrittivo che narrativo. Non ho riscontrato alcun errore di grammatica o sintattico, né tanto meno errori di battitura, forse solo uno. Nel complesso tutto il testo oscilla su un livello medio/alto di capacità scrittoria, ben sopra la media ma ancora non del tutto ricco. Lo stile elegante ed armonico pecca forse del difetto di essere stato affiancato ad una seconda persona presente che, sebbene sia una scelta coraggiosa, ha la responsabilità - colposa e dolosa - di legare le gambe. Costringere ovvero il narratore a non azzardare troppo nell'esplicare le azioni che risultano sì coerenti e coinvolgenti, ma hanno un margine narrativo limitato: il tempo presente appunto; ed è molto difficile da rendere, nonostante l'efficacia immediata, senza avere il supporto del passato. In genere consiglio un passato remoto alternato ad un imperfetto per rendere meglio le azioni e poi, per scene o parti del testo particolarmente evocative, ben accolgo la seconda persona presente perché ha il pregio di coinvolgere il lettore emotivamente e a dare un'empatia forte con i personaggi. Non è un vero e proprio errore, piuttosto un neo, un appunto che sento di farti per incoraggiarti a sperimentare e cambiare ogni tanto registro stilistico, oscillando dall'uno all'altro. La scrittura è artigianato e bisogna esercitarla costantemente per intravederne i risultati poco a poco. Molto bene in ogni caso, sei sulla buona strada.
Voto: 6.75


Abilità e lealtà:
Devo dire che per essere stata la prima volta non te la sei cavata affatto male. Non ho nulla di particolare da dire in questo campo; hai sfruttato tutte le abilità del tuo personaggio, e le hai ben calibrate in combo ed attacchi fisici mai ripetitivi e mai banali. Hai personalizzato le abilità del Recuperatore davvero molto bene e sei riuscito a creare dei botta e risposta sia coinvolgenti dal punto di vista ludico che efficaci dal punto di vista strategico, nonché giusti e misurati. Buona la conduzione del duello su entrambi i fronti, Nardarek vince ma non domina completamente l'avversario e riceve una quantità di danni davvero considerevole che lo fiacca e di cui, tra le altre cose, si evince limpidamente nel post. L'unico consiglio che posso darti è quello di non limitarti soltanto - per quanto riguarda gli autoconclusivi, poiché liberi da certi schemi - all'uso semplice di techiche/a + attacchi fisici ma di variare il ritmo per enfatizzare maggiormente il combattimento. È comunque una buonissima prova.
Voto: 7.00


Voto Finale:
(media non aritmetica)
6.75


________

Ti assegno 325g mentre io guadagno 125g per la correzione.
Per dubbi e domande mandami pure un mp.

 
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1 replies since 24/12/2013, 17:25   140 views
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